Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Rinascimento/Rivoluzione Scientifica - Filosofia, Appunti di Filosofia

Appunti su: Agrippa, Telesio, Campanella, Giordano Bruno, Galileo Galilei, Cartesio, Newton e Francis Bacon

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 07/08/2019

Alextundhert
Alextundhert 🇮🇹

4.7

(6)

18 documenti

1 / 8

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica Rinascimento/Rivoluzione Scientifica - Filosofia e più Appunti in PDF di Filosofia solo su Docsity! Rinascimento È inconcepibile nel Rinascimento un’immagine dell’uomo completamente staccata dalla natura. Sente molto influsso della magia, specialmente di quella bianca; si crede che la natura sia animata da spiriti e ne consegue la convinzione di un’animazione universale e di corrispondenze occulte tra gli elementi naturali che solo il mago sa cogliere. La natura è un sistema di analogie e di collegamenti, animato, nel quale anche la materia inorganica ha vita. Le scienze occulte sono per pochi, il mago deve infatti avere un’iniziazione per poter diventare uno a tutti gli effetti. Si crede quasi un “Dio” , capace di incidere con la magia sul caso degli eventi. Con Naturalismo, in termini filosofici, si parla di magia naturale (magia= dominio dell’uomo sulla natura) Agrippa= È stato un medico, alchimista e mago, credeva che con la magia potesse liberare l’uomo dai mali (medicomago) Telesio= È il massimo rappresentate del naturalismo. Nacque a Cosenza nel 1509, ricevendo un’educazione umanistica dallo zio. Scrisse il “De natura iuxta propria principia” in latino (successivamente, nel 1600, ci saranno tentativi di scrivere con la propria lingua le opere, in modo tale da avere un pubblico più ampio). Il titolo significa “sui giusti e propri principi della natura” e, con ciò, Telesio sta rivendicando l’autonomia dell’uomo sulla natura. Ritiene fondamentale partire dall’osservazione per poi concludere con delle leggi, vi è dunque un tentativo di rendere la scienza della fisica autonoma dalla filosofia. Egli di rifà al pampsichismo presocratico, dottrine secondo le quali tutto è vivo. Animazione universale per lui significa infatti che tutto è dotato di spirito, anche se l’uomo è dotato di una sorta di mente aggiuntiva, la coscienza/conoscenza. Campanella= Il tema dell’animazione universale è approfondito da Campanella che scrisse in latino la “Metafisica” e “Il senso delle cose e la magia”. Non vi è una netta separazione fra metafisica, politica e religione, tutto ciò veniva messo insieme. Tommaso Campanella è nato a Stilo, in Calabria, ed entrò nell’ordine dei domenicani a 15 anni, ordine importante per intraprendere gli studi. La conoscenza di sé non è per lui una prerogativa dell’uomo in quanto pensiero , ma di tutte le cose che sono animate e vive. Sono dotate quindi di una sapientia indita o innata, mediante la quale sanno di essere e “amano” il proprio essere. ( autocoscienza, un sensus sui, un auto-sentirsi). Ci sono tre primalità che appartengono all’essere: • Sapere • Amare • Potere Ogni cosa sa di essere, ama il proprio essere e può essere. C’è la notizia innata nell’uomo, ovvero una maggiore consapevolezza di sé, che va a contrapporsi con quella illata. Più aumenta la notizia illata, più ci si dimentica di se stessi, quindi l’uomo deve ritornare a sé, sviluppando la coscienza di se stesso. Opposte alle tre primalità dell’essere ci sono le primalità del non essere ovvero: ignoranza, odio, impotenza. Queste costituiscono le cose finite. L’ignoranza è visto come peggior male, è minore consapevolezza di sé stesso e con ciò non si coglie la vera natura delle cose. Dio, invece, è Potenza suprema, Sapienza suprema e Amore supremo. Il principio dell’autocoscienza diventerà con Cartesio il principio cardine della conoscenza: il “cogito