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Robinson Crusoe, Sintesi del corso di Letteratura Inglese

Riassunto dettagliato di Robinson Crusoe capitolo per capitolo

Tipologia: Sintesi del corso

2015/2016
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Caricato il 14/01/2016

laura.zaccone1
laura.zaccone1 🇮🇹

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Scarica Robinson Crusoe e più Sintesi del corso in PDF di Letteratura Inglese solo su Docsity! Robinson Crusoe by Daniel Defoe Preface Un editore senza nome spiega le sue ragioni per offrirci la narrativa che stiamo per leggere. Non menziona il nome o la storia di Robinson esplicitamente, ma descrive la narrativa come le avventure private di un uomo nel mondo e si concentra sul suo realismo quando la chiama come una storia dei fatti. Dice che è modesta e seria e che ha un valore istruttivo che ci insegna l'onore della saggezza della Provvidenza. Conclude dicendo che sta dando un grande servizio al mondo pubblicando il racconto di Robinson. Chapter I – I go to the sea. Un uomo chiamato Robinson Crusoe documenta la sua storia partendo dalla sua nascita nel 1632 nella città inglese di York. E' il più giovane di tre fratelli, il più vecchio dei tre è un soldato, mentre il secondo è sparito misteriosamente. Come il figlio più giovane della famiglia gli spetta poca eredità e come risultato di questo il padre lo incoraggia a studiare legge. Ma la sua inclinazione è quella di andare per mare. La famiglia si oppone fortemente a questa sua idea e suo padre gli dà una bella lezione sul valore di accettare una “stazione di mezzo” nella vita. Crusoe decide quindi di seguire il consiglio del padre, ma quando uno dei suoi amici si imbarca per Londra soccombe nella tentazione di salpare. Il primo settembre del 1651 si imbarca sulla nave. Si sviluppa una tempesta. Vicino a Yarmouth il tempo è così cattivo che Crusoe ha paura per la sua vita e inizia a pregare dio per avere salvezza. La nave quasi affonda, ma tutti sono salvi. Crusoe vede questa esperienza come un segno del fato secondo il quale dovrebbe abbandonare i viaggi per mare e il padre del suo amico lo mette in guardia sul mettere ancora piede su una nave, ricordando quindi suo padre stesso. Chapter II – I'm captured by Pirates Crusoe parte con il suo amico e procede per Londra via terra dove incontra un capitano di mare che gli propone di accompagnarlo in un imminente viaggio commerciale. Scrive alla sua famiglia per avere un investimento e si mette in marcia con 40 pounds, ninnoli e giocattoli da vendere all'estero. Crusoe fa un utile netto di 300 pounds da questo viaggio e lo considera un gran successo. Prendendo 100 pounds con lui e lasciando i restanti 200 ad una vedova di cui si fida, parte per un'altra spedizione commerciale. Questa volta è inseguito dai pirati moreschi a largo della costa di Sallee nel Nord-Africa. La sua nave viene presa e Crusoe è fatto schiavo: l'unico britannico tra gli schiavi dei Moorish. Gli viene assegnato il compito della pesca perchè è una sua dote naturale. Un giorno il peschereccio degli schiavi si perde nella nebbia e il maestro installa una bussola a bordo, mette anche della polvere da sparo a bordo in preparazione di una battuta di caccia, ma gli ospiti non arrivano: Crusoe aspetta. Chapter III – I escape from the Sallee Rover Si mette in marcia per una spedizione sul peschereccio con due altri schiavi, un uomo chiamato Ismael e uno Xury. Avvicinandosi di nascosto alla schiena Ismael, lo butta in acqua, Ismael nuota affianco alla barca e prega per essere ripreso a bordo. Crusoe gli punta una pistola addosso e gli dice di tornare a riva oppure verrà ucciso. Chiede poi a Xury se lo accompagnerà e se lo servirà fedelmente e Xury accetta. Verso sera Crusoe calcola che hanno veleggiato per 150 miglia a sud di Sallee. Vedono creature selvagge vicino alla riva che Crusoe riconosce essere leoni, Crusoe spara in testa ad uno di questi così che lui e Xury possano togliergli la pelliccia. Procedono verso sud, verso