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Risposte CHIUSE e APERTE COMPLETO - FILOLOGIA GERMANICA 1-2 Prof. Raffaghello Cristina, Panieri di Filologia Germanica

Risposte CHIUSE e APERTE COMPLETO - FILOLOGIA GERMANICA 1-2 Prof. Raffaghello Cristina - lingue e culture europee e del resto del mondo. Lascia una recensione se ti è piaciuto questo documento. Grazie.

Tipologia: Panieri

2022/2023

In vendita dal 20/04/2023

Omar.Funaro
Omar.Funaro 🇮🇹

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Scarica Risposte CHIUSE e APERTE COMPLETO - FILOLOGIA GERMANICA 1-2 Prof. Raffaghello Cristina e più Panieri in PDF di Filologia Germanica solo su Docsity! Set Domande CHIUSE e APERTE FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Indice Indice Lezioni ............................................................................................................................... p. 2 Lezione 002 ............................................................................................................................. p. 5 Lezione 003 ............................................................................................................................. p. 6 Lezione 004 ............................................................................................................................. p. 7 Lezione 005 ............................................................................................................................. p. 8 Lezione 006 ............................................................................................................................. p. 9 Lezione 007 ............................................................................................................................. p. 11 Lezione 008 ............................................................................................................................. p. 12 Lezione 009 ............................................................................................................................. p. 13 Lezione 010 ............................................................................................................................. p. 14 Lezione 011 ............................................................................................................................. p. 15 Lezione 012 ............................................................................................................................. p. 16 Lezione 013 ............................................................................................................................. p. 17 Lezione 014 ............................................................................................................................. p. 18 Lezione 015 ............................................................................................................................. p. 19 Lezione 016 ............................................................................................................................. p. 20 Lezione 017 ............................................................................................................................. p. 21 Lezione 018 ............................................................................................................................. p. 22 Lezione 019 ............................................................................................................................. p. 23 Lezione 020 ............................................................................................................................. p. 24 Lezione 021 ............................................................................................................................. p. 25 Lezione 022 ............................................................................................................................. p. 26 Lezione 023 ............................................................................................................................. p. 27 Lezione 024 ............................................................................................................................. p. 28 Lezione 025 ............................................................................................................................. p. 29 Lezione 026 ............................................................................................................................. p. 30 Lezione 027 ............................................................................................................................. p. 31 Lezione 028 ............................................................................................................................. p. 32 Lezione 029 ............................................................................................................................. p. 33 Lezione 030 ............................................................................................................................. p. 34 Lezione 031 ............................................................................................................................. p. 35 Lezione 032 ............................................................................................................................. p. 36 Lezione 033 ............................................................................................................................. p. 37 Lezione 034 ............................................................................................................................. p. 38 Lezione 035 ............................................................................................................................. p. 39 Lezione 036 ............................................................................................................................. p. 40 Lezione 037 ............................................................................................................................. p. 41 Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 003 01. Secondo Tacito, Ingvaeones,Herminones,Istvaeones sono le tre popolazioni germaniche che erano stanziate sulle rive della Manica che risiedevano nell’Europa del Nord, più precisamente in Norvegia, Svezia, Finlandia che praticavano il culto del dio Niordhr che si riconoscevano nel culto dei tre figli del dio Mannus 02. A quale anno risale il De Germania di Tacito? 52 a.C. 52 d.C. 98 d.C. 98.a.C. 03. L’opera di Giulio Cesare “De bello gallico” (52 a.C.) è successiva a “Storie” di Posidonio e a “Edda in prosa” di Snorri Sturluson è successiva a “Ad urbe condita” di Tito Livio e a “La Germania” di Tacito è precedente a “Ad urbe condita” di Tito Livio e a “La Germania” di Tacito è precedente alla “Storia” di Polibio e a “Edda in prosa” di Snorri Sturluson 04. Con il termine ‘interpretatio’ si fa riferimento: alla descrizione stereotipata che i Romani davano delle altre civiltà, rapportando le espressioni di tali culture a quella latina, ritenuta superiore alla descrizione stereotipata che i Germani davano delle civiltà celtica e romana, ritenute inferiori alla descrizione stereotipata che i Germani davano della civiltà romana, con intenti denigratori e farserschi alla descrizione stereotipata che i Romani davano in particolare delle civiltà germaniche, avendo realizzato che la cultura dei Germani era identica alla loro 05. Per gli autori classici, la percezione dei Germani come PLURALITA' di genti si fa strada a partire dal I sec. a.C., grazie alle notizie riportate da Cesare è sempre stata radicata nell'idea che i Romani avevano dei Germani sempre stata radicata nell'idea che i Celti avevano dei Germani si fa strada a partire dal IV sec. d.C. e prende il posto della loro immagine quale entità compatta 06. La "Germania" di Tacito ha come intento quello di evidenziare la corruzione della società romana ha come intento quello di evidenziare la somiglianza tra le culture romana e germanica ha come intento quello di evidenziare la superiorità dei Celti rispetto ai Germani ha come intento quello di evidenziare la superiorità di Roma rispetto ai Germani 07. Il termine 'limes' indica il confine illusorio, inventato da Cesare nel 55 a.C., per ribadire la superiorità di Roma rispetto alle civiltà indica il confine tra l'Impero e le regioni abitate dai barbari e che ha lo scopo di demarcare l'uso del latino indica il confine tra l'Impero e le regioni abitate dai barbari e che ha lo scopo di demarcare l'uso del latino 08. Quali sono le fonti che trattano dei Germani prima di Tacito? 09. Cosa si intende con 'interpretatio'? indica il confine tra l'Impero e le regioni abitate dai barbari, lungo il quale vengono costruite fortificazioni e altre opere a protezione dei territori romani Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 004 01. A quando risalgono i contatti tra Celti e Germani? Tra il V e il VI secolo d.C. Tra il VI e il V secolo a.C. Nel I secolo d.C. Nel III secolo a.C. 02. Chi è MAROBODUUS? "re" dei Marcomanni, nel I sec. d.C. organizza un esercito intertribale contro l'imperatore Tiberio "re" dei Longobardi, nel VII sec. d.C. conduce il suo popolo verso l'Italia, dove costituisce un nuovo regno romano-barbarico re" degli Eruli, nel V sec. d.C. con un colpo di mano costringe l'imperatore Romolo Augustolo ad abdicare re" dei Goti, nel VI sec. d.C. sconfigge Odoacre e si insedia a Ravenna creando il Regno dei Goti d'Italia Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 005 01. La cosiddetta "Età delle Migrazioni" si colloca Tra il VIII sec. d.C. e il XI sec. Tra il VI sec. a.C. e il IV sec. Tra il V sec. a.C. e il III sec. d.C. Tra la fine del IV sec. d.C. e il VI sec. 02. Nel V sec., i Burgundi fondano un regno tra Worms, Spira e Strasburgo, guidati da Teoderico, che termina nel 435 per volontà dei Merovingi Fondano un regno nella Belgica, sotto la guida di Meroveo, che termina nel 435 per volontà dei Carolingi fondano un regno nella Belgica, sotto la guida di Meroveo, che termina nel 435 per volontà degli Unni 03. Si illustri cosa si intende con l'espressione "Età delle migrazioni", indicando anche i secoli in cui questa fase si svolge e i gruppi che ne prendono parte. fondano un regno tra Worms, Spira e Strasburgo, guidati da Gundahar, che termina nel 435 per volontà dell’Impero romano Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 007 01. Rientrano nel gruppo dei Germani occidentali (tutte e tre le etnie citate non devono essere parte del gruppo suddetto Goti, Burgundi, Unni Svevi, Bavari, Alemanni Burgundi, Franchi, Alemanni Goti, Bavari, Franchi 02. I Marcomanni di quale gruppo germanico fanno parte? Ingevone Germanico settentrionale Germanico orientale Germanico occidentale Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 008 01. Il trattato di Verdun (843), sancisce la spartizione dell'Impero in tre parti tra Ludovico il Pio, Carlo Martello, Lotario I Ludovico il Germanico, Carlomanno, Ludovico III Ludovico il Germanico, Carlo il Calvo, Lotario I Ludovico il Pio, Carlo il Calvo, Ludovico III 02. Il gotico è attestato nel periodo IX-X sec. d.C. IV-VI a.C. VIII-XI sec. d.C. IV-VI sec. d.C. 03. Carlo Magno (768-814) è una figura fondamentale nell'Europa altomedievale punto di vista storico-politico, ma anche culturale e religioso, poiché l'Imperatore mostra attenzione per tutti questi aspetti contemporaneamente dal punto di vista esclusivamente culturale, poiché sotto di lui rinasce lo studio del latino e della cultura latina punto di vista esclusivamente storico-politico, poiché amplia considerevolmente i territori del regno franco fino a renderlo un impero in piena regola dal punto di vista esclusivamente religioso, poiché sotto di lui vengono cristianizzate varie etnie germaniche ancora legate al paganesimo 04. Sono importanti regnanti della stirpe dei MEROVINGI Alarico (IV sec. d.C.) e Odoacre (V sec. d.C.) Childerico I (V sec. d.C.) e Clodoveo (V-VI sec. d.C.) Alarico (IV sec. d.C.) e Childerico (V sec. d.C.) Odoacre (V sec. d.C.) e Clodoveo (V-VI sec. d.C.) 05. Si illustri la storia del regno dei Franchi, dai Merovingi ai Carolingi, ponendo particolare attenzione all'importanza di Carlo Magno e ai secoli di riferimento. Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 009 01. Tra le etnieche migrano nella ex-Britannia a partire dal V sec., ve n'è una la cui parte che, rimasta sul continente, sarà sconfitta dai Franchi quella degli Angli quella dei Frisoni quella degli Juti Quella dei Sassoni 02. Clodoveo era il re di quale popolazione germanica? Sassoni Alamanni Franchi Frisoni 03. Le etnie germaniche che migrano nella ex Britannia sono Angli, Juti, Sassoni, forse parte dei Frisoni Angli, Sassoni, Goti, Franchi Angli, Bavari, Sassoni, Unni Angli, Sassoni, Franchi, Unni 04. La migrazione dei Germani nella ex-Britannia interessa prevalentemente i secoli VII e VIII d.C. Avviene a partire dal III sec. d.C. e continua anche nel IV interessa prevalentemente i secoli VI-VII d.C. Avviene a partire dal V sec. d.C. e continua anche nel VI sec. 05. Nel VII-VIII sec., prende forma la cosiddetta "Eptarchia Anglosassone", formata, tra gli altri, da: Northumbria, Baviera, Belgica Wessex, Kent, Northumbria Kent, Belgica, Sussex Wessex, Gallia, Anglia 06. Si descriva cosa si intende con l'espressione "Eptarchia Anglosassone", indicando anche i regni che ne fanno parte e in quale periodo si formano. Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 012 01. Il COMITATUS germanico è una libera associazione di guerrieri a carattere democratico è un gruppo di guerrieri germanici assoldati dall'Impero come federati è un raggruppamento interetnico di guerrieri sottoposti a un capo assoluto non viene mai rappresentato nella tradizione letteraria 02. Il 'þing' di Tacito è il segmento rappresentativo delle istanze delle classi più basse della tribù un organismo composto dagli uomini liberi della tribù che propone, legifera e acclama collettivamente i propri re un istituto ormai svuotato di qualsiasi autonomia, che recepisce le istanze dei capi un organismo interetnico composto da guerrieri che legifera in tempo di guerra e proclama il proprio dux 03. Si indichino le caratteristiche della figura del "re", come desunte dalle fonti classiche che ci parlano di questo istituto giuridico dei Germani antichi. Si indichino degli esempi di termini utilizzati per designarlo Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 013 01. Thorr (Donar) di quale schiera di divinità fa parte? Di quella degli elfi Di quella dei fabbri Dei Vani Degli Asi 02. Si faccia un confronto tra la descrizione della religione degli antichi Germani antichi offerta da Cesare e quella offerta da Tacito. Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 014 01. Njordr di quale schiera di divinità fa parte? Dei Vani Di quella dei semidei Degli Asi Di quella dei coboldi 02. Nella religione nordica, il dio della sapienza magica protettore delle rune è Thorr Loki Tyr Odino 03. Nell'anno 1000, per decisione dell'Althing, abbraccia il cristianesimo la Svezia la Danimarca la Norvegia 04. Il nome del dio Tyr è una divinità antica, legata al culto della natura e ha evidenti attributi che lo identificano come protettore della fertilità deriva dalla radice indeuropea che indica 'il dio supremo', che si ritrova anche nel greco Zeus nella religione nordica è il dio legato al caos, padre di tre esseri mostruosi si riferisce in modo inequivocabile alla guerra, ha attributi esclusivamente militari ed è per questo che tale dio è identificato con Marte 05. In merito alla religione nordica, si faccia un confronto tra Asi e Vani, nominando anche divinità appartenenti all'una e all'altra famiglia l'Islanda Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 017 01. Quale fu la prima fondazione monastica sassone? Corvey Utrecht Fulda San Gallo 02. Nel continente, i Sassoni vengono cristianizzati senza forzature: abbracciano spontaneamente la nuova religione pacificamente, su richiesta di Ludovico il Pio pacificamente, su richiesta di Carlo Magno violentemente, per volere di Carlo Magno 03. Nell'abbazia di Fulda, fondata nel 774 da Sturmi, si trovano importanti personalità come per es.: Wynfried Rabano Mauro Agostino Willibrord 04. All'inizio del VIII sec. (719), nella Svizzera odierna sorge un importantissimo monastero. A chi viene intitolato? San Patrizio San Gallo Sant'Emmeram San Bonifacio 05. Nell'anno 1000, per decisione dell'Althing, abbraccia il cristianesimo La Norvegia L'Islanda la Danimarca La Svezia 06. La conversione dei Sassoni continentali segue la stessa modalità di quella dei Sassoni trasferitisi in Britannia? Si illustrino le eventuali differenze tra i due processi Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 018 01. Cosa si intende con l'espressione "alfabeto runico"? le sequenze runiche presenti nei codici detti "Runica Manuscripta" e scritte seguendo l'ordine delle lettere dell'alfabeto latino Le sequenze vergate su steli tombali a scopo apotropaico sequenza runica normalmente denominata "futhorc" La sequenza nominata futhark 02. Cosa si intende con l'espressione "scrittura runica"? Un alfabeto utilizzato anticamente per scrivere su pergamena testi in germanico Un alfabeto di origine celtica utilizzato anche dai Germani per scrivere su carta i nomi dei sacerdoti Un sistema di scrittura di tipo epigrafico, grazie al quale abbiamo le attestazioni più antiche delle lingue germaniche Un sistema di segni grafici, vergati su papiro, atti a predire il futuro 03. Qual è l'area geografica che pare essere quella con le attestazioni più antiche della scrittura runica? Islanda / Norvegia Pannonia Isole britanniche Danimarca / Germania settentrionale 04. Secondo gli studiosi, la scrittura runica deriverebbe direttamente dall'alfabeto latino, come dimostrerebbe l'uso epigrafico che ne veniva fatto deriverebbe da un antico sistema di scrittura utilizzato nell'area finlandese, contigua alla Scandinavia deriverebbe da un sistema dell'area mediterranea, probabilmente dal nord-etrusco deriverebbe dall'alfabeto celtico, considerata la stretta collaborazione esistente in epoca antica tra Celti e Germani 05. A quando risale il corno d'oro di Galleus? Al III secolo Ametà del V secolo Al I secolo Al VII secolo 06. Si illustrino in modo dettagliato le differenze tra furthark antico, futhorc anglo-frisone, futhark recente, ponendo attenzione anche alle aree di sviluppo e di diffusione 07. Quali sono le ipotesi sull'origine delle rune? Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 019 01. Il futhorc anglo-frisone si differenzia rispetto al futhark antico perché i segni sono stati modificati in modo da avere una corrispondenza più precisa con i suoni della lingua anglosassone mostra una sensibile riduzione nella quantità di segni rispetto al futhark antico: da 24 a 16 è la sequenza runica di più antica attestazione: risale al I sec. d.C. è attestato soltanto nell'area continentale lungo le rive del Mare del Nord 02. Come mai l'alfabeto runico si chiama futhark? Dagli ultimi segni che lo compongono Dai primi segni che lo compongono Dallo scopritore dal luogo di ritrovamento 03. Il futhark antico è composto di 16 segni 28 segni 33 segni 24 segni Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 022 01. Il termine norreno "kenning" (plurale "kenningar") definisce una metafora, o meglio una circonlocuzione poetica caratterizzata da molte variazioni definisce una figura poetica molto simile alla metonimia indica dei sinonimi poetici di un preciso referente identifica una metafora poetica composta da un solo elemento nominale 02. Una caratteristica dell'antica metrica germanica è la rima interna la rima consonantica l'allitterazione di consonanti diverse 03. Che cosa sono le heiti sono figure poetiche che, per es., indicano il materiale per indicare l'oggetto con cui è costruito sono metafore di difficile interpretazione indicano la cesura che separa i due emistichi del verso lungo germanico sono sinonimi arcaici molto ricercati 04. Quali sono gli stilemi della poesia germanica antica? Se ne fornisca un elenco e, successivamente, se ne illustrino due dettagliatamente l'allitterazione tra vocali diverse Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 023 01. I Germani appresero l'uso dell'alfabeto (greco e/o latino) in seguito alla cristianizzazione, per poter meglio interagire con il mondo classico per esigenze culturali, ma anche economiche e giuridiche con l'unico scopo di tradurre la Bibbia: loro volontà era quella di mantenere un'identità culturale continuando a tramandare oralmente le proprie leggi con lo scopo di stravolgerlo e renderlo incomprensibile alle popolazioni che lo avevano inventato per poterle infine sottomettere con l'evidente intento di favorire la trasmissione dei loro canti epico-eroici e farli conoscere anche ai Latini 02. Tra i Germani, quelli che si dotarono di un alfabeto peculiare, senza limitarsi semplicemente ad adattare i simboli dell'alfabeto latino furono Gli Anglosassoni gli Scandinavi I Sassoni 03. Perché dopo la conversione, i popoli germanici adottano l'alfabeto latino (o greco)? Si lllustrino almeno due esempi di adattamento dell'alfabeto operato dai popoli germanici i Goti Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 024 01. Il fautore della ripresa dello studio del latino classico e dell'ammodernamento delle cancellerie franche e imperiali è stato Carlo Magno (VIII-IX sec.) Alfredo il Grande (IX sec.) Alfredo il Grande (VIII-IX sec.) Carlo Magno (IX sec.) 02. Il fautore della ripresa dello studio del latino classico, allo scopo di risollevare le sorti culturali del clero anglosassone è stato Carlo Magno (IX sec.) Carlo Magno (IX sec.) Alfredo il Grande (VII-VIII sec.) Alfredo il Grande (IX sec.) 03. A partire dal VII-VIII secolo, i centri della cultura furono prevalentemente le piazze dei paesi, dove i monaci predicavano la parola di Dio le città, grazie alla presenza di poeti itineranti che recitavano in versi le memorie dei popoli le corti signorili, grazie ai poeti di professione che cantavano le lodi dei loro committenti 04. Si illustri la figura di Carlo Magno: epoca di attività, importanza dal punto di vista storico, politico e in special modo con riferimento alla Rinascita carolingia 05. Si illustri la figura di Alfredo il Grande: epoca di attività, importanza dal punto di vista storico, politico e in special modo con riferimento alla "Rinascenza alfrediana" i centri monastici, atti alla copiatura e alla trasmissione scritta del sapere Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 027 01. L'opera conosciuta come "Sermo Lupi ad Anglos" è un testo in prosa di area ags. attribuito a Aelfric di Eynsham (X sec. ca.) è un testo in prosa di area ags. attribuito a Wulfstan di York (X sec.) è un testo in versi di area ags. attribuito a Cynewulf (IX sec.) è un testo in versi di area ags. attribuita a Otfrid von Weissenburg (IX sec. ca.) 02. I primi documenti in anglosassone sono atti di compravendita opere storiografiche glosse poemi eroici 03. L'inizio della letteratura in anglosassone risale a metà del VIII sec. d.C. inizio XI sec. d.C. IX-X sec. d.C. fine V sec. d.C. 04. Chi sono Aelfric di Eynsham e Wulfstan di York? In quale epoca sono attivi? Che tipo di opere scrivono? Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 028 01. Tra le seguenti opere, sono entrambe sicuramente di Cynewulf Giuliana" e "Destini degli Apostoli" (o "Atti degli Apostoli") S. Elena e "Beowulf" Cristo II" e "La Battaglia di Maldon" Giuliana" e "Beowulf" 02. I carmi brevi eroci anglosassoni "Frammento di Finnsburh" e "Episodio di Finnsburh" descrivono i Santi come eroici guerrieri si richiamano all'età delle migrazioni (IV-VI sec.) sono contenuti nella "Cronaca Anglosassone" presentano lo stesso stile tipico di "Beowulf" 03. Chi fu il primo poeta anglosassone di cui conosciamo il nome? Caedmon Wulfstan Cynewulf Aelfric 04. Si illustrino le caratteristiche delle opere di Cynewulf, la possibile datazione, le notizie sull'autore e l'importanza della firma runica. 