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Sbobine ed esercizi Economia dei servizi finanziari - Primo parziale, Sbobinature di Economia Dei Servizi

Contiene sbobine, appunti, slides ed esercizi relativi al primo parziale del corso Economia dei servizi finanziari sostenuto dalla prof.ssa Paola Brighi. Università degli studi di Bologna - Campus di Rimini, a.a. del corso 2021/2022

Tipologia: Sbobinature

2021/2022

In vendita dal 10/02/2022

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Scarica Sbobine ed esercizi Economia dei servizi finanziari - Primo parziale e più Sbobinature in PDF di Economia Dei Servizi solo su Docsity! Pandemia e sistema economico-finanziario MIB  indice del mercato borsistico italiano FTSE-MIB  Financial Times Stock Exchange-Mercato Borsistico Italiano (a livello mondiale pesa meno del 1%). È il più significativo indice azionario della Borsa italiana Spread BTP-Bund  indica quanto sono rischiosi i titoli italiani rispetto a quelli tedeschi, quindi tanto più piccolo è il valore dello spread (minore è la differenza tra i due titoli) tanto più valgono i titoli italiani A seguito dello scoppio della pandemia Covid-19:  12/3/2020 – Lagarde Presidente BCE: “non siamo qui per ridurre gli spread”. Lo spread è volato a 253 bps (basis points). Spread aumenta  prezzo dei titoli di Stato italiani diminuisce  aumentano interessi sul debito pubblico italiano (gaffe della Lagarde!)  4/6/2020 – La BCE ha lasciato i tassi invariati e potenziato di 600 miliardi il Pandemic Emergency Purchase Programme (PEPP) portando a 1.350 MLD il programma di acquisto di debito per la crisi coronavirus. Lo spread BTP-Bund cala del -11,04% riportandosi ai valori di inizio marzo (178 bps)  13/2/2021 – Draghi diventa presidente del consiglio. Lo spread è 89,6 bps  19/9/2021 – lo spread è 99 bps, ultimo disponibile sulla stampa NB!: I mercati sono molto sensibili a quello che accade sia all’interno che all’esterno del sistema finanziario, sottolineando i comportamenti dei principali rappresentati. Ricorda sempre che i mercati finanziari sono molto volatili! Diverse cause:  Pandemia  Mancato blocco delle vendite scoperte  Intervento Lagarde Importanti anche gli interventi dei governi:  D.L. 18 17/3/2020 “Moratorie”  bloccati i pagamenti delle rate dei mutui (rinviati nel tempo)  D.L. 23 8/4/2020 “Liquidità”  messo a disposizione liquidità automatica, quindi le banche tramite le garanzie di Stato concedevano alle aziende i finanziamenti che richiedevano (circa 30'000€). In tal modo le banche si fanno carico di dover riscuotere l’incentivo garantito dallo stato nel corso del tempo, mentre danno credito immediatamente alle aziende (debitori)  D.L. 34 19/5/2020 “rilancio – superbonus”  D.L. 73 25/5/2021 “sostegni – bis” NB!: Tasso Euribor  tasso interbancario al quale le banche si prestano denaro tra loro e costituisce la base sulla quale si calcolano i tassi di interesse sui mutui (continua tutt’ora a rimanere negativo) … oltre agli interventi della BCE:  Interventi BCE  Pandemic Emergency Purchase Programme (PEPP) Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) 6 Missioni costituiscono il PNRR 2021-2026: 1. Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura 2. Rivoluzione verde e transizione ecologica 3. Infrastrutture per una mobilità sostenibile 4. Istruzione e ricerca 5. Inclusione e coesione 6. Salute L’Italia nel prossimo quinquennio avrà a disposizione un ammontare da spendere in progetti relativi a 6 missioni cardine finalizzate a rilanciare il Paese, per un totale di 235,1 mld di euro  191,5 mld RRF da impiegare nel periodo 2021-2026 o 68,9 sovvenzioni a fondo perduto (da non restituire) o 122,6 prestiti RRF  13 mld REACT – EU erogati per il periodo 2021-22, 31 mld fondo completamente istituito dal Governo per il periodo 2021-26 La dimensione dei mercati: alcuni indicatori (4/7) FIN (Financial Intermediation Ratio, o quoziente di intermediazione finanziaria) – è dato dal rapporto tra le passività delle istituzioni finanziarie e le passività finanziarie complessive dei settori utilizzatori finali (famiglie, imprese non finanziarie, imprese finanziarie, settore pubblico e estero). Può essere calcolato come rapporto sia tra stock sia tra flussi (variazioni di attività o passività finanziarie) FIN= Passività delle istituzioni finanziarie Passività degli utilizzatori finali Offre indicazioni utili per la valutazione del grado di orientamento al mercato ovvero agli intermediari del sistema, ovvero ancora se prevale il canale di finanziamento diretto o indiretto (si vedano schema e tabella!) La dimensione dei mercati: alcuni indicatori (5/7) Dal FIN è possibile estrarre un altro indicatore, il FIB (quoziente di intermediazione bancaria) – ovvero il rapporto tra le attività finanziarie detenute dalle banche e l’ammontare di attività detenute da tutti gli intermediari finanziari FIB= Passività delle banche Passività delle istituzioni finanziarie Gli studi sull’evoluzione