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Rivoluzione Americana e Rivoluzione Francese, Appunti di Storia

STORIA , Rivoluzione Americana e Rivoluzione Francese

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 28/04/2021

elisabetta-romagnoli
elisabetta-romagnoli 🇮🇹

4.7

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136 documenti

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Scarica Rivoluzione Americana e Rivoluzione Francese e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! Rivoluzione Americana Con l’espressione Rivoluzione americana si designa quell’insieme di vicende che tra il 1763 e il 1787 portò alla nascita degli Stati Uniti d’America La causa che portò alla rivoluzione americana fu che negli anni 70 l’Inghilterra fu in rischio di bancarotta, il parlamento e il governo fecero fronte a questo problema aumentando le imposte, potenziando il sistema fiscale e razionalizzando la gestione dell’impero; per questo le 13 colonie si rivoltarono. Le tredici colonie Gli insediamenti nelle terre d’America si fecero determinanti solo quando, a fianco di una motivazione utilitaristica, se ne aggiunsero altre, soprattutto di ordine religioso. Infatti nella prima metà del 700 i sovrani inglesi tentarono di reprimere ↩ ogni forma di dissidenza religiosa e di imporre a tutti i propri sudditi l’anglicanesimo. ↦ Il primo insediamento in America fu nel 1607 per questioni commerciali; Il territorio in cui scelsero di stabilirsi prese il nome di Virginia, in onore alla casta e vergine regina Elisabetta. ↦ Nel 1620-1630 furono fondate le colonie del Massachusetts, New Hampshire e Connecticut da puritani, emigrati per motivi religiosi ↦ Nel 1636 fu fondata Rhode Island da Roger Williams; fu la prima colonia a cedere ampia libertà religiosa ai propri abitanti ↦ New York, New Jersey e Delaware furono fondate dopo la conquista inglese della nuova Amsterdam ↦ Pennsylvania fu fondata dal quacchero William Penn nel 1681 ↦ Maryland, North Carolina, South Carolina e Georgia furono fondate all’inizio del 700 per la coltivazione del tabacco. RAPPORTI CON LA MADREPATRIA Alcuni provvedimenti emanati dal governo inglese nel corso del Settecento inasprirono sempre di più le colonie americane. Nel XVII secolo, il governo inglese aveva disposto che le colonie potessero vendere solo all'Inghilterra le merci più pregiate come il tabacco e lo zucchero; nel Settecento però l'elenco dei prodotti controllati si allungò notevolmente, giungendo a comprendere le pelli, in legname e il ferro. Si trattava di una misura finalizzata a proteggere l'economia inglese. La bilancia commerciale delle colonie era in deficit poiché le esportazioni delle colonie non erano in grado, da sole, di equilibrare le importazioni, queste andavano pagate in moneta. per procurarsele, le colonie avevano intrapreso un fiorente commercio con le isole caraibiche sotto dominazione francese; queste isole, inoltre, producevano melassa, indispensabile per la fabbricazione del rum, a prezzi notevolmente minori rispetto a quelli delle piantagioni inglesi, così che i mercati delle colonie inglesi acquistarono prodotti saccariferi in quelle terre in misura sempre più crescente. Nel 1733, per favorire i grandi proprietari inglesi, il Parlamento approvò il Molasses Act, che imponeva un'imposta elevatissima su melassa e zucchero provenienti dall'estero e per la prima volta resa consapevole un gran numero di americani del fatto che tra colonie e madrepatria esisteva un conflitto di interessi. ⇾ A porre le basi per il conflitto fu la guerra dei Sette anni, poiché l'inghilterra già si trovava in enorme difficoltà economica e in più doveva pagare per i debiti di guerra. Per uscire dalle difficoltà finanziarie l'Inghilterra attua una nuova linea di politica; Il primo atto di questa linea politica fu il cosiddetto Sugar Act, che impose tasse su numerosi prodotti che le colonie dovevano importare dall'estero; a esso fece poi seguito lo Stamp Act, che impose una tassa sui documenti legali e sui giornali. Questi 2 provvedimenti emanati dal Parlamento di Londra furono accolti dai coloni come veri e propri soprusi. Nel 1764-1765 per la prima volta il Parlamento si arrogava il diritto di legiferare anche per i coloni d'America che fino ad allora avevano goduto di un'autonomia amministrativa pressoché totale; essendo nati per iniziativa privata e non pubblica, insediamenti inglesi in America si sentivano legati al re d'Inghilterra ma non al parlamento di Londra. La promulgazione di questi atti venne considerata un vero e proprio sopruso ai danni delle colonie, che innestò la protesta degli anni 1764-1765. il provvedimento che però suscitò maggior scalpore fu lo Stamp Act che venne dichiarato anticostituzionale, ci furono Inoltre delle contestazioni che diventarono accese e violente. Per frenare le proteste, Nel febbraio 1766 il parlamento abolì lo Stamp Act; però questo gesto fu accompagnato da un provvedimento abrogativo chiamato Dichiarazione di principio (Declaratory