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risposte e domande per l'esame di storia contemporanea (Capuzzo), Prove d'esame di Storia Contemporanea

risposte e domandedell'esame scritto a computer di Paolo Capuzzo (unibo) anno 2016/2017

Tipologia: Prove d'esame

2017/2018
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Scarica risposte e domande per l'esame di storia contemporanea (Capuzzo) e più Prove d'esame in PDF di Storia Contemporanea solo su Docsity! Compiti di storia contemporanea Primo compito: 1. Moti del ‘48 in Francia: Cause: problemi posti dallo sviluppo industriale, cattivi raccolti del 1845-1847, crisi generale dell’industria e del commercio. Si accentuano i contrasti fra governo e classe operaia e fra aristocrazia e borghesia che richiede un allargamento del diritto di voto e maggiore rappresentanza politica. A questi problemi si aggiunge il fallimento in politica estera di egemonia sull’impero ottomano, in cui la Francia è costretta a una ritirata diplomatica per evitare uno scontro con l’Inghilterra. La dura repressione di una manifestazione dell’opposizione da il via all’insurrezione. Il governo insurrezionale proclama la repubblica e vara un’avanzata politica sociale: introduzione suffragio universale maschile, abolizione della schiavitù, ridimensionamento della giornata lavorativa e diritto al lavoro. 2. fronti e schieramenti della prima guerra mondiale: Intesa: Russia, Regno di Serbia, Belgio, Francia, Italia, impero britannico (Australia, Canada, India britannica, Nuova Zelanda, Sudafrica), Romania, Stati Uniti, Grecia, Giappone e Portogallo Imperi centrali: Impero Ottomano, Germania, Austria-Ungheria, Bulgaria (1915) Fronti: Occidentale, Orientale, Italiano e Balcanico 3. la Nep: Nuova politica economica caratterizzata da un’economia di tipo mista. Fu un sistema di riforme economiche, in parte orientate al libero mercato, che Lenin istituì in Russia nel 1921 e che durò fino al 1929. Essa rappresentò una soluzione temporanea e di riparazione dopo i disastri economici del comunismo di guerra e della guerra civile russa. Obbiettivo principale: stimolare la produzione agricola e favorire l’afflusso di generi alimentari verso le città attraverso la reintroduzione della piccola proprietà privata per i contadini e i commercianti, che però devono versare allo stato una quota fissa in natura (contadini). Da questa riforma economica nascono due nuove categorie sociali: Kulaki (contadini ricchi) e Nepmen (commercianti ricchi). 4. terrorismo italiano degli anni ’70: I primi anni ’70 sono stati per l’Italia un decennio di fortissime tensioni: proprio alla conclusione del ciclo delle lotte sindacali dell’autunno caldo, il 12 dicembre 1969 l’esplosione di una bomba alla Banca nazionale dell’agricoltura, in piazza Fontana a Milano, segnava drammaticamente l’inizio di una serie di stragi (nel 1973 alla questura di Milano, nel 1974 a piazza della Loggia a Brescia fino alla strage di Bologna del 1980) e di attentati messi in atto dal terrorismo di destra in collusione con più oscure forze nazionali e internazionali, per determinare nel paese una svolta reazionaria e per destabilizzare la penisola italiana nell’importantissimo bacino strategico del Mediterraneo. Il terrorismo di sinistra, formatosi agli inizi degli anni ’70, con la nascita delle Brigate Rosse che raggiunse il suo apice con il rapimento di Aldo Moro il 16 Marzo 1978, fu caratterizzato da azioni di propaganda e omicidi politici. 5. ascesa al potere di Hitler: 1920 nasce il partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori (Nsdap) Hitler organizza il partito secondo il principio dell’assoluta autorità del capo e formando squadre paramilitari. 1923 tentato colpo di stato a Monaco, Hitler viene arrestato. 1925 spostamenti a destra dell’asse politico nel pieno della distensione franco-tedesco, sfiducia nella repubblica di Weimar, elezione del maresciallo Hindenburg. Effetti della crisi del ’29 si abbatterono con particolare durezza sulla Germania. 