dei sistemi finanziari mostrano che gli indicatori o rapporti di intermediazione assumono valori elevati nella fase di decollo economico, segnalando il ruolo di centralità degli intermediari e in particolare delle banche nel finanziare l’accumulazione di capitale La dimensione dei mercati: alcuni indicatori (6/7) FMR (Financial Market Ratio) – è il rapporto tra le attività finanziarie negoziabili sul mercato e il totale delle passività finanziarie del sistema FMR= Attivitànegoziabili Passività degliutilizzatori finali Indica il peso che i mercati assumono sull’intermediazione finanziaria La dimensione dei mercati: alcuni indicatori (7/7) La struttura del sistema finanziario – Comparazione internazionale Capitalizzazione di borsa – valore complessivo delle azioni quotate sul mercato in un dato momento. Il valore delle azioni è dato dal prezzo moltiplicato per la quantità dei titoli presenti in quel momento sul mercato La capitalizzazione di borsa del mercato sarà pari alla sommatoria delle capitalizzazioni di borsa di tutti i singoli titoli presenti su quel mercato Le fonti di finanziamento Dove prendono soldi banche e mercati per concedere finanziamenti alle imprese? … normalmente banche e mercati utilizzano il risparmio dei risparmiatori per concedere crediti (finanziamenti) a terzi (imprese, stato) Il tasso di risparmio è il vero input del sistema finanziario Dal grafico osserviamo come la Cina ha il maggiore tasso di risparmio in quanto nell’economia cinese si produce molto e allo stesso tempo si risparmia molto Struttura del sistema finanziario Strutta del sistema finanziario – soggetti e strumenti che caratterizzano e identificano il nostro sistema finanziario  Famiglie vs Imprese: normalmente le famiglie dovrebbero essere soggetti in surplus mentre le imprese soggetti in deficit  Operazioni di prestito attraverso le quali il sistema finanziario consente: o Una redistribuzione di risorse-potere d’acquisto o Una redistribuzione dei rischi mediante il collegamento intertemporale o Una redistribuzione dei diritti proprietari (nel caso esclusivo delle azioni) La funzione creditizia o di intermediazione (2/3) Mercato dei finanziamenti  L’insieme delle negoziazioni di attività e di strumenti finanziari definisce il mercato dei finanziamenti cioè il luogo in cui l’incontro tra compratori e venditori (domanda e offerta) determina il prezzo e di conseguenza il rendimento degli strumenti scambiati. Il rendimento del titolo viene definito come differenza tra prezzo ad un anno e prezzo ad oggi del titolo stesso, diviso per il prezzo ad oggi Tipologia di mercato dei finanziamenti  Mercati distinti per tipologia contrattuale (azioni, obbligazioni, depositi) o per scadenza (breve termine, medio termine, lungo termine)  Mercati a negoziazione diretta (ad es. depositi e prestiti) vs mercati aperti, dove non c’è incontro diretto tra le parti (ad es. mercato delle azioni, obbligazioni, etc.) La funzione creditizia o di intermediazione (3/3) I canali di finanziamento – sulla base della natura del legame che si stabilisce tra i bilanci degli operatori finanziari si distinguono: canale diretto vs canale indiretto Finanziamento, accumulazione del capitale e mobilità degli impieghi finanziari:  Si garantisce il finanziamento di investimento di valore superiore all’autofinanziamento assicurando la continuità dei processi di finanziamento e accumulazione del capitale ridistribuendo le risorse attraverso una valutazione e selezione degli investimenti reali programmati delle imprese  L’azione combinata di intermediari e mercati assicura anche la successiva mobilità e liquidabilità degli impieghi finanziari Il sistema finanziario – Dimensione strutturale  Dimensione strutturale  complesso integrato di: o Strumenti/contratti o Istituzioni (operatori, intermediari e mercati) o Regole  Che, in un dato luogo e momento, presiedono al suo funzionamento  Creazione e trasferimento di mezzi di pagamento e di strumenti finanziari Contratti finanziari (1/3) Gli scambi finanziari si concretizzano in un rapporto contrattuale (strumento/contratto/attività finanziaria) dove entrambe le prestazioni sono espresse in moneta e differenziate nel tempo Le attività finanziarie si contraddistinguono dalle attività reali perché figurano nel bilancio di due soggetti. Le attività reali sono espressione di un contratto di proprietà e compaiono nel bilancio di un solo operatore NB!: Ad es. documento con cui attesto il deposito di una somma di denaro da parte del risparmiatore sul proprio conto corrente è un contratto finanziario: c’è scambio di prestazione tra due soggetti ad istanti diversi, in quanto il risparmiatore ritirerà il denaro dalla banca in un momento diverso dal deposito. In linea teorica inoltre la banca dovrebbe garantire degli interessi sul denaro depositato Contratti finanziari (2/3) Caratteristiche delle attività finanziarie:  Natura monetaria o La moneta è veicolo universale per il trasferimento del potere di