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Sbobinature di Storia Medievale (UNIPA) - prima parte, Appunti di Storia Medievale

Concetto di medioevo, periodizzazione, Alto Medioevo, monachesimo, regni romano-barbarici, eresie cristologiche, Giustiniano, Italia Longobarda, mondo arabo musulmano, sistema vassallatico beneficiario, età degli Ottoni, Scisma d'Oriente, ripresa economica, città medievali, riforma della chiesa e lotta alle investiture, Normanni nell'Italia Meridionale, crociate, comuni e impero, Federico II, ordini mendicanti, papato avignonese, Capetingi, Plantageneti, Guerra dei Cento Anni

Tipologia: Appunti

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Scarica Sbobinature di Storia Medievale (UNIPA) - prima parte e più Appunti in PDF di Storia Medievale solo su Docsity! Accademia edu/mediterranea: scaricare articoli + libri Libro di Sciascia: in pdf su materiale didattico Concetto di Medioevo Medioevo: utilizzata per la prima volta dallo storico Keller (1688). Inizia prima della data tradizionale (476 a.C – caduta dell’Impero Romano)  anticipa anche la fine del Medioevo. Conta il ruolo dell’impero d’Oriente: perché Costantino, fondando Costantinopoli, fonda un nuovo impero in Oriente. Idea di Medioevo negativa a causa delle posizioni dell’Umanesimo: critica della religiosità e del Cristianesimo, senso di ritorno più simile a quello romano  uomo al centro del mondo, ne fa le spese il Medioevo. Se gli umanisti criticano il medioevo per questo, i protestanti lo criticano per motivi di carattere religioso  crisi della Chiesa Cattolica (luterani: ML separa il mondo cristiano tra cattolici e luterani). I cattolici cercano dall’altro lato di salvare il medioevo. Di mezzo, ci si mette il modo diverso di studiare i documenti che nasce nel ‘400: Lorenzo Valla, con lo studio della filologia, scopre che La Donazione di Costantino è un falso storico (donazione dell’imperatore della città di Costantino al papa). Nasce un gruppo di studiosi luterani che vengono chiamati Centurioni di Magreburia (?): creano una storia medievale criticata dai luterani, 1559/1574, provando tutte le brutture della chiesa come storia medievale. All’atteggiamento dei luterani, rispondono i cattolici: opera di Cesare Baronio (cardinale), Annales ecclesiastici (1588/1607). Quando si parla di oggettività della storia, bisogna stare attenti. Dal ‘600 i cattolici vogliono rivalutare il ruolo della Chiesa: “De re diplomatica”, Mabillon approfondisce paleografia (antica scrittura) e la diplomatica per scoprire i falsi – classificazione delle scritture, ogni regno ha una propria grafia. La diplomatica studia i diversi tipi di documenti (diplomi, documenti notarili, cancellereschi): vaglia in modo critico le fonti autentiche distinguendole da quelle false. 600 cattolico rivaluta il medioevo. Il periodo illuministico fa tornare nuovamente il buio sul medioevo: la presenza della chiesa, di Dio nella vita dell’uomo e nell’arte è certamente sottoposto ad un attacco durissimo da parte degli illuministi – la ragione non può accettare le ombre del medioevo (Voltaire “salva” Federico II come protagonista del medioevo per il modo in cui si rapporta ai papi: atteggiamento “netto”, netto, di rottura – pena la scomunica. L’altro aspetto sono le crociate, condotte con la diplomazia e non con le armi – con il sultano Malik, grazie alla diplomazia, riesce a farsi ridare Gerusalemme). 800: rivalutazione romantica del medioevo  ritorno della cristianità (letteratura romantica francese e italiana); le radici culturali dei popoli germanici si ritrovano nel medioevo (popolazioni germaniche/anglosassoni). Manzoni utilizza come sfondo delle sue opere il Medioevo (Adelchi, epoca longobarda – moglie di Carlo Magno, Ermengarda: quando le si dà la parola, ricorda le terme di Aquisgrana che CM amava – ricordo di un particolare storico  nell’Adelchi ricorda il palazzo di Aquisgrana in cui viveva Carlo Magno + Conte di Carmagnola). Fine 800/inizi del 900: positivismo  visione razionale della storia; non si rigetta del tutto il medioevo, si cerca di studiarlo in maniera razionale. Leopold Ranke ritiene che i documenti pubblici siano più importanti e validi di quelli privati: quindi quelle prodotte dalle cancellerie. FONTI: scritte/”mute” o materiali Ranke si occupa delle fonti narrative (può essere faziosa) e documentarie  documenti pubblici prodotti dalle cancellerie; documenti privati prodotti dai notai. “MUTE”  [X], tutte le fonti “parlano”, comunicano qualcosa. Le fonti scritte sono divise in vari tipi:X], tutte le fonti “parlano”, comunicano qualcosa. Le fonti scritte sono divise in vari tipi:], tutte le fonti “parlano”, comunicano qualcosa. Le fonti scritte sono divise in vari tipi: narrativi, documentarie, giudiziarie, liturgiche etc etc. la storia si fa con tutte le fonti storiche a nostra disposizione. - Narrative: gli Annali, biografie  difetto: sono fonti personali, condizionabili. Sono intenzionali, può essere un difetto. Le fonti si incrociano; non posso basarmi solo sulle fonti di una fazione e non su quella dell’altra, si deve tessere una tela che comprenda la voce di una e dell’altra fazione avversa. - Documentarie: documenti pubblici. I documenti privati sono prodotti dai notai  dal notaio si andava per tutto nel Medioevo (storia della famiglia, vendita di prodotti/schiavi, atti delle doti); le fonti pubbliche sono emanate dalle cancellerie, da quelle dell’Impero, a quello del papato, a quelle delle cancellerie regie. - Legislative/normative: editti (Editto di Milano, Editto di Rotari), assise (leggi di Federico II), statuti comunali. Riguardano le alte sfere ma anche i comuni (consuetudini della città di Palermo, ad esempio). Attiene anche alla società e alla vita comune. - Giudiziarie: atti dei tribunali, processi, cause penali. Sono importanti perché vi sono momenti di incontro tra testimoni, non sono fonti aride ma parlano di persone. Dalle fonti fiscali, rendono ragione della ricchezza e dell’entità della società  demografia, tramite la ripartizione della ricchezza. - Agiografiche: vite dei santi, deposizioni e processi per la santificazione. Le testimonianze sono racconti di vita necessarie alla santificazione. Diventa storia. - Liturgiche: liturgie applicate alla chiesa. - Letterarie: nascono come letteratura – Divina Commedia, Decameron. In queste fonti letterarie si trova tanta storia. Governo Angioino: “mala signoria”  proviene dalle pagine della DC, è Dante Alighieri che conia questo termine. Su Federico II, DA ha un giudizio negativo (rapporto di contrasto con il papato, vita libertina); ma comunque sono giudizi da tenere in considerazione [X], tutte le fonti “parlano”, comunicano qualcosa. Le fonti scritte sono divise in vari tipi:X], tutte le fonti “parlano”, comunicano qualcosa. Le fonti scritte sono divise in vari tipi:] Matteo Paris (Chronica Majora): giudizio positivo di Federico II di Svevia per le sue capacità politiche e militari, critica il papa, riferisce informazioni e pettegolezzi. Dal punto di vista di Paris, i tartari (mongoli) sono cattivi: mangiano i bambini (lol). La parola tartari (in origine tatari) si ricollega all’inferno, Paris li rende infernali. Ritiene che Pierre de le Vigne avvelenò Federico II: Dante lo colloca nel girone dei suicidi, ma con uno sguardo positivo. Per giustificare il suo suicidio, lo accusa del tentato omidicio di Federico a causa di problemi creati al regno. Giovanni Villani, guelfo nero, viene giudicato positivamente da Paris. Per Villani, Federico II è lussurioso, epicureo. “Dictatus Papae” di Gregorio VII: “soli, solius”  concezione teocratica di Gregorio VII: solo il papa può eleggere o deporre, si sente superiore all’imperatore  fallimento della teocrazia papale. “Privilegi imperiali”  Federico II (1219), presenza del sigillo (in questo caso d’oro) pendente (esiste anche l’aderente). È un documento notarile. Bisogna essere in grado di utilizzare tutte le fonti possibili per arrivare alla verità. FONTI MATERIALI - Archeologia: tracciato viario, fondamenta, case, “butti”  un butto è un immondezzaio medievale, termine di origine toscano. Queste discariche contengono resti di ossa di animali, resti di monete, pezzi di maioliche. - Numismatiche: monete. La moneta di Carlo Magno si chiama denarius, è d’argento, raffigura una croce. Carlo Magno viene incoronato imperatore dal papa, ha un aspetto fondamentale la religiosità nella vita dell’impero. - Araldica: sigilli e stemmi. - Epigrafi - Fonti artistiche Periodizzazione Alto e Basso Medioevo (mille anni) / UK e GR  tripartizione del Medioevo. 313: Editto di Milano (religione, ma non solo) // 476 d.C (caduta dell’Impero Romano, caduta non improvvisa ma mutamento istituzionale causato da secoli di crisi  esempio: uccisione ad Adrianopoli di un imperatore. Diocleziano perseguitava i cristiani per porre fine alla crisi; Costantino liberalizza il cristianesimo con l’Editto di Milano). È inevitabile il mutamento. L’Impero d’Oriente continua ad esistere per altri mille anni; ha una ricchezza, stabilità. La caduta di Costantinopoli (1453) è conseguenza dell’avanzata dei Turchi ottomani, che controlleranno il Mare Mediterraneo orientale. Gli europei cercheranno “nuovi territori”: circumnavigazione dell’Africa, viaggi di Cristoforo Colombo per le Indie (1492). Anticipare o posticipare la data di fine medioevo è pura foreste, nelle selve  Tebaide: da Tebe, perché i primi eremiti si ritirano in Egitto. Sant’Antonio vive in Egitto, è inizialmente analfabeta. Si dedica a preghiera e lavoro. Si hanno attestazioni del fatto che visitasse i discepoli vicini. La castità riguarda solo i monaci, per i preti l’obbligo arriva dopo. Il lavoro dei monaci riguarda soprattutto la trascrizione degli scritti, è un lavoro intellettuale e difficile, svolto per molte ore al giorno (copisti). La pergamena è un prodotto finito tratto dalla palle animale, il suo valore può cambiare in base all’animale usato (vitulina  pregiato; pergamena dei montoni  più grezza). Dalla pergamena si può risalire al luogo in cui è stato scritto il testo. Da Pergamo provengono le pergamene, si diffondono in tutta Europa. Alcune copertine dei libri venivano prodotte con il legno, i più ricchi potevano permettersi copertine più pregiate: queste venivano poi assemblate con delle borchie. La regola più diffusa è quella di San Benedetto: grazie ai carolingi, i monasteri benedettini divengono i più diffusi in Europa (grazie a Ludovico il Pio e al Capitolare Monasticum). In Gran Bretagna i monasteri seguiranno la regola di San Patrizio, converte i capi delle tribù e di conseguenza i popoli, organizza il sistema ecclesiastico. I monaci irlandesi amano viaggiare (peregrinatio pro-cristo)  si spostano in Gallia, in Germania, in Italia fondando dei monasteri irlandesi. Fra questi monaci, c’è San Colombano il Giovane (in Francia, in Italia, Francia settentrionale). I regni romano-barbarici Odoacre depone Romolo Augustolo, invia le insegne a Zenone (Odoacre non vuole governare, Zenone non manda un esercito contro Odoacre  avrebbe dovuto sguarnire i confini). Accetta il fatto fin quando non decide di porre rimedio alla situazione, tramite Teodorico che manda in Italia per sconfiggere Odoacre. verrà creato il regno romano-barbarico nella penisola italiana. Quando nel 476 finisce l’Impero Romano d’Occidente, in occidente c’è una frammentazione causata dalla presenza di molte popolazione barbariche (barbaro = “chi balbetta la lingua latina”, lo straniero). Cento anni prima che cadesse Roma, ad Adrianopoli nel 378 l’imperatore venne ucciso in battaglia. Gli Unni si erano spinti verso il cuore dell’Europa, spingendo vari gruppi a passare in Italia, Francia, Spagna  franchi, goti (ostrogoti, visigoti), vandali. Fino al 711 (ondata musulmana), i barbari si integreranno con le popolazioni locali grazie alla conversione al cattolicesimo. Gli Ostrogoti in Italia non riusciranno ad integrarsi bene così come i Vandali, e per questo verranno sconfitti in seguito dall’imperatore d’Oriente. Con una stessa religione è più facile una mescolanza tra vincitori e vinti, al contrario il conflitto è inevitabile. Gli Ostrogoti in Italia  Teodorico fonde il mondo romano e quello barbarico. È un cristiano ariano, esserlo è qualcosa di negativo per la collaborazione tra le due popolazioni. Teodorico vorrebbe per il suo popolo uno spazio; Zenone vorrebbe spostare gli Ostrogoti più lontano possibile dall’Oriente. Teodorico ha una formazione romana, a Zenone sembra il candidato giusto per deporre Odoacre in Italia, diventato un personaggio scomodo per l’impero. Soluzione: evitare che Teodorico diventi un nemico ed eliminare Odoacre. Teodorico si sposta verso l’Italia, iniziando una guerra che culmina con la battaglia di Verona (493)  uccide e sconfigge Odoacre, crea un regno romano barbarico. L’esercito dovrà stare nelle mani degli ostrogoti perché hanno una buona preparazione e perché non può essere affidato ad un popolo vinto (i romani). L’amministrazione viene lasciata ai romani. Per quanto riguarda i tribunali, il diritto  divisione: tribunali per romani e tribunali per ostrogoti. Religione  dicotomia: romani cattolici e ostrogoti ariani. Problemi. Gli Ostrogoti hanno potere militare, 1/3 delle terre  diventano proprietari. I rapporti con Teodorico e l’impero si rompono con la morte di Zenone: morto Zenone, Giustino perseguita gli ariani; Teodorico indurisce le relazioni con i cattolici. Nel 526 muore Teodorico, poco dopo anche Giustino. Dopo  Giustiniano (527, incoronazione). I Franchi in Francia  re