05. Si descrivano le caratteristiche della poesia epico-eroica di area anglosassone: opere, trasmissione manoscritta, epoca di attestazione, contenuti. Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 029 01. Il componimento Il Sogno della Croce in quale manoscritto ci è stato tramandato? Nel Vercelli Book Nel ms. Junius XI Sia nel Vercelli Book che nell'Exeter Book Nell'Exeter book 02. Le quattro opere attribuite a Cynewulf sono tràdite da 03. I quattro manoscritti che raccolgono la maggior parte della poesia anglosassone sono datati tra l'inizio e la fine del IX sec. tra la fine del IX e la fine del X sec. tra la fine del VIII e la metà del IX sec. 04. Le quattro opere attribuite a Cynewulf sono tràdite da Nowell Codex e Junius XI Exeter Book e Junius XI Vercelli Book e Exeter Book Vercelli Book e Nowell Codex 05. Il più importante poema eroico anglosassone, "Beowulf", è tràdito da Exeter Book Nowell Codex Junius XI Vercelli Book 06. Si elenchino i quattro più importanti manoscritti di poesia anglosassone (denominazioni e luoghi di conservazione, epoca di redazione); di uno a scelta, si indichino le opere contenute tra la metà del X e l'inizi del XI sec. Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 032 01. Il "Carme di Ildebrando" è ambientato in Baviera, all'epoca delle razzie unne in Italia, all'epoca dello scontro tra Odoacre e Teoderico nel nord della Francia, all'epoca delle razzie vichinghe in Italia, all'epoca dell'arrivo dei Longobardi 02. Da cosa sono caratterizzati i poemi "Preghiera di Wessobrunn" e "Muspilli"? Dal verso lungo a rima interna Dal verso breve a rima baciata Da distici latini Dal verso lungo allitterante 03. A quale area dialettale appartiene l'Abrogans alemannica Bavarese Francone renana meridionale Francone orientale 04. Si descriva la poesia allitterante di area alto tedesca: che tipi di attestazione possediamo? A che epoca risalgono? Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 033 01. Chi fu l'autore del Gregorius? Gottfried von Strassburg Wolfram von Eschenbach Hartman von Aue Béroul 02. Chi è il maggior esponente del "Minnesang"? Walther von der Vogelweide Wolfram von Eschenbach Hartmann von Aue Gottfried von Strassburg 03. Tra questi poeti, l'opera "Tristano" è attribuita a Wolfram von Eschenbach Gottfried von Strassburg Williram von Ebersberg Hartmann von Aue 04. In quale opera del periodo alto tedesco medio tornano i protagonisti dell'Età delle Migrazioni, come per es. Teoderico? Alexanderlied" (Canto di Alessandro Magno) Parzival Gregorius Nibelungelied" (Canto dei Nibelunghi) 05. Risale all'epoca della poesia cortese L'opera anonima "Ludwigslied" L'opera "Liber Evangeliorum" di Otfrid von Weisseburg L'opera "Iwein" di Hartmann von Aue L'opera "Galluslied" (Canto di S. Gallo) di Lautpert 06. Si parli dei maggiori esponenti dell'epica cavalleresca di area alto tedesca media, indicando anche le opere loro attribuite. Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 034 01. Qual è la datazione del poema antico sassone "Heliand"? 840 ca. 1050 ca. 960ca. 730 ca. 02. Quale testo poetico anglosassone presenta forti somiglianze con uno di area antico sassone? L'episodio di Finnsburh" Deor Beowulf Genesi anglosassone 03. Come vengono rappresentanti i personaggi del "Heliand"? Vi è un richiamo alle divinità della religione nordica La rappresentazione è fedele ai Vangeli e non vi sono riferimenti ad armi o conflitti Vi è un chiaro richiamo alla cultura guerriera dei Germani, con Gesù e gli Apostoli che somigliano al signore militare e al suo seguito Vi è un chiaro richiamo all'Impero Romano e ai Cesari 04. Chi è l'autore del Heliand? Otfrried von Weissenburg è anonimo Notker Labeo Ludovico il Pio 05. Qual è la datazione del poema antico sassone "Heliand"? 840 730 1100 1200 06. Che tipo di documentazione caratterizza la letteratura di area antico sassone? Si fornisca un elenco delle opere il più dettagliato possibile e se ne illustri la più famosa e importante. Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 037 01. Da cosa è caratterizzata la poesia scaldica? Dal fatto che, sfruttando gli antichi stilemi della poesia germanica, si basa esclusivamente su vicende dell'Età delle Migrazioni Dal fatto che, cantando esclusivamente le lodi dei regnanti presenti, sfrutta il metro usato anche dal "Minnesang" dei Germani Da uno stile artificioso e dall'uso dei tipici stilemi della poesia germanica antica e dal fatto che si configura come poesia d'occasione Dal fatto che esistono specifiche raccolte di carmi in preziosi manoscritti a partire dal XIV sec. 02. La cosiddetta "Edda poetica" è conservata Nel manoscritto noto come Junius XI nel manoscritto noto come Codex Regius 2365,4° nel manoscritto noto come Nowell Codex nel manoscritto noto come Codex Argenteus 03. La cosiddetta "Edda poetica" è composta da 29 brevi saghe in prosa, in parte dedicati alla mitologia e in parte dedicate agli eroi dell'Età delle Migrazioni 29 carmi, divisi tra poemi a carattere mitologi e poemi dedicati agli eroi 29 opere tra carmi dedicati alla mitologia e brevi saghe in prosa sugli eroi nordici 29 opere tra carmi dedicati agli eroi nordici e brevi saghe in prosa di genere mitologic 04. Chi era Eigill Skallagrimsson? L'autore di una raccolta di testi giuridici redatti in islandese Un autore di opere storiografiche redatte in islandese Uno dei più grandi poeti scaldi Un autore di omelie redatte in islandese 05. Chi erano gli scaldi? Sacerdoti pagani scandinàvi convertitisi poi al cristianesimo Poeti itineranti che cantavano i loro carmi nelle piazze dei villaggi Sacerdoti dell'antica religione pagana al servizio dei regnanti nordici Poeti di corte itineranti che componevano poesie d'occasione per i sovrani nordici 06. Cosa è la poesia scaldica? Se ne descrivano le caratteristiche: se sono anonime oppure se si conoscono gli autori 07. Si descriva dettagliatamente la cosiddetta "Edda poetica", ponendo attenzione all'epoca di redazione, alla tradizione manoscritta e alla composizione Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 038 01. A quando risale la traduzione della Bibbia in danese? Al 1200 Al 1350 Al 1500 Al 1450 Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 039 01. I prestiti entrati nel germanico dal celtico vengono fatti risalire ai secoli a.C., prima della realizzazione del fenomeno "Prima Mutazione Consonantica" al VII sec. d.C., con la predicazione dei missionari irlandesi in Germania partire dal III sec. d.C., con la diffusione del Cristianesimo ariano ai primissimi secoli d.C., quando i Germani hanno intensi contatti con i Celti 02. Il termine "kuningaz", parola germanica che significa "re" entra come prestito nel greco nel celtico nel latino nel finnico 03. Cosa sono i calchi? E i prestiti? Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 042 01. Tra questi termini, NON è un prestito germanico fazzoletto zanna bega vangelo 02. Alcuni prestiti germanici entrati in italiano rientrano nella sfera della guerra della cultura scritta della religione delle costruzioni in muratura 03. Tra questi termini, E' un prestito germanico muro banco strada scuola 04. Il prestito fazzoletto da quale lingua germanica proviene? Sassone Francone Gotico Longobardo 05. Le tre lingue germaniche antiche che hanno fornito prestiti all'italiano, ampliandone il lessico, sono frisone, gotico, longobardo francone, frisone, longobardo francone, frisone, gotico 06. Si tratteggi la situazione dell'ingresso di prestiti dalle lingue germaniche nelle lingue romanze, in particolare nell'italiano 07. Si tratteggi la situazione dell'ingresso di prestiti dalle lingue germaniche nelle lingue romanze, in particolare nell'italiano: in che epoca sono avvenuti questi scambi linguistici, quali etnie hanno contribuito all'arricchimento lessicale dell'italiano, ecc. Se ne forniscano anche degli esempi (è sufficiente ricordare i termini in italiano e la sfera linguistica di cui fanno parte). frisone, gotico, longobardo Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 043 01. Il sassone è un dialetto Basso tedesco germanico settentrionale Alto tedesco germanico orientale 02. Tra queste lingue, NON fa parte del germanico occidentale frisone Sassone inglese 03. Tra queste famiglie linguistiche, quali sono entrambe indoeuropee germanico e ungherese germanico ed etrusco germanico e finnico germanico e celtico 04. Tra queste lingue moderne, NON fa parte del germanico nederlandese inglese islandese gaelico 05. Il tedesco è sinonimo di germanico e comprende tutte le lingue germaniche moderne non è sinonimo di germanico ed è parlato unicamente in Germania non è sinonimo di germanico ed è lingua ufficiale in Germania, Austria, parte della Svizzera e altre regioni minori è sinonimo di germanico ed è lingua ufficiale nelle regioni dell'Europa centro-orientale 06. Il periodo di attestazione dell'alto tedesco antico è X-XIII sec. IV-VI a.C. IV-VI sec. d.C VIII-XI sec. d.C. 07. Di quale ceppo linguistico fa parte il germanico? Si indichino inoltre i tre sottogruppi delle lingue germaniche e le lingue germaniche moderne feroese Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 044 01. Per quanto riguarda la situazione dei casi morfologici, il germanico non li mantiene rispetto all'indoeuropeo li mantiene rispetto all'indoeuropeo ma li amplia da 4 a 8 li mantiene rispetto all'indoeuropeo ma li riduce da 8 a 6 li mantiene rispetto all'indoeuropeo ma li riduce da 8 a 4 02. E' una caratteristica ereditata dall'indoeuropeo L'accento rizotonico I verbi deboli Lo sviluppo della vocale di appoggio U nelle sonanti 03. Per quanto riguarda la situazione dei casi morfologici, il germanico Li mantiene ma li riduce da otto a quattro Ne mantiene solo due Li mantiene ma ne sviluppa otto da quattro Li mantiene tutti otto 04. Si illustrino i concetti di "proto-germanico" e "germanico comune". l'apofonia Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 047 01. Qual è la particolarità della categoria dei verbi deboli? Formano i tempi al passato mediante l'aggiunta di un suffisso in dentale Sfruttano l'apofonia per formare i tempi al passato Sono di origine indoeuropea Sono formazioni primarie 02. I nomi dei fenomeni atmosferici nelle lingue germaniche che origine hanno? Etrusca Finnica Germanica 03. Quante classi ci sono di verbi deboli? Due/tre Quattro/cinque Sette Tre/quattro 04. Un campo semantico che presenta gran parte dei vocaboli in comune per tutte le lingue germaniche, ma non per le altre lingue indoeuropee è quello della parti del corpo Quello della sfera semantica della famiglia Quello dei fenomeni atmosferici Quello del mare e della navigazione 05. Un termine che rientra nella sfera delle parti del corpo che non presenta radice indoeuropea ma appartiene esclusivamente alle lingue germaniche è piede occhio naso mano 06. Si illustrino le caratteristiche della categoria dei "verbi deboli" in modo dettagliato Indoeuropea Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 050 01. Il simbolo "th" di ingl. thing rapprensenta Una fricativa dentale sonora Una fricativa dentale sorda Una fricativa interdentale sonora Un fricativa interdentale sorda 02. Con la seguente definizione: "l'aria espirata viene emessa attraverso le cavità nasali, perché il velo palatino è abbassato indicano Le consonanti uvulari Le consonanti nasali Le consonanti labiali Le consonanti dentali Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 051 01. Cosa'è la "metatesi"? è a pronuncia palatalizzata di una consonante velare per influenzare un suono palatale è l'inversione di due lettere in una parola è la trasformazione di un dittongo in una vocale lunga. è la trasformazione di una vocale da una articolazione più alta a una più bassa. 