quello che Crusoe credeva essere Capo Verde o le isole Canarie. Vedono delle persone di colore vicino alla riva e li temono finchè questi non gli offrono del cibo. Quando gli africani assistono a Crusoe che spara ad un leopardo, sono colpiti e gli offrono la pelle. Insicuro di dove andare, è sorpreso di vedere una nave Europea in lontananza. La nave carica su i due e il gentile capitano portoghese si offre di portarli in Brasile. Il capitano compre sia la barca di Crusoe che Xury. Chapter IV – I become a Brazilian planter Dopo un viaggio di 22 giorni, Crusoe sbarca in Brasile, accettando molti doni del capitano. Dopo aver incontrato il suo vicino anglo-brasiliano elabora di diventare un seminatore di tabacco. Per due anni guadagna solo il necessario alla sua sussistenza, ma nel terzo anno inizia a far bene e in retrospettiva gli manca il lavoro che avrebbe potuto fare Xury che ha venduto. Avendo detto al capitano dei suoi 200 pounds lasciati in Inghilterra, il capitano organizza di fargliene mandare 100 in Brasile, insieme a molti regali. Dopo aver ricevuto tutto dal capitano Crusoe si sente molto meglio. Avido di avere schiavi per poter espandere il suo business accetta il piano di un suo conoscente di salpare per la Guinea per poter prendere degli schiavi neri Chapter V – I go on board in an Evil hour Dopo aver scritto un testamento lasciando la metà dei suoi averi al capitano portoghese, il primo settembre del 1659 salpa per la Guinea con un carico di gingilli con cui potrà comprare gli schiavi. Navigando sulle coste del sud America la nave si imbatte in una tempesta e due uomini si sono persi. Crusoe teme di nuovo per la sua vita. Raggiungendo i Caraibi la nave è percossa da un'altra tempesta che guida la nave sulla sabbia rompendo il timone. La nave è chiaramente spacciata e l'equipaggio si arrampica sulla nave per giungere alla riva. Perde di vista i suoi compagni quando sono travolti da un'onda gigantesca. Riesce a giungere alla riva, dove immediatamente prega dio in gratitudine. Non ha più visto segni di un altro membro dell'equipaggio vivo. Crusoe spende la sua prima notte sull'isola. Chapter VI – I furnish myself with many things Svegliandosi la mattina successiva rinfrescato va sulla riva per esplorare ciò che rimane della nave. Nuotandoci intorno trova impossibile cercare di salire a bordo finchè non trova una catena a cui appendersi in modo da tirarsi su. Elabora l'idea di costruire una zattera con il legname spezzato su cui caricare pane, riso, carne di capra, formaggio e altri alimenti. Riesce a trovare anche vestiti, armi e acqua fresca. Naviga sulla sua zattera stracarica fino ad una piccola insenatura dove scarica la merce recuperata. Nota che l'isola ha molta selvaggina ma non c'è traccia di altri umani. Torna sulla nave 12 volte nei seguenti 13 giorni. In uno degli ultimi viaggi trova 36 pounds e tristemente medita su quanto possano essergli inutili. Dopo un forte vendo quella notte si sveglia per decidere di trovare i pezzi della barca andati persi la mattina seguente. Chapter VII – I build my fortress Sospettando di potersi imbattere in selvaggi decide che deve costruirsi una dimora o una fortezza come la chiama lui. Sceglie un punto con la vista sul mare, protetto dagli animali, riscaldato dal sole e vicino all'acqua fresca. Porta pali di legno per terra e li usa come cornice per i muri. Quella notte dorme al riparo. Il giorno dopo trascina le sue provvigioni e la sua merce all'interno e appende un'amaca sulla quale potrà dormire; costruisce anche una cantina. Durante una tempesta di fulmini si preoccupa subito delle sue scorte di polvere da sparo che quindi separa dalle altre scorte e messo in cantina. Scopre che sull'isola ci sono capre selvagge. Ne uccide una e poi vede che questa aveva un bambino che uccide anche esso. Al suo circa 12esimo giorno sull'isola erige una grande croce sulla quale iscrive la data del suo arrivo sull'isola: 30 settembre 1659. Decide di intagliare la croce ogni giorno in modo che possa contare i giorni che