Clodoveo. La prima dinastia franca è quella dei merovingi (dal re Meroveo). Si hanno più notizie di Clodoveo e Childerico, il quale aveva invaso la Gallia romana. Cambiano i rapporti con le popolazioni assoggettati: Clodoveo è pagano, i galli sono cristiani. Clodoveo e tutto il popolo si convertono: grande cambiamento, avviene ciò che non era avvenuto in Italia con Teodorico  possibilità di matrimoni misti, multiculturale. Il ruolo del re rimarrà sempre politico, ma ora anche “spirituale”: il re sembra un essere superiore, delega l’aspetto politico ad altre persone (il “maggiordomo”, da maior domus, i re Franchi verranno chiamati “fannulloni”). I maggiordomi diverranno sempre più importanti: Pipino il Breve deporrà l’ultimo sovrano merovingio  maggiordomi importanti: Pipino di Heristal, Pipino il Breve, Carlo Martello, Carlo Magno. Carlo Martello diventerà famoso per aver difeso la Francia da un attacco proveniente dal sud (musulmani): i musulmani in Francia erano arrivati nel cuore della regione, quando Carlo Martello riesce a respingere l’attacco viene considerato un eroe. Il figlio, Pipino il Breve, depone l’ultimo re merovingio (Childerico III), si lega al papato attaccato dai longobardi. Verrà consacrato da papa Stefano II insieme a tutti i figli. CAMBIO DI DINASTIA  dai merovingi ai carolingi. Angli e Sassoni in Gran Bretagna  conversione dei barbari. Le popolazioni pagane venerano idoli di “legno”: Gregorio Magno raccomanda ad Agostino una flessibilità, bisogna far in modo di mantenere le tradizioni e di convertirsi liberamente. Agostino nomina 12 vescovi, a sua volta sarà vescovo di Canterbury. La conversione degli Angli: si dice che Gregorio Magno avesse visto degli schiavi venduti dai tratti angelici; il papa li guarda e chiede chi fossero  angli  angeli. Scopre che sono pagani, si stupisce. Manda a convertire gli Angli. Gregorio Magno è il primo vescovo di Roma ad occuparsi dell’Europa (“primo” papa). Gregorio Magno ha rapporti anche con i Franchi, con i longobardi e con la penisola iberica: al tempo di Gregorio avviene la conversione del re (Recaredo) dei Visigoti, ariani. I templi pagani dell’Inghilterra vengono consacrati e non distrutti; le feste pagane vengono celebrate ugualmente ma sotto forma di feste cristiane. Gli dei vengono sostituiti con i santi, fanno da tramite con il cielo (il monoteismo sembra “troppo poco”). I santi proteggono materialmente il popolo. Eresie cristologiche I dogmi vengono discussi nei concili. Discutono i preti più importanti. Un prete (Ario) ad Alessandria d’Egitto ha una sua teoria - arianesimo  dio è unico, non creato, indivisibile ed eterno  Cristo è creato e non consustanziale, invece. La trinità si riduce a tre figure divise e di natura diversa. A Nicea, concilio (325)  le dispute vengono discusse in questa zona (vicino Costantinopoli), per l’imperatore d’Oriente. Costantino condiziona il concilio ponendosi a capo (politica del cesaropapismo). Credo di Nicea: dio è della stessa sostanza del padre, è consustanziale. È uomo e dio. Al Concilio partecipa il vescovo di Roma Silvestro (al quale secondo la falsa donazione sarebbe stata donato il potere temporale), vescovi dell’Asia minore e dell’Egitto. L’Imperatore d’Oriente controlla la Chiesa [X], tutte le fonti “parlano”, comunicano qualcosa. Le fonti scritte sono divise in vari tipi:X], tutte le fonti “parlano”, comunicano qualcosa. Le fonti scritte sono divise in vari tipi:] Teocrazia: il potere spirituale controlla anche la sfera temporale (Gregorio VII, Innocenzo III, Bonifacio VIII). C’è un’eresia che non ha nulla a che fare con Cristo ma con i sacramenti  donatismo. Donato e i vescovi africani hanno l’idea che i sacramenti sono validi solo se amministrati da preti moralmente degni; se un prete indegno, corrotto amministra il sacramento questo non è valido. Costantino condanna il donatismo per le cause che poteva avere. Il donatismo non è mai stato considerato valido: il danno ne pativano soprattutto i fedeli. Morto Costantino, c’è un ritorno dell’arianesimo. Costanzo perseguita papi e vescovi che affermano il credo di Nicea: Costanzo dice che il figlio è simile al padre (omeismo). Quando arriva Giuliano Apostata  ritorno al paganesimo. I maestri devono essere pagani, i cristiani non possono accedere all’esercito né all’amministrazione (nuovo paganesimo). La reazione di Teodosio nasce da ciò che succede con Costanzo e Giuliano Apostata: afferma, nel 380, la unicità della religione cattolica. Con Teodosio la religione cattolica si afferma nel Concilio di Costantinopoli nel 381, viene sanzionato l’arianesimo e si ritorna al credo di Nicea, confermando lo Spirito santo. Nestorianesimo  eresia cristologica. Maria non è madre di Dio, è solo madre dell’uomo Cristo (ritorno all’arianesimo). Nel 430 il papa chiede a Nestorio di ritrattare, ma quest’ultimo non lo fa. Ad Efeso si riunisce un concilio, Nestorio viene deposto. Monofisismo  Cristo non ha una natura umana, è vero dio (opposto all’arianesimo). Teoria pericolosa: mette in discussione tutta l’impalcatura cristiana del sacrificio di Gesù. Cade anche la resurrezione in questo senso. Nel Concilio di Calcedonia si ribadisce che Cristo è vero dio e vero uomo, dotato di due nature distinte ma inseparabili (credo di Nicea). Tuttavia, i monofisiti non scompaiono rispetto agli ariani. Questa teoria va avanti nella parte del Medioriente  chiesa copta. Giustiniano Giustiniano tenta di rispristinare un Impero toccato dalla divisione (Occidente ostrogoto, Africa settentrionale vandala, vari regni e Impero d’Oriente). Attacca il Mediterrano per riprendere Italia e Marocco; fare rinascere l’Impero raccogliendo le leggi  Corpus Iuris Civilis. Per la guerra si affida a Belisario, poi a Narsete. La guerra lascia l’Italia in ginocchio, lacerata dai conflitti e dalle epidemie. Spopolamento legato alla guerra greco-gotica (535-553). Costruisce la Chiesa di Santa Sofia, ora nuovamente una moschea  lo era già con Maometto II, tornò chiesa e adesso moschea per opera di Erdogan (Turchia). Coperte le opera di arte cristiana. L’altra chiesa è San Vitale, a Ravenna (città in cui risiedeva Teodorico). La moglie Teodora ha grande influenza su Giustiniano: “donna navigata, esperta, capace ed influente”. Della vita di Giustiniano parlerà Procopio Cesarea, con una descrizione dettagliata delle guerre e della vita privata dell’imperatore. Il Corpus Iuris Civilis vuole ricollegarsi al passato romano: è un’opera istruttoria a cui serve un team efficiente. Prima parte: codice delle leggi (da Adriano a Giustiniano), in latino – Codex. Insieme di leggi non commentate  seconda parte: necessità di un commento: Digestum/Pandectae, “digerito”, leggi metabolizzate e quindi commentate. Terza parte: Institutiones  trattazione semplificata delle leggi romane. Quarta parte: nuove leggi greche, Novellae. Anni di regno: 527/565 d.C. Il CIC è un codice moderno, contiene delle leggi che si estendono in un territorio (è un codice territoriale). Dopo che vince la guerra contro gli ostrogoti (553), diffonde il codice in Italia  554: Pragmatica Sanctio [X], tutte le fonti “parlano”, comunicano qualcosa. Le fonti scritte sono divise in vari tipi:X], tutte le fonti “parlano”, comunicano qualcosa. Le fonti scritte sono divise in vari tipi:] tribunali comuni, non divisi tra ostrogoti e romani come durante l’età ostrogota. Prima della guerra gotica, Giustiniano conquista il regno dei Vandali (Marocco): i Vandali avevano occupato anche la Sicilia. La penisola italiana viene attraversata da Sud a Nord  fame “nera”, si mangia di tutto (cavalli, cannibalismo  donne che attirano gli uomini per mangiarli). Storia segreta: pettegolezzi su Giustiniano, la moglie appare di “facili costumi”, una prostituta. Italia longobarda Alla morte di Giustiniano, poco dopo si infrange l’unità dell’Italia per lunghissimo tempo (fino al Risorgimento italiano) per mano dei longobardi. Paolo Diacono scrive la propria opera quando i longobardi quando Carlo Magno li sconfiggerà (VIII secolo); P. Diacono è un longobardo che ricorda la storia del proprio popolo. Scritta in lingua latina (Historia longobardorum). Nel 568/69 giunge in Italia Alboino, su per giù in Lombardia (rottura dell’unità di Italia  Odoacre, Teodorico e Giustiniano avevano mantenuto l’unità, Alboino non riesce a conquistare tutto il territorio  Italia bizantina e Italia longobarda  ariani, diritto personale, orale). Alboino è il rex, è il comandante. Finita la guerra non viene riconosciuto come capo politico. 574-584  anarchia militare  diversi dux si contengono il potere. Alcuni dux si spostano a Sud: Ducato di Spoleto e Ducato di Benevento. Nel 643 si crea un codice di leggi (Editto di Rotari)  fonte legislativa. 728  dopo le lotte papali, Liutprando dona il castello di Sutri a papa Gregorio II. Nasce ufficialmente il potere temporale dei papi. Nel 774, Carlo Magno sconfigge Desiderio. I papi trovano nei franchi carolingi degli alleati per cacciare i longobardi dalla penisola. Corona ferra, a Pavia  a Pavia perché diviene capitale del potere longobardo. I longobardi hanno tre territori diversi con storie diverse: Regno settentrionale (Pavia), Ducato di Spoleto (Umbria) e il Ducato di Benevento (Sud)  i ducati nascono dai duchi ribelli che non riconoscevano il potere del re. Il mare è controllato ancora dai Bizantini, che a maggior ragione controllano le isole (flotta). L’Italia più evoluta in questo momento è l’Italia bizantina, non quella del Nord  l’Editto di Rotari non è comparabile al Corpus Iuris Civilis. Società longobarda  divisa in classi: Arimanni (guerrieri, possidenti); Aldii (semiliberi, attività artigianali, agricole); Schiavi (nessun diritto, possono essere venduti e acquistati). La schiavitù è sempre presente nel Medioevo: nella curtis carolingia vi è sempre la presenza di schiavi, rapiti durante le guerre, che lavorano le terre. Esercito  Fara, Duchi; Rex (comandante). L’amministrazione è affidata a Gastaldi e Gasindi. I Gastaldi amministrano i beni del re e controllano i duchi; i Gasindi sono funzionari legati al re per vincolo personale: l’istituto del feudalesimo deriva in parte dall’associazione tra il capo e i sottoposti (trustis). Chi tradisce commette un reato. una persona più potente di lui, il quale al tempo stesso ha il dovere di proteggerlo. Non si può venire meno al legame ad ambo le parti. Mondo germanico  trustis. I guerrieri giurano fedeltà al capo. Mondo romano  clientes. Uomini di umili condizioni giurano fedeltà a uomini politici per denaro. Carlo Magno è figlio di Pipino il Breve (intensi rapporti con il papa). All’inizio sarà re insieme al fratello Carlomanno. Crescerà per il legame con il papato. Nel 774 Carlo Magno sconfiggerà definitivamente i longobardi. Il “premio” sarà l’incoronazione imperiale nell’800, nel momento in cui il papa ha bisogno di CM per questioni interne  utile a entrambi. CM controlla oltre alla Francia, la Germania e l’Italia. Il papa evita di essere condannato in un processo iniziato a Roma. L’impero di Carlo Magno dura quattordici anni, nel 814 CM muore e viene sepolto ad Aquisgrana. CM divide l’impero in contee, ducati e marche (zone di confine  il marchese deve avere autonomia per sferrare un attacco senza chiedere il permesso). Nei ducati è presente una “particolare etnia”: Ducato di Sassonia, il duca “controlla” i sassoni. Contee, ducati e marche sono i feudi maggiori e potenti. Non sono ereditari, sono concessi. Economia curtense: deriva dalla parola curtis, villa, podere, luogo in cui si vive e si coltiva la terra. È un’economia agricola. Scambi ridotti, scarsa circolazione monetaria, moneta d’argento. Agricoltura di cereali. La villa è bipartita  pars dominica (appartiene al dominus ed è coltivata dai servi); pars massaricia (viene coltivata dai coloni/contadini e divisa in mansi). Il contadino darà una parte di ciò che coltiva al proprio signore. I servi non hanno nessun diritto, vengono comprati e venduti come merci. Sistema curtense: rotazione biennale (ogni due anni si cambia il sistema  lavorazione “a metà” di un terreno  maggese, il riposo del terreno avviene a maggio). Sfrutto il 50% del terreno. La resa è molto limitata. I coloni sono liberi, lavorano il proprio manso, danno una percentuale al signore e lavorano gratuitamente (corvée). Lavorano la terra del signore per i grandi lavori (semina, raccolto o se il signore ne ha bisogno), sottraendo tempo al proprio lavoro. Si trovano a lavorare per sopravvivere a stento. Donativi  regali che devono fare in segno di omaggio al signore. Vita difficile, ma migliore rispetto a quella del servo, che in un certo senso è mantenuto dal signore. Alcuni servi (casati), hanno una casa, una famiglia. I figli dei servi possono essere venduti, non hanno libertà, vengono considerati come animali. Lo status giuridico è pessimo rispetto a quello dei coloni. La “gentil concessione” di una famiglia può venire letta come un vantaggio al signore: i figli dei servi saranno servi (“gratis”) a loro volta per il signore. Nell’Alto Medioevo c’è una quantità di carne che viene dal bosco (selvaggina, caccia): differenza fra grande caccia dei signori (animali grandi, cervi, daini, cinghiali)  esercizio che li prepara alla guerra; i cacciatori cacciano piccoli mammiferi (conigli, lepri)  integrano l’alimentazione. Un luogo pericoloso come il bosco viene “mitigato” dal santo: San Gallo e l’orso, Sant’Edmondo e il lupo. I poteri dei re, dell’imperatore stesso sembra provenire da dio stesso: il re è “sacralizzato”, viene unto con l’olio sacro (crisma). A questa