1932 i nazisti conseguirono un grande successo elettorale, Hitler viene incaricato di formare il nuovo governo. 27 febbraio 1933 incendio del palazzo del Reichstag, parlamento tedesco, colpa addossata ai comunisti, questo permette al partito nazista di reprimere le opposizioni. 24 marzo 1933 il parlamento diede pieni poteri a Hitler. 6. guerra fredda: i due blocchi: Con la questione tedesca, dopo la seconda guerra mondiale, prese corpo quel conflitto non armato tra l’Occidente (Stati uniti, paesi Nato e i Paesi amici), area a economia di mercato, e l’Oriente comunista (l'Unione Sovietica, gli alleati del Patto di Varsavia e i Paesi amici). La propaganda nei due blocchi mira a demonizzare l’avversario. Negli Usa infuria la caccia alle streghe, mentre i regimi autoritari del blocco sovietico reprimono ogni dissenso. La competizione tra le due superpotenze si esprime in aree periferiche. Le armi atomiche esercitano un ruolo deterrente rispetto alle possibilità di un aperto conflitto. 7. guerra della Jugoslavia: Nel corso degli anni settanta la Iugoslavia approva una costituzione che indebolisce il potere centrale. Con la morte di Tito e la crisi economica degli anni ottanta aumentano le tendenze nazionalistiche dei vari stati iugoslavi e i conflitti etnico-religiosi 1991 Slovenia, Croazia e Macedonia proclamano la loro indipendenza dalla Jugoslavia, la Serbia attacca la Slovenia, il conflitto dura poco e porta al riconoscimento del nuovo stato. In Croazia la guerra dura fino al ’95 (pulizia etnica). 1992 anche la Bosnia Erzegovina cerca di sganciarsi dalla Jugoslavia, conflitto tra tre gruppi etnici (bosniaci-musulmani, serbi-ortodossi, croati-cattolici), la guerra finisce nel ’95 , nascita di due stati Federazione Bosnia-Erzegovia e la repubblica serba di Bosnia. In Kosovo si scatena una guerriglia che si propone di ottenere l’autonomia della Serbia, ottenendola dopo l’intervento della Nato. 8. tappe unificazione italiana: 1852: primo governo di Cavour 1853-56: partecipazione del Piemonte alla guerra di Crimea 1858: Accordi di Plombieres fra Cavour e Napoleone III 26 aprile 1859: l’Austria dichiara guerra al Piemonte 11 luglio 1859: armistizio di Villafranca tra Francia e Austria 11 maggio 1860: sbarco dei mille di Garibaldi a Marsala 17 marzo 1861: proclamazione del Regno d’Italia 1866: terza guerra di indipendenza (annessione Veneto) 1870: conquista di Roma secondo compito: 1. costituzione americana: caratteri: • dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino; 1791: • tentativo di fuga del re e cattura a Varennes; 1792: • guerra all’Austria; • nuova insurrezione popolare che porta alla convenzione, che proclama la repubblica; 1793: • esecuzione del re; • coalizione antifrancese; • rivolta in Vandea; • i Giacobini prendono le redini della convenzione; • legge sui sospetti (terrore); 1794: • Robespierre e i suoi sono destituiti; • Nuova costituzione: parlamento bicamerale che elegge i 5 membri del direttorio; 1795: • Bonaparte reprime la rivolta riaccesa in Vandea. 2. moti del ’48 in Italia: Nel corso degli anni ’30 si fa largo l’obbiettivo dell’unificazione nazionale. Ad animare questo movimento sono le classi borghesi (ruolo marginale del movimento operaio in Italia a causa dell’arretratezza industriale). 1831 Mazzini fonda la Giovine Italia. Le iniziative insurrezionali di Mazzini si rivelano fallimentari. Dopo il primo esilio a Londra Mazzini organizzale prime forme di associazione dei lavoratori. Moti del ’48 in Italia sono conseguenze dei moti parigini e viennesi, ma testimoniano la nascita del movimento liberale. In Piemonte e in Toscana si sperimentano riforme istituzionali. Regno delle due Sicilie: l’opposizione dei regnanti alle riforme fa esplodere delle rivolte che portano alla Costituzione. A Torino viene approvato lo Statuto, poi imitato dal Granduca di Toscana. Alla notizia dei moti di Vienna, Venezia insorge. A Milano esplodono manifestazioni che portano alla cacciata degli austriaci. La monarchia