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Rivoluzione Francese e rivoluzione Americana, Sintesi del corso di Storia

Riassunto fatto a mano della rivoluzione francese e quella Americana

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021

Caricato il 06/01/2022

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Scarica Rivoluzione Francese e rivoluzione Americana e più Sintesi del corso in PDF di Storia solo su Docsity! LA RIVOLUZIONE AMERICANA Nel 18° secolo il continente americano dipendeva dall’Europa, infatti dopo che Colombo lo ebbe scoperto, il territorio fu conquistato dagli Europei, fondando colonie, nella parte settentrionale di Inghilterra e Francia. | pellerossa “indigeni” chiamati così da Colombo per il loro uso di dipingersi il viso e il corpo di ocra “terra” rossa, entrarono in conflitto con i conquistatori. Alla fine del 700 le colonie Inglesi erano 13, sulla costa Atlantica settentrionale, costituite in gran parte da emigranti inglesi, circa 2 milioni di abitanti nel 1763, fuggiti dall'Europa dalle persecuzioni politiche e religiose, fra questi i puritani inglesi che furono i primi e detti “padri fondatori” (padri pellegrini), avendo spirito di libertà per dare inizio alla democrazia. Le 13 colonie inglesi verso la metà del 700 erano in espansione economica quelle del nord erano dedite all’industria e commercio (cantieri navali - fabbriche tessili - distillerie) quelle del centro erano per l'agricoltura e l'allevamento (colonie de pane) in quelle meridionali si svilupparono le piantagioni di tabacco e cotone con manodopera fatta di schiavi neri e da contadini poveri immigranti. Le colonie inglesi avevano autonomie ampie sia amministrative che politiche ed eleggevano Parlamenti locali, invece la vita economica aveva delle limitazioni visto che l’Inghilterra dava le sue regole per i prezzi del commercio, gli inglesi proteggevano i coloni dalle aggressioni dei Francesi del Canada. Nel 1765 il governo di Londra impose la tassa sul bollo (Stamp Act: uso della carta bollata per i documenti) applicato anche ai coloni d'America, che li respinsero con il boicottaggio delle merci inglesi, nel 1767 furono approvati dei dazi: commercio del tè, della carta, del vetro, fu così stabilito di non comprare più merci dall’Inghilterra reclamando per i coloni d'America gli stessi diritti degli Inglesi d'Inghilterra. Nel 1775 dopo vari scontri tra cui “La festa del tè di Boston” a Lexington nel Massachusetts gli americani attaccarono la guarnigione britannica, fu l’inizio dello scontro militare sfociato dal conflitto economico. Il Continental Army fu formato da 20000 uomini, guidati da George Washinton (1732 - 1799), il 4 luglio 1776 rappresentanti delle colonie sottoscrissero la Dichiarazione di indipendenza, redatta da Thomas Jefferson (1743 - 1826) affermava che gli uomini sono tutti uguali e hanno dei diritti fondamentali: diritto alla vita, alla libertà e al benessere con la possibilità di abbattere e sostituire un governo che non rispettava tali diritti. La guerra per i ribelli non fu semplice, ma trovarono alleati dalla Francia, Spagna e Olanda. Il 5 settembre 1783 fu firmata la pace con il trattato di Versailles a Parigi, l'Inghilterra riconosce l'autonomia delle 13 colonie, riconsegnando alcuni territori. Le colonie dopo la dichiarazione di indipendenza si unirono in una federazione: gli Stati Uniti d'America (1781) molto diversi fra loro erano però gli interessi di ogni stato, nel 1787 una nuova assemblea tra i rappresentanti degli Stati, a Filadelfia approvò la costituzione federale degli Stati Uniti d'America che si basava sull’equilibrio tra interessi e poteri. Il primo presidente fu eletto nel 1789 George Washington. LA RIVOLUZIONE FRANCESE Alla fine del 1700 la Francia visse un periodo di crisi che vide il re Luigi 15° dover affermare la monarchia senza però far perdere i benefici finora acquisiti dalla nobiltà, essendo esentati dalle tasse, nonostante la Francia fosse uno Stato evoluto. Il contrasto tra dinamismo economico e immobilismo sociale e politico fece prendere una decisione a Luigi 16° che fu quella di convocare gli Stati Generali, che non si erano più riuniti dal 1614, per una riforma fiscale. La società era tripartita nobili (primo stato), clero (secondo stato), terzo stato conteneva tutte le altre categorie sociali dai contadini con oneri pesanti, alla borghesia urbana; artigiani, bottegai, farmacisti. | gruppi privilegiati nell'assemblea degli stati generali erano i nobili e il clero che prevaleva con la maggioranza sul terzo stato. Disuguaglianza sociale e gerarchica rigida erano le basi di questa società, dove il re aveva diritto divino, non si poteva contestare, bloccando così lo sviluppo del paese, con la dicitura antico regime (ancien regime) indicava la stessa situazione in Europa. Al momento della votazione da parte del terzo stato ci fu un gesto di sfida opponendosi al potere che era prevalso fino a quel momento, questo segnò l’avvio del movimento rivoluzionario. Il re vietò l'assemblea nella sala delle sedute, ma il terzo stato si riunì in una palestra adibita alla pallacorda (pallavolo), il clero e i nobili accettarono di riunirsi insieme formando un'assemblea Nazionale costituente ponendo fine alla monarchia assoluta e dando inizio alla monarchia costituzionale. Il 14 luglio 1789 ci fu la presa della Bastiglia da parte dei popolani contro i militari del re, che liberavano i prigionieri, questa data ebbe un valore molto importante, si ricorda tuttora come festa nazionale, nonché la libertà che vinse sulla tirannia. Il popolo nominò un Consiglio municipale e si istituì una forza armata: la Guardia nazionale comandata dal marchese Marie Joseph de La Fayette che aveva combattuto in America con i coloni. Nel 1789 fu anche un periodo di “Grande paura” con i contadini che assalivano i castelli dei nobili per distruggere gli archivi e bruciare i registri dei diritti feudali e nobiliari. 20 giorni dopo la presa della Bastiglia l'assemblea nazionale decreto l'abolizione del “regime feudale” abolendo le (corvees) e tutti i privilegi fiscali: la decima da parte del clero, ci furono le imposte uguali per tutti. La dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, con 17 articoli ispirati all’illuminismo e sul modello della dichiarazione d'indipendenza americana si basava sulla libertà e l'uguaglianza. L'assemblea stava delineando un nuovo metodo di governo con a sinistra i cordiglieri, giacobini e girondini in rappresentanza vi erano dei giovani avvocati: Danton, Marat, Hebert, Desmoulins. I giacobini erano rappresentati da Robespierre, Brissot (leader dei girondini). La destra era occupata dai foglianti, borghesi agiati, al centro c’era il gruppo più numeroso chiamato pianura o palude. | deputati furono tutti d'accordo: il nuovo stato doveva essere una monarchia costituzionale di tipo inglese con tre poteri separati, il diritto di voto era riservato ai benestanti. Nel 1790 il bilancio statale era compromesso quindi l'assemblea prese un provvedimento straordinario esproprio i beni del clero per venderli e sanare il disavanzo pubblico, ma non fu così, ci fu invece un deficit finanziario catastrofico. | proprietari delle terre: borghesi e agricoltori si legarono alle sorti della rivoluzione per non ritornare al vecchio regime. Fu poi approvata la costituzione civile del clero con il giuramento di fedeltà da parte degli ecclesiastici allo stato che si impegnava al loro mantenimento, tutti gli ordini religiosi furono aboliti tranne quelli che davano assistenza sociale.
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