acquisto  Tempo o Il tempo in termini di gap temporale tra prestazione e contro-prestazione che ci rinvia dalla distanza temporale che separa nell’economia reale la produzione e la vendita di beni e servizi che è alla base della creazione delle attività finanziarie  Interesse o È la remunerazione per il tempo e per il rischio (ad es. interesse bancario)  Informazione o È al tempo stesso input e output dell’attività degli intermediari e dei mercati finanziari  Natura del contratto sottostante  Rischio Contratti finanziari (3/3) In base alla natura del rapporto/contratto sottostante avremo:  Contratti di indebitamento o Rimborso capitale precedentemente prestato o Si tratta di un’operazione creditizia che implica l’esecuzione da parte di un primo contraente, detto creditore, di una prestazione monetaria attuale sulla base di un contestuale impegno, della controparte, debitore, a restituire il capitale nel futuro aumentato dell’interesse quale compenso riconosciuto al creditore  Promessa della controparte ad adempiere a degli obblighi  Aleatorietà a carico del creditore  Diversa distribuzione dell’informazione o Esempi sono: contratti di debito/credito (mutuo, obbligazioni, etc.)  Contratti di partecipazione o Diritto di proprietà del capitale di un’impresa o Contratti di partecipazione sono rappresentativi di diritti relativi al conferimento di quote di capitale d’impresa  Diritti patrimoniali (quota parte degli utili e del patrimonio) e amministrativi (gestione della società) per il detentore  Riparto e distribuzione utili dell’emittente o Esempi sono: azioni, quote di società a responsabilità limitata e in nome collettivo  Contratti di assicurazione o Diritto di risarcimento al verificarsi dell’evento con trasferimento del rischio ad istituzioni specializzate o Premio … in cambio l’assicuratore risarcisce al verificarsi di un evento futuro  Patrimonio  ramo danni  Persona  ramo vita  Contratti derivati o Diritti/obblighi relativi ad altre attività sottostanti da cui dipende la valorizzazione del contratto o Acquisto e vendita a termine subordinate o meno al verificarsi di un evento o Esempio sono le opzioni call: contratto con il quale garantisco il diritto di esercitare in futuro l’acquisto di un titolo azionario ad un prezzo prestabilito Tipi di rischio (1/3) Si dividono in due grandi categorie:  Rischi puri o Possibilità che si verifichi un evento futuro sfavorevole di natura aleatoria che in caso di accadimento si traduce in un danno rischio operativo o Solitamente si viene coperti dai rischi puri attraverso l’acquisto di contratti assicurativi  Rischi speculativi o Sono connessi alle attività economiche e comportano la possibilità che al verificarsi di eventi futuri si realizzino effetti diversi da quelli attesi sia negativi sia positivi (carattere aleatorio) Tipi di rischio (2/3)  Rischio di credito: mancato assolvimento delle obbligazioni (pagamento interessi o restituzione capitale) o Problema di valutazione del debitore o Se il debitore è estero bisogna considerare anche rischio paese e rischio sovrano  Rischio di liquidità: difficoltà dell’operatore di far fronte tempestivamente ed economicamente alle uscite di cassa. Ad es. se improvvisamente tutti i depositari decidessero di ritirare i propri soldi, la banca non sarebbe ovviamente in grado di liquidarli, in quanto non è in grado di trasformare i propri prestiti di medio/lungo periodo in liquidità immediata senza subire perdite o Problema della trasformazione delle scadenze: scadenza delle attività > scadenza delle passività o Rischio di liquidità  bank run o Funding liquidity risk: difficoltà della banca a raccogliere risorse sul mercato interbancario Tipi di rischio (3/3)  Rischio di mercato/prezzo: variazioni dei tassi di interesse, di cambio e indici di borsa o Riguarda il portafoglio detenuto dall’intermediario a fini di negoziazione (trading) e/o per investimento (detenute per periodi più lunghi)  Rischio di tasso di interesse: attività che possono perdere valore, ad es. se il tasso di interesse aumenta il prezzo del titolo diminuisce (relazione inversa). La variazione negativa (in questo caso) o positiva del prezzo che si genera vanno sotto il nome di rischio/prezzo di mercato. Mismatch scadenze: attivo ha scadenza maggiore del passivo  se i tassi aumentano il valore della attività diminuisce più di quello delle passività  Rischio di cambio: oscillazione dei tassi di cambio quando si tratta in valute diverse  Rischio di controparte: la prestazione avviene prima della controprestazione. Se nel frattempo chi deve adempiere alla controprestazione ad esempio fallisce o scappa quest’ultima non viene eseguita. Vale per qualsiasi transazione non solo di credito  Rischio operativo: situazione banale di cassiere (impiegato) che scappa con il guadagno della giornata I mercati (1/3) Ricorda che il sistema finanziario si compone di strumenti, intermediari e mercati I mercati si identificano con l’insieme degli scambi