passano. Inizia anche un diario nel quale scrive gli aspetti buoni e quelli brutti di quell'esperienza fino a che non finisce l'inchiostro. Continua a guardare se passano navi, ma rimane sempre deluso. poca polvere rimasta si chiede come farà a mangiare senza sparare e decide di imparare ad allevare capre. Costruisce un recinto dove mette tre giovani capre e in un anno e mezzo ne ha 12. Impara a mungerle creando una sorta di caseificio che gli fornisce burro e formaggio. E' contento del suo comando totale sull'isola dove mangia come un re ed è circondato dal suo pappagallo, due gatti e un cane senile. Provvede a farci un inventario di ciò che possiede sull'isola: ha due piantagioni, la sua fortezza e la casa estiva, ha un pergolato d'uva, campi coltivati e bestiame. Chapter XVIII – I find the print of a man's naked foot E' stupito dall'aver trovato una singola orma nella sabbia. E' terrorizzato e si rifugia nel suo castello dove si intrattiene con pensieri che secondo lui il diavolo ha visitato l'isola. Conclude che non è il diavolo ma che è l'impronta di un uomo reale, ma è terrorizzato lo stesso. Gridato dalla follia fortifica il suo castello. Preoccupato per le sue capre decide di scavare una cava sotterranea dove mandarle ogni notte e crea un altro pascolo lontano per assicurarsi un secondo gregge. Passa due anni nella paura. Chapter XIX – I see the shore spread with bones Trova la spiaggia piena di ossa umane. Al fine di rendersi conto di non essere in pericolo di essere trovato dai cannibali, i suoi pensieri si rivolgono alla loro uccisione come autori di azioni malvagie e quindi salvare le loro vittime. Aspetta tutti i giorni su una collina armato, ma alla fine cambia idea pensando che non la divina autorità di giudicare umani o di uccidere. Realizza che ucciderli potrebbe causare un'invasione di altri selvaggi. Chapter XX – I seldom go from my cell Crusoe descrive le misure che prende per evitare di essere scoperto dai cannibali. Raramente brucia fuoco e rimuove tutte le tracce delle sue attività quando lascia un posto e contempla un modo per cucinare sotto terra. Discendendo in una cava rimane shockato dal vedere degli occhi che lo guardano. Crusoe è spaventato e torna con pezzo di legno incandescente per scoprire che è solo una capra. Gli piace questa nuova cava e pensa di trasferirsi lì. Montando il suo posto di vedetta vede 9 selvaggi nudi sulla spiaggia tra i resti della loro festa cannibale. Procede verso loro con una pistola ma quando arriva sono già di nuovo in mare. Crusoe ispeziona la carneficina umana con disgusto. Chapter XXI – I see the wreck of a ship Il 16 maggio sta leggendo la bibbia quando è sorpresa da un colpo lontano seguito subito da un altro. Pensa che provenga da una nave quindi appicca il fuoco per far notare la sua presenza. Alla luce del giorno nota che i colpi sono venuti da una nave naufragata di cui l'equipaggio è sparito/ morto. Ancora una volta ringrazia la provvidenza per la sua sopravvivenza. Scende sulla riva dove trova un ragazzo affogato e si prepara a remare verso la nave con la sua canoa. La nave è spagnola e contiene vino, abbigliamento e un tesoro di tavolette d'oro e dobloni d'oro ognuno dei quali porta nella sua dimora. Chapter XXII – I hear the first sound of a man's voice Riflette sul peccato originale della disobbedienza al padre ripensando alla stupida decisione che aveva preso della sua vita. Una notte sogna che 11 cannibali arrivano all'isola per uccidere una vittima che scappa e corre da Crusoe per protezione. Un anno e mezzo dopo Crusoe trova 5 canoe sull'isola e 30 cannibali sulla spiaggia che si preparano a macellare 2 vittime. Dopo che la prima è uccisa la seconda scappa e corre verso il nascondiglio di Crusoe. E' seguito dai cannibali ma è più veloce. Crusoe attacca i due cannibali e persuade il tipo ad avvicinarsi. Lo trova amichevole e quindi il nativo acclama devozione al suo liberatore. Dopo aver seppellito i resti dei cannibali Crusoe e il nativo tornano al suo campo dove il nativo dorme. Chapter