Scarica Sbobina Lezione 1Sbobina Lezione 1 e più Sbobinature in PDF di Geografia solo su Docsity! LEZIONE 2 29/02/24 METAFORE GEOGRAFICHE Cartolina 1: Paesaggio rurale. Cartolina 2: Paesaggio marittimo. Cartolina 3: Paesaggio urbano. In queste cartoline, degli anni 60, è sempre presente l’elemento umano (palazzi, stazioni di rifornimento). Oggi queste cartoline non sono più di nostro gradimento, proprio per la presenza degli elementi umani. Queste cartoline dimostrano il modo con il quale è cambiato il nostro modo di vedere il mondo e pensare il bello. Le metafore geografiche Giuseppe Dematteis • Modi di dire il mondo. Una traduzione del mondo (tradurre è tradire). • Le metafore geografiche non sono innocenti: una forma di appropriazione. • Teorie, rappresentazioni e discorsi sono prodotto di specifici contesti. • Oltre la descrizione: ciò che resta. La descrizione geografica del mondo non è oggettiva. In questa opera di traduzione, è sempre un tradimento, perché è presente un filtro tra noi e il mondo, ovvero l’intenzione. Queste metafore non sono mai innocenti, ci sono sempre delle intenzioni, solitamente di natura politica. Quindi sono sempre una forma di appropriazione. Ad esempio, la rappresentazione del mondo con l’Europa al centro. Noi ci convinciamo della realtà fittizia rappresentata nelle carte geografiche. La rappresentazione non restituisce mai una visione completa del mondo. Ad esempio, alcune cose vengono coscientemente escluse dai cartografi. STORIA EUROCENTRICA DELLA GEOGRAFIA <Immaginiamo che Prometeo invece di pensato di dividere in due grandi classi i modi di conoscere e di rappresentare il mondo. Da un lato avrebbe messo tutti i saperi che incorporano il tempo e quindi vedono nei loro oggetti di studio qualcosa che si trasforma, nasce, cresce, deperisce e muore […]. Dall’altro lato avrebbe messo saperi più nobili, perché relativi a qualcosa di incorruttibile, al pari delle ossa del bue, come sono ad esempio la geometria e la teologia. Dematteis.> Le materie umanistiche (che mutano, cambiano e sono in continuo mutamento) fanno parte delle scienze della carne. LA CARTA GEOGRAFICA Molto al lungo la carta è stata considerata il linguaggio della geografia. Tradurre un globo su un piano è un’operazione complicata richiede degli accorgimenti, per poter proiettare su un piano. La carta ha un potere performativo, ovvero la rappresentazione non si limita a rappresentare, ma performa delle cose, modifica la realtà. Svelare l’innocenza delle carte è un compito della geografia oggi, rispetto all’uso che ne fa il potere. Anassimandro di Mileto Autore della prima carta geografica, non pervenutaci. Da rielaborazioni successive soprattutto da Ecateo, aveva questa forma. Inserire carta. Nel VI secolo si sta sviluppando la polis, che ha una struttura geometrica, la quale si riflette anche nella carta di Anassimandro. C’è uno stretto collegamento tra cartografia e guerra, la quale viene usata per dire dove siamo noi e dove sono loro. La natura del mondo e il progetto imperiale (I sec. d.C.) Strabone. L’opera “Geografia” di Strabone, egli fa un rimando molto esplicito ad Augusto, e la sua opera è in funzione del progetto imperiale. Strabone ci regala un’immagine del mondo che è funzionale al progetto di espansione dell’Impero Romano. La Geografia di Tolomeo | II sec. d.C. È l’inventore del primo sistema di individuazione geografica (geolocalizzazione). Ci offre un inventario georeferenziato del mondo, dove indica e descrive tutte le località