sabauda viene sollecitata a intervenire contro l’Austria. Carlo Alberto dichiara guerra all’Austria (aiutato dai sovrani di Toscana, Napoli e dal Papa, che però poi ritirano le truppe per paura che i Savoia acquistino troppo potere). Dopo la sconfitta di Custoza il Piemonte firma l’armistizio con l’Austria. Si verifica una crisi nel movimento liberale dovuto anche al colpo di stato di Ferdinando di Borbone, mentre in Toscana e nello Stato pontificio si instaurano delle democrazie. Il contrasto austro-piemontese riprende con esiti negativi per i Savoia. Cadono le repubbliche di Toscana, Roma e Venezia. 3. interventisti e neutralisti in Italia nella grande guerra: Neutralisti (non costituiscono uno schieramento omogeneo): Giolitti e i liberali, Cattolici e socialisti Interventisti: liberali di destra, grandi gruppi industriali, sindacalisti rivoluzionari, socialisti rivoluzionari, irredentisti, interventisti democratici, militari 4. Mao e la rivoluzione in Cina: Nazionalisti e comunisti uniti sostengono la resistenza cinese contro il Giappone (invasione del 1937) e che si concluse nell’agosto del 1945 con la capitolazione del Giappone. Terminato il conflitto i nazionalisti (guidati da Chiang Kai-shek e sostenuti dagli Usa) riaprono la guerra civile. 1946-49 i comunisti avanzano da nord, dove si erano insediati fin dal tempo della lunga marcia (1934-35), guadagnandosi il consenso delle masse contadine con la riforma agraria e la redistribuzione delle terre e occuparono una provincia dopo l’altra. L’amministrazione e l’esercito di Chiang erano in completo disfacimento. Interi reparti dell’esercito passarono nelle file comuniste, finché nell’autunno del 1949 la Cina fu unificata sotto il controllo di Mao con l’eccezione dell’isola di Taiwan, dove si rifugio Chiang con i suoi seguaci dando vita a un governo autonomo, la Repubblica della Cina nazionalista, riconosciuto dagli Usa e titolare di un seggio permanente al Consiglio di sicurezza dell’Onu. 1 ottobre del 1949 venne proclamata la Repubblica popolare cinese. 5. Guerra in Vietnam: Innescata dai processi di decolonizzazione (prima il Vietnam era una colonia francese). Gli Usa avevano favorito la creazione di un regime anticomunista a Saigon nel Vietnam del sud per arginare l’espansione comunista. Contro di esso prese forma una resistenza armata, organizzata dai comunisti e sostenuta dal Vietnam del nord, che indusse gli Usa a insediare nel 1962 un comando militare a Saigon. La guerriglia (vietcong) si trasformò ben presto in una vera guerra, che dopo il 1964 si estese al Vietnam del nord (sostenuto da Urss e Cina). L’opinione pubblica, grazie ai moderni mass media, condannò l’intervento degli Usa che ritenevano fondamentale il controllo del Pacifico per interessi commerciali e adoperarono tutte le armi più moderne (napalm) compiendo violenza anche sulla popolazione civile. L’intervento americano si dimostra fallimentare e nell’aprile del 1975 con la caduta del governo di Saigon gli americani ritirarono le truppe sul territori 6. Principali colonie francesi: Algeria, Vietnam, Guaina orientale, Senegal, Gabon, isole di Tahiti, Reunion, Tunisia, Marocco, Africa occidentale sahariana, Mauritania, Costa d’Avorio, Congo belga, Madagascar, Laos, Cambogia e la Nuova Caledonia. Altre domande: 1. Ascesa di Mussolini: 1919 Mussolini fonda i fasci italiani di combattimento; 1921 fasci diventano partito nazionale fascista (PNF), nascono le squadre d'azione; 1922 il 22 ottobre marcia su Roma, nel novembre Mussolini viene incaricato da Vittorio Emanuele III per creare un nuovo governo; 1924 elezioni, brogli e violenze squadriste denunciate da Matteotti (socialista) rapito e ucciso, secessione dell'Aventino, il re non interviene; 1925 Mussolini si assume la responsabilità dell'assassinio Matteotti e di tutti i crimini fascisti; 1926 leggi fascistissime: parlamentari di opposizione decaduti, tutti i partiti sono sciolti eccetto PNF, sindaci sostituiti da podestà scelti dal governo che deve rispondere delle sue azioni solo davanti al re. 2. Guerra del Golfo: L’invasione irachena del Kuwait (1990) suscita la reazione militare degli Stati Uniti, sotto l’egida dell’Onu. Nel gennaio del 1991 inizia l’operazione americana “Tempesta nel deserto”: bombardamenti e attacchi via terra. Successo per gli Usa che riuscirono a coalizzare paesi occidentali e arabi. L’Iraq di Saddam Hussein uscì stremato dalla guerra, impoverito e indebolito dalle sanzioni economiche internazionali. 