figura devono rendere omaggio i popoli, le province. L’imperatore ha il dovere di comportarsi maniera leale, non deve venire meno al patto che ha stipulato con il popolo. Il re deve essere onesto, deve proteggere. Divisione sociale  società tripartita/tri-funzionale. Sono degli ordini per funzioni. Teorizzata da Adalberone di Laon. Da un lato, i bellatores (combattono, partecipano alla guerra). Hanno in comune non la ricchezza, ma la funzione  combattendo, difendono. Da questa categoria deriverà la nobiltà. Dotazione minima per un cavaliere: cavallo, scudo, lancia leggera, spada corta a taglio unico, spada lunga a doppio taglio. Dall’altro, gli oratores. Sono coloro che pregano. Nel Medioevo, chi “prega, smuove le montagne”. La società ne ha bisogno. Comprende il papa, il prete, gli ordini minore. Hanno in comune la preghiera che serve alla società per intercedere. Da questa categoria nascerà il clero. Dall’altro ancora, i laboratores. Sono tutti quelli che lavorano, una classe sociale vastissima. I mesi sono scanditi dalle attività lavorative. Aspetto culturale: istruzione legata alla chiesa  scuole monastiche, scuole capitolari. Capitolari da capitolo, luogo fisico della cattedrale. Nella sala capitolare, vi sono delle sedie e si discute (ci si riunisce in capitolo). Il vescovo è circondato dai canonici. C’è anche la scuola. Nelle scuole monastiche e capitolari si studiano i rudimenti delle materie umanistiche (arti del trivio  retorica, dialettica e grammatica latina) e delle materie scientifiche (arti del quadrivio  aritmetica, geometria, musica – sacra -, astronomia - geografia). La riforma della scrittura  era difficile leggere codici che provenivano da altre zone dopo la frammentazione dell’Impero. In epoca romana si era creata la scrittura capitale, che aveva subito un arrotondamento (scrittura onciale), comprensibile. Con la creazione dei regni romano-barbarici nascono scritture diverse  in FR, scrittura merovingica; in ES, scrittura visigotica. Soluzione di Carlo Magno  uniformare le scritture creando una nuova grafia: minuscola carolina, più chiara e comprensibile per uniformare l’impero. L’impero di CM dura 14 anni (800/814). Carlo Magno riesce a dare l’impero a un solo figlio (Ludovico il Pio)  concentrato sugli aspetti religiosi, legami con il papato. Incentiva il monachesimo benedettino. Emana un documento “Ordinatio Imperii”, fa in modo che l’impero sia trasmesso ai tre figli  Lotario (imperatore, voleva controllare i territori dei fratelli), Carlo e Ludovico  regni. I tre non si metteranno d’accordo: Lotario agisce con prepotenza sugli altri due che decideranno di fargli guerra . Giuramento di Strasburgo, 842: Carlo il Calvo (FR) e Ludovico il Germanico schierato contro l’Imperatore Lotario. Con il Giuramento viene prodotto un documento in due lingue (Strasburgo si trova in Alsazia). In due lingue perché i soldati di Carlo parlano il francese e quelli di Ludovico parlano in tedesco. Non avendo una lingua in comune, è necessaria la stesura bilingue. Lotario cede e accetta la spartizione dell’impero  Trattato di Verdun (843). Dissoluzione dell’impero carolingio  punto di vista linguistico: coesistono lingue neolatine e germaniche. È un impero eterogeneo. Quando Lotario muore, Carlo il Calvo diviene imperatore. Emana nell’877 il “Capitolare”  legge emanata da un imperatore – durante l’impero romano venivano chiamati “editti”. È una fonte legislativa. Costretto a controllare ampi territori; scende in guerra con i più importanti esponenti del feudalesimo. Le persone che lo accompagnano (feudatari maggiori) hanno un “dubbio”: se moriranno in guerra, i feudi non andranno ai loro eredi perché non esiste la possibilità di ereditarli. Carlo Magno non pensava di voler dare un potere così grande ai suoi uomini; dava loro un territorio nel quale esercitavano attività militare e amministrativa, ma per legge alla loro morte non veniva ereditato dai figli. Il rischio è la perdita del feudo. Con il Capitolare, si rende ereditario il feudo. Inizio dell’ereditarietà dei feudi maggiori  si allentano i legami di fedeltà, il territorio appartiene alla famiglia. L’investitura è ormai una formalità. Crescono i poteri dei feudatari maggiori, quelli dell’imperatore decrescono. Alla morte di un conte, il figlio minore avrebbe amministrato la contea insieme ai ministeriali e al vescovo. Se un fedele regio si fosse ritirato in convento, avrebbe potuto lasciare i suoi honores al figlio o a un parente prossimo. Nell’887 l’impero carolingio termina con l’abdicazione di Carlo il Grosso  continuano ad essere re di Francia. La dinastia carolingia si estingue nel 987. L’età degli Ottoni In Italia ci sono tanti territori in cui emergono figure che vogliono il titolo di Re/imperatore d’Italia. Territori interessati dopo la fine del potere dei carolingi: marchesi del Friuli, di Ivrea, Duchi di Spoleto, di Carinzia, di Borgogna, conti di Provenza. Sassonia  territorio conquistato da Carlo Magno. Diventa un ducato e zona centrale per l’impero. Sacro Romano Impero Germanico  con Ottone I duca di Sassonia. Viene incoronato Re di Germania ad Aquisgrana (936). Riesce in un’impresa fondamentale (all’epoca), porre un argine ad una popolazione diffusa e che costituiva un pericolo  gli ungari, sconfitti a Lechfeld nel 955. [X], tutte le fonti “parlano”, comunicano qualcosa. Le fonti scritte sono divise in vari tipi:Seconda ondata di invasione/spostamenti  saraceni, vichinghi, ungari]. Nel 962 viene incoronato imperatore a Roma  casa di Sassonia (V). vuole controllare il potere spirituale con l’elezione dei vescovi. Il rapporto tra papa e imperatore può essere a) se il papa vuole controllare il potere temporale, siamo di fronte alla teocrazia o b) se l’imperatore vuole controllare il potere spirituale, siamo di fronte al cesaropapismo (nel periodo di Costantino, imperatori d’Oriente). Nello stesso anno dell’incoronazione, emana il Privilegium Othonis, “l’elezione papale avviene con la presenza dell’imperatore e con la sua approvazione, con la presenza di due rappresentanti imperiali”, non ci sarà un papa sgradito all’imperatore – inversione dei ruoli rispetto a Carlo Magno (a CM faceva comodo l’appoggio del papato, ne approfitta). L’impero si espande verso est, tuttavia Ottone non pensa che la capitale possa essere una città tedesca  Roma capitale, mito dell’impero romano e punto di riferimento di Ottone. Riesce a sottomettere i feudatari d’Italia. Ottone riconosce al papato tutte le donazioni territoriali concesse da Pipino il Breve e Carlo Magno. Ottone I deve sorvegliare militarmente Roma  protezione e controllo. Vescovi-conti  quando Ottone dà a un vescovo un territorio, questo non potrà essere ereditato da un figlio e quindi ritornerà ad Ottone. Supera il Capitolare di Carlo il Calvo. Problema morale  se faccio il vescovo per una terra, non ho la vocazione. Succede che il vescovo conte era più conte che vescovo, non avrò certi principi morali. Queste cariche spesso venivano comprate  peccato di simonia. Pagando, divento vescovo. Se compro una carica e non ho una vocazione, non ho alcun motivo di rispettare il voto di castità  peccato di concubinato. La presenza di vescovi conti nominati da Ottone dietro pagamento genererà questi problemi, simonia e concubinato. Nell’epoca di Ottone, è straordinario che una donna abbia scritto due testi  Rosvita di Gandershiem scrive due opere di carattere diverso ma che esprimono la presenza di una letteratura femminile lontana da noi. Scrive “Gesta Oddonis Caesaris Augusti”, biografia di Ottone. Quando Diocleziano aveva diviso l’impero, aveva deciso che ci fossero due “augusti” e due “cesari”  tetrarchia. L’altra opera è un’opera teatrale, “Teofilo”. Preannuncia il patto con il diavolo. Teofilo, ambizioso, stipula un piatto con il diavolo: quest’ultimo gli dà particolari poteri, Teofilo si sottomette al diavolo, poi si pente  va dalla Madonna, strappa il patto stipulato. Ottone ha un figlio  Ottone II, muore a ventotto anni. Il progetto di Ottone I si sgretola per la morte prematura di Ottone II e di Ottone III a ventidue anni. L’impero di CM non comprende l’Italia meridionale. Ottone II vorrebbe conquistarla  idea data dal matrimonio con la principessa bizantina Teofane. In un primo momento si illude di poterlo fare, perché i principi di Benevento e Capua si riconoscono suoi vassalli. Anche l’imperatore bizantino lo riconosce imperatore. Ottone III inizia a regnare a sedici anni, viene incoronato a Roma nel 983. Muore senza eredi a ventidue anni nel 1002. Gerberto d’Aurillac  importante perché dopo che gli slavi sono stati conquistati, si occupa della loro cristianizzazione. Favorisce la Renovatio Imperii. Seconda ondata di invasioni Ungari, vichinghi, slavi, saraceni. Ungari  sconfitta nel 955 da parte di Ottone I. Si stabiliscono in Pannonia (attuale Ungheria); si convertono al cristianesimo. Ceppo linguistico  ugro-finnico (fun fact: la parola “orco” proviene da ungaro). Slavi  867-872. I fratelli Costantino (poi Cirillo) e Metodio convertono gli slavi della Moravia. Vichinghi  terminologia: pirati (da vik, baia). Vareghi o variaghi  vichinghi che invadono la Russia. Normanni  uomini del nord. Capaci di costruire navi in grado di navigare negli oceani. I vichinghi vengono dalla Scandinavia. La scarsa possibilità di coltivare delle terre li porterà a spostarsi in altri paesi. Barche vichinghe  drakkar. Incursioni vichinghe: Inghilterra, Irlanda, Francia, Penisola iberica, Islanda, Groenlandia (Erik il Rosso), America (Leif Erikson). Le incursioni in America non cambiano il corso della storia. La mappa (The Vinland Map) è un falso nata per provare che i vichinghi arrivarono in America prima di Cristoforo Colombo (l’insularità della Groenlandia è stata scoperta dopo, e inoltre ignoravano la cartografia). Le imbarcazioni vichinghe sono in grado di navigare sui fiumi, sui mari e sugli oceani. Sono popoli molto violenti, ma hanno grande capacità di adattamento (assimilano i costumi e si convertono alle religioni locali). Dalla Normandia si spostano in Inghilterra – nell’Italia del Sud (Campania, Basilicata, Puglia, Sicilia)  dopo le battaglie, Principato di Antiochia. Quando arrivano in Normandia, “spina nel fianco” del re di Francia, Carlo il Semplice. Stretta su Parigi attraverso la Senna, altre città sempre attraverso la navigazione dei fiumi. Carlo il Semplice concede a Rollone il ducato della Normandia (omaggio di fedeltà – da Rollone, nuova dinastia di duchi). In Inghilterra, la situazione antecedente alle razzie normanne vede le migrazioni degli Angli e dei Sassoni, i quali non sono riusciti a creare però un regno “unito”. Funzionari regi che riscuotono le tasse (sceriffi) e magistrati popolari. Gli anglosassoni sono cristiani, lingua latini solo nel clero, la gente comune parla l’anglosassone. I danesi cominciano a fare delle incursioni in Inghilterra; gli anglosassoni pagano tributi ai danesi. Nel X], tutte le fonti “parlano”, comunicano qualcosa. Le fonti scritte sono divise in vari tipi:I secolo, la Danimarca sottomette l’Inghilterra  Edoardo il Confessore esiliato in Normandia. Legame tra Edoardo il Confessore e i Normanni, si creano legami di parentela tra essi  può reclamare il trono, dopo 25 anni riesce a ritornare in Inghilterra. Quando muore Edoardo, si crea una frattura  due possibili successori: Aroldo o il nipote naturale (illegittimo), William the Bastard. sono esenti dal pagamento delle tasse. Nel ‘200 viene riconosciuta come università dall’istituzione papale. Clerico vagante  studente/chierico. Più in generale, si studia in tutte le università teologia, diritto, filosofia, medicina. L’insegnamento è basato su: lectio, la lezione frontale; disputatio, viene posta una questio, alla fine il professore darà la determinatio; questiones quodlibetales (posta una questione, il professore darà la determinatio). Il testo ufficiale (exemplaria) veniva lasciato dagli stazionari che dovevano essere copiati dai copisti (a mano), il lavoro veniva agevolato smembrando il testo e dividendolo in fascicoli (pecia)  dettato a un gruppo di copisti, il lavoro risultava più veloce. Nelle università si ottengono dei diplomi. Vengono create le vacanze per gli studenti; sciopero  a Parigi vengono arrestati degli studenti. Tramite sciopero, chiedono il rilascio dei colleghi. Baccalaureato (es. laurea triennale), diploma (es. laurea magistrale), dottorato. La Scolastica  nasce all’interno delle università. Libro  Alto Medioevo: Codex  costoso, pochi lettori, lettura ad alta voce. Basso medioevo  aumento dei lettori, esigenza di essere istruiti. Nascono le università, aumenta il numero dei laici che studiano e anche le donne. Nelle scuole urbane si studia in volgare (nelle università no). Nelle famiglie mercantili è utile l’istruzione femminile. Il codex è più leggibile perché c’è la punteggiatura (prima non esisteva), vi sono titoli e rubriche. Mercanti: usa il volgare (anche per scrivere), geografia, matematica, lingue. I mercanti danno vita a un genere letterario  libri di ricordanze, diari, parlano dei loro ricordi, vita quotidiana. L’uomo vuole parlare di se stesso  anticipazione dell’umanesimo, fenomeno di lunga durata. Hanno modificato l’idea delle attività mercantili. Sono anche banchieri  banca: depositare denaro, ottenere prestiti, effettuare cambi di valuta. La lettera di cambio serve per evitare di camminare con il denaro (in un forziere) dietro  usano la cambiale. Assicurazione marittima  nel trasporto di merci, il rischio è grosso: assicurazione sui carichi, se si perde il