XXIII – I call him friday Crusoe chiama il nativo Venerdì per commemorare il giorno in cui lo ha salvato. Questo afferma ancora una volta la sua sottomissione. Crusoe gli insegna un po' di inglese e lo veste. Tornando insieme alla scena del macello Crusoe ha fatto pulire a Venerdì le ossa e cerca di trasmettere al suo servo l'orrore del cannibalismo. E' compiaciuto del suo nuovo compagno e gli insegna a mangiare capre e non carne umana e realizza che deve espandere le sue coltivazioni, e Venerdì lo aiuterà. Chapter XXIV – We make another canoe Crusoe inizia ad amare Venerdì e nel corso delle loro conversazioni impara che i cannibali visitano periodicamente l'isola. Impara anche nozioni geografiche e capisce di essere vicino alla Trinidad. Scopre che Venerdì è a conoscenza della terra ferma e che gli spagnoli uccidono molte persone. Tenta di educarlo in materia religiosa e vede che capisce facilmente la nozione di dio al quale disegna analogie con la propria divinità Benamuckee. Ha più difficoltà a capire il male e non capisce perchè dio non possa liberare per sempre il mondo dal male e Crusoe ha delle difficoltà a rispondere. Ammette di non saperne abbastanza di religione per istruirlo. Venerdì riporta che i cannibali hanno salvato degli uomini dal naufragio che Crusoe aveva scoperto prima di incontrare Venerdì e che adesso stanno vivendo tranquillamente tra i nativi. Quando Venerdì esprime il desiderio di voler tornare a casa Robinson ha paura di perderlo e quando considera di provare a raggiungere i naufraghi Venerdì lo prega di non lasciarlo. Insieme costruiscono una barca con cui progettano di salpare per la terra di Venerdì per novembre o dicembre Chapter XXV – We march out against the cannibals Prima che i due abbiano l'opportunità di viaggiare all'isola dei cannibali i cannibali visitano la loro isola. 21 nativi arrivano in 3 canoe per fare un altro attacco a 3 prigionieri. Titubante ad ucciderne così tanti, ragiona che da quando Venerdì appartiene al nemico allora si potrebbe scatenare una guerra dove uccidere è permesso. Avvicinandosi alla spiaggia nota che uno dei prigionieri è europeo. I due sorprendono i cannibali con le loro armi consentendo a solo 4 di loro di fuggire. Venerdì è felicissimo di sapere che uno dei prigionieri è suo padre. I due nutrono i prigionieri e li portano nel rifugio di Crusoe dove viene eretta una tenda per loro. Crusoe riflette soddisfatto del popolamento del suo regno e dei suoi fedeli sudditi. Chapter XXVI – we plan a voyage to the colonies of America Dopo aver conversato con i due arrivati Crusoe rivisita il suo sogno di tornare sulla terra ferma. Chiede all'europeo che può contare sul supporto dei rimanenti uomini nel territorio dei cannibali e lo spagnolo dice di sì, ma gli ricorda che la produzione di cibo si sarebbe dovuta espandere per accomodare molti altri uomini. Con l'aiuto dei nuovi lavoratori incrementa le sue capacità agricole e dà ad ogni uomo una pistola. Chapter XXVII – We quell a munity Un giorno venerdì corre da Crusoe dicendogli che ha visto una macchina avvicinarsi all'isola e Crusoe scopre che è una nave inglese. Vicino a riva i due scoprono che conteneva 11 uomini, tre dei quali erano prigionieri. Quando gli 8 liberi iniziano a vagare per l'isola Crusoe si avvicina ai prigionieri che lo scambiano per un angelo. Uno dei due spiega che è il capitano della nave che i marinari hanno ammutinato. Crusoe propone che in cambio della libertà devono offrire a lui e Venerdì un passaggio in Inghilterra. Il capitano è d'accordo e Crusoe gli dà una pistola. Robinson si rende conto che gli altri marinai potrebbero notare che qualcosa non va e mandare più uomini a terra per sopraffare gli uomini di Crusoe. Così disabilitano la barca per evitare che gli altri scappino. Quasi sicuramente 10 marinai entrano nella nave per scoprirla distrutta. Lasciando 3 uomini nella seconda barca come sentinelle gli altri 7 vengono a riva. Crusoe manda Venerdì e un altro ad urlare da direzioni diverse, così Crusoe riesce a