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La Rivoluzione Americana: Nascita degli Stati Uniti d'America, Dispense di Storia

La storia della colonizzazione americana, dalla fondazione delle prime colonie inglesi fino all'indipendenza e alla costituzione degli stati uniti. Il documento tratta dei primi abitanti, delle ostilità tra nord e sud, delle tensioni con la madrepatria e le cause che hanno portato alla ribellione. Vengono inoltre descritte le differenze tra federalisti e antifederalisti e la redazione della costituzione.

Tipologia: Dispense

2020/2021

Caricato il 10/10/2021

francescafornariiii
francescafornariiii 🇮🇹

4.6

(5)

29 documenti

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Scarica La Rivoluzione Americana: Nascita degli Stati Uniti d'America e più Dispense in PDF di Storia solo su Docsity! RIVOLUZIONE AMERICANA L'America era abitata dagli inglesi già dal XVI sec. | primi abitanti furono denominati con l’appellativo di padri pellegrini, perché costretti a fuggire dalle loro terre a causa di persecuzioni. Lungo le coste atlantiche erano state fondate 13 colonie, la cui popolazione proveniva in gran parte da tutta Europa. Molti però erano anche schiavi neri. Questo miscuglio di popolazione portò comunque alla nascita di un'identità comune: a unirle fu anche la lotto per la sopravvivenza e l’entusiasmo di fondare un mondo nuovo il più possibile libero da privilegi, tradizioni e distinzioni di classe. | primi coloni di origine europea si stanziarono sulla costa atlantica mentre altri si avventurarono all’interno del Paese e si dedicarono alle attività agricole. Sin dai primi anni i pionieri iniziarono a spingersi verso ovest. Oltre le numerose difficoltà portate dai processi di colonizzazione si aggiunsero anche le imposizioni poste dai rappresentati inglesi, che consistevano in restrizioni alla libertà dei coloni. Loro però pur governando in modo autonomo non poterono mandare i propri rappresentati al Parlamento... Inoltre gli inglesi consideravano le colonie come un mercato di sfruttamento. I coloni erano costretti ad importare solo dalla madrepatria, in particolare i manufatti della nascente industria britannica. AI fine di favorire le fabbriche inglese, ai coloni non era permesso intraprendere attività produttive in concorrenza con quelle della madrepatria. Soprattutto tra le colonie nordiche e quelle meridionali si erano create diverse ostilità. Al nord si era sviluppata un’attività di mercanti e artigiani e la vita politica era particolarmente vivace e girava intorno a grandi centri urbani come NY e Boston. Il sud invece si basava sull’agricoltura di grandi proprietari, era presente lo sfruttamento degli schiavi neri. LO SCONTRO CON LA MADREPATRIA In particolare due momenti contribuirono alla nascita della ribellione: * Esiti poco soddisfacenti nella guerra dei sette anni contro la Francia: i coloni speravano, appoggiando gli inglesi, di ottenere migliori condizioni di vita, partendo da avere maggiori libertà. Gli inglesi però si rifiutarono di concedere tali permessi. ® Nuovetasse su alcuni generi di consumo che le colonie erano costretti ad importare. ® Obbligo di pagare un bollo sulla pubblicazione di giornali... STAMP ACT; Molte cose dividevano americani e inglesi a questo punto e a peggiorare il tutto contribuì anche il fiero atteggiamento antibritannico di alcune organizzazione nominate come “Figli della libertà”, che incitavano nella conquista della piena indipendenza. Esistevano anche inglesi che supportavano gli americani come Thomas Paine. Lui sosteneva che era assurdo controllare in eterno un continente attraverso un’isola. Un altro evento catastrofico fu il “Tea Act”. Siamo nel 1773 quando il Parlamento inglese decise di emanare un provvedimento con il quale la Compagnia delle Indie Orientali otteneva il monopolio del commercio