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Rivoluzione scientifica in filosofia, Schemi e mappe concettuali di Filosofia

Schemi sulla Rivoluzione scientifica in filosofia. Tratto di: Galileo Galilei, Aristotele, Tolomeo, Bacone.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2023/2024

In vendita dal 14/06/2024

elysa1
elysa1 🇮🇹

22 documenti

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Scarica Rivoluzione scientifica in filosofia e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Filosofia solo su Docsity! 1 RIVOLUZIONE SCIENTIFICA Come è nata la scienza moderna?= quando parliamo di scienza facciamo riferimento a quella che consideriamo oggi la fisica, l'interpretazione del mondo naturale. È nata nell’arco di 150 anni, metà ‘500- fine ‘600. In questo secolo e mezzo si snoda la Rivoluzione scientifica. Gli storici dicono che l’inizio e la fine sono dati dalla pubblicazione di 2 testi. Inizia con “La rivoluzione dei corpi celesti” (1452), autore NICCOLÒ COPERNICO che teorizza per 1° il sistema eliocentrico. La fine è data da “Principi matematica di filosofia naturale” (1687), scritto da NEWTON. Rivoluzione scientifica= Una rivoluzione è un processo di cambiamento, piuttosto graduale ma drastico. Quello che la caratterizza è la sua irreversibilità. Quale cambiamento ha portato a questa rivoluzione? Ingenuamente si pensa che la Rivoluzione scientifica che nasce con COPERNICO e GALILEO, sia il frutto di scoperte astronomiche che hanno portato a un nuovo modello di interpretazione dell’universo: dal modello geocentrico a quello eliocentrico, è avvenuto questo cambiamento grazie soprattutto a delle prove. La rivoluzione scientifica non è stata solo un insieme di scoperte, ma è anche una rivoluzione epistemologica (=disciplina che si occupa dei fondamenti della scienza). Si è messo in chiaro quelli che dovevano essere i contenuti, i metodi e gli obiettivi della scienza. Cosa si deve occupare la scienza? Dell’indagine naturale, la scienza è sovrana nell’indagine. Quali mezzi? Deve usare il metodo scientifico sperimentale, deve essere una scienza che deve avere contenuti propri, deve avere dei mezzi soprattutto l’approccio sperimentale. Gli obiettivi? Deve portare l’uomo alla conoscenza della natura che non è fine a sé stessa, deve permettere l’uomo di dominare la natura. Prima era una scienza contemplativa, ora è pratica. Il modello di interpretazione dell’universo= Fino ad allora veniva usato il sistema aristotelico-tolomaico, in vigore da millenni. Nasce dalla fusione di 2 grandi teorie: si fondava sulla fisica di ARISTOTELE assieme al pensiero di TOLOMEO (Il secolo d.C.). A ben vedere l’interpretazione di Aristotele e di Tolomeo avevano solo 2 punti di contatto: 1) pensavano che la terra fosse al centro dell’universo e che forse ferma (geocentriche: terra nel centro e geostatiche: terra immobile). 2) tutti i corpi celesti si muovevano in modo circolare, perché si muovevano i cieli. Quello di ARISTOTELE era un universo fisico, infatti ci parla degli elementi di cui sono fatti i corpi terresti e celesti (forma, elementi, movimento). A TOLOMEO interessa una parte geometrica, interessa la traiettoria, attraverso calcoli geometrici vuole vedere come questi corpi si sposteranno. C’erano già stati in passato teorie eliocentriche? C’erano le teorie pitagoriche: credevano che la terra non fosse statica e al centro dell’universo. Come mai non fu mai considerato? 