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Saggi- MORTE DELL'AUTORE- CRITICA, Sintesi del corso di Critica Letteraria

Riassunto dei Saggi assegnati in classe: Barthes, Foucolt, Glissant.

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021

Caricato il 12/04/2021

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Scarica Saggi- MORTE DELL'AUTORE- CRITICA e più Sintesi del corso in PDF di Critica Letteraria solo su Docsity! SAGGIO BARTHES – MORTE DELL’AUTORE : L’autore è morto perché la scrittura porta alla scomparsa di individualità. L’autore è un personaggio moderno poiché mette al centro l’individuo con il positivismo (tutto si spiega e si riconduce all’autore) Ci sono delle personalità che mettono in discussione questo es. Mallarmè che il focus è sul linguaggio perché la scrittura porta ad una spersonalizzazione, unica persona coerente è il lettore. Inoltre, Prust dice che l’autore non è colui che ha visto o fatto ma semplicemente colui che scrive. Valerì la scrittura si basa su una discontinuità casualità è impossibile rintracciare un unicum. Il surrealismo> accoglie la molteplicità nella produzione (riferimento scrittura a 4 mani secondo capitolo). Soprattutto la linguistica > determina l’allontanamento dell’autore, non è più considerato come un uomo in sé compiuto che ha una visione del mondo, ma è un essere che esiste nel momento dell’enunciazione > si dice che c’è una perdita del tempo dell’autore perché c’è solo qui ed ora e non c’è un passato né presente. L’assenza dell’autore porta un’impossibilità di decifrare il testo, perché se l’autore non c’è non si può giungere nel profondo di esse. Quindi l’opera rimane aperta, in contrasto con la tradizione (l’autore è il passato del proprio testo). Proprio perché l’opera è aperta si può parlare di una scrittura totale > che accoglie una molteplicità di culture differenti. C’è come una possibilità di percepire questa molteplicità che risiede nel lettore. Barthes conclude che la modernità segna la morte dell’autore e la nascita del lettore. FOUCOLT: si concentra sulla funzione dell’autore. Parte dal legame con la morte perché con la modernità la morte è il risultato della scrittura, la presenza dell’autore sta nella propria assenza. La morte d’autore porta a delle problematiche a partire dal termine autore > nome proprio ha delle funzioni diverse> funzione classificatoria che crea legami tra i testi, definisce i discorsi. Il nome autore si colloca all’interno di una rottura che va a generare diversi tipi di discorsi . Di qui si ha l’idea che diversi discorsi hanno funzione- autore ha diversi punti : riguardo i generi della forma di proprietà, nell’antichità i generi non prevedevano l’attribuzione autoriale, l’anonimato era uno strumento valido per la circolazione di un testo. Solo quando si sentì il bisogno di capire la genesi del testo > ossia il luogo, il tempo e l’autore, l’anonimato diventa un problema. Questa funzione- autore è il risultato di una serie di operazioni e portano alla realizzazione dell’autore , in questo caso l’autore è ragionevole . Da qui deriva una sorta di definizione e la funzione - autore è legata al sistema giuridico funzionale che va a legare una cerchia di discorsi, da operazioni complicate che vanno a generare> una seria di ego cioè diverse posizioni soggetto che possono essere occupate da terzi individui. Secondo lui la discorsività risulta da operazioni eterogenee> si base sulle differenze> il bisogno di tornare all’origine che prevede o la riattualizzazione (discorso nelle pratiche moderne) o la riscoperta fondata sull’analogia> riconoscere nelle pratiche attuali argomenti scomparsi . Il ritorno per Foucolt è un movimento specifico che vede una cancellazione essenziale che produce una serie di operazioni e introduce l’atto di instaurazione . Il ritorno fa parte del discorso che codifica continuamente il testo, in questo senso l’autore viene definito come una proprietà discorsiva cioè permette di comprendere la modalità di esistenza di un’opera (attribuzione, circolazione) e varia da cultura a cultura. Si ha questa idea di autore come una possibilità di autore- soggetto che cambia nel tempo.
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