Scarica Romeo e giulietta-Romeo and Juliet e più Traduzioni in PDF di Letteratura Inglese solo su Docsity! ROMEO AND JULIET Composta presumibilmente tra il 1594 e il 1595, è senz’altro tra le più note tragedie di Shakespeare. Forse perché con il suo Romeo and Juliet "il Bardo" inventò qualcosa di totalmente nuovo: una tragedia d’amore. L’amore fino ad allora era, infatti, stato appannaggio di commedie o al massimo tragicommedie, mentre le tragedie si occupavano generalmente della rappresentazione delle conquiste e delle vendette dei nobili volte all’ottenimento del potere. Shakespeare invece creò una tragedia in cui esplorava la retorica dell’amore e dell’Eros. Questa tragedia è anche definita lyrical tragedy, ovvero tragedia lirica, perché interamente costruita su di un linguaggio poetico che utilizza le classiche strutture dell’amor cortese rinascimentale. Shakespeare non inventò nulla a livello di trama. La storia ha origini italiane e poi francesi, che però l’autore probabilmente non conosceva, mentre conosceva le traduzioni inglesi delle versioni francesi, in particolare quella di William Painter The Palace of Pleausure, e il poema di Arthur Brooke The Tragical Historye of Romeus and Juliet. Shakespare seguì soprattutto il testo del Brooke, apportando però diverse e sostanziali modifiche. Aggiunse ad esempio il personaggio di Mercutio, che pose come “ponte” linguistico tra il mondo dei servitori e quello degli amanti, e la cui morte alla metà matematica della tragedia (Atto 3, scena I) segna la svolta dell’opera che passa da commedia a tragedia. Il poema di Brooke aveva inoltre un chiaro intento moralizzatore, e si premurava di mostrare quale terribile destino toccasse ai giovani che andavano contro il volere dei padri, mentre Shakespeare ribalta questo aspetto e rende i due amanti delle vittime sacrificali dell’incomprensione e della violenza degli “adulti”. Shakespeare apre da subito la sua tragedia Romeo e Giulietta utilizzando la forma tipica della poesia rinascimentale. Il prologo al Romeo and Juliet è, infatti, un perfetto sonetto elisabettiano, composto ditre quartine a rima alternata e un distico finale a rima baciata. Questa forma poetica serviva anche probabilmente a catturare da subito l’attenzione del pubblico, che in questo modo veniva attratto dalla musicalità dei versi e invitato al silenzio e a prestare attenzione. Inoltre questo sonetto è particolarmente degno di nota perché riassume in quattordici versi l’intera tragedia, con una perfetta divisione retorica: nella prima quartina introduce la scena, il setting. Nella seconda quartina introduce i due amanti, nella terza ci dà idea di cosa accadrà nella tragedia e nel distico finale Shakespeare si rivolge al pubblico stesso per chiedere la sua attenzione. Questo prologo non è quindi una semplice introduzione che ci dice dove siamo e chi sono i personaggi principali, ma al contrario ci spiega l’intera azione, anticipandoci anche la fine, ovvero la morte dei due amanti. In questo modo accende sin da subito la nostra pietà, introducendoci alla tragedia e amplificando i sentimenti drammatici.