ergo sum” sta ad “io penso, quindi sono”, solo l’uomo può conoscere sé stesso, è l’unico che ha un approccio con le modalità di pensiero. Giordano Bruno= Nacque a Nola nel 1548 ed entrò nel convento di san Domenico a Napoli. Fu però accusato di eresia e allontanato dagli stessi domenicani, fuggì infatti a Roma dove inizia il suo viaggio per l’Europa. Successivamente a Francoforte ebbe l’invito di trasferirsi a Venezia da parte di un nobile veneziano di nome Giovanni Mocenigo, la stessa persona che lo denuncia per eresia ed uso di magia nera. Il suo pensiero è di carattere magico-ermetico, può essere inteso come una sorta di gnosi-rinascimentale, un messaggio di salvezza improntato sulla religione egiziana propria degli scritti ermetici. La visione di Bruno dell’universo è di stampo copernicano, improntata sulla concezione eliocentrica e sull’infinitudine del cosmo, connessa alla magia astrale e al culto solare. • De Infinito et Uno Universo: per Bruno se è infinito la Causa o il Principio Primo deve essere infinito anche l’effetto. Bruno sostiene l’infinitudine non solo del mondo in generale, ma anche l’esistenza di mondi infiniti simili al nostro, con altri pianeti e stelle. Dio è tutto infinito, l’universo quindi, come effetto derivato da Dio, è tutto infinito. Questa non è però un’opera astronomica ma di tipo filosofico (considerata come un’ipotesi logica). Nel Primo Rinascimento l’idea dominante è quella di un universo finito (modello Aristotelico- Tolemaico). Giordano Bruno quindi è forse il primo che afferma l’infinità dell’universo (uno sviluppo, dunque, dell’idea degli atomisti, tra i quali Democrito). • Spaccio della bestia trionfante: è un dialogo morale. Il cristianesimo è visto come un momento di decadenza, anche civile e filosofica, e il punto più basso di questa è la riforma protestante attuata in quei tempi. Il mondo è decaduto proprio per il peggioramento della religione che si è portata assieme anche la filosofia (etica-religione-filosofia connesse). La fede dunque è necessaria per i rozzi popoli. Negli antichi egizi e nella religione pagana(romana) Bruno vede una salvezza, un modo per poter ristabilire il rapporto con il divino e per togliere gli errori. Lo spaccio è l’espulsione di ciò che a deteriorato il legame con il divino e le bestie sono i vizi. Bisogna quindi introdurre nuove virtù, ritornare alla semplicità e all’operosità, ribaltando quelli che sono le concezioni morali secondo cui le opere sono diventate prive di valore. Si è tolta all’ingegno e alla “mano” la loro forza. Anticipa la filosofia di Nietzsche, l’onore è Galileo ha introdotto nella scienza uno strumento come il cannocchiale. Ha preparato un tubo di piombo alle cui estremità ha applicato due lenti, ambedue con una faccia piana e con l’altra sfericamente concava per una lente, convessa per l’altra; accostando l’occhio alla lente concava si percepivano gli oggetti abbastanza grandi e vicini, apparivano tre volte più prossimi e nove volte maggiori di quel che risultavano guardati con la sola vista naturale. Lo utilizza quindi come uno strumento scientifico, concepito come un potenziamento dei nostri sensi. In molti però hanno contrastato l’uso del cannocchiale, definendolo come strumento del diavolo e che fa vedere cose che non sono vere. • Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo: un dialogo fra Filippo Salvati, Simplicio di Cilicia e Sagredo (aristotelico, copernicano, l’altro deve decidere da che parte deve stare). • Sidereus Nuncius: pubblicato a Venezia il 12 marzo 1610. Propone all’interno dell’opera delle scoperte fra cui: l’aggiunta alla moltitudine delle stelle fisse di altre innumerevoli stelle mai scoperte in precedenza; la galassia è composta di innumerevoli stelle; le nebulose sono insiemi di piccole stelle l’universo è più