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Riassunto sui pensieri di Goffman, Freud, Weber, Marx e Engels e Durkheim, Appunti di Sociologia

Sociologia SocialeTeoria socialeFilosofia socialepsicologia sociale

Le idee chiave di diversi teorici sociali, tra cui erving goffman, sigmund freud, max weber, marx e engels e durkheim. Goffman introduce la sociologia delle occasioni e il concetto di 'faccia' sociale, mentre freud discute del dualismo pulsionale e la teoria della civiltà come insieme di rinunce pulsionali. Weber esplora il concetto di 'beruf' e la razionalità webberiana, e marx e engels discutono della lotta di classe tra borghesia e proletariato. Durkheim discute della differenza tra rappresentazioni individuali e collettive e il metodo sociologico.

Cosa imparerai

  • Come Durkheim distingue psicologia e sociologia?
  • Quali sono i pilastri della teoria freudiana?
  • Come Marx e Engels descrivono la lotta di classe tra borghesia e proletariato?
  • Che argomenti tratta Erving Goffman nel suo libro 'Giochi di faccia'?
  • Come Max Weber ha influenzato lo spirito del capitalismo con il concetto di 'beruf'?

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 13/01/2020

Frecca3.8
Frecca3.8 🇮🇹

2 documenti

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Scarica Riassunto sui pensieri di Goffman, Freud, Weber, Marx e Engels e Durkheim e più Appunti in PDF di Sociologia solo su Docsity! Riassunto pensiero di GOFFMAN Goffman scrive "giochi di faccia" nel 1955 e fin da qui propone una sociologia delle OCCASIONI, rivolta allo studio delle relazioni faccia a faccia. Goffman sembra parlare di un modello drammaturgico della vita sociale ma in relata' si riferisce a un modello RITUALE, nell'ordinaria vita quotidiana. Al centro dell'ordine rituale c'e' la credenza nella sacralita' dell'IO, dell'immagine di se', della propria faccia. La faccia viene solo data in prestito dalla societa' e da essa puo' essere tolta in qualsiasi momento, quindi tutte le relazioni sociali mirano alla difesa della faccia. Goffman non crede nell'incondizionatezza e nell'incrollabilita' del sentimento dell'IO, che anzi mostra come precario. L'ordine rituale di Goffman non tiene pero' conto della soggettivita', che crea una certa distanza con la cerimonialita' della vita quotidiana del modello rituale. Pertanto l'analogia teatrale della sociologia Goffmaniana, il cosidetto modello drammaturgico, e' infondata, il teatro e' il modello non del rituale ma un'invenzione irripetibile che promuove non la struttura della ritualita' ma la capacita' di fare un passo oltre la propria immagine e di sospendere la venerazione socialmente imposta dell'IO. PENSIERO FREUD Freud scrisse il disagio della civilta' gia settantenne, facendo diventare quest'opera una rassegna critica del proprio itinerario culturale. La prima parte elenca i pilastri della teoria freudiana quali: - La tesi della precarieta' costitutiva dell'IO - Il contrasto tra principio di piacere e principio di realta' - La visione della civilta' come insieme di RINUNCE PULSIONALI Queste argomentazioni conducono alla teorizzazione freudiana del DUALISMO PULSIONALE vale a dire l'esistenza accanto alla pulsione erotica di una pulsione di morte. La seconda parte studia le conseguenze del dualismo pulsionale, sopratutto le conseguenze civili dell'aggressivita', figlia e massima rappresentante della pulsione di morte; tutto questo porta a un processo di INCIVILIMENTO. Freud non credeva ci fosse differenza di principio tra psicologia individuale e collettiva, ne' credeva all'inconscio collettivo, pertantonon c'era per Freud una sociologia distinta dalla psicologia. La societa' e' perennemente in bilico tra legame erotico e slegame mortifero e aggressivo. Una novita' nella teoria freudiana non fu la scoperta dell'inconscio ma la tesi del ritorno del rimorso, l'inconscio per Freud e' il risultato di una serie di RIMOZIONI PULSIONALI che causano una complessa rete di sofferenze soggettive che Freud chiamava DISAGIO CIVILE. Se la rimozione della pulsione erotica era alla base della nevrosi la rimozione della pulsione aggressiva ha l'esito del senso di colpa. Il dualismo delle pulsioni disegnava nella civilta' il suo disagio, frutto della morale sessuale civile fondata sulla repressione e sublimazione delle pulsioni erotiche, proprio attraverso l'inibizione delle pulsioni libidiche che producevano le varie forme di LEGAME SOCIALE. Per Freud non esisteva alcuna COMUNITA' UMANA ORIGINARIA, ma la civilta' non