02. Cos'è una "apocope"? La caduta di una vocale atona in fine di parola La caduta di una vocale atona all'interno di parola L'inserimento di una vocale tra due consonanti. L'adattamento parziale o totale di suoni che si trovano sia a contatto che a distanza 03. Il "sassone occidentale" è un dialetto della Mercia è un dialetto della Cornovagia è un dialetto della Northumbria è un dialetto attestato nel Wessex 04. Il "kentiano" è un dialetto alto tedesco è un dialetto anglosassone è un dialetto basso tedesco è un dialetto norreno 05. Si illustri il risultato della Linguistica Storico-comparata a riguardo delle affinità tra le lingue attestate 06. Si illustrino i concetti di: "parentela linguistica", "legge fonetica", "parentela linguistica", "legge fonetica" (NON in forma di elenco, soprattutto puntato) Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 054 01. L'isoglossa relativa al fenomeno del "rotacismo": */z/ > /r/ accomuna Le lingue germaniche occidentali e settentrionali Il gotico e l'alto tedesco antico Il gotico e le lingue germaniche settentrionali L'anglosassone e il gotico 02. L'isoglossa relativa alle "semivocali geminate del germ. */-jj-/ > /-ddj-/, /-ggj-/" è una caratteristica comune a gotico e anglosassone Gotico e lingue germaniche settentrionali linue ingevoni gotico e alto tedesco antico 03. Si illustrino a grandi linee le isoglosse del germanico occidentale, delle lingue del Mare del Nord e del germanico nordoccidentale 04. Si illustrino a grandi linee le isoglosse goto-nordiche e gotico-alto tedesche antiche Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 055 01. Con la fissazione dell'accento sulla sillaba radicale le sillabe atone si indeboliscono la sillaba tonica si indebolisce le sillabe atone acquistano rilievo non si hanno ripercussioni evidenti dal punto di vista fonetico, ma solo morfologico 02. Con la "rizotonia" l'accento diventa mobile nelle lingue germaniche antiche, l'accento assume la funzione di marcare l'inizio della parola l'accento prende la funzione morfologica di distinguere il significato di due parole a seconda della sua posizione 03. Dal punto di vista della morfologia, la fissazione dell'accento sulla radice Non ha avuto ricadute significative non ha comportato alcuna significativa accelerazione nel processo di perdita o livellamento degli elementi distintivi della parola (es. le desinenze) ha reso possibile il mantenimento della struttura flessiva tipica delle lingue indoeuropee, permettendo alle lingue germaniche di rimanere sintentiche ha comportato un'accelerazione nel processo di perdita o livellamento degli elementi distintivi della parola (es. le desinenze) 04. Si illustrino nel dettaglio le conseguenze dell'accento rizotonico l'accento prende la funzione semantica di distinguere il significato di due parole formalmente identiche Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 056 01. La vocale breve germ. */a/ può discendere da ie. /A:/, O ie. /A:/, /O:/ ie. A, /O:/ 02. Per quanto riguarda le vocali lunghe ie. /PO:D/ 'piede' ha esito: germ. */fo:t/ > ags. feet (ingl. feet) germ. */fo:t/ > ags. /fo:/t (ingl. foot ) germ. */fo:t/ > ags. /fa:t/ (ingl. foot) germ. */fat/ > ags. /fot/ (ingl. foot) 03. Per quanto riguarda le vocali lunghe germ. */e:/2 è di origine indoeuropea il germanico presenta un'unica */e:/, che dà lo stesso esito /a:/ in tutte le lingue germaniche germ. */e:/1 non è attestata in gotico 04. (S ricorda che /o:/ indica una "o lunga"; le lettere maiuscole sono una convenzione linguistica per indicare i fonemi dell'indoeuropeo) ie. /PO:D/ 'piede' ha esito: germ. */fat/ > ags. /fot/ (ingl. foot) germ. */fo:t/ > ags. feet (ingl. feet) germ. */fo:t/ > ags. /fa:t/ (ingl. foot) germ. */fo:t/ > ags. /fo:/t (ingl. foot ) 05. Si illustrino nel dettaglio le caratteristiche dei passaggi fonetici: ie. A, O > germ. */a/; ie. /A:, O:/ > germ. */o:/. Eventualmente se ne forniscano anche degli esempi. ie. O, A il germanico presenta due */e:/, una di origine indoeuropea, l'altra tipicamente germanica Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 059 01. Il sostantivo germ. *kuningaz > ags. cyning (ingl. king) presenta innalzamento vocalico frattura abbassamento vocalico Metafonia 02. Il fenomeno della metafonia palatale prevede: germ. *namjan- > norr. nefna, ags. nennan, ata nennen 'nominare' germ. *sterna- > norr. stjarna, ags. steorra, ata. sterna germ. *silubra > norr. sylfr, ags. siolufr, ata. silbar 'argento' germ. *naht > ags. neaht, ata. naht 'notte' 03. Si descriva dettagliatamente il fenomeno della metafonia labiale, precisando anche se è un fenomeno di tipo combinatorio oppure no, quali lingue germaniche la presentano Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 060 01. Il fenomeno della frattura interessa l'anglosassone e il gotico interessa l'anglosassone e l'alto tedesco antico interessa il norreno e l'alto tedesco antico 02. Si descriva dettagliatamente il fenomeno della frattura, precisando anche se è un fenomeno di tipo combinatorio oppure no, quali lingue germaniche 03. Per quale motivo la trattazione del sistema fonologico del germanico e delle lingue germaniche è importante? interessa l'anglosassone e il norreno Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 062 01. Per quanto riguarda la cronologia dei fenomeni che ricadono nella I Mutazione Consonantica essa può essere soltanto relativa e si ritiene che si sia verificata tra il V e il III sec. a.C. essa può essere soltanto assoluta e si ritiene che si sia verificata tra il II sec. a.C. e il II sec. d.C. essa può essere soltanto assoluta e si ritiene che si sia verificata tra il V e l'VIII sec. d.C. essa può essere soltanto relativa e si ritiene che si sia verificata tra il II sec. a.C. e il II sec. d.C. 02. Nel sistema consonantico dell'indeuropeo, a livello del modo di articolazione, si possono avere nasali, liquide, occlusive labiovelari, dentali, liquide velari, occlusive, palatali nasali, occlusive, labiovelari 03. Per la I Mutazione Consonantica le occlusive subiscono una modificazione nel luogo di articolazione, ma non nel modo di articolazione le occlusive non subisono modifiche né nel modo di articolazione, né nel luogo di articolazione le occlusive subiscono una modificazione nel modo di articolazione, ma non nel luogo di articolazione le occlusive subiscono una modificazione nel modo e nel luogo di articolazione 04. Che cos'è la "I Mutazione Consonantica"? Se ne illustrino le caratteristiche principali Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 065 01. La definizione "una consonante estende i suoi tratti, totalmente o parzialmente, a un altro suono vicino che lo segue o lo precede" si riferisce a Assimilazione i fenomeni metafonici la dissimilazione La frattura 02. ags. gewiss, ata.giwiss <germ. *wissaz 'certo' viene da: ie. WINTOS ie. WILTOS ie. WIMTOS 03. Il passaggio germ.* biðjan(an) 'chiedere' > got. bidjan, ags. biddan, ata. bitten è un esempio di geminazione consonantica del germanico occidentale è un esempio di geminazione consonantica del germanico orientale è un esempio di palatalizzazione è un esempio di assimilazione 04. Cosa si intende con la denominazione "assimilazione"? Le assimilazioni hanno influenzato lo sviluppo di consonanti geminate? i.e. WITTOS Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 066 01. La palatalizzazione delle velari interessa L'alto tedesco Il gotico Il norreno L'anglosassone 02. Si illustri nel dettaglio il fenomeno della palatalizzazione delle consonanti velari in anglosassone, fornendo anche qualche esempio Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 067 01. In linea di massima, la cronologia della II Mutazione Consonantica riguarda i secoli III-V sec. d.C. V-III sec. a.C. VIII-V sec. a.C. V-VIII sec. d.C. 02. fenomeni della II Mutazione consonantica riguardano i dialetti alto tedeschi In misura differente: i fenomeni si realizzano pienamente nei dialetti franconi, ma non nel Tedesco Superiore nella stessa misura: i fenomeni hanno la medesima intensità in tutti i dialetti i fenomeni non si realizzano nell'area bavarese in misura differente: i fenomeni si realizzano pienamente nel Tedesco Superiore, nei dialetti franconi la realizzazione non è completa 03. I fenomeni che ricadono sotto la denominazione di "Seconda Mutazione Consonantica non sono di tipo combinatorio esclusivamente i dialetti dell'alto tedesco antico interessano tutte le lingue germaniche perché germanico è sinonimo di tedesco 04. Si indichi cosa si intende con la denominazione "II Mutazione Consonantica", ponendo attenzione alla cronologia delle isoglosse. interessano i dialetti di alto tedesco e basso francone Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 071 01. Per quanto riguarda i tempi verbali, rispetto all'indoeuropeo il germanico li riduce notevolmente, perché presenta soltanto preterito e futuro li riduce notevolmente, perché presenta soltanto presente e futuro li riduce notevolmente, tanto da presentare unicamente presente e preterito ha la stessa ampiezza di tempi verbali dell'indoeuropeo 02. Si indichi cosa è l'Apofonia e quale importanza ha per il sistema verbale delle lingue germaniche. Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 072 01. Lo schema radicale della I classe dei Verbi forti è cons. + voc. radicale + W + cons. cons. + voc. radicale + nas./liquinda + cons. cons. + voc. radicale + J + cons. cons. + voc. radicale + nas./liquida 02. Lo schema radicale della II classe dei Verbi forti è cons. + voc. radicale + W + cons. cons. + voc. radicale + nas./liquida + cons. cons. + voc. radicale + nas./liquida cons. + voc. radicale + J + cons. 03. Si parli delle caratteristiche generali del sistema dei verbi forti delle lingue germaniche, indicando anche in quante classi sono suddivisi. Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 073 01. Lo schema radicale dei Verbi forti di IV classe è cons. + voc. radicale + cons. (no nasale o liquida) cons. + voc. radicale + nas./liquida + cons. cons. + voc. radicale + nas./liquida cons. + voc. radicale + J + cons. 02. Lo schema radicale dei Verbi forti di III classe è cons. + voc. radicale + nas./liquida cons. + voc. radicale + J + cons cons. + voc. radicale + nas./liquida + cons. cons. + voc. radicale + W + cons. Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 080 01. Cosa si intende con l'espressione "verbi suppletivi"? Si descriva dettagliatamente il verbo "essere". Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 082 01. Si analizzi il seguente paradigma e, identificati genere e classe tematica, si illustrino le particolarità di questo termine in riferimento ad anglosassone e alto tedesco antico: germ. ags. ata. N. sg. *daǥaz dæg tag G. sg. *daǥas(a) dæges tages D. sg. *daǥai dæge tage A. sg. *daǥa(n) dæg tag S. sg. *daǥō dæge tagu Set Domande: FILOLOGIA GERMANICA 1-2 LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO Docente: Raffaghello Cristina Lezione 091 01. (Per la corretta lettura di questa domanda e delle relative possibili risposte, si ricorda che: /e:/ indica una “e” lunga; /i:/ indica una “i” lunga) Il pronome personale di II persona singolare, al genitivo dà germ. *inkera, ags. incer, ata. inkar germ. *þek, ags. þec / þe / þe:, ata. dih germ. *þi:n(an), ags. þi:n, ata. di:n germ. *þiz/*þez, ags. þe / þe:, ata. dir lOMoARcPSD|115 666 80 il clero gallo-romano. La conversione al cristianesimo è una scelta politica molto importante perchè gli permette di entrare nel mondo latino. I Franchi combattono così le popolazioni non ancora convertite al cristianesimo, quelle di fede ariana. Nel VI -VII sec. Il regno si consolida:comprende tutta la Germania centro-meridionale e tutta la Francia. Fermano anche gli arabi nella battaglia di Poitiers. I forti dissidi all'interno della corona porteranno a dare vita alla dinastia carolingia, con Carlo Magno, che continua la politica espansionistica dei Franchi. Nell'800 a Roma viene incoronato Imperatore del Sacro Romano Impero dal Papa. Carlo Magno ha un'importanza fondamnetale perchè non solo ha rinsaldato l'impero ma ha dato una forte spinta alla cultura e alla letteratura . Fonda la Schola Palatina che promuove la formazione della burocrazia e del personale. Si iniziano a studiare antichi manoscritti e si inizia a prendere coscienza della differenza tra lingua latina dei dotti e lingua volgare. Lezione 9- Le migrazioni V 10. Si descriva cosa si intende con l'espressione "Eptarchia Anglosassone", indicando anche i regni che ne fanno parte e in quale periodo si formano. Con l'espressione 2eptarchia Anglosassone" si intendono le piccole entità politiche in cui si organizzarono gli Anglosassoni in Britannia. Si formarono tra il VII e l'VII sec. E sono: Kent(gli abitanto britanno-latini della regione), Sussex(i Sassoni del Sud),Essex (I Sassoni orientali),Wessex (Sassoni occidentali),East Anglia (Angli orientali), Mercia(Angli della Amrca), Northumbria (quelli a Nord del fiume Humber). Nei primi tempi tutte queste entità si comtrastarono tra di loro non smettendo comunque di espandersi a danno dei celtici. Anche a livello linguistico c'eera frammentarietà tra di loro. Si distingono,infatti, tre macro-dialetti:il sassone occidentale, il kentiano , l'anglico. Lezione 10 Le migrazioni VI 11. Si descriva cosa si intende con l'espressione "Età Vichinga", indicando anche i secoli di riferimento,i popoli che vi prendono parte, le aree oggetto di interesse da parte dei Vichinghi e i motivi che li spingono a spostarsi via mare. Con l'espressione "Età Vichinga" si intende l'espansione dei Germani settentrionali che comprende i popoli scandinavi. L'espa nsione di questi popoli avviene tra la fine dell'VIII sec. e la fine del XI sec. La peculiarità del fenomeno migratorio vichingo è che i popoli scandinavi si spostano via mare e le spedizioni sono legate al commercio,alla pirateria, al merceneriato e solo in un secondo momento all'insediamento politico. I popoli scandinavi sono, infatti, esperti nella navigazione e grazie a una rivoluzione tecnologica nell VII sec si ha un notevole impulso verso gli spostamenti via mare: conoscono il bordeggio, la navigazione controvento che si dimostra fondamentale. I primi obiettivi delle incursione vichinghe si hanno in Inghilterra e nel regno franco. Saccheggiano Londra ed Amburgo, distruggono l'abbazia di Lindisfarne in Northumbria. In Scozia fanno un'incursione nel monastero celtico dell'Isola di Iona. Orcadi e Shetland, Far Oer e la regione orientale scozzese cadono sotto il dominio norvegese. Le incursioni toccano anche l'Irlanda e il Galles e la Cornovaglia. Aumentano gli attacchi alle coste franche e frisoni e risalendo i fiumi i vichinghi saccheggiamo anc he centro importanti dell'Europa continentale. Ad interessare le popolazioni vichnghe sono anche l'Islanda, la Groenlandia. Lezione 11 Società e istituzioni I 12. Cos'è la "Sippe"?QUale istituto giuridico germanico le si potrebbe contrapporre e per quale motivo? La Sippe era un gruppo che riconosceva la propria discendenza da un antenato comune. Appartenere alla stessa Sippe significava appartenere alla stessa famiglia, c'era infatti un vincolo di sangue tra i componenti. Lo scopo era quello di creare legami pacifici ed evitare i pericolo provenienti dall'esperno. Alla Sippe si può contrapporre l'istituto giuridico germanico detto il "COMITATUS": un'associazione intertribale formata da uomini che si dedicano alle armi, con a capo un uomo valoroso, un leader. Tra di loro non ci sono legami di sangue ma sono legati dal vincolo di lealtà e fedeltà. I guerrieri sono fedeli al capo e combattono per accres cere la sua ricchezza e la sua gloria. Dall'altra parte il capo protegge e mantiene i suoi seguaci facendogli anche dei doni. Lezione 12- Società e istituzioni II 13. Si indichino le caratteristiche della figura del "re", come desunte dalle fonti classiche che ci parlano di questo istituto giuridico dei Germani antichi. Si indichino degli esempi di termini utilizzati per designarlo. Come si evince dalle fonti classiche, Tacito fra tutti, la figura del "re", negli insediamenti tribali germanici, o comunque quella della monarchia, come istituto politico in cui un sovrano regna con poteri assoluti perchè discendente di una stirpe reale è stata ignorata per molto tempo dai Germani. Per la scelta del re erano fattori importanti la nobiltà di stirpe e òa virtù militare. Il poter e del re non era illimitato così come anche la figura di comandante terminanva con la fine della guerra o con la sua morte. Nelle lingue germaniche esistono vari sostantivi che indicano il capo politico e quello marziale. La figura del "re" sovrano viene ad esempio resa con : germ. *theuðanaz (cfr. germ. *theuðō da cui ags. thēod, ata. diot-a ‘popolo, etnia’) ‘signore di un agglomerato territoriale o tribale’; il termine è usato in got. per rendere greco basileús come ‘Cristo re dei Giudei’. Oppure germ. *kuningaz/*kunungaz, da cui ags. cyning, ata. kuninc/chuninc ‘appartenente a una stirpe, a un clan’ intesi come unità etnico-politica regolata da legami di sangue; cfr. ingl. king, ted. König ‘re’: il termine è conosciuto solo nell’area nordoccidentale. Anche germ. *rik-ija- ‘potente’, da cui deriverebbero per es. ags. rīce, ata. rīhhi ‘regno’, arrivato in germanico come prestito celtico. La figura di condottiere viene tradotta anche con varie sfumature di significato :, per es.: germ. *druhtinaz, ags. dryhten, ata. drohtin ‘capo militare, di una schiera’, successiva mente ‘Cristo’. Oppure germ. *harja-tuga- ‘condottiero di eserciti’, da cui ags. heritogo, ata. herizogo (cfr. ted. Herzog ‘duca’). Ancora: germ.* erilaz, ags. eorl ‘guerriero, eroe, principe’, ata. erl ‘uomo’, molto usato in Scandinavia: norr. jarl indica una carica politica importante, con funzioni militari. Lezione 13- La religione dei Germani I 14. Si faccia un confronto tra la descrizione della religione degli antichi Germani offerta da Cesare e quella offerta da Tacito. Le fonti classiche a cui si fa riferimento per avere informazione sulla religione die Germani sono Cesare e Tacito. Tra le due opere ci sono però 150 anni di differenza e quindi è molto probabile che in questo tempo ci sia stata un'evoluzione e trasformazione della caratteristiche delle divinità. Cesare nel De Bello Gallico scredita la religione dei Germnani a favore di quella dei Galli. Descrive la religione dei German i come un qualcosa di arcaico, non dotato di classe sacerdotale. Le divinità non hanno, ci dice Cesare, vizi e sembianze umane e i Germani venerano elementi naturali dai quali traggono benefici:Sole,Vulcacno;Luna e non vengono celebrati sacrifici. Tacito, invece, fa una descrizione un po' più approfondita della religione dei Germani. Egli ci dice che non costruiscono santuari e consacrono alle divinità boschi e selve, interpretano il canto ed il volo degli uccelli per trarre delle profezie. Le divinità da lui riscontrate vengono paragonate a quelle romane, utilizzando gli stessi nomi latini per identificarle e connotarle. Tacito dice che i Germani venerano una tria de divina composta da Mercurio, al quale offrono sacrifici umani, Ercole e Marte, celebrati attraverso sacrifici di determinati animali. Una parte dei popoli germanici venerano ua divinità femminile, la dea Iside. Un'altra divinità femminile è la Madre terra. Il cui culto è legato ai riti della fecondità. Lezione 14- LA religione dei Germani II 15. In merito alla religione nordica, si faccia un confronto tra Asi e Vani, nominando anche divinità appartenenti all'una e all'altra famiglia. Nella mitologia nordica le maggiori divinità si dividono in due gruppi:Asi e Vani. Il primo gruppo, quello degli Asi, è associato alla sovranità. Al diritto e alla guerra, rappresentano quindi una religiosità bellicosa. Di questo gruppo fanno parte Odino, Thor, Baldr. Loki, Bragi. Il seocndo gruppo i Vani sono legati alla magia, alla natura, alla fecondità e alla pace. Ne fanno parte Freyr, Freyja. Lezione 15- La religione dei Germani III 16. Si descriva il concetto del destino per i Germani antichi e ,in particolare, per i Germani settentrionali. lOMoARcPSD|115 666 80 I Germani sentono molto forte il concetto di destino, molto probabilmente perchè hanno un rapporto molto diretto con il divino. Le divinità, infatti, partecipano attivamente nel quotidiano degli uomini, e questi ultimi cercano di interpretare i segni e la volontà. Per loro il destino è una forza che sovrasta tutto e tutti, compresi gli dei. In particolare per i Germani settentrionali il destino viene visto come una singola entità. Mentre fonti letterarie scandinave rappresentano il destino come tre figure femminili vergini che hanno il compito di dare la vita e fabbricare il fato di chiunque. Il nome collettivo è Norne e vivono alla fonte del destino. Esse esprimono il destino di ogni uomo alla sua nascita e la loro profezia è più potente di qualsiasi altra ocsa, compresi gli dei. Lezione 16- La cristianizzazione I 17. Si descriva la modalità di cristianizzazione di Ostrogoti e Visigoti, ponendo attenzione alla versione della nuova religione che viene adottata a anche ai secoli interessati. I Goti furono i primi a convertirsi tra i popoli germanici nella forma ariana , grazie a Wulfila, che nei secoli IV-V viene consacrato vescovo da Eusebio di Nicomedia. L'arianesimo diventa quindi la religione dominante tra i Goti che li distingue dai popoli latini. Gli Ostrogoti in Italia con Teodorico mostrano rispetto e tolleranza verso la religione cattolica, fino a quando l'Imperatore d'Oriente Giustino I non inizia una campagna anti-arina. Teodorico inasprisce quindi dei provvedimenti nei confronti dell'aristocrazia e di papa Giovanni I. I Visigoti,invece, cercano di integrarsi nelle comunità cattoliche anche attraverso i matrimoni. Ad esempio il sovrano Hermenegild sposerà la cattolica merovingia Inguld, abbandonando definitivamente l'arianesimo. Lezione 17- La cristianizzazione II 18. La conversione dei Sassoni continentali segue le stesse modalità di quella dei Sassoni trasferitesi in Britannia? Si illustrino le eventuali differenze tra i due processi. La coversione dei Sassoni continentali e quella dei Sassoni trasferitesi in Britannia segue modalità diverse. Mentre i primi sono già sotto il dominio dei Franchi dalla metà del VII sec., e con l'ascesa al trono di Carlo Magno subiscono la coercizione anche a ttraverso la sistruzione di un santuario dedicato ad una divinità locale, non ottenendo però i risultati previsti; infatti i Sass oni mostrano delle resistenze rispetto alla nuova fede, nonostante le deportazioni e lo sterminio di molte comunità. I Sassoni in Britannia,invece, si convertono in manier pacifica, senza coercizioni, risultato di una politica portata avant nel V-Vi sec. Si indica come data di cristianizzazione il 597, quando papa Gregorio Magno invia, Agostino nel Kent a convertire re Aethelbert e la sua corte, che già si era sposato con una regina cattolica. Qui fonderà la prima diocesi in Inghilterra e altri sovrani si convertiranno. Lezione 18- La scrittura runica I 19. Si illustrino in modo dettagliato le differenze tra furthark antico, furthorc anglo-frisone, futhark recente, ponendo attenzione anche alle aree di sviluppo e di diffusione. Futhark è l'acronimo che risulta dalla traslitterazione dei primi sei caratteri com cui si indica la sequenza runica. Il Futhark antico comprende una sequenza di 24 segni di ordine fisso. La sequenza viene trasmessa da alcune iscrizioni, abbecedari e poemetti runici. La successione runica è ripartita in 8 segni attraverso l'utilizzo di due o più punti. Il nome di ogni runa comincia con il suono che rappresenta. In origine la scrittura runica non ha una direzione precisa, vale a dire che poteva essere letta da destra verso sinistra, ma anche dall'alto e viceversa. Le lettere non hanno tratti orizzontali o angoli retti. L'incisione seguiva l'andamento verticale delle fibre legnose. Il Futharc anglo-frisone ha fatto una profonda revisione di alcuni trtti originari, proprio per alcune differenze con i dialetti presenti lungo il Mare del Nord. Anche nell'ex Britannia per qualche periodo è stato utilizzata la scrittura runica. All'iniz io il futharc anglo-frisone si è ampliato con 28 segni e poi a 33 segni. Nel Futharc recente il modello di riferimento rimane sempre la serie a 24 segni, ma ci fu la soppressione di alcune rune e l'inserimento sporadico di una vocale in alcuni nessi consonantici, e si arr ivò ad avere 16 segni. Ciò significa che un simbolo poteva avere più valori fonetici e quindi creare delle ambiguità di lettura. Quest'ult ima serie rimase in utilizzo molto a lungo, tant'è che erano ancora utilizzate fino alla fine del XIX sec. Anche se molto modificate nella forma e con aggiunta di caratteri latini. 