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Risposte chiuse COMPLETO - FILOLOGIA GERMANICA 3 - Prof. Raffaghello Cristina, Panieri di Filologia Germanica

Risposte chiuse COMPLETO - FILOLOGIA GERMANICA 3 - Prof. Raffaghello Cristina - lingue e culture europee e del resto del mondo. Lascia una recensione se ti è piaciuto questo documento. Grazie.

Tipologia: Panieri

2022/2023

In vendita dal 11/05/2023

Omar.Funaro
Omar.Funaro 🇮🇹

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Scarica Risposte chiuse COMPLETO - FILOLOGIA GERMANICA 3 - Prof. Raffaghello Cristina e più Panieri in PDF di Filologia Germanica solo su Docsity! Set Domande FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Indice Indice Lezioni ........................................................................................................................ p. 2 Lezione 002 ........................................................................................................................... p. 4 Lezione 003 ........................................................................................................................... p. 6 Lezione 004 ........................................................................................................................... p. 10 Lezione 005 ........................................................................................................................... p. 13 Lezione 006 ........................................................................................................................... p. 15 Lezione 007 ........................................................................................................................... p. 18 Lezione 008 ........................................................................................................................... p. 19 Lezione 009 ........................................................................................................................... p. 21 Lezione 010 ........................................................................................................................... p. 24 Lezione 011 ........................................................................................................................... p. 31 Lezione 012 ........................................................................................................................... p. 32 Lezione 013 ........................................................................................................................... p. 35 Lezione 014 ........................................................................................................................... p. 37 Lezione 015 ........................................................................................................................... p. 39 Lezione 016 ........................................................................................................................... p. 41 Lezione 017 ........................................................................................................................... p. 42 Lezione 018 ........................................................................................................................... p. 43 Lezione 019 ........................................................................................................................... p. 45 Lezione 020 ........................................................................................................................... p. 47 Lezione 021 ........................................................................................................................... p. 49 Lezione 022 ........................................................................................................................... p. 50 Lezione 023 ........................................................................................................................... p. 52 Lezione 024 ........................................................................................................................... p. 54 Lezione 025 ........................................................................................................................... p. 57 Lezione 026 ........................................................................................................................... p. 59 Lezione 027 ........................................................................................................................... p. 62 Lezione 028 ........................................................................................................................... p. 65 Lezione 029 ........................................................................................................................... p. 68 Lezione 030 ........................................................................................................................... p. 70 Lezione 031 ........................................................................................................................... p. 71 Lezione 032 ........................................................................................................................... p. 72 Lezione 033 ........................................................................................................................... p. 74 Lezione 034 ........................................................................................................................... p. 76 Lezione 035 ........................................................................................................................... p. 77 Lezione 036 ........................................................................................................................... p. 78 Lezione 037 ........................................................................................................................... p. 80 Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina 08. Chi era Ulfila? Un vescovo anglosassone autore per lo più di omelie Un vescovo goto che tradusse la Bibbia dal greco al gotico Un vescovo sassone che contribuì all'evangelizzazione Un vescovo islandese che fondò una scuola ecclesiastica 09. Come procedette Ulfla per tradurre la Bibbia 10. Chi illustri la figura di Ulfila 11. Che cos'è la Skeireins 12. Quali sono i manoscritti che ci tramandano la traduzione della Bibbia di Ulfila Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 003 01. Su che cosa si basa la stesura della Cronaca anglosassone? Sull'esperienza di re Alfredo, infatti è limitata alla storia del suo regno Sugli annali dei monasteri, sul Chronicon di Paolo Orosio e sulla Historia Ecclesiastica di Beda Sulla Historia regum Britanniae di Gildas Sulle Vite dei Santi di Aelfric 02. Ci sono delle kenningar nel Beowulf? No, ma vi sono delle heiti No, ma vi sono delle variationes No; non vi è nulla della metrica scandinava Sì; infatti per questo motivo si nota in parte l'influsso scandinavo 03. Chi era Caedmon? Il primo poeta anglosassone (VII secolo) di cui ci è pervenuto il nome, autore dell'Inno alla Creazione Un autore anglosassone di omelie contemporaneo a Aelfric e Wulfstan (X-XI secolo) Un poeta anglosassone del IX secolo Un poeta sassone che scrisse la Genesi 04. Chi diede inizio alla prosa anglosassone? Re Alfredo il Grande (871-899) Re Aethelred (978-1016) Wulfstan Aelfric 05. In quale manoscritto ci è pervenuto il Beowulf? In codex unicus, nel ms. Oxford, Bodleian Library, Junius XI In codex unicus, nel ms. Londra, British Library, Cotton Vitellius A XV Nel ms. Oxford, Bodleian Library Junius XI e nel ms. Landra, British Library, Cotton Tiberius A III Nel ms. Vercelli, Biblioteca Capitolare 117 e nel ms. Exeter, Cathedral Library 3501 06. Quali sono i componimenti, contenuti nel Vercelli Book, che firmò Cynewulf in caratteri runici? Elena e i Destini degli Apostoli Cristo e Giuliana Andreas e la Discesa agli Inferi Be manna lease e la Discesa agli Inferi 07. Chi è l'autore dei Sermones Catholici? Aelfric di Eynsham Wulfstan di York Cynewulf Caedmon Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina 08. Vi è una morale nel Beowulf? Non essenzialmente, la morale è demandata al lettore Più che una morale, vi è un'esortazione a seguire il bene e ad evitare il male Sì, c'è una morale: è positivo essere coraggiosi e generosi verso gli altri, ma non bisogna essere superbi No, non vi è alcuna morale 09. Il Beowulf è un componimento di carattere cristiano o pagano? è un componimento essenzialmente pagano Né l'uno, né l'altro, è un componimento allegorico Vi è sia una componente cristiana, sia una componente pagana è un componimento con una forte connotazione religiosa 10. Di quanti versi si compone il Beowulf? 3182 versi è un frammento di circa cento versi circa 4500 di quasi seimila versi 11. Qual è il più antico documento letterario di area anglosassone? I Fati degli Apostoli di Cynewulf risalente agli inizi del IX secolo Il Beowulf risalente a metà dell'VIII secolo Il Deor risalente tra la fine dell'VIII e l'inizio del IX secolo L'Inno alla Creazione di Caedmon, risalente al 665 circa 12. Quando fu diffuso l'alfabeto latino in Inghilterra dai missionari provenienti da Italia e Irlanda? Nel X secolo Nel XIII secolo Nell'VIII secolo Nel VII secolo 13. In quale manoscritto ci sono conservati i due componimento allegorici la Pantera e la Balena? Nel ms. Vercelli, Biblioteca Capitolare 117 (Vercelli Book) Nel ms. Oxford, Bodleian Library, Junius XI Nel ms. Londra, British Library, Cotton Vitellius A XV Nel ms. Exeter, Cathedral Library 3501 (Exeter Book) 14. A che genere appartiene il componimento Widsith? Epico-eroico Religioso Encomiastico Allegorico Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 004 01. Quando visse Carlo Magno? Tra il 900 e il 960 Tra il 742 e l'814 Tra il 970 e il 1020 Tra il 690 e il 750 02. Di che genere è per lo più la produzione letteraria in alto e basso tedesco? Epico-eroica Encomiastica Religiosa Narrativa 03. Che cos'è l'Abrogans? Un commento dei Vangeli Un glossario bilingue latino-alto tedesco Una poesia allegorica Un componimento religioso 04. Chi era Notker Labeo? L'autore del Liber Evangeliorum L'autore del Heliand Un monaco del monastero di San Gallo conosciuto per la sua attività di traduttore L'autore del Carme d'Ildebrando 05. Quando furono pronunciati i Giuramenti di Strasburgo? Il 10 marzo 790 è una conferma di pace tra Carlo Magno e i Sassoni La notte di Natale dell'anno 800 a conferma dell'incoronazione di Carlo Magno Il 14 febbraio 842 tra Carlo il Calvo, Ludovico il Germanico contro Lotario Il 10 giugno 774 tra Carmo Magno e Desiderio re dei Longobardi 06. Che cos'è il Muspilli? Un componimento in 100 versi allitteranti che tratta della fine del mondo e del Giudizio Universale La traduzione del Nuovo Testamento in bavarese Un componimento encomiastico in versi rimati Un componimento religioso in versi rimati 07. Che cosa sono gli Inni di Murbach? La traduzione di 27 Salmi ambrosiani La traduzione dell'Antico e del Nuovo Testamento Una serie di omelie Un'opera che riguarda la storia degli Alamanni in versi rimati Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina 08. Chi scrisse il Liber evangeliorum? Otfried von Weissenburg Valafrido Strabone Alcuino Rabano Mauro 09. In quale monastero venne redatto il Georgslied (o Carme di San Giorgio?) San Gallo Reichenau Fulda Murbach 10. Che cos'è il Carme di Ildebrando? Un panegirico dedicato a un nobile di Fulda L'unico esempio di componimento epico-eroico di area alto tedesca Un componimento religioso sulla vita di un vescovo Un componimento encomiastico 11. Perché è importante la figura di Federico Barbarossa? Perché la Germania si impadronisce della zona a nord ovest dell'attuale Francia chiamata Normandia Perché la Germania stipula un patto di pace con l'Inghlterra Perché sotto il suo regno fiorsicono molte attività culturali e inizia ad imporsi un ideale di vita, quello cortese Perché per la Germania inizia un periodo di pace 12. Che cosa sono i Frammenti di Monsee? La traduzione di alcune omelie in latino La traduzione di alcuni passi del Vangelo di Matteo e di altri Testi Sacri La spiegazione del Vangelo di Giovanni Una serie di componimenti poetici giuntici frammentari 13. Quando fu fondato il monastero di San Gallo? Nel 745 da Sturmi, lo stesso monaco che fondò il monastero di Fulda Nel 900 circa da Willibrod Clemente Nell'800 da Winfried Bonifacio Nel 719 da Otmar, sullo stesso luogo dove sorgeva la tomba di San Gallo 14. Qual è la datazione del Ludwigslied o Carme di Ludovico? 