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Rivoluzione francese; Napoleone Bonaparte; congresso di Vienna, Appunti di Storia

Rivoluzione francese; Napoleone Bonaparte; congresso di Vienna (solo congresso di Vienna, no tutta la restaurazione)

Tipologia: Appunti

2022/2023

Caricato il 07/01/2023

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Scarica Rivoluzione francese; Napoleone Bonaparte; congresso di Vienna e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! Pdf su: Rivoluzione Francese + Napoleone Bonaparte + congresso di Vienna Parte uno: la Rivoluzione Francese La società francese è, in questo periodo storico, il simbolo dell’assolutismo sull'Europa. Il re Luigi XVI (Luigi sedicesimo) governa in modo dispotico il suo stato facendo tutto quello che vuole, anche senza giustificare o giustificando con le seguenti parole: “per volontà del re” egli (il re) spende una marea di soldi in lusso per la corona e la famiglia reale (il debito pubblico francese che si avvicina alla rivoluzione sarà circa del 10%), può far arrestare chi vuole con una lettera chiamata Lettre de cachet può e rinchiuderlo per quanto vuole alla Bastiglia, pure a vita. La prima causa da analizzare della società francese, è il grossissimo debito del re e del grossissimo buco di bilancio della Francia. L’Europa in quel tempo è impegnata in una, la guerra di successione spagnola. E la catastrofe inizia dopo l’assedio di Torino del 1706, quando i francesi vengono cacciati dalla città. Dieci anni dopo la Francia è in miseria, non c’è un soldo, e il re non paga i debiti se non con dei fogli chiamati Pagherò. Ma nessuno ci crede che in futuro in cambio di un pezzo di carta gli daranno dei soldi, gli unici che ci guadagnano sono i banchieri che prendono sempre più potere e il re che raddoppia le tasse quasi ogni anno. In passato il ministro dell’economia francese aveva proposto di liquidare il problema, facendo una sorta di flat tax (che non si chiamava così perché in Europa nel 1700 si parlava ancora francese, ma in sostanza era quello: la flat tax) facciamo una sola tassa sul patrimonio. Però come legge non passò. Ora si propone di fare la patrimoniale ma non rimuovendo gli altri pagamenti, aggiungendola. (specificazione: il re scegli cosa fare, però ovviamente c’erano dei consiglieri che aiutavano i ministri ad aiutare il re) nel 1783 Alexandre de Calonne divenne ministro delle finanze e propose di rilanciare l’economia. Per fare ciò, fece passare al re l’eliminazione dei dazi doganali interni, che ostacolavano il commercio. Tuttavia il re Luigi XVI era molto onesto, ma mediocre. Facilmente influenzabile dalla moglie Maria Antonietta. Tuttavia il re non confessava tutto alla nobiltà bensì rivelava piano piano le cose sperando nel fatto, che se ci fosse stata un’eventuale rivolta non sarebbe stata gigantesca. Però i nodi vengono al pettine e il re rivela delle riforme di Calonne. Ciò portò malcontento nella popolazione e il re fu costretto a cacciare Calonne, al suo posto arrivò Ètienne-Charles de Loménie de Brienne. A questo punto il parlamento di Parigi assume un ruolo costituzionale. Ma la relazione con l’aristocrazia non è buona, l’aristocrazia si regala un solo obbiettivo: Rivoluzione. Infine come ministro delle finanze tornò Necker essendo che era ritenuto favorevole alle riforme. il 5 maggio del 1789 però il re cede alle richieste del parlamento, e richiama dopo 175 anni gli stati generali. Gli stati generali si riuniscono a Versailles con tre obbiettivi: abolire il sistema feudale; stabilire l’uguaglianza fiscale e stabilire i diritti civili e tutelare la libertà. Però il conflitto tra le classi non termina per placare le acque il re il 27 giugno invito i deputati rimanenti del clero e della nobiltà ad entrare nell’assemblea nazionale che il 9 luglio prenderà il nome di “costituente” Come se non bastasse, oltre al problema finanziario fra il 1788 e il 1789 una carestia colpì la Francia. Ormai è tardi, il popolo ha sofferto troppo è intende recuperare tutto quello che è stato perso sotto il potere assolutista francese, il 12 luglio del 1789 iniziarono grandi insurrezioni a Parigi, il 14 luglio una folla furiosa e aggressiva da