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RUOLO BANCHE CENTRALI NELLA CRISI 2008, Appunti di Economia E Tecnica Dei Mercati Finanziari

DESCRIZIONE PROCESSO CRISI 2008-2018

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 03/05/2019

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Scarica RUOLO BANCHE CENTRALI NELLA CRISI 2008 e più Appunti in PDF di Economia E Tecnica Dei Mercati Finanziari solo su Docsity! CRISI DI FIDUCIA, GEOPOLITICA, BANCHE CENTRALI e MERCATI FINANZIARI Università Roma Tre AA 2018/2019 a cura di Claudio Picozza 1 LA MONETA COME MERCE “ Il patto tra gli uomini , suggellato dalla moneta , è la base dell’economia. Ecco perché quando il denaro diventa merce, il mondo entra in crisi” Giorgio Ruffolo :liquidità e felicità L’Espresso n. 7 anno LVI 18/2/2010, 18 febbraio 2010 2 L’ECONOMIA DI TOTÒ Cameriere: mi avevate detto : domani vi pago Totò: e lo confermo : domani vi pago Cameriere : Ma domani è oggi Totò: Giovanotto non scherziamo : oggi è oggi e domani è domani 5 MARCH BLOCH E LA TEORIA DEL DEBITO PERENNE Il capitalismo è l’unico regime economico in cui i debiti non si pagano mai. “ritardare i pagamenti o i rimborsi e far accavallare perpetuamente gli uni sugli altri : questo sembra essere , in definitiva , il grande segreto del regime capitalistico moderno, la cui definizione più esatta potrebbe essere: un regime che morirebbe di una chiusura simultanea di tutti i conti.” 6 LE ONDE E … 7 VOLTAIRE: LA MONETA E L’AVVICINAMENTO TRA I POPOLI L’uso della moneta come fiducia reciproca che supera le identità e le credenze 10 Beni e servizi Imprese di produzione Salari, profitti e rendite Consumi famiglie Fattori della produzione (capitale e lavoro) Circuiti reali Circuiti monetari CIRCUITO REALE E FINANZIARIO Fonte:Prof Munari -Economia del Sistema finanziario -Univ. di Parma 11 SALDI FINANZIARI E NECESSITÀ DEGLI OPERATORI PA: necessitano di reperire le risorse necessarie al soddisfacimento del proprio fabbisogno IMPRESE: necessitano di reperire le risorse necessarie al finanziamento dell’attività d’impresa 12 L’euforia e l’abbandono delle regole L’inflazione finanziaria e l’inflazione economica 15 L’INSTABILITÀ E LA PERDITA DI FIDUCIA NELLA MONETA 16 CRISI SISTEMICA E CRISI DI MERCATO CRISI FINANZIARIE: EFFETTO CONTAGIO- EFFETTO DOMINO = INTEGRAZIONE FINANZIARIA ED EFFETTO CONTAGIO (1) • La crisi finanziaria globale ha riacceso il dibattito sui potenziali benefici e rischi dell'integrazione finanziaria. • Gli argomenti principali di questo dibattito possono essere riassunti come segue: da un lato, la liberalizzazione finanziaria apporta benefici in termini di diversificazione del rischio, livellamento del consumo e opportunità di finanziamento / investimento; d'altra parte, comporta maggiori rischi per la stabilità del sistema finanziario internazionale derivante dalla trasmissione transfrontaliera di shock finanziari. • Fonte: Paper Alessandro Schiavone BI- Paper Università di Pavia • Il concetto di contagio ,preso a prestito dall'epidemiologia, è stato ampiamente utilizzato dalla fine degli anni Novanta per descrivere il meccanismo di propagazione transfrontaliera delle crisi finanziarie . • Il ‘contagio’ o effetto domino descrive la situazione in cui un’economia subisce uno shock esterno (svalutazione, crollo della borsa, crollo dei titoli del debito pubblico) in seguito ad una crisi analoga in un altro paese. • Fonte: Paper Alessandro Schiavone BI- Paper Università di Pavia INTEGRAZIONE FINANZIARIA ED EFFETTO CONTAGIO (2) BILANCIA DEI PAGAMENTI La contabilità finanziaria con l’estero – Claudio Picozza 26 DEFINIZIONE • Prospetto statistico che evidenzia le operazioni