Act) affermava di avere il diritto di legiferare per le colonie. ⥥ Con questa dichiarazione i coloni reagirono con argomenti di vario genere, che trovavano una prima esposizione organica e coerente in un documento approvato a New York, dal cosiddetto Stamp Act Congress. Il testo esordiva rivendicando Il più tipico dei diritti validi in terra Britannica, quello secondo il quale ai cittadini inglesi non è lecito imporre tasse se non con il consenso dato personalmente o da un loro rappresentante. ⤐ I coloni proponevano una concezione dell'impero affine a quella del moderno Commonwealth, Dove il re, capo dell'esecutivo, fosse posto al centro di un sistema di autonome nazioni, ciascuna con le proprie assemblee legislative. solo dopo l'ostinato rifiuto del parlamento a prendere in considerazione Questa teoria dell'impero i coloni si mossero con determinazione crescente verso la scelta dell'indipendenza. 4 luglio 1776 Dichiarazione di indipendenza Nella primavera del 1775 il governo inglese decise di ricorrere alla forza, per via delle numerose rivolte locali tese verso l'indipendenza, inviando in America l'esercito e la flotta; il 23 agosto dello stesso anno, re Giorgio III dichiarò ufficialmente che le colonie si erano ribellate alla sovranità inglese, il che spinse le colonie stesse a organizzare la propria resistenza. A tal fine, si diede vita a un congresso, che riuniva a Philadelphia i delegati di tutte le colonie e che venne investito del ruolo di governo provvisorio centrale per le colonie stesse, ormai in aperto conflitto con l’Inghilterra. Al generale George Washington, della Virginia, fu affidato il comando dell'esercito. La formale dichiarazione di indipendenza ebbe luogo il 4 luglio 1776, un documento redatto da Jefferson Thomas. L'importanza storica di questo testo consiste nel fatto che esso giustifica la ribellione delle colonie utilizzando come argomento di base la teoria contrattualistica di John Locke sull'origine dello Stato. ⤿ La dichiarazione d'indipendenza, in effetti, si apre con l'affermazione secondo cui esistono alcune verità per sé evidenti: tra queste spicca il fatto che tutti gli uomini, creati da Dio, sono stati da lui dotati di diritti inalienabili. Seguendo Locke il testo prosegue affermando che il compito di un governo è quello di garantire a tutti l’esercizio pieno di questi diritti, e che viceversa la rivolta da parte del popolo è legittima nei confronti di quei governi che si comportano in modo tirannide. Coloro che in America fecero proprio questo orientamento politico e quindi si impegnarono per l’indipendenza delle colonie si diedero l’appellativo di whigs. Il termine, in inghilterra, indicava i sostenitori della superiorità del parlamento rispetto alla figura del re, tuttavia riprenderlo significò per i rivoluzionari d'America presentarsi come i veri difensori della libertà contro La tirannia e il dispotismo. Le colonie poterono godere dell'appoggio di altri Stati, prima fra tutti la Francia, che entrò in guerra per rimettere in discussione l'egemonia dell'Inghilterra. In seguito a fianco delle colonie intervenirono anche Olanda e Spagna; al conflitto parteciparono anche diverse tribù indiane, nelle regioni che videro un intervento di queste tribù la guerra Scusa spesso un tono particolarmente violento, in quanto lo scontro non si svolgeva solo sul campo di battaglia Ma ovunque, travolgendo molto spesso anche donne e bambini. La vittoria di Yorktown fu il punto di svolta decisivo, dopo quasi otto anni di scontri, la guerra sarebbe ufficialmente terminata nel 1783 con la resa dell'Inghilterra e il riconoscimento dell'indipendenza delle colonie americane. STRUTTURA POLITICA DEGLI STATI AMERICANI Le colonie inglesi erano ormai indipendenti; a che a questo. era ancora molto nebuloso l'assetto politico che i 13 nuovi Stati avrebbero assunto in futuro. Nel novembre 1777, il congresso aveva sottoposto ad ogni stato un documento di unione che avrebbe dato vita agli Stati Uniti d'America. Tra il 24 e il 25 giugno 1789 all'assemblea Nazionale si uniscono buona parte del clero (perché si sentivano più vicini ai fedeli che ai nobili stessi) e una cinquantina di nobili (perché avevano sentimenti ostili verso l'assolutismo); Per questo Luigi XVI decise di fondare una nuova grande assemblea che incorporasse tutti e tre gli stati, l’assemblea nazionale costituente. INIZIO RIVOLUZIONE FRANCESE 14 LUGLIO 1789 La città di Parigi era in fermento a causa dell'aumento del costo del pane, come in altre situazioni di disagio e difficoltà la popolazione affamata era facilmente eccitabile e soprattutto disponibili a sfogare la propria aggressività su capri espiatori: pertanto si diffuse rapidamente la diceria di una congiura aristocratica finalizzata ad affamare la Francia e a impedire che gli Stati Generali prendessero qualsiasi decisione favorevole agli interessi della gente comune; l'intera città esplode in un grande tumulto, che assunse come proprio obiettivo la Bastiglia, la grande fortezza in cui venivano