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risposte domande geografia umana, Prove d'esame di Geografia

Risposte eseguite in gruppo in previsione dell'esame di geografia umana

Tipologia: Prove d'esame

2022/2023

Caricato il 17/09/2023

verdianaleto1
verdianaleto1 🇮🇹

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Scarica risposte domande geografia umana e più Prove d'esame in PDF di Geografia solo su Docsity! GEOGRAFIA UMANA (DOMANDE DA 207 A 217) ● 207 – LA TEORIA DEL MINOR COSTO DI WEBER Questa teoria indica la localizzazione ottimale di uno stabilimento manifatturiero in termini di minimizzazione di tre spese base: 1. Costi relativi al trasporto 2. Costi di manodopera 3. Costi di agglomerazione (raggrupparsi di attività produttive e di individui per un vantaggio reciproco) ● 209 – IL TERZIARIO Le attività terziarie forniscono servizi ai settori primario e secondario, alla comunità in generale, all’individuo e proseguono finalità diverse dall'effettiva produzione di beni tangibili. Terziario e servizi sono termini estesi e imprecisi che coprono una vasta gamma di attività. Ovviamente la categoria composita del terziario andrebbe disgregata per distinguere tra quelle attività che rispondono alle esigenze locali o individuali. PER SOTTOLINEARE QUESTA DIFFERENZA SARÀ UTILE SOTTOLINEARE IL SIGNIFICATO DEL TERMINE TERZIARIO, LIMITANDOLO AI SERVIZI DI BASSO PROFILO, LARGAMENTE CONNESSI ALLE NECESSITÀ QUOTIDIANE DELLA GENTE O DI PICCOLI O GRANDI CENTRI URBANI. La maggior parte delle attività terziarie, comunque, si occupa dei servizi privati e commerciali svolti nei negozi, nei ristoranti e nelle società private. ● 210 – SERVIZI: IL QUATERNARIO Il settore quaternario può essere, con buona approssimazione, considerato una forma avanzata dei servizi riguardanti conoscenze specialistiche, competenze tecniche, abilità comunicative o capacità amministrative. Si tratta di compiti che sono svolti negli uffici, nelle aule, negli ospedali, nei teatri e così via. Grazie alla crescita della domanda e del consumo dei servizi fondati sull’informazione - gestori di fondi di investimento, consulenti fiscali, creatori di software, studiosi di statistica e così via. Il settore quaternario, nelle economie più sviluppate, ha sostituito l’occupazione del settore primario e secondario come base della crescita economica. In effetti, oltre la metà dei lavoratori nelle economie ricche appartengono al solo “settore della conoscenza”, cioè si occupano della produzione, immagazzinamento, recupero o distribuzione di informazioni. Le attività più specializzate di informazione, ricerca e gestione ad alto livello devono essere quindi attribuite alla categorie distinte di questo settore con caratteristiche e significato del tutto dissimili e peculiari. Alcuni servizi si occupano della vendita di merci all’ingrosso e al dettaglio e attribuiscono ad articoli prodotti altrove, ciò che gli economisti definiscono UTILITÀ DI POSIZIONE. Essi svolgono le funzioni di scambio nelle economie avanzate r forniscono le transazioni di mercato necessarie alle società altamente interdipendenti. Nelle economie commerciali, le attività di servizio avanzate offrono anche informazioni vitali sulla domanda sulla domanda di mercato, senza le quali è impossibile prendere decisioni operative giustificabili sotto profilo economico. ● 211 – I SERVIZI: IL QUINARIO Fanno parte del quinario le professioni dette “dei colletti d’oro”. Questa è un’altra divisione a sé stante del terziario che rappresenta le qualificate competenze lavorative retribuite di dirigenti commerciali, funzionari governativi, scienziati ricercatori e così via. Queste persone trovano il proprio posto di lavoro nei maggiori agglomerati metropolitani, all’interno e accanto alle più importanti università e ai parchi di ricerca, nei centri medici di primo livello e negli uffici di amministrazione pubblica situati nelle capitali politiche. All’interno delle città che li ospitano possono essere facilmente localizzabili grazie a prestigiosi indirizzi privati (Park Avenue e Wall Street a New York; a Londra; a Parigi). L’importanza che rivestono nella struttura delle economie avanzate supera di molto il loro numero. ● 212: GERARCHIE CENTRI FINANZIARI SUL PIANETA (libro) Gerarchia umana: classificazione delle città in base a dimensione e complessità funzionale. È possibile misurare il numero e il tipo di funzioni svolte da ciascuna città o area metropolitana. La gerarchia assume la forma di una PIRAMIDE al cui vertice compaiono poche città grandi e complesse, mentre alla base si trovano centri