l’assalto alla prigione della Bastiglia, conquistandola e liberando i suoi prigionieri. Ormai è tardi la rivoluzione è iniziata e nulla potrà più fermarla, nessuno tranne un uomo chiamato Napoleone Bonaparte. Ma di lui parleremo in seguito.Parallelamente alla rivoluzione delle piazze e delle grandi città, nelle campagne il popolo comincia armarsi e a preparassi a fare la sua parte. I contadini possedevano oltre il 40% delle terre. Nell'estate del 1789 la Francia rurale fu unanime nel chiedere l’abolizione del sistema signorile.La notte del 4 agosto però l’assemblea nazionale proclamò “L’assemblea nazionale abolisce interamente in sistema feudale Francese” ciò fece arrabbiare ancora di più i contadini che dichiararono i diritti “reali” sulla terra. La società francese continua a sprofondare nella rivoluzione. In tutto ciò però Luigi XVI era intenzionato a penalizzare il “suo” clero e la “sua” nobiltà. Però la folla furibonda scoprì il suo piano e il 5 ottobre cominciò a migrare da Parigi verso Versailles, con l’intenzione di far tornare il re a Parigi, nella capitale. La mattina del 6 ottobre dopo essersi scontrati con le guardie il re dovette cedere alle richieste della folla, che a gran voce urlava “a Parigi!”. Il re ascoltò la folla e il pomeriggio stesso partì con la famiglia per Parigi. Nel febbraio del 1790 venne riformata l’amministrazione, la Francia fu divisa in 83. Il sovrano però non era affatto contento di aver perso quasi totalmente il potere, così provò ad avvicinarsi ai nobili per provare a restaurare la monarchia francese. Tuttavia il suo piano falli e nella notte tra il 20 e il 21 giugno del 1791 il sovrano si travestì e provò a fuggire dalla Francia, in Belgio, sotto la protezione di Leopoldo II d’Austria. Tuttavia venne riconosciuto e il popolo e per il popolo la fuga del re fu intesa come una rottura di legame tra sovrano e patria. Fu così che il 3 settembre del 1791 la Francia divenne una monarchia costituzionale, dove il re giurò di governare per volontà del popolo. Con la costituzione, il potere esecutivo andò al re e ai ministri; il potere legislativo al parlamento e il potere giudiziario alla magistratura. Con la costituzione quattro milioni di francesi ottennero il diritto al voto. Inoltre con la costituzione il re non fu più re della Francia ma “re dei francesi”. Fino all’agosto del 1791 gli stati europei erano rimasti a guardare la situazione francese. Però ricordo che molti stati europei erano pure loro una monarchia assoluta, e la paura era che gli ideali francesi di libertà; uguaglianza e fraternità (liberte; égalité e fraternité) potessero dilagare nel resto dell’Europa. Nell'agosto del 1791 Austria e Prussia preoccupate dalla situazione francese, si allearono contro la Francia rivoluzionaria, nell’aprile del 1792 la Francia dichiarò guerra all'Austria e la Prussia, corse in soccorso dell’Austria. La Prussia sarebbe dovuta passare da nord per il Belgio e sarebbe dovuta calare dall’alto sulla Francia arrivando a Parigi (stessa teoria del piano Schlieffen) mentre l’Austria chiese al regno di Sardegna di passare presso i loro territori (Il regno di Sardegna accettò la richiesta Austriaca). La guerra fu un successo per Austria e Prussia, che conquistano i Paesi Bassi Austriaci; La savoia e dei territori a nord di Nizza. Ma già dalle prime sconfitte il popolo chiese l’abdicazione del re Luigi XVI. Appare in questo periodo l’immagine dei sanculotti (dal francese sans culottes, ossia “senza culotte” poiché le culotte erano i calzoni dei nobili, molto attillati al ginocchio: l’espressione indicava coloro che i calzoni lunghi da lavoro). La folla tumultua per l’abdicazione del re, che però non cede alle richieste del popolo, il 10 agosto del 1792 il popolo assalta il palazzo reale di Tuileries e arresta il re e la sua famiglia. L'assemblea legislativa di dichiarò decaduta, così nacque una nuova assemblea detta convenzione. La situazione francese è drammatica, il 20 settembre del 1792 però l’esercito francese vince contro gli Austro-Prussiani a Valmy, lo spirito del popolo non cambia, il 22 settembre del 1792 la monarchia francese decade e fu proclamata la repubblica francese che condanna a morte l’ormai ex