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Romantismo e Manzoni: Nascita del Romanticismo in Italia e la figura di Alessandro Manzoni, Appunti di Italiano

La nascita del romanticismo in italia, con particolare riferimento all'articolo di madame de stael e alla reazione di pietro giordani e dei romantici come ludovico di breme e giovanni berchet. Viene inoltre presentata la vita e l'opera di alessandro manzoni, dalla sua infanzia segnata dall'assenza del padre, alla sua conversione e alla sua attività di editore e autore di inni sacri e poesie. Vengono inoltre descritte le sue opere più importanti, come 'i promessi sposi' e 'odi politiche', e la sua critica del neoclassicismo e del romanticismo. Inoltre informazioni sulla questione linguistica italiana e la sua importanza sociale e nazionale per manzoni.

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 18/02/2022

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Scarica Romantismo e Manzoni: Nascita del Romanticismo in Italia e la figura di Alessandro Manzoni e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! ROMANTICISMO In Italia nasce nel 1816 da un dibattito scaturito da un articolo di Madame de Stael, “sulla maniera e sulla utilità delle traduzioni”, sulla rivista milanese <<biblioteca romana>>. Insisteva sulla necessità di cominciare a tradurre testi poetici moderni (inglesi e tedeschi) e criticava letterati italiani perché troppo attaccati ancora all’età classica. Opposizioni da parte dei classicisti di cui l’esponente fu Pietro Giordani, non era completamente in disaccordo: concordava sull’eccessivo uso della mitologia ma lui riprende i temi classici fondandoci sopra una nazione. I romantici, come Ludovico Di Breme e Giovanni Berchet, difendono le idee di Madame sostenendo che la cultura classica era compresa da pochi a differenza della letteratura romantiche che era aperta. Leopardi si inserisce in questa discussione con una lettera che si schierava in difesa delle posizioni classiciste che non invierà mai MANZONI (1785-1873) Nasce a Milano il 7 marzo 1785 da Giulia Beccaria, figlia di Cesare Beccaria, e dal conte Pietro Manzoni. Riprende cognome del padre ma non quello naturale, il padre biologico era Verri la cui famiglia aveva un giornale dell’illuminismo, responsabili del caffè di Milano. Vita segnata dall’assenza del padre, tema che si ritrova spesso nei suoi testi come nei promessi sposi (ne Lucia ne Renzo avevano un padre). Quando muore il padre adottivo lui era a Parigi perché la madre frequentava l’intellettuale milanese Carlo Imbonati. Ebbe un’educazione religiosa, frequentò il collegio dai padri bernabini e finito rifiuta fede cattolica (“trionfo della libertà”) e rifiuta come istituzione scuola e chiesa. Rifiuto che dopo si trasforma in una conversazione poiché durante matrimonio di Napoleone a Parigi si perse e si ritrovò nella chiesa di San Rocco e riceve la conversione (evento agiografico, ha tratti mistici). Si sposò con Enrichetta Luigia Blondel, di fede calvinista, da cui ebbe 10 figli. Essendo esile la donna morì in conseguenza del decimo parto. Quando Manzoni morì rimasero solo due figli. Morta la prima moglie si sposò Teresa che ebbe un ruolo fondamentale per l’ultima edizione dei promessi sposi (<<quarantana>>), edizione che concludeva anche delle stampe ma costò il fallimento a Manzoni perché pagò da solo. Manzoni editore di sé stesso. Copie vendute anche clandestinamente poiché era già famoso, motivo del fallimento. A Parigi la madre lo inserì in un gruppo e letterati ed entrò a contatto con filosofi della scienza. Si presenta come autore di inni sacri e poesie, infatti si inserisce da non principiante. Manzoni è pienamente romantico. Quando uscì l’articolo si inserì anche Manzoni. Rispose alla de Stael sia direttamente con una lettera sul romanticismo sia indirettamente con lettere mandate a Monsieur Chauvet, nella seconda introduzione dei promessi sposi e in vari scritti. Critica del neoclassicismo l’uso della mitologia presente in Alfieri e uso servile dei classici perché per Manzoni il bello perpetuo non esiste invece per i neoclassicisti era il classico. Si inserisce nella polemica ritenendo che il vero storico e la morale debbano essere unico soggetto di ogni genere letterario. Da qui nasce la lotta di Manzoni contro il romanzesco nel romanzo distinguendo quella che era la fabula dei promessi sposi dall’idolatria della favola. Si inserisce nella polemica presentandosi come nipote di Cesare Beccaria che aveva scritto una delle opere più importanti dell’illuminismo. 