più piccoli e di più semplice struttura. Beni, servizi, comunicazioni e persone si muovono avanti e indietro all'interno della gerarchia. I singoli centri interagiscono con le aree circostanti ma giacché città dello stesso livello forniscono sostanzialmente i medesimi servizi, i centri di dimensioni analoghe tendono a non offrire aiuto reciproco alla concorrenza. Al vertice dei sistemi nazionali di città, vi è un numero relativamente esiguo di agglomerazioni che possono essere denominate CITTÀ MONDIALI (Punti di controllo delle attività internazionali di (slide) Un esempio regionale caratteristico di deconcentrazione industriale diversificata attraverso l’outsourcing si trova lungo il confine del Messico. Negli anni Settanta, il Messico promulgò una legge che permetteva a società straniere, in particolare statunitensi, di costruire aziende “consorelle”, chiamate maquiladoras, entro 20 km dal confine con gli Stati Uniti, per l’assemblaggio libero da imposte dei prodotti destinati ad essere esportati di nuovo. nel giro di pochi giorni sorsero oltre 300 di questi stabilimenti di assemblaggio, nei quali si lavoravano soprattutto prodotti elettronici e tessili, articoli di arredamento e capi in pelle, giocattoli e component per l’automobile. Gli impianti assicurano occupazione diretta e indiretta di un milione di lavoratori messicani e a parecchi cittadini statunitensi, impiegati dalle maquilas sul versante americano. L’OUTSOURCING EUROPEO: in Europa, dopo l’allargamento della UE a 27 paesi (2007), i vantaggi dell’outsourcing risultano particolarmente rilevanti quando gli operatori economici decentrano alcune fasi produttive nei paesi dell’Est di recente sviluppo, come avviene per esempio in Romania, dove diverse imprese tessili, calzaturiere e dell'abbigliamento del Veneto, operano nell’area di Timisoara (altri distretti industriali creati da iniziative imprenditoriali occidentali sono presenti in Bulgaria e, fuori dall’UE, in Russia e in Albania. (214) L’OUTSOURCING DEI SERVIZI, in passato forniti all’interno della gerarchia familiare è, anch’esso tipico della corrente pratica commerciale. Pulizie e manutenzione di fabbriche, negozi uffici - una volta assicurati dalla società stessa, come l’operazione interna, vengono ora subappaltate a specialisti del settore. Le incombenze vengono ancora svolte, magari persino dallo stesso personale, ma lo status dei lavoratori è passato da “secondario” (in quanto dipendenti, per esempio, di un'industria manifatturiera) a terziario, in quanto dipendenti di un fornitore di servizi. (215)Offshoring: si tratta di un tipo di outsourcing, ma in questo caso la manodopera è meno retribuita e può rimpiazzare in modo soddisfacente il lavoro di tecnici e professionisti. Dunque si ha come effetto immediato quello di esportare il lavoro di lavoratori qualificati e altamente retribuiti. L'offshoring consiste nell'ingaggiare manodopera straniera, oppure, più comunemente, nell'appaltare a un fornitore estero di servizi per conto (di) terzi il controllo e la gestione di particolari processi o operazioni. L'offshoring si propone sempre più spesso come risposta standard a strategie di contenimento delle spese e riflette la drastica diminuzione dei costi di comunicazione, la facilità d’uso di Internet e la crescente produzione tecnica di bacini di manodopera straniera. Con la crescita di una parte del mondo che acquisisce le competenze necessarie per ottenere ciò che prima poteva essere accessibile soltanto in paesi avanzati, le nozioni tradizionali di vantaggio comparato stanno scomparendo lasciando il posto a un clima di ipercompetizione. ● L’ITALIA DEI SERVIZI (slide) All’inizio del nuovo millennio l’Italia, come tutti gli altri paesi dell’Europa occidentale, ha raggiunto la condizione di paese post-industriale. La componente di forza lavoro del settore primario è passata dal 44% del 1900, fino a scendere al 3,7% nel 2012. L’industria, che nel 1900 assorbiva solo il 22% della manodopera, è cresciuta fino ad una quota del 41% del 1980, per poi scendere al 27,8% (2012). Alla diminuzione di questi due settori è corrisposta la crescita del terziario, che dal 34% del 1900, assorbiva, sempre nel 2012, il 68,5% della forza lavoro. (In altre nazioni si assiste a mutamenti analoghi. Nel 2010, tra il 65% e l’80% dell’occupazione era nel settore dei servizi, anche in economie come quelle giapponese, australiana, canadese, israeliana e in tutte le nazioni dell’Europa occidentale; la media della Russia e dell’Europa orientale era piuttosto inferiore).
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