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Romanticismo: nozione, ideologia, caratteristiche, contesto storico. , Sintesi del corso di Italiano

Appunti e sintesi, nozione, ideologia, contesto storico, caratteristiche letterarie, accenni ad autori e opere, analizzati in successivi documenti.

Tipologia: Sintesi del corso

2016/2017

Caricato il 15/06/2017

Albi8576
Albi8576 🇮🇹

4.3

(67)

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Scarica Romanticismo: nozione, ideologia, caratteristiche, contesto storico. e più Sintesi del corso in PDF di Italiano solo su Docsity! Romanticismo Viene definito “Romanticismo” il movimento artistico-letterario, sviluppatosi nella prima metà dell’Ottocento con nascita in Germania (1799: fratelli Schlegel, Athenäum, si dichiara di voler fare un’arte nuova) che investe tutto il mondo occidentale (Europa e Stati Uniti) pur sempre assumendo caratteri autonomi in ogni paese e in ogni autore. Il termine “romanticismo” deriva dalla parola inglese romantics, che designava in senso denigratorio i racconti anglosassoni del Seicento aventi come trama storie eccessivamente sdolcinate e spesso ambientate in epoca medievale. Nel corso dell’Ottocento assistiamo dunque ad un profondo mutamento sociale e culturale, che la ragione illuminista non può più spiegare: • si afferma sempre di più la classe borghese (maggior parte degli artisti – se non lo sono lavorano -> Manzoni: storico; Leopardi: giornalista) • la forte industrializzazione fa nascere nuove figure lavorative, come quella dell’operaio e dell’impiegato • vengono inserite macchine all’interno del processo di produzione nelle fabbriche • nascono le vere e proprie città. Si sviluppano nuove correnti filosofiche, tra cui la più importante è quella dell’idealismo tedesco. In base a questa concezione, la coscienza dell’uomo diviene centro della conoscenza e dell’universo; la realtà esiste in funzione della coscienza, che quindi dimostra il primato del pensiero sulla materia. I valori fondamentali del Romanticismo sono il sentimento, la libertà, la nazione e la natura. Il sentimento romantico è un’assoluta novità. Esso si identifica come espressione più intima dell’autore e quindi differisce, oltre che in ogni Paese, anche in ogni artista, assumendo il carattere religioso (-> Manzoni, I promessi sposi, sentimento come bisogno profondo di Dio) piuttosto che quello politico o amoroso. Il sentimento romantico è passione e tormento, dovuti al fatto che l’autore, pur avendo forti aspirazioni, sa che non potrà mai realizzarle e quindi si strugge infinitamente. Da qui si ricavano altre due parole-chiave del Romanticismo: Sehnsucht, “male di desiderio”, che indica il tormento infinito e il desiderio di ottenere, forse troppo; streben, che indica la tensione assoluta verso qualcosa di infinito. Proprio per le altissime possibilità di fallimento che sono in gioco, si dice che gli intellettuali romantici pecchino spesso di titanismo ma, nel contempo, anche di vittimismo. Tra le tematiche negative, troviamo quindi: • l’ossessione per il diabolico e per i disturbi nervosi, intesi anche come manifestazioni dello stato di emarginazione ed esclusione dalla vita “normale” • l’amore, come passione assoluta e totale che però è destinata a sfociare nella sofferenza dovuta alle convenzioni sociali • la morte, unica esperienza di abbandono che può salvare l’artista dall’irrealizzabilità delle sue aspirazioni. Si trova quindi un altro concetto importante: quello di eroe romantico. Con esso si intende un autore o una personaggio fantastico di un’opera che consuma la sua vita per questa tensione, vivendo in modo conflittuale il rapporto io-Mondo: non si trova quindi nella società in cui vive, si sente quasi un disadattato, vuole essere un trascinatore di folle ma non sa come fare (- > Foscolo, Lettera da Ventimiglia). Lo scrittore stesso si sente estraneo al mondo, dovendo obbligare le sue opere ai meccanismi industriali dell’industria borghese. Questo conflitto sfocia in due esiti differenti: • modalità storico-realistica (-> Italia), in cui esso assume l’aspetto di una critica aperta alla società: vengono quindi narrate storie esemplari nelle quali dimensione sociale e sentimenti individuali si intrecciano, in modo tale da ricostruire, anche attraverso il recupero di epoche lontane, le contraddizioni della modernità. • modalità esistenziale-ontologica (-> Nord Europa), in cui si avverte che il dissidio io- Mondo è astorico e atemporale, e per questo ancor più lacerante. La libertà è un valore che, contrariamente al precedente, viene dall’Illuminismo e dagli ideali della Rivoluzione francese. Ogni artista romantico infatti vuole essere libero di scegliere come vivere e perfino come comporre, trovando ad esempio la forma del sonetto una pura costrizione e optando quindi per altre forme liriche. La nazione viene intesa come amor di patria, in netto contrasto con gli illuministi che si sentivano figli di un mondo cosmopolita. Da questo nuovo sentimento, si inizia a sentire il desiderio di un’unità nazionale in particolare in quei paesi che, come l’Italia, sono ancora in parte soggetti al dominio straniero (-> Manzoni, Marzo 1821, esorta alla cacciata degli Austriaci). Purtroppo, però, in altri paesi come la Germania (-> Fichte, Discorsi alla nazione tedesca) questo sentimento degenera e assume la forma del cosiddetto nazionalismo, che vede la propria nazione come la migliore di tutte („Deutschland über alles”), portando quindi ad altri fenomeni come il razzismo e l’imperialismo coloniale. La natura è, invece, qualcosa che è sempre stato avvertito dall’uomo come importante per la propria vita; già i Greci e i Romani, infatti, celebravano riti religiosi e allestivano spettacoli teatrali all’aperto, mentre i preromantici come Foscolo e Rousseau avevano cercato di mettere in relazione il proprio stato d’animo con il paesaggio. Secondo lo studioso Schiller, dunque, l’uomo aveva necessariamente creato due tipi di poesia: la Naturpoesie, ingenua e arte degli antichi, che vivevano immersi nella natura, e la Kunstpoesie, artificiosa e arte dei neoclassici, con canoni perfetti quali quelli di Petrarca; i romantici, però, non potendo fare la prima e non volendo la seconda, opteranno quindi per la poesia sentimentale, che guarda al proprio cuore. La musica è l’arte romantica per eccellenza: è libera dal codice verbale, ha una natura emotiva e allusiva ed è quindi il linguaggio universale per eccellenza, in cui la sola forza degli strumenti asseconda le passioni del compositore, poi quelle dell’interprete ed infine quelle dell’ascoltatore. Proprio per la sua potenza evocatrice, si ricercano nuovi strumenti che possano esprimere davvero tutte le sfumature del sentimento; viene quindi inventato il pianoforte, con i semitoni.
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