1) per la grande fama di Aristotele, 2) perché ad un certo punto la filosofia di Aristotele è diventata la filosofia ufficiale e non contrastava il cristianesimo. Fisica secondo Aristotele= ARISTOTELE mette la Terra al centro, poi 8 cerchi e poi il limite delle stelle fisse. Intanto la fisica aristotelica vedeva l’universo finito. Si fondava sulla distinzione tra la terra (mondo terrestre o sublunare) e i corpi terrestri (mondo celeste). La differenza principale è che i corpi celesti sono fatti di “etere”: elemento che forma solo i corpi celesti e permette ai corpi celesti di non deteriorarsi. Sono lisci, levigati e perfetti quindi non sono soggetti al divenire. La Terra è composta da 4 elementi: aria, acqua, terra e fuoco. Essendo formata da questi 4 elementi muta il suo aspetto. A seconda degli elementi che sono fatti i corpi dipende anche il loro movimento. Infatti i corpi celesti, fatti di etere, si muovono solo in modo circolare, opinione condivisa anche da TOLOMEO. Mentre la Terra caratterizzata da questi 4 elementi, è caratterizzata solo da un moto rettilineo (o verso l’alto o verso il basso, a seconda del loro peso). Quindi la fisica di Aristotele era di tipo qualitativa perché faceva dipendere dalla qualità dei corpi il tipo di movimento. GALILEO con le sue scoperte ci dirà che sarà tutto falso. La filosofia di Aristotele è una filosofia finalistica. Tutto accade per uno scopo. Lo scopo degli elementi del mondo sublunare è quello di raggiungere il loro luogo naturale. Aria e fuoco si muovono dal basso all’alto perché il loro luogo naturale è l’alto. Mentre terra e acqua tornando verso il basso, il loro luogo naturale. Lo scopo dell’etere è quello di muoversi circolarmente. Al termine della 8° sfera c’è il limite delle stelle fisse. 2 Il modello tolemaico è più interessato non tanto alla descrizione fisica ma piuttosto a prevedere il movimento degli astri. Si cerca di prevedere la posizione che gli astri avranno in futuro, è un modello geometrico. GALILEO GALILEI Galileo Galilei= è il padre della scienza moderna, ha mutato l’immagine dell’universo. Galileo ha dato un contributo fondamentale per questa Rivoluzione scientifica che hanno confermato l’eliocentrismo grazie alla messa in punto del metodo scientifico sperimentale. Vita= Nasce nella metà del ‘500, a Pisa. Nasce da una famiglia di artisti, borghese. Il padre era un musicista tra le altre cose. Galileo infatti sogna di diventare uno scultore. Accantona la sua vena artistica e si dedica ad un’altra sua grande passione: la matematica, non prima di aver intrapreso gli studi di medicina che però abbandona quasi subito. La sua fama di matematico si diffonde molto presto al di fuori della Toscana. Viene chiamato all’università di Padova, gli viene offerto una cattedra di matematica e rimarrà lì per 18 anni. Si dedica anche alla ricerca e alla messa in punto di alcuni strumenti tecnici per aiutarlo. Il celebre è il cannocchiale e il telescopio. Arrotonda le sue entrate facendo l’oroscopo. Alcune delle sue importanti scoperte sono pubblicate nel “Sidereus Nuncius”: messaggero delle stelle. Vengono raccontate le prime scoperte astrologiche. Queste scoperte demoliscono la fisica aristotelica e confermano la teoria di Copernico, non vengono accolte molto bene soprattutto dalle realtà ecclesiastiche (=periodo della Controriforma). Lo invitano ad abbandonare le sue ricerche e a non pubblicare più i suoi testi. A seguito di questi richiami si allontana dall’università di Padova in quanto inizia a essere messo in cattiva luce ma i Medici lo chiamano a Firenze e gli offrono il ruolo di matematico di corte per continuare delle sue ricerche. Esce solo “Il Saggiatore”: è un’opera nel quale racconta la sua esperienza di scienziato senza mettere troppo in evidenza i risultati delle sue ricerche; piuttosto si sofferma sui metodi. È un saggio di carattere metodologico. All’epoca cambiò il papa e questo sembra essere più tollerante. Sembra interessato alla ricerca scientifica. In più Galileo è diventato amico di un cardinale importante che si interessa personalmente alle ricerche di Galileo. Lo fa nel “Dialogo sopra i 2 massimi