5 MAGGIO Fa parte delle Odi politiche insieme a “Marzo 1821”. L’impegno politico però risale a prima con le canzoni civili “Aprile 1814”, dopo abdicazione di Napoleone, e “il proclama di Rimini” in cui Manzoni nutriva speranze in Murat. Scritta per la morte di Napoleone, termina il componimento in 9 giorni (scopre della morte il 17 e finisce opera il 26). Alla censura vengono date due copie, una viene censurata ufficialmente l’altra passa comunque. Interiorizzazione dell’ideale cristiano come se Napoleone fosse chiamato davanti al tribunale di Dio. Napoleone rappresentato no come vincitore ma come vinto dalle passioni. Alla fine, dei suoi giorni conoscerà il confronto con la fede. Ricordo visto come qualcosa di straziante. All’individuo storico subentra il profilo interiore dell’uomo. Assenza giudizio storico ma presente il giudizio morale che è negativo e inappellabile. N confrontato con due eroi tragici. “Marzo 1821” ha una funzione civile (romanticismo). Carlo Alberto concede una costituzione (=ciò che viene concesso viene scritto) al Piemonte, Manzoni spera in un cambiamento politico. Inserimento costituzione non va bene a Carlo Felice che manda un esercito. Opera scritta dopo costituzione ma non venne pubblicata subito ma nel 1848. Temi presenti sono la risolutezza eroica degli insorti, impegno civile e rimando alla schiavitù (sguardo al medioevo) TRAGEDIE Scritte per rintracciare possibile nesso tra 2 piani, quello civile e quello religioso. La poetica romantica tende ad avvicinare il pubblico al teatro, studio dei comportamenti umani. Nel teatro manzoniano quello che viene raccontato è il dolore sofferto dai boni. Manzoni vuole trovare un riscatto per loro dal peccato originale. La tragedia ha una funzione educativa perché induce lo spettatore a un moto critico di autocoscienza e lo invitano a riflettere sulle passioni. Differenza tra tragedie e promessi sposi è che nella prima viene raccontata una storia aristocratica, si parla di re, condottieri (ambientazione medioevale). 2 tragedi: “conte di carmagnola” e “adelchi”. Manzoni risente influenza del giansenismo con Pascal e tramite il suo padre spirituale dopo che si converte al cristianesimo. Il giansenismo mette in discussione l’autorità della chiesa, cosa che invece non fa Manzoni. “osservazioni sulla morale cattolica” in cui risponde alle accuse secondo cui la religione cattolica era la responsabile della decadenza morale e politica. Atto di fede nell’opera è il dimostrare valore assoluto dei principi etici alla base della religione cattolica. Principi erano: responsabilità individuale, rigore etico e visione pessimistica. “conte di carmagnola” Avvio alla composizione nello stesso anno della de Stael (1816) ma viene pubblicato nel 1820. Nel 1819 lettera sul teatro a Chavuet per rispondere alle sue critiche su conte di carmagnola. La rivoluzione teatrale di Manzoni consiste nell’abbandono delle tre unità aristoteliche che erano state seguite da sempre: tempo, spazio e azione; comprimendo la vicenda in un solo giorno, luogo e azione, si perde il vero storico. Il vero poetico non può essere separato dal vero storico o la tragedia, come quella antica, risulterebbe diseducativa, immorale. Rafforzamento del vincolo vero poetico-storico è dovuto al secondo soggiorno a Parigi di Manzoni dove incontra Thierry. Da questo incontro deriva il culto del medioevo e l’interpretazione della storia francese come teoria delle razze contrapposte che contrapponendosi hanno portato alla nascita della nazione.
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