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Risposte esame Linguistica Italiana, Appunti di Linguistica

Risposte test intermedi e paniere esame linguistica italiana

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 20/05/2021

Lari.M
Lari.M 🇮🇹

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Domanda 1: Che cosa si intende per minoranze linguistiche? • popolazioni che parlano lingue minori • gruppi di popolazione che parlano una lingua materna diversa da quella di una maggioranza • parlanti nativi di una lingua residenti all’estero • popolazioni che non parlano lingue neolatine Domanda 2: All’interno della ‘questione della lingua’ chi fu il primo a proporre fiorentino del ‘300 come modello? • Niccolò Machiavelli • Lionardo Salviati • Pietro Bembo • Ottavio Rinuccini Domanda 3: Per quali scopi sono stati scritti i dialetti italiani nel Medioevo? • per soli scopi letterari • per farsi capire dal popolo • a scopi amministrativi, religiosi e anche letterari • per soli scopi amministrativi e religiosi Domanda 4: Quali sono le principali aree dialettali in Italia? • settentrionale e meridionale • settentrionale toscana a mediana • toscana mediana e meridionale • settentrionale, toscana e centro-meridionale Domanda 5: Quali sono le variabili sociali più significative? • strato (o gruppo) sociale, età, sesso • età, sesso, provenienza geografica • età e sesso • età e provenienza geografica Domanda 6: A che cosa corrisponde esattamente l’italiano ‘neo-standard’? • all’italiano parlato da tutti • all’italiano parlato dalle persone mediamente colte • all’italiano dei giornalisti • all’italiano dei professori Domanda 7: Errori di ortografia, mancata percezione dei confini di parola, uso improprio dei segni paragrafematici e pronunce errate: a quale tipo di italiano appartengono? • italiano scorretto • italiano comune • italiano parlato dagli stranieri • italiano popolare Domanda 8: Quale è la componente principale del linguaggio giovanile? • l’italiano popolare • l’italiano neostandard • l'italiano colloquiale e informale • l’italiano misto a elementi stranieri Domanda 9: Quali sono i principali fattori della ‘situazione’ linguistica? • il registro e il tono • il campo, il tenore e il modo • l’ora e le condizioni dei partecipanti • il campo e i modo Domanda 10: All’interno dei sottocodici, distinguiamo fonetica e morfologia • lingue interferenti e lingue settoriali • lingue speciali e lingue interferenti • lingue speciali e lingue settoriali • una tipologia di sottocodici, distinta dai linguaggi settoriali Domanda 1: Come si chiamano i foni che risultano dall’attivazione della vibrazione laringea, senza che nel tratto fonatorio superiore (faringe, cavità orale e nasale) si produca nessun’altra fonte di rumore? • vocali • consonanti • suoni sordi • suoni sonori Domanda 2: Come si classificano le vocali quanto alla posizione della lingua? • anteriori (o palatali), centrali, posteriori (o velari) • anteriori (o palatali), posteriori (o velari) • anteriori (o palatali), posteriori (o velari) • alte, medio-alte, medio-basse, basse Domanda 3: Come si chiamano i foni prodotti quando due articolatori si toccano in modo da bloccare completamente l’uscita dell’aria dalla cavità orale, almeno per un istante? • fricativi • approssimanti • occlusivi • nasali Domanda 4: I grafemi dell’italiano coincidono con quelli dell’Alfabeto Fonetico Internazionale? • sempre • mai • in alcuni casi • solo per le consonanti Domanda 5: Come si chiama la coppia di parole distinte da un solo fonema? • coppia equivalente • sionimi • coppia allofona • coppia minima Domanda 6: Un simbolo dell’alfabeto fonetico racchiuso tra due barrette oblique (es. /p/) indica: • un fono • un fonema • un grafema • un moerfema Domanda 7: Come si chiamano i suoni che non hanno funzione distintiva in quanto non possono formare coppie minime, e che sono invece predicibili dal contesto? • allofoni o varianti posizionali • allografi • omofoni • omografi Domanda 8: In quale tipo di italiano odierno si verifica con una certa frequenza la dissimilazione? • neo-standard • giovanile • popolare • colto Domanda 9: Quali fenomeni corrispondono a inserzione? • prostesi ed epitesi • prostesi ed epentesi • prostesi ed aferesi • prostesi, epitesi ed epentesi Domanda 10: Quali categorie di parole innescano il raddoppiamento fonosintattico ‘regolare’? • tutte • tutti i monosillabi • 11 monosillabi atoni e 4 bisillabi piani • 4 monosillabi atoni e 11 bisillabi piani Domanda 1: DOMANDA 1 In un dittongo • due vocali costituiscono il nucleo della sillaba • una vocale costituisce il nucleo della sillaba, e una consonante costituisce la coda della sillaba • una vocale costituisce il nucleo della sillaba, e una vocale costituisce la coda della sillaba • due vocali costituiscono la coda della sillaba Domanda 2: DOMANDA 2 Le consonanti /k g/ sono • occlusive velari • occlusive velari sonore • occlusive velari sorde • occlusive palatali Domanda 3: DOMANDA 3 I foni sono indicati racchiudendo i simboli IPA • tra parentesi uncinate • tra sbarre oblique • tra parentesi tonde • tra parentesi quadre Domanda 4: DOMANDA 4 La «rima» sillabica è formata • dall’onset (attacco) più il nucleo Domanda 4: La presenza o l’assenza del dittongo in forme rizotoniche o arizotoniche corrisponde a casi di: • allotropia • allomorfia • allofonia • allografoa Domanda 5: Gli affissi si dividono in: • derivazionali e flessivi • semplici e composti • derivati e composti • anteriori e posteriori Domanda 6: Articolo, Nome, Aggettivo, Pronome, Verbo, Avverbio, Preposizione, Congiunzione e Interiezione: come si chiamano? • parole lessicali • categoria • parti del discorso • predicati Domanda 7: La parola ‘"permercato", formata per prefissazione è: • un neologismo • un anglismo • un cultismo • un calco Domanda 8: I suffissi -ità/-tà/-età, -ezza, -ìa e –ura si aggiungono: • al nome • all'aggettivo • al nome e all'aggettivo • né a nome né all'aggettivo Domanda 9: Il verbo "ingiallire", quanto a formazione, è detto: • paradigmatico • parasintetico • prefissale • intransitivo Domanda 10: Quale delle seguenti è una formazione per giustapposizione? • strapulito • periegesi • arcivescovo • bar-ristorante Domanda 1: DOMANDA 1 La combinazione di radice e vocale tematica è detta • morfema lessicale • tema • morfema libero • morfema legato Domanda 2: DOMANDA 2 La composizione è il processo morfologico che • prevede la formazione di una parola nuova tramite l’aggiunta di un affisso a un morfema lessicale • prevede la formazione di una parola nuova tramite l’aggiunta di un suffisso a un morfema lessicale • produce parole nuove a partire da due parole autonome preesistenti • aggiunge alla parola di base informazioni relative alle categorie flessive Domanda 3: DOMANDA 3 Quando il significato delle parole derivate per prefissazione non è composizionale, parliamo di prefissati • morfologicamente opachi • morfologicamente trasparenti • semanticamente opachi • semanticamente trasparenti Domanda 4: DOMANDA 4 Il suffisso «-ezza» • si aggiunge a Nomi e forma Aggettivi • si aggiunge ad Aggettivi e forma Nomi • si aggiunge a Verbi e forma Aggettivi • si aggiunge a Nomi e forma Verbi Domanda 5: DOMANDA 5 Il passaggio «pasta => impastare» è un caso di • derivazione per suffisazione • derivazione per conversione • derivazione per flessione • parasintesi Domanda 6: DOMANDA 6 «Altopiano» e «pescecane» sono rispettivamente • il primo, un composto con la testa a sinistra, il secondo un composto con la testa a destra • il primo, un composto con la testa a destra, il secondo un composto con la testa a sinistra • due composti, entrambi con la testa a sinistra • due composti, entrambi con la testa a destra Domanda 7: DOMANDA 7 In genere, nei plurali dei composti esocentrici («giramondo», «senzatetto», ecc.) • la testa si flette al plurale, sia che si trovi in prima posizione sia che si trovi in seconda posizione • non c’è flessione • la testa si flette al plurale, solo se si trova in prima posizione • la testa si flette al plurale, solo se si trova in seconda posizione Domanda 8: DOMANDA 8 I prefissoidi e i suffissoidi (detti anche temi lessicali) • diversamente da prefissi e suffissi, sono portatori di un significato lessicale • diversamente da prefissi e suffissi, non veicolano un significato lessicale • come prefissi e suffissi, sono portatori di un significato lessicale • come prefissi e suffissi, non veicolano un significato lessicale • col berretto • il ragazzo • ha rotto • un vetro Domanda 9: DOMANDA 9 Quale delle seguenti affermazioni è falsa? • Tutti i verbi non-transitivi sono inaccusativi • i verbi inaccusativi, nei tempi composti, hanno tutti l’ausiliare «essere» • i verbi inaccusativi si distinguono in semplici e pronominali • la posizione basica del Soggetto di un V inaccusativo è all’interno del SV Domanda 10: DOMANDA 10 Il passivo è possibile • con i V che assegnano al loro Soggetto il ruolo tematico di AGENTE • con i V che assegnano al loro Soggetto il ruolo tematico di POSSESSORE • con i V che assegnano al loro Soggetto il ruolo tematico di LUOGO • con i V intransitivi Domanda 1: Come si chiamano gli elementi intermedi tra frase e parole? • costuzioni • sequenze • sintagmi • connettori Domanda 2: Di quanti tipi sono i sintagmi? • Nominali e Verbali • Nominali, Aggettivali, Verbali, Proposizionali, Avverbiali • Nominali, Aggettivali e Avverbiali • Nominali, Aggettivali, Verbali Domanda 3: Nella frase, quali sono gli elementi generalmente obbligatori? • quelli nucleari • quelli extra-nucleari • sia quelli nucleari sia quelli extra-nucleari • né quelli nucleari né quelli extra-nucleari Domanda 4: «Piove» è una frase? • no: è solo un verbo • lo è solo nell'italiano parlato • dipende dal contesto • sì: è una frase zero-valente Domanda 5: Quale è, di solito, l’argomento verbale più saliente della frase? • Verbo • Soggetto • Oggetto • Aggettivo Domanda 6: A cosa corrisponde il tradizionale ‘Complemento oggetto’? • all'Oggetto Diretto • al Nome • all'Oggetto Indiretto • Sia all’Oggetto Diretto sia a quello Indiretto Domanda 7: Come possono essere suddivisi i verbi non-transitivi? • Non hanno distinzioni • Diretti e Indiretti • Personali e Impersonali • Inaccusativi e Non-Inaccusatvi Domanda 8: I verbi zero-valenti sono di solito: • atmosferici • transitivi • non-transitivi • riflessivi Domanda 9: Quali sono gli ausiliari del passivo? • essere e potere • essere, venire e andare • essere, venire, fare e andare • essere e venire Domanda 10: Come si chiama l’insieme delle forme flesse di un Verbo? • declinazione • evoluzione • paradigma • formazione Domanda 1: DOMANDA 1 Quale dei seguenti verbi presenta allomorfia tematica al presente indicativo? • potere • amare • dormire • temere Domanda 2: DOMANDA 2 Quale dei seguenti verbi presenta un infinito irregolare (cioè non derivabile dalla base tematica del presente) • dire • vivere • nascondere • concedere • articoli, dimostrativi e esclamativi Domanda 2: Come si classificano in assoluto gli articoli? • definiti e indefiniti • definiti, indefiniti, singolari e plurali • definiti, indefiniti, singolari, plurali, maschili e femminili • definiti, indefiniti, singolari, plurali, determinativi e indeterminativi Domanda 3: I superlativi ottenuto attraverso suffisso sono solo del tipo - issimo? • si • no: possono comporsi anche attraverso -errimo • no: possono comporsi anche attraverso 'molto' • no: possono comporsi anche attraverso iper- Domanda 4: La cosiddetta ‘estrazione del complemento’ è un fenomeno che interessa: • il Sintagma Verbale • il Sintagma Avverbiale • il Sintagma Nominale • ill Sintagma Poposizionale Domanda 5: I pronomi clitici: • sono atoni • sono tonici • possono essere sia atoni sia tonici • sono liberi Domanda 6: "Io" e "me" sono pronomi: • liberi • clitici • proclitici • enclitici Domanda 7: "Le vedo" contiene: • un pronome libero • un clitico accusativo • un clitico non accusativo • un enclitico Domanda 8: "Ci" e "vi" sono pronomi: • liberi • clitici accusativi • clitici locatici • clitici partitivo-genitivi Domanda 9: Come si chiama una frase del tipo "Gianni fuma la pipa"? • frase semplice • frase matrice • frase complessa • frase minima Domanda 10: Il periodo ipotetico è costituito da due elementi, uno dei quali è: • una proposizione temporale • una proposizione causale • una proposizione relativa • una proposizione condizionale Domanda 1: DOMANDA 1 Quale di queste frasi contiene un pronome libero? • Guarda! È lui il ragazzo di cui ti parlavo! • È arrivata Maria, ma non sono riuscito a parlarle • Mi hanno colpito le sue parole • Non lo sopporto proprio, tuo fratello! Domanda 2: DOMANDA 2 Quale delle seguenti affermazioni è falsa? • il verbo «alzarsi» è un verbo inerentemente pronominale • i verbi inaccusativi pronominali non ammettono l’uso del riflessivo libero • il verbo «pentirsi» è un verbo inerentemente pronominale • il verbo «accorgersi» non possiede una corrispondente forma transitiva Domanda 3: DOMANDA 3 Quale delle seguenti frasi complesse contiene una frase ridotta? • Silvia crede Tobia al mare • Silvia crede che Tobia sia al mare • Silvia crede di andare al mare • Sembra che Tobia sia al mare Domanda 4: DOMANDA 4 Quale delle seguenti frasi complesse contiene una frase nucleare soggettiva? • È evidente che non dici la verità • L’ho costretto a dirmi la verità • Voglio che tu mi dica la verità • Non so se sia partito Domanda 5: DOMANDA 5 In quale delle seguenti frasi complesse, il controllore della proposizione infinitiva è l’Oggetto indiretto della frase matrice? • A Paolo piace molto uscire con Marta • Paolo pensa di uscire con Marta • Paolo ha invitato Marta a uscire con lui • Paolo lavora per vivere. Domanda 6: DOMANDA 6 Quale delle seguenti frasi complesse contiene una proposizione con un congiuntivo dubitativo? Domanda 6: Nella lingua parlata è frequente l’uso di rafforzare i dimostrativi attraverso l’aggiunta di: • avverbi deittici di spazio • ripetizioni • tutti gli avverbi • interiezioni Domanda 7: Il valore di "che" (polivalente) in "Vieni qui che ti lavo" è specificamente: • consecutivo-finale • temporale • causale • relativo Domanda 8: L’avverbio "allora", spesso usato con valore consecutivo o come segnale discorsivo, quale valore originale aveva? • causale • consecutivo • temporale • finale Domanda 9: Nella frase " Niente pane, oggi", che valore ha "niente"? • aggettivo • avverbio • nome • congiunzione Domanda 10: Quali delle seguenti formazioni è un composto di temi lessicali? • smog • paninoteca • happening • stracomodo Domanda 1: DOMANDA 1 Quale di queste affermazioni è falsa? • Nell’italiano dell’uso medio l’opposizione di lunghezza consonantica è scarsamente produttiva • Nell’italiano dell’uso medio è assente il fenomeno di prostesi di /i/ davanti a «/s/ + consonante» • Nell’italiano dell’uso medio manca il raddoppiamento fonosintattico • Nell’italiano dell’uso medio i fenomeni di elisione e troncamento sono poco produttivi Domanda 2: DOMANDA 2 Quale dei seguenti tratti non è caratteristico dell’italiano dell’uso medio? • Prevalere del clitico locativo «vi» su «ci» • Uso del clitico locativo «ci» in associazione con i verbi «avere» e «essere» • Uso abbondante di frasi marcate • Uso abbondante della «che polivalente» Domanda 3: DOMANDA 3 Quale dei seguenti tratti non è caratteristico dell’italiano dell’uso medio? • Prevalere di «quale» su «che» nelle frasi interrogative • Prevalere di «cosa» su «che cosa» o «che» nelle frasi interrogative • Restrizione dei contesti in cui si usa il congiuntivo • Accordo «a senso» con nomi collettivi indicanti quantità Domanda 4: DOMANDA 4 Quale delle seguenti affermazioni è falsa? • «Bambinaia» è un prestito di necessità • «Baby-sitter» è un prestito di lusso • Il prestito che avviene a seguito di scambi tra comunità linguistiche diverse che vivono a contatto è detto «diretto» • Quando una lingua svolge il ruolo di mediazione tra altre due, parliamo di «prestiti mediati» Domanda 5: DOMANDA 5 Quale di questi prestiti è adattato fonologicamente ma non morfologicamente? • brindisi • guerra • tablet • smog Domanda 6: DOMANDA 6 Quale dei seguenti calchi presenta la struttura modificatore-testa? • alta fedeltà • guerra fredda • pellerossa • grattacielo Domanda 1: DOMANDA 1 Il venetico, l’osco-umbro, il sannitico, il gallico • sono lingue pre-romane • sono lingue indoeuropee, derivate dal latino • sono lingue di superstrato • sono lingue di sostrato non-indoeuropee Domanda 2: DOMANDA 2 L’etrusco • è una lingua di sostrato non-indoeuropea • è una lingua di superstrato • è una lingua pre-romana di origine indoeuropea • è la lingua da cui deriva il latino Domanda 3: DOMANDA 3 L’influsso delle lingue di sostrato è sicuro • nei toponimi • nel fenomeno della «gorgia toscana» • nello sviluppo del fonema /y/ nei dialetti italiani settentrionali e nelle varietà galloromanze Domanda 3: DOMANDA 3 La rima siciliana • è una conseguenza della toscanizzazione di testi siciliani • è una conseguenza della sicilianizzazione di testi toscani • è un procedimento in uso presso i poeti della Scuola poetica siciliana • è una conseguenza dell’evoluzione del sistema vocalico nel siciliano antico Domanda 4: DOMANDA 4 Il passaggio «solidus» => «soldus» è un caso di • sincope • apocope • troncamento • aferesi Domanda 5: DOMANDA 5 In latino, l’accento • non aveva valore distintivo, diversamente che in italiano • aveva valore distintivo, diversamente che in italiano • non aveva valore distintivo, come in italiano • aveva valore distintivo, come in italiano Domanda 6: DOMANDA 6 L’esito /nd/ > /nn/ nei dialetti centro-meridionali è un caso • di assimilazione perseverativa • di assimilazione anticipatoria • di dissimilazione anticipatoria • di dissimilazione perseverativa Domanda 7: DOMANDA 7 Il raddoppiamento fonosintattico «irregolare» è innescato • da alcuni monosillabi atoni • da tutte le parole tronche • da alcune parole tronche • da tutti i monosillabi atoni Domanda 8: DOMANDA 8 Il raddoppiamento fonosintattico era in origine un fenomeno • di assimilazione anticipatoria • di assimilazione perseverativa • di dissimilazione anticipatoria • di dissimilazione perseverativa Nelle varieta toscane le occlusive sorde in posizione intervocalica • si sonorizzano sistematicamente e spesso dileguano • non si sonorizzano mai • si sonorizzano tendenzialmente • si sonorizzano in alcune forme Domanda 10: DOMANDA 10 L’evoluzione /rj/ > /j/ • è tipica delle varietà toscane • è tipica delle varietà toscane e settentrionali • è tipica delle varietà toscane e meridionali • è tipica delle varietà toscane e centrali Domanda 1: Alle quattro coniugazioni regolari del latino, oltre ai verbi