carico si ha un compenso sulla merce. I mercanti si trovano in varie aree  Mediterraneo: mercante italiano (Amalfi, Genova); Europa del Nord: mercante tedesco; mercante itinerante. Nel ‘200 emerge uno studioso pisano, Fibonacci. Introduce la numerazione araba (con lo zero), questa innovazione favorisce il commercio. Il suo libro diventa la base per lo studio della matematica. Circolazione monetaria  la moneta di CM era d’argento, non si aveva la possibilità di reperire l’oro. Adesso tutti hanno le monete d’oro (fiorino di Firenze, identico al fiorino di Lubecca, genovino di Genova, scudo francese con stemmi di giglio )  cambio delle monete. I mercanti secondo la Chiesa si macchiano del peccato di “furto del tempo”. Il mercante-banchiere vende il tempo che appartiene a Dio; il maestro universitario vende la scienza che appartiene a dio. Il problema riguarda l’usura: prestito ad interesse. La nascita dell’usura si lega al terzo regno dell’aldilà: Purgatorio, il mercante si pente in punto di morte, dà i suoi beni, i suoi eredi pregano per lui. Arti e corporazioni a Firenze: le sette arti maggiori  arte dei giudici e dei notai; arte dei medici e degli speziali; arti del cambio (cambia-valuta, finanziatori del Re  anche durante la guerra dei cento anni, se il re non ripaga il debito, falliscono); arte dei mercanti; arte della lana; arte della seta; arte dei vaiai e dei pellicciai (legata alla vanità. In una società ricca, le persone tendono a vestirsi elegantemente  ‘200/’300: le mogli e le figlie dei mercanti si vestono eleganti). Testamento  codicillo (rettifiche). Manumissione (liberazione di uno schiavo, “atto di affrancamento di uno schiavo”). Medici: negli ospedali i pazienti dormivano insieme. Nel ‘400 nasce l’Ospedale Grande, a palazzo Sclafani. Le città medievali Nelle città medievali conta la cinta muraria, a difesa della città e per separarla dal contado. Aumento demografico  nuove città. Nel Veneto  diverse città che combattevano per il controllo del territorio: Castelfranco Veneto (Verona) X], tutte le fonti “parlano”, comunicano qualcosa. Le fonti scritte sono divise in vari tipi: Cittadella (Padova). Conta anche la piazza del campo: si svolge il palio. Al centro non la cattedrale come nelle città vescovili passate, il simbolo diventa il palazzo comunale con la torre civica (ha anche un campanile). Le ore sono scandite dall’orologio, il tempo appartiene al mercante. Cultura laicizzata: utilizzo del volgare oltre al latino (vedi: Divina Commedia di Dante Alighieri, scritta in volgare fiorentino). Sotto i portici si svolgono tante attività: istruzione, mercanti, calzolai. Non vi sono strade lastricate. Nella città è fondamentale l’approvvigionamento idrico: a Siena, Fonte Branda. Non esiste città senza rifornimento d’acqua; le città hanno anche elementi laici, le torri  non più il campanile soltanto, l’altezza delle torri indica la potenza della famiglia: atteggiamento individualistico. Case torri: il piano basso non ha aperture per motivi di difesa; piani alti  saloni etc. La casa nel medioevo: hospicium/steri (palazzo dei signori), è un palazzo grande e notevole; tenimentum domorum (insieme di case), nasce dalla sovrapposizione di tanti vani, costruzione disorganica, comunque un grande edificio sorto gradualmente; domus solerata, a due piani (piano terra e solario), casa degli artigiani – sotto la bottega, sopra l’abitazione vera e propria; domus terrenea, un solo piano; domuncula, casa più piccola. Generalmente c’è un vano solo, divisa dai mobili o intercapedini  mobili: letti a baldacchino, con le tende chiuse forma una vera e propria stanza. Servizi igienici: vano piccolino, gli scarichi finiscono nei vicoletti  gabinetto singolo; gabinetto con più fori. Per lavarsi si usa una tinozza (veges de balneo) riempita d’acqua calda. Veges significa “botte”, è senza coperchio nel caso della tinozza per il bagno. Nei bagni venivano dipinte delle stoffe, pareti con finte pellicce, perché nei bagni c’era molto freddo. Riscaldamento  camino: doppia funzione, riscaldamento e cucina. Il riscaldamento era un pericolo per le case stesse, perché spesso generavano incendi  le cucine venivano poste in alto per poter permettere di scappare più facilmente attraverso le scale. La tavola è diversa: la nostra è fissa; nel Medioevo, la tavola era dotata di supporti (solitamente quattro) per montarla a convenienza. Apogeo delle città (X], tutte le fonti “parlano”, comunicano qualcosa. Le fonti scritte sono divise in vari tipi:III secolo)  cinta murarie, commercio e mercanti, scuole urbane e università, ordini mendicanti  differenza dalle campagne. I monasteri verranno costruiti nelle città a partire dal 1200. La cultura si laicizza: prima, scuole monastiche e capitolari legati alle religiosità; ora le scuole urbane perché i commercianti devono studiare, conoscere i rudimenti (alfabetizzazione, calcolo). È una necessità pratica: i figli dei mercanti devono studiare, l’istruzione è fondamentale. Il cambiamento economico ha come conseguenza una crescita demografica (alimentazione migliore, decresce la mortalità infantile); per questo motivo le città hanno lo scopo di ospitare mercati e fiere  queste ultime hanno commercio ad ampio raggio (Piazza Armerina, ad esempio; in Francia, le fiere di Champagne, convergono mercanti da più paesi  mercato internazionale). La gente che può comprare alimenta il commercio. Opposizione città-campagna: i cittadini si sentono liberi, i villani vengono guardati con disprezzo e non considerati liberi  in epoca carolingia, i coloni dovevano lavorare, dare una parte del raccolto al signore, quando quest’ultimo li chiamava a lavorare nella pars dominica non potevano rifiutarsi. Cambiamento della vita: all’interno della città vi sono luoghi simbolo (mura e porte per la difesa, hanno anche un valore generale: a queste vengono dati dei nomi di santi, indicano ad esempio la direzione – a Palermo, Porta Mazara  indica la direzione verso Mazara del Vallo); all’interno vi sono le piazze e le strade lastricate (non tutte lastricate, solo le più importanti); monumenti (palazzo comunale, torre civica); risorse idriche (fontane); rifiuti. Le mura hanno un valore difensivo e anche un valore simbolico, sono un tratto distintivo delle città. Le porte sono luoghi di passaggio per uomini, animali e merci. La toponomastica è basata su santi, direzioni e mestieri/titoli nobiliari (Porta del Marchese ad Agrigento – ora non esiste più). Le fontane hanno lo scopo di approvvigionare l’acqua nella città, ma hanno anche un valore simbolico: fontana magica della giovinezza  mito medievale. Le città vescovili permangono: vescovi  responsabili dei riti religiosi; amministratori delle finanze, giudici. Sono legate al potere religioso. Nel medioevo si sviluppano grandi città, ogni città ha una sua funzione: Parigi è legata alla presenza della dinastia capetingia, poi all’università (Sorbona); Londra è legata al commercio (City di Londra); Gand (Belgio fiammingo) legata anch’essa al commercio; Barcellona legata al porto e ai cantieri navali; Cordova, città musulmana (il sud della penisola iberica verrà riconquistato tutto sul finire del 1400). Firenze è la più grande città italiana: le grandi famiglie banchiere e l’industria tessile. Venezia commercia con l’Oriente dal 200 – Adriatico e attuale Grecia, Cipro, Creta -; Milano è grande per la posizione geografica che la mette in contatto con il resto dell’Europa e per l’industria tessile e quella di armi; Genova, repubblica marinara, monopolizza i commerci nel Tirreno; Palermo è una grande città medievale, importante il porto dal quale vengono esportati prodotti agricoli (tonno, cereali, formaggio, zucchero). Dal porto arrivano anche i panni milanesi, fiorentini, catalani da Barcellona. I prodotti di lusso e cari vengono importati, i beni più elementari vengono esportati. Capitali: Londra (city); Roma (caput mundi  capitale dell’impero romano, lo rimane per la presenza dei papi e la creazione di un vero e proprio stato: continua ad essere considerata punto di riferimento per molti); Parigi (Capetingi, fanno di Parigi la capitale della Francia nel X], tutte le fonti “parlano”, comunicano qualcosa. Le fonti scritte sono divise in vari tipi: secolo). Le città medievali si espandono aggiungendo cinte murarie su cinte murarie  si cominciano a costruire case a ridosso della cinta muraria originale; vanno inglobando le persone che pur di stare a Firenze si stanziano a ridosso delle cinte murarie. Gli ordini mendicanti non stanno al centro della città. Autogoverno cittadino: emancipazione dal vescovo- conte (rivolte, contrattazione) – concessioni di re e imperatori (consuetudini, esenzioni, “libertà”). Inizialmente città vescovili, ci si vuole sganciare dal vescovo: l’emancipazione può essere violenta oppure avvenire per contrattazione. Nel momento in cui si emancipano, il vescovo “fa il vescovo”, il governo gli è slegato. La città ha a che fare anche con i re gli imperatori: tutte le città fanno parte dell’impero o di un regno – i re hanno voce in capitolo. Dinamica re/città: richieste  chiedono delle libertà e il rispetto delle consuetudini cittadine – dialogo tra potere centrale e potere periferico. Le funzioni svolte all’interno della città sono giuridiche (tribunali, giuristi e cultura giuridica  il diritto si studia a Bologna); l’altra questione riguarda l’amministrazione, bisogna gestire le imposte per i servizi della città: ci sono diversi tipi di imposte (regalie  tributi reali; taglie municipali, le tasse riempiono le casse del comune); è necessaria la presenza di una classe dirigente  patriziato urbano. Ambivalenza della città  città = luogo del beccato (Babilonia)  vita mondana, prostituzione, commercio – città = specchio della Città di Dio (Gerusalemme, città perfetta per S. Agostino)  chiese, cattedrali, valori cristiani. BABILONIA: presenza della prostituzione. Ognuno nella propria città lo gestisce in maniera diversa. Luigi IX], tutte le fonti “parlano”, comunicano qualcosa. Le fonti scritte sono divise in vari tipi: “Il Santo” le bandisce; in altri casi, le figure religiose vengono recuperate (ree pentite  creano degli edifici per il recupero di queste donne); altre autorità cittadine non le bandiscono perché richieste, chiedono solo la riconoscibilità della meretrice (vestiti diversi rispetto alle “donne per bene”), si costruiscono case della tolleranza (isolamento rispetto la vita “buona” della città). Si accetta tutto questo perché si preferisce permettere agli uomini di avere una vita sessuale pagando che con la moglie, il quale scopo è la procreazione e non la mera fantasia sessuale. Cultura comunitaria  piazza pubblica, tutte le città ne hanno una; scuola, ci si incontra nelle scuole comunali; taverna, gioco dei dadi, bere etc.; predicazione, nelle piazze o nelle grandi chiese. I predicatori attiravano con la loro capacità dialettica  le persone attirate poi socializzavano etc. aree commerciali  mediterraneo, il mondo musulmano ha un grande ruolo – a poco a poco, le città marinare italiane assumeranno anche loro una grande posizione; un’altra area commerciale indipendente perché ha altre rotte è il Mar Baltico (mondo slavo-scandinavo); altra zona  Europa del Nord (Inghilterra, Normandia, Champagne, Fiandre, Basso Reno), commercio di stoffe e tessuti. Fiere: salvacondotti (lettera che consentiva il passaggio da un luogo all’altro, anche se  diritti di passaggio, pagamento di un pedaggio), la fiera garantiva esenzioni fiscali, all’interno delle fiere si poteva imporre il monopolio di un prodotto (bannalità) – i mercanti si rendono conto che è più conveniente formare una lega (trust), per evitare imbrogli  polizia delle fiere, controllavano la legalità delle transizioni. I mercanti italiani fanno parte delle repubbliche marinare  sono amalfitani (legati ai normanni), pisani e genovesi (Battaglia della Meloria, battaglia per la concorrenza nel Mar Tirreno), veneziani nell’adriatico, verso l’Oriente (Asia Minore, Costantinopoli). Fiera della Champagne: Lagny (gennaio-febbraio), Bar (marzo-aprile), Provins (maggio-giugno), Troyes (luglio-agosto), Provins (settembre-ottobre), Troyes (novembre dicembre). La fiera è mobile, si sposta di città in città. Lega Anseatica (Hansa)  duecento città si legano in alleanza. Sede: Lubecca; area: baltica e renana; finalità: commerciali; periodo d’oro: X], tutte le fonti “parlano”, comunicano qualcosa. Le fonti scritte sono divise in vari tipi:IV secolo. Tutela legale dei mercanti per aiutarsi reciprocamente. Città mercantili del Nord Europa: Utrecht (mercanti tedeschi, danesi, norvegesi), Bruges (principale piazza finanziaria) – Belgio fiammingo, Colonia (Isole Britanniche, Londra), Lubecca (guida la Lega Anseatica). La riforma della chiesa e la lotta alle investiture La lotta nasce in un momento di crisi del papato. C’è corruzione, non esiste morale sessuale (voto di castità ignorato). Nascono nuovi ordini monastici tra X], tutte le fonti “parlano”, comunicano qualcosa. Le fonti scritte sono divise in vari tipi:I e X], tutte le fonti “parlano”, comunicano qualcosa. Le fonti scritte sono divise in vari tipi:II secolo. L’ordine principale è quello dei benedettini. Carta caritatis: povertà apostolica, solitudine, preghiera, lavoro manuale  ripresa del monachesimo benedettino. Crisi del papato: cariche ottenute con mezzi illeciti attraverso la pressione di un parente potente, pattuizione pecuniaria (sotto pagamento), promessa di cessione dei beni alla chiesa episcopale  vescovi conti che non potevano lasciare in eredità