20. Quali sono le ipotesi sull'origine delle rune? I popoli germanici erano dotati di un sistema di scrittura, detto runica, che utilizzavano per fare delle brevi incisioni e i scrizioni su oggetti.Il termine runa, deriva dall'islandese e significa insieme di segni, messaggio. Per quanto riguarda l'origine delle rune sono state fatte diverse ipotesi. Quella più accreditata fa riferimento a un processo che ha portato all'acquisizione e rielaborazione di un sistema mediterraneo da parte di un'altra tradizione non certa. Alcuni uomini di cultura germanica sono entrti in contatto con quegli intermediari e hanno acquisito la sequenza grafica. Un'altra ipotesi vede l'origine nord-italiaca e nord-etrusca delle rune. Ma su queste ci sono delle incertezze. Lezione 21- Tradizione orale 21. Si illustri dettagliatamente la cosidetta "Oral-Formulaic Theory". Durante il Romanticismo molti studi relativi alla poesia arcaica e tradizioni popolari affermarono il fatto che nelle culture antiche il patrimonio poetico era il risultato della somma di canti affidati alla memoria. Negli anni '30 del XX sec. Due omeristi M.Par ry e A.B. Lord forularono la Oral-Formulaic Theory che si basava sul rapporto tra composizone orale, improvvisazione e memoria. Secondo tale teoria, in una cultura orale l’impiego di “formule” rappresenterebbe il modo migliore per raccontare in versi un evento o un concetto, tramandandoli in forme rielaborate più volte autonomamente da singoli cantori anonimi. Il poeta avrebbe a disposizione del materiale tradizionale che lo agevolerebbe nella composizione di un’opera nuova sul piano del contenuto, ma rispettando model li metrici, stilemi formulari e un corpus lessicale definiti. Si tratta della cosiddetta composition during performance che caratterizza le tradizioni poetiche a trasmissione orale e che ben si adatterebbe anche alla poesia germanica antica. Con questi procedimenti , i canti possono essere variati, ampliati, condensati, adeguati alle variabili esterne che possono presentarsi al cantore. Lezione 22- La poesia germanica antica 22. Quali sono gli stilemi della poesia germanica antica? Se ne fornisca un elenco e,successivamente, se ne illustrino due dettagliatamente. La poesia germanica antica ha delle particolarità formali che sono state riscontrate e sono: il verso lungo allitterante,le f ormule,le variazioni, la kenning, l'uso di heiti e arcaismi. In particolar modo mi soffermo nell'illustrazione di due stilemi in particolare:La kenning e l'uso di heiti. La kenning è un tipo di metafora. E' uno stilema che non appare immediatamente comprensibile e che rende spesso oscuri i componimenti che la contengono. E' formata da due elementi giustapposti o delle volte uniti per mezzo del caso genitivo: ad esempio "sentiero delle balene" che indica il mare o "torrente delle spade" la battaglia. Gli heiti sono appellativi costituiti da una sola parola simili alla metonimia. Ad esempio "tiglio" , "legno di tiglio" indica lo scudo pe rchè era il materiale con cui era costruito, oppure "frassino" per indicare la lancia. Lezione 23- L'alfabetizzazione 23. Perchè dopo la conversione,i popoli germanici adottano l'alfabeto latino (o greco)? Si illustrino almeno due esempi di adattamento dell'alfabeto operato dai popoli germanici. Dopo la conversione i popoli germanici adottarono l'alfabeto latino (ogreco) perchè si accorsero che la scrittura runica non era adatta per la stesura di testi di una certa ampiezza, non era pensata per fissare un testa sulla pagina , ma aveva un uso epigrafico nello specifico. Fu necessario creare un sistema di comunicazione scritta che permettesse ai popoli germanici di ineragire con la cultura cristiana, anche per dare un impulso alle relazioni dal punto di vista economico, giuridico e legislativo. Un primo esempio di adattamento dell'alfabeto operato dai germanici lo operarono i Goti,nel IV sec, per tradurre la Bibbia nella loro lingua, il vescovo Wulfila sentì l'esigenza di creare un modello di alfabeto che rappresentasse correttamnete i suoni propri del gotico. Egli si basò lOMoARcPSD|115 666 80 soprattutto sulle lettere greche. Ma fu un alfabeto che rimase in uso solo ai goti e non si diffuse tra le altre etnie. Un al tro esempio di adattamento fu quello degli Anglosassoni che adottarono l'alfabeto latino. Nell'adattamento scompaiono i simboli latini <q>, <k>, <z>, e venne integrato da simboli come <æ>(ash) per /æ/, la runa thorn <þ> e il segno <ð> per la fricativa dentale sia sorda che s onora /θ, ð/, la runa wynn <w> per /w/; talvolta, per annotare la lunghezza delle vocali, venivano impiegati degli accenti. Lezione 24- Civiltà della scrittura 24. Si illustri la figura di Carlo Magno:epoca di attività,importanza dal punto di vista storico,politico e in special modo con riferimento alla Rinascita carolingia. Nell'VIII sec. Durante il regno dei Franchi in epoca carolingia si assiste alla cosidette "rinascita carolingia", vale a dire, un periodo in cui vengono messi in primo piano gli studi, la trasmissione culturale, la riorganizzazione amministrativa, religiosa e culturale stessa. Figura di primo piano è Carmo Magno, uomo bilingue che possedeva una grande biblioteca, però era quasi analfabeta senza una cultura letteraria. Nonostante ciò è proprio con Carlo Magno che il regno fiorisce sotto il profilo culturale. Egli fonò,infatti, la Schola Palatina, un'accademia di studiosi con sede ad Aquisgrana. Ma non si ferma solo alla cultura. Cerca,infatti,di migliorare l'e fficienza dell'apparato giuridico-amministrativo attraverso una sere di concili e la promulgazione di capitolari e missiva come ad esempio la Admonitio Generalis. Cresce, inoltre, l'interesse per la redazione e la copiatura dei testi e vengono sancite regole precise per la produzione e trasmissione dei libri. 25. Si illustri la figura di Alfredo il Grande:epoca di attività, importanza dal punto di vista storico,politico e in special modo con riferimento alla "Rinascenza alfrediana". Alfredo il Grande fu re del Wessex e si impegnò notevolmente per la rinascita culturale dell'Inghilterra eni secoli VIII e IX. Fu un sovrano, come ci viene tramandato dalla biografia, molto erudito , dotato di profonda morale e molto religioso. Egli cercò di risollevare le sorti del suo paese dal punto di vista culturale , facendo chiamare dall'estero dei maestri, in quanto gli anglosassoni non riuscvano più a comprendere neanche i servizi liturgici. Fondamento della "Rinascita alfrediana" fu il riconoscimento del volgare come lingua principale con cui veicolare i testi. Inizia così la traduzione di testi antichi e religiosi, una redazione di leg gi. Vengono registrati anche i fatti più importanti della storia nazionale nella Cronaca Anglosassone. Lezione 25- La letteratura di area gotica I 26. Si illustrino le caratteristiche della Bibbia gotica (la cosidetta Bibbia di Wulfila):epoca di redazione,tradizione manoscritta, particolarità della traduzione in gotico e dell'alfabeto utilizzato. La Bibbia gotica, conosciuta anche Bibbia di Wulfila, è una versione della Bibbia realizzata nel IV sec. Da Wulfila, vescovo dei Goti. I Goti nel IV sec. Già si erano resi conto della necessità pratica per la scrittura di testi di un alfabeto che si potesse adeguare anche a livello fonologico, meno rigido rispetto alla scrittura runica. Wulfila utilizzò, quindi, un sistema alfabetico di chiara derivazione greca, inserendo qualcosa dell'alfabeto latino e runico. Wulfila e i suoi collaboratori non traducono le parti dell'Antico Testament o che facevano riferimento alla guerra e alla violenza. Delle traduzioni ciò che è ancora conservato sono : tre quarti del Nuovo Testamento, le lettere di S.Paolo e per quanto concerne il Vecchio testamento un frammneto del libro di Nehemia. Nella sintassi dei testi tradotti è evidente l'influsso del greco. A noi non è giunto, però , il manoscritto originale, perchè i codici giunti risalgono tutti al V-VI sec, durante il regno ostrogoto in Italia. Questi codici sono sicuramente opera di copisti di lingua gotica. I manoscritti che tramandano la Bibbia di Wulfila sono: "Codex Argenteus", composto da 187 fogli contiene i Vangeli nell'ordine di Matteo, Giovanni, Luca, Marco; "Foglio di Spira",che inizialmente faceva parte del Coex Argenteus e contiene un brano del Vangelo di Marco;"Codex Ambrosiani A,B,C,D", sono codici palinsesti e contegono frammenti delle lettere di S.Paolo e un frammento del calendario gotico, la II lettera di S.Paolo ai Corinzi, frammneti del Vangelo di Matteo, e frammenti del libro di Nehemia del Vecchi Testamento; "Codex Carolinus", contiene la lette ra di S.PAolo ai Romani, visibile solo in parte;"Codex Gissensis" contiene due fogli di pergamena che conservano il frammento di un evangelario latino-gotico;"Codex Taurinensis", composto da quattro fogli faceva parte del Codice Ambrosiano A e contiene frammenti delle lettere di S.Paolo ai Galati e ai Colossei. Lezione 26-La letteratura di are gotica II 27. Cosa è il Gotico di Crimea?Se ne racconti la vicenda della scoperta. Il Gotico di Crimea è un dialetto affine al gotico, proprio di una popolazione di origine germanica che risiedeva sulla penis ola che si affaccia sul Mar Nero. A scoprire il Gotico di Crimea fu nel XVI sec. Ogier Ghiselin de Busbecq, un diplomatico fiammingo che era a Costantinopoli come ambasciatore. Egli incontrò due persone che provenivano dalla Crimea e parlando con loro si rese conto che molte parole da loro pronunciate avevano un'origine germanica, e , iniziò ad annotare in un taccuino un centinaio di aprole che furono poi pubblicate a Parigi. Alcune parole sembrano essere molto vicine al gotico della traduzione della Bibbia di Wulfila. Lezione 27- La letteratura di area inglese I 28. Chi sono Aelfric di Eynsham e Wulfstan di York?In quale epoca sono attivi? Che tipo di opere scrivono? Aelfric di Eynsham e Wulfstan di York sono due grandi maestri, i primi scrittori della letteeratura di area inglese. Aelfric di Eynsham fu un autore, teologo e grammatico. Le sue opere più importanti sono: le Omelie Cattoliche, deidicate alle festività religiose, le Vite dei Santi, una Grammatica di latino in cui ci sono anche importanti osservazioni sulla pronuncia e la morfologia anglosassone. Scrisse anche un Glossario e un Colloquio che insieme alla Grammatica è un'opera didattica in grado di istruire, parlare scrivere in latino. Wulfstan di York è stato vescovo di Londra e infine arcivescovo di York. Fu attivo politicamente nel periodo in cui ci fu il passaggio dal potere anglosassone a quello danese. La sua opera più importante è il Sermo Lupi ad Anglos: rievoca immagini apocalittiche pe r ricordare la difficile epoca delle incursioni vichinghe. Il suo stile è ricco di parallellismi, allitterazioni. Lezione 28- La letteratura di area inglese II 29. Si illustrino le caratteristiche delle opere di Cynewulf, la possibile datazione, le notizie sull'autore e l'importanza della firma runica. Cynewulf visse probabilmente in Northumbria tra il 725 e l'825 e fu uno studioso religioso. Importante è la firma runica che egli ha apposto ai suoi quattro componimenti: Elena e I Destini degli Apostoli, Giuliana e Cristo II, o Ascensione. La firma runica è un dato fondamentale. Egli la utilizza perchè per interpretare in maniera corretta sia la firma che i componimenti è necessario conoscere la sequenza runica. Questa particolarità dimostra anche il fatto che le poesie sono nate per essere scritte e non solo recitate, il che dimostra il passaggio dalla cultura orale a quella libraria. 