sistemi dell'universo” dove lui non parla in 1° persona ma avviene una discussione. Si nasconde dietro a un personaggio: SALVIATI. In realtà nemmeno l’amicizia con questo cardinale lo salva dalla condanna. È chiamato a comparire davanti al Tribunale dell’Inquisizione e deve abiurare (= rinnegare pubblicamente le proprie convinzioni). Viene anche condannato al carcere che viene commutato negli arresti domiciliari e rimane così confinato nella campagna mentre sta diventando cieco. Aspetti della scienza moderna= Quali sono gli aspetti che hanno fatto della scienza, così come la intendeva Galileo, la scienza moderna? Intesa come fisica, indagine naturale. In passato la scienza si intendeva come sinonimo di sapienza e lo scienziato era colui che sapeva in modo generico. Nel corso della storia la scienza è stata sovrapposta alla filosofia. I primi filosofi come TALETE, PITAGORA erano anche scienziati. Galileo intende definire la scienza come una disciplina autonoma, che non deve essere confusa come un sapere generale e nemmeno con un’altra scienza; ES filosofia. Da cosa deve essere autonoma? Si deve ritagliare un suo ambito e in quell’ambito deve essere sovrana. Ha il diritto di dire qualcosa soltanto lei stessa, non ci devono essere interferenze di altre discipline. Qual è il suo ambito? È l’indagine naturale. Le interferenze nello studio della natura, rispetto il quale la scienza è sovrana, possono essere che derivano dalla religione, dalla fede. Lui stesso ha pagato con l’abiura. Ma ciò vale anche per la filosofia. Religione= sia la fede che la ricerca scientifica sono rese possibili grazie al fatto che Dio ci ha creati in un certo modo e ci permette di vedere come sono fatte le cose in un certo modo. Fede e scienza sono doni di Dio. L'errore sta nell’usare la fede per spiegazioni di ordine scientifico. La religione ci dimostra come andare in cielo, come si ha la salvezza. La scienza ci spiega come funziona il cielo. I testi sacri sono testi scritti da 5 ES solletico esiste come prodotto delle dita sui miei piedi. Ciò che si traduce in misura ha valore oggettivo. Ciò che è legato alla qualità può cambiare, non può essere tradotto in misura. Il lavoro della matematica perla allo studio delle quantità. L’indagine scientifica deve chiarirci le cause ma solo le cause efficienti, come accadono le cose (principio di causa). Galileo definisce la natura come il grande libro della matematica, scritto da Dio. Egli crede che la nostra conoscenza della natura, possibile grazie alla scienza, faccia sì che abbiamo della natura un’immagine che corrisponda ciò che la natura è. C’è correlazione tra pensiero/conoscenza e realtà. Trovano la fiducia realistica nella corrispondenza tra pensiero e realtà. BACONE Bacone= Si è dedicato alla ricerca scientifica ma si focalizza soprattutto al metodo scientifico. GALILEO è il padre del metodo scientifico sperimentale e si è focalizzato sulla ricerca. Il metodo di Bacone non ha avuto lo stesso riscontro. “Bacone” è una latinizzazione di FRANCIS. È un aristocratico inglese e nasce nella 2° metà del ‘500. Oltre alla teorizzazione del metodo, si dedica anche alla vita politica presso GIACOMO I STUART. Diventa primo ministro inglese ma viene accusato di corruzione e così si dedica solo alla scienza e alla teorizzazione del metodo. Metodo= Lui è passato alla storia come il “profeta della tecnica” ma non era la sua intenzione. Bacone ha capito una cosa importante, la scienza si fonda sul connubio tra scienza e tecnica. Grazie alla tecnica l’uomo può dominare la natura. Bacone non è un filosofo che fa riferimento al saper scientifico intendendolo come un saper astratto, fine a sé stesso. Il conoscere la natura deve avere un obiettivo pratico, ossia dominare la natura. Il motto di Bacone è “sapere è