generalmente ma non necessariamente organizzato e regolamentato degli strumenti e servizi finanziari Il conto della formazione del capitale e il saldo finanziario  Definizione finanziaria utilizza impieghi/fonti in quanto si pone il problema di sottolineare le fonti di finanziamento da veicolare su impieghi che caratterizzano l’attività produttiva dell’operatore  Punto di contatto tra i due documenti di SP e CE prende il nome di: utile da un punto di vista contabile, risparmio da un punto di vista finanziario, o profitto da un punto di vista economico. Se a fine anno realizzo un utile significa che ho avuto un surplus (S) che viene reinvestito nell’attività e confluisce a SP attraverso l’incremento del patrimonio. Viceversa se dovessi realizzare una perdita (costi > ricavi), questa andrebbe a ridurre il patrimonio  Il conto economico può chiudere in utile o in perdita: la copertura del risultato dell’attività è data dal patrimonio che mi consente di tamponare eventuale perdita  Al contrario, ciò non può accadere per lo stato patrimoniale: la differenza tra attivo e passivo deve essere sempre positiva, al limite pari a zero. SP non può chiudere in perdita perché ciò significherebbe debiti > crediti  e ciò rappresenterebbe una situazione fallimentare dell’attività  AF/PF = Attività/Passività finanziarie  AR/PR = Attività/Passività reali  PN = Patrimonio netto  S = Risparmio AF+AR=PF+PN (AF+AR)=Ricchezzatotale o lorda ( AF+AR )−PF=Ricchezzatotale netta AF=Ricchezza finanziarialorda  (AF−PF )=Ricchezza finanziarianetta o posizionecreditoria netta o Se AF > PF  Posizione creditoria netta (e PN > AR) o Se PF > AF  Posizione debitoria netta (e AR > PN)  PN+S=Patrimonio netto(net worth) o Il PN è la differenza tra TA e PF o Il PN si incrementa per effetto del S (= Risparmio corrente), oltre a rivalutarsi o svalutarsi per effetto di variazioni del valore delle AR o AF o Il PN delle imprese si alimenta per effetto:  Dell’utile non distribuito ed è definito anche autofinanziamento  Apporto iniziale di capitale ed eventuali rivalutazioni/svalutazioni  Nel conto economico sono rilevanti tutte le transazioni che portano al cosiddetto risultato d’esercizio Ec−Uc=Sc  Entrate correnti vs Uscite correnti (cioè ripetitivi che sono usuali e quindi dipendono dalla gestione caratteristica dell’operatore). È la natura dell’attività svolta dall’unità economica che permette di individuare la tipologia specifica delle entrate e delle uscite  S può essere > 0 o < 0 (in questo caso, entrate correnti sono inferiori alle uscite correnti)  S è la variazione del patrimonio in ciascun anno, ma nello stesso periodo anche AR varia, e questa variazione corrisponde all’investimento (∆AR = I)  Il conto della formazione del capitale è il conto di transizione dello stato patrimoniale dal tempo t a t+1  S – I di ciascun operatore è definito saldo finanziario  Dal bilancio al tempo 1 ricavo: TA1=TA0+∆ AR (¿ I )+∆ AF→Totaleattivo TP1=TP0+S+∆ PF→Totale passivo SFi=S−I=∆ AFi−∆ PFi  Per ogni soggetto il saldo finanziario si traduce in una accumulazione di af/pf (decumulo di pf/af)  S – I sintetizza il risultato economico dell’attività reale svolta dai miei operatori. In equilibrio tale risultato è uguale alla differenza tra le variazioni di attività e passività finanziarie (SFi=0). Questo significa che: o La prima parte della formula sintetizza l’economia reale o La seconda parte l’economia finanziaria  Il fatto che queste due misure non siano sempre in equilibrio innesca flussi finanziari. Affinché quindi il sistema finanziario esista si deve generare un disequilibrio: SFi≠0 A livello macro tuttavia questo disequilibrio non può esistere, ed entrate e spese devono tornare a riequilibrarsi riaggregando tutti i settori (famiglie, imprese, settore pubblico e stero) Saldi finanziari: definizioni elementari  S – I > 0: Unità in surplus (risparmiatori)  Differenza coperta da ∆+AF o ∆-PF o Con il risparmio che accumulo posso acquistare attività finanziarie (∆+AF) oppure posso ripagare i debiti (∆-PF)  S – I < 0: Unità in deficit (investitori)  Differenza coperta da ∆+PF o ∆-AF o Per coprire la differenza posso chiedere un prestito alla banca (∆+PF) oppure posso vendere le mie attività finanziarie (∆-AF) Al saldo finanziario positivo (negativo) si contrappone un’accumulazione netta di attività (passività) finanziarie NB!: Non confondere la definizione di saldo finanziario (S – I = ∆AF – ∆PF) con la posizione creditori/debitoria netta da stato patrimoniale (AF – PF) I settori istituzionali dei conti finanziari NB!: Normalmente l’impresa si dovrebbe trovare in una situazione di saldo finanziario negativo (I > S). In realtà negli ultimi anni questo saldo è diventato positivo, in quanto è aumentato il timore nell’effettuare investimenti Il saldo estero serve a bilanciare la somma algebrica dei 3 operatori precedenti (famiglie, imprese, settore pubblico), in modo da riportare in equilibrio il saldo del paese L’aggregazione dei saldi finanziari