30. Si descrivano le caratteristiche della poesia epico-eroica di area anglosassone: opere, trasmissione manoscritta,epoca di attestazione,contenuti. In area anglosassone la poesia epico-eroica è rappresentata da alcune opere. Uno dei più conosciuti è il "Beowulf", poema contenuto nel "Nowell Codex" di fine X inizio XI sec. Il contenuto riguarda le migrrazioni avvenute tra il IV e il VI sec. I protagonisti come ad esempio Attila, Teodorico sono però descritti e rappresentati in epoche più recenti e non all'epoca in cui in realtà apparten gono. Tra i componimenti ci sono il "Frammento di Finnsburh" e l'"Episodi di Finnsburh", contenuto in un passaggio del Beowulf. Trattano di un'ipotetica battaglia di Finnsburh e sono molto distanti dallo stile del Beowulf. Nell'Episodio , un cantore racconta la vcenda del principe danese Hnaef che perde la vita in una faida col cognato Finn, re frisone. Nel Frammento, si raccontano i primi cinque giorni dello scontro e della resistenza dei danesi assediati dai Frisoni. Un altro poema è Waldere, il cui protagonista è Walther di Aquitania, fuggito dalla corte di Attila dopo aver sottratto il tesoro agli Unni. Nella Cornaca anglosassone sei fatti storici sono annotati sottoforma di poema: la Battaglia delle Cinque Province nel 942, che celebra la vittoria degli anglosassoni sui Norvegesi di York; l'Incoronazione di Re Edgar nel 973; la Morte di Re Edgar nel 975 narra l'avvistamento di una cometa e la carestia che colpisce il lOMoARcPSD|115 666 80 corrispondente all’indoeuropeo -à-; esempio dal latino piscàri, abbiamo in germanico fiskòn; i verbi della seconda classe sono denominativi ed atematici (il formante -ò- è direttamente unito alle desinenze).Per quanto riguarda la terza classe, il suffisso per i verbi deboli è derivante dall’indoeuropeo -è- (lat. habèere “avere”) e sono per lo più deverbativi con significato durativo e denominativi con significato incoativo.La quarta classe è invece caratterizzata da un formante -na- di grado ridotto rispetto al formante indoeuropeo -nà-; ne fanno parte verbi fullnan o gawaknan “svegliarsi”. Lezione 51- Breve glossario dei fenomeni fonetici : le lingue germaniche antiche. Riepilogo 50. Si illustri il risultato della Linguistica Storico-comparata a riguardo delle affinità tra le lingue attestate. La linguistica storico-comparata ha appurato che le lingue germaniche fanno parte di una stessa famiglia linguistica. Le indagine hanno portato ad evidenziare parecchie affinità, e gli studiosi volevano quidi rintracciare una matrice comune. Secondo loro lo stadio prima rio della lingua è quello che viene definito protogermanico, una lingua di partenza da cui poi sarebbero nate tutte le altre lingue, differenziandosi tra loro nel tempo. 51. Si illustrino i concetti di "parentela linguistica","legge fonetica"(non in forma di elenco). Dall'osservazione attraverso la linguistica storica comparata si è giunti alla conoscenza che esiste un legame fra alcune lingue, ad esempio inglese tedesco e danese, in questo senso si parla di parentela linguistica. Le similitudini tra le lingue diventano più evidenti se si prendono in considerzione le attestazioni antiche delle diverse lingue. Le corrispondeze tra le lingue spesso sono regolate da leggi fonetiche. Secondo Ramat la legge fonetica è la constatazione a posteriori di una serie di corrispondenze. 52. SI illustrino la teoria dell'albero genealogico di Schleicher, delle Onde di Schmidt e del sostrato. La teoria dell'albero genealogico viene sviluppata da Schleicher, nell'ambito delle ricerche del XIX sec. Di Linguistica storica comparata e della ricostruzione delle protolingue. Dalla protolingua discendono il Germanico orientale,il germanico settentri onale e germanico occidentLE e da questi poi partono le singole lingue che oggi conosciamo. Alla base della teoria dell'albero geneal ogico c'è la concezione della lingua come qualcosa che nasce , cresce, e lentamente si differenzia fino a decadere. Schmidt, invece, ha sviluppato una teoria che paragona il comportamento dei fenomeni linguistici a delle onde che si propagano dopo aver lanciato un sasso in acqua, i cerchi si allargano e si propagano fino a esaurirsi lentamente. Anche le lingue nascono in una determinata zona e si diffondono per contatto tra i parlanti fino a scomparire lentamente. Dall'idea del contatto fra le lingue viene sviluppata anche la teroia del sostrato, vale a dire, alcuni fenomeni, ad esempio quelli fonetici, sono stati spiegati a causa dei vari contatti tra le popolazioni che si sono stanziate in una determinata zona e le popolazioni che già si trovavano lì. Proprio la lingua di ques ti ultimi costituisce il sostrato. Lezione 53- La ricostruzione del germanico II 53. SI illustrino, a riguardo della ricostruzione della parentela linguistica,i diversi approcci utilizzati dalla Geografia linguistica e dallo strutturalismo. La geografia linguistica ha indgato i fenomeni linguistici a partire dai fattori storici e culturali dei parlanti, dato che le lingue seguono barriere naturali e confini politici. Ad esempio i mari e i fiumi permettono contatti e scambi linguistici, e gli Anglosassoni dopo essersi stanziati in Britannia, hanno sviluppato tratti comuni con le altre lingue germaniche, da ricondurre a contatti con gli Scand inavi. Un altro approccio importante è stato quello dello Strutturalismo: a partire della ricerche in ambito della fonologia si è passati dal livello diacronico a quello sincronico per considerare il sistema in cui possono collocarsi gli elementi costitutivi di una lingua. Basandosi su alcuni fenomeni che identificano il passaggio dall'ie al germ, gli studiosi hanno ricostruito i sistemi fonologici di vocalismo e consonantismo, stabilendo i tratti distintivi e i tipi di correlazione che caratterizzano i vari fonemi. Lezione 54- Le isoglosse nelle lingue germaniche 54. Si illustrino a grandi linee le isoglosse del germanico occidentale,delle lingue del Mare del Nord e del germanico nordoccidentale. Si definisce isoglossa la linea immaginaria con la quale, mediante un’ipotesi metodologica, si uniscono i punti estremi di un’area geografica caratterizzata dalla presenza di uno stesso fenomeno linguistico . ISOGLOSSE DEL GERMANICO OCCIDENTALE (datate dal V sec.) 1) Geminazione consonantica, es.: ags. biddan, ata. bitten ≠ got. bidjan, norr. biðia ‘chiedere, pregare’. 2) Germ. */ð/ > germ.occ. /d/; es.: germ. *mōðer > ags. mōdor, ata. muoter ≠ norr. móðir ‘madre’. 3) Germ. *-/z/ cade in germ.occ., ma si conserva in got. (si desonorizza) e norr. (con rotacismo); es: germ. *daǥaz > got. dags, norr. dagr, ags. dæg (ingl. day), ata. tac (ted. Tag) ‘giorno’. ISOGLOSSE DEL MARE DEL NORD (O INGEVONI) 1) La nasale cade davanti a fricativa sorda e si produce l’allungamento di compenso della vocale che precede; es.: got. fimf, ata. fimf (ted. fünf) ≠ ags., asass. fīf (ingl. five) ‘cinque’. 2) Germ. */ai/ si monottonga nelle lingue ingevoni; es.: got. stains, norr. steinn, ata. stein (ted. Stein) ≠ ags. stān (ingl. stone), asass. stēn ‘pietra’. 3) /a/ > /o/ davanti a nasale; es.: ags., afris., hond (ingl. hand), asass. hand, hond, ata. hant (ted. Hand) ‘mano’. 4) A volte si ha metatesi di /r/; es.: ags. hors (ingl. horse), asass. hers, hors, ata. hros ‘cavallo’. 5) Nel pl. della coniugazione dei vbb. si ha forma unica; es. vb. ‘essere’ presente pl.: ags. sindon per tutte le persone ≠ ata. birum, birut, sint (tre forme distinte). 6) Alcune forme pronominali sono tipiche delle lingue ingevoni: si differenziano nel pron.pers. IIIsg. masch. rispetto al got. e all’ata.; anche l’uscita in vocale di alcuni pronomi è tipicamente ingevone; es.: ags. wē, afris. wī ≠ ata. wir ‘noi’. 7) Vi sono alcune isoglosse comuni all’ags. e all’afris., es.: la pronuncia palatalizzata di /a/ > /æ/ e la palatalizzazione delle velari (cfr. oltre), si veda la parola per ‘giorno’. Si noti che l’ags. e l’afris. hanno molti fenomeni in comune, mentre l’asass. ha subito l’influenza anche dei dialetti franconi e quindi si è differenziato dalle altre due lingue. 55. Si illustrino a grandi linee le isoglosse goto-nordiche e gotico-alto tedesche antiche. ISOGLOSSE GOTICO - ALTO TEDESCHE lOMoARcPSD|115 666 80 ANTICHE 1) Il pron.pers. di IIIsg. masch. ha le forme: got. is, ata. er, norr. hann, ags. he ‘egli’; le forme got. e ata. sono di origine ie., le altre sono comuni a lingue ingevoni e norr. 2) Il pron. riflessivo viene formato con se-: got. sik, ata. sih, anche se esiste norr. sik. 3) Il D e l’A dei pron.pers. di I e II sg. sono distinte in got. e ata., mentre le lingue ingevoni hanno una forma unica: got. mis / mik, ata. mir / mih ≠ ags. mē ‘a me / me’. ISOGLOSSE GOTO-NORDICHE 1) Le semivocali geminate del germ. danno esiti corrispondenti in got. e nel germ.sett.: a) germ. *-jj- > got. -ddj-, norr. -ggj- ≠ germ.occ. -jj-, es.: germ. *twajjōn > got. twaddjē, norr. tveggia, ata. zweio ‘di due’; b) germ. *-ww- > germ. -ggw-, norr. -ggv-, germ.occ. -ww-; es.: germ. *trewwaz > got. triggws, norr. tryggr ≠ ata. gotriuwi ‘fedele’. 2) Formazione della II p.sg. del pret. dei vbb. forti con la radice al grado apofonico del pret.sg. e la terminazione -t, es.: got. bart, norr. bart ≠ ata. bāri ‘tu portasti’. 3) In got. e norr. sono presenti vbb. incoativi di IV cl. con suffisso –nan; es.: got. fullnan, norr. fullna ‘riempirsi’. Lezione 55-Fonetica:prosodia 56. Si illustrino nel dettaglio le conseguenze dell'accento rizotonico. Mentre nell'ie l'accento aveva una duplice funzione, quella morfologica e quella semantica. Con la prima si distinguevano due forme a seconda della posizione dell'accento, con la seconda l'accento distingue il significato. Con la rizotonia, cambia la funzione dell'accento stesso, chde non è più un elemento distintivo sul piano morfo-ssemantico ma diventa un elemento che segnala inizio e fine di parola. L'accentp cade infatti sulla sillaba radicale che di solito è la prima, e quindi l'inizio di parola è evidente a chi ascolta. La fissazione dell'accento sulla radice ha comportato un'accellarazione nel processo di perdita o livellamento degli elementi distintivi della parola, ad esempio le desinenze. Diventa quindi fondamentale l'utilizzo di articoli, pronomi e preposizioni per poter delineanre quelle stesse funzioni. Si pensi alla funzione del caso in tedesco moderno. Per quanto riguarda i verbi , nell'inglese si ha una riduzione delle desinenze per in tutte le lingue germaniche risulta importante specificare il soggetto per capire di quale persona si tratta. Lezione 56-Vocalismo in sillaba tonica I 57. Si illustrino nel dettaglio le caratteristiche die passasggi fonetici:ie. A,O>germ. */a/ ; ie. /A:, O:/>germ. */o:/. Eventualmente se ne forniscano degli esempi. Il sistema vocalico ie. Subisce un riassestamento in germanico, infatti le vocali si riducono.Esempio del primo caso è : - ie. AĜROS > germ. *akraz ‘campo’ > got. akrs, norr. akr, ags. æcer(ingl. acre ‘acro’), ata. ackar (ted. Acker); cfr. lat. Ager. Un esempio del secondo caso è: ie. PŌD- > germ. *fōt ‘piede’ > got. fōtus, norr. fótr, ags. fōt (ingl.foot), ata. fuoz (ted. Fuß); cfr. gr. poũs, podós. Lezione 57-Vocalismo in sillaba tonica II 58. Si descrivano i fenomeni di innalzamento e abbassamento vocalico, fornendo eventualmente qualche esempio. I fenomeni di innalzamento e abbassamento vocalico sono fenomeni comuni alle lingue germaniche, e richiedono determinate condizioni perchè abbiano luogo e sono causati da una successione precisa ddi elementi, e dipendono quindi dal contesto fonetico in cui si trovano i suoni interessati. Questi mutamenti sono avvenuti dopo il fissarsi dell'accento sulla sillaba radicale o con l'indebolimento della frontiera sillabica. L'innalzamento vocalico è un fenomeno che comporta un innalzamento della voc. /e/ in silla ba radicale, se è seguita da nasale più cons. O da /i,j/ nella sillaba successiva. Ad esempio : - ie. SENGWH- > germ. *sengw- ‘cantare’> germ. *singw- > got. singgwan, norr.syngva , ags. singan (ingl. to sing ), ata. singan (ted. Singen. L'abbassamneto vocalico riguarda invece la voc. Radicale seguita da /a,o/ tranne nel caso in cui non sia interposto il nesso Nas.