la terra concessa dall’Impero. Principali mali: simonia (vendita delle cariche ecclesiastiche)  simonia da Simon Mago, fa un patto con il diavolo per Diventerà re di Sicilia nel 1130. Emanò le leggi di Assise di Ariano (1140), morì nel 1154. Regnò per ventiquattro anni. Ruggero crea una società multietnica, trovandosi già dall’incoronazione davanti a una società di questo tipo  bizantini (rito greco), musulmani e cattolici (rito latino). I notai della corte di Ruggero II sono sia saraceni, sia greci, sia latini  i tre gruppi etnici convivono anche alla Cancelleria. Nella Palermo normanna, la sede del potere è il palazzo reale  Palatium Novum o Castrum Superior. L’edificio che si trova nella parte inferiore è il castello a mare (protezione del porto)  Palatium Vetus o Castrum Mariis/Inferior. Viene fondata da Giorgio d’Antiochia Santa Maria dell’Ammiraglio (Giorgio d’Antiochia è il primo ministro di Ruggero II, il suo ammiraglio). Subito dopo l’incoronazione (1131), Ruggero II inizia a costruire la Cattedrale di Cefalù. Quando Ruggero nasce è semplicemente il figlio di Ruggero I, quindi nasce come conte. Poi diventa duca, dopo è unto re  unifica la Sicilia, di cui è il re, al resto dell’Italia meridionale. Si sposerà con Albiria (morirà con i figli), viene costretto a sposarsi un’altra volta  Sibilla. Muore di aborto. La terza moglie si chiama Beatrice: da lei nascerà Costanza d’Altavilla. Nello stesso anno muore Ruggero II (1154). In Grecia e in Africa settentrionale, lotta per la separazione dei suoi nemici: gli imperatori d’Oriente e dall’altro lato i musulmani. Nella Cattedrale di Palermo ci sono segni di origine musulmana: versetti musulmani. Finito il regno di Ruggero II, inizia il regno di Guglielmo I  1154/1566. Guglielmo I non ha le stesse capacità politiche di Ruggero, difatti subirà una rivolta che verrà repressa nel sangue. Si rompe l’equilibrio creato: la componente latina finirà per essere la principale. Guglielmo II  1166/1189. Fonda l’abbazia benedettina e la chiesa di Monreale. Dà spazio a Monreale perché nasce un’antitesi tra Monreale e Palermo: Guglielmo II ha problemi con il clero di Palermo e della Cattedrale  vuole creare un altro polo. Una donna importante nella vita di Guglielmo II è Margherita di Navarra, sua madre. Questa donna fu capace di aiutare il figlio nel momento della minorità: quando muore il marito (1166), il figlio non può ancora assumere le funzioni perché piccolo. Lo aiuterà nel trapasso di dinastia. Nel Duomo di Monreale è raffigurato Thomas Becket, vescovo di Canterbury, ucciso su mandato di Enrico II. Thomas Becket viene raffigurato a Monreale per il legame tra i normanni di Palermo e i normanni di Inghilterra. Fra le fonti che ci attestano la storia dei Normanni, la loro genealogia e la loro importanza, c’è Pietro da Eboli con il libro “Liber ad honorem Augusti”. In questo libro, Pietro da Eboli raffigura Enrico VI come un novello Augusto: re di Sicilia come un nuovo Augusto imperatore, riportando l’età dell’oro nell’impero. Lo contrappone a Tancredi di Lecce, nato da un rapporto extraconiugale: era ritenuto grave, viene visto come un usurpatore, “un aborto di natura e scimmia”. Enrico VI sposerà Costanza d’Altavilla. Quando nel 1189 muore Guglielmo II, vi sono due possibili eredi al trono: non ha figli. Da un lato, Tancredi di Lecce (non è discendente legittimo ma figlio naturale  disconosciuto, riesce a prendere il potere), dall’altro Enrico VI, legittimato perché marito di Costanza d’Altavilla. Pietro da Eboli sostiene Enrico VI. La dinastia normanna è rappresentata da Costanza, con Enrico VI c’è la componente sveva. “Liber ad honorem Augusti” è un libro propagandistico per Enrico VI, serve per delegittimare Tancredi di Lecce. Tancredi di Lecce è appoggiato dal popolo: per Pietro da Eboli, la massa è spregevole. Chi non vuole Tancredi sono i cavalieri (miles), grazie al popolo Tancredi diventa re nello scontro con il conte Ruggero di Andria. Tancredi è figlio naturale di Ruggero di Puglia ed Emma dei conti di Lecce. Nel 1189 viene proclamato re di Sicilia (non vogliono Enrico VI perché è un tedesco, vorrebbero Costanza ma senza Enrico). Nel 1194 muore e lascia il trono al figlio Guglielmo III. Nello stesso anno nasce Federico II di Svevia. Una volta che nasce Federico, si accetta più volentieri che il trono sia di Enrico e di Costanza  dopo la morte di Tancredi, Enrico VI e Costanza d’Altavilla diventeranno sovrani di Sicilia. Le crociate La parola crociata è un’invenzione storica: il nome esatto sarebbe “pellegrinaggio armato”. Il primo tema è il pellegrinaggio: il pellegrinaggio era importante anche per i musulmani (a La Mecca); per la religione cristiana (europei), le mete principali erano  Terra Santa (Gerusalemme, Betlemme), Roma (tomba degli Apostoli Pietro e Paolo  Paolo percepito come apostolo per la diffusione della parola di Cristo – apostolo delle genti; Pietro è il primo vescovo di Roma), Santiago de Compostela (tomba di San Giacomo Maggiore  matamoros, musulmani che hanno conquistato la Penisola Iberica andando da sud verso nord. I mori sono i nemici da combattere secondo i sovrani cristiani di Galizia e Navarra. San Giacomo è associato alle conchiglie perché la sua testa è stata trovata in una spiaggia: sono dei frutti di mare, le capesante – cape: testa, sante: per Giacomo. Santiago  sanctus Iacupus. Esiste un codice, il Codex Callistinus, che i pellegrini potevano leggere per consigli sul cammino di Santiago), Tours (tomba di S. Martino, vescovo di Tours, legato al tema della povertà), Colonia (tomba dei Re Magi. Il culto dei Re Magi nasce in Germania al tempo di Carlo Magno). Si viaggiava in maniera difficilissima: a piedi, a cavallo se benestanti. Il pellegrinaggio è anche un modo di conoscersi, viaggiare. Le cause delle crociate: motivazioni religiose  rapporto con dio, viaggio a carattere religioso (pellegrinaggio), tutto comincia per liberare i luoghi santi occupati dai Turchi Selgiuchidi che impedivano il pellegrinaggio a Gerusalemme – la convivenza tra arabi e cristiani era stata piuttosto positiva, con l’arrivo dei Turchi però la situazione cambia; motivazioni sociali  i giovani si uniscono in gruppi violenti (i cadetti, coloro i quali non possono avere un feudo, figli minori di cavalieri), sono un problema per l’Europa. Offrire ai cadetti opportunità di affermazione sociale. Con il Capitolare di Carlo il Calvo, si stabilisce che i feudi possono essere ereditati solo dai figli maggiori. Con la Constitutio de Feudis, si stabilisce che anche i feudi minori possono essere ereditati dai figli maggiori (si escludono sempre i cadetti, cioè i figli minori). I papi dirigono questa violenza verso la Terra Santa; motivazioni economiche  legate al fatto che per spostarsi nella Terra Santa erano necessarie delle navi, business delle repubbliche marinare. Controllare gli scambi commerciali nel Mediterraneo Orientale. Quando le crociate si verificano, vengono chiamate “passagium”, “pellegrinaggio armato”: tutti quelli che partiranno per le battaglie, partono dall’attuale Francia (franchi, non crociati), soprattutto all’inizio. I crociati utilizzano le stesse vesti dei pellegrini  un copricapo, un bastone, vesti con una croce sul petto (sacrificio per la fede: i cadetti che partivano in battaglia erano convinti che i loro peccati sarebbero stati assolti). Urbano II bandisce la prima crociata (1095). La prima crociata inizia nel 1096, finisce nel 1099. Il problema è la presenza dei Turchi Selgiuchidi. Si continua con le spedizioni perché i crociati vanno a conquistare sempre più territori (1144, caduta di Edessa). Nel 1147/1479: seconda crociata. Visita di Urbano II al monastero di Cluny: eliminare simonia e concubinato. A Clermont (FR) e Piacenza Urbano II esorta i cavalieri a soccorre i cristiani d’Oriente minacciati dai Turchi Selgiuchidi – 1095. I Turchi Selgiuchidi provengono dall’Asia centrale, si convertono all’islamismo, entrano nell’esercito e minacciano l’Impero d’Oriente e il califfato sciita fatimida d’Egitto. Secondo gli Europei, tutti i mali provengono dall’Asia: mongoli, turchi, peste nere, invasioni. Atteggiamento di paura e diffidenza. Quando Urbano II bandisce la crociata, inizialmente le persone menzionate (cavalieri cadetti) non rispondono alla chiamata: partono invece delle persone inesperte, che non avevano né armi né denaro  vengono radunati da Pietro l’Eremita, un fanatico. Il vescovo d’Amiens, con il motto “Deus lo volt”, organizza una pre-crociata, organizzata da persone inesperte, indisciplinate, privi di mezzi economici  si uniscono poveri, donne, bambini, delinquenti: “la crociata dei pezzenti”. Moriranno strada facendo, verranno uccisi: Pietro l’Eremita riesce ad entrare a Gerusalemme a cavallo di un asino. Questo disastro ha delle conseguenze importanti, perché questo gruppo di crociati che si muovono dalla Francia verso Gerusalemme, passano dalla Germania e compiono una serie di attacchi e razzie: non avendo nulla, le attaccano  razzie alle città tedesche. L’antisemitismo comincia a nascere ora: mentre prima la sinagoga e la chiesa vengono raffigurate come due donne di pari dignità, nell’arte cristiana in seguito la sinagoga viene raffigurata in modo negativo  donna girata, con occhi bendati: non comprende che Gesù Cristo è il Messia. I pre-crociati, attraversando le città della Germania, si trovano davanti a forze che li indirizzano verso i quartieri ebraici (non ghetti, dopo la diaspora si sono diffusi in tutta Europa integrandosi). La prima crociata vera e propria viene guidata da Goffredo di Buglione: conquista il principato di Antiochia, la contea di Edessa, la contea di Tripoli e il regno di Gerusalemme. Dopo averli conquistati, è difficile mantenere i territori: i crociati non conoscono bene la geografia, i luoghi, il clima è molto diverso. L’idea dei crociati era quella di esportare il feudalesimo in Oriente: fallito, non riesce completamente. La seconda crociata avviene per la caduta di Edessa, inizia la riconquista da nord a sud. Ancora più grave è la perdita di Gerusalemme ad opera di Saladino, curdo che guida i turchi e che riuscirà a riconquistare Gerusalemme. Federico I Barbarossa cercherà di riprendersi Gerusalemme: è un personaggio molto importante, è il primo imperatore a morire per le crociate (annegato, attraversando un fiume in piena a cavallo, non riuscì a strappare Gerusalemme ai Turchi). Riccardo Cuor di Leone riesce a conquistarsi il porto di San Giovanni d’Acri. Riccardo Cuor di Leone lascia l’Inghilterra lasciando la terra a Giovanni senza Terra: Riccardo è una persona molto crudele, Giovanni solamente incapace a governare. La quarta crociata è “bizzarra” (1202), non toccherà i luoghi santi. È bandita da Innocenzo III, teocratico (papi teocratici: Innocenzo III, Gregorio VII, Bonifacio VIII). Enrico Dandolo, doge di Venezia, fornisce gratuitamente le navi  “la crociata dei veneziani”. I veneziani volevano approfittare della situazione per controllare il Mediterraneo nella zona Orientale e in particolare delle isole della Croazia (Zara, controllata dall’Ungheria). Nel 1204 arrivano a Costantinopoli, la saccheggiano e favoriscono la nascita dell’Impero Latino d’Oriente: quello che interessava ai veneziani era controllare Costantinopoli, città dove in quel momento i genovesi avevano acquistato un ruolo importante perché avevano ottenuto dall’imperatore privilegi economici (commerciavano senza pagare le tasse). Venezia, andando a Costantinopoli, voleva porre fine al monopolio di Genova. Da quel momento in poi, Costantinopoli fu controllata da Venezia, così come l’attuale Asia (Corfù, Creta, Rodi). Zara viene strappata al re di Ungheria (no problema di religione, è un motivo commerciale). Il saccheggio di Costantinopoli è importante per Venezia: con il sacco, riuscirà a costruire la basilica di San Marco. Un esponente della dinastia dei Paleologhi conquista l’Impero Latino d’Oriente; inizia la dinastia dei Paleologhi. La quinta crociata: crociata per conquistare Damietta, porto strategico in Egitto. Nel 1215, Federico II prende la croce e i voti ad Aquisgrana. Prende la croce e i voti significa impegnarsi ad unirsi alla crociata. Federico II non partirà, “partecipa indirettamente”. Nel 1219 i crociati occupano Damietta, che nel 1221 verrà riconquistata dal sultano. La sesta crociata verrà combattuta con le armi della diplomazia. Federico II s’impegna con Onorio II a partire entro due anni. Costruisce una flotta imponente. S’impegna a sposare Isabella, figlia di Giovanni di Brienne, re di Gerusalemme  eventi importanti. Sposare Isabella vuol dire “porre” il titolo sui territori. La particolarità di questa crociata è che Federico, invece di partire con le armi, vuole prima trattare con il sultano Malik Al-Kamil. Accordi del 1229: il sultano d’Egitto cede a Federico II Gerusalemme, Nazareth, Betlemme e una striscia di terra che mette in comunicazione i luoghi santi con il porto di Giovanni d’Acri (Akkon). Questo accordo dovrà durare dieci anni. Il papa non è d’accordo con i patti presi tra Federico II e il Sultano Al-Kamil. Gregorio IX], tutte le fonti “parlano”, comunicano qualcosa. Le fonti scritte sono divise in vari tipi: scomunicherà Federico II. Le crociate di Luigi IX], tutte le fonti “parlano”, comunicano qualcosa. Le fonti scritte sono divise in vari tipi:. Muore di peste, la sua santità è legata al suo modo di vivere (religione, scrupoloso con la religiosità, attento ai sacramenti, digiunava, faceva molta beneficienza). 