con l’estero effettuate, in un dato periodo di tempo, nell’economia di un Paese tra Residenti e non Residenti. OPERAZIONE CON L’ESTERO Una operazione che pone in essere o estingue, in tutto o in parte, crediti o debiti, o che comporta il trasferimento di un diritto su un bene RESIDENTE Ogni individuo o società il cui centro di interessi economici risieda, su base non temporanea, in una certa economia ECONOMIA Insieme di soggetti economici che hanno con un determinato territorio un legame specifico più stretto che con ogni altro territorio La contabilità finanziaria con l’estero – Claudio Picozza 27 SCHEMA CONTO CAPITALE • Acquisti netti di beni immateriali • Contributi agli investimenti • Trasferimenti in conto capitale CONTO FINANZIARIO • Investimenti – Diretti – Di portafoglio – Altri • Derivati • Riserve ufficiali ERRORI E OMISSIONI CONTO CORRENTE • Beni • Servizi • Redditi • Trasferimenti correnti La contabilità finanziaria con l’estero – Claudio Picozza 30 MODALITÀ DI REGISTRAZIONE - ESEMPIO A DEBITO • Le importazioni di merci e servizi • Le spese turistiche degli italiani all'estero • I trasferimenti unilaterali all'estero • I deflussi di capitale per: – Investimenti – Acquisti di azioni o obbligazioni estere – Prestiti – Pagamento interessi A CREDITO • Le esportazioni di merci e servizi • Le spese turistiche degli stranieri in Italia • I trasferimenti unilaterali dall'estero • Gli afflussi di capitale per: – Investimenti – Acquisti di azioni o obbligazioni domestiche – Prestiti – Pagamento interessi BILANCIA DEI PAGAMENTI E RISPARMIO NAZIONALE La contabilità finanziaria con l’estero – Claudio Picozza 32 PIL = C + I + G + X - M C = consumi finali I = Investimenti X = esportazioni M = importazioni YIL = PIL YNL = YIL + YE YNL = C + I + G + X- M + YE YE = redditi netti esteri YNL = reddito nazionale lordo YIL = reddito interno lordo G = spesa pubblica al netto delle imposte reddito da lavoro reddito da capitale DEFINIZIONI E REGOLE DELLA CONTABILITÀ NAZIONALE La contabilità finanziaria con l’estero – Claudio Picozza 35 • In termini economici il risparmio nazionale può essere utilizzato per finanziare la formazione del capitale interno o di capitale estero (la globalizzazione finanziaria implica possibilità di mobilizzare risparmio interno) • Quando si risparmia un Euro, questo Euro può essere utilizzato per finanziare l'accumulazione del capitale interno o per finanziare l'acquisto di capitali all'estero In un'economia aperta i possibili usi del risparmio sono due: investimento interno e investimento estero BDP E CONTABILITÀ NAZIONALE (CONT.) BILANCIA DEI PAGAMENTI : LA POLITICA VALUTARIA E DEL CAMBIO La contabilità finanziaria con l’estero – Claudio Picozza 37 CAMBI FISSI E CAMBI FLESSIBILI Un regime di cambi si dice fisso (anche se in realtà esistono piccoli margini di fluttuazione), quando il prezzo di una divisa deve essere mantenuto stabile nei confronti di un’altra Un regime di cambi si dice fisso (anche se in realtà esistono piccoli margini di fluttuazione), quando il prezzo di una divisa deve essere mantenuto stabile nei confronti di un’altra CAMBI FISSICA BI FISSI I “Paesi in “dell'Unione Economica e Monetaria Europea hanno adottato:  Cambi irrevocabilmente fissi  Moneta unica  Politica monetaria comune I “Paesi in “dell'Unione Economica e Monetaria Europea hanno adottato:  Cambi irrevocabilmente fissi  Moneta unica  Politica monetaria comune La contabilità finanziaria con l’estero – Claudio Picozza 40 TASSO DI CAMBIO E SALDO DELLA BDP IL TASSO DI CAMBIO TENDE A SVALUTARSI IL TASSO DI CAMBIO TENDE A SVALUTARSI BILANCIA DEI PAGAMENTI IN DEFICIT BILANCIA DEI PAGAMENTI IN SURPLUS IL TASSO DI CAMBIO