881-882 900-910 1000-1010 780-800 Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina 15. Dove fu effettuata la traduzione del Daitesseron o Armonia Evangelica del monaco siriaco Taziano? a Fulda a Magonza a San Gallo a Reichenau 16. Quali sono le opere redatte in area francone media? 17. In quali aree dialettali si divide l'alto tedesco antico 18. Quali sono le opere redatte in area bavarese 19. Quali sono le opere redatte in area alemannica 20. Chi era Otfried di Weissenburg? 21. Che cos'è il De Henrico e quale dialetto fu composto? 22. Che cosa sono i Giuramenti di Strasburgo? 23. Quali sono le opere redatte in area francone renana 24. Quali sono le opere redatte in area francone renana meridionale 25. Quali sono le opere redatte in area francone orientale 26. In quale ambiente fu scritto il Carme d'Ildebrando, a che genere appartiene? 27. Quali sono le opere più significative del periodo alto tedesco medio? 28. Si illustri l'attività nel monastero di Fulda 29. Chi erano i Minnesaenger? 30. Si illustri la figura di Notker di San Gallo Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 006 01. Chi è l'autore dell'Edda in prosa? Eigill Skallagrimsson è anonimo Snorri Sturluson (1178-1241) Ari Thorgilsson (N.B. Th sta per spirante interdentale sorda (thorn) 02. Chi è l'autore della Heimskringla (od Orbis terrarum)? Ari Thorgillson Eigill Skallagrimmson Snorri Sturluson (1178-1241) è anonimo 03. In quante fasi cronologiche si divide il periodo nordico? cinque quattro Tre Due 04. In quanti carmi consistono gli Eddica Minora? Quattro Due Tre Cinque 05. Approssimativamente a che data risale la stesura dell'Edda poetica? Tra il X e l'XI secolo Intorno all'VIII secolo Al XII secolo Sembra tra il 453 (anno della morte di Attila) e il 1270 (datazione del manoscritto che lo conserva) 06. Di quale opera fa parte il Gylfaginning (o Inganno di re Gylfi)? Dell'Edda in prosa Del Heimskringla od Orbis terrrarum Del Libellus Islandorum o Islendingabok Dell'Edda in poesia 07. Di quante parti consta l'Edda in prosa? Una Quattro Tre Due Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina 08. Che cosa sono le saghe? Sono racconti legati all'ambiente nordico Sono racconti sia in poesia che in prosa Sono una serie di indovinelli Sono componimenti poetici 09. Chi è l'autore del Libellus Islandorum o Islendingabok? Ari Thorgillson (th vale per la spirante interdentale sorda) Snorri Sturlusson Byrnolphus Eigill Skallagrimmson 10. Che cos'è la Morkinskinna? è una famosa storia dei re di Norvegia è una raccolta di carmi poetici è la storia della cristianizzazione degli Islandesi è un commento ai Vangeli 11. Chi erano gli scaldi? I monaci che scrivevano i commenti ai Testi Sacri nei monasteri Dei poeti che scrivevano allla Scola Palatina di Carlo Magno I poeti itineranti 12. Chi fu il primo poeta scaldico? Byrnolphus Ebo di Rheims Bragi il Vecchio Eigill Skallagrimmson 13. A quando risale il periodo classico della letteratura islandese? Tra il 1100 e il 1350 tra il 1050 e il 1150 Tra il 1250 e il 1400 Tra il 950 e il 1000 14. Che cos'è la Gragas? Una raccolta di leggi Dei racconti in prosa Un'opera storiografica Una raccolta di componimenti I poeti di corte che componevano versi per i loro signori Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina 15. Di quanti carmi si compone il Canzoniere Eddico o Edda in poesia? Diciannove Ventinove Dieci Trentadue 16. Quali sono le opere storiografiche più famose sulla Norvegia? La Brevis historia regum Daciae e i Gesta Danorum Il Chronicon di Orosio e la Historia regum Britanniae La Historia Norvegiae e la Historia de antiquitate regum Norvagensium La Brevis Historia regum Daciae e i Vastogotalagen 17. Chi erano Byrnolphus e Birgitta Birgisdottir? Due poeti basso tedeschi del XIII secolo Le maggiori personaità del medioevo svedese Due poeti norvegesi Le maggiori personalità del medioevo danese 18. Quando iniziarono ad essere fissate per iscritto le saghe? tra l'XI e il XII secolo Dal XVI secolo Dal XIII secolo Dal X secolo 19. Si illustri la figura di Snorri Sturlusson 20. Si illustri l'Edda in prosa 21. Si illustri l'Edda in poesia 22. Chi erano i poeti scaldi? 23. Quali sono le opere che appartengono alla letteratura giuridica islandese? 24. Si illustrano che cosa sono il landsmal e il riskmal 25. Quali sono le opere storiografiche di area islandese? 26. Si illustrino le maggiori figure del medioevo danese Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina 08. Quanti contenitori per l'inchiostro aveva normalmente un monaco-copista? Tre uno per l'inchiostro nero, il secondo per l'inchiostro rosso e il terzo per l'inchiostro verde Uno solo per l'inchiostro nero Due, l'uno per l'inchiostro nero, l'altro per l'inchiostro rosso Uno solo per l'inchiostro rosso 09. Quante ore, nel corso della giornata, i monaci dedicavano alla copiatura dei manoscritti? Molte dall'alba fino a mezziogiorno Molte dal primo pomeriggio fino all'ora di cena Moltissime, dall'alba al tramonto Poche, circa tre ore al mattino 10. A che cosa serviva il lunellum? Per tenere fermo il folium e per affilare la penna Veniva posto a riparo dei contenitori dell'inchiostro affinché non cadessero Solo per affilare la penna Solo per tenere fermo il folium 11. Negli scriptoria monastici, il copista e il correttore erano la stessa persona? 12. Com'erano le condizioni di lavoro negli scriptoria? 13. Era valutata la figura del copista? Ci furono degli scribi famosi in aera germanica insulare e continentale? Se sì,qQuali ? Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 009 01. Quando vennero fondati ordini monastici (come il certosino e il cistercense) dove era unicato lo scriptorium? Non vi era più un vero e proprio scriptorium, poiché i monaci operavano nel silenzio delle loro celle, nel posto attiguo al cubiculum All'interno della stessa biblioteca All'esterno della chiesa sopra al refettorio dove i monaci consumavano i pasti All'interno della chiesa, sul lato nord del coro (opposto alla sacrestia), al piano rialzato (sopra la biblioteca) 02. Che cosa era particolarmente prestigioso per le biblioteche? Era costituito dal numero di monaci che vi lavoravano come bibliotecari Era costituito dalle personalità che le avevano fondate Dipendeva dall'importanza dei monasteri in cui avevano sede le biblioteche stesse L'arricchimento delle stesse; infatti era lo scopo di vescovi e abati riuscire in questo intento 03. Quale concetto di biblioteca era diffuso nel medioevo? Era molto diverso da quello che abbiamo oggi. Era in parte simile e in parte diverso da quello di oggi. Era uguale a quello che abbiamo oggi Era leggermente diverso da quello di oggi 04. Che cosa erano gli armaria o arca libraria? Erano dei mobili che servivano da riporre gli oggetti di lavoro dei monaci Erano dei mobili che servivano per contenere i paramenti indossati dai monaci durante le funzioni Erano dei mobili per contenere i libri conservati nella biblioteca del monastero Erano dei mobii che servivano per le vettovaglie dei monaci quando necessitavano di interrompere il faticoso lavoro 05. Che cosa era particolarmente prestigioso per le biblioteche? Era costituito dalle personalità che le avevano fondate L'arricchimento delle stesse; infatti era lo scopo di vescovi e abati riuscire in questo intento Era costituito dal numero di monaci che vi lavoravano come bibliotecari Dipendeva dall'importanza dei monasteri in cui avevano sede le biblioteche stesse 06. Dov'era ubicato lo scriptorium nei monasteri? All'interno della chiesa sul lato sud dl coro (accanto alla sacrestia) All'esterno della chiesa accanto al corridoio dove vi erano le celle dei monaci All'interno della chiesa, sul lato nord del coro (opposto alla sacrestia), al piano rialzato (sopra la biblioteca) All'esterno della chiesa sopra al refettorio dove i monaci consumavano i pasti 07. Quando vennero fondati ordini monastici (come il certosino e il cistercense) dove era unicato lo scriptorium? All'interno della chiesa, sul lato nord del coro (opposto alla sacrestia), al piano rialzato (sopra la biblioteca) Non vi era più un vero e proprio scriptorium, poiché i monaci operavano nel silenzio delle loro celle, nel posto attiguo al cubiculum All'esterno della chiesa sopra al refettorio dove i monaci consumavano i pasti All'interno della stessa biblioteca Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina 08. Quando cominciarono ad apparire le grandi scuole cattedrali e le prime Università? Tra l'XI e il XII secolo Tra il XIII e il XIV secolo Nei secoli XII e XIII Tra il XIV e il XV secolo 09. Chi era lo stationarius? Una sorta di libraio-editore specializzato nella riproduzione libraria di testi scolastici a basso costo Una sorta di correttore che aveva il permesso di modificare le opere secondo i gusti dei nuovi committenti Una sorta di supervisore che, a seguito della fondazione di nuovi ordini monastici, controllava a uno a uno i monaci che lavoravano in solitudine nelle loro celle Uno dei primi professori universitari che prendeva a prestito i codici presenti nelle biblioteche per usarli durante lezioni 10. Quando cominciarono ad apparire le grandi scuole cattedrali e le prime Università? Nei secoli XII e XIII Tra il XIII e il XIV secolo Tra il XIV e il XV secolo Tra l'XI e il XII secolo 11. Che cosa erano gli armaria o arca libraria? Erano dei mobii che servivano per le vettovaglie dei monaci quando necessitavano di interrompere il faticoso lavoro Erano dei mobili che servivano per contenere i paramenti indossati dai monaci durante le funzioni Erano dei mobili che servivano da riporre gli oggetti di lavoro dei monaci Erano dei mobili per contenere i libri conservati nella biblioteca del monastero 12. Quale concetto di biblioteca era diffuso nel medioevo? Era uguale a quello che abbiamo oggi Era leggermente diverso da quello di oggi Era molto diverso da quello che abbiamo oggi. Era in parte simile e in parte diverso da quello di oggi. 13. Dov'era ubicato lo scriptorium nei monasteri? All'esterno della chiesa sopra al refettorio dove i monaci consumavano i pasti All'interno della chiesa sul lato sud dl coro (accanto alla sacrestia) All'interno della chiesa, sul lato nord del coro (opposto alla sacrestia), al piano rialzato (sopra la biblioteca) All'esterno della chiesa accanto al corridoio dove vi erano le celle dei monaci 14. Chi era lo stationarius? Una sorta di libraio-editore specializzato nella riproduzione libraria di testi scolastici a basso costo Una sorta di supervisore che, a seguito della fondazione di nuovi ordini monastici, controllava a uno a uno i monaci che lavoravano in solitudine nelle loro celle Una sorta di correttore che aveva il permesso di modificare le opere secondo i gusti dei nuovi committenti Uno dei primi professori universitari che prendeva a prestito i codici presenti nelle biblioteche per usarli durante lezioni 15. Da cosa dipendeva il buon funzionamento di una biblioteca medievale? 