Rousseau: Il Discorso sulle Scienze, le Arti, l'Ineguaglianza e l'Educazione, Appunti di Filosofia

Scarica Rousseau: Il Discorso sulle Scienze, le Arti, l'Ineguaglianza e l'Educazione e più Appunti in PDF di Filosofia solo su Docsity! JEAN-JACQUES ROUSSEAU MARTINA MEZZACASA I due “Discorsi” Jean-Jacques Rousseau scrisse “il Discorso sulle scienze e le arti”, nel quale sosteneva che le scienze e le arti hanno degradato l’uomo. Secondo il filosofo le scienze e le arti trasformano l’uomo che è in un uomo che appare, per questo esse sono corrotte. Nonostante abbiano contribuito allo sviluppo del progresso dell’uomo, esse costruiscono e producono disuguaglianze sociali. Rousseau, dunque individua nel progresso scientifico un elemento di corruzione, violenza e disuguaglianza. Per spiegare l’origine di ciò, Rousseau scrisse anche il “Discorso sull'origine e i fondamenti dell'ineguaglianza tra gli uomini”. Il filosofo afferma con decisione che la disuguaglianza non ha origine nello stato di natura, ma si è generata assieme alla formazione della società, ed è al contempo illegittima e dannosa per la moralità e per il benessere dell'umanità. Lo stato di natura e il contratto sociale Per Rousseau lo stato di natura è un esperimento mentale che serve a capire meglio la realtà. Gli uomini erano ingenui, perfettamente uguali tra di loro, avevano pochi bisogni essenziali ed erano autonomi e felici. Con il tempo però essi hanno la necessità di perfezionarsi e di volersi migliorare, ciò porta ad un allontanamento della condizione naturale. Si svilupparono, in seguito, la metallurgia e l’agricoltura. Da quest’ultima derivano la suddivisione delle terre e la proprietà privata, che è causa della disuguaglianza tra gli uomini. Per arginare la violenza, questi ultimi decisero di fare un patto, tutti cedono le libertà (diritti naturali) per avere in cambio un sovrano che garantisce la vita. Vennero istituiti degli ordinamenti legislativi e giudiziari a cui tutti devono conformarsi. La proprietà privata diventa un diritto, ed il diritto civile prese il posto della legge di natura. Gli uomini hanno abbandonato lo stato di natura perché era caduto in uno stato di violenza e di guerra, a causa della nascita della proprietà privata e della disuguaglianza economica e sociale che è diventata disuguaglianza politica. Gli uomini hanno perso tutte le libertà. Rousseau cerca di elaborare una dottrina sociale, con l’obbiettivo di trovare una forma di società che difenda gli individui e i loro beni. Egli vuole rifondare la società e costruire la società politica in cui gli uomini possono vivere mantenendo la libertà e la sovranità. Scrisse quindi il “Contratto sociale”, basato sull’uguaglianza delle condizioni e sulla libertà. Esso nasce dai soggetti, che scelgono di unirsi e fondere le proprie volontà in una volontà generale o Stato. In questo modo Rousseau afferma che ciascun individuo si identifica con lo Stato, ovvero è un tutt’uno con l’intero corpo politico. Il filosofo