potere”. Più conosco la natura più la posso controllare. Non è un sapere contemplativo ma pratico. Bacone è talmente convinto che questa nuova epoca che sta iniziando, dominata dalla scienza e dalla tecnica sarà un’epoca che porterà grande benessere. Non possono che portare a un miglioramento delle condizioni dell’umanità. Da una parte ha ragione ma noi possiamo vedere come possano esserci degli effetti devastanti. In quel periodo andava di molto di moda l’”Utopia”. Anche lui scrive un’opera chiamata “Nuova Atlantide” (è una isola sommersa, dove lui immagine questa comunità ideale gestita dagli scienziati non dai politici). Novum Organum= all’inizio doveva essere la 2° parte di un progetto enciclopedico, che doveva essere diviso in 9 parti. Quest’opera ha un titolo evocativo: “Novum Organum” (il nuovo organo). Organon è il nome con cui venivano indicati gli scritti di logica di ARISTOTELE. In questa nuova opera si apre criticando la logica aristotelica. Quella logica serve per prevalere esclusivamente nelle discussioni. Questa nuova logica serve per interpretare la natura e per dominarla. Nello scriverci questa nuova logica suddivide il suo metodo in 2 parti: 1) PARS DESTRUENS: (parte distruttiva) prima di costruire bisogna distruggere il vecchio. Bisogna liberarsi della tradizione passata che ostacola la conoscenza, solo dopo si può costruire la vera conoscenza. Cosa bisogna distruggere? Tutto quello che ostacola la nostra conoscenza effettiva della natura. Tutti quelli che chiama i pregiudizi della mente, usa il termine latino “idola” ossia immagine (un tentativo di produrre qualcosa di originale). Indica o l’immagine (una copia della copia della realtà, qualcosa che ci allontana dalla realtà) o significa qualcosa cui ci si sottomette. I pregiudizi sono divisi in 4 categorie: 1) IDOLA TRIBUS, idoli della tribù o della specie, tutti quei pregiudizi innati che sono legati alla natura umana, che gli uomini possiedono fin dalla nascita. 2) IDOLA SPECUS, gli idoli della caverna o della grotta. Sono acquisiti dall’ambiente famigliare, scolastico, educativo. 3) IDOLA FORI, pregiudizi del foro. Riguardano l’uso improprio del linguaggio. Usare parole che fanno riferimento a realtà non veramente esistenti (come facevano i nominalisti). Derivano anche dall'attribuire a termini uno significato non corretto. 4) IDOLA TEATRI, pregiudizi del teatro. Sono quei pregiudizi che acquisiamo e ereditiamo dalla tradizione culturale e filosofica, vedi per esempio quelli che abbiamo ereditato da ARISTOTELE. Il passato non è 6 sinonimo di saggezza ma di ingenuità. In passato l'umanità non era ancora maturata come quella del ‘500. Non ci deve essere questo rispetto reverenziale per il passato, “ipse dixit”. Altro detto è “la verità è figlia del tempo”, distruggiamo tutto quello che viene dal passato. Dopo aver battuto questi pregiudizi possiamo a costruire la nostra conoscenza. 2) PARS CONSTRUENS, la conoscenza si costruisce con grande pazienza, precisione. A Bacone non piacciono soluzione sbrigative. Chi affretta non conoscerà mai la natura. Il metodo di Bacone è un metodo induttivo, parte dall’esame di singoli casi concreti per arrivare a una legge generale, astratte. Se GALILEO non si era espresso ed era rimasto possibilista (sensate esperienze e necessarie dimostrazioni), a seconda del fenomeno possiamo scegliere un approccio induttivo o deduttivo. Per Bacone l’unico approccio scientifico corretto è l’induzione, dal particolare al generale. Il punto di partenza è l’osservazione dei fenomeni, è una osservazione ricostruita in un laboratorio, dettagliata a cui segue una raccolta dei dati che chiama “Historia naturalis”. Anche ARISTOTELE aveva parlato di induzione, come modo per ricavare premesse certe che dovevano essere le basi del sillogismo