tradizionalmente rinchiusi i nemici del re. Il 14 luglio 1789 la folla irruppe nella Fortezza, uccise il comandante e ne portò la testa in giro per Parigi. la violenza degli eventi Parigini paralizza il re e convinse numerosi nobili della gravità del pericolo rivoluzionario; Pertanto, venne istituita una milizia, la Guardia Nazionale, incaricata di mantenere l'ordine nella capitale e reprimere i nuovi tumulti di massa. la milizia assunse come proprio emblema una bandiera tricolore, il bianco evocava la monarchia, mentre il rosso il blu erano i colori del comune di Parigi. FINE DELL’ANCIEN RÉGIME Nella notte tra il 4 e il 5 agosto 1789 l'assemblea Nazionale decise di venire incontro da alcune rivendicazioni dei contadini: furono aboliti i diritti Signorini e anche la decima percepita dal clero. In pratica il decreto adottato pose fine alla ancien régime. DICHIARAZIONI DEI DIRITTI DELL’UOMO Il 26 agosto 1789 l'assemblea Nazionale approvò la dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino; cosa si basava su due concetti di libertà ed uguaglianza. Il testo è basato su una breve premessa in 17 articoli, di cui primi tre persone più importanti, Nel senso che danno significato e sostengono gli altri. (es. l’articolo 1 afferma che gli uomini nascono liberi e uguali nei diritti; l'articolo 6 esprime il significato del termine uguaglianza). In tutti questi testi c'è una concezione ascendente del potere, secondo la quale la sovranità risiede nel popolo, e non in Dio. Le attività dell'assemblea inizialmente si erano svolte nella reggia di Versailles dove soggiornava anche il re, ma nel 1789 una grande folla di popolani Parigini si recò appositamente alla Reggia con lo scopo di obbligare il re a trasferirsi nella capitale. proprio nel corso di queste sedute Si può si è progressivamente l'usanza di indicare i diversi gruppi parlamentari con i termini sinistra e destra: messaggi posti a sinistra si può essere i deputati del terzo stato e tutti coloro che avevano votato a favore della fine dei privilegi nobiliari ed ecclesiastici; a destra si trovano qui Nobili e qui i membri del clero che avevano cercato di opporsi alla cancellazione dell'Antico regime. ↣ Lo stato francese ordinò lo scioglimento di tutti gli ordini religiosi all'infuori di quelli dediti all'assistenza all'insegnamento, quando fu stabilito che tutti gli ecclesiastici giurasse fedeltà alla costituzione civile del clero il Papa si pronunciò pubblicamente contro i nuovi provvedimenti adottati dall'assemblea e quindi contro la rivoluzione nel suo complesso; questo ebbe l’effetto di suddivisione del clero in preti giurati e preti refrattari. ↣ La nuova costituzione elaborata dall’assemblea fu pronta nel 1791, pertante il re Luigi XVI fu costretto ad accettarla. ↣ Fu costituito un sistema elettorale basato sul censo. In pratica, i francesi furono divisi in due categorie: i cittadini attivi e quelli passivi. quelli passivi erano completamente suonerà ti dà il diritto di voto, perché giudicati troppo poveri e ignoranti. Gli attivi a loro volta furono suddivisi in 2 gruppi: gli elettori degli eleggibili. I primi potevano solo votare i secondi potevano anche essere ammessi alla vita politica. FRANCIA REPUBBLICA DEMOCRATICA NelL’aprile del 92 la Francia dichiara guerra all'austria: si pensa che stia ospitando esuli francesi di origine Nobile che stavano organizzando una controrivoluzione. Nell'agosto dello stesso anno c'è una nuova rivolta, i Giacobini più estremisti arrestano il re e la sua famiglia. Inizia un periodo di sangue, in cui viene arrestato e ghigliottinato chiunque si opponesse alla rivoluzione. ↣ L’assemblea legislativa viene rimpiazzata dalla convenzione nazionale che proclama l’abolizione della monarchia. ↣ Il 25 settembre viene proclamata la repubblica Francese ↣ Nel gennaio del 1793 Luigi XVI venne condannato a morte con la moglie Maria Antonietta. ↣ Preoccupata per i successi e per la possibilità che la rivoluzione si potesse espandere l’Inghilterra decise di aderire alla coalizione antifrancese e gli dichiarò guerra il 1° febbraio 1793. ↣ Iniziò una rivolta in Vandea; questa venne percepita come un pericolo mortale. Per sconfiggere la rivolta, i generali repubblicani fecero ricorso a misure repressive brutali e spietate. ↣ Nel 1793 fu approvata la nuova Costituzione, che introduceva il suffragio universale e fissava il principio secondo cui lo stato doveva promuovere la felicità dei cittadini offrendo istruzione a tutti, occupazione a coloro che erano in grado di lavorare, assistenza agli anziani ea coloro che avevano bisogno di soccorsi pubblici. ↣ La morte di Luigi XVI e le faide interne alla convenzione Nazionale danno il via a regime del terrore un periodo che va dal 93 al 94 in cui vengono ghigliottinate migliaia di persone In opposizione al regime. A capo di tutto c'è Robespierre. ↣ Il 27 luglio Robespierre e numerosi altri leader Giacobini furono arrestati e giustiziati senza processo.
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