1248/1254  Luigi IX], tutte le fonti “parlano”, comunicano qualcosa. Le fonti scritte sono divise in vari tipi: il Santo, re di Francia, viene catturato con il suo esercito e riscattato a caro prezzo in Egitto (settima crociata). 1270: Luigi IX], tutte le fonti “parlano”, comunicano qualcosa. Le fonti scritte sono divise in vari tipi: il Santo muore di peste a Tunisi (ottava crociata). Rimane in piedi solo il porto d’Acri. Nel 1291, cade anche san Giovanni d’Acri. Le crociate sono durate duecento anni. Cause del fallimento delle crociate: i papi sottovalutarono le difficoltà, mancavano strategia e coordinamento militare. I crociati erano poco numerosi. Conseguenze delle crociate: nascita di uno spirito missionario, l’ordine teutonico cristianizza l’Europa nord-orientale, Reconquista nella penisola Iberica, missionari francescani. Ordini monastico cavallereschi: gerosolimitani, prima delle crociate alcuni mercanti di Amalfi fondano a Gerusalemme un ospedale cristiano dedicato a san Giovanni Elemosiniere. Durante e dopo le crociate, l’ospedale sarà dedicato a San Giovanni Battista. Dopo la conquista di Gerusalemme (1099), i cavalieri di San Giovanni ospitano i pellegrini e assistono i malati, crescono le elemosine e le donazioni – ordine degli Ospedalieri di San Giovanni (gerosolimitani, giovanniti). È l’odierno ordine dei Cavalieri di Malta. Il maestro Raimondo de Puy dà all’ordine una nuova regola, è un ordine francese. 1309: i cavalieri si rifugiano a Rodi, nel 1440 inizia la costruzione del grande ospedale di Rodi, nel 1522 i Turchi conquistano Rodi e i cavalieri di San Giovanni si trasferiscono a Malta, dove tuttora si trovano; templari, dal tempio di Salomone, l’ordine scompare nel 1313, viene fondato nel 1120. Il fondatore è anch’esso francese, è Ugo di Payens, cavaliere della Champagne. Insieme a otto compagni, fonda l’ordine  obbiettivi: vivere in povertà, castità, obbedienza, protezione armata ai pellegrini in terra santa. Baldovino II di Gerusalemme concede ai cavalieri un’abitazione nel palazzo reale, sulla spianata del tempio di Salomone. Ugo si reca in Francia e incontra Bernardo di Chiaravalle, insieme elaborano una regola – il patriarca di Gerusalemme completa la regola. Bernardo di Chiaravalle scrive “De laude novae militiae ad milites Templi”. Vestiranno di bianco, come i cistercensi; Eugenio II concederà che pongano sul mantello una croce rossa. All’interno c’è una differenziazione: i cavalieri che dovevano essere celibi ma non sacerdoti, i cappellani e i fratelli serventi (armi, lavori domestici) – il Gran Maestro deve conoscere le lingue straniere e imporre una disciplina ferrea, deve avere capacità di coordinamento, capacità di mediazione contro il papato. Markwald von Annweiler arriva a Palermo, Innocenzo III lotta con von Annweiler  dieci anni di lotta tra feudatari tedeschi e feudatari siciliani. Le conseguenze della lotta si riversa in Sicilia: rapine e carestia nelle campagne, rivolte nelle città, feudi concessi a parenti del papa, funzionari eletti senza il consenso della Curia Regia, usurpazione della giustizia civile e penale, trattati commerciali senza consenso regio. Il papa non voleva Federico come imperatore, è quindi favorevole all’incoronazione di Ottone di Brunswick a Roma  scontri tra Ottone e papato. La lotta si conclude con la storia dell’Impero e del re di Francia – Filippo II Augusto sconfigge Ottone di Brunswick a Bouvines. Ottone viene sconfitto, va avanti la candidatura di Federico II. Nel 1212, Federico viene incoronato re di Germania a Magonza. Nel 1215 ad Aquisgrana. Nel 1216 muore Innocenzo III. 1220: Onorio III incorona Federico II imperatore. Stipula un patto con i principi tedeschi: s’impegna a non interferire con la successione dei beni ecclesiastici. Doppia eredità: Federico Ruggero  eredità sveva e normanna, Sicilia completamente diversa dall’impero  culla di tre culture – bizantina, latina, musulmana. Inizialmente nessun contrasto con i papi  successivo atteggiamento polemico visto in epoca illuminista come segno di un uomo moderno: esagerazione, è un vero e proprio imperatore medievale. Quando Federico era ancora giovane, le lotte tra Markwald e i siciliani che non volevano ingerenze tedesche, la situazione siciliana era allo sbaraglio: quello che Federico trova una volta salito al potere è il risultato di un abuso. Federico rivede i privilegi (controllare i beni, confisca di beni usurpati), questi beni vengono ridistribuiti ai suoi uomini, demolisce castelli e fortezze abusivi, bando dei ribelli. Federico legislatore in quanto imperatore: 1220, Costituzioni di Capua – 1231: Costituzioni di Melfi (Costitutiones regni Siciliae), Melfi sede importante per i Normanni, prima contea (oggi in Basilicata)  riprende temi della tradizione. Legato a Federico, il miglioramento dell’istruzione a livello universitario: nel 1224, fonda l’università a Napoli degli Studium generale (università di diritto)  motivazioni: da un lato vuole evitare che sia necessario andare a Bologna, dall’altro vuole che gli intellettuali siano a lui fedeli. L’importanza dei giuristi la capiamo se si volge lo sguardo al passato  Federico Barbarossa convoca diete a Roncaglia, in cui aveva convocato i giuristi per verificare la validità delle regalie. Finanzia la scuola medica di Salerno: interessato perché appassionato di scienza e medicina, ha mentalità scientifica – queste università costituiscono un fiore all’occhiello per il regno. Organizzazione della Sicilia di Federico II: modello moderno per i tempi  Magna Regia Curia, governo di Federico – Gran Corte: spiccano le figure del Gran Giustiziere (ministro della giustizia) e il Mastro camerario (amministrazione); organi periferici: il regno è diviso in province, ogni provincia ha un giustiziere provinciale; così come nel governo centrale c’è un maestro camerario, nelle province ne esiste uno; in ogni città c’è un baiulo (sindaco), capo del governo delle città; accanto ai baiuli ci sono dei giudici. Tre livelli – gov. centrale, periferie, città - devono essere coordinati: non sempre agiscono concordi. L’organismo deve funzionare bene. Il sovrano esercita il potere esecutivo, legislativo e giudiziario. La classe feudale è favorita e controllata dal sovrano; l’apparato burocratico dipende dal sovrano. Federico II, in quanto imperatore medievale, è un sovrano assolutista. Monopolio regio: sale, pesca, miniere di ferro, argento, allume, seta, canapa – legata alla mineraria, industria tintoria, frumento, scambiato in tutto il Mediterraneo. Il re ne trae guadagni, tutte le entrate di queste attività riempiono le casse regie. Si mangia molto pesce nel Medioevo – come in quaresima e durante il venerdì. Nel sistema curtense non ci sono scambi, ma il ferro e il sale – la salagione serve a conservare i prodotti, sono prodotti molto “scambiati”. Federico fa coniare una nuova moneta, Augustale d’oro – da Augustus imperatore, il primo romano. Augusto è benvoluto dalla famiglia – Pietro da Eboli: Liber ad Honorem Augusti. La moneta raffigura Federico di profilo, sul retro presenza di un’aquila. Erroneamente cesura mondo romano e mondo medievale: il culto di Roma lo si ritrova in Carlo Magno, Ottone e Federico II  il legame con Roma si mantiene sempre. Salvatore Tramontana si occupa di Normanni e Svevi: sfata un mito, cioè quello secondo il quale Federico abbia modificato il mercato medievale; i mercanti sono pochi e modesti. Il grande business rimane in mano ai mercanti genovesi, veneziani e pisani – hanno attività in tutta la Sicilia. Il monopolio di questi mercanti continua: dalla Sicilia esportano frumento. Nelle campagne non c’è cambiamento: continuano le colture estensive di frumento, livelli produttivi modesti (non raffinata produzione di metodi agricoli moderni), le comunità conservano il diritto di pascolo e legna senza pagare, tuttavia questo tipo di coltivazione pone i lavoratori in condizioni difficili  villanaggio, il colono che lavora è quasi uno schiavo, fa una vita pesante, è legato alla terra in maniera indissolubile  abbandono delle campagne, causa scarsa disponibilità di manodopera. Nel 1219, Federico II promette a Onorio II di proteggere la Chiesa  rapporto con la Chiesa. Offre anche un tributo, il censo; esenta gli ecclesiastici dai tribunali e dalla tassazione secolare – l’ecclesiastici vengono giudicati da tribunali propri; Onorio III incorona Federico II a Roma (1220) – il vero imperatore è quello incoronato a Roma, precedentemente Federico era stato incoronato a Magonza e ad Aquisgrana; le braccia e le spalle di Federico vengono unte con l’olio santo – è come se il potere di Federico provenisse da Dio tramite il papa - il crisma; indossa la mitra, scettro, spada e globo  gesti legati alla temporalità, simboli del potere. V crociata: 1215  Innocenzo III bandisce la V crociata per conquistare Damietta in Egitto. Federico II prende la croce e i voti ad Aquisgrana. 1219: Damietta viene occupata dai crociati; 1221: Damietta viene riconquistata dal sultano. Federico II sostiene la crociata “da lontano”. VI crociata: 1223  fin quando fu vivo Onorio, buoni rapporti con la chiesa. S’impegna con Onorio II a partire entro due anni. Da un lato, costruisce una flotta imponente; dall’altro s’impegna a sposare Isabella, figlia di Giovanni di Brienne, re di Gerusalemme. Tutto cambiò alla morte di Onorio III e al papato di Gregorio IX: rapporti disastrosi con il papato, tant’è che Dante inserirà Federico II come eretico nell’Inferno. 1227  Federico rimanda la crociata a causa di un’epidemia e Gregorio IX], tutte le fonti “parlano”, comunicano qualcosa. Le fonti scritte sono divise in vari tipi: lo scomunica; Federico aveva precedentemente concentrato la flotta a Brindisi. 1229  Federico II stipula un accordo col sultano d’Egitto Malik al-Kamil  “crociata diplomatica”, i cristiani possono andare in Terra Santa per il pellegrinaggio, in cambio Federico smantella le truppe. Obbiettivo raggiunto [X], tutte le fonti “parlano”, comunicano qualcosa. Le fonti scritte sono divise in vari tipi:V]. Gregorio IX], tutte le fonti “parlano”, comunicano qualcosa. Le fonti scritte sono divise in vari tipi: non accetta l’accordo di pace – quando Federico stipula l’accordo (Pace di Giaffa), Gregorio lancia su Gerusalemme un interdetto  mentre la scomunica tocca individualmente Federico II, l’interdetto tocca tutta Gerusalemme, come se tutti fossero scomunicati  sono tolti tutti i sacramenti. Federico non vuole stare troppo lontano dalla Sicilia, dai suoi territori – nemici: papato, Comuni; preferisce liquidare velocemente la questione, non perde uomini, armi, non deve spendere per rifornire di armi e cibo. Preferiscono un accordo veloce e indolore: accordo di modernità sorprendere  contro la guerra (opus paci). 1230  momentanea fine della scomunica. Fino a quando durerà la Pace di Giaffa, Federico II si sente re di Gerusalemme: infatti si incorona come tale. Pace di Giaffa: il sultano cede a Federico Gerusalemme, Nazareth, Betlemme e una striscia di terra che mette in comunicazione i luoghi santi con il porto di S. Giovanni d’Acri. I papi avevano sempre fomentato i Comuni contro l’imperatore  Federico I Barbarossa ha come nemico Alessandro III. Gregorio IX], tutte le fonti “parlano”, comunicano qualcosa. Le fonti scritte sono divise in vari tipi: diventa il corrispettivo di Alessandro per Federico II  voleva evitare che l’Italia imperiale stringesse in una morsa il papato, e quindi si allea con i Comuni. Machiavelli: “il papato è così debole da non riuscire a unificare l’Italia, ma è forte e quindi non permette ad altri di farlo”. La polemica tra i due diventa anche personale: Federico muove accuse a Gregorio IX], tutte le fonti “parlano”, comunicano qualcosa. Le fonti scritte sono divise in vari tipi:  lussuria, gola, avarizia, attaccamento ai beni terreni, sostegno ai Milanesi (storicamente nemici di Federico II); accuse mosse a Federico II  trattative autonome con Malik al-Kamil, relazioni personali col sultano, indulgenza verso gli infedeli, rapporti carnali con musulmane. Alla morte di Gregorio IX], tutte le fonti “parlano”, comunicano qualcosa. Le fonti scritte sono divise in vari tipi:, la situazione non migliora  con Innocenzo IV, Federico continua ad avere con il papato pessimi rapporti. Nel 1245, convoca il Concilio di Lione e scomunica Federico II  Innocenzo IV starà in Francia per paura di Federico. Nel 1254, scomunica anche l’erede di Federico, ossia Corrado IV. Crociata contro Federico II  scontri a Parma, nemici di Federico. Di fronte a Parma, fonda Vittoria; gli abitanti di Parma riescono ad abbattere la città; durante l’attacco prenderanno oggetti (oro, argento, gioielli, abiti preziosi) – a Parma si trovava uno dei suoi giuristi, Taddeo di Sessa viene catturato, mutilato e ucciso / Pier Delle Vigne viene accusato di aver sottratto una parte del tesoro di Federico II; viene arrestato e processato, accecato (1249). Muore suicida. In Sicilia, 1061: arrivano i Normanni in Sicilia, comincia la conquista  circa trent’anni. I normanni non riescono a prendere tutto, non strappano tutti i territori ai musulmani  si spostano nella Valle dello Jato. I normanni permettono che i musulmani restino in questo territorio. C’è ancora questo gruppo di musulmani che risale all’epoca normanna e che durante l’età di Federico II cominciano a ribellarsi, li combatte perché ribelli, non perché musulmani. 