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Rosso Malpelo confronto con Ciaula scopre la luna, Appunti di Italiano

Confronto di due opere di due autori importanti per il panorama italiano

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 02/02/2021

Andrea02_
Andrea02_ 🇮🇹

4

(2)

10 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Rosso Malpelo confronto con Ciaula scopre la luna e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! ROSSO MALPELO La novella può essere confrontata con una di Pirandello (novella del 1 periodo di produzione pirandelliana, “Ciaula” scopre la luna”). La 1 fa parte della raccolta Vita dei campi (1890) dove il protagonista è questo ragazzo Rosso Malpelo (per via dei capelli rossi) che lavora in una cava di rena (sabbia). Ha avuto una storia famigliare particolare, vuole emulare il padre e lavorare sodo per guadagnarsi da vivere. Fa dei turni estenuanti che vanno dalla mattina alla sera, a lui verrà affidato in quanto solo un compito in cui si rischia la vita e infatti la perde. Nella seconda il protagonista è Ciaula, un ragazzo e rappresentante del lavoro minorile. Siamo in Sicilia (Verga e Pirandello si sono conosciuti e quando scrive Il fu Mattia Pascal va da Verga per farglielo leggere e disse: si sta spegnendo un lumicino e se ne sta accendendo uno più grande. Era tanto affascinato da Verga infatti la prima produzione può essere definita verista. “Ciaula” in dialetto significa cornacchia, definito cosi per la voce stridula e perché era un ragazzo semplice ed infantile, anche lui lavora in una cava, però di zolfo e non di rena. Ciaula una sera decide di uscire dalla miniera, per la prima volta esce allo scoperto durante la notte e vede la luna per la prima volta, diventa un’esperienza totalizzante per lui (da qui il titolo). Rosso Malpelo muore sul lavoro, l’avventura di Ciaula è di tipo interiore scopre la luna e piange perché per la prima volta nella sua vita vede questa cosa bellissima. Sono persone sole al mondo e per mantenersi devono svolgere questo lavoro tutto il giorno. Il discorso di Verga è un discorso di tipo economico, Malpelo tutta la vita lotta per guadagnare e sopravvivere, è una lotta per la vita. Dove però prevale il più forte, siamo nel pieno darwinismo sociale di cui parla la critica. In questa lotta per la vita prevale il più forte e il più debole muore. Ha solo un amico di nome Ranocchio, si trovano nella stessa condizione, la sua inquietudine ha radici economiche, sta analizzando impietosamente quelle leggi sociali che fanno prevalere il più forte e soccombere il più debole. L’analisi di Pirandello non è di tipo socio-economico, perché pur partendo da un’analisi delle condizioni di vita la sua attenzione è rivolta all’aspetto interiore del personaggio, alla caratterizzazione interiore che alcune volte sembra un po' irrazionale e privo di consapevolezza come se fosse un bambino non cresciuto. Vuole darci l’immagine quasi di un “uomo primitivo”, che per la prima volta intuisce il mistero della notte va oltra alla visione razionale della miniera, coglie una realtà esistenziale, il mistero simboleggiato dalla luna a cui non aveva mai fatto caso prima. Pur partendo da motivazioni analoghe a quelle di Verga ci sono aspetti diversi, volge in un’altra dimensione “psiche”. L’interesse non è storico-sociale, vuole cogliere l’interiorità del personaggio (Pirandello). Verga sta nel pieno del verismo, Pirandello sfocia in un’attenzione tipica del decadentismo partendo dal verismo. Anche il metodo di narrazione e il linguaggio sono diversi, nel 1 avviene la regressione del narratore nel mondo rappresentato cioè scompare il narratore portavoce dell’ autore presente in Ciaula, in Verga abbiamo applicata questa teoria della regressione del narratore, sostituito quasi da un’anonima voce narrante che comporta l’eclisse dell’autore. In Rosso Malpelo notiamo tutte le caratteristiche del naturalismo. In Pirandello il narratore osserva, riproduce e giudica e riferisce poi. Il linguaggio di Verga è logica, razionale che riproduce fedelmente la realtà. Se confrontiamo questo linguaggio con quello di Pirandello la parola è invece, analogica, sfumata quasi pre-razionale (la luna deliziosa chiarità d’argento). Le differenze sono anche di natura linguistica. Se Verga utilizza una parola logica e razionale in linea con il verismo, Pirandello lavora con parole che riguardano l’aspetto interiore in linea con il decadentismo. ANALISI Verga come sappiamo è un conservatore, ma Rosso Malpelo è chiaramente un racconto che vuol far si che il lettore si commuova e si indigni nonostante l’asciuttezza del tono, per l’ingiustizia che viene descritta: un bambino, che nato poverissimo, è costretto a lavorare in miniera in condizioni disumane, e finisce per morire. Rosso Malpelo è ricco di termini popolari o dialettali (“la morte del sorcio, ingrottato), e di espressioni che rimandano al registro parlato più che allo scritto come ad esempio: - “Tutt’a un tratto, punf!” - Il nell’affare di mastro Bestia In questo modo Verga abbandona il proprio punto di vista e assume quello di un narratore popolare. Distinta dunque da quella dell’autore, la voce narrante è semmai quella di una comunità, la quale ricorda e racconta una storia che sembra già appartenere alla leggenda (generi letterari nei quali la personalità dell’autore scompare). Di fatto è una leggenda-lontana dallo spazio e dal tempo- che sembra essere presente nelle ultime righe del racconto: “Cosi si persero persin le ossa di Malpelo, e i ragazzi della cava abbassano la voce quando parlano di lui nel sotteraneo” Verga mette cosi in pratica le idee esposte nell’amante di gramigna. Al centro c’è il “fatto nudo e schietto” sviluppato “colle medesime parole semplici della narrazione popolare”, l’autore scompare e l’opera sembra essersi fatta da sé. Questa strategia narrativa influenza il lessico e la sintassi, ma i suoi effetti sono più evidenti se osserviamo il rapporto del narratore con la materia narrata per come emerge dall’uso della congiunzione perché. In Rosso Malpelo i perché vengono pensati o pronunciati dai compaesani di Rosso, che credono nella correlazione tra colore di capelli e carattere del ragazzo L’autore non prende mai direttamente la parola, ma si può riconoscere dalla strutturazione del testo. Si possono individuare sei nuclei temporali: 1) Morte di Mastro Misciu 2) Ritrovamento del suo cadavere 3) La scena in cui ranocchio e Rosso osservano la carcassa dell’asino 4) La malattia di Ranocchio 5) L’incontro con l’evaso 6) Morte di Malpelo Ognuna delle sequenze ha a che fare con la morte (l’episodio dell’evaso allude ai rischi mortali che si corrono in miniera, l’evaso “preferiva tornarci con i suoi piedi” in galera), come se la vita fosse una ripetizione di gesti sempre uguale, in attesa di un tragico evento che la faccia finire. La morte di Misciu e quella di Malpelo posta agli antipodi lascia intravedere un destino tragico , il fato si accanisce su tutti i membri della famiglia. CIAULA SCOPRE LA LUNA Possiamo suddividere la novella in 4 parti. Nella prima Pirandello ci introduce nello spazio del racconto, la miniera: è un luogo duro, violento, nel quale la forza di chi comanda si esercita sui più deboli: il soprastante Cacciagallina, che vuole trattenere gli operai nella miniera, viene preso in giro e respinto da quelli più giovani, e allora si scaglia sull’indifeso zi’ Scarda, agguantandolo per la giacca
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