in -ĭo, quale altra categoria occorre aggiungere? • gli irregolari esse, posse, velle, ire. • i deponenti • gli incoativi • nessuna Domanda 2: Come si chiamano i passaggi di coniugazione di singoli verbi? • metafore • metaplasmi • metafonesi • metatesi Domanda 3: Come si chiamano i verbi che indicano un’azione che dura o che si ripete a intervalli regolari? • incoativi • frequentativi • derivativi • iterativi Domanda 4: In italiano antico è attestata al presente indicativo una forma che è la regolare continuazione del lat. vĭdeo. Quale? • vedo • vedeo • veggio • video Domanda 5: I verbi incoativi in italiano sono costruiti con l’interfisso: • -id- • -isc- • -usc- • -esc- Domanda 6: Il problema dell’origine del morfema i II.a sing. dell’indicativo e del congiuntivo in italiano, si lega: • alla genesi del ‘plurale vocalico’ • alla preesistenza del sostrato celtico • a nessun fenomeno ancora chiarito • alle leggi evolutive generali del latino volgare Domanda 7: In particolare, il morfema di II pers. -i che appare oggi caratteristico di italiano e romeno, si sarebbe esteso a tutte le coniugazioni a Domanda 6: DOMANDA 6 Nel composto «manoscritto» troviamo l’ordine MODIFICATORE-TESTA perché • si tratta di un cultismo • si tratta di un prestito dall’inglese • si tratta di una forma che rispetta la struttura basica dei composti italiani • si tratta di una forma risalente all’italiano antico Domanda 7: DOMANDA 7 Il morferma «-i» della II singolare dell'indicativo presente di «dare» e «stare» (dai, stai) • è la regolare continuazione di «-S» latina • è analogico su quello della II pers. sing. dell’indicativo presente della I coniugazione • è analogico su quello della II pers. sing. dell’indicativo presente della II-III coniugazione • è analogico su quello della II pers. sing. dell’indicativo presente della IV coniugazione Domanda 8: DOMANDA 8 Quale delle seguenti affermazioni è falsa? • La I e la II pl. dell’imperfetto di «essere» continuano regolarmente le forme latine originarie • In italiano, tutti gli imperfetti si formano aggiungendo «-va-» direttamente al tema verbale • La terminazione dell’imperfetto di IV coniugazione «-iva» è di origine analogica • In fiorentino, la forma più antica del morfema di I sing. dell’imperfetto era «-a» Domanda 9: DOMANDA 9 La desinenza «-a» del congiuntivo presente di II-IV coniugazione proviene originariamente: • dalla III coniugazione • dalla II coniugazione • dalla IV coniugazione • dalla II e dalla IV coniugazione Domanda 10: DOMANDA 10 Il condizionale del tipo «serìa»/«avrìa», che si incontra in vari dialetti italiani tra cui il siciliano antico, • deriva dalla giustapposizione dell’infinito del verbo e dell’imperfetto dell’ausiliare «avere» • è la regolare continuazione dell’indicativo piuccheperfetto latino • è la regolare continuazione dell’indicativo imperfetto latino • deriva dalla giustapposizione dell’infinito del verbo e del perfetto dell’ausiliare «avere» Domanda 1: DOMANDA 1 L’ordine Aggettivo-Nome in italiano • è possibile ma è soggetto a notevoli restrizioni • è sempre possibile • non è mai possibile • è quello fondamentale Domanda 2: DOMANDA 2 In italiano antico l’enclisi si verifica • quando il verbo è in posizione iniziale di frase • quando il verbo non è in posizione iniziale • quando il verbo è in una frase subordinata • quando il verbo è al modo imperativo Domanda 3: DOMANDA 3 Il passaggio dal lat. «IECUR FICATUM» ‘fegato ripieno di fichi’ all’it. «fegato» deriva • da un’associazione per contiguità tra i significanti (le parole) • da un’associazione per contiguità tra i referenti • da un’associazione per similarità tra i referenti • da un’associazione per contiguità tra i significati Domanda 4: DOMANDA 4 Due parole di una lingua che, pur essendo riconducibili allo stesso etimo, si presentano differenziate formalmente (e a volte semanticamente) vengono dette • allotropi • latinismi • allomorfi • cultismi Domanda 5: DOMANDA 5 Quale delle seguenti forme italiane è un francesismo? • ceffo • gaudio • manicaretto • capo Domanda 6: DOMANDA 6 Quale delle seguenti forme italiane è un latinismo? • platea • piazza • vezzo • biscia Domanda 7: DOMANDA 7 Quale delle seguenti forme NON è di origine francese o provenzale? • orto • giardino • sire • donzella Domanda 8: DOMANDA 8 Quale delle seguenti forme fa parte del lessico ereditario? • pieve • causa • plebe • vizio Domanda 9: DOMANDA 9 Nel verso dantesco «Ma poi che vide ch’io non mi partiva», la desinenza del verbo «partiva» • è la regolare continuazione del morfema latino di I pers. sing. dell’imperfetto «- am» • è una forma analogica che sostituisce l’originario «partivo» • è la regolare evoluzione dell’italiano «partivo» • è la regolare continuazione del morfema latino di III pers. sing. dell’imperfetto «- at» Domanda 9: DOMANDA 9 I più importanti esponenti dell’Umanesimo volgare fiorentino furono • Lorenzo de’ Medici, Cristoforo Landino e Angelo Poliziano • Lorenzo de’ Medici, Angelo Poliziano e Flavio Biondo • Lorenzo de’ Medici, Cristoforo Landino e Flavio Biondo • Cristoforo Landino, Flavio Biondo e Angelo Poliziano Domanda 10: DOMANDA 10 La lingua dell’«Orlando innamorato» • è influenzata dalle lingue di koinè soprattutto a livello fonetico e morfologico • è influenzata dalle lingue di koinè soprattutto a livello lessicale • è influenzata dal modello petrarchesco e toscaneggiante • è influenzata dai modelli proposti dai letterati dell’Umanesimo volgare fiorentino Domanda 1: Il betacismo e il raddoppiamento fonosintattivo "a bboce" dell’iscrizione della Catacomba di Commodilla sono? • fenomeni settentrionali • fenomeni toscani • fenomeni centro-meridionali • fenomeni meridionali estremi Domanda 2: A che tipo di testi appartiene il cosiddetto ‘conto navale pisano’? • testi pratici • testi didascalici • testi religiosi • testi letterari Domanda 3: Forme con prefissazione e suffissazione, abbondanza di prestiti: a quale modello si rifanno questi tratti della Scuola Siciliana? • latino • francese • provenzale • arabo Domanda 4: Chi è l’autore dell’unica canzone pervenutaci in siciliano illustre "Pir meu cori alligrari"? • Giacomo da Lentini • re Enzo • Pier delle Vigne • Stefano Protonotaro Domanda 5: Quale stilnovista mostra un lessico amoroso in forte debito con quello della filosofia e della medicina? • Guido Guinizelli • Guido Cavalcanti • Cino da Pistoia • Lapo Gianni Domanda 6: La" Vita nuova" è: • un prosimetro • un romanzo in prosa • una raccolta di versi • un canzoniere Domanda 7: In quale opera Dante ricerca, sul piano teorico, il ‘volgare illustre’? • Vita nuova • Convivio • De vulgari eloquentia • Monarchia Domanda 8: Nelle sue forme normali, la lingua di Boccaccio corrisponde: • al fiorentino popolare • al fiorentino aulico dello Stilnovo • al fiorentino medio-alto • al fiorentino medio-basso Domanda 9: La selezione operata da Petrarca nei confronti del lessico tradizionale comporta: • un aumento delle parole • una diminuzione delle parole • nessuna variazione sensibile sul numero delle parole • una ricerca esasperata di neologismi Domanda 10: Chi fu, ancora nel Quattrocento, a proporre la prima grammatica del volgare? • Luigi Pulci • Leonardo Bruni • Angelo Poliziano • Leon Battista Alberti Domanda 1: In quale anno sono state pubblicate le "Prose della volgar lingua" di Bembo? • 1516 • 1521 • 1525 • 1532 Domanda 2: Chi è l’autore settentrionale che per primo si adegua evidentemente alla norma di Bembo? • Matteo Maria Boiardo • Ludovico Ariosto • Matteo Bandello Domanda 2: Per quale autore il lessico scientifico costituisce un nuovo serbatoio per la poesia? • Galileo Galilei • Francesco Redi • Giambattista Marino • Emanuele Tesauro Domanda 3: Quale è il principale modello classico del ‘recitar cantando’? • la tragedia • la commedia • l'elegia • il mimo Domanda 4: Quale fu il grande modello culturale francese per l’illuminismo europeo? • il Candide • le Grammaires raisonnées • l’Encyclopédie • i testi rivoluzionari Domanda 5: Lo stile essenziale definito "style coupé" quale tipo di scrittura caratterizza nel Settecento? • il teatro • il giornalismo • la poesia • il romanzo Domanda 6: Secondo quale autore italiano, le lingue sono in origine tutte ‘barbare’ ed evolvono poi per combinazioni casuali? • Carlo Goldoni • Melchiorre Cesarotti • Giuseppe Parini • Pietro Verri Domanda 7: Per quale autore la ‘poesia’ e ritenuta mezzo di conoscenza a tutti gli effetti? • Ugo Foscolo • Melchiorre Cesarotti • Giambattista Vico • Vittorio Alfieri Domanda 8: Uno degli obiettivi della poesia dell’Arcadia è: • ritornare alla poesia dantesca • eliminare gli elementi prosastici • eliminare gli eccessi della poesia barocca • ritornare sugli stilemi della poesia barocca con maggior energia Domanda 9: Il ‘tono’ della lingua di Metastasio è tipicamente: • medio • alto • aulico • basso Domanda 10: Carlo Goldoni scrive: • in italiano • in dialetto veneto • alcune opere in italiano altre in dialetto veneto • in francese Domanda 1: DOMANDA 1 Quale di queste affermazioni riassume l’atteggiamento di Bembo nei confronti del «Decameron» di Boccaccio? • Bembo propone all’imitazione soltanto la lingua delle parti dell’opera di registro più elevato • Bembo propone all’imitazione la lingua dell’intera opera • Bembo propone all’imitazione soltanto la lingua delle parti dell’opera di registro medio • Bembo esprime varie riserve nei confronti del «Decameron» a causa del suo plurilinguismo Domanda 2: DOMANDA 2 La revisione linguistica dell’«Orlando furioso» è caratterizzata • dalla progressiva sostituzione di settentrionalismi e latinismi con forme del toscano letterario trecentesco • dalla progressiva sostituzione di settentrionalismi, con latinismi e forme del toscano letterario trecentesco • dalla progressiva sostituzione di settentrionalismi, con latinismi e forme del fiorentino vivo • dalla progressiva sostituzione di settentrionalismi e latinismi con forme del fiorentino vivo Domanda 3: DOMANDA 3 Quale di queste affermazioni è falsa? • Gian Giorgio Trissino pubblicò nel 1529 uno dei tre codici superstiti del «Convivio» • La tesi cortigiana ebbe sostenitori soprattutto nell’Italia del Nord • Secondo il Calmeta e l’Equicola il modello della lingua cortigiana doveva essere la corte papale • Secondo Trissino la lingua poetica italiana deriverebbe dal contributo di diversi volgari italiani Domanda 4: DOMANDA 4 Il «Discorso o dialogo intorno alla nostra lingua» venne scritto fondamentalmente • per replicare alle tesi di Trissino • per replicare alle tesi di Bembo • per replicare alle tesi di Castiglione • per replicare alle tesi di Equicola • fiorentino parlato colto e lombardo • toscano letterario e lombardo • lombardo e francese Domanda 4: Nel passaggio ai "Promessi sposi" del ’27, quali sono per Manzoni le fonti della lingua ‘genericamente toscana’ che usa? • dialogo con i parlanti toscano • lettere • vocabolari e spogli linguistici • frequenti soggiorni in Toscana Domanda 5: Che compiti aveva la commissione affidata a Manzoni dal ministro Broglio? • verificare il livello di scolarità degli italiani • diffondere nel popolo la buona lingua e la buona pronuncia • formare gli insegnanti di italiano • scrivere un vocabolario Domanda 6: Quale fu il principale obbiettivo polemico di G.I. Ascoli nel celebre intervento del 1873? • Alessandro Manzoni e i suoi seguaci • il Vocabolario della Crusca • il romanzo verista • i puristi Domanda 7: Quale vizio fu contestato ai manzoniani più osservanti? • una lingua troppo banale • una lingua troppo difficile • l’abuso di fiorentinismi • l’abuso di arcaismi Domanda 8: In che lingua scrive Giuseppe Gioacchino Belli? • in piemontese • in siciliano • in napoletano • in romanesco Domanda 9: Cosa si intende per ‘impersonalità’ nel romanzo verista? • mancanza della voce di un autore onnisciente • uso abbondante dei verbi impersonali • personaggi privi di volontà • stile privo di carattere e incisività Domanda 10: La ricerca del fonosimbolismo è una caratteristica della lingua di: • Giovanni Verga • Giovanni Pascoli • Alessandro Manzoni • Luigi Pirandello Domanda 1: Che politica linguistica fu adottata dal regime fascista? • nazional-puristica • fiorentinista • esterofila • popolare Domanda 2: Quale autore sostenne un’idea linguistica di impronta ‘tecnologica’ legata alle grandi aree industriali del Nord? • Bruno Migliorini • Pier Paolo Pasolini • Giovanni Nencioni • Antonio Gramsci Domanda 3: La tendenza al conio di parole nuove dal greco e dal latino è una procedura di quale linguaggio novecentesco? • poetico • tecnico-scientifico • politico • giornalistico Domanda 4: Che particolarità hanno i cosiddetti ‘tecnicismi collaterali’? • parole tecniche in quanto tali • parole tecniche che esistono solo in inglese • parole tecniche che non sono richieste da specifiche necessità • parole tecniche esportate dall’italiano alle lingue straniere Domanda 5: Quale era il livello di lingua utilizzato dalla RAI negli anni ’60- ’70? • molto alto • medio-alto • medio-basso • popolare Domanda 6: Che lingua usa Pirandello nelle sue opere narrative? • italiano neutro con residui di italiano letterario, toscanismi e neologismi • italiano misto di dialettalismi siciliani • dialetto siciliano • toscano letterario di indirizzo manzoniano Domanda 7: Che lingua materna parlava Svevo e sulla quale aveva maggior competenza? • il dialetto triestino misto al tedesco • l'italiano • il pensiero o le parole di un personaggio vengono riportati alla I persona senza che nessun elemento indichi l’inizio del discorso riportato Domanda 7: DOMANDA 7 Quali di queste raccolte furono scritte da Giovanni Pascoli? • Myricae, Canti di Castelvecchio, Poemetti • Myricae, Canti di Castelvecchio, Alcyone • Myricae, Alcyone, Poemetti • Alcyone, Canti di Castelvecchio, Poemetti Domanda 8: DOMANDA 8 Il linguaggio poetico di D’Annunzio • presenta affinità con quello pascoliano nella sintassi • non presenta particolari affinità con quello pascoliano • presenta affinità con quello pascoliano nell’uso degli arcaismi • presenta affinità con quello pascoliano nella scelta dei temi Domanda 9: DOMANDA 9 L’espressione «italiano popolare» deve la sua fortuna a • Tullio De Mauro • Francesco Sabatini • Paolo D’Achille • Gaetano Berruto Domanda 10: DOMANDA 10 Quale di queste affermazioni è falsa? • La lingua dei romanzi di Calvino è un italiano medio generico e ripetitivo • Luigi Pirandello opta per italiano neutro, in cui tuttavia si mescolano residui libreschi e letterari • La lingua di Svevo è una lingua privata, libera dai condizionamenti stilistici e retorici • La lingua di Gadda mira all’espressionismo attraverso la mescidanza di elementi diversi Set Domande LINGUISTICA ITALIANA LETTERATURA, MUSICA E SPETTACOLO (D.M. 270/04) Docente: Giola Marco Set Domande: LINGUISTICA ITALIANA LETTERATURA, MUSICA E SPETTACOLO (D.M. 270/04) Docente: Giola Marco © 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 25/11/2016 09:02:05 - 2/98 Indice Indice Lezioni .......................................................................................................................... p. 2 Lezione 002 ............................................................................................................................. p. 5 Lezione 003 ............................................................................................................................. p. 6 Lezione 004 ............................................................................................................................. p. 7 Lezione 005 ............................................................................................................................. p. 8 Lezione 006 ............................................................................................................................. p. 9 Lezione 007 ............................................................................................................................. p. 10 Lezione 008 ............................................................................................................................. p. 11 Lezione 009 ............................................................................................................................. p. 12 Lezione 010 ............................................................................................................................. p. 13 Lezione 011 ............................................................................................................................. p. 14 Lezione 012 ............................................................................................................................. p. 15 Lezione 013 ............................................................................................................................. p. 16 Lezione 014 ............................................................................................................................. p. 17 Lezione 015 ............................................................................................................................. p. 18 Lezione 016 ............................................................................................................................. p. 19 Lezione 017 ............................................................................................................................. p. 20 Lezione 018 ............................................................................................................................. p. 21 Lezione 019 ............................................................................................................................. p. 22 Lezione 020 ............................................................................................................................. p. 23 Lezione 021 ............................................................................................................................. p. 24 Lezione 022 ............................................................................................................................. p. 25 Lezione 023 ............................................................................................................................. p. 26 Lezione 024 ............................................................................................................................. p. 27 Lezione 025 ............................................................................................................................. p. 28 Lezione 026 ............................................................................................................................. p. 