confonderli mandandoli in direzioni diverse. Gli uomini sulla barca alla fine vanno sull'isola e sono così sopraffatti dagli stratagemmi di Robinson. A nome di Crusoe il capitano può affrontare gli altri uomini e si offre di risparmiare la vita di tutti tranne che del capobanda se si arrendono subito. Tutti gli ammutinati si arrendono. Il capitano si inventa la storia che l'isola è una colonia reale e che il governatore si sta preparando a fare l'esecuzione al capobanda per il giorno dopo. Chapter XXVIII – We seize the ship Avendo sconfitto gli ammutinati Crusoe decide che è tempo di prendere la nave e dice al capitano i suoi piani. Il capitano è d'accordo e i due intimando gli ammutinati con un racconto secondo il quale il governatore dell'isola intende ucciderli tutti ma che invece li perdonerà se li aiuteranno a prendere la nave. Per garantire le promesse Crusoe prende 5 ostaggi. Il piano funziona: il ribelle è ucciso e la nave presa. Viene offerto ai ribelli di restare sull'isola per evitare la sicura esecuzione in Inghilterra e questi accettano ringraziando. Il 19 Dicembre 1686 Crusoe sale sulla nave con tutti i suoi averi e salpa per l'Inghilterra dopo 28 anni sull'isola. Tornato in Inghilterra scopre che a vedova del denaro è viva ma non è benestante, che tutta la sua famiglia è morta tranne due sorelle e il figlio di un fratello. Decide di andare a Lisbona per avere informazioni delle sue piantagioni in Brasile. Chapter XXIX – I find my wealth all about me Arrivato a Lisbona cerca il suo vecchio amico capitalo che lo ha portato in Brasile. Questo gli dice che le sue terre in Brasile sono state date a uomini di fiducia e che hanno molto profitto. Il capitano ha molti debiti verso di lui che parzialmente ripaga subito. Crusoe mosso dalla sua onestà gli ridà una parte dei soldi. Grazie a una lettera Crusoe può trasferire i suoi investimenti brasiliani di nuovo a suo nome. Si trova in possesso di una grossa fortuna. Manda doni e soldi alle sorelle e alla vedova. Tentato di andare in Brasile rinuncia perchè non vuole diventare cattolico. Decide di tornare in Inghilterra, ma non vuole viaggiare per mare e ritirando all'ultimo momento i bagagli da tre navi. Più tardi scoprirà che due sono state prese dai pirati e/o affondate. Decide di proseguire per terra assemblando un gruppo di viaggio tra gli europei e i suoi servitori. Chapter XXX – We cross mountains Il gruppo parte da Lisbona e raggiunge Pomplona in Spagna nel tardo autunno e trova che il freddo sia insopportabile. La neve è eccessiva e forza il gruppo a stare lì per molte settimane. Il 15 novembre partono per la Francia. Incontrano 3 lupi e un orso nei boschi, Venerdì uccide un lupo e manda via gli altri, inoltre diverte il gruppo prendendo in giro l'orso prima di ucciderlo. Procedendo incontrano un cavallo spaventato senza cavaliere e poi trovano i resti di due uomini mangiati dai lupo. 300 lupi presto li circondano, questi gli sparano e li spaventano con un'esplosione di polvere da sparo, infine guidandoli via. Arrivano a Tolosa, in Francia dove Crusoe capisce che la fuga dai lupi è stato un miracolo. Chapter XXXI – I revisit my island Arriva sano a Dover il 14 gennaio. Deposita i suoi effetti personali dalla vedova. Qui pensa se tornare a Lisbona e da lì andare in Brasile, ma è ancora dissuaso dalla questione della religione. Decide di stare in Inghilterra dando ordine di vendere i suoi investimenti in Brasile guadagnando una fortuna. Visto che non è attaccato a nessuna famiglia e fa una vita da nomade pensa di nuovo di lasciare l'Inghilterra, ma la vedova fa di tutto per farlo restare. Crusoe si sposa ma dopo la morte di sua moglie decide di partire per le Indie orientali nel 1694. In questo viaggio fa visita alla sua isola dove nota che gli spagnoli che sono rimasti hanno soggiogato gli ammutinati, trattandoli gentilmente. Crusoe gli dona bestiame, forniture a anche donne. La colonia è sopravvissuta ad un'invasione cannibale ed è ora prospera.
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