+cons. Un esempio è : - ie. DHUGHƎTĒR > germ. *duhtēr ‘figlia’ > got. dauhtar, norr. dottir, ags.dohtor (ingl. daughter), ata. tohter (ted. Tochter); cfr. gr. Thygatēr. Lezione 58-Fonetica:vocalismo in sillaba tonica III 59. Si descriva dettagliatamente il fenomeno della metafonia palatale,precisando anche se è un fenomeno di tipo combinatorio oppure no, quali lingue germaniche la presentano e quali sono le vocali interessate. Con il termine metafonia si indica il mutamento della vocale radicale per l'influenza di suoni della sillaba seguente. La met afonia palatale è causata da /i,j/ atone e si ha la palatizzazione di vocali posteriori. È bene notare alcune particolarità per quanto riguarda la realizzazione dei fenomeni in ags.: la metafonia palatale di /o/ è rara e il caso di /a/ > /e/ è variabile. Infatti, questo fenomeno avviene se segue consonante semplice o geminata, ma non si realizza se segue un nesso consonantico, si noti per es. ags. hræfn ‘corvo’. Germ. */ai/ > ags. /a:/ può subire metafonia palatale, diventando /æ:/: cfr. germ. *hailjan > ags. hæǣ lan.In merito all’esito di /o:/, è sufficiente notare che vi sono differenze a seconda dei dialetti ags. Inoltre, gli studiosi hanno dibattuto a lungo in merito ai dittonghi che in una fase tarda avrebbero conosciuto un esito monottongato. In ata., la metafonia palatale di /a/ > /e/ non si è realizzata davanti ai nessi /ht/ e /hs/ o per la presenza di cons. + /w/. La metafonia ha però agito, in questi casi, nella fase dell’atm.: cfr. ata. wahsit, ted. wächst ‘cresce’; ata. mahtig, ted. mächtig ‘potente’. Si può notare , inoltre, che la metafonia ha conosciuto una realizzazione più completa nei dialetti franconi rispetto al dialetto superiore (alemanno e bavar ese). Si trtta di fenomeni di natura combinatoria poichè si realizzano per infliusso elementi che seguono il fonema interessato. Lezione 59- Fonetica: vocalismo in sillaba tonica IV 60. Si descriva dettagliatamente il fenomeno della metafonia labiale,precisando anche se è un fenomeno di tipo combinatorio oppure no, quali ligue germaniche la presentano. La metafonia labiale interessa le lingue norreno, anglosassone. Nella lingua norrena interessa la pronuncia delle vocali anteriori /i,e/, della voc. Centrale /a/ e del dittongo /ai/, causato da /u/ o dalla semivocale /w/ della sillaba successiva. Nell'anglosasson e la metafonia si sviluppa tardi e riguarda le vocali brevi. Si avranno esiti diversi a seconda del dialetto intneressato. Le vocali /e,i/ subiscono l'influsso delle vocali posteriori /u,o/ della sillaba successiva. Es. germ. */e/ > ags. /eo/: norr. ioǫforr, ags. eofor, ata. ebur (ted. Eber) ‘cinghiale’ Lezione 60-Fonetica: Vocalismo in sillaba tonica V 61. Si descriva dettagliatamente il fenomeno della frattura, precisando anche e è un fenomeno di tipo combinatrorio oppure no, quali lingue germaniche interessa. Il fenomeno della frattura interessa soltanto il norreno e l'anglosassone. Si tratta di una doppia articolazionedella vocale radicale caussata da suoni seguenti, sia vocalici che consonantici. In norr. si ha la frattura della voc. palatale /e/ se nella sillaba successiva sono presenti le vocc. /a/ oppure /u/. Nel primo caso si ottiene l’esito /e/ > [ja] <ia>, mentre nel secondo caso si ha /e/ > [jɔ] <ioǫ>. In sostanza, la voc. palatale subisce un innalzamento e una pseudodittongazione, con un glide, cioè un elemento di appoggio, che rispecchia o crea un collegamento nella pronucia con la voc. atona che ha causato il fenomeno. Es. Germ. */e/>[ja]<ia> - germ. *hertō > norr. hiarta, ags. heorte (ingl. heart), ata. herza (ted. Herz) ‘cuore’ La forma norr. hiarta presenta frattura della voc. radicale causata da /a/ della sillaba successiva. Ingl. heart evidenzia l’avvenuta frattura, già riscontrabile in ags. (cfr. oltre); la forma ata. invece non ha subito il fenomeno lOMoARcPSD|115 666 80 In anglosassone In ags., le vocc. palatali /æ, e, i/ subiscono frattura se seguite da liquida /l, r/ + cons. oppure da fricativa velare sorda /x/. Anche in questo caso si tratta di una pseudodittongazione: infatti, alla voc. radicale si aggiunge un suono vocalico velare di appoggio. Va tenuto presente che queste pseudodittongazioni esito di frattura sono elementi ben distinti dai dittonghi veri e propri. 62. Per quale motivo la trattazione del sistema fonologico del germanico e delle lingue germaniche è importante? La trattazione del sistema fonologico del germanco e delle lingue germaniche è importante per comprendere meglio come i vari fenomeni fonetici hanno inciso sul sistema della lingua e mette in evidenza le cause interne ai sistemi che hanno contribuito alla nascita e realizzazione di alcuni fenomeni. Il sistema fonologico comprendi i fonemi presenti in una certa fase di una lingua. Con il terminie fonema si indica un fono in grado di modificare il significato delle parole senza averne uno prorprio. Lezione 62- Fonetica: Consonantismo I 63. Che cos'è la "I Mutazione consonantica"? Se ne illustrino le caratteristiche principali. La I mutazione consonantica caratterizza le occlusive nel passaggio dall'indoeuropeo al germanico ed è uno dei tratti distintivi del germanico stesso. Nel passgio le occlusive hanno subito delle mdficiazioni nel modo di articolazione ma non nel luogo di articolazione. Le occlusive sorde dell'ie danno esito in germanico di fricative sorde, le occlusive sonore aspirate dell'ie danno esito di fricative sonore in germanico, le occlusive sonore dell'ie danno esito di occlusive sorde in germanico. Lezione 63- Fonetica:consonantismo II 64. Si illustrino la legge di Verner e l'alternanza grammaticale. I fenomeni descritti dalla legge di Verner bengono datati a un'epoca precedente al II-I sec. a.C. Seocndo questa legge le occlusive srode danno esito di spiranti sonore in germanico se si trovano all'interno di parola, in amobti sonoro, e se l'accento originario ie non cadeva sulla sillaba immediatamente precedente. Il fenomeno riguarda anche la sibilante */s/ che diventa sonora dando esito di */z/ e passerà successivamenrte a /r/ nel germanico nordoccidentale per il fenomeno del rotacismo. Il fenomeno dell'alternanza grammaticale fu invece individuato da J. Grimm e indica un un'alternanza tra forme che presentano fricativa sorde (I mutazione consonantica) o frica tiva sonora (legge di Verner). Lezione 64- Fonetica: consonantismo III 65. Che cos'è la I mutazione consonantica? Se ne illustrino le cause e la cronologia ricostruita dagli studiosi. . In merito alla I LV, il primo studioso ad avere individuato le corrispondenze nel consonantismo tra ie. e germ. fu Rasmus Rask (1818). Ma, come già ricordato, fu Jacob Grimm a formulare la regola in modo dettagliato e sistematico nella seconda edizione della sua Deutsche Grammatik (1822): è a lui che dobbiamo il nome di Erste Lautverschiebung ‘Prima Mutazione (o Rotazione) Consonantica’. Per quanto riguarda le cause che possono aver dato origine ai fenomeni della I LV, gli studiosi hanno individuato, pur con difficoltà oggettive, vari fattori legati sia a cause interne che a cause esterne alla lingua. Una delle cause esterne prese in considerazione per rendere conto dei fenomeni è stata quella del sostrato, ossia l’influenza si una lingua già parlata nelle regioni in cui si stanziarono i Germani . Secondo altri studiosi, i fenomeni si sarebbero verificati all’interno della famiglia del germ.; una proposta portata avanti all’inizio del XX sec., per es. da Hirt (1931), sostiene che questi fenomeni consonantici sarebbero stati causati dal mutamento di accento, che in germ. diventa intensivo e rizotonico. Si è cercato di stabilire una cronologia che mostri la successione dei fenomeni attraverso varie fasi, come hanno fatto gli strutturalisti che hanno confrontato i diversi sistemi fonologici e hanno messo in risalto sia cause interne che una successione plausibile dei fenomeni stessi. Per la I LV gli studiosi hanno proposto un arco temporale dal V al III sec. a.C., basandosi sui prestiti da altre lingue. I prestiti dal celtico hanno permesso di riportare l’inizio dei fenomeni all’epoca dei primi contatti tra Germani e Celti: questi termini presentano gli esiti della I LV. Lezione 65- Fonetica: Consonantismo III 66. Cosa si intende con la denominazione „assimilazione“? Le assimilazioni hanno influenzato lo sviluppo di consonanti geminate? Con il termine “assimilazione” si intende il fenomeno per cui una consonante estende i suoi tratti, totalmente o parzialmente , a un altro suono vicino che lo segue o lo precede. Le assimilazioni totali sono quelle che comportano esito di geminata, mentre le assimilazioni parziali avvicinano la realizzazione dei due suoni interessati.esse rientrano tra i fenomeni di fonetica combinatoria e sono fenomeni che avvengono con maggiore frequenza in presenza di liquide o nasali; possono avvenire in seguito alla caduta di una vocale atona, si pensi per es. a germ. *sōkidō(n), norr. sotta ‘cercai’; si veda anche: norr. Rettr ≠ got. raihts ‘giusto’.I fenomeni di assimilazione hanno comportato la genesi di consonanti geminate, come si è potuto notare sopra. In particolare, sono frequent i le geminate -ll- , -mm- , -nn- , - ss- ; più raramente si hanno occlusive sorde geminate. Lezione 66-Fonetica:consonantismo V 67. Si illustri nel dettaglio il fenomeno della patalizzazione delle consonanti velari in anglosassone, fornendo amche qualche esempio. In ags., in seguito alla palatalizzazione delle velari, si ottiene una nuova serie di palatali che non sono presenti nelle altre lingue germ., dove si aveva soltanto la semivocale palatale /j/. Si tratta di un’isoglossa anglo-frisone. Le velari sorda /k/ e sonora /g/ si palatalizzano dando esito di /ʧ/ [č] e /j/ se sono davanti a voc. palatale primaria /i, e/ o semivoc. palatale /j/. A volte il fenomeno può realizzarsi anche se /i, e, j/ si trovano prima dell’occl. interessata. Anche in ingl. moderno si hanno esiti di questo tipo, per es.: ags. cirice /ʧiriʧe/> ingl. church ‘chiesa’; ags. dæg /dæj/ ‘giorno’ > ingl. day. Per quanto riguarda la geminata /gg/, questa dà esito [ʤ], per es.: ags. ecg > ingl. edge ‘bordo, sponda’. Inoltre, il nesso consonantico */sk/ > /ʃ/ sempre, per es.: ags. scip > ingl. ship ‘nave’. Qui di seguito si trova la tabella riassuntiva degli esiti della palatalizzazione delle velari in ags.: /k/ > /ʧ/; /g/ > /j/; /g:/ > /ʤ/; /sk/ > /ʃ/ In seguito alla palatalizzazione delle velari, in ags. si ottengono delle coppie minime come per es. ags. cinn ‘mento’ / ags. cynn ‘stirpe’, ciò vuol dire che le consonanti palatali hanno raggiunto lo stato di fonemi. Anche con la palatalizzazione di /g/ si hanno delle coppie minime; es. ags. weg ‘via’ / ags. wecg ‘cuneo’. Di seguito si fornisono altri esempi di palatalizzazione delle velari. Lezione 67- Fonetica:consonantismoVI 68. Si indichi cosa s iintende con la denominazione "II mutazione Consonantica", ponendo attenzione alla cronologia delle
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