1222-1225, Federico assedia i ribelli musulmani della Valle dello Jato. Quando non può più farne a meno, decide di trasferirli in Puglia, a Lucera (1249)  interpretata come deportazione, ma considerarla come tale è deformazione delle cose. A Lucera  pagamento del testatico, diritto islamico, costruiranno un immenso palazzo, alcuni vengono scelti per far parte del corpo scelto di guerrieri. Non sono stati deportati, ma spostati, lasciati liberi. C’è una devozione, quindi, per Federico II, che li ha anche lasciati liberi di vivere secondo i loro costumi. A cinquantasei anni, Federico fa testamento, nominando Corrado IV suoi successore in Germania, Italia e Sicilia. Muore di dissenteria in Puglia, a Castel Fiorentino nel 1250. Le mogli: 1209, sposa Costanza, figlia di Alfonso II d’Aragona  combinato in direzione dell’Aragona. Donna più grande, ha una sua esperienza di vita, di cui Federico si fida tanto da lasciarle il controllo quando si allontana. Avrà un solo figlio maschio da Costanza, Enrico. Morta Costanza, seppellita nella Cattedrale di Palermo, nel 1225 sposa Isabella, figlia di Giovanni di Brienne, per porre la corona in direzione di Gerusalemme. Da Isabella, nascerà Corrado IV. Morta Isabella, sposerà nel 1235 Isabella d’Inghilterra. L’amante: Bianca Lancia, dalla quale nascerà Manfredi. I figli: secondo il costume medievale, Enrico (il primogenito) sarebbe dovuto essere il suo successore. L’anno della morte della madre, incoronato re di Germania. Nel 1235, però, Enrico si allea con la Lega Lombarda, viene deposto e condannato a morte. La condanna non venne mai eseguita. Morì per strane circostante nel passaggio da una prigione all’altra. Corrado IV nel 1250 viene incoronato re di Sicilia e imperatore, ma muore solamente dopo quattro anni (1254). Manfredi, nato nel 1232 da Bianca Lancia. Quando morirà il fratello, sarà reggente della Sicilia  nel 1258 ne diventa il re. Federico è anche un grande appassionato di scienze  “De Balneis Puteolanis”, trattato di medicina scritto da Pietro da Eboli, sulle acque termali. Quando Federico si ammalò a Brindisi, andò a curarsi a Pozzuoli (acque termali); conosceva le virtù delle acque termali. È anche un appassionato di falconeria. La sua opera, “De arte venandi cum avibus”, è un capolavoro perché ricco di miniature  guida per il falconiere, addestrare i falconi, notizie ornitologiche sui falconi, notizie ornitologiche sulle prede. Quello che interessa a Federico è che l’intelligenza umana può addestrare i falconi, animali non comunemente addestrabili e addomesticabili. Appassionato di castelli  Castel del Monte, 1240: inizia la costruzione. 1249: si festeggiano le nozze tra Violante, figlia naturale di Federico II, e Riccardo di Caserta. Castello Ursino, 1239: Federico affida all’architetto Riccardo da Lentini l’incarico di costruire il castello. Nel 1250 il castello viene completato. Castello Maniace, 1232: affida la costruzione a Riccardo da Lentini. Si trova ad Ortigia, viene completato nel 1240. Castello di Augusta, 1232: sempre affidato a Riccardo da Lentini. Completato nel 1242. Porta di Capua, 1234: affidata a Nicola Cicala. Tema della giustizia, linguaggio per esprimere la passione per il mondo romano. La porta è stata distrutta a causa di un atteggiamento negativo nei confronti del Medioevo. Una “porta” è come un arco di trionfo di tradizione romana. Sono stati trovati: statue (Capua fidelis), il busto di Pier delle Vigne, il busto di Taddeo di Sessa, la testa di Zeus, un leone, e un busto che qualcuno sostiene sia rappresentazione dell’imperatore. Scuola poetica Siciliana: nasce a Palermo. Ne fanno parte anche i figli Manfredi ed Enzo, figli naturali di Federico II, il quale fa egli stesso parte della scuola. La lingua siciliana volgare diventa lingua di poesia  legami con la poesia provenzale, conseguenza delle varie relazioni con le altre culture. Cronaca di Michele da Piazza: peste in Sicilia  i notai si rifiutano di rogare testamenti per gli appestati, i medici non si recano a casa degli appestati per curarli, solo gli ordini mendicanti assistono gli appestati. Le eresie pauperistiche e gli ordini mendicanti Le eresie pauperistiche si diffondono in Europa, in Germania (Renania), Fiandre (Paesi Bassi), Francia meridionale (Linguadoca, Borgogna), Italia centro-settentrionale. Eretici  patarini (povertà), umiliati (umiltà), valdesi, catari. Gli eretici vengono cacciati perché percepiti come pericolosi: fra questi eretici, il più famoso è Pietro Valdo, ricco mercante di Lione (i suoi seguaci sono i valdesi o “poveri di Lione”)  decide di fare tradurre i testi biblici in volgare francese: afferma che tutti i cristiani possono predicare il Vangelo – al contrario, la Chiesa era convinta che i fedeli potevano mal interpretare la parola del Vangelo. Nel 1184, papa Lucio III dichiara eretici e scomunica i poveri di Lione con la bolla Ad abolendam. I valdesi si diffondono anche in Italia (Piemonte); alcuni di loro, che vivevano nelle zone montuose, si rifugiavano in luoghi in cui era difficile andarli a scovare. I valdesi sopravvissuti nel ‘500 andarono a confluire nei protestanti luterani. Lotta contro i catari  diffusi in Lombardia, Toscana, Francia meridionale, Penisola iberica, Inghilterra. Pensano di avere una purezza che gli altri non hanno. L’idea dei catari si basa su teorie manicheistiche, opposizione tra bene e male  ciò che è materiale è il male assoluto (cibo, sesso), ciò che è spirituale è bene – luce (spirito), tenebre (materia). All’interno del movimento, si distinguono due categorie: gli aderenti non hanno obblighi stringenti come i perfetti, cioè quelli che arrivano ad essere puro spirito (vita povera e ascetica, astensione dal mangiare carne; divieto di sposarsi; pratica dell’endura – causa anoressia e quindi morte). Liberarsi dalla carne porta alla salvezza, perché “resta solo lo spirito”. I catari aspirano alla remissione di tutti i peccati per arrivare al consolamentum: i perfetti possono arrivare al consolamentum in seguito al periodo di prova, gli aderenti solo in punto di morte. Il papa (Innocenzo III e Onorio III), tra il 1209 e il 1229, iniziano una crociata contro i catari che porta alla dissoluzione del movimento  cause profonde: mancato riconoscimento dell’autorità papale – gli albigesi si erano difatti creati una loro autorità religiosa  Innocenzo III, prima di ciò, era simpatizzante del movimento (De contemptu mundi  c’è differenza tra il corpo e lo spirito, bisogno di allontanare il corpo dallo spirito per accedere alla luce); causa scatenante: assassinio di un legato pontificio, inviato ad Albi. 1208: Innocenzo III bandisce la crociata contro gli Albigesi (catari di Albi). Se il movimento accetta la sottomissione al papato è un ordine, al contrario diventa un’eresia . I catari vengono espulsi dalle città (es. Carcassone, Avignone – città precedentemente catara). La crociata contro gli albigesi  da un lato, il conte di Tolosa (Raimondo), difensore dei catari; dall’altro, Simone di Montfort, comandante dei crociati. Cesario di Heisterbach, Dialogus Miraculorum  dopo la conquista di Beziers, Simone di Montfort avrebbe chiesto all’abate Arnaldo Almeric, inviato del papa, come poteva distinguere i buoni dai malvagi. L’abate avrebbe risposto: “Uccideteli tutti. Dio riconoscerà i suoi”. La crociata contro i catari termina nel 1229. Nasce un movimento per cercare di trovare i colpevoli di eresia: questo crea l’istituzione dei Tribunali dell’Inquisizione che Gregorio IX], tutte le fonti “parlano”, comunicano qualcosa. Le fonti scritte sono divise in vari tipi: affida ai domenicani. Innocenzo IV autorizza la tortura, giustificandola col ricorso al diritto romano  entrambi i papi sono nemici di Federico II. Attori del processo: giudice inquisitore, vescovo, guardiano della prigione, ufficiali laici, notaio. L’obbiettivo degli inquisitori è costringere gli eretici ad abiurare: se pentiti, hanno salva la vita. È un processo iniquo: l’accusatore rimane anonimo, l’inquisito non si può discolpare, l’inquisito non ha un difensore, la sentenza è inappellabile. Le pene inflitte sono: il digiuno, penitenze, confisca dei beni, rogo per chi non confessa o ricade in errore. Fra coloro i quali subiscono le pene legate al loro essere eretici c’è Pietro da Verona, cataro pentito. Inizia a perseguitare i catari diventando inquisitore. Nel 1252 viene assassinato, poi viene santificato  San Pietro martire dei Catari. Ordini mendicanti  povertà dei singoli e del convento, obbedienza al papa, vita in città, si occupano della cura delle anime attraverso predicazione e istruzione per trasmettere dei valori, ammettono la presenza dei terzi ordini per i laici – non devono necessariamente vivere in convento. Alcune persone sono infiammate dalle predicazioni di questi uomini abili nel parlare al cuore e all’anima. Bisogna fare chiarezza  Gregorio X], tutte le fonti “parlano”, comunicano qualcosa. Le fonti scritte sono divise in vari tipi: decide durante il Concilio di Lione (1274) legalizza quattro ordini  francescani, domenicani, carmelitani, agostiniani (quadrilogia mendicante). San Francesco: vive con i suoi compagni – frate (da fratello), obbedisce alla Chiesa, prende a modello Cristo – povertà, umiltà. San Francesco è devoto a Cristo sotto le due forme  esalta l’infanzia di Gesù, si unisce alla devozione per la Passione di Cristo – Natale e Pasqua. Nome di battesimo: Giovanni; luogo di nascita: Assisi; data di nascita: 1181/1182; padre: Pietro Bernardone, ricco mercante  rinuncia ai beni del padre (la rinuncia di Pietro Valdo è più forte perché rinuncia a ciò che ha costruito con le sue mani); madre: francese. Abbraccia la vita ascetica e eremitica (1206); lascia la vita eremitica e inizia a predicare, si uniscono a lui i primi compagni. Abito: tunica scura di tessuto umile, corda bianca, cappuccio tipico dei contadini – il cappuccio non è rotondo ma “a punta”  ha significato se correlato al cappuccio dei pastori, questo cappuccio è dovuto al fatto di creare un triangolo e cucirlo quindi velocemente, il cappuccio rotondo appare più “ricco” perché il tempo impiegato per cucirlo è maggiore. Frati cappuccini  studio sul cappuccio di S. Francesco che risulta essere quello triangolare – ritorno alle origini dell’ordine. Francescani  frati (fratello), minori, conventuali, spirituali, fraticelli  perseguitati. Alla morte di Francesco, i frati non sanno cosa fare  si dividono da un lato i conventuali, dall’altro gli spirituali. I conventuali sono coloro i quali vogliono che si possano ereditare dei beni, quindi accettano l’idea che si possano accettare delle donazioni di beni come convento  ricchezza dell’ordine, si diffonde e ha un ruolo nelle città; gli spirituali sono in disaccordo con l’idea dei conventuali, seguono la via di S. Francesco. Domenicani e francescani  “nemici”, Dante nel Paradiso fa elogiare un francescano da un domenicano e viceversa. Un aspetto particolare è l’obbedienza al papato: Francesco si reca a Roma, va da Giovanni Colonna (cardinale) che lo presenta a Innocenzo III: si reca a Roma per un riconoscimento ufficiale dal papa (il primo riconoscimento è orale, con Onorio III la regola viene legalizzata) – 1210. 1223: Onorio III approva per iscritto la regola di S. Francesco (regola seconda o bollata). Sogno Innocenzo III: la Chiesa è in “pericolo”, a sorreggerla c’è S. Francesco  nato per un ritorno evangelico – Ratzinger si dimette, Bergoglio sceglie come nome Francesco perché in quel nome giace il suo programma: purezza iniziale del cristianesimo. Il movimento si diffonde  dodici province monastiche, frati inviati in Europa, Palestina, Marocco. Francesco parlerà con Malik al-Kamil. Nel 1226, muore presso Assisi nel convento della Porziuncola a quarantaquattro anni. Modernità di Francesco  concezione della natura (Cantico delle Creature, si oppone alla visione manicheistica – la natura è creata da Dio, non è male), dialogo interreligioso (Malik al-Kamil), rapporto con i malati (lebbrosi  oggetto di carità, a volte additati come peccatori, sono figli del peccato – costretti all’isolamento, considerati avvelenatori di pozzi. Vicinanza ai lebbrosi: Gesù, S. Francesco, Luigi IX], tutte le fonti “parlano”, comunicano qualcosa. Le fonti scritte sono divise in vari tipi:, re di Francia - santo). San Domenico di Guzman: nasce nella Penisola iberica (Castiglia e Leon, nella località di Calaruega), nasce nel 1170, muore nel 1221. Appartiene alla piccola nobiltà. Studi e carriera: teologia nella scuola cattedrale di Palencia; canonico della cattedrale di Osma; fonda un centro missionario a Prouille (Linguadoca); riunisce un gruppo di predicatori a Tolosa. In comune con i francescani  rifiuto della ricchezza, della proprietà; differenza  preparazione teologica, lotta contro gli eretici, farà parte del Tribunale dell’Inquisizione (convinzione, non torture perché ancora non era stata istituita). I domenicani sono colti, danno molto peso allo studio e alla teologia (ruolo fondamentale nelle università)  pittore Beato Angelico, dipinge le pareti del monastero di San Marco a Firenze. Onorio III approva per iscritto la regola di S. Domenico nel 1216. La Regola di S. Domenico ricalca quella di S. Agostino  aggiustamenti: organizzazione della vita monastica, direzione centralizzata, amministrazione della comunità – Domenico è più razionale rispetto a S. Francesco. Potere legislativo affidato al capitolo generale, potere esecutivo al maestro generale (voto di obbedienza al maestro generale). La lotta contro gli eretici  Il miracolo del libro che non brucia. il bruciare è legato al rogo dell’eretico: un libro che non brucia è simbolo della vera parola cristiana. I monasteri sorgono in città. Ogni ordine mendicante ha un suo quartiere perché, vivendo