16. Normalmente dov'era collocato lo scriptorium? Si illustrino le differenze nel corso del tempo e dello spazio, qualora ce ne fossero state 17. Da cosa dipendeva il buon funzionamento di una biblioteca medievale? Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina 08. In quali occasioni erano usati gli inchiostri d'oro e d'argento? Solo per i codici molto sontuosi (come il Codex Aureus di Stoccolma e il Codex Argenteus di Uppsala) In ogni occasione, dipendeva dal gusto del copista Solo per le annotazioni Solo per le rubricature 09. Durante la dominazione degli Ostrogoti in Italia, quali erano i colori di inchiostro maggiormente usati? Il grigio e il verde Essenzialmente il nero L'oro e l'argento Il rosso e l'azzurro 10. Perché l'inchiostro è particolarmente importante nella tradizione manoscritta? Perché serve a comprendere solo la datazione del manoscritto Perché serve a capire in quale zona venne redatto il manoscritto Perché permette di rendersi conto del valore più o meno alto del codice Perché permette di datare un manoscritto e comprendere in quale area geografica venne trascritto 11. Da quando iniziò a essere usata la penna d'oca o di cigno per scrivere? Dall'VIII secolo Dal III secolo Dal IV secolo Dal VI secolo 12. In Occidente per merito di quale popolazione fu diffusa la carta? Dagli Slavi Dai Cinesi Dagli Arabi Dai Celti 13. Perché l'inchiostro è particolarmente importante nella tradizione manoscritta? Perché serve a comprendere solo la datazione del manoscritto Perché permette di rendersi conto del valore più o meno alto del codice Perché serve a capire in quale zona venne redatto il manoscritto Perché permette di datare un manoscritto e comprendere in quale area geografica venne trascritto 14. Dove venne aperta la prima cartiera in Europa? In Germania a Magonza nel 1300 A Jativa in Spagna nel 1151 A Stevenage in Inghilterra nel 1470 In Italia a Genova nel 1220 Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina 15. Che cosa si intende per straight pen? Era una penna particolare usata esclusivamente per le miniature Era una penna con un pennino largo, usata per le correzioni Una penna con un pennino ampio, tagliato in modo da formare degli angoli acuti con la base dell'asta. Era usata per le scritture maiuscole Era una penna con un pennino stretto, in modo da formare degli angoli larghi con la base dell'asta. Era usata per le scritture minuscole 16. Sul continente che tipo di pelli di animali venivano per lo più usate? Le pelli di capra Non venivano utilizzate pelli di animali, ma solo il papiro Sia le pelli di bovini che quelle di pecora. era indifferente Le pelli di bovini (velli9 17. Che tipo di pelli di animali venivano usate per lo più in Inghilterra? Sia le pelli di bovini che quelle di pecora. era indifferente Le pelli di pecora Non venivano utilizzate pelli di animali, ma solo il papiro Le pelli di bovini (velli) 18. Che tipo di pelli di animali venivano preferite per preparare le pergamene? Non venivano utilizzate pelli di animali, ma solo materiali vegetali Era indeffrente, potevano essere utilizzate sia le pelli di animali appena nati, sia quelle di animali adulti Le pelli di animali adulti Le pelli di animali appena nati o nati morti 19. Da che cosa dipendeva il valore della pergamena? Dal tipo di pelle e dall'età dell'animale Dal tipo di pelle utilizzata Per lo più dall'età dell'animale Dal genere di documento che preservava 20. Da quando si inizia a utilizzare la pergamena? Dal IV secolo Dal VI secolo Dall'VIII secolo Dal III secolo 21. In epoca medievale in quale senso venivano scritti i rotoli di papiro? In entrambi Il papiro era poco usato per la scrittura, veniva invece adoperato per proteggere ciò che era stato scritto su tavolette Nel senso della larghezza Nel senso della lunghezza Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina 22. Qual era il principale centro di produzione del papiro? L'Egitto La Sicilia Le Baleari La Spagna 23. Secondo le testimonianze letterarie chi era quel sovrano che era solito esercitarsi a scrivere sulle tavolette? Carlo Magno Ludovico il Germanico Alfredo il Grande Alboino 24. Le tavolette erano molto diffuse in ambiente germanico? Erano diffuse sono in area scandinava e basso tedesca Erano poco diffuse, Ne abbiamo testimonianza solo nell'Inghilterra pre-adrianea Sì, erano molto diffuse in tutta l'area germanica, come testimoniano i ritrovamenti archeologici No, non ve n'è traccia 25. A che cosa servivano le tavolette? Per tramandare testi, tant'è che venivano conservate in teche protette Sia per usi estemporanei, sia per usi definitivi Per usi estemporanei, privati, annotazioni, esercizi e brogliacci Dipendeva dall'area geografica in cui venivano usate. In alcuni luoghi per uso estemporaneo, in altri per uso definitivo 26. Che cosa si intende per slanted pen? Era una penna usata per riscrivere ciò che era stato cancellato in precedenza sui manoscritti Era una penna usata soltanto in Inghilterra che serviva per le rubricature Era una penna con un pennino avente un taglio piatto. Era usata per le scritture minuscole Una penna il cui pennino aveva un taglio obliquo verso sinistra o verso destra. Era usata per le scritture minuscole 27. Dove venne aperta la prima cartiera in Europa? In Germania a Magonza nel 1300 A Jativa in Spagna nel 1151 A Stevenage in Inghilterra nel 1470 In Italia a Genova nel 1220 28. Da quando si inizia a utilizzare la pergamena? Dall'VIII secolo Dal VI secolo Dal IV secolo Dal III secolo Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina 46. Che caratteristiche ha il papiro? 47. Che importanza ha l'inchiostro nella valutazione di un manoscritto? 48. Che differenza c'era tra pergamena e vellum? 49. Che differenza c'era tra tabulaee codices? 50. Che differenza c'è tra stilus e calamus? 51. Quali erano i tipi di inchiostro usati in ambiente germanico? 52. Che differenza c'era tra tabulaee codices? 53. Quali sono le peculiarità della pergamena? 54. Quali erano i tipi di inchiostro usati in ambiente germanico? 55. Che differenza c'era tra pergamena e vellum? 56. Che importanza ha l'inchiostro nella valutazione di un manoscritto? 57. Che caratteristiche ha il papiro? Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 011 01. Come mai alcuni codici che ci tramandano la traduzione della Bibbia di Ulfila sono stati riutilizzati, quindi resi palinsesti? Perché i successori di Teodorico non erano più interessati ad avere la traduzione delle Bibbia di Ulfila Perché dopo la morte di Teodorico (526) l'ambiente raffinato della sua corte non esisteva più e quindi si rese necessario riciclare i codici Perché non ci si poteva più permettere l'acquisto di nuove pergamene e quindi furono riutilizzate quelle che ci tramandavano la traduzione ultiliana della Bibbia Perché a seguito dell'avvento dei Longobardi i codici rischiavano di essere distrutti, quindi si rese necessario riutilizzarli 02. Che cosa si intende per codice palinsesto? Un codice il cui testo originario venne cancellato e sostituito con un altro Un manoscritto che contiene un testo in latino con la traduzione in volgare a fronte Un manoscritto costituito da pelli di pecora e da pelli di bovini Un manoscritto utilizzato per la prima volta, quindi nuovo e intonso 03. Era previsto un uso secondario della pergamena? No, assolutamente. Venivano usati solo per ricevere la scrittura Essenzialmente no, ma potevano essere usati a scopi secondari se fosse stato necessario Sì; infatti i folii già utilizzati potevano essere adoperati come sostegno per la rilegatura di alcuni manoscritti Sì, ma solo in alcune aree geografiche. Non era, infatti, prassi comune. 04. Da quale fonte abbiamo informazioni sulla preparazione della pergamena? Dalle fonti storiche Dagli annali dei monasteri Da alcuni componimenti poetici Dalla miniaturistica e dagli indovinelli in latino o in volgare 05. Chi era incaricato alla preparazione della pergamena? Il capo scrivano Se ne occupava direttamente l'abate, poiché si trattava di un procedimento cruento e difficoltoso Il frater parcamenarius, pergamentarius o percamenarius Direttamente i monaci-copisti 06. La preparazione della pergamena era un'operazione cruenta? Era solo cruenta se l'incaricato era inesperto No, assolutamente Si, molto A volte sì, a volte no 07. Quali sono i codici palinsesti più importanti in area germanica? 08. Come si otteneva un codice palinsesto? 09. Come veniva preparata la pergamena? 10. La pergamena aveva solo un uso primario (ossia era solo usata per scrivere) o aveva anche un uso secondario? Se sì, qual era? Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 012 01. Come si presentavano le pergamene anglosassoni rispetto a quele continenatali? Erano guali a quelle continentali Dipendeva dall'età dell'animale. Se l'animale utilizzato era appena nato o giovane erano più sottili; se invece era adulto erano più dure Erano più sottili di quelle continentali Erano più ruvide e più spesse, tant'è che richiedevano un processo di levigatura aggiuntivo 02. Quanti modi c'erano per ottenere un quaternione? Due Uno Tre Quattro 03. In ambiente germanico continentale quando avvenivano la foratura e la rigatura? Dipendeva dal genere di manoscritto Prima della piegatura dei fascicoli Dopo la piegatura dei fascicoli Indifferentemetne sia prima che dopo 04. In ambiente germanico insulare (Inghilterra e Irlanda) quando avvenivano la foratura e la rigatura? Dopo la piegatura dei fascicoli Prima della piegatura dei fascicoli Dipendeva dal genere di manoscritto Indifferentemetne sia prima che dopo 05. A partire dal XII secolo come veniva effettuata la rigatura? Col punctorium Con lo stilus A piombo o a inchiostro 06. Qual era lo strumento usato per la foratura? La penna d'oca o di cigno Lo stilus Il calamus Il punctorium 07. Dove veniva effettuata la foratura? Sia sul margine destro che sul margine sinistro, era indifferente Sul margine sinistro del fascicolo In alto in posizione centrale Sul margine destro del fascicolo Indifferentemetne sia a piombo (o a inchiostro), sia col punctorium Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 013 01. In quali modi si poteva trascrivere un testo? Solo sotto dettatura In nessuno dei due modi, il copista imparava a memoria tutto il testo e lo trascriveva Solo per copiatura diretta Sia per copiatura diretta, sia sotto dettatura 02. Quando lo scriba poteva iniziare la copiatura? Una volta che aveva individuato il modello da copiare Quando gli veniva chiesto di iniziare a riscrivere un nuovo codice dal capo scrivano Poteva iniziare quando voleva, anche facendo prima una sorta di "bozza" su una tabula senza ancora disporre degli strumenti sopra citati Quando aveva tutto il materiale a disposizione (pergamena, stilus, penna...) 