del te, danneggiando in tal modo i commerci americani. Nello stesso anno gli americani per ribellarsi a tale provvedimento assalirono tre navi della Compagnia buttando l’intero carico in mare aperto. Nel 1774 sempre il Parlamento inglese votò il “Quebec Act”, con il quale venivano riconosciute appartenenti al Canada determinati territori abiti dagli americani stessi. Durante il primo congresso continentale avvenuto nel 1774 a Philadelphia, prevalse la linea moderata: rinnovano la fedeltà al re inglese, ma chiedono il ritorno all'autonomia amministrativa e l’allontanamento delle truppe. Tutto ciò fu sancito sulla base di una solenne Dichiarazione dei diritti delle colonie. Tale dichiarazione affermava: ® Gliuomini hanno inalienabile diritto alla vita, alla liberà e alla proprietà; ® Ilpopolo ha diritto a partecipare all’elaborazione delle leggi. Una volta inviate a Londra tali proposte queste vennero respinte direttamente dal re. LA GUERRA D'INDIPENDENZA AMERICANA Nel 1775 inizia il vero e proprio scontro con la madrepatria e nel quale le colonie s trovavano comunque in forte difficoltà. In primo luogo perché: * L'opinione pubblica era divisa in due schieramenti: O Quellalealista: sono i ceti più agiati, i quali si dichiaravano al fianco degli inglesi; O patrioti: miravano all'indipendenza. ® Alle colonie mancava un esercito regolare. Il 4 luglio 1776 a Philadelphia le colonie americane sottoscrissero la_DICHIARAZIONE D'INDIPENDENZA, redatta da Thomas Jefferson. Questa si fondava sulla sovranità popolare e sul principio di difesa dei diritti inalienabili dell’uomo. Oltre al diritto alla vita e alla libertà veniva enunciato il diritto “alla ricerca della felicità”. Contemporaneamente le colonie assunsero il nome di Stati Uniti D'America. Lo scontro stava terminando con la vittoria inglese fino a quando George Washington non intervenne e riuscì a mantenere unite le colonie. La Francia, l'Olanda e la Spagna si unirono alla battaglia aiutando gli americani. A isolare completamente l'Inghilterra contribuirono Benjamin Franklin e la Lega dei Neutri. In questo modo una rivolta di tipo coloniale si trasformò in una lotta internazionale. Il 3/9/1783 gli inglesi si vide costretta alla pace e a riconoscere l’indipendenza delle colonie con il trattato di Versailles. GLI ESORDI DEGLI USA Poco dopo la conquista dell’indipendenza si verificarono gravi tensioni derivate soprattutto dall’organizzazione dello stato, che vedeva schierata due opposte correnti di pensiero: * repubblicani “antifederalisti”: sostenevano le autonomie locali contro il progetto di centralizzazione. Uno dei sostenitori era Thomas Jefferson che non voleva un tipo di governo monopolistico; * |federalisti: optavano per una soluzione centralista, capace di rendere il nuovo stato forte e compatto, erano guidati dall'avvocato Alexander Hamilton. Alla fine prevalse la proposta federalista e il 17 settembre 1787 venne redatta la Costituzione federale, che prevedeva un governo centrale in cui il potere esecutivo era affidato a un Presidente, mentre il potere legislativo era affidato a un Parlamento bicamerale (il Congresso) formato da Camera e Senato. Il Senato era formato da due rappresentati per Stato, mentre la Camera era composta da rappresentati di ogni Stato in numero proporzionale alla popolazione di ognuno di essi. Il 4/3/1789 venne eletto il primo presidente: George Washington il quale seppe assicurarsi la collaborazione sia di Jefferson sia di Hamilton, il cui antagonismo ben rappresentava il contrasto fondamentale della società americana. La Costituzione degli Stati Uniti d'America può essere considerata espressione della cultura illuministica, prima di tutto perché si fonda sul principio della separazione dei poteri, il cui teorico per eccellenza era Montesquieu.
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