Famiglie (normalmente in surplus) SF f=S f−I f=∆ AF f−∆ PFf Imprese (normalmente in deficit) SFi=S i−I i=∆ AFi−∆ PFi Settore pubblico SOLUZIONE Accendere un debito  +PF  +∆PF Acquisto di un immobile  +Ir  +∆AR Sottoscrivere titoli azionari  significa comprare il titolo al momento dell’emissione  +AF  +∆AF SF=S−I r=∆ AF−∆PF SF=100−30=+85−(+15 )=70 Esercizio 2 – Saldi finanziari Sia dato il Pil di un’economia pari a 1.500, il consumo C = 200, le imposte T = 300, la spesa pubblica G = 500 e gli investimenti I = 300. Calcolare il saldo di bilancia delle partite correnti ed il risparmio del paese SOLUZIONE SF f+SF i+SFpa+SFe=0 SF f+SF i+SFpa=−SF e −SFe= (X−M )=+PC→Saldo partite correnti (X−M )=S−I (X−M )=(Sp+Spa )−I Sp=Y−T−C=1.500−300−200=1.000→Risparmio dei privati Spa=T−G=300−500=−200→RIsparmio pubblicaamministrazione (negativo) Risparmio nazionaleS=Sp+Spa=1.000+ (−200 )=800 (X−M )=S−I=800−300=500=+PC Esercizio 3 – Saldi finanziari La famiglia Sabelli presentava al 31/12/2019 il seguente stato patrimoniale: Attività € Passività e Netto € Azioni 80.000 Prestito 100.000 Immobile 70.000 Patrimonio netto 50.000 Assumendo che il risparmio prodotto per il 2020 sia di € 20.000, note le identità relative al SF, quali potrebbero essere i soli valori corretti per completare la seguente tabella (al 31/12/2020)? Attività € Passività e Netto € Azioni Prestito Immobile 70.000 Patrimonio netto SOLUZIONE La differenza tra Patrimonio Netto di un anno e Patrimonio Netto dell’anno successivo mi da il risparmio PN 2020=PN 2019+S PN 2020=50.000+20.000=70.000 Se ∆Ir = 0  SF = S – Ir  SF = S Quindi SF = S = 20.000 Poi deve valere ∆AF – ∆PF = 20.000 Ad esempio ∆AF = 20.000 e ∆PF = 0 Stato patrimoniale al 31/12/2020 Attività € Passività e Netto € Azioni 100.000 Prestito 100.000 Immobile 70.000 Patrimonio netto 70.000 Esercizio 4 – Saldi finanziari Durante l’anno 2020, una famiglia presenta questi flussi di cassa in entrata e in uscita:  Stipendio 3.000  Imposte 100  Accensione prestito personale 380  Acquisto appartamento 2.000  Rimborso quota mutuo 200  Dividendi su azioni 80  Interessi passivi mutuo 160  Acquisto titoli di stato 600  Consumi 1.400  Vendita titoli azionari 1.000 A quanto ammonta il SALDO FINANZIARIO? SOLUZIONE SF=(Y−C )−I r=∆ AF−∆PF  Stipendio  +Y  Imposte  +C (oppure -Y)  Accensione prestito personale  +∆PF  Acquisto appartamento  +∆AR  Rimborso quota mutuo  -∆PF  Dividendo su azioni  +Y NB!: La remunerazione da attività finanziare (e attività reali che ad esempio vengono affittate) costituisce un reddito; l’acquisto di tali attività rappresenterebbe invece un aumento delle attività finanziarie  Interessi passivi mutuo  +C  Acquisto titoli di stato  +∆AF  Consumi  +C  Vendita titoli azionari  -∆AF Y=3.000+80=3.080 C=1.400+160+100=1.660 I r=2.000 ∆ AF=600−1.000=−400 ∆ PF=380−200=+180 SF=(3.080−1.660 )=−2.000=−400−180 1.420−2.000=−580 −580=−580 Esercizio 5 – Saldi finanziari Durante l’anno 2020, una famiglia presenta questi flussi di cassa in entrata e in uscita:  Stipendio 48.000  Imposte 1.600  Rimborso quota mutuo 3.200  Interessi passivi mutuo 2.560  Acquisto titoli di stato 9.600  Acquisto appartamento 32.000  Dividendi su azioni 1.280  Consumi 22.400  Accensione prestito personale 6.080 A quanto ammonta la VENDITA DI TITOLI AZIONARI? SOLUZIONE SF=(Y−C )−I r=∆ AF−∆PF  Stipendio  +Y  Dividendi su azioni  +Y  Consumi  +C  Imposte  +C  Interessi passivi su mutuo  +C  Acquisti appartamento  +Ir  Accensione prestito personale  +PF  Rimborso quota mutuo  -PF  Acquisto titoli di stato  +AF Y=48.000+1.280=49.280 C=22.400+1.600+2.560=26.560 S=49.280−26.560=22.720 SF=S−I r=22.720−32.000=−9.280 ∆ AF−∆ PF=SF ∆ AF−∆ PF=−9.280→∆AF=−9.280+∆ PF ∆ PF=6.080−3.200=2.880→∆AF=−9.280+2.880=−6.400 ∆ AF=9.600−VENDITATITOLI AZIONARI ∆ AF=9.600−VENDITATITOLI AZIONARI=−6.400 VENDITA TITOLI AZIONARI=6.400+9.600=16.000  …  t = n  M = Cn = C0(1 + i)n Valore attuale in regime di capitalizzazione composta  t = 0  VA = C0  t = 1  C1 = C0 + I = C0(1 + i)  t = 2  C2 = … = C0(1 + i)2  …  t = n  M = Cn = C0(1 + i)n Noto Cn, come faccio a calcolare C0, cioè il valore attuale (VA)? C0= Cn (1+i)n =Cn(1+i ) −n Dal punto di vista grafico C0= C1 (1+i) =C1( 11+ i )dove ( 1 1+i )èdetto coefficiente di attualizzazione ovvero C0= Cn (1+i)n =Cn( 11+i ) n =Cn(1+i) −n Confronto tra capitalizzazione semplice e composta Definizione e calcolo di una rendita Che cos’è una rendita? Un euro oggi vale più di un euro domani perché può essere investito e produrre un reddito  Si definisce rendita una successione di capitali disponibili a scadenze consecutive  Se i termini della rendita sono uguali, cioè C1 = C2 = … = Cn , allora la rendita si dice costante  Se gli intervalli di tempo sono uguali, cioè (t1 – t0) = (t2 – t1) = … = (tn – tn – 1), allora la rendita si dice periodica  Classico esempio di una rendita costante e periodica sono i prestiti che riceviamo, oppure i mutui Valore attuale di una rendita È la somma dei valori attuali di ogni