Scarica Romanticismo e come si è sviluppato e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! IL ROMANTICISMO In Italia il movimento romantico si affaccia nel 1816, ma poiché le tendenze romantiche erano in atto sia in Europa che in Italia prima di quella data, per evitare equivoci è necessario fare una distinzione preliminare: da una parte il termine Romanticismo può essere usato , come categoria storica, per indicare un intero periodo nelle sue varie manifestazioni , dall’altra parte può essere usato per designare un movimento letterario . Il Romanticismo, inteso come periodo storico, investe tutti gli aspetti della civiltà occidentale dalla fine del settecento alla metà circa dell’ottocento e coinvolge non solo la letteratura ma anche le arti figurative, la musica, il pensiero filosofico e la vita quotidiana. Essendo quindi impossibile dare una definizione sintetica del periodo storico , useremo alcune costanti da assumere come denominatori comuni di quella pluralità di manifestazioni. Per individuare i denominatori comuni occorre partire da una prima constatazione , ovvero che in questo periodo trionfano le TEMATICHE NEGATIVE: il dolore, la malinconia, la paura, l’angoscia, il rifiuto della realtà, il fascino del male, dell’orrore; diffondendosi cosi la formula del “ male del secolo” Un’altra constatazione è che questo periodo è segnato da grandiose e rapide trasformazioni nell’ambito politico , economico e sociale. Dal punto di vista politico vi è una rivoluzione politica , crolla la monarchia assoluta di diritto divino e lo stesso rappresentante di quell’istituzione ( il re) viene ucciso; si afferma il principio che la fonte della sovranità è il popolo; alle idee di autorità e gerarchia si contrappongono le idee di libertà e di eguaglianza . Alla rivoluzione politica si aggiunge anche una rivoluzione economica creata dall’industrializzazione, che a sua volta determina un dinamismo nella società, nasce cosi una nuova società dove i nuovi ceti, un tempo disprezzati , si affacciano alla scena sociale e lottano per affermare la loro egemonia. Molte trasformazioni riguardano la vita quotidiana: aumenta la quantità di merci prodotta grazie all’uso delle macchine; cambia il rapporto città campagna e sorgono città industriali. Entra in crisi il lavoro artigiano e cambia la forma del lavoro, diventando sempre più spersonalizzato e infine i trasporti, grazie alla macchina del vapore, diventano più rapidi. Tutti questi cambiamenti creano delle contraddizioni che a sua volta generano delle tensioni nella coscienza collettiva. L’uomo perde il dominio su molte cose e questo genera in lui insicurezza, paura e senso di impotenza. IL RUOLO DELL’INTELLETUALE Il punto di contatto tra le tematiche negative e le tensioni della nuova realtà sociale è da individuare nella figura dell’intellettuale che produce quella cultura. L’intellettuale , nonostante si apparta, vive a contatto con la realtà, percependo grazie alla sensibilità di cui gode, le tensioni del periodo. Il ruolo sociale dell’intellettuale è cambiato rispetto al passato. Inanzittutto un tempo egli faceva parte dei ceti egemoni e la sua funzione era quella di elaborare l’ideologia dei gruppi dominanti, oggi invece l’intellettuale non gode più di una posizione privilegiata e deve trovare un’occupazione per vivere, occupazioni che sono spesso di poco prestigio , e che non gli consentono di dedicare del tempo allo spirito che era prerogativa dell’intellettuale del passato, ponendolo in una posizione