di beneficienza, equilibrano in questo modo i beni donati ad ogni ordine. Le donazioni vengono fatte per la salvezza dell’anima (donazioni pro anima). Il papato avignonese Alla morte di Bonifacio VIII  Benedetto X], tutte le fonti “parlano”, comunicano qualcosa. Le fonti scritte sono divise in vari tipi:I (Niccolò Boccassio) nasce a Treviso: in gioventù entra nell’ordine domenicano, da Bonifacio viene nominato cardinale. È eletto a Roma nel 1303, alla morte del precedente papa. Ancora non si stabilisce ad Avignone, la morte di Bonifacio non sancisce il trasferimento della sede papale. Muore a Perugia nel 1304. Al suo posto viene eletto un francese, Bertrand de Got, sceglie il nome Clemente V, verrà incoronato a Lione nel 1305  effettivo cambiamento: papa francese, non più italiano: relazione tra i re di Francia e i papi. Sopprime l’ordine dei templari con Filippo il Bello. Crea una sede papale in una città della Provenza, Avignone, dove costruirà il suo palazzo. Il trasferimento della sede è legato all’arcivescovo di Bordeaux che non voleva andare in Italia, non voleva trasferire la sua sede a Roma. Nel 1309 stabilisce la sua residenza in Provenza, territorio controllato dai francesi  per settant’anni la sede rimarrà ad Avignone: sede diversa da Roma, ha pregi e vantaggi. Verrà criticata per molti aspetti. Sei papi ad Avignone: Clemente V (1305-1314), Giovanni X], tutte le fonti “parlano”, comunicano qualcosa. Le fonti scritte sono divise in vari tipi:X], tutte le fonti “parlano”, comunicano qualcosa. Le fonti scritte sono divise in vari tipi:II (1316-1334), Benedetto X], tutte le fonti “parlano”, comunicano qualcosa. Le fonti scritte sono divise in vari tipi:II (1334-1342), Clemente VI (1342- 1352), Innocenzo VI (1352-1362), Urbano V (1362-1370). Clemente V è un papa debole (malato e ipocondriaco), influenzato da Filippo IV di Francia  vuole controllare i papi da quando ha riscontrato problemi con Bonifacio VIII che contro i suoi provvedimenti aveva emanato ben tre bolle (senza alcun esito, vedi sopra). Clemente V istituisce un processo farsa a Bonifacio VIII: elimina la Unam Sanctam, perdona Guglielmo di Nogaret, sopprime l’ordine dei Templari in accordo con il re di Francia (consente di incamerare beni notevoli a Filippo il Bello, la politica papale ha programma filofrancese). Alla morte di Clemente, non si riesce a scegliere un altro papa per due anni. Il soglio papale rimane vacante per due anni, fino a quando nel 1316 viene eletto Giovanni XXII. Si lega a Filippo il Bello, al re angioino Roberto d’Angiò (re di Napoli). Giovanni ha politica ostile agli imperatori  divisione guelfi (pro-papato) e ghibellini (pro-imperatore) - nemico dell’imperatore Ludovico il Bavero. Continua la lotta tra il papa e l’imperatore. Nella lotta interna tra i francescani, Giovanni X], tutte le fonti “parlano”, comunicano qualcosa. Le fonti scritte sono divise in vari tipi:X], tutte le fonti “parlano”, comunicano qualcosa. Le fonti scritte sono divise in vari tipi:II si scaglia contro gli spirituali (chiamati “fraticelli”), ritenuti eretici – NB. non contro tutti i francescani, appoggia i conventuali (anche per il legame che Roberto d’Angiò ha con loro). Papato filofrancese e filo-angioino. Ludovico il Bavaro  1328: viene incoronato imperatore a Roma da Sciarra Colonna (sfida al papato avignonese). Accoglie a Corte i nemici di Giovanni X], tutte le fonti “parlano”, comunicano qualcosa. Le fonti scritte sono divise in vari tipi:X], tutte le fonti “parlano”, comunicano qualcosa. Le fonti scritte sono divise in vari tipi:II  atteggiamento di sfida pratico e concreto. I nemici sono dei francescani non allineati, hanno idee diverse rispetto a quelle di Giovanni: Guglielmo di Ockham, filosofo inglese e francescano; Michele da Cesena, ministro generale dei francescani; Marsilio da Padova, professore di Parigi. Diventano nemici di Giovanni X], tutte le fonti “parlano”, comunicano qualcosa. Le fonti scritte sono divise in vari tipi:X], tutte le fonti “parlano”, comunicano qualcosa. Le fonti scritte sono divise in vari tipi:II. Lati positivi e negativi del papato avignonese: influenza francese (i papi sono francesi, il personale della curia è francese – aspetto criticabile: controllo della Corona sul papato, soprattutto all’epoca di Filippo IV); cancelleria (si occupa di assegnare benefici ecclesiastici, diventa più efficiente); creazione di una camera apostolica (gestione delle finanze, vengono creati dei collettori apostolici  si spostano nelle varie parti per riscuotere tasse e censi dovuti alla chiesa – aumenta la ricchezza del papato). La camera apostolica riscuote il censo dai feudatari, monasteri, arcivescovi, prelati e titolari di benefici ecclesiastici; viene riorganizzato a livello giurisdizionale il Tribunale curiale (sono privilegiati, sono separati dai tribunali laici); la curia è ben organizzata con un apparato burocratico-amministrativo organizzato e accentrato; le spese sono molto elevate per pagare il personale e per creare una corte raffinata  la propaganda religiose passa attraverso l’arte e la cultura come specchio del papato: ha bisogno di commissionare l’arte per dare aspetto di raffinatezza, per la sua presentazione. Sarà Benedetto X], tutte le fonti “parlano”, comunicano qualcosa. Le fonti scritte sono divise in vari tipi:II a costruire il palazzo, ma verrà completato da Clemente VI (con Clemente V non esiste ancora il palazzo che conosciamo, la costruzione è lenta). Urbano V fa un viaggio a Roma: non tutti erano contenti che i papi fossero ad Avignone, alcuni intellettuali si adoperano per il ritorno dei papi in Vaticano (es. Santa Caterina da Siena). Si adotta la parola “cattività (avignonese)”, papa prigioniero ad Avignone (Dante Alighieri)  in realtà non è così, la sede papale in Francia è stata una scelta di Clemente V. Dante non riuscirà a vedere il ritorno del papato in Italia. Per S. Caterina, S. Brigida e perfino Petrarca il trasferimento ad Avignone è impensabile, sono contrari, lo reputano una perdita per la cristianità. Regno di Francia (I Capetingi) contro i Sassoni. Il suo stemma sono tre corone d’oro in campo azzurro, simboleggiano la sovranità su Inghilterra, Bretagna e Scozia. A partire dal Trecento è uno dei Nove Prodi. Enrico II il Plantageneto ordina di cercare la tomba di Re Artù (Giraud de Cambrie, De principis instructione)  letteratura – vuole creare un collegamento tra il suo essere e Re Artù // Federico II si ricollega invece a Carlo Magno  propaganda: è importante collegare le dinastie tra i re. 1191: i monaci dell’abbazia di Glastonbury ritrovano le tombe di Artù e Ginevra, Glastonbury viene ritenuta la sede del regno di Avalon (Giraud de Cambrie, De principis instructione). Riccardo Cuor di Leone (1192) viene fatto prigioniero e consegnato all’imperatore Enrico VI; nel 1194 viene liberato dietro pagamento/riscatto. Quando Giovanni Senza Terra comincia a regnare  problemi. Nel 1214, Filippo II Augusto (FR) sconfigge l’imperatore Ottone IV di Brunswick e il re d’Inghilterra Giovanni Senza Terra: Ottone IV agli occhi del papa (Innocenzo II) cade di valore, Giovanni si indebolisce agli occhi degli inglesi che lo costringono ad emanare la Magna Charta Libertatum ecclesia et regni Angliae (1215)  rispetto dei diritti concessi in passato a nobili, clero e cittadini liberi; rispetto delle concessioni largite in passato a Londra e ad altre città inglesi; diritto per i sudditi liberi di essere giudicati da un tribunali di pari; divieto di imporre nuove tasse senza il consenso di nobili e clero; obbligo per il re di essere assistito nel governo da una Curia di 25 baroni (governo più equo). Guerra dei Cento Anni (1337-1453) Cause della guerra: esclusione della successione al trono di Edoardo III d’Inghilterra – non accetta ciò che era successo in Francia dopo la morte di Carlo IV, morto senza eredi; i francesi avevano emanato un codice che escludeva alla successione gli eredi di linea femminile (vedi sopra); obbligo per il re d’Inghilterra di prestare omaggio di fedeltà al re di Francia, per i territori posseduti in Francia; controllo delle Fiandre (Paesi Bassi e Belgio attuale) – territori economicamente importanti, produzione di panni fiamminghi  business medioevale delle stoffe, status simbolo del Medioevo, conteso fra Francia e Inghilterra. Le Fiandre avevano rapporto con l’Inghilterra per la produzione di lana  Inghilterra prima produttrice di lana – collaborazione tra Fiandre e Inghilterra per la lana. Quando nelle Fiandre scoppia una rivolta contro i francesi,mmcs Edoardo III va in supporto alle Fiandre; appoggio dei Francesi ai ribelli Scozzesi – rapporti tra Scozia e Inghilterra turbolenti: quando gli scozzesi si ribellano, godono dell’appoggio dei francesi. Nel 1337, Edoardo III sbarca nelle Fiandre per sostenere una rivolta anti- francese. Inizialmente la guerra sembra essere a favore degli inglesi  vittorie: battaglia di Crécy (1346): Filippo VI di Francia muore e gli succede il figlio Giovanni II il Buono. Persa la battaglia di Poitiers (1356), Giovanni è costretto ad arrendersi ad Edoardo, verrà fatto prigioniero e portato in Inghilterra nella Torre di Londra. I francesi perdevano a causa di una tattica di combattimento sbagliata (a cavallo, mentre gli inglesi si avvalevano degli arcieri – longbow, colpiva i cavalli dei francesi, più letali e veloci delle balestre). Tattica di combattimento francese: feudatari a cavallo con armature pesanti, combattono in campo aperto / tattica di combattimento inglese: arcieri con armatura leggera, scagliano molte frecce con grande rapidità. La guerra è anche un periodo in cui la Francia è tormentata da eventi funesti: peste nera (1348) – proveniente dall’Oriente, rivolta parigina di Etienne Marcel (1358), rivolte contadine (jacquerie), consistono nelle devastazioni e razzie nelle campagne. I francesi nel 1360 redigono un trattato (Trattato di Brétigny): il sovrano inglese rinuncia al diritto al trono di Francia; il sovrano inglese acquisisce piena sovranità sui territori posseduti in Francia senza vincoli feudali (pieno possesso, non solo vassallo); il sovrano francese (Giovanni II il Buono) deve pagare quattro milioni di scudi per essere liberato. Metà della Francia è totalmente nelle mani degli inglesi. Quando muore Giovanni il Buono, gli succede Carlo V (1364), capace di imprimere una svolta fondamentale. Già designato come erede al trono (prima Delfino, poi re di Francia); arrivato al potere, riorganizza l’esercito diminuendo i feudatari e aumentando i mercenari; sostituisce alle battaglie in campo aperto le incursioni, imitando la tattica di combattimento inglese  si risollevano le sorti per la Francia. Nel 1380 muore Carlo V e gli succede il figlio Carlo VI  l’erede al trono è troppo piccolo, il paese è in pericolo perché purtroppo la Francia si divide: non sono tutti concordi  due partiti*: gli inglesi riprenderanno terreno a causa di questi squilibri interni alla Francia. Carlo VI: ancora minorenne, viene affiancato da un consiglio di reggenza  *armagnacchi e borgognoni. armagnacchi e borgognoni. Armagnacchi = Orleanisti, capeggiati da Luigi d’Orleans all’inizio. In seguito armagnacchi perché capeggiati da Bernardo d’Armagnac - filofrancese; borgognoni guidati da Filippo l’Ardito duca di Borgogna, si alleano con Enrico V di Lancaster per ottenere l’indipendenza del ducato di Borgogna, pensa di poterla raggiungere più facilmente con l’alleanza con gli inglesi. È affetto da crisi di follia; viene sconfitto dagli Inglesi nella battaglia di Azincourt (1415), nel 1420 stipula il Trattato di Troyes  cede la Francia all’Inghilterra, diseredando il proprio figlio (Carlo VII) – darà il regno alla figlia Caterina, che sposerà Enrico V di Lancaster a cui aveva trasferito la Corona di Francia (fomentato dai Borgognoni). Le sorti cambiano perché Carlo VII ha l’idea di riprendere in mano il destino della Francia  1429: affida il comando dell’esercito a Giovanna d’Arco, che inizia a liberare la Francia grazie alle vittorie sul campo. Nello stesso anno viene incoronato re a Reims. Giovanna d’Arco nasce a Domremy (tra Lorena e Champagne); è figlia di un contadino, analfabeta, è soprannominata la Pulzella. Nel 1430 viene fatta prigioniera dai Borgognoni (filo-inglesi), la portano a Rouen (territorio inglese), verrà uccisa e processata, bruciata al rogo come eretica (1431). Carlo VII, grazie alle gesta di Giovanna, riuscirà nel 1436 a riconquistare Parigi. Conseguenze della guerra: gli inglesi perdono tutti i territori in Francia – Normandia, Aquitania, Angius, mantengono solo il Passo di Calvé; il Regno di Francia esce potenziato, diventa sovrano dell’Europa. L’Inghilterra è costretta ad uscire dalla scena politica europea, attua una politica diversa  potenzia la flotta, avventure verso terre lontane (spostamenti che porteranno in seguito alle conquiste di varie colonie nascono da questo potenziamento della flotta, l’Europa ha giù una sua conformazione ben stabilite, UK si rivolge ad altre zone); dinastia: dopo aver avuto la dinastia dei Lancaster, inizia una lotta tra Lancaster e York  lotta terribile, lacera per trent’anni l’Inghilterra  Guerra delle Due Rose (bianca per gli York, rosse per i Lancaster)  avanza la dinastia dei Tudor; abbandono della lingua francese in Inghilterra – prima tre lingue: inglese (delle popolazioni sottomesse ai tempi della conquista normanna), francese, latino (chiesa), abbandono causato dalle ostilità per ogni cosa che provenisse dalla Francia.
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