singolo termine scontato dalla scadenza al momento attuale, cioè: VA= C1 (1+ i) + C2 (1+ i)2 +…+ Cn (1+i)n Se C1 = C2 = … = Cn, allora: VA= C (1+ i) [1+ 1 (1+i ) +…+ 1 (1+i)n−1 ] essendo il termine tra parentesi una somma di termini in progressione geometrica, il VA di una rendita periodica può essere scritto come segue: VA=C [ 1−(1+i)−n i ] Dove il termine tra parentesi quadra è il fattore di sconto di una rendita periodica e costante in regime di capitalizzazione composta Valutazione di un’obbligazione Struttura di un’obbligazione:  Esempio: BTP - Buoni del Tesori Pluriennali  Titolo di Stato a medio/lungo termine a tasso fisso  Asta del 28/03/2018  Cedola 0,95% annuo (con pagamento semestrale)  Durata 5 anni La somma dei valori attuali dei flussi di cassa generati da un’obbligazione (cedole + valore di rimborso) viene usata come approssimazione del suo prezzo P0=∑ Ced k (1+ i)k + V . Rimb.n (1+i)n P0= Ced∗1−(1+i)−n i + V . Rimb .n (1+i)n Rendita perpetua Nel caso di rendita perpetua cioè per n che tende ad infinito, il fattore di sconto di una rendita periodica e costante diventa semplicemente: VA= C i Esempio:  Rendita irredimibile dello Stato Italiano cioè un’obbligazione che paga una cedola ad es. del 5% finché esisterà lo Stato Italiano o Al tasso del 5%: VA= 5 0.05 =100 o Al tasso del 10%: VA= 5 0.10 =50  Il valore di tali rendite converge verso un numero finito: i valori attuali dei valori futuri molto lontani nel tempo sono sempre più piccoli e tendono a zero Rendita perpetua a rendimento crescente VA= C (1+ i) + C (1+g) (1+i)2 + C(1+g)2 (1+i)3 +… Che può essere riscritta semplicemente come segue: VA= C i−g Montante di una rendita M=C 1(1+i) (n−1) +C2(1+i) (n−2) +…+Cn Essendo il termine tra parentesi una somma di termini in progressione geometrica, il montante di una rendita periodica può essere riscritto come segue: M=C 1 (1+i)n−1 i Valutazione di un’azione Struttura di un’azione:  Non c’è scadenza  Remunerazione: dividendi annuali  Ipotesi di dividendo costante (o crescita costante al tasso g) Esempio 1 Calcolo dei valori futuri:  A fronte della pandemia in corso il Governo Conte propone un voucher di 250 euro per tutti i bambini nati nel 2020 che però non possono toccare sino al compimento dei 18 anni. Se il tasso di interesse riconosciuto  In T0 si realizzano impieghi di fondi in attesa di un loro successivo realizzo in moneta  Il capitale investito o impieghi di fondi (attivo SP) definisce l’ammontare del fabbisogno finanziario totale che trova copertura nelle fonti di finanziamento (passivo SP)  Le variazioni del capitale investito definiscono anche le variazioni del fabbisogno finanziario o fabbisogno finanziario addizionale o Ex-ante misura l’ammontare di nuovi finanziamenti da attivare per fare fronte alle nuove esigenze dettate dai maggiori investimenti  ∆PF necessario per finanziare gli investimenti o Ex-post misura le variazioni di indebitamento e patrimonio attivate cioè le fonti di copertura attivate  ∆PF e ∆PN rappresentano le fonti di copertura dei nuovi investimenti L’autofinanziamento  Autofinanziamento: o Autofinanziamento = Fabbisogno Addizionale – Fabbisogno Esterno, cioè le risorse finanziare che l’impresa è in grado di produrre in autonomia. Il fabbisogno addizionale rappresenta la necessità di nuove risorse o Se l’autofinanziamento è sufficiente a coprire il fabbisogno addizionale allora il fabbisogno esterno è nullo o L’autofinanziamento netto sono gli utili non distribuiti ai soci e reinvestiti nell’attività dell’impresa La durata del fabbisogno finanziario NB!: Il capitale circolante è a breve termine e si definisce come quel capitale che riesce a diventare liquido nel giro di un ciclo produttivo (solitamente in un anno) Il capitale fisso è invece quello immobilizzato e si trasforma in liquidità nel giro di più cicli produttivi (più di un anno) Le fonti di copertura del fabbisogno finanziario Il saldo finanziario delle imprese (2/3) NB!: Tra il 2019 e il 2020 si è registrato un aumento dei debiti finanziari, mentre dal 2011 ad oggi è diminuito l’indebitamento esterno perché si è rafforzato l’autofinanziamento che a sua volta ha rafforzato il patrimonio I prestiti bancari pesano circa il 15-20% sulle fonti di finanziamento Il saldo finanziario delle imprese (3/3) NB!: Stock = prima colonna Flussi = ultime due colonne Il flusso mi indica la variazione del passivo nel 2019 e 2020, e quanto è variato l’attivo sempre negli anni 2019 e 2020 Saldo finanziario = S – I = ∆AF – ∆PF Prevale la forma di finanziamento interna perché il saldo finanziario nel 2019 e nel 2020 è positivo, ed inoltre crescente  l’autofinanziamento aumenta e il debito si riduce La struttura delle fonti di finanziamento  MOL = EBITDA, nel 2020 il MOL si è ridotto del 7,2%. Il calo dei profitti è stato attenuato dalla bassa incidenza del costo del debito; gli oneri finanziari netti hanno continuato ad assorbire una parte contenuta del MOL (7,1%)  La quota di imprese in utile (61%) è