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Ruskin e l'età vittoriana, Sbobinature di Restauro

Ruskin nasce nel 1819 la sua attività culturale inizia in tenera età ed è il personaggio che più caratterizza tutto l’800. Nel 1830 inizia a dare i suoi contributi culturali fino al 1900 quando poi muore.

Tipologia: Sbobinature

2018/2019

Caricato il 12/09/2019

Ngiao
Ngiao 🇮🇹

4

(1)

15 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Ruskin e l'età vittoriana e più Sbobinature in PDF di Restauro solo su Docsity! Restauro 8 maggio Ruskin nasce nel 1819 la sua attività culturale inizia in tenera età ed è il personaggio che più caratterizza tutto l’800. Nel 1830 inizia a dare i suoi contributi culturali fino al 1900 quando poi muore. Il suo pensiero è radicato nella cultura vittoriana. L’età vittoriana è un periodo felicissimo per la politica e l’ economia inglese e si caratterizza con una serie di elementi che fanno dell’Inghilterra il modello di quell’anno per le nazioni del mondo. La prima caratteristica è il capitalismo, a cui si affianca una politica che già l’Inghilterra aveva già praticato che è quella del colonialismo, questo aspetto è importante perché alla cultura inglese arrivano altre influenze di culture medio orientali, bacino mediterraneo. Dal punto di vista sociale c’è una rivoluzione capitalistica legata all’industria che è proprio il contesto che fa dell’Inghilterra un paese completamente diverso dagli altri (es Francia rivoluzione che tende a eliminare il potere, rivoluzione sociale, in cui nascono le prime politiche di tutela) (in Italia nasceranno dopo la rivoluzione identitaria, Garibaldi, Cavour e vittorio Emanuele decidono che l’Italia deve essere unita). La rivoluzione industriale è legata ad un fenomeno di aggiornamento tecnologico e scoperte tecnologico e all’uso di nuovi materiali e nuove tecnologie. Il fenomeno dell’industrialismo è favorita dal colonialismo, più territori l’Inghilterra ha a disposizione più ha a disposizione materie prime; per di più l’Inghilterra era capace di gestire una politica internazionale, oltre al colonialismo si fa presente che in Inghilterra c’è una produzione artigianale risalente al medioevo che supera di gran lunga tutte le altre nazioni, da sempre viene realizzata attraverso una serie di grandi famiglie che gestiscono questo artigianato, sia famiglie abbienti che non. Questa situazione economica è sfavorevole per il popolo che lavora molto e guadagna molto. La situazione inizia a cambiare a fine 700- inizi 800: si inventa un telaio che non è solo un telaio ligneo manuale, ma sfruttando le nuove tecnologie, es energia data dal vapore, si inventano dei telai che sono molto più veloci e presuppongono una serie di catene di montaggio, importante perché nessuna famiglia può utilizzare un solo telaio ligneo, ma è più conveniente che si faccia parte di un complesso di telai all’interno di edifici industriali che iniziano ad essere progettati, questo spinge la popolazione delle campagne a spostarsi verso la città nelle cui periferie si cominciano a costruire questi grandi multipiano . le famiglie abbandonano le campagne e i telai e si concentrano tutti quanti all’interno di questi grossi edifici. È legato a Ruskin perché avrà una componente culturale non solo rivolta agli aspetti culturali e artistici, ma anche agli aspetti sociali. Egli sarà in difficoltà in quanto è nato in una famiglia alto borghese e le sue idee sono in contrasto con il suo status sociale. Le sue idee sono rivolte agli operai alle condizioni economiche e di vita, no avendo la possibilità di tempo libero di cui godeva la borghesia nota che questa industrializzazione comporta dei problemi dal punto di vista dell’organizzazione in quanto le città vengono trasformate per accogliere la grande popolazione e i nuovi edifici, il paesaggio viene sconvolto dalla presenza di queste grandi architetture che dal punto di vista ecologico inquinano il paesaggio, che successivamente viene inquinato ancora di più dalla ferrovia, invenzione strettamente legata al capitalismo e all’industria perché le materie prime ei prodotti devono essere facilmente e velocemente trasferite da una parte all’altra della nazione. Contemporaneamente alla creazione ferroviarie in Inghilterra si ha anche la creazione delle ferroviarie nei paesi colonizzati, per facilitare tutto il sistema dell’industria. Questo darà molto fastidio a Ruskin a tal punto che affermerà che i suoi libri per essere trasferiti non devono assolutamente viaggiare in treno. Radicato sul concetto di una ferrovia che non ha ragioni culturali di esistere ma capitalistiche e legate all’industria. Rifiuterà le origini familiari che erano alto borghesi industriali produttori di cherry (liquore), quindi avevano una disponibilità economica molto buona che consentirà a ruskin di viaggiare. Ruskin era docente universitario di Oxford di letteratura inglese, ma ad una letteratura che era anche artistica, riferita alla valutazione dell’arte, perché la sua passione è la pittura, questa sua passione gli viene donata dalla famiglia stessa, perché un punto di riferimento costante di tutta la produzione culturale e artistica di ruskin è un pittore che si chiama Turner (grazie al padre che gli aveva regalato degli schizzi) e si troverà in sintonia con il suo pensiero e con quanto Turner rappresenta nei suoi schizzi, disegni di Turner rappresenta per lo più paesaggi caratterizzati dalla presenza di un elemento tecnologico, paesaggi caratterizzati dalla presenza dell’industria, questa natura che viene distrutta dall’uomo, stesse caratteristiche che ruskin noterà nel paesaggio della sua nazione. Queste tinte fosche, scure, (27.40) si ritrova nella letteratura anche di Lord Byron che introduce, insieme ad altri, quello che è un nuovo romanzo, che