TENDE A RIVALUTARSI La contabilità finanziaria con l’estero – Claudio Picozza 41 INFLAZIONEINFLAZIONE - - domanda prodotti nazionali + domanda prodotti esteri DEFICIT BILANCIA COMMERCIALE  M> X DEFICIT BILANCIA COMMERCIALE  M> X + domanda prodotti nazionali - domanda prodotti esteri RIEQUILIBRIO BILANCIA COMMERCIALE RIEQUILIBRIO BILANCIA COMMERCIALE INFLAZIONE, SALDO BDP E TASSO DI CAMBIO DEPREZZAMENTO DEL TASSO DI CAMBIO LA GUERRA DELLE VALUTE dB 1100 Economist Dal 1970 ad oggi l’Europa è stata colpita da 50 crisi sistemiche e 43 crisi finanziarie non sistemiche caratterizzate da turbolenze sui mercati azionari, obbligazionari e valutari. L’Italia ha registrato tre crisi sistemiche ( 1991-1997 e due tra il 2011 ed il 2013 ) e sei crisi finanziarie non sistemiche ( 1973-1970, 1981-1983,2008- 2011) Fonte : BCE .CERS _ vedi il Sole 24 Ore 18 agosto 2017 pag 6 LE CRISI IN EUROPA GLI EFFETTI SUL CAMBIO E SULL’INFLAZIONE DELLE CRISI MONETARIE : ALCUNI ESEMPI La Germania nel 1921-1923 La Crisi Argentina degli anni 80 La Russia e la Corea alla fine degli anni 90 La svalutazione della lira del 1992 46 47 1 lira=2,57 marchi 1 lira = 6.750.000 marchi IL CAMBIO LIRA MARCO 1921 -1923 CAMBIO WONG COREANO-DOLLARO USA 1971 -2012 50 CAMBIO LIRA MARCO 1992-1998 min :749,28 (11/03/1992) max :1274,75(17/03/1995) var% 70,13% 51 52 LA CRISI FINANZIARIA DEL 2007/2008 55 INTERPRETAZIONE DELLA CRISI 2008 E DEI FENOMENI CHE LA HANNO CARATTERIZZATA: Principio metaforico raccontato dal filosofo statunitense Noam Chomsky, per descrivere una pessima capacità dell’essere umano (zombie) moderno: ovvero la capacità di adattarsi a situazioni spiacevoli e deleterie senza reagire, se non quando ormai è troppo tardi. IL PRINCIPIO DELLA RANA BOLLITA 56 Nuove tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni L’ORIGINE…… 57 Arresto del declino della produttività degli Stati Uniti a partire dalla seconda metà degli anni 90 60 L’incremento dell’indebitamento delle famiglie americane è stato concomitante all’incremento dei corsi azionari e quindi con incremento della ricchezza 61 L’aumento della domanda di beni e servizi negli USA ha prodotto una sensibile crescita delle importazioni statunitensi soprattutto dai paesi emergenti (Cina, India, Brasile) 62 A seguito di un tendenziale aumento dell’inflazione americana si è registrato un ritorno alla politica monetaria restrittiva, fin dagli inizi del 2000 65 I tassi di interesse sono stati progressivamente ridotti, la politica fiscale è stata espansiva. CRESCITA DELLA LIQUIDITA’ 66 Ritorno al consumo delle famiglie con riduzione della propensione al risparmio ed accentuazione del deficit di bilancia dei pagamenti USA 67 L’aumento del deficit di bilancio USA ha favorito il surplus dei paesi emergenti e del Giappone, con conseguente forte aumento delle riserve ufficiali di tali paesi. Il surplus si è verificato anche nei paesi produttori di petrolio per l’aumento registrato nei prezzi 70 In un contesto dei prezzi delle abitazioni crescenti cui ha corrisposto un sensibile incremento dell’indebitamento per accensione di nuovi mutui, è stata favorita l’innovazione finanziaria 71 La crescita continua della domanda globale ha iniziato verso la fine del 2007 a produrre spinte inflazionistiche, cui ha fatto seguito da parte delle autorità monetarie un graduale aumento dei tassi di interesse, anche al fine di contrastare la crescita nei prezzi del petrolio e delle materie prime 72 All’aumento dei tassi di interesse ha fatto seguito un progressivo e deciso sgonfiamento della bolla immobiliare, che a sua volta si è riflessa (prima in modo graduale, poi in modo più deciso) sui corsi dei prodotti strutturati