grande di quanto si pensasse- La Luna ha una superficie simile a quella della Terra non c’è differenza fra la Terra e la Luna, Galileo Galilei non distingue la sfera celeste da quella terrestre. La scienza è conoscenza oggettiva siccome procede secondo un preciso metodo. Questo consiste nelle sensate esperienze e nelle necessarie dimostrazioni. Le prime sono effettuate attraverso i nostri sensi (osservazioni), le seconde sono quelle argomentazioni in cui, partendo da un’ipotesi, di deducono quelle conseguenze che dovrebbero poi darsi nella realtà. Galileo fonda la scienza sull’esperienza. Nell’esperimento la mente è totalmente attiva: fa delle supposizioni, poi vede se queste si danno o meno nella realtà. Cartesio= René Descartes nasce a La Haye. Nella Turenne, il 31 marzo 1596. È stato il padre della filosofia/ razionalismo moderna. Per lui la ragione è il fondamento del sapere, i dubbi invece vengono dai sensi. Diede al suo pensiero una vasta diffusione (alcune sue opere sono scritte in francese siccome hanno una funzione divulgativa, sancisce in questo modo la fine della filosofia aristotelico- tomistica). • Regulae ad directionem ingenii (Regole per dirigere l’ingegno): nel 1636 ed è scritto in francese. • Discorso sul metodo: scritto in francese. Riduce le regole a quattro e c’è anche il principio del Cogito Ergo Sum. 1. Evidenza; È la regole dell’evidenza, ma più che una regole è il principio normativo fondamentale: tutto deve convergere verso la chiarezza e la distinzione, in cui si risolve l’evidenza. L’atto intuitivo è l’atto intellettuale con cui si raggiunge l’evidenza, è il coglimento di un concetto non dubbio nella mente pura e attenta che nasce dalla sola luce della ragione. È un atto che si autofonda e si autogiustifica, non è infatti posta alcuna base argomentativa. Non si deve prendere nessuna idea che non si presenti chiara e distinta nella mente, bisogna evitare la precipitazione. 2. Analisi; Dividere ogni problema preso a studiare in tante parti minori, quante fosse possibile e necessario per meglio risolverlo. È la difesa del metodo analitico che solo può condurre all’evidenza perché, disarticolando il complesso nel semplice, consente alla luce dell’intelletto di dissipare le ambiguità. Dividere ciascuna delle difficoltà in piccole parti e un’idea complessa in più semplici. 3. Sintesi; la precedente offre un insieme disarticolato di elementi ma non il nesso coesivo del tutto. All’analisi deve quindi seguire la sintesi. Condurre con ordine i pensieri cominciando da quelle più semplici. Si tratta di una sintesi che deve partire de elementi assoluti e non dipendenti da altri, procedendo verso elementi relativi o dipendenti. Qualora questo ordine non ci fosse, occorre supporlo con l’ipotesi più conveniente a interpretare e a esprimere la realtà effettiva. 4. Enumerazione; per impedire qualsiasi precipitazione che è la madre di tutti gli errori, occorre controllare i singoli passaggi. Fare delle enumerazioni così complete da essere sicuro di non omettere nulla. Prevede dunque l’enumerazione e la revisione, la prima controlla la completezza dell’analisi, la seconda la correttezza della sintesi. Il modello delle regole è la geometria: bisogna ragionare in maniera deduttiva, passando dal semplice al complesso, un processo deduttivo che procede in fasi. La geometria nel 1600 faceva parte delle matematiche pure assieme all’aritmetica, proprie delle matematiche mixtae sono l’ottica, astronomia, musica, meccanica.