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Saba - Poesia "Ulisse" (analisi), Schemi e mappe concettuali di Italiano

Riassunto completo sulla poesia "Ulisse" di Saba

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2023/2024

In vendita dal 30/11/2023

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allyouneed-3 🇮🇹

4.5

(49)

806 documenti

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Scarica Saba - Poesia "Ulisse" (analisi) e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Italiano solo su Docsity! ULISSE - ANALISI POESIA DI SABA Tratto da Mediterranee, volume di Il Canzoniere, è una poesia pubblicata nel 1946. La figura di Ulisse, nome che i latini usavano per riferirsi a Odisseo, viene affrontata in maniera molto intima. Saba ripropone un tema, quindi, utilizzato svariate volte nella letteratura sia italiana che internazionale. A partire da Dante che nella Commedia lo inserisce nel XXVI canto dell’Inferno - ovvero nell’ottavo cerchio, dedicato ai consiglieri di frode, condannandolo a venir avvolto in eterno da lingue di fuoco (in analogia ai mali provocati con le sue parole) - per poi arrivare a d’Annunzio, che ne narra le vicende in Incontro con Ulisse, fino a giungere al famoso Ulisse di James Joyce, nessuno si avvicina all’utilizzo che ne fa, intimo e personale (forse solo Ugo Foscolo con la sua A Zacinto riesce a concepire l’eroe non solo per le sue vicende, senza comunque arrivare alla profondità di Saba). Nella mia giovinezza ho navigato lungo le coste dalmate. Isolotti a fior d'onda emergevano, ove raro un uccello sostava intento a prede, coperti d'alghe, scivolose, al sole belli come smeraldi. Quando l'alta marea e la notte li annullava, vele sottovento sbandavano più al largo, per fuggirne l'insidia. Il porto accende ad altri i suoi lumi; me al largo sospinge ancora il non domato spirito, e della vita il doloroso amore. Composta da una sola strofa di tredici endecasillabi, la poesia nel verso finale presenta un ossimoro (“amore doloroso”). L'ultimo verso ricorda molto la poetica di Pascoli, ma anche Alla sera di Foscolo (“dorme questo spirto guerrier ch’entro mi rugge”). Saba, ormai in età adulta, comprende di poter ancora “viaggiare” per raggiungere altre mete, senza quindi fermarsi al porto, proprio come Ulisse. A causa di una sorta di maledizione subita dalla dea Atena, è costantemente spinto al viaggio anche al suo ritorno a Itaca, e quindi simile a Saba, quasi inquietato all’idea di rassegnazione verso la morte.
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