29 Lezione 027 ............................................................................................................................. p. 30 Lezione 028 ............................................................................................................................. p. 31 Lezione 029 ............................................................................................................................. p. 32 Lezione 030 ............................................................................................................................. p. 33 Lezione 031 ............................................................................................................................. p. 34 Lezione 032 ............................................................................................................................. p. 35 Lezione 033 ............................................................................................................................. p. 36 Lezione 034 ............................................................................................................................. p. 37 Lezione 035 ............................................................................................................................. p. 38 Lezione 036 ............................................................................................................................. p. 39 Lezione 037 ............................................................................................................................. p. 40 Set Domande: LINGUISTICA ITALIANA LETTERATURA, MUSICA E SPETTACOLO (D.M. 270/04) Docente: Giola Marco © 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 25/11/2016 09:02:05 - 5/98 Lezione 002 01.   Che l’italiano sia la lingua ufficiale d’Italia:  è detto nello Statuto autonomico della Provincia di Bolzano  è detto sia nella Costituzione che nella legge 1999/482  è detto espressamente nella Costituzione  è detto nello Statuto autonomico della Provincia di Bolzano e nella legge 1999/482 02.   La variazione diafasica:  indica la variazione della lingua condizionata dalla situazione comunicativa, in relazione allo spazio  indica la variazione della lingua condizionata dalla situazione comunicativa attraverso il tempo  indica la variazione della lingua condizionata dalla situazione comunicativa, dalla funzione del messaggio e dal contesto  indica la variazione della lingua condizionata dalla situazione comunicativa e dall’appartenenza dei parlanti a diversi strati sociali 03.   La ‘Slavia veneta’ è:  una regione di lingua slovena in Veneto  una regione della ex-Iugoslavia in cui si parlava veneto                                                       una regione di lingua slovena in Friuli (provincia di Udine)  una regione della Slovenia dove si parla veneto                                                                 04.   La legge n° 482 del 15 dicembre 1999, riconosce come lingue di minoranze:  i dialetti italiani  albanese, greco, sloveno, croato, tedesco, sardo, francoprovenzale, friulano, ladino, catalano, francese  sardo, francoprovenzale, friulano, ladino, catalano, francese  albanese, greco, sloveno, croato, tedesco, francese 05.   Una «varietà» di lingua è individuata:  dalla presenza di specifici tratti linguistici correlabili con fattori extralinguistici  dalla presenza di una grande variabilità di tratti linguistici al suo interno  dalla presenza di specifici tratti linguistici  dalla presenza di specifici tratti linguistici correlabili con l’area geografica e la classe sociale del parlante 06.   Quanti e quali sono gli assi di variazione in linguistica? 07.   Che cosa si intende per parlanti «bilingui» in Italia? Set Domande: LINGUISTICA ITALIANA LETTERATURA, MUSICA E SPETTACOLO (D.M. 270/04) Docente: Giola Marco © 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 25/11/2016 09:02:05 - 6/98 Lezione 003 01.   Alessandro Manzoni, nella versione definitiva dei I promessi sposi adottò:  la lingua coeva della classe colta della città di Firenze  la lingua coeva della classe colta della città di Milano  il fiorentino vivo del secolo XVI, sul modello di Machiavelli  il fiorentino del Trecento, sul modello di Bembo 02.   La maggiore regressione della dialettofonia si ebbe:  nel secondo dopoguerra (anni Cinquanta e Sessanta del Novecento)  durante il regime fascista  subito dopo l’Unità d’Italia, nel 1861  subito dopo l’Unità d’Italia, nel 1945 03.   La lingua proposta dal Vocabolario degli Accademici della Crusca (1612) corrisponde:  al fiorentino del Quattrocento  al fiorentino del Cinquecento  al fiorentino del Trecento                                                                                                    al fiorentino del Seicento 04.   La base dell’italiano moderno è:  nel fiorentino del Cinquecento  nel fiorentino moderno  nel fiorentino del secolo XVII  nel fiorentino del secolo XIV 05.   La tesi proposta da Pietro Bembo prevedeva l’adozione:  del fiorentino del secolo XVI  della lingua in uso presso la corte papale  di una lingua modellata sul greco e sul latino  del fiorentino del Trecento 06.   Quando e in che modo si afferma il fiorentino trecentesco durante la ‘Questione della lingua’? Set Domande: LINGUISTICA ITALIANA LETTERATURA, MUSICA E SPETTACOLO (D.M. 270/04) Docente: Giola Marco © 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 25/11/2016 09:02:05 - 7/98 Lezione 004 01.   Le componenti della lingua in cui l’italiano regionale si mostra maggiormente debitore nei confronti del dialetto sono:  la fonologia e il lessico  la fonologia e la sintassi  la fonetica e la sintassi  la fonetica e la fonologia 02.   Nella seconda metà del Novecento, la pratica del dialetto:  è regredita soprattutto nell’Italia nord-orientale  è regredita soprattutto nel Nord-Ovest  rimane forte nel Nord-Ovest e nel Meridione  è regredita soprattutto nelle zone economicamente più arretrate 03.   L’uso scritto dei dialetti:  è venuto meno con la nascita di una letteratura dialettale riflessa   era diffuso nel Medioevo ed è continuato fino all’unità d’Italia e anche oltre  era diffuso nel Medioevo, ma è regredito a partire dal Cinquecento   è rimasto vivo soprattutto a Roma fino alla seconda metà dell’Ottocento 04.   Dal XVI secolo in poi, il termine ‘dialetto’ assunse un valore:  nettamente peggiorativo  sostanzialmente uguale a quello dei secoli precedenti  discriminatorio e riferito solo alle fasce di parlanti analfabeti  nettamente migliorativo 05.   Per quale motivo – dal '500 al '900 – alcuni autori scelsero di scrivere in dialetto?  per ragioni espressive  perché era l’unica lingua a loro disposizione  per ragioni di prestigio  per poter meglio comunicare alle masse analfabete 06.   I dialetti:  sono subordinati alle lingue nazionali per ragioni storico-sociali o culturali  non possiedono quella precisa struttura grammaticale che predispone la lingua all’espressione scritta  sono subordinati ad un varietà linguistica qualitativamente superiore, l’italiano standard  sono costituzionalmente inferiori alle lingue nazionali 07.   Quali sono i tratti principali dell’italiano «regionale»? Set Domande: LINGUISTICA ITALIANA LETTERATURA, MUSICA E SPETTACOLO (D.M. 270/04) Docente: Giola Marco © 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 25/11/2016 09:02:05 - 10/98 Lezione 007 01.   All’interno del repertorio linguistico italiano, la varietà diastraticamente più bassa è generalmente:  l’italiano regionale  l'italiano giovanile  il dialetto  l'italiano popolare 02.   L’italiano «colto»:  è la lingua parlata dalle persone mediamente istruite  è l’italiano usato dai parlanti di livello socioculturale medio  coincide sostanzialmente con la norma cosiddetta «standard»  è caratterizzato dalla presenza di tratti sociolinguisticamente marcati 03.   Quale di questi tratti linguistici non può essere considerato un tratto distintivo dell’italiano popolare?  uso di «lui» con funzione di soggetto  uso di malapropismi  errori di ortografia  periodo ipotetico col doppio condizionale 04.   Quale di questi tratti linguistici può essere considerato un tratto distintivo dell’italiano popolare?  utilizzazione corretta dei segni paragrafematici nello scritto  lessico ricercato  sintassi complessa e corretta nelle concordanze  uso del «che» polivalente 05.   Il linguaggio giovanile è una varietà di tipo:  sia diastratico sia diacronico   diastratico  sia diastratico sia diafasico  diafasico 06.   Quali sono le caratteristiche principali dell’ italiano «giovanile»? Set Domande: LINGUISTICA ITALIANA LETTERATURA, MUSICA E SPETTACOLO (D.M. 270/04) Docente: Giola Marco © 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 25/11/2016 09:02:05 - 11/98 Lezione 008 01.   Nella variazione diamesica, con l’etichetta di «parlato-scritto» si indica:  la lingua di testi che trascrivono o ricalcano più o meno fedelmente il parlato  la lingua che si realizza in parte nell’oralità in parte nella comunicazione scritta   la lingua che si realizza nell’oralità ma a partire da testi scritti   la lingua che si realizza prevalentemente nell’oralità, ma contiene inserti di comunicazione scritta 02.   I tratti che determinano la differenziazione tra i sottocodici sono prevalentemente:  lessicali e morfologici  lessicali e sintattici  lessicali e semantici  morfologici e sintattici 03.   Secondo Giovanni Nencioni, quali due varietà si collocherebbero agli estremi dell’asse diamesico?  scritto-parlato e parlato-parlato  parlato-parlato e parlato recitato  scritto-scritto e parlato-recitato  scritto-scritto e parlato-parlato 04.   La variazione diafasica:  diversamente dalla variazione diastratica, non è legata univocamente al parlante  come la variazione diastratica, è legata univocamente al parlante   diversamente dalla variazione diastratica, è legata univocamente al parlante  come la variazione diastratica, non è legata univocamente al parlante  05.   Quale di questi tratti non è caratteristico del registro formale?  uso del lei come pronome allocutivo  alta velocità di elocuzione  ipotassi  ricorso ad arcaismi 06.   Un neologimo è:  una forma che viene creata ex novo attraverso le regole di formazione di parola dell’italiano  forma che viene presa in prestito da lingue speciali straniere  una forma di uso comune che viene usata con significato particolare, normalmente più ristretto di quello originale  una forma specifica con cui vengono designati gli oggetti e i concetti fondamentali di un particolare ambito di attività Set Domande: LINGUISTICA ITALIANA LETTERATURA, MUSICA E SPETTACOLO (D.M. 270/04) Docente: Giola Marco © 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 25/11/2016 09:02:05 - 12/98 Lezione 009 01.   Lo scopo delle grammatiche di oggi è quello:  di descrivere e di spiegare la competenza nativa del parlante  di indicare ciò che è conforme all’uso e ciò che non lo è   di indicare ciò che è conforme alla norma e ciò che non lo è   di descrivere la norma standard 02.   Nel fare una grammatica, cosa significa ‘descrivere la competenza nativa del parlante’?  indicare cioè che è «grammaticale» e ciò che non lo è  definire la qualità linguistica di un parlante  descrivere foneticamente la lingua spontanea di un parlante  stendere una lista delle capacità spontanee di un parlante prima della scuola 03.   Secondo Francesco Sabatini, l’italiano dell’uso medio è:  la varietà di italiano usata dalla classe media  la varietà di italiano che si colloca diastraticamente tra l’italiano colto e quello popolare  una varietà della lingua nazionale ricettiva nei confronti delle varietà regionali  una varietà di italiano in parte diversa dallo standard, usata nell’orale ma anche nello scritto  04.   Che cosa si intende per «italiano dell’uso medio»? Set Domande: LINGUISTICA ITALIANA LETTERATURA, MUSICA E SPETTACOLO (D.M. 270/04) Docente: Giola Marco © 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 25/11/2016 09:02:05 - 15/98 Lezione 012 01.   Quali tra questi sono fenomeni di cancellazione?  epitesi epentesi e prostesi  apocope e sincope  aferesi e apocope  aferesi apocope e sincope 02.   La metafonesi è un caso di:  assimilazione perseverativa (o progressiva)   dissimilazione perseverativa (o progressiva)   assimilazione anticipatoria (o regressiva)   dissimilazione anticipatoria (o regressiva)  03.   Il fenomeno della «degeminazione» (cioè il passaggio da una consonante doppia a una scempia) è un fenomeno di:  coalescenza (o fusione)   rafforzamento  metatesi  indebolimento (o lenizione)  04.   L’inserzione di [i] nel sintagma «per iscritto» è un caso di:  epitesi  prostesi  aferesi  epentesi 05.   Il fenomeno della «gorgia toscana» è un fenomeno di:  coalescenza (o fusione)   metatesi  rafforzamento  indebolimento (o lenizione) 06.   Che cosa sono i fenomeni di inserzione e cancellazione? Set Domande: LINGUISTICA ITALIANA LETTERATURA, MUSICA E SPETTACOLO (D.M. 270/04) Docente: Giola Marco © 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 25/11/2016 09:02:06 - 16/98 Lezione 013 01.   Un morfema a cui corrispondono diverse realizzazioni in differenti contesti sintagmatici viene detto:  fonema  allotropo  allofono  allomorfo 02.   Il raddoppiamento fonosintattico ‘regolare’ è innescato:  da tutte le parole tronche (monosillabiche e polisillabiche) uscenti in vocale  solo dai monosillabi  solo dai polisillabi  da 11 monosillabi atoni e da 4 bisillabi piani 03.   Nel toscano, la consonante in fine di parola:  è ammessa solo nei prestiti da lingue straniere  è ammessa  non è mai ammessa  non è mai ammessa, ad eccezione che in con, in, non, per 04.   Il raddoppiamento fonosintattico prevede che:  la consonante iniziale di una parola raddoppi dopo alcune parole uscenti in vocale  la consonante iniziale di una parola raddoppi dopo alcune parole uscenti in consonante  la vocale iniziale di una parola raddoppi dopo alcune parole uscenti in consonante  la vocale iniziale di una parola raddoppi dopo alcune parole uscenti in vocale  05.   Davanti a «sci» si usa l’articolo «lo» perché:  «sci» comincia con un nesso di due consonanti  «sci» comincia con «s impura»  «sci» comincia con una consonante doppia  «sci» comincia con /s/ Set Domande: LINGUISTICA ITALIANA LETTERATURA, MUSICA E SPETTACOLO (D.M. 270/04) Docente: Giola Marco © 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 25/11/2016 09:02:06 - 17/98 Lezione 014 01.   Nelle forme «un altro» e «un’altra»:  abbiamo due fenomeni diversi: nel primo caso l’elisione, nel secondo l’apocope  abbiamo lo stesso fenomeno, l’elisione  abbiamo due fenomeni diversi, nel primo caso l’apocope, nel secondo l’elisione  abbiamo lo stesso fenomeno, l’apocope 02.   Nella parola «frattempo»:  c’è stata prima l’univerbazione e poi l’assimilazione  c’è stato prima l’univerbazione e poi il il raddoppiamento fonosintattico  c’è stata prima l’assimilazione e poi l’univerbazione   c’è stato prima il raddoppiamento fonosintattico e poi l’univerbazione Set Domande: LINGUISTICA ITALIANA LETTERATURA, MUSICA E SPETTACOLO (D.M. 270/04) Docente: Giola Marco © 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 25/11/2016 09:02:06 - 20/98 Lezione 017 01.   Come può essere definito il verbo «impastare»?  derivato  parasintetico  composto  alterato 02.   In italiano, i prefissi:  sono usati sia nei processi derivazionali che in quelli flessivi  esprimono solo valori flessivi e non sono usati nei processi derivazionali  non sono usati né nei processi derivazionali né in quelli flessivi  esprimono solo valori derivazionali e non sono usati nei processi flessivi 03.   Il suffisso «-oso»:  si aggiunge a Nomi e forma Aggettivi  si aggiunge a Nomi e forma Verbi  si aggiunge ad Aggettivi e forma Nomi  si aggiunge a Verbi e forma Aggettivi 04.   Si chiama «conversione» la formazione di parole derivate, ottenuta:  senza aggiunta di suffisso derivazionale  mediante l’aggiunta sia di prefissi che di suffissi  mediante composizione  mediante l’aggiunta di prefissi flessivi 05.   In genere, nella derivazione per alterazione (per es. «casa → casetta»):  la categoria grammaticale della parola alterata resta la stessa della base, ma non il significato lessicale  sia la categoria grammaticale che il significato lessicale della parola alterata restano gli stessi della base  il significato lessicale della parola alterata resta lo stesso della base, ma non la categoria grammaticale  sia la categoria grammaticale che il significato lessicale della parola alterata sono diversi da quelli della base  06.   Nel caso delle parole alterate, la differenza rispetto alla parola di origine consiste in una ‘aggiunta’ di tratti di significato. Che cosa possono interessare le seguenti 'aggiunte'?  solo l’atteggiamento soggettivo del parlante  nessuna di queste due categorie  solo la dimensione del referente  la dimensione del referente e l’atteggiamento soggettivo del parlante                                07.   Come si formano – in generale – le parole derivate con prefissi? Set Domande: LINGUISTICA ITALIANA LETTERATURA, MUSICA E SPETTACOLO (D.M. 270/04) Docente: Giola Marco © 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 25/11/2016 09:02:06 - 21/98 Lezione 018 01.   In quale di queste parole giustapposte il rapporto tra le due unità è di coordinazione?  discorso fiume  verde bottiglia  aperitivo cena  donna cannone 02.   La parola «democrazia» è una parola:  derivata per prefissazione  derivata per suffissazione  derivata per parasintesi  composta con temi lessicali 03.   «Camposanto» e «senzatetto» sono rispettivamente:  il primo, un composto con la testa a sinistra, il secondo un composto con la testa a destra  il primo, un composto con la testa a destra, il secondo un composto con la testa a sinistra   due composti, entrambi con la testa a destra  due composti, entrambi con la testa a sinistra 04.   In genere, nei plurali dei composti endocentrici (banconota, capostazione, ecc.)  la testa si flette al plurale, solo se si trova in prima posizione   la testa si flette al plurale, solo se si trova in seconda posizione  la testa si flette al plurale, sia che si trovi in prima posizione sia che si trovi in seconda posizione  non c’è flessione 05.   In quale di queste parole giustapposte il rapporto tra le due unità è di subordinazione?  studente lavoratore  diritto dovere  verde chiaro  parcheggio clienti 06.   Nella formazione della parole, in che cosa consiste il processo di «composizione»? Set Domande: LINGUISTICA ITALIANA LETTERATURA, MUSICA E SPETTACOLO (D.M. 270/04) Docente: Giola Marco © 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 25/11/2016 09:02:06 - 22/98 Lezione 019 01.   «Addolcire» è:  una parola derivata per suffissazione  una parola derivata per parasintesi  una parola derivata per prefissazione  una parola derivata per conversione 02.   La parola «prosciugamenti» è formata:  da due morfemi: prosciuga-menti  da cinque morfemi: pro-sciug-a-ment-i  da tre morfemi: prosciuga-ment-i  da quattro morfemi: prosciug-a-ment-i Set Domande: LINGUISTICA ITALIANA LETTERATURA, MUSICA E SPETTACOLO (D.M. 270/04) Docente: Giola Marco © 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 25/11/2016 09:02:06 - 25/98 Lezione 022 01.   Quale delle seguenti proprietà sintattiche non è caratteristica del Soggetto?  rimane non espresso con le forme non finite del Verbo  si accorda col Verbo  ha sempre il ruolo di AGENTE  se è un pronome, ha il caso Nominativo 02.   Quale delle seguenti proprietà sintattiche e semantiche non è caratteristica dell’Oggetto indiretto?  può essere pronominalizzato con un clitico dativo  può comparire nella frase come elemento extranucleare  è un SP introdotto dalla preposizione «a»  ha in genere il ruolo tematico di OGGETTO 03.   Quale delle seguenti proprietà sintattiche e semantiche non è caratteristica dell’Oggetto diretto?  si accorda con il verbo in genere e numero  non ha mai il ruolo semantico di AGENTE  diventa soggetto nella costruzione passiva  ha il caso accusativo nella serie dei pronomi clitici 04.   Quale delle seguenti affermazioni non è corretta?  il ruolo di ESPERIENTE è più saliente di quello di LUOGO  il ruolo di OGGETTO è più saliente di quello di LUOGO  il ruolo di AGENTE è più saliente di quello di ESPERIENTE  il ruolo di OGGETTO è più saliente di quello di ESPERIENTE 05.   Che cosa si intende in linguistica per «oggetto diretto»? 06.   Che cosa si intende in linguistica per «soggetto»? Set Domande: LINGUISTICA ITALIANA LETTERATURA, MUSICA E SPETTACOLO (D.M. 270/04) Docente: Giola Marco © 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 25/11/2016 09:02:06 - 26/98 Lezione 023 01.   Nella frase «La sorella di mio cognato regala una bambola nuova a Valeria», il SN Soggetto è:  sorella  La sorella di mio cognato  La sorella  sorella di mio cognato 02.   Nelle frasi «Marco ha subito un sopruso» e «Molte cose preoccupano Anna», i sintagmi con funzione di Oggetto diretto sono:  Marco, Molte cose  un sopruso, Anna  un sopruso, Molte cose  Marco, Anna 03.   Nella frase «La settimana scorsa il ragazzo col berretto ha rotto un vetro con una pallonata», quale dei seguenti sintagmi è nucleare?  con una pallonata  un vetro  col berretto rosso  la settimana scorsa 04.   Nella frase «L’ha ribadito il professore stesso», il tema:  è tutta la frase «L’ha ribadito il professore stesso»  è «L’ha ribadito»  è «L(o)»  è assente, perché si tratta di una frase eventivo-presentativa Set Domande: LINGUISTICA ITALIANA LETTERATURA, MUSICA E SPETTACOLO (D.M. 270/04) Docente: Giola Marco © 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 25/11/2016 09:02:06 - 27/98 Lezione 024 01.   Si osservino le seguenti frasi e si indichi quale non contiene un verbo inaccusativo:  Si sono pentiti tre terroristi (→ Se ne sono pentiti tre)  Sono arrivati molti turisti (→ Ne sono arrivati molti)  È stata venduta una cassa di bottiglie (→ Ne è stata venduta una cassa)  Andrea guadagna molti soldi (→ Andrea ne guadagna molti) 02.   Si indichi l’affermazione corretta:  Le frasi con il V «essere» si suddividono in due tipi: copulative e di localizzazione  Le frasi con il V «essere» si suddividono in tre tipi: copulative, predicative e di localizzazione  Le frasi con il V «essere» si suddividono in due tipi: copulative e predicative  Le frasi con il V «essere» si suddividono in due tipi: predicative e di localizzazione 03.   Nella frase «Il responsabile è Enrico»:  «Il responsabile» è lo SPECIFICANDO, «Enrico» è lo SPECIFICATORE   «Il responsabile» è il Soggetto, «Enrico» è il Complemento predicativo  «Il responsabile» è il Complemento predicativo, «Enrico» è il Soggetto  «Il responsabile» è lo SPECIFICATORE, «Enrico» è lo SPECIFICANDO 04.   Il Soggetto dei verbi inaccusativi:  presenta delle proprietà comuni a quelle dell’Oggetto indiretto dei V transitivi  presenta delle proprietà comuni a quelle dell’Oggetto diretto dei V transitivi  presenta delle proprietà comuni a quelle del Soggetto dei V transitivi  presenta delle proprietà comuni a quelle del Soggetto dei V intransitivi 05.   Quale delle seguenti frasi è una frase copulativa presentativa?  L’uomo con il basco è mio fratello  Giù da basso ci sono i tuoi amici  Il responsabile è Enrico  I tuoi amici sono giù da basso 06.   In che cosa si differenziano i «verbi inaccusativi» dai «verbi non-accusativi»? Set Domande: LINGUISTICA ITALIANA LETTERATURA, MUSICA E SPETTACOLO (D.M. 270/04) Docente: Giola Marco © 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 25/11/2016 09:02:06 - 30/98 Lezione 027 01.   Quale di queste frasi non contiene un verbo inaccusativo?  Ho passeggiato a lungo, ieri sera  Mi pento di ciò  Paolo partirà domani  Il ceppo è bruciato in pochi minuti 02.   Quale delle seguenti frasi è una frase copulativa specificativa?  L’amministratore è il signor Ferrari  Il papà è giù in garage  Giovanni è il direttore della filiale  Il signore coi baffi è lo zio di Mario 03.   In quale delle seguenti frasi si trova un «si» passivo?  Ogni giorno, si mangiano una stecca di cioccolata  Alla sera, si incontra spesso uno strano tipo che passeggia solitario  In quell’ambulatorio, ogni giorno si assistono moltissimi malati  Si pulisce continuamente gli occhiali Set Domande: LINGUISTICA ITALIANA LETTERATURA, MUSICA E SPETTACOLO (D.M. 270/04) Docente: Giola Marco © 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 25/11/2016 09:02:06 - 31/98 Lezione 028 01.   Quale dei seguenti verbi presenta un participio passato irregolare?  chiudere  temere  finire  credere 02.   Nei passati remoti forti (per es. chiedere), la base tematica del passato remoto (BT p ) viene usata:  nella I e nella III singolare, e nella III plurale  nella I-II plurale  nella I-III singolare e nella III plurale  nella II singolare e nella I-II plurale 03.   Quale delle seguenti affermazioni è falsa?  se dalla radice verbale si sottrae la vocale tematica si ottiene la base tematica   i temi derivati si formano aggiungendo un suffisso al tema primario  se nel paradigma di un verbo sono presenti più basi tematiche si ha allomorfia tematica  i verbi italiani si possono raggruppare in tre coniugazioni a seconda della vocale tematica 04.   Quale delle seguenti forme non è rizotonica?  credo  credono  credete  credi 05.   Quali sono le caratteristiche del paradigma del verbo? Set Domande: LINGUISTICA ITALIANA LETTERATURA, MUSICA E SPETTACOLO (D.M. 270/04) Docente: Giola Marco © 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 25/11/2016 09:02:06 - 32/98 Lezione 029 01.   Quale delle seguenti frasi contiene un verbo all’aspetto perfettivo aoristico?  Maria si è allenata duramente dall’inizio dell’anno  Giovanni si è tuffato in piscina da alcuni minuti  Nadia è andata a trovare sua madre due volte da lunedì  Giovanni si tuffò in piscina 02.   Quale delle seguenti frasi contiene un verbo all’aspetto imperfettivo progressivo?  Durante la lezione, Maria e Paola chiacchieravano  I mongoli combattevano a cavallo  Quel giorno andai al lavoro  Quel giorno andavo al lavoro, quando mi tamponarono 03.   In quale di queste frasi il futuro ha valore epistemico?  Non è ancora arrivato. Sarà ancora in viaggio  Stasera tornerò tardi  Ne parleremo al tuo ritorno  Giovanni parlerà domani 04.   In quale delle seguenti frasi il tempo verbale del verbo sottolineato non ha valore deittico?  Domani Luigi partirà per le vacanze  Sono passato ieri alle cinque, ma era già uscito  In questo momento Paolo dorme sul divano  Nel 2010 vinsi un importante trofeo di tennis 05.   Quali sono gli usi del «presente indicativo»? 06.   Quali sono le caratteristiche dell’«aspetto perfettivo» del verbo? Set Domande: LINGUISTICA ITALIANA LETTERATURA, MUSICA E SPETTACOLO (D.M. 270/04) Docente: Giola Marco © 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 25/11/2016 09:02:06 - 35/98 Lezione 032 01.   Quale delle seguenti affermazioni è falsa?  L’Articolo indefinito si può suddividere in due tipi: specifico e non specifico  L’uso dell’Articolo indefinito è limitato ai Nomi contabili o numerabili  L’uso dell’Articolo partitivo è limitato ai Nomi massa  L’Articolo partitivo è formato dalla Preposizione articolata ‘«di» + Articolo definito plurale’  02.   In quali categorie si possono suddividere i determinanti?  articoli, dimostrativi, quantificatori                                                                                              articoli, dimostrativi, quantificatori, interrogativi ed esclamativi                                                      dimostrativi, quantificatori, interrogativi ed esclamativi                                                                 articoli, dimostrativi, interrogativi ed esclamativi                                                                          03.   Quale delle seguenti affermazioni è falsa?  I dimostrativi sono elementi deittici  Gli indefiniti si possono dividere in due classi: intrinseci e non intriseci  Gli indefiniti intrinseci possono essere usati solo al plurale  I quantificatori si dividono in sue sottoclassi: numerali e indefiniti  04.   Quale delle seguenti affermazioni è falsa?  I possessivi possono trovarsi anche in posizione postnominale  Il possessivo non solo è incompatibile con gli articoli e con i dimostrativi  Anche gli aggettivi qualificativi possono trovarsi nella posizione di Specificatore del Sintagma Nominale  Il possessivo «proprio» può essere usato solo quando il possessore coincide con il soggetto della frase 05.   In quale delle seguenti frasi l’articolo definito viene usato con riferimento anaforico?  Il sole sorge alle 6.30  Le gazze fanno dei nidi molto grandi  Ho visto una bici bellissima. La bici è rossa e molto leggera  Mi fanno male i piedi 06.   Come possono essere classificati gli articoli? Set Domande: LINGUISTICA ITALIANA LETTERATURA, MUSICA E SPETTACOLO (D.M. 270/04) Docente: Giola Marco © 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 25/11/2016 09:02:06 - 36/98 Lezione 033 01.   Quale delle seguenti frasi contiene un «avverbio verbale»?  Paolo ha voluto fare di testa sua, perciò ho deciso di farmi da parte  Giovanni mangia lentamente  Domani passo a trovarti  Probabilmente, Pietro a quest’ora sarà già arrivato 02.   Quale delle seguenti frasi contiene un «avverbio verbale»?  Paolo ha voluto fare di testa sua, perciò ho deciso di farmi da parte   Probabilmente, Pietro a quest’ora sarà già arrivato  Domani passo a trovarti  Carlo ha chiuso la porta lentamente 03.   Quale delle seguenti affermazioni è falsa?  Gli Aggettivi prenominali hanno funzine descrittiva o appositiva  Gli Aggettivi di relazione istituiscono una relazione tra il referente indicato dal SN e un altro referente  Gli Aggettivi di Relazione non possono essere modificati da Avverbi  Gli avverbi di quantità e grado non possono essere usati come Specificatori degli Aggettivi 04.   Quale delle seguenti affermazioni è falsa?  L’avverbio è una categoria lessicale morfologicamente variabile  Alcuni avverbi si formano a partire da un aggettivo  Gli avverbi di quantità e grado e gli avverbi focalizzatori possono fungere da Specificatori di altri avverbi  Alcuni avverbi hanno la stessa forma degli aggettivi corrispondenti  05.   In italiano, quale di questi aggettivi può esprimere il comparativo sia in modo analitico che sintetico?  piccolo  celebre  facile  misero 06.   Che cosa esprimono, rispettivamente, il «superlativo assoluto» e il «comparativo»? Set Domande: LINGUISTICA ITALIANA LETTERATURA, MUSICA E SPETTACOLO (D.M. 270/04) Docente: Giola Marco © 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 25/11/2016 09:02:06 - 37/98 Lezione 034 01.   In quale delle seguenti frasi si dà il fenomeno dell’estrazione del complemento?  Le si è seduto dietro  L’ho appeso sotto  Siediti lì accanto  Vengo dopo 02.   Quale delle seguenti affermazioni è falsa?  Le preposizioni monosillabiche sono costituite da una sola sillaba e sono prive di accento  Il complemento della preposizione è costituito in genere da un Sintagma Nominale   Le preposizioni polisillabiche constano di due o più sillabe e sono portatrici di accento  Le preposizioni polisillabiche possono unirsi all’articolo definito, formando le preposizioni articolate  03.   La preposizione monosillabiche sono:  tutti i monosillabi                                                                                                                      monosillabi con accento                                                                                                             non sono monosillabi                                                                                                                      monosillabi atoni                                                                                                                      04.   Quale delle seguenti affermazioni è falsa?  Il ricorso alla forma articolata è facoltativo con le preposizioni «tra», «fra»  Le preposizioni monosillabiche non possono occorrere senza il complemento  Il ricorso alla forma articolata è facoltativo con la preposizione «con»  La formazione della P articolata è obbligatoria con le preposizioni «di, a, da, in, su» 05.   Quale delle seguenti affermazioni è falsa?  La preposizione «prima» regge obbligatoriamente un Sintagma Preposizionale  La preposizione «dopo» regge obbligatoriamente un Sintagma Preposizionale  La preposizione «sotto» può avere un uso avverbiale o intransitivo  Le preposizione «dietro» richiede facoltativamente un Sintagma Preposizionale 06.   Quali sono le caratteristiche delle preposizioni polisillabiche? Set Domande: LINGUISTICA ITALIANA LETTERATURA, MUSICA E SPETTACOLO (D.M. 270/04) Docente: Giola Marco © 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 25/11/2016 09:02:06 - 40/98 Lezione 037 01.   Quale delle seguenti affermazioni è falsa?  Il clitico dativo corrisponde a un Sintagma Preposizionale con funzione di Oggetto indiretto  Tutti i Sintagmi Preposizionali [a + SN] possono essere resi con i clitici dativi  I Sintagmi Preposizionali [a + SN] selezionati da verbi come «pensare» possono essere pronominalizzati col clitico locativo «ci/vi»  I pronomi clitici dativi corrispondono a dei Sintagmi Preposizionali del tipo [a + SN] 02.   Quale delle seguenti affermazioni è falsa?  Il clitico genitivo-partitivo «ne» presenta un valore equivalente a quello di un pronome personale  «Ne» può pronominalizzare Sintagmi Preposizionali con valore di genitivo  Il comportamento sintattico dell’avverbio di luogo «ci/vi» è analogo a quello di un pronome personale clitico  «Ne» può pronominalizzare Sintagmi Preposizionali con valore di dativo 03.   Quale delle seguenti affermazioni è falsa?  Il clitico «lo» può sostituire un complemento predicativo  I clitici accusativi corrispondono a sintagmi nominali con la funzione di Oggetto diretto  Il clitico accusativo presenta tre forme: il maschile «lo», il femminile «la», il plurale «loro»  I clitici accusativi possono corrispondere a proposizioni oggettive  04.   Indicare a che cosa corrispondono, dal punto della funzione sintattica, i pronomi «clitici accusativi»? Fare qualche esempio. 05.   Indicare a che cosa corrispondono dal punto della funzione sintattica i pronomi «clitici dativi»? Fare qualche esempio. 06.   Indicare a che cosa corrispondono dal punto della funzione sintattica i pronomi «clitici locativi»? Fare qualche esempio. Set Domande: LINGUISTICA ITALIANA LETTERATURA, MUSICA E SPETTACOLO (D.M. 270/04) Docente: Giola Marco © 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 25/11/2016 09:02:06 - 41/98 Lezione 038 01.   Nella frase «Ci si sta bene» abbiamo la sequenza di due clitici:  il primo locativo, il secondo riflessivo  il primo dativo, il secondo impersonale  il primo dativo, il secondo riflessivo  il primo locativo, il secondo impersonale 02.   Quale di questi verbi riflessivi appartiene alla categoria degli «inaccusativi pronominali»?  correggersi  lavarsi  pulirsi  accorgersi 03.   Nella frase «La mamma ha chiesto a Marta di pettinarsi i capelli», il riflessivo si riferisce:  al Soggetto della frase principale (o matrice)  all’Oggetto diretto della frase principale (o matrice)  al Soggetto non espresso della proposizione dipendente  all’Oggetto diretto della proposizione dipendente 04.   Nella frase «Mi ci ha accompagnato» abbiamo la sequenza di due clitici:  il primo dativo, il secondo accusativo  il primo accusativo, il secondo dativo  il primo accusativo, il secondo locativo  il primo dativo, il secondo locativo 05.   Quale delle seguenti affermazioni è falsa?  i pronomi riflessivi sono uguali ai corrispondenti pronomi personali  i pronomi riflessivi liberi hanno solo funzione di caso Obliquo  i pronomi riflessivi presentano una doppia serie di forme: libere e una clitiche   i clitici riflessivi hanno valore accusativo o dativo 06.   Quali sono le caratteristiche dei pronomi «riflessivi»? Set Domande: LINGUISTICA ITALIANA LETTERATURA, MUSICA E SPETTACOLO (D.M. 270/04) Docente: Giola Marco © 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 25/11/2016 09:02:06 - 42/98 Lezione 039 01.   In quale delle seguenti frasi si trova un verbo inaccusativo pronominale?  Marina si elogia più di quanto dovrebbe  Quei due si detestano  Anna si è pentita dell’acquisto  Marco si è comprato una bicicletta nuova 02.   Nella frase «Filippo decise di interrompere il lavoro. *Lui era troppo stanco per continuare», l’uso del pronome «lui» è sbagliato ;  perché «lui» non può essere usato in posizione pre-verbale  perché «lui» non può avere funzione di Nominativo  perché il referente «lui» è stato introdotto nella frase precedente e non è inatteso  perché «lui» non può essere usato in isolamento 03.   In quale di queste frasi il pronome in corsivo è usato deitticamente?  Non la posso proprio accettare, questa situazione  A Mario non piace la cioccolata. Non gli piace nemmeno il gelato  Guarda dritto dall’altra parte della strada: sono loro i miei vicini di casa   Non penso che mi biasimerai, se dico questo 04.   In quale delle seguenti frasi compare un clitico con funzione di Accusativo?  Edimburgo? Ci sono stato l’estate scorsa  I bambini sono affamati. Puoi preparagli il pranzo, per favore?  È un maleducato: non ci ha nemmeno salutate  Che cosa ti hanno regalato per Natale?
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