3. Rivoluzione iraniana: Iran: paese con grandi riserve di petroli e posizione strategica per il controllo delle rotte petrolifere. 1953 Reza Pahlavi prende il potere, grazie al sostegno degli Usa: forte impulso all’industrializzazione ma questa favorisce le élite economiche legate alle multinazionali statunitensi malcontento popolare, riscoperta dei valori islamici. Ascesa al potere del clero tradizionalista 1979 rivoluzione islamica in Iran a seguito di una grande sollevazione popolare. La teocrazia guidata da Khomeni: un regime repressivo basato sulla legge coranica e sulla negazione dei diritti fondamentali degli individui e delle donne. 4. Il ’68: La scolarizzazione di massa favorisce il protagonismo e l’atteggiamento critico delle nuove generazioni. 1967 morte di “Che” Guevara in Bolivia aiutata del governo statunitense spinte libertarie e antimperialista. Caratteri del movimento del ’68: • Epicentro nelle università; • Critica all’ideologia borghese; • Critica alla società capitalistica; • Rivoluzione popolare e socialismo sono i due obbiettivi strategici del movimento; • Critica ai partiti storici della classe operaia e al loro riformismo; • Istanze rivoluzionarie di impronta egualitaria e libertaria, umanismo e radicalismo; • Rifiuto del potere e esaltazione del conflitto. In Francia e in Italia il movimento di contestazione solda la conflittualità operaia e l’agitazione degli studenti. 5. Israele e Palestina: Da dopo la prima guerra mondiale la Palestina è amministrata dalla Gran Bretagna. A seguito dell’emigrazione si forma una forte comunità ebraica e che causa un’alterazione dell’economia della popolazione locale. Ciò suscitò un profondo risentimento tra gli arabi. Nel 1947 l’Onu deliberò la creazione di due stati autonomi, uno ebraico e uno palestinese. Nel maggio 1948 Londra annunciò la propria intenzione di ritirarsi dalla Palestina. Il capo del governo provvisorio ebraico, David ben Gurion, il 14 maggio proclamò unilateralmente lo Stato di Israele, subito riconosciuto da Usa e Urss. Il conflitto arabo-israeliano che immediatamente né seguì (maggio 1948 – gennaio 1949) vide la sconfitta della Lega araba e l’estensione dello Stato di Israele oltre i confini fissati dall’Onu. Il nuovo stato di Israele si trova nella necessità di difendersi dai paesi arabi confinanti. Israele poté contare su i finanziamenti provenienti dalle comunità ebraiche di tutto il mondo nonché sul diretto aiuto di Washington, che ne fece un proprio punto di forza nello scacchiere mediorientale. 1774: i coloni dichiarano il boicottaggio totale delle merci inglesi. 1775: viene costruito un esercito di liberazione delle colonie. 1776: dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti. 1778: la Francia interviene a fianco dei coloni contro l’Inghilterra 1781: prima costituzione confederale degli Stati Uniti. 1787 nuova costituzione americana con ordinamento federale. 1789 George Washington si insedia come primo presidente Usa. 1791: approvazione dei 10 emendamenti che tutelano i diritti dell’uomo e dei cittadini 10. Età Napoleonica: 13 dicembre 1799: costituzione dell’anno VIII. Febbraio 1800: Istituzione dei prefetti. Febbraio 1801: Pace di Lunéville. Luglio 1801: concordato fra la Francia e la chiesa cattolica. Marzo 1802: pace di Amiens. Luglio 1802: Napoleone primo console a vita. Marzo 1804: promulgazione codice civile. 18 maggio 1804: Napoleone imperatore dei francesi. 1805: 3° coalizione antifrancese. Marzo 1805: la repubblica italiana diviene un regno. 