dipendeva solo da pulsioni erotiche subliminate, ma dal suo legame con il modo pulsionale, cioe' quello aggressivo e distruttivo. Il disagio della civilta' porta a scelte strettamente individuali, sopratutto singolarmente razionali, cioe'che ciascuno e' tenuto a compiere per se' stesso: NON e' solo una decisione tra EROS E MORTE ma una scelta sull'AMORE stesso (anche come paura di perdere l'amore che Freud rimanda alla totale dipendenza della primissima infanzia). Riassunto pensiero di Weber Secondo Max Weber il concetto di BERUF ha un duplice senso, di "PROFESSIONE" e di "VOCAZIONE", cioe' secondo l'autore l'influenza del beruf del protestantesimo fu determinante sullo spirito del capitalismo, in quanto il credente si dedicava ad una professione obbedendo a un comando rivolto da Dio per operare sulla terra in sua Gloria, per assurdo quindi, la RAZIONALITA' WEBERIANA si appoggia su un fondo irrazionale come la paura della dannazione eterna, ma lo stesso autore ammetteva che il beruf del protestantesimo si perse subito e rimase solo la devozione al dovere della professione. Uno dei quesiti piu' trattati da Weber fu quello del VALORE DELLA SCIENZA, cioe' degno di essere conosciuto, egli credeva e vivendo in una societa' POLITEISTA, cioe' con vari valori molto diversi tra di loro a livello morale, che e' impossibile dimostrare la scienza "scientificamente" ma bisogna accontentarsi di spiegare il suo significato ultimo lasciando alle persone il giudizio in base ai propri principi morali. In poche parole la scienza e' AVALUTATIVA, creando una polemica weberiana nei confronti di Platone e del cristianesimo (definito Platonismo dei poveri), mostrandosi quasi "Sofista" nel senso che si deve limitare ad enunciare ma non a convincere. La discussione che porta avanti Weber e' quella della professione dello scienziato, egli deve essere mosso dalla vocazione ma il suo obiettivo deve essere quello di dare "chiarezza" al mondo, limitandosi a rendersi conto del significato ultimo del proprio operare. La scienza e' una professione specializzata posta al servizio della coscienza di se' e della conoscenza di situazioni di fatto, senza dispensare mezzi di salvazione o elementi di meditazione dei filosofi sulle questioni del mondo. MARX E ENGELS BORGHESI E PROLETARI (tutto) Il manifesto del partito comunista fu pubblicato nel 1848 in un clima di forti tensioni sociali. Pur non essendo un libro "sociologico" bensi politico, il manifesto diventa un riferimento della societa' in quanto nel confronto capitalista e lavoratore fa si che quest'ultimi vengano considerati come semplice forza lavoro, in fabbrica gli operai non sono individui ma neppure COMUNITA', ma la particolare situazione dell'indistrializzazione e' del tutto moderna rispetto al passato perche' secondo M e E la fabbrica puo' creare negli operaila possibilita' di un luogo dove prendere coscienza della propria classe e diventare fattore politico. Altro punto di modernita' dell'opera di M e E e' la concezione MATERIALISTICA della storia (la storia si modifica su base economica), che tramite la capacita' politica degli operai puo' portare al ribaltamento della storia finora esistita attraverso misure di uguaglianza dell'organizzazione del lavoro industriale fino all'abolizione del capitalismo. La storia e' sempre frutto di "LOTTE DI CLASSI" e la particolare situazione del capitalismo crea i presupposti della scommessa politica enunciata da M e E della capacita' degli operai di organizzarsi, scommessa vinta grazie alla situazione politica francese del 1848 (i moti) che, secondo Marx permise a tutte le classi della societa' di scendere nell'arena politica. Negli ultimi decenni de XX secolo, si e' notata la dissoluzione dei partiti comunisti, ma questo non dovuto ad una fine della lotta di classe tra borghesia e proletariato, ma bensi da una sbagliata retorica operaia dei paesi comunisti europei. E' chiaro che la storia di ogni societa' e' la storia di una lotta di classe sin dall'antichita', ma solo la borghesia ha semplificato gli antagonisti creando un unico nemico: IL PROLETARIATO. La borghesia ha creato, attraverso le conquiste geografiche e tecniche, il suo mercato di riferimento. La borghesia moderna e' il frutto di un lungo processo di sviluppo, ma e' stata l'unica davvero rivoluzionaria perche' ha il potere esclusivo nello Stato rappresentativo, cioe' lo Stato e' un comitato che amministra gli affari comuni di tutta la classe borghese.
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