è il cosiddetto romanzo vero, poi chiamato gotico. Ma in Inghilterra il medioevo non si è mai sopito, è stato presente, sia pur con qualche accenno ad una architettura arte o letteratura più moderna. Il filo rosso è sempre stato il medioevo, a tal punto che neo medioevo, neo gotico e il neo romanico nascono in Inghilterra, da qui emergono alcuni aspetti che fanno si che questo ritorno condizioni tutta la cultura europea. A dimostrazione di questo c’è Non solo questa corrente letteraria che prendendo spunto da Shakespeare arriva a Byron, ma anche una componente relativa ai primitivi, un gruppo di artisti che in pieno 800 guardano alle prime forte d’arte e di cultura e arrivano al massimo ai primissimi anni del 400, tengono conto di questa cultura pittorica che fanno nascere da un’espressione popolare dell’arte, ovviamente le pitture primitive non erano ispirate da nessuna forma d’arte. All’interno della più complessa e ampia cultura dei primitivi emerge una corrente: preraffaeliti, pittori che assumono come modello della loro arte tutto ciò che succede prima di Raffaello, nel medioevo (200,300,400), precursori dell’art nouveau. Il maggior esponente è un italiano: dante rossetti. Il suo riferimento a questo panorama culturale prima di Raffaello, in Italia non piace, in quanto si parlava ancora di risorgimento, ma in Inghilterra viene molto apprezzato in quanto non aveva dimenticato il medioevo, ma ne sollecitava il ritorno. Tutte queste componenti sono strettamente legate a ruskin che dipingerà in questo modo e influenzerà questa letteratura. (la sua produzione letteraria spazia da libri ad articoli di giornale, di denuncia) la sua opera più importante è “LE SETTE LAMPADE DELL’ARCHITETTURA”. Tra le tante opere di ruskin, letterarie e artistiche, questa sull’architettura è un’opera che imposta tutta la questione dell’architettura attraverso un approccio filosofico. Le lampade sono le lampade che dovrebbero ispirare un architetto affinché produca della buona architettura, sono gli spunti e le riflessioni che un architetto dovrebbe fare prima di produrre l’architettura, e tra queste sette lampade, quella della memoria da una serie di indicazioni specifiche su come gli architetti debbano considerare, valutare, criticare l’architettura già esistente, e all’interno di questa lampada ruskin fa l’aforisma numero 31 dando la definizione di restauro: se la lampade della memoria rivolge l’attenzione su un architettura già esistente non può che dare suggerimenti agli architetti che in quel tempo facevano interventi di restauro, cioè che considerano l architettura già esistente come qualcosa da poter modificare. Ruskin mostra tutto il suo odio nei confronti di tutti gli interventi di restauro vengono effettuati in Europa, odia i restauratori, e critica i loro interventi perché eliminano una serie di elementi fondamentali, la patina del tempo che si estende sulla superficie delle rovine per pochi centimetri e che invece da valore di autenticità all’opera, che viene eliminata e sostituita. Nel momento in cui avvengono questi interventi i restauri si eliminano le successive stratificazioni per far vedere il monumento nella sua “originaria veste” il riferimento di ruskin sono proprio i francesi in questo punto: architetti francesi che dopo la legge ghiso avevano iniziato a restaurare una serie di momenti prima che nel 1840 viollet le duc facesse il suo ingresso nel restauro dell’architettura. Le sette lampade vengono pubblicata e per la prima volta nel 1849, la definizione di le duc risale al 1854, quindi ruskin non conosceva la definizione di viollet le duc, e non si riferiva a lui, cosa che dicono invece i detrattori di viollet le duc che dicono che si odiavano a morte, ma c’è in prova un rapporto epistolare in cui i due si stimavano. Ruskin sostiene che il maggior conoscitore dell’architettura medievale è viollet le duc. Per ragioni di salute si doveva trasferire in ambienti molto più miti, la sua meta preferita oltre al meridione della Francia era anche l’Italia, è questa la ragione per cui conosce l’Italia benissimo e può osservare da vicino tutta una serie di interventi di restauro che vengono eseguiti in quegli anni. Ebbene questa sua conoscenza gli consente di criticare gli interventi di restauro(fino alla Sicilia), ma l’Italia gli piace tanto da dedicare due dei suoi libri (1853 le pietre di Venezia- 1875 mattinate fiorentine) la sua conoscenza dell’Italia è approfondita a tal punto che uno dei suoi libri è dedicato a Venezia, ma in questo testo non si parla dell’architettura di Venezia, ma delle sue pietre, quindi a ruskin interessa il valore dell’architettura materico, strutturale, come le pietre di Venezia riferite alla sua architettura abbiano costituito l’architettura, valore materico e strutturale, le pietre producono un architettura (gotica) in un capitolo di questo libro ruskin arriva addirittura a concepire la nascita del gotico a venezia, perché Venezia più di ogni altra città europea è stata geograficamente una città con una posizione strategica, grazie ai commerci, alle attività politiche alle influenze di Venezia in un bacino mediterraneo molto ampio ha potuto assimilare varie forme di arte architettonica da quella orientale a quella islamica a quella mediterranea, fonderle in patria (a Venezia) attraverso una serie di influenza che arrivavano dal nord Europa con cui Venezia aveva costanti rapporti commerciali. Questa cosa ci dice quanto ruskin apprezzi la cultura medievale nordica sia pur riconoscendo la sua nascita in Italia. L’altra opera che riguarda l’Italia è un volumetto che si chiama mattinate fiorentine, è una guida turistica per i colti inglesi che viaggiavano in Italia e che soggiornavano più del dovuto in toscana
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