03. Il processo di trascrizione di un testo che cosa comportava? Attualizzava il testo e lo trasformava rispetto al suo modello Era un processo per cui si cambiava completamente il testo e il modello serviva solo da guida per stilare un testo completamente nuovo Lo rendeva uguale al suo modello Era un procedimento col quale il copista cercava di "antichizzare" il testo, presumendo una fase precedente 04. Come lavoravano gli scribi nel mondo egizio e nel mondo classico? In piedi e usavano sia tavoli che scrittoi Sempre seduti, senza usare né tavoli, né scrittoi; solo ne mondo classico in qualche rara raffigurazione sono in piedi Sempre in piedi senza l'utilizzo di tavoli e scrittoi Seduti e usavano sia tavoli che scrittoi 05. Nell'Antichità (nel periodo classico) lo scriba riproduceva un codice sotto dettatura o per copiatura visiva? Solo sotto dettatura Né l'uno, né l'altro modo, ma imparava a memoria il testo da copiare Sia sotto dettatura, sia per ccopiatura visiva Solo per copiatura visiva 06. Com'era raffigurato lo scriba nel medioevo? Lo scriba è raffigurato seduto su uno sgabello e copia il suo testo da un esemplare che tiene sulle ginocchia Lo scriba è seduto su una sedia dallo schienale alto e diritto mentre copia un codice da uno o più esemplari posti su un leggìo Lo scriba è raffigurato in seduto su uno sgabello e copia il suo testo collocato su un tavolino dinanzi a sé Lo scriba è raffigurato in piedi appoggiato su un leggio sul quale è collocato il suo esemplare 07. Nei monasteri era maggiormente diffusa la copiatura visiva o sotto dettatura? Solo sotto dettatura Coesistevano i due sistemi, sebbene fosse maggiormente diffuso il metodo di copiatura visiva Vi erano entrambi i sistemi sebbene fosse maggiormente diffuso il metodo sotto detttura Solo per copiatura visiva Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina 08. Qual era la prima causa della formazione degli errrori? La stanchezza dei copisti, visto che erano sottoposti a regimi di lavoro molto intensi La scarsa igiene dell'ambiente in cui i copisti operavano Il sistema di copiatura adottato, dipendentemente dal fatto che fosse per copiatura visiva o sotto dettatura La distrazione da parte dei copisti 09. Nel sistema di copiatura visiva come procedeva il copista? Leggeva in silenzio una breve porzione di testo e la trascriveva Leggeva ad alta voce una porzione di testo mentre la copiava Memorizzava una breve porzione di testo e la trascriveva Scorreva con l'occhio una breve porzione di testo, la leggeve tra sé ad alta voce, la memorizzava e la trascriveva 10. Si illustrino vantaggi e svantaggi dei sistemi di riproduzione di un testo per copiatura visiva o sotto dettatura 11. Il fattore linguistico (lingua madre del copista) e lingua del manoscritto da riprodurre è importante nella copiatura del testo? Se sì, per quali motivi? 12. Quali sono le differenze delle modalità di lavoro degli scribi nel mondo classico e nel mondo medievale? 13. Che differenze c'erano tra la riproduzione visiva e la riproduzione sotto dettatura di un codice? 14. Che tipi di errori poteva commettere un copista a differenza che usasse il sistema sotto dettatura o quello per copiatura visiva nel riprodurre un manoscritto? Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 014 01. Che cosa si intende per pericope? è un fascicolo di un manoscritto è un intero capitolo di un testo è un'intero folium di un manoscritto è una breve porzione di testo di un manoscritto 02. Che cosa si intende per dittografia? è un tipo di errore che consiste nella la ripetizone di sillabe, parole o parti di testo in fase di copiatura è un errore che consiste nella copiatura in un luogo diverso di una parola o frase rispetto al modello di copiatura è un tipo di errore che consiste nell'omissione di sillabe, parole o parti di testo in fase di copiatura è untipo di errore che consiste nella copiatura sbagliata di una parola 03. Che cosa si intende per trasposizione? è un tipo di errore che consiste nell'errata separazione delle parole è un tipo di errore che consiste nella duplicazione di una sillaba E un tipo di errore che consiste nello spostamento di passi contigui di un testo è un errore che consiste nell'omissione di una sillaba 04. Che cosa si intende per metatesi? è un tipo di errore che consiste nell'omissione di una sillaba E un tipo di errore che consiste nell'inversione di due lettere nella stessa parola è un tipo di errore che consiste nell'errata separazione di due parole è un tipo di errore che consiste nella duplicazione di sillabe 05. Che cosa si intende per assimilazione? è un errore che consiste nell'omissione di una sillaba è un tipo di errore che consiste nella duplicazione di una sillaba è un tipo di errore che consiste nell'errata separazione delle parole è un tipo di errore che consiste nell'assimilazione di una parola a un'altra vicina 06. Che cosa si intende per omoteleuto o saut du meme au meme o eye-skip? è un errore che consiste nella duplicazione di una parte di testo è un errore che consiste nella cancellazione involontaria di una parte di testo è un tipo di errore che il copista commetteva quando riprendeva la lettura del suo modello in un punto diverso rispetto a quanto avvenuto in precedenza è un errore che consiste nell'inserimento di un commento personale del copista in un luogo sbagliato del manoscritto 07. Che cosa si intende per antigrafo? è il codice che serve da modello di copiatura allo scriba è il codice appena riprodotto è un codice che ne conteneva prima un testo, ma che poi venne cancellato e riutilizzato è il codice di brutta copia che lo scriba approntava prima di copiare in bella il suo manoscritto Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina 08. In che cosa consiste la revisione di un testo ex ingenio? Il testo appena riprodotto veniva corretto sotto la guida dell'abate dl monastero Il testo appena riprodotto veniva corretto sotto la guida del capo scrivano Il testo appena riprodotto veniva corretto mediante il modello d copiatura Il testo appena riprodotto veniva corretto mediante la sensibilità del copista (o del correttore) 09. In che cosa consiste la revisione di un testo ex libro? Il testo appena riprodotto veniva corretto mediante l'ingenio del copista )o del correttore) Il testo appena riprodotto veniva corretto con l'aiuto del capo scrivano Il testo appena riprodotto veniva corretto mediante il modello che era servito da copiatura Il testo appena riprodotto veniva corretto con l'aiuto degli altri monaci 10. Che differenza c'era tra la revisione di un testo ex libro e la revisione di un testo ex ingenio? 11. Si descrivano i diversi risultati che potevano esserci a seconda se il copista e il correttore era la stessa persona e/o se si procedeva ex libro e/o ex ingenio 12. Qual era il compito del correttore? 13. Che cos'è la diffrazione o la dispersione delle varianti? 14. In quale testo è maggiormente riscontrabile il fenomeno della diffrazione o dispersione delle varianti? Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 016 01. Quali erano i testi più soggetti ai rimaneggiamenti? Esclusivamente i testi in prosa in generale I testi giuridici, poiché le norme potevano variare da un sovrano a un altro I testi poetici, in quanto si prestavano maggiormente a essere riadattati a un nuovo pubblico Glossari, trattati grammaticali, vite di Santi e quindi le opere a carattere didattico-moraleggiante 02. Il fatto che le opere, in ambiente germanico, avessero avuto una lunga tradizione orale (prima di essere fissate per iscritto) ebbe peso nelle alterazioni dei testi? Sì, certamente. Infatti le attività del copista e del poeta esecutore divennero complementari l'una all'altra e persino indistinte Sì, ma avvenivano solo in determinati generi poetici, come il genere epico eroico Sì, ma avveniva solo per i testi di genere religioso No, non particolarmente 03. Nelle lingue volgari europee le distinzioni tra artisti e scribi compositori rendevano difficile individuare la paternità delle modificazioni? Sì, ma solo a volte nei testi di cui siamo sicuri della paternità dell'autore Sì sempre sia nei testi anonimi, sia in quelli di cui è conosciuto il nome dell'autore No assolutamente in alcun caso Si, ma solo nei testi anonnimi 04. Nel medioevo che tendenza c'era da parte dei copisti nei confronti dei testi che riproducevano? I copisti tendevano a ritoccarli secondo la propria sensibilità, ma solo nei casi in cui ci fossero errori palesi I copisti tendevano a ritoccarli solo se, nel confronto dei testi con altri manoscritti che li contenevano, notavano che c'erano discrepanze A manipolare le opere altrui, tant'è che venivano spesso inseriti rimaneggiamenti, riduzioni e correzioni Si tendeva a lasciare i testi com'erano senza toccarli 05. In che cosa consistevano le principali modifiche che di solito immettevano i copisti nei manoscritti? 06. Le opere di ambiente germanico, soprattutto i testi poetici, ci sono pervenuti nella loro forma originaria o sono stati soggetti a rimaneggiamenti? Se sì, perché? Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 017 01. Quando poteva avvenire la contaminazione di lezioni nella riproduzione di un manoscritto? Quando nel modello vi erano delle lacune, ossia delle parti vuote tralasciate dal copista o dai copisti precedenti Quando nel modello ricorrevano degli errori evidenti che i precedenti copisti avevano corretto ognuno per proprio conto Quando nel modello di copiatura (antigrafo) erano presenti delle glosse o chiose Quando nel modello erano presenti delle miniature 02. La contaminazione può determinare il rimaneggiamento di un testo? Sì, essendo una mutazione del testo introdotta per libera scelta del copista No, ha niente a che vedere col copista Sì, ma solo se il copista introduceva e/o cambiava lunghe parti di testo Solo a volte 03. Affinché un testo risultasse composito, come dovrebbe procedere il copista? Avrebbe dovuto copiare il codice da più esemplari rispettando fedelmente il modello di copiatura Avrebbe dovuto copiare il testo solo da un esemplare, rispettando le varianti contenute Avrebbe dovuto riprendere da più esemplari le varianti che gli sembravano più appropriate, "saltando" da un esemplare all'altro Avrebbe dovuto copiare il testo sia da uno che più esemplari, rispettando fedelmente i modelli di copiatura 04. Se lo scriba, nel riprodurre un manoscritto, avesse copiato le note contenute in interlinea o a margine (del suo modello) nel testo del nuovo manoscritto cosa sarebbe successo? Non sarebbe successo nulla Avrebbero dato fastidio al lettore, giacché avrebbe compreso che il copista le aveva collocate nel luogo sbagliato e quindi aveva commesso un errore Leggendo il testo della nuova copia si sarebbe tranquillamente compreso che in origine erano collocati in interlinea Si sarebbe ottenuto un testo contaminato 05. Quando i copisti dovevano spiegare una parola o una frase ritenuta difficile in quale punto del manoscritto la collocavano? In calce al folium del manoscritto; infatti creavano delle note come nei libri moderni In alto nel folium del manoscritto In interlinea (ossia tra le righe del testo che copiavano) e/o nel margine del folium del manoscritto In fondo al manoscritto, nell'ultimo folium, quasi come le note contenute in alcuni libri moderni 06. qual è la causa principale per la contaminazione di un testo? 