famiglia reale. Il 21 gennaio del 1793 il re Luigi XVI venne decapitato in piazza con la ghigliottina, il re si avvicina alla ghigliottina preoccupato, sperando che qualcuno provi a salvarlo. Diverso da sua moglie Maria Antonietta, che si avvicina alla ghigliottina orgogliosa e sicura di sé stessa. Ora però, la guerra è una questione di ideologia. Nel 1793 nasce la prima coalizione antifrancese, composta da: Inghilterra; Prussia; Repubblica delle sette province unite (Olanda); Spagna; impero d’Austria; Regno di Napoli e stato della chiesa. Tutti stati monarchici contro una repubblica, i tutta risposta la repubblica Francese Mette un servizio di leva obbligatoria di circa 300mila uomini. In totale: la Francia mette al potere dell’esercito quattordici generali, mentre le altre potenze, ne metto al potere quindici. Nel marzo del 1793 la Vandea (regione francese situata sulle Coste dell’oceano Atlantico) inizia una forte ribellione antirivoluzionaria e nell’Aprile del 1793 a Parigi il popolo protesta per il pane (risorsa che stata scarseggiando) nel caos della Francia i giacobini prendono il potere, che nell’aprile del 1793 Pio VII. L'incoronazione si fece sulle basi di quella di Carlo Magno, però con due piccole differenze: - sarà il papa ad andare a Parigi, non Napoleone ad andare a Roma - il papa passerà la corona a Napoleone ma Napoleone la Corana se la mette in testa lui Il 2 dicembre del 1804 nella cattedrale di Notre-Dame a Parigi il papa passa la corona a Napoleone e napoleone si incorona imperatore dei francesi. Però l’incoronazione di Napoleone non piace al resto d'Europa, l’Inghilterra riprese le ostilità con la Francia e poco dopo, Austria; Impero Russo; Inghilterra; Regno di Napoli; regno di Sicilia e Svezia formarono la terza coalizione antifrancese, che si opponeva a Francia; Regno d’Italia; Spagna; regno di Baviera e regno di Württemberg. Il 21 ottobre del 1805 la frotta inglese ottenne una vittoria importante a Trafalgar, il 2 dicembre napoleone sconfisse gli austriaci ad Austerlitz, costringendo l’Austria alla pace. Nel 1806 la Prussia entra nel conflitto affiancata alla quarta coalizione antifrancese che era composta dagli stessi membri della prima (esclusa l’Austria). Tuttavia Napoleone vince ancora (questa volta contro i prussiani) a Jena in Germania. Però Napoleone era consapevole non poter battere la potenza militare inglese, così decise di distruggere l’Inghilterra economicamente emanando un blocco continentale, che in sostanza diceva: nessuno degli stati del continente può commerciare con inglesi. Però per far accettare il blocco continentale, Napoleone dovette fare una serie di guerre contro Austria; Spagna e Russia. Nel 1807 Francia e Russia firmano la pace di Tilsit (in Russia-Kaliningrad) nel 1806 nacque la quinta coalizione antifrancese composta dall’Inghilterra; l’impero Austriaco e il regno di Sardegna contro la Francia e i suoi alleati. Infine napoleone divorziò da Giuseppina Beauharnais e sposò Maria Luisa (figlia dell’imperatore d’Austria). Nel 1810 l’impero Francese conosce la sua massima espansione Nacque così il sistema Napoleonico: un insieme di stati che collaborano con l’impero francese. La Francia controlla (direttamente o indirettamente): • La confederazione del reno • Portogallo (anche se segnato in guerra nella mappa) e spagna • Regno d’Olanda • Repubblica Italiana • E regno di Napoli Tuttavia alcuni stati non accettano la sconfitta, fenomeno molto presente in spagna (monarchia prima alleate dei francesi e poi conquistata e annessa nel 1807) dove è in corso una vera e propria guerra di liberazione, si iniziano a vedere le prime crepe nel sistema francese. Prima di parlare però della campagna di Russia è necessario aprire una piccola parentesi sull'Italia. Oggi in Italia una via nominata Waterloo, indica una sconfitta. Infatti in Italia Napoleone piace da matti, infatti napoleone favorì lo sviluppo di una penisola unita, il 26 gennaio del 1802 nacque la repubblica Italiana, e molti territori appartenenti alla repubblica di Venezia furono liberati Italia nel 1803------------------------------------------Italia nel 1810 (purtroppo non ho trovato mappe uguali ) Tutti i territori italiani