più bassa di 12 punti percentuali rispetto alla media del triennio precedente ma superiore a quella del periodo della doppia recessione  L’accumulazione di capitale proprio è stata mantenuta grazie all’autofinanziamento e al calo degli investimenti ha raggiunto il valore più alto da oltre 20 anni (103%)  Il saldo finanziario del settore, di oltre 37 miliardi (2,3% del PIL), ha raggiunto il valore più elevato dall’inizio della rilevazione nel 1995 NB!: L’istogramma blu rappresenta gli investimenti, che nel 2020 diminuiscono. L’istogramma rosso rappresenta il margine operativo lordo cioè l’utile prima degli ammortamenti e delle tasse (redditività caratteristica di un’impresa). La linea verde sintetizza gli oneri finanziari netti (ossia gli interessi) che si riducono nel corso del tempo. La linea nera infine rappresenta l’autofinanziamento, che aumentando nel o La funzione creditizia non si limita all’incontro fra US e UD ma aggiunge “valore” garantendo efficienza allocativa  Allocare le risorse sui progetti migliori  Le banche per allocare al meglio le risorse devono esprimere giudizi alle imprese che vanno a finanziare o Vantaggio in capo alle banche perché in grado di superare le inefficienze informative tipiche delle transazioni creditizie, ovvero riescono a superare l’asimmetria informativa tra chi chiede il finanziamento e chi lo concede  Valutazione del cliente per definire il cosiddetto fido bancario ( strumento con il quale si concede il finanziamento) o Fido accordato = ammontare massimo accordato o Fido utilizzato = la parte dell’accordato effettivamente utilizzato o Il fido accordato è utilizzabile mediante una ampia gamma di forme tecniche: mutuo, anticipazione in cc, ecc. o Rischio specifico: rischio per la banca che il cliente inizi a non restituire interessi o capitale I servizi di finanziamento e il processo di affidamento  La funzione creditizia implica un rischio di credito legato alle condizioni prospettiche del debitore la cui valutazione è necessaria per limitare il rischio stesso Raccolta di dati su base Raccolta di dati di tipo extracontabile elaborativa e contabile (es. reputazione proprietario) Analisi quantitativa  Andamento economico-finanziario dell’azienda, attraverso l’analisi per indici o Indici di redditività o Indici di liquidità o Indici di indebitamento  Posizionamento di mercato o Analisi degli aspetti qualitativi riguardanti caratteristiche e posizionamento di mercato. Rinvio a Swot analysis (Strengths, Weaknesses, Opportunities and Threats) o L’impresa opera in un mercato promettente con opportunità di crescita?  Le garanzie o Possibilità di avere garanzie a supporto della richiesta di finanziamento è fondamentale: tradizionalmente la garanzia ha sempre rappresentato un elemento importante per la banca, d’altronde un imprenditore che si presenta in banca con una garanzia avrà sicuramente più possibilità di ricevere un finanziamento rispetto ad un imprenditore sprovvisto o Esistono due tipi di garanzie:  Garanzia reale (es. ipoteca casa)  Garanzia personale (es. fideiussione  un terzo garantisce per il finanziamento) o Le garanzie sono quindi uno strumento utile ma non esclusivo. Bisogna valutare il progetto di investimento e non l’asse di ipoteca, inoltre chi mette troppo a garanzia è solitamente considerato dalle banche più rischioso rispetto ad altri  L’analisi dell’investimento obiettivo del finanziamento e business plan o Analisi prospettive future: non ci si basa molto sulle garanzie ma su cosa la persona darà in futuro Analisi qualitativa Valutazione della conduzione manageriale relativa ad assetto proprietario, organizzazione ed esperienza del management. Anche queste informazioni in realtà vengono trasformate in punteggi numerici Analisi quali-quantitativa Rappresenta un mix tra un approccio qualitativo e un approccio quantitativo:  Andamentale o Sintetizza il rapporto che il cliente ha sviluppato nel corso del tempo con il sistema bancario: se il cliente non ha restituito finanziamenti ad altre banche nel corso del tempo, questa informazione viene registrata e fornita alla CDR  CDR – Centrale Dei Rischi o Banca dati fornita alla Banca di Italia: quando il flusso informativo arriva alla Banca di Italia, i dati vengono elaborati e si valuta la condizione debitoria complessiva del cliente nei confronti dell’intero sistema bancario. La Centrale Dei Rischi informa poi le banche direttamente coinvolte con il finanziamento richiesto dal cliente o Queste informazioni esprimono quindi il comportamento dei clienti verso il sistema bancario (aspetto qualitativo) ma sono composte anche da valori numerici concreti (aspetto quantitativo): in particolare, una condizione affinché si possa presentare richiesta alla CDR è che il valore soglia del prestito superi i 30.000€ Il rating quantitativo  Sistema oggettivo di valutazione del rischio delle imprese affidate, effettuato al termine di un processo di valutazione assegnando un punteggio (rating) che sintetizza secondo una scala predefinita il grado di rischio di insolvenza del prenditore di fondi.  