07. Si illustri un esempio di contaminazione tra manoscritti 08. Si illustrino i vari tipi di glosse Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 019 01. Quando inizia ad apparire la scrittura semi onciale in generale? Tra la fine del VI e l'inizio del VI secolo Nel IV secolo Nel VII secolo Nel IX secolo 02. Qual ' la caratteristica della scrittura semionciale? Dalle orme rigide e stilizzate rispetto al passato nonché dalle forme rotondeggianti e schiacciate (soprattutto per gli occhielli) e un notevole accorciamento delle aste in basso e in alto Dalle forme tondeggianti Dalle lettere minuscole Da forme pressoché stilizzate 03. Qual ' la caratteristica della scrittura onciale? Dalle lettere minuscole Dalle lettere maiuscole e minuscole La fluidità del tratteggio, la compressione in un modulo bilineare che obbliga al rotondeggiamento, al rinchiudersi in senso circolare delle forme e dal disegno particolare delle lettere Dalle lettere maiuscole e rotonde 04. Quando iniziò a essere usata la scrittura onciale in Inghilterra? Nel IV secolo A partire dal VI secolo Nell'VIII secolo Nel VII secolo 05. Quando riapparve il Cristianesimo in Inghilterra? Nell'VIII secolo per decisione di Carlo Magno Nel 596 quando vi giunse Agostino, il quale fu inviato da papa Gregorio nell'anno precedente proprio per riconvertire l'isola alla nuova Fede Nel VII secolo per merito dei monaci provenienti dalla Gallia e dall'Irlanda Nel V secolo subito dopo che il re dei Franchi Clodoveo si era convertito al cattolicesimo nel 496 (o 506) 06. Quando la Britannia cadde nelle mani delle popolazioni germaniche provenienti dal continente? Nel V secolo, in quanto si era ribellata al potere di Roma e quindi gli imperatori non la difesero più Nel VI secolo Tra il IV e il V secolo quando il potere di Roma cominciò a vacillare e quindi non potè più essere difesa 07. Quando la Britannia divenne tributaria di Roma? Sotto l'imperatore Adriano Nel 54 a.C. sotto Giulio Cesare Sotto l'imperatore Diocleziano Sotto l'imperatore Traiano Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina 08. Riguardo alla rottura con la civiltà latina, a seguito delle invasioni dei Germani quali Angli, Sassoni, Iuti e Frisoni, la situazione fu uguale in tutta la Britannia? Sì in tutta l'isola vi fu la rottura con la civiltà latina No, assolutamente. In tutta l'isola vennero mantenuti i contatti con Roma, nonostante la pesenza degil Angli, Sassoni, Iuti e Frisoni No, solo nella parte occidentale dell'isola No, solo nella parte centro-orientale del'isola la rottura con la civiltà latina fu totale, poiché era la zona occupata dagli Anglosassoni 09. Illustrare quali sono le scritture in voga in Inghilterra tra il IX e il XII secolo 10. Quando apparve e quali furono le caratteristiche della scrittura onciale in Inghilterra 11. Quando apparve e quali furono le caratteristiche della scrittura semionciale in Inghilterra 12. Si illustrino le differenze tra scrittura onciale e scrittura semionciale Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 020 01. In quali manoscritti si riscontra particolarmente l'influsso anglosassone? Nei codici che ci tramandano il Liber Evangeliorum di Otfried di Weissenburg Nel manoscritto che ci tramanda il Ludwigslied Nel codice che ci tramanda i Giuramenti di Strasburgo Nel manoscritto che ci tramanda il Carme d'Ildebrando e nei tre testimoni del Heliand 02. In ambiente germanico continentale, a seguito delle invasioni barbariche, l'influsso del latino continuò o si interruppe? Non si interruppe assolutamente e non venne mai meno Sì si interruppe in modo totale In alcune aree coesistette, in altre invece si interruppe All'inizio coesistette, poi venne sempre meno fino a scomparire del tutto 03. Le scritture che si svilupparono dal VI secolo nell'Europa occidentale (derivanti dalle minuscola corsiva romana)si diversificarono in rapporto con le situazioni sociali e religiose? Sì, però si diversificarono solo nella visigotica di Spagna e nella beneventana dell'Italia meridionale No, non si diversificarono assolutamente Sì, si svilupparono nella scrittura minuscola visigotica di Spagna, nella minuscola merovingica della Gallia tardoromana, nella minucola dell'Italia settentrionale e nella minuscola beneventana in area meridionale Sì, si diversificarono nella minuscola dell'Italia settentrionale 04. Che tipo di scrittura era la minuscola di Luxeuil? Un tipo di scrittura regionale, derivata dalla minuscola corsiva romana, ma soggetta all'influsso della semionciale che si diversificò in rapporto alle specifiche situazioni sociali e religiose Un tipo di scrittura minuscola che si diffuse in Inghilterra subito dopo l'arrivo di Sant'Agostino di Canterbury tra la fine del VI e l'inizio del VII secolo Un tipo di scrittura onciale diffusa in ambiente francone Un tipo di scrittura minuscola che si diffuse nei principali scriptoria dell'Italia settentrionale 05. Quale monastero fondò Otmar nel 719? Murbach Reichenau San Gallo Fulda 06. Da chi furono fondati i monasteri di Luxeuil (590) e Bobbio (613)? Da Agostino di Canterbury Da Colombano Da Winfried-Bonifacio Da Willibrod-Clemente 07. Quando e da chi fu fondato il monastero di Fulda? Nel 600 da Gallo, il futuro San Gallo al quale verrà dedicato il monastero omonimo Nel 735 da Willibrod-Clemente Nel 744 da Sturmi, un discepolo di Winfried-Bonifacio Nel 612 da Colombano Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 022 01. Per cosa è conosciuto essenzialmente Notker III il Teutonico? Per l'attività storiografica Per i componimenti poetici di genere encomiastico Per la sua proficua attività di traduttore Per le opere religiose 02. Quando iniziò ad apparire ufficialmente la textura gotica o scrittura gotica in Germania? Nel XV secolo Nel X secolo Nel IX secolo Tra il XIII e il XIV secolo 03. Da cosa fu incluenzata la nascita della textura gotica o scrittura gotica? Dal tipo di scrittura in voga a Fulda Dal tipo di scittura in voga a San Gallo Dal tipo di scrittura in voga a Freising Dallo stile alamannico che prediligeva le forme ovali e complesse 04. Quando assunse tutte le sue peculiaritùà la scrittura gotica? Nel XII secolo All'inizio del XIII secolo Nel XV secolo Nel XIV secolo 05. Quale tipo di scrittura adottò Notker III di San Gallo o Notker il Teutonico? La scrittura pregotica La scirttura minuscola carolina ad archi acuti La scritura semionciale La minuscola rotonda di tipo anglosassone 06. Quando la scrittura minuscola carolina raggiunse la stilizzazione calligrafica che sarebbe durata fino al XII secolo? Verso l'inizio dell'anno 1000 Nel IX secolo Nell'VIII secolo Nel X secolo 07. Quando apparve la scrittura minuscola carolina in Germania? All'inizio del X secolo All'inizio del VIII secolo in concomitanza con le scritture di influsso anglosassone, tant'è che le scritture coesistettero tra il X e l'XI secolo All'inizio del IX secolo e coincise con l'abbandono delle forme scrittorie insulari Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina 08. In quale manoscritto ci è pervenuto il Ludwigslied? Nel ms. Parigi, Bibliothèque Nationale, Lat. 2326 Nel ms.Valenciennes, Bibliothèque Municipale 150 Nel ms. Monaco, Staatbiblothek Cgm 25 Vienna, ?sterreichische Nationalbibliothek 3093 09. A quale epoca si riconduce il periodo d'oro del monastero di San Gallo? Durante il regno di Carlo Magno Circa a metà del IX secolo quando fu abate Grimoald durante il regno di Ludovico il Germanico All'inizio dell'VIII secolo, quando fu fondato nel X secolo 10. Quando e dove fu realizzato il Salterio d Folchart? Intorno al 780 a Fulda Agi inizi del IX secolo a Reichenau Tra il 750 e il 760 a San Gallo Tra l'872 e l'883 a San Gallo 11. In quali codici (scritti in minuscola carolina) ci è pervenuta la traduzione in alto tedesco del De fide catholica contra Judeos di Isidoro di Siviglia? Nel mss. Sangallensis, 911 e Sangallensis 913 Nei mss. Parigi, Bibliothèque Nationale, Lat. 2326. e Vienna, ?sterreichische Nationalbibliothek 3093 Nei mss. Città del Vaticano, Pal. Lat. 1447 e Monaco, Staatbiblothek Cgm 25 Nei mss. Oxford, Bodleian Library Junius XI e Heidelberg, Universitätsbibliothek, Pal. Lat. 52 12. Le Enarrationes in psalmos di Sant'Agostino e i Commentaria in psalmos di Cassiodoro in quale tipo di scrittura furono vergate? In scrittura gotica In scrittura onciale In scrittura minuscola carolina In scrittura semionciale 13. Chi era Notker III il Teutonico e quali sono le opere a lui collegate? 14. Per quale motivo è importante il monastero di San Gallo? 15. Quali furono le tipizzazioni della scrittura carolina a San Gallo? 16. Che cos'è la textura gotica e in quali scriptoria si diffuse essenzialmente? 17. Come avvenne la transizione verso la scrittura gotica? Qual è il manoscritto tipico redatto in scrittura gotica? Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 023 01. Quando e dove furono attestate per la prima volta le scorrerie dei Vichinghi? Nel Chronicon di Paolo Orosio Negli Annali del monastero di Lindisfarne Nella Cronaca anglosassone (a. 871) Nella Cronaca anglosassone (a. 789) 02. Dove venne istituita la prima diocesi svedese? A Stoccolma A Birka A Uppsala A Linkoping 03. Quale fu la diocesi che divenne un'importantissima base per le missioni settentrionali? La diocesi unificata di Amburgo-Brema La diocesi di Magonza La diocesi di Worms La diocesi di Strasburgo 04. Chi fu il primo sovrano danese che si convertì al Cristianesimo? Nessun sovrano, fu il popolo a convertirsi senza seguire l'esempio di un loro re Canuto il Forte Canuto il Grande Harald Blaatland nel 960 05. Il monaco di Corbie Ansgar riuscì a convertire i Danesi nell'826? Sì, senza alcuna fatica No; infatti si diresse a cristianizzare la Svezia Sì, ma dovette faticare per far accettare il nuovo Credo No, ma quando chiamò altri missionari dall'Inghilterra e dall'Irlanda riuscì a convertire i Danesi 06. Di chi fu l'iniziativa di convertire i Danesi? Per iniziativa di Carlo Magno Di Ludovico il Pio il quale inviò l'arcivescovo Ebo di Rheims che predicò la nuova Fede tra l'823 e l'827 Per iniziativa di Ludovico il Germanico Per iniziativa di re Alfredo il Grande 07. I Germani settentrionali quando iniziarono a entrare in contatto con la cultura e la religione cristiana? Verso la fine dell'VIII secolo Nel XII secolo Nel XIII secolo Nel IX secolo Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina 08. Fino alla prima metà dell'XI secolo, quale scrittura era diffusa in Danimarca? L'onciale La semionciale La scirttura runica ed epigrafica La minuscola carolina di influsso basso tedesco 09. Quando cominciò a diffondersi la scrittura protogotica in Danimarca? Dalla seconda metà del XII ai primi decenni del XIII secolo Nel XIV secolo Agli inizi del XII secolo Alla fine del XIII secolo 10. Che cos'è il Necrologium Lundense? Un componimento religioso del XIV secoloUn componimento poetico del XIII secolo Un'opera storiografica che tratta della storia della Danimarca dalle origini ai tempi del suo autore, scritta nel XII secolo Una sorta di annale scritto in Danimarca a metà del XII secolo 11. In quanti libri consistono i Gesta Danorum? Dieci Sedici Venti Tre 12. Chi è l'autore dei Gesta Danorum? San Crodegario di Metz Sven Aggeson Sassone Grammatico Absalon di Lund 13. Quando fu consacrato a Uppsala il primo arcivescovo locale svedese? Nel 1164 Ne 1250 Nel 1300 Nel 1200 14. Riguardo alla scrittura in Danimarca, quando cominciò ad apparire l'influsso francese? Tra l'XI e il XII secolo Nel XIII secolo Nel XII secolo agli inizi dell'XI secolo Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina 15. Da cosa fu causato essenzialmente l'ingresso dell'influsso francese nella scrittura in uso in Danimarca? Dagli ambienti normanni della Francia settentrionale A causa dei contatti commerciali tra Danimarca e Normandia Per una questione di moda Dalla formazione parigina di Sassone Grammatico 16. Da che cosa fu determinata successivamente l'affermarmazione dell'influsso francese nella scrittura in uso in Danimarca? Dalla formazione parigina di Sassone Grammatico Dagli ambienti normanni della Francia settentrionale Dalle grandi scuole monastiche riformate e secolari come Chartres e Parigi (Notre-Dame, Saint-Geneviève e la Sorbona A causa dei contatti commerciali tra Danimarca e Normandia 17. Da cosa è rappresentata la tradizione epico-eroica della letteratura danese? Dai Gesta Danorum Dai Folkeviser Dal Necrologium Lundense Dal Brevis historia regum Daciae 18. Chi è l'autore del Brevis Historia Regum Daciae? Sven Aggeson Aelnoth San Crodegario di Metz Sassone Grammatico 19. In che cosa consistono gli influssi insulari sull'alfabeto latino impiegato in Danimarca? 20. In Svezia, nella fase iniziale della conversione al Cristianesimo, ci furono delle resistenze nell'accettare la nuova Fede? Se sì, da chi sono testimoniate? 21. In che cosa consistono gli influssi continentali sull'alfabeto latino impiegato in Danimarca? 22. Chi erano Canuto il Santo e Canuto il Grande? 23. Si illustrino le tradizioni delle scritture in Danimarca tra l'XI e il XIII secolo 24. Quali furono le figure più rilevanti legate alla storiografia in Danimarca? Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 025 01. Quando il Cristianesimo divenne la religione ufficiale dell'Islanda? Nel 1050 Nell'anno 1000 Nel 1200 Nel 950 02. Quando fu imposta la religione cristiana come Credo ufficiale della Norvegia? Tra il 950 e il 1000 Tra il 995 e il 1030 Intorno all'anno 1000 Tra il 1020 e il 1040 03. I Norvegesi si convertirono in patria alla religione cristiana? Alcuni furono convertiti in patria, altri nelle zone colonizzate dell'Occidente europeo Furono convertiti essenzialmente in patria, tuttavia ci furono gruppi esigui che invece accettarono la nuova fede in area insulare anglosassone e irlandese No, in quanto si convertirono fuori dalla Norvegia, nei territori colonizzati dell'Occidente europeo Sì, furono convertiti in patria come gli altri Germani settentrionali 04. Chi furono i sovrani in Norvegia che adottarono mezzi repressivi e crudeli per far accettare il Cristianesimo ai sudditi? Olafr Trryggvason e Hakon Haraldson detto il Buono Olafr Tryggvasson con l'aiuto di re Aethelred d'Inghilterra Olafr Haraldson il Buono in collaborazione con re Aethelstan d'Inghilterra Olafr Tryggvasson e Olafr Haraldson detto il Santo 05. Quando cominciò a diffondersi il Cristianesimo in Islanda? Verso la fine del XII secolo Verso la fine del IX secolo Verso la fine del X secolo A metà del XIV secolo 06. Che cosa avvenne in Islanda nell'874? Ci fu uno scontro tra Islandesi e Danesi per la supremazia sul mare del Nord L'isola fu colonizzata da contingenti di Norvegesi stanchi della politica coercitiva del loro sovrano Aroldo Bellachioma Venne accettato ufficialmente il Cristianesimo come religione ufficiale dell'Islanda L'isola fu annessa politivamente alla Norvegia 07. Chi furono i primi missionari che tentarono di convertire l'Islanda? I monaci anglosassoni Aelnoth e Aethelworth Eskill e Sigurdr L'islandese Thorvaldr e il sassone Frithrekr Winfirid-Bonifacio e Willibrod Clemente Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina 08. A quando risalgono la Tabula Paschalis e il manoscritto che ce la tramanda? Al XV secolo Al XII secolo Al XIV secolo Al XIII secolo 09. A che epoca risalgono i primi testi scritti in Norvegia? Dopo il 1150 Tra il 1050 e il 1110 Prima del 1150 al 1000 circa 10. Che cosa ci tramanda il ms. Copenhagen, AM655 IX, 4°? La Historia de antiquitate regum Norwavensium Una saga su San Matteo scritta a Trondheim Una sezione della Historia Norwegiae La Heimskringla od Orbis terrarum di Snorri Sturlusson 11. A quando risalgono le stesure dei primi manoscritti in area islandese? Nel XIII secolo Nel XIV secolo Nell'XI secolo Tra il XII e il XIII secolo 12. Qual è la forma letteraria meglio rappresentata in Islanda nel XIII secolo? Le opere giuridiche I carmi eroici Le opere stogriografiche Le vite e i miracoli dei Santi 13. Da che cosa risulta lo sviluppo dell'alfabeto in Islanda? è il risultato dell'influsso della scrittura in uso nell'Italia meridionale e settentrionale portato in Islanda da alcuni monaci è il risultato dell'influsso della scrittura minuscola usata in Inghilterra è il risultato di due tipi di influssi diversi, l'uno continentale, l'altro insulare riconducibili a due fasi cronologiche diverse è il risultato dell'influsso della scrittura in uso nell'area basso tedesca 14. Furono importanti i rapporti tra Islanda e Norvegia? Dipende dall'epoca, subito erano radi, ma poi nel corso dei secoli si fecero più forti Sì, ma furono saltuari e non determinanti No, non particolarmente Sì, molto ed erano particolarmente forti; tant'è che poi l'Islanda fu sottomessa alla Norvegia prima alla giurisdizione di Trondheim e poi nel 1262 con l'annessione politica alla Norvegia 15. Si illustrino le caratteristiche delle prime tradizioni scrittorie in Norvegia 16. A quando risale la documentazione scritta in norvegese? 17. Qual è la prima documentazione in islandese? Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina 18. Che cosa contraddistingue la documentazione letteraria in islandese tra la fine del XII e l'inizio del XIII secolo? 19. Quando iniziano a essere redatte le prime storie dei re di Norvegia? 20. Quali sono le maggiori testimonianze di letteratura giuridica in Islanda? 21. In quanti testimoni ci è pervenuta l'Edda di Snorri Sturluson? A che epoca sono datati? 22. Quali sono le caratteristiche della scrittura in uso in Islanda tra il XIV e il XV secolo? In quali manoscritti di opere troviamo le peculiarità di questo periodo? 23. Come avvenne l'alfabetizzazione in Islanda? Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 027 01. A quale gruppo appartiene l'inglese? Al gruppo delle lingue del germanico oceanico Al gruppo delle lingue ingevoni o del mare del Nord Al gruppo delle lingue istevoni Al gruppo delle lingue erminoni 02. Quali furono gli influssi che l'inglese subì dall'esterno? Latino, alto tedesco e danese Latino, danese e francese Latino, francese e basso tedesco Latino, greco e francese 03. Chi fu il sovrano che ebbe il merito di unificare l'isola in un unico regno? Canuto Alfredo il Grande Edoardo il Vecchio Aethelstan 04. Che genere di lingua era l'inglese antico Era una lingua essenzialmente unitaria, sebbene esistessero alcune varianti dialettali al suo interno Era una lingua frammentata in una serie di dialetti: sassone occidentale (dei dialetti del Wessex, Essex e Sussex), kentico, anglico (comprendeva i dialetti northumbrico, anglico orientale e merciano) Era una lingua unitaria come l'inglese che parliamo oggi Era una lingua unitaria, ma molti dialetti erano parlati al suo interno 05. Che cosa indica l'espressione Angli-Saxones o Anglo-Saxones? Era una definizione usata sul continente per indicare i Sassoni emigrati e per distinguerli dai Vetuli Saxones, ossia quei Sassoni rimasti sul continente, poi sottomessi da Carlo Magno nel 785 Era un'espressione generalizzata per indicare Angli, Sassoni, Iuti e Frisoni Era una definizione spregiativa che i Celti usavano per indicare i Germani invasori Era un'esperssione usata per designare gli Angli e i Sassoni 06. L'aggettivo anglo-saxonicus quando comincia ad essere usato? Piuttosto tardi, nel XVI secolo, dallo storico ed erudito William Camden A partire dal regno di re Aethelstan (924-939) Da Alfredo il Grande per celebrare l'unificazione dei regni Da Agostino di Canterbury, giunto sull'isola nel 596 07. Quando iniziarono le prime uncursioni vichinghe in Inghilterra? Verso la fine del X secolo Nel V secolo, insieme a quelle degli Angli, Sassoni, Iuti e Frisoni Verso la fine dell'VIII secolo Tardi nell'XI secolo Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 028 01. Quando venne diffuso l'alfabeto latino in Inghilterra? Piuttosto tardi, nell'VIII secolo Con la stesura delle prime testimonianze scritte, quali le glosse Quando sopraggiunsero gli Angli, Sassoni, Iuti e Frisoni sull'isola Con l'avvento dei Cristianesimo, come presso tutte le popolazioni germaniche 02. Che tipo di scrittura si diffuse in Inghilterra non appena venne adottato l'alfabeto latino? L'onciale romana Un tipo di scrittura modellata sulla semionciale corsiva latina, in voga negli scriptoria irlandesi già dal VII secolo La minuscola ad archi acuti La minuscola carolina 03. Quale fu il principale monastero che contribuì alla diffusione dell'alfabeto latino in Inghilterra Sant'Agostino a Canterbury Christ Church a Canterbury Lindisfarne Abingdon 04. Ci sono delle regole precise per la pronuncia dell'inglese antico? Sì ci sono delle norme specifiche, soprattutto per le vocali Sì, ma solo per dittonghi In linea di massima no; ci sono solo delle lineee guida che servono a dare delle norme approssimative di lettura in base alla tradizione scolastica e agli sviluppi in inglese moderno Sì, ma solo per le consonanti 05. I dittonghi dell'inglese antico ea, eo sono sempre pronunciati dittonghi? Sono pronunciati dittonghi solo in fine di parola Sono sempre pronunciati dittonghi No, sono pronunciati dittonghi solo quando continuano gli antichi dittonghi dell'indoeuropeo (ie. EO > i.a. ea; ie. EU > i.a. eo/io) Dipende dalla posizione che occupano nella parola 06. Nella pronuncia quando il dittongo ea vale /a/? In sillaba tonica, quindi accentata Mai perché vale /e/ Vale /a/ in ogni caso, sia in sillaba atona che in sillaba tonica In sillaba atona, quindi non accentata 07. Quando c/g hanno pronuncia velare? Sono velari solo nella geminazione espressiva Mai, in quanto in mezzo e in fine di parola sono sempre palatali Sono velari solo dinanzi a originaria vocale scura Quando si trovano in mezzo e in fine di parola dinanzi a originaria vocale scura od originaria consonante e nella geminazione espressiva Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina 08. A proposito dell'accento, i nomi e i verbi preceduti da prefisso che accento hanno? I nomi recano l'accento sulla radice; mentre i verbi recano l'accento sul prefisso Sempre sul prefisso sia che si tratti di nomi, sia che si tratti di verbi Sempre sulla radice; sia che si tratti di nomi, sia che si tratti di verbi 09. Che pronuncia assume la a seguita da consonante nasale? Un suono intermedio tra a/o Esclusivamente a Assume un suono aspirato Esclusivamente o 10. Nella pronuncia quando il dittongho eo vale /e/? Davanti a consonanti velare oppure quando c'è una vocale velare nella sillaba seguente Mai perché vale sempre /o/ Vale sempre /e/ in ogni caso Solo davanti a consonante velare 11. Nella pronuncia c/g che sono consonanti occlusive velari sorde come vengono pronunciate dinanzi alle vocali palatali ae, e, i ? Sono pronunciate palatali solo se nella sillaba seguente c'è una consonante liquida o nasale Dipende dalla posizione che occupano nella parola Asumono pronuncia palatale Mantengono la pronuncia velare 12. Nella pronuncia quando la i vale /e/? Mai perché viene pronunciata sempre dittongo /ai/ Mai perché vale sempre /i/ Dopo consonante velare Dinanzi a consonante velare 13. Che suono aveva in inglese antico la y? Veniva pronunciata /e/ Assunse subito il valore di /i/ Veniva pronunciata dittongo /ai/ (v. why dell'inglese moderno) 14. Che pronuncia assume il nesso consonantico sc? è sempre palatale, tranne quando si tratta di prestiti dal latino o dal danese: in questi casi è pronunciato velare è velare solo se nella vocale seguente c'è una vocale posteriore o velare è sempre velare in ogni caso è sempre palatale in ogni caso 15. Si illustri la differenza di pronuncia del nesso consonantico sc 16. Si illustri il tipo di accento dell'inglese antico 17. Si illustrino in generale le regole di pronuncia in merito alle consonanti e se ne descriva una a scelta I nomi recano l'accento sul prefisso; mentre i verbi recano l'accento sulla radice Inizialmente un suono simile alla /u/ del francese moderno, in seguito assunse il valore di /i/ Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina 18. Si illustrino in generale le regole di pronuncia in merito ai dittonghi e se ne descriva uno a scelta 19. Si illustrino in generale le regole di pronuncia in merito alle vocali e se ne descriva una a scelta 20. Si illustri il tipo di grafia in uso originariamente sull'isola quando venne diffuso il Cristianesimo Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 030 01. Quali sono gli elementi che in inglese antico non possono essere geminate? t/d le sibilanti j/w c/g 02. In inglese e in frisone che esiti hanno le consonanti occlusive velari sorde e sonore (c/g)? Diventano palatali dinanzi a vocali palatali primarie, ai dittonghi causati da frattura e ai vecchi dittonghi; mentre restano velari dinanzi a vocali velari o a vocali palatali secondarie Si palatalizzano sempre e solo davanti a vocali palatali Restano sempre velari Si palatalizzano sempre 03. Nel passaggio dal germanico all'inglese antico, riguardo al sistema consonantico, quale serie consonantica subbisce più cambiamenti? La serie delle liquide e delle nasali La serie delle labiovelari La serie delle velari La serie delle dentali 04. Che cosa succede in inglese e in frisone alle consonanti occlusive velari sorde e sonore (k/g)? 