21 ottobre 1805: battaglia di Trafalgar. 2 dicembre 1805: battaglia di Austerlitz. 1806: quarta coalizione. Luglio 1806: costituzione della confederazione del Reno. 14 ottobre 1806: battaglia di Jena 21 novembre 1806: blocco continentale contro l’Inghilterra. Luglio 1806: pace di Tilsit. 1808 Napoleone trasforma la Spagna in un regno satellite. Marzo 1808: reintroduzione dei titoli nobiliari. 1809: 5° coalizione. 24 giugno 1812: inizia la campagna di Russia. 19 ottobre 1812: ritirata dell’esercito francese. 16-19 ottobre 1813: battaglia di Lipsia. 30 maggio 1814: trattato di Parigi. Febbraio 1815: fuga di Napoleone dall’Elba. 18 giugno 1815: battaglia di Waterloo. 11. Ascesa di Napoleone: 1795: Bonaparte reprime la rivolta riaccesa in Vandea. Campagna d'Italia 1796 e la campagna d'Egitto del 1798 dove il generale si mette in mostra, il 18 brumaio 1799 dopo la sconfitta contro gli inglesi ad Abukir torna in patria attuando un colpo di stato ed istituendo un governo composto da 3 consoli, dove accentra il potere prevalentemente nelle sue mani. Dal 1800 al 1802 vince diverse battaglie (Marengo e Holderlin), risolta la situazione militare comincia ad occuparsi delle riforme che trionfano col codice civile (carta dei diritti) promulgata nel 1804 anno in cui si incorona imperatore di Francia. 12. Il ’48 nell’impero austriaco e nella confederazione germanica: Il moto rivoluzionario innescato dagli avvenimenti di Parigi dilagò nell’impero austriaco e nella confederazione germanica. Cause: crisi economica; malcontento popolare; aspirazioni indipendentistiche; tensioni nazionalistiche. Gli insorti di Vienna (13 Marzo 1848) ottengono le dimissioni di Metternich e la Costituzione. La rivolta dilaga nell’impero: • 15 marzo Budapest e Praga; • 17 Marzo proclamazione della Repubblica veneta; • 18 marzo 5 giornate di Milano. A Berlino viene convocata un’assemblea costituente seguita da un’assemblea nazionale tedesca. Negli organismi politici rivoluzionari si manifestano dissensi fra orientamenti liberali, nazionalistici e democratici. Il processo di unificazione tedesco si arena di fronte all’alternativa se includere o meno l’Austria. I contrasti nazionali paralizzano anche l’attività del governo austriaco. 13. La repubblica termidoriana: 10 giugno 1794: si scatena il “grande terrore”. 25 Giugno 1794: vittoria francese a Fleurs. 27 Luglio 1794: colpo di stato che pone fine al potere di Robespierre. Aprile 1795: pace separata con la Prussia. Luglio 1975: pace con la Spagna. 23 settembre 1975: costituzione dell’anno III. 5 ottobre 1795: una manifestazione di monarchici viene dispersa con la forza. 1795: annessione del Belgio alla Francia. Maggio 1796: arresto di Babeuf, che stava organizzandola congiura degli uguali. Gennaio 1797: Vittoria di Bonaparte a Rivoli Veronese. Marzo 1797: nel rinnovo parziale delle camere i monarchici ottengono la maggioranza. 29 giugno 1797: nascita della Repubblica Cisalpina. 17 ottobre 1797: pace di Campoformio. 15 febbraio 1798: repubblica romana. 21 luglio 1798: vittoria francese nella battaglia delle piramidi, dieci giorno dopo la flotta di Napoleone è distrutta ad Abuquir. Dicembre 1798: i francesi cacciano i Savoia dal Piemonte. 24 gennaio 1799: Repubblica partenopea. 9 novembre 1799: con un colpo di stato il Direttorio cessa di esistere. 14. Guerra civile americana: Nel corso del 1800 si verifica l’espansione della società nordamericana verso i territori dell’ovest. Fu una dura lotta non solo contro una natura selvaggia ma anche contro le tribù nomadi dei pellirosse. Disseminata di massacri, l’avanzata verso ovest si rivelò un processo rapido e inarrestabile ed entro il 1870 vennero creati 24 nuovi stati che si aggiunsero agli originali 13. Negli Stati Uniti prende forma una moderna società industriale. Contemporaneamente si profila un profondo contrasto fra stati del Sud e del Nord Crisi politica guerra di Secessione (1861-65). Le radici di questo conflitto erano in parte politiche, in parte economiche e sociali. Stati del nord-est: dinamico sistema industriale (tessile e meccanico). Stati del sud: stati agricoli: coltura estensiva del cotone e del tabacco, per mezzo del lavoro di centinaia di migliaia di schiavi neri. Gli stati del Nord chiedevano una politica protezionistica che difendesse le produzioni manifatturiere dalla concorrenza europea; i latifondisti del sud, esportatori di materie prime, erano invece contrari a ogni politica che limitasse i commerci. Inoltre, la questione dello schiavismo creava profonde lacerazioni tra il nord (antischivista) e il sud (schiavista). Gli stati del Sud iniziano una guerra civile in risposta all’elezione ala presidenza dell’antischiavista Lincon. 1861: confederazione degli stati del sud. Dopo quattro anni di scontri, grazie alle vittorie di Gettysburg e di Vicksburg (luglio 1863), i nordisti ebbero definitivamente il sopravvento, costringendo le armate sudiste alla resa (9 Aprile 1865). Il sud, stremato dal lungo conflitto, subì la dura supremazia del nord, che si avviava a un’ulteriore fase di espansione economica e all’introduzione di riforme sociali e politiche favorevoli ai propri interessi. Alla fine del conflitto viene stabilita la parità giuridica tra bianchi e neri. Dopo aver accettato questi nuovi principi, gli stati della ex Confederazione vennero riammessi nell’Unione. Era la fine dello schiavismo. Cominciava così il difficile cammino dell’integrazione dei neri nella società bianca d’America, che per molti aspetti non si è ancora oggi concluso. L’assassinio del presidente Lincon, avvenuto il 14 Aprile 1865 per mano di un provocatore sudista armato dai circoli reazionari, metteva in luce che la pacificazione tra nord e sud rimaneva un problema ben lontano dall’essere risolto una volta per tutte e che la questione dei neri segnava profondamente la società americana. L’affrancamento degli schiavi neri non modifica sostanzialmente le loro condizioni di vita e la loro collocazione cosiale. Nuove leggi regolano la vita della componente di colore della popolazione del sud. I vecchi latifondisti danno vita a organizzazioni che si prefiggono la violenta repressione dei diritti dei neri. 15. Rivoluzione in Russia: 1905: dopo la sconfitta nella guerra con il Giappone, la Russia conosce una 1° scossa rivoluzionaria; 1906-11: tentativo riformatore del ministro Stolypin; Marzo 1917: insurrezione di Pietrogrado, abdicazione dello Zar e instaurazione di un governo provvisorio; Aprile 1917: Lenin schiera i bolscevichi sulla linea di una rivoluzione socialista; Novembre 1917: presa del potere da parte dei bolscevichi; 3 Marzo 1918: con la pace di Brest-Litovsk la Russia esce dal conflitto mondiale. 16. La III internazionale: Tra le formazioni che aderirono alla 3 Internazionale (o internazionale comunista) si delinearono 2 tendenze: • Sede ad Amsterdam: fedele al sindacalismo rivoluzionario ed a una concezione di democrazia popolare detta “comunismo dei consigli”; • Sede a Berlino vicina alle posizioni di Lenin e Trockij. Al secondo congresso dell’internazionale (1920) Lenin riuscì a far prevalere la sua linea, e chiedeva di abbandonare il sindacalismo rivoluzionario e di aderire ai sindacati maggioritari. Al 2° congresso di Mosca vennero stabilite le 21 condizioni per aderire all’internazionale: • I partiti dovevano conformarsi pienamente al modello bolscevico e puntare alla dittatura del proletariato; • Dovevano accettare il “centralismo democratico” (struttura interna fortemente gerarchizzata e centralizzata) orientandosi alla prospettiva rivoluzionaria e garantire la solidarietà con l’Unione Sovietica; • Espulsione delle correnti riformiste. In Italia 1921 congresso di Livorno nasce il Partito comunista italiano staccatosi dal partito socialista. Nel congresso di Mosca Lenin rimaneva fedele all’idea di una rivoluzione internazionale in tempi brevi, l’impazienza rivoluzionaria andava condannata esigenza di rafforzare il movimento operaio europeo.
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