erano allineati con a la Francia napoleonica, eccetto il reno di Sardegna e il regno di Sicilia indipendenti, che speravano nel collasso napoleonico. Nel 1812 la Sicilia obbligata degli inglesi, concesse una costituzione, la popolazione italiana balena alla costituzione, in aperto contrasto con l’immagine autoritaria di Napoleone. In Russia il blocco continentale voluto da Napoleone fa grossi danni, il blocco continentale non è condiviso dallo zar (Alessandro I) chiede nel 1812 di sciogliere il blocco e di rimuovere le truppe francesi dai territori della Prussia. Napoleone rifiutò la sua offerta. Napoleone armò 650mila uomini e li mise al fronte con la Russia, a fine giugno del 1812 napoleone invade la Russia, sperando di arrivare a Mosca entro fine estate, essendo che l’inverno in Russia è molto freddo e gelido. Il 14 settembre Napoleone raggiunse Mosca senza aver mai combattuto, ma trovò la città deserta che bruciava (grande fuoco di mosca). Il 19 ottobre, con l’inverno napoleone comandò la ritirata. In questo momento la Russia prende la palla al balzo, con l’inverno in arrivo e i francesi in ritirata, lo Zar manda l’ordine di attaccare l’esercito francese (ripetutamente e violentemente) ciò porta ad una grande rivalutazione dell’esercito francese. In totale la Francia conterà 18mila morti. Inghilterra; Prussia; Russia; Austria; Svezia; Regno di Sicilia e Regno di Sardegna si uniscono nella sesta coalizione antifrancese, che è un successo. Il 6 aprile 1813 Napoleone abdica e viene esiliato all’isola d’Elba (sul trono di Francia sale Luigi XVIII di Borbone) e i confini francesi tornarono quelli del 1792, e a Vienna nel 1814 si riunì il congresso internazionale. (ma di questo parleremo dopo). Napoleone però riuscì a fuggire dall’isola d’Elba e sbarcò in Francia. Luigi XVIII manda l’esercito per uccidere Napoleone, ma l'esercito di Luigi XVIII è l’ex esercito di Napoleone. Napoleone si mette davanti al suo vecchio esercito, tira fuori il petto e dice “sparate al vostro imperatore!” i soldati non lo fanno e si schierano con lui, obbligando così a Luigi XVIII la fuga. Napoleone contatta gli inglesi, dicendogli che a lui va bene governare sulla Francia dei confini del 1792, ma gli inglesi quando vedono la lettera di Napoleone, nemmeno la guardano e lo ignorano. Iniziano qui i cento giorni. Inglesi e prussiani nel 1815 iniziano l’invasione del Belgio, Napoleone per sicurezza invade il Belgio. E i tre eserciti si incontrano a Waterloo il 18 giugno 1815. Inglesi e prussiani contro i francesi: inizialmente lo scontro lo vincono i francesi, però poi durante la battaglia inizia a piovere, e i francesi si disperdono. Inglesi e Prussiani batto i francesi. Napoleone abdica ancora e dichiara agli inglesi che una casa in Inghilterra gli andrebbe anche bene, che ormai si è arreso. Ma gli inglesi lo esiliano dall'Europa, e lo obbligano ad andare a vivere a sant’Elena (un’isola nell’oceano atlantico) il 5 maggio 1821 Napoleone (un’po' per gli esagerati sforzi delle battaglie, e un’po' perché viene avvelenato) muore a sant’Elena. L’avventura Napoleonica si è definitivamente conclusa. La domanda ci viene spontanea: e se Napoleone avesse vinto a Waterloo? vi consiglio di ascoltare questo episodio del podcast di Alessandro Barbero: E se Napoleone avesse vinto a Waterloo? - di Alessandro Barbero [2019] - YouTube Parte tre: Il congresso di Vienna Dopo quasi trent’anni di disordini gli stati e i sovrani europei, sentivano il bisogno di riportare l’ordine sull'Europa. Prima dei disordini venne creato il congresso internazionale, a Vienna (da qui il nome Congresso di Vienna). • Il problema partì dalla Francia: il confine sarebbe tornato quello del 1792, avrebbe dovuto pagare un’indennità di guerra (risarcimento per la guerra). Il re però (Luigi XVIII) concesse una carta costituzionale e la creazione di un parlamento, per bloccare eventuali nuove rivolte che chiedevano una repubblica. • L'impero d’Austria ottenne il Lombardo-Veneto • L’Inghilterra consolidò la sua potenza sui mari • La Russi ottenne la Finlandia, la Bessarabia e una di polonia • La polonia venne spartita tra Prussia; Austria e Russia
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