05. L'inglese antico che cosa mantiene del sistema consonantico del germanico? 06. Illustrare che cosa avviene in inglese alle consonanti liquide (l/r) Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 031 01. Quali lingue indoeuropee hanno sviluppato una particolare flessione per gli aggettivi? Le lingue germaniche, italiche e ittite Le lingue romanze, germaniche e italiche Le lingue germaniche, baltiche e slave Le lingue germaniche, romanze e celtiche 02. In quanti elementi si può scomporre il nome? Tre Quattro Due Non si può scomporre 03. Da che cosa è formato il tema? Solo dal suffisso Da suffisso e desinenza Da radice e desinenza Da radice e suffisso 04. Qual è la categoria di sostantivi in consonante più resistente in germanico e quindi anche in inglese antico? La categoria in r La categoria modellata sugli antichi participi presenti sostantivati La categoria in nasale La categoria in spirante 05. Chi è lo studioso che mise a punto la definizione di categoria forte e debole dei sostantivi? A. Schleicher R. Rask J. Grimm K. Verner 06. Si descrivano le caratteristiche che il germanico presenta rispetto all'indoeuropeo in base alla declinazione di sostantivi 07. Si descrivano i vari tipi di flessione dei sostantivi 08. Si illustri che cosa sia essenzialmente il nome Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 032 01. Ilsostantivo cynn 'stirpe' a quale genere e categoria appartiene? è un sostantivo maschile appartenente alla categoria in -a (lunga) e precisamente alla sottocategoria in -wo è un sostantivo femminile appartenente alla categoria in -o (lunga), precisamente alla sottocategoria in -wo è un sostantivo neutro, appartenente alla categoria in -a (lunga), precisamente alla sottocategoria in -ja è un sostantivo neutro appartenente alla categoria in -i 02. A quali generi appartengono i sostantivi forti con tema in -o (lunga) I sostantivi maschili e neutri Solo i sostantivi femminili Solo i sostantivi maschili I sostantivi maschili e femminili 03. Il sostantivo beadu 'battaglia' a che genere e categoria appartiene? è un sostantivo femmiile appartenente alla categoria in -o (lunga), precisamente alla sottocategoria in -wo è un sostantivo femminile apprtenente alla categoria in -o (lunga), precisamente alla sottocategoria in -jo. è un sostantivo femmiile appartenente alla flessione in -u è un sostantivo maschile appartenente alla flessione in -u 04. Il sostantivo fyrd/fierd che cosa indica? L'esercito francese (normanno) ed è usato a partire dal 1066, all'epoca della battaglia di Hastings L'esercito vichingo L'esercito anglosassone e vichingo; infatti sono sinonimi e sipossono usare indifferentemente L'esercito anglosassone 05. La categoria dei temi in -u quali generi include? Maschili e neutri Solo femminili Maschili e femminili Maschili, femminili e neutri 06. Il sostantivo giefu 'dono' a che genere e categoria appartiene? è un sostantivo maschile appartenente alla categoria in -u è un sostantivo femmiile a radicale breve appartenente alla categoria in -o (lunga) è un sostantivo femminile a sillaba radicale lunga appartenente alla cateogoriai n -o (lunga), precisamente alla sottocategoria in -jo è un sostantivo femmiile appartenente alla categoria in -u 07. Il sostantivo giest a che genere e categoria appartiene? è un sostantivo neutro in -u è un sostantivo maschile in -u è un sostantivo maschile in -a (lunga) è un sostantivo mashile a sillaba radicale lunga in -i Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina 08. In quali sottocategorie si suddividono i sostantivi deboli coi temi in nasale? Temi in -in/-an Temi in -an/-un temi in -an/on 09. si illustrino i sostantivi atematici e se ne faccia un esempio 10. si illustrino i sostantivi deboli in nasale derivati da antichi participi presenti sostantivati 11. Si illustrino i sostantivi in-r e se ne faccia un esempio 12. si illustrino i sostantivi deboli in nasale temi in -in/on Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 034 01. Su cosa è basata la flessione debole degli aggettivi? Sulla flessione debole in nasale dei sostantivi Sulla flessione debole in -r dei sostantivi Sulla flessione dei sostantivi in -nd, ossia degli antichi participi presenti sostantivati Sulla flessione debole dei sostantivi in -es/-os 02. A che categoria appartiene l'aggettivo blaec 'nero'? ai temi in -wo ai temi in -i Ai temi in -a/-o, a sillaba radicale breve, precisamente è un monosillabo Ai temi in -u 03. Quando si usa la flessione forte dell'aggettivo in germanico? Può essere usata indifferentemente, sia quando è determinato, sia quando è indeterminato Quando è determinato, ossia quando è preceduto dall'articolo determiinativo Si usa solo coi numerali, mentre la flessione debole solo quando l'aggettivo è al grado comparativo o superlativo Quando l'aggettivo è indeterminato, ossia quando non è preceduto dall'articolo determinativo, quando è usato come predicato, attributo o apposizione 04. si illustrino gli aggettivi a flessione debole in consonante e quando vengono usati 05. si illustrino gli aggettivi a flessione forte in vocale e quando vengono usati 06. Che differenza c'è tra la flessione degli aggettivi in indoeuropeo e in germanico? Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 035 01. In germanico, e quindi anche in inglese antico, gli avverbi possono formare il comparativo e il superlativo? Si, ma solo in certi casi No Raramente Sì 02. In germanico, e quindi anche in inglese antico, le preposizioni possono formare il comparativo e il superlativo? Raramente sì, ma solo in certi casi No Sì 03. La formazione del comparativo e del superlativo dell'aggettivo in germanico che origine ha? La formazione è di origine indoeuropea, ma il germanico la condivide solo col celtico La formazione del comparativo e del superlativo non è di origine indoeuropea ed è condivisa col finnico è di origine indoeuropea; tant'è che sono impiegati suffissi di origine indoeuropea il germanico adotta un sistema suo proprio rispetto all'indoeuropeo 04. In germanico, e quindi anche in inglese antico, troviamo dei comparativi e superlativi irregolari, formati su radici diverse rispetto al grado affermativo? Si, ma non sono più attestati, quindi non sappiamo della loro esistenza Sì Solo in alcuni rari casi No 05. Si illustrino i comparativi e i superalativi irregolari 06. Si illustri la formazione del cmparativo e del superlativo Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 037 01. Il pronome se ilca 'idem' che tipo di flessione segue? Nessuna delle due La flessione forte Entrambe le flesisoni, è indifferente La flessione debole 02. Il pronome silf, seolf, sylf che flessiones egue? Solo debole Nessuna delle due Forte e debole Solo forte 03. Come si forma il nuovo pronome dimostrativo in germanico e in inglese antico? Solo col vecchio pronome dimostrativo Solo con l'aggiunta della particella *se/+si Con l'antico dimostrativo e l'aggiunta della particella *se/*si Con l'aggiunta del pronome personale 04. Che cosa è passato a indicare presto il pronome dimostrativo in germanico e in inglese antico? L'aggettivo possessivo Il pronome interrogativo Il pronome personale L'articolo determinativo 05. Al nominativo neutro e al plurale del maschile e del femminile su quale tema si basa la flessione del dimostrativo? Su entrambi indifferentemente Sul tema in *so Sul tema in *to Su nessuno dei due 06. Al nominativo maschile e femminile singolare su quale tema si basa la flessione del dimostrativo? Su nessuno dei due Su entrambi i temi indifferentemente Sul tema in *so Sul tema in *to 07. A proposito del numero che cosa conservano i pronomi possessivi in germanico e quindi anche in inglese antico? Solo il plurale Solo il singolare Singolare, plurale e a volte duale Singolare e plurale Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina 08. Come sono formati i pronomi possessivi in germanico e quindi anche in inglese antico? Col genitivo del pronome personale corrispondente Con l'aggiunta del suffisso di origine indoeuropea *n Col genitivo del pronome personale corrispondente e con l'aggiunta del suffisso di origine indoeuropea *n Con un suffisso in dentale 09. Relativamente al genere, che cosa presentano i pronomi interrogativi in inglese antico? Una forma per il maschile, una per il femminile e una per il beutro Un'unica forma per il maschile e per il femminile e una forma per il neutro Un'unica forma per i tre generi (maschile, femminile e neutro) Un'unica forma per il maschile e il neutro e una per il femminile 10. Si illustrino i pronomi dimostrativi 11. Si illustri la formazione dell'articolo determinativo 12. Si illustrino i pronomi personali Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 038 01. Nella formazione degli avverbi si possono usare forme nominali fisse con valore avverbiale? Si potevano usare solo agli inizi delle lingue storiche, ma poi caddero presto in disuso e quindi già in inglese antico non era più possibile usarle Sì No Solo in casi eccezionali 02. Relativamente ai casi, che cosa conserva l'inglese antico rispetto all'indoeuropeo? Nominativo, genitivo, dativo Nominativo, genitivo, dativo, accusativo e tracce di strumentale Nominativo, genitivo, accusativo Nominativo, genitivo, accusativo e dativo 03. Quali pronomi si possono usare con valore di pronome interrogativo? Tutti i pronomi indefiniti Con i pronomi dimostrativi con l'aggiunta del suffisso *n Il pronome indefinito si forma col pronome personale con l'aggiunta di un suffisso *ne 04. Nelle lingue germaniche e quindi anche in inglese antico esisteva un pronome relativo? Sì ed era thas (masch.), thos (femm., o sta per o lunga) thi (neutro). Th sta per fricativa interdentale sorda Sì ed era tha (masch.), tho (femm., o sta per o lunga) e the (neutro). Inoltre th sta per thorn (fricativa interdentale sorda) Sì, in origine il germanico l'aveva, ma se ne sono perse le tracce nelle lingue storiche No; le lingue germaniche lo formano ognuna a proprio modo, usando il pronome personale o il dimostrativo uniti a particelle (i.a.) -the (th sta per fricativa interdentale sorda) 05. swa hwelc swa che pronome è? relativo dimostrativo interrogativo 06. nahtwelc che pronome è? relativo dimostrativo interrogativo 07. Esiste un pronome relativo nelle lingue germaniche? Sì, ma non sempre veniva usato Sì No, ma ognuna si comporta a proprio modo C'era nella fase iniziale, ma poi è caduto in disuso Indefinito I pronomi indefiniti col significato di 'chiunque, qualcunoo' Indefinito Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina 08. Perché oggi in inglese si usa second per indicare il numerale ordinale? Per influsso francese a seguito della dominazione nornanna Per influsso latino; infatti il prestito è penetrato nel periodo in cui entrarono anche i termini inerenti alla religione Per influsso danese a seguito della dominazione di re Canuto (1016-1035) e di Canuto il Forte (1035-1042) è un sostrato celtico 09. Come vengono formati i numerali '11' e '12' nelle lingue germaniche e quindi anche in inglese antico? Con la decina e l'unità Con l'unità, ossia coi numerali an 'uno' e twegen 'due' con l'aggiunta del suffisso ie. -LIK 'lasciare' > germ. *-lif > anfli '11', twalif '12' (in entrambi i numerali, /a/ indica /a lunga/) Come gli altri numerali, ossia con l'unità e la decina (es, thri-tene (/i/ ed /e/ indicano le rispettive lunghe) In entrambi i modi, ossia si possono usare sia il sistema col suffisso germ. * -lif; sia il sistema unità + decina 10. Come si formano i numerali ordinali? Con l'aggiunta di un suffisso in nasale Con l'aggiunta del suffisso -feald Con l'aggiunta del suffisso -lice Con l'aggiunta di un suffisso in dentale 11. Che cosa significa anra geswilc? qualcuno' chiunque' Ogni, ciascuno, singolo' qualsiasi' 12. Che origine e che caratteristiche hanno i numerali? 