scientifico. Bacone critica l’induzione di Aristotele, perché prende in esame pochissimi casi, è troppo frettolosa. Pretende di ricavare dall’esame di pochi e limitati casi particolari subito una legge, non solo un’ipotesi ma una verità scientifica. Bacone ritiene che bisogna prendere in esame moltissimi casi, bisogna registrare tutti i dati con precisione, senza saltare nessun passaggio. Un lavoro che viene portato avanti, quella dell’osservazione e della registrazione dei dati, dai nostri sensi (: mezzo in cui noi possiamo osservare gli aspetti dei fenomeni) ma anche grazie alla nostra ragione che ci permette di organizzarli con precisione. È un’esperienza sensibile guidata dalla ragione. Metafora: un vero scienziato non è una formica (quando si muovono all’impazzata, sembrano che non abbiano una direzione. Rappresenta i sensi) ma non è nemmeno un ragno (tesse la sua tela senza prendere in considerazione la realtà che lo circonda, va avanti solo col progetto che ha in testa). Lo scienziato è un’ape, attinge dal fiore ossia dall’esperienza e ha un progetto in mente (trasformare quello che attinge in fiore in altro, portandolo nel suo alveare), prende in considerazione la realtà che lo circonda. 3 tavole= A proposito della registrazione dei dati, Bacone ci parla di 3 tavole sulla quale vanno registrate i dati raccolti. Sono tavole che classificano i dati, li sistemano secondo un criterio: 1) TAVOLA DELLA PRESENZA= appuntiamo tutti quei dati che hanno a che fare con i casi di un fenomeno che abbiano scelto si verifica anche se le circostanze sono diverse. ES calore (fuoco, legna quanto arde, contatto con la pelle umane). 2) TAVOLA DELL'ASSENZA= registriamo tutti quei casi in cui lo stesso fenomeno nonostante le circostanze siano simili a quelle precedenti questo fenomeno non si verifica. ES braci spente, raggi della luna. 3) TAVOLA DEI GRADI= possiamo appuntarci quei casi in cui il fenomeno, che stiamo analizzando, aumenta di intensità nel momento in cui accresce la sua intensità anche in un altro fenomeno. C‘è un rapporto di proporzionalità diretta. ES calore e movimento, se diminuisce intensità del calore diminuisce intensità del movimento. 1°ipotesi= Dal confronto di queste 3 tavole, si procede a formulare la 1° ipotesi: VINDEMATIO PRIMA, 1° vendemmia. È un’ipotesi che deve essere sottoposta a verifica e questa come viene portata avanti? Si interroga la natura stessa, crea circostanze particolari per mettere a prova la nostra ipotesi tale per cui noi possiamo avere una soluzione dalla stessa natura= istanze prerogative. In totale sono 27 istanze prerogative. Fino a quando si arriva all’istanza cruciale. Arrivo in un punto in cui ci sono solo 2 variabili, grazie all’osservazione che ho compiuto posso scegliere quale mi darà conferma della mia ipotesi, una di queste si rivelerà determinante. Limiti =Il metodo di Bacone ha dei limiti: 1) è molto macchinoso, non bisogna saltare nessun passaggio soprattutto non c'è fretta di passare dal concreto all’astratto. 2) non fa uso della matematica, cosa che la scienza moderna mette nei suoi fondamenti (interpretazione della natura in forma matematica). 3) nonostante abbia criticato ARISTOTELE, si è concentrato non tanto sulla causa efficiente come fa la scienza 7 moderna, ma sulla causa formale. È più attenta agli aspetti qualitativi invece che quantitativi della realtà. Cade negli stessi errori di Aristotele. Il suo metodo non è diventato il metodo scientifico per eccellenza se per scienza si intende la fisica, indagine naturale. Ma sono nate delle scienze come le scienze umane, tipo quello del comportamento, lavora molto sull’osservazione del fenomeno e sulla registrazione dei dati, quindi il metodo baconiano potrebbe essere usato.
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