emessi in particolare a fronte dei mutui subprime, quelli cioè a maggior rischio di insolvenza 75 GLI EFFETTI SONO STATI DEVASTANTI Nell’estate del 2007 si è innescata una grave crisi finanziaria che inizialmente partita dal settore bancario si è progressivamente spostata verso l’economia reale Date le strettissime interconnessioni fra mercati ed intermediari finanziari dell’intero pianeta, la crisi è rapidamente divenuta mondiale 76 Una volta esplosa la crisi, i mercati finanziari e creditizi si sono paralizzati, per l’incertezza di tutti sulle reali condizioni di salute di tutti gli altri intermediari ….IL DRAMMATICO FINALE IL FALLIMENTO DI LEHMAN BROTHERS: IL CROLLO DEL SISTEMA FINANZIARIO 80 IL SOCCORSO DELLE BANCHE CENTRALI: Difesa delle monete Sostegno delle politiche fiscali espansive I SIGNORI DELLA MONETA 81 Mario Draghi Jerom Powell Haruhiko Kuroda FED BCE BOJ 82 •Yi Gang Banca Centrale Cinese People's Bank of China IL DEBITO PUBBLICO IN EUROPA, AMERICA, GIAPPONE PIL in MLD di %é PIL sul totale Debito %5 debito paesi sul Paese Euro Unione pubblico in totale Unione monetaria NILD di euro Mionetaria Germania D.LFF 29,3% 2.093 Z1I,196 Francia L.,29IT 20,5% 2.218 TI496 Italia 1.725 15,4% 2.263 TI,BIG Spagna 1.166 10,4% 1.144 11,5% Paesi Bassi T37F G,6% di16 4,3% Belgio 437 3,9% 453 4,6%6 Austria 370 3,3% 289 2,59% Grecia 178 1,6% 317 3,2% Finlandia 224 2,096 137 1,496 Portogallo 195 IL, 7% 2433 I, 596 Irlanda III 2,696 201 2,096 Lettonia 27 0,2% 11 0,126 Lituania 42 0,1% 17 10,2% Slovacchia gr 0,8% 43 0,4%6 Lussemburgo LL 0,5% 13 0,1% Slovenia 43 0,4%6 32 0,3% Cipro zo 0,2% 19 0,2% Estonia ZI O, TT 2 0,096 Malta 11 0,1% 6 O, 196 Totale paesi euro 11.188 100,035 a.916 100,0 Stati Uniti d'America 17.011 18.372 Giappone 4.311 10.174 Niondo 73.205 UNIONE EUROPEA 15.351 12.505 Le politiche fiscali espansive in tutto il mondo sono sostenute in varie forme dalle principali Banche Centrali limitando le ricadute sui tassi di finanziamento dei debiti sovrani. LE POLITICHE FISCALI : IL SOSTEGNO DELLE BANCHE CENTRALI LA RISPOSTA DELLE BANCHE CENTRALI: “WHATEVER IT TAKES” Gli asset delle banche centrali In migliaia di miliardi di dollari In % del Pil — Bce — Fed (Federal Reserve) — Bce == Fed (Federal Reserve) — Banca del Giappone — Banca del Giappone — Banca d’Inghilterra 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2007 2009 2011 2013 2015 80 | Î Fonte: Thomson Reuters Datastreamm 87 TASSI D'INTERESSE UFFICIALI REALI lx \ \} \/ V \y I bilanci delle banche centrali In miltiardî di dollari MI Fod Mu neo Banca del Giappone Banca popolare cinese — Totale 12.000 _ £_2/.2' RRRRO 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 CHART LETTO LEO TORA (ITA AO 2015 2016 2017 2018" 2019* gs $ 2 i ° o o O : 8 $ A 350 © Co REA MEU I LIAN RS TRI ETI RTTLT 2008-2018 •Dieci anni di Crisi. •Come è cambiata l’economia e la finanza nel mondo •Alcune riflessioni… STIGLITZ-SUMMER: POLITICHE INEFFICACI PER LA LOTTA ALLA POVERTÀ • Le politiche economiche e fiscali e la regolamentazione dei mercati finanziari non si sono dimostrate adeguate ad affrontare i problemi strutturali che la crisi ha rilevato ed aggravato in termini di lotta alla povertà ed alla distribuzione del reddito. • Fonte: il Sole 24 Ore 22 settembre 2018 pag 12 JOHNSON E SOROS: CREDITORI E DEBITORI IN CONFLITTO • I costi del risanamento sono stati orientati a favore dei creditori rispetto ai debitori e questo ha contribuito alla prolungata stagnazione successiva della crisi. Le ramificazioni sociali e politiche di questa mancata opportunità sono state profonde • Il sole 24 ore 22 settembre 2018 pag 12
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