--> analisi fatta anche da Aristotele Il dubbio per Cartesio è un dubbio metodico, che dunque deve portare a qualcosa che non si può mettere in discussione( il fatto di esistere). Il “Penso, dunque sono” è una verità immediata (l’unica cosa che resiste alla forza corrosiva del dubbio), infatti non è un ragionamento ma una pura intuizione. L’uomo percepisce la sua esistenza in quanto pensante. L’esistenza è una res cogitans (cosa pensante). La qualità che più appartiene all’uomo è il pensiero, ma questo è anche una res extensa, una cosa estesa (possiede il corpo). Lui dunque distingue l’anima dal corpo. • Il mondo: è contenuta l’intuizione eliocentrica, non pubblicò quest’opera per timore. Newton= Isaac Newton nasce nel 1642, anno in cui muore Galileo Galilei. Fu ammesso al collegio di Cambridge sostituisce successivamente il suo maestro in teologia, diventa inoltre questore di matematica. Scrive tante opere e diventa presidente della società reale, un’istituzione della metà del ‘600 creata per l’esigenza di istituire una sede che possa consentire la ricerca e il confronto per i vari scienziati (scienza pubblica). (nasce anche a Parigi con Luigi XIV, hanno quindi un riconoscimento legale da parte dei sovrani; in Italia ci sono le Accademie delle Scienze (Roma, Toscana) che si sostituiscono alle Università, hanno un sapere laico ed esprimono il superamento del lavoro isolato dello scienziato). • Principia: nel libro III stabilisce quattro regole del ragionamento filosofico o del metodo. Il postulato è un’affermazione che non ha bisogno di una dimostrazione. Postulati ontologici: ♦ La natura è sempliceI regola/ non dobbiamo ammettere più cause di quelle vere e sufficienti (eliminare dunque le cause metafisiche e molteplici). ♦ La natura è uniformeII regola/ agli stessi effetti dobbiamo attribuire le stesse cause. ♦ La natura è uniformeIII regola/ le qualità oggettive dei corpi sono universali (sono oggettive: durezza, estensione, movimento, forza d’inerzia, gravitazione; appartengono a tutti i corpi) Galileo: qualità primarie/oggettive: misurabili qualità secondarie/soggettive ♦ IV regola/ sono vicine alla realtà le proposizioni che vengono dall’induzione (risalire dal particolare all’universale) I corpi sono aggregati di particelle (corpuscolarismo). Possono questi essere divisibili in maniera infinita ma mentalmente, la divisibilità è possibile dunque, ma non fisicamente. La mente infatti è capace di distinguere parti ancor più piccole, come viene dimostrato in matematica. //La scienza non porta alla verità assoluta ma è un percorso di avvicinamento ad essa// Alla fine del libro Newton lega gli esiti delle sue indagini scientifiche a considerazione di ordine filosofico-teologico. Il sistema del mondo per lui è una grande macchina e le leggi di funzionamento dei vari pezzi sono rinvenibili induttivamente dall’osservazione e l’esperimento. Francis Bacon= Bacon nasce a Londra, il 22 gennaio del 1561. È un epistemologo, un filosofo della scienza, si occupa quindi di comprendere la natura della scienza. • Nea Atlantis: recupera con quest’opera il mito della città sommersa di Platone e ne delinea una città ideale in cui vengono riuniti scienziati e tecnici che si occupano di migliorare la vita dell’uomo. • Istauratio Magna: un’enciclopedia delle scienza che Bacon non portò a compimento, sviluppando solo la seconda parte. 1. De dignitate et argumentis scentiarum 2. Novum Organum: fa riferimento all’Organum di Aristotele, si pone difatti contro la logica aristotelica, volendo quindi restaurare essa e instaurare un nuovo sapere. Le verità è figlia del tempo, non dell’autorità di qualcuno che ha visto le cose secondo il suo punto di vista. Bacon critica la deduzione di Aristotele che nasce dall’induzione, dai casi particolari si è indotti alla legge universale (deduzione e induzione costituiscono un circolo). Secondo lui invece non si può passare dai casi particolari ad una legge universale, non è retta da un metodo che potesse gestirla. Bisogna depurare la mente, ovvero eliminare quelli che per Bacon sono gli idola:
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved