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Diritto di accesso agli atti amministrativi e giudizio avverso il silenzio della PA, Appunti di Diritto Amministrativo

Diritto amministrativo italianoRito specialeAccesso agli atti amministrativiGiurisdizione esclusiva del giudice amministrativo

Il documento illustra le norme relative al diritto di accesso agli atti amministrativi, istituito dall'art 22 della l 241/90 e confermato dal codice (art 116), che prevede un rito speciale per i casi di rifiuto espresso o tacito dell'amministrazione. Vengono descritti i soggetti interessati, i termini e le modalità di richiesta di accesso, nonché le possibilità di ricorso in caso di rifiuto. inoltre il giudizio avverso il silenzio della PA, un rito speciale che permette di ricorrere al giudice amministrativo contro l'inerzia della pubblica amministrazione. Vengono descritti i termini, le modalità e le conseguenze di questo tipo di ricorso.

Cosa imparerai

  • Quali sono le innovazioni introdotte dal d.lgs 53/2010 in materia di contratti pubblici?
  • Quali sono gli interessati che possono avanzare richieste di accesso agli atti amministrativi in Italia?
  • Quali sono i termini processuali per il rifiuto dell'amministrazione e il ricorso al Tar?

Tipologia: Appunti

2017/2018

Caricato il 10/06/2018

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Scarica Diritto di accesso agli atti amministrativi e giudizio avverso il silenzio della PA e più Appunti in PDF di Diritto Amministrativo solo su Docsity! Per il giudizio di accesso agli atti dobbiamo fare una distinzione. L’art 22 della l 241/90 ha istituito il diritto degli interessati di prendere visione degli atti o copia dei documenti amministrativi in possesso della pubbl ammin. Il codice (art 116) ha confermato questo istituto prevedendo un rito speciale. Gli interessati sono tutti i sogg privati,compresi quelli portatori di interessi pubbl o diffusi che abbiano un interesse diretto, concreto e attuale collegata al documento di cui è richiesto l’accesso. Il che significa che non CHIUNQUE può avanzare rischieste di questo genere. L’accesso ai documenti quindi è un principio generale dell’attività amministrativa al fine di favorire la partecipazione del cittadino e assicurare l’imparzialità e la trasparenza. L’art 25 sempre della l 241 istituì un particolare rito, accelerato per i casi di rifiuto ,espresso o tacito, dell’amministrazione, di far visionare gli atti o di consegnare le copie agli interessati. Infatti decorsi inutilmente 30g dalla richiesta di visione o estrazione della copia dei documenti, la norma riconnette al silenzio il valore di rifiuto. il richiedente ha 2 possibilità: a) chiedere l’intervento del difensore civico competente x ambito territoriale nei confronti degli atti delle amministrazioni comunali, provinciali e regionali. Per gli atti delle amministrazioni statali la richiesta va inoltrata alla commissione per l’accesso. Difensore civico o commissione per l’accesso entro 30g dalla presentazione dell’istanza si pronunciano, scaduto tale termine senza pronuncia il ricorso si ritiene respinto. b) presentare nel termine di 30g decorrenti dalla scadenza del termine per la consegna o visione o dal rifiuto espresso, ricorso al tar , notificandolo ad eventuali controinteressati. Tali controversie sono attribuite alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo. Da qui la disputa sulla natura giuridica del diritto di accesso posto che la giurisprudenza faceva ricadere tale argomento in un interesse legittimo. Tutti i termini processuali-salvo quelli per la proposizione del ricorso incidentale e motivi aggiunti che sono di 30 giorni, sono ridotti a 15 giorni e la vertenza è trattata in camera di consiglio. La sentenza è emessa in forma semplificata e in caso di accoglimento del ricorso si conclude con un ordine del giudice di esibizione dei documenti richiesti entro un termine non superiore a 30g successivi. La decisione del tar è appellabile al consiglio di stato entro 30 giorni dalla sua notifica o entro 3 mesi dalla data della sua pubblicazione; il consiglio di stato decide con gli stessi termini e modalità del processo di primo grado. La legge poi 15/2005 prevede la modalità di accesso ai documenti in caso di processo già pendente volta ad accelerare l’acquisizione dei documenti, consistente nella possibilità per il ricorrente di avanzare ricorso, o meglio istanza, al Presidente, da depositare presso la segreteria della sezione cui è assegnato il ricorso introduttivo, previa notifica alla PA e agli eventuali controinteressati. Tale ricorso che ha carattere strumentale viene deciso con ordinanza adottata in camera di consiglio. Giudizio in materia di contratti pubblici (d.ls 53/2010) il d. legislativo 53/2010 ha modificato il codice dei contratti pubblici 63/2006 introducendo particolari innovazioni e il rito in questione è specialissimo. Le innovazioni sono: -Impugnativa riguardante atti di affidamento di lavori e servizi
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