13. Come si formano i numerali undici e dodici e quali peculiarità hanno anche rispetto ad altre lingue di origine indoeuropea? 14. Si illustri come si formano i numerali ordinali in germanico e in inglese antico 15. Si illustri se e in quali condizioni sia possibile declinare i numerali cardinali Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 040 01. Che cosa esprimono i verbi? Una qualità Un'idea dell'autore Una sostanza Un'azione 02. Che cosa sono le forme nominali? Sono forme che pur esprimendo un'azione si flettono e si costruiscono come un nome Sono forme che esprimono dei sostantivi Sono forme che reggono una frase secondaria Sono forme che reggono una frase principale 03. Esiste il tempo futuro in germanico e in inglese antico? No, si costruisce con forme perifrastiche o si usa il presente Sì ma si può esprimere anche col presente indifferentemente Sì, inizialmente esisteva, ma poi se ne sono perse le tracce Sì, resta uguale all'indoeuropeo 04. Quante diatesi ci sono in germanico e quindi anche in inglese antico? Due, solo quella attiva e media Resta solo la diatesi attiva Due, solo quella attiva e quella passiva Tre, come in indoeuropeo, attiva, media e passiva 05. Nel passaggio da indoeuropeo a germanico (e ovviamente da quest'ultimo all'inglese antico) rimane la categoria dell'aspetto? No, si perde il valore che aveva l'azione Sì, ma esiste solo per l'azione momentanea Sii, ma esiste solo per l'azione momentanea e derivante Sì, ma esiste solo per l'azione momentanea e durativa 06. Oltre ai verbi forti e ai verbi deboli, quali sono le altre categorie verbali del germanico? 07. Si illustri la differenza tra i verbi forti e i verbi deboli 08. Si illustrino le caratteristiche del sistema verbale dell'indoeuropeo e quelle del sistema verbale del germanico Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 041 01. Il verbo weorp, wearp, wurpon, worpen 'gettare' di che classe è? Seconda Quinta Teza Quarta 02. Il verbo feallan, feoll, feollon, feallen 'cadere' (I dittonghi hanno /e/ lunga) di che classe è? Seconda Quinta Settima Quarta 03. In inglese antico, in quanti gruppi si suddividono i verbi forti della settima classe a raddoppiamento? Tre Due Ce n'è solo uno Quattro 04. In inglese antico, è ancora visibile la sillaba radicale raddoppiata nel verbi forti della settima classe? Sì, è un'isoglossa; infatti è una caratteristica che l'inglese antico condivide col gotico Sì, è visibile in inglese antico, in sassone antico e in frisone, quindi nelle lingue ingevoni Sì, ma solo raramente No; in quanto nelle lingue germaniche e settentrionali non è più riscontrabile 05. Il verbo niman, nam, namon, numen 'prendere' di che classe è? Terza Quarta Sesta Prima 06. Il verbo beatan, beot, beoton, beaten (i dittonghi hanno /e/ lunga) 'colpire' di che classe è? Quinta Settima Sesta Quarta 07. Che vocalismo presentano i verbi forti della seconda classe? Vocale radicale alternante seguite da consonante liquida o nasale semplice Vocale radicale alternante e il dittongo -au Vocale radicale alternante e la -i Vocale radicale alternante e la -u Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 042 01. I verbi deboli sono formazioni primarie? Di solito sì, sebbene alcuni derivino da sostantivi o da aggettivi Sì sono formazioni primarie come i verbi forti Di solito sì, sebbene alcuni derivino da verbi forti No; in quanto possono derivare da sostantivi o da aggettivi (in questo caso sono detti denominativi) nonché da altri verbi forti (in questo caso sono detti deverbativi) 02. Il verbo preterito presente agan 'possedere' a che classe appartiene? Alla prima Alla sesta Alla seconda Alla terza 03. In quante classi si dividono i verbi deboli? Cinque Tre Due Quattro 04. come formano il preterito singolare, il preterito plurale e il participio preterito i verbi deboli? Restano invariati al presente, preteritio singolare, preterito plurale e participio preterito Con l'aggiunta di un suffisso in nasale Mediante l'aggiunta di un suffisso in dentale senza la variazione della vocale radicale Come per i verbi forti mediante la variazione della vocale radicale 05. Che origine ha la formazione del preterito (singolare e plurale) e del participio preterito dei verbi deboli? è tuttora sconosciuta è una formazione che esisteva in celtico, quindi è un sostrato Secondo la teoria composizionale è di origine latina e penetrò durante i contatti tra Romani e Britanni durante la dominazione romana della Britannia 06. Il verbo preterito presnte motan 'potere' a che classe appartiene? Alla seconda Alla sesta Alla quinta Alla terza 07. Il verbo preterito presente munan 'riflettere' a che classe appartiene? Alla terza alla quinta Alla prima Alla quarta Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina 08. Il verbo preterito-presente cunnan 'potere' a che classe apparitiene? Alla sesta Alla terza Alla seconda Alla prima 09. Il verbo preterito-presente dugan 'servire' a che classe appartiene? Alla prima Alla quinta Alla seconda Alla terza 10. Il verbo preterito presente witan 'sapere' a che classe appartiene? Alla prima Alla quarta Alla terza Alla seconda 11. Come formano il preterito i verbi preterito-presenti? Con l'aggiunta di un suffisso in dentale come i verbi deboli A volte con la vocale radicale alternante, a volte con l'aggiunta del suffisso in dentale Con la sola forma del participio preterito Con la vocale radicale alternante come i verbi forti 12. Il preterito del germanico su che cosa è modellato? Sul perfetto dell'indoeuropeo Sull'ottativo dell'indoeuropeo Sul gerundio dell'indoeuropeo Sull'infinito dell'indoeuropeo 13. Come mai i verbi preterito-presenti si chiamano così? Perché hanno solo il presente Perché hanno solo il preterito Perché hanno la caratteristica di avere la forma al preterito e il significato al presente Perché in origine avevano solo il preterito e poi hanno avuto in seguito il significato anche di presente 14. Come mai oggi usiamo il verbo to think per dire 'pensare' e non più il verbo di origine anglosassone hycgean? è un sosttrato celtico Per influsso influsso normanno Per influsso danese Per influsso latino Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina 15. A che classe appartiene il verbo debole locian 'guardare' (/o/ è lunga)? Alla prima Alla seconda Alla terza Alla quarta 16. A che classe appartiene il verbo debole nerian 'salvare'? Alla terza alla quarta Alla prima Alla seconda 17. A quale classe appartiene il verbo debole libban 'vivere' Alla terza Alla quarta Alla prima Alla seconda 18. I verbi deboli in -e- a quale classe appartengono? Alla prima Alla terza Alla seconda Alla quarta 19. I verbi deboli in -o- a quale classe appartengono? Alla prima Alla terza Alla seconda Alla quarta 20. I verbi deboli in -J- a quale classe appartengono? Alla prima Alla quinta Alla seconda Alla quarta 21. Si illustrino le origini plausibili della formazione del preterito e participio preterito dei verbi deboli 22. Si illustrino le diverse classid ei verbi preterito presenti e se ne facciano alcuni esempi 23. Si illustrino le caratteristiche dei verbi preterito presenti e il motivo per cui sono chiamati in questo modo 24. Si illustrino le caratteristiche dei verbi deboli Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 045 01. A quando è databile il Vercelli Book? All'XI secolo Al VIII secolo Al X secolo Al IX secolo 02. In quale grafia venne scritto il Vercelli Book? In onciale maiuscola In minuscola ad archi acuti In minuscola quadrata anglosassone In minuscola rotonda 03. Qual è il contenuto del Vercelli Book 6 omelie e 23 componimenti poetici 13 omelie e 2 componimenti poetici 23 omelie e 6 componimenti poetici 4 componimenti poetici e venti omelie 04. Qual è il tema maggiormente ricorrente nei componimenti del Vercelli Book? L'amore la satira L'epica 05. Presumibilmente quando venne portato a Vercelli il Vercelli book? Tra il XIII e il XIV secolo Nel XV secolo Tra l'XI e il XII secolo Nel XIV secolo 06. Quali argomenti sono essenzialmente interessati nelle omelie del Vercelli book? Le festività religiose più importanti e i temi cari all'omiletica medievali La vita di Cristo e le vite dei Santi I temi cari all'omiletica medievale e la vita di Cristo Le vite dei Santi e il tema del viaggio 07. Si illustrino gli scopi per cui venne redatto il Vercelli book 08. Si illustri il contenuto del Vercelli book 09. Sulla presenza del Vercelli book a Vercelli, si illustrino entrambe le ipotesi di tradizione diretta e indiretta Il viaggio Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 046 01. In quali dialetti o lingue ci è pervenuto l'Enigma n. 35? Tre. Latino, anglico e sassone occidentale Tre. Latino, sassone occidentale e kentico Due. Latino e anglico Due. Latino e sassone occidentale 02. A quando risale il ms. Leida, Biblioteca Universitaria Voss. Q.106? All'XI secolo All'VIII secolo Al X secolo 03. Perché l'Enigma n. 35 è conosciuto anche come Enigma di Leida? Perché è conservato nel ms. Leida, Biblioteca Universitaria Voss. Q.106 (f. 25v). Perché venne scritto in alto tedesco antico a Leida e poi tradotto in dialetto sassone occidentale Perché il manoscritto è stato rinvenuto a Leida Perché venne scritto a Leida in latino, poi tradotto in alto tedesco antico e anglico 04. Al v. 4 il sostantivo haerum a quale caso è declinato? Al dativo plurale All'accusativo plurale al dativo singolare Al genitivo plurale 05. Al v. 5 il sostantivo threata a quale caso è declinato? Al nominativo plurale Al dativo plurale All'accusativo plurale Al genitivo plurale 06. Al v. 5 il pronome personale me (/e/ indica e lunga) a quale caso è declinato? Allo strumentale prima persona singolare Al genitivo singolare prima persona personale All'accusativo singolare prima persona singolare Al dativo singolare prima persona singolare 07. Al v. 6 hafu che cos'è? Preterito singolare del verbo habban 'avere' Presente ottativo del verbo habban 'avere' Imperativo del verbo habban 'avere' Presente indictivo singolare del verbo habban 'avere' Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 3 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina 08. Al v. 10 il sostantivo wyrmas a che caso è declinato? Al nominativo plurale All'accusativo plurale Al dativo plurale Al genitivo plurale 09. Al v. 11 þa þe che cosa rappresenta? Pronome relativo Pronome interrogativo Articolo determinativo derivante dal pronome dimostrativo Pronome dimostrativo 10. Al v. 13 hatan che cos'è? Verbo forte della sesta classe Verbo forte della quinta classe Verbo preterito presente Verbo forte della settima classe 11. Al v. 15 saga che cos'è? Verbo debole della terza classe all'indicativo presente, seconda persona singolare Verbo forte della quinta classe all'indicativo presente Verbo debole della seconda classe all'imperativo presente Verbo debole della terza classe all'imperativo presente 12. Al v. 16 this che cos'è? Pronome dimostrativo originario al nominativo singolare Pronome dimostrativo di nuova formazione al nominativo singolare Pronome dimostrativo di nuova formazione al genitivo singolare Pronome dimostrativo di nuova formazione all'accusativo singolare 13. In quali dialetti o lingue ci è pervenuto l'Enigma n. 35? Tre. Latino, sassone occidentale e kentico Tre. Latino, anglico e sassone occidentale Due. Latino e sassone occidentale Due. Latino e anglico 14. Quanti indovinelli conserva l'Exeter Book? Ottanta Settantacinque Novantacinque Novanta
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