Il rating quantitativo esprime la sintesi di dati quantitativi estratti da Conto economico e Stato patrimoniale delle imprese  Il punteggio consente alla banca di raggruppare i clienti per classi di rischio omogenee e decidere se concedere o meno il credito (screening)  Il punteggio può cambiare nel corso del tempo quindi bisogna controllare il cliente regolarmente (monitoring) Ad es. può succedere che un cliente con RISCHIO NORMALE in seguito ad un incedente di percorso diventi RISCHIO CONSISTENTE. Ma è anche possibile creare una valutazione a proprio piacimento, con i propri criteri e modelli per rappresentare i rating, quindi sono possibili leggeri scostamenti tra le valutazioni di due banche diverse  Prezzare il cliente: tasso di interesse e premio per il rischio (spread) Tasso Euribor è un punto di rifermento base ed è il tasso a cui le banche si scambiano liquidità. Lo spread è differenziato in base al rating dei diversi clienti Prezzo=Tasso Euribor (di interesse )+Premio per il rischio (diversodacliente acliente) NB!: Quando si parla di rating vengono richiamati gli accordi di Basilea sulla base dei quali il processo di affidamento delle banche ai clienti viene modificato nel tempo. Sono degli accordi presi su base volontaria delle banche di diversi paesi sulla base dei quali le banche si sono dette che il loro interesse è quello di trovare dei meccanismi per evitare il rischio che i clienti non paghino il prestito, quindi costruire degli strumenti che consentano un’analisi preventiva del cliente. Gli accordi nascono su basi volontarie ma nel momento in cui aderisci a quegli accordi mutui e fai tue quelle regole Conto economico  Gestione caratteristica esprime il risultato economico dell’attività tipica dell’azienda  Il risultato operativo esprime la redditività dell’impresa indipendentemente da come questa si finanzia  Può essere espresso al lordo (MOL o EBITDA) o al netto degli ammortamenti (EBIT) Andamento economico-finanziario dell’azienda L’analisi per indici ci consente di mettere in relazione le variabili di stato patrimoniale e di conto economico. Forniscono valutazioni relativa dello stato economico-finanziario dell’azienda in base alla condizione:  Reddituale  Rotazione e durata ( riguardano il business dell’attività d’impresa)  Indebitamento Indici di redditività ROE= RN PN = Reddito netto Patrimonionetto  Esprime il rendimento netto dell’impresa, ossia quanto realizzano i soci o gli azionisti. L’incremento del ROE risulta positivo quando aumenta il numeratore, mentre l’incremento risulta negativo se avviene in seguito ad un aumento del denominatore (perché bruciamo capitale) Grado di indebitamento ROA = indice di redditività caratteristica TIGEX = indice di efficienza ROA= RO TA ∗V V Rotazione capitale investito ROS= RO V Esercizio – rating quantitativo Banca ItaAll riceve una richiesta di finanziamento da parte dell’impresa Nastro del settore manifatturiero con sede a Quarrata (PO). Al fine di avviare l’istruttoria di fido Banca ItaAll rielabora le informazioni contabili di SP e CE al 2019 già riclassificati come segue: Si richiede di:  Calcolare gli indicatori di o Redditività o Rotazione o Durata o Indebitamento  Calcolare il rating sulla base della tabella di ponderazione di slide 24 TABELLA DI PONDERAZIONE CALCOLO DEL RATING Indici di redditività ROE= RN PN = 9.000 (25.000+5.000+9.000) =0,2308=23,08% ROA= RO TA = 10.000 94.000 =0,1064=10,64% ROS= RO V = 10.000 30.000 =0,3333=33,33% ROD= Interessi passivi Debiti bancari = 3.000 (12.000+37.000 ) =0,0612=6,12% TIGEX= RN RO = 9.000 10.000 =0,9=90% Indici di rotazione Rotazione del capitaleinvestito= V TA = 30.000 94.000 =0,3191→sononecessari circa3anni per recuperareil capitaleinvestito Rotazione delleattività correnti= V CA = 30.000 (20.000+14.000+30.000) =0,4688→sononecessari circa2anni per recuperare il capitale circolante Indici di durata Duratamediadei crediti commerciali= Crediticommerciali V ∗360= 14.000 30.000 ∗360=168≫¿ Duratadei debiticommerciali= Debiti commerciali Acquisti ∗360= 3.000 8' 000+2'000 ∗360=108≫¿ Duratamediadelmagazzino= Magazzino V ∗360= 30.000 30.000 ∗360=360≫¿ Indici di indebitamento Grado diindebitamento= TA PN = 94.000 39.000 =2,41 NB!: Se D > PN  Grado di indebitamento deve essere > 2 Grado di autonomia finanziaria= PN TA = 39.000 94.000 =0,4149 NB!: Reciproco del Grado di indebitamento Indice diliquidità= AC PC = (20.000+14.000+30.000) (3.000+12.000) =4,27 Acid test= (AC−Magazzino) PC = (20.000+14.000) (3.000+12.000) =2,27 Una volta calcolati tutti i valori degli indici procediamo con associare ad ogni valore indice il rispettivo giudizio secondo la Tabella di ponderazione ROE = 0,2308  Giudizio 4 ROA = 0,1064  Giudizio 3 ROS = 0,3333  Giudizio 4 Rotazione del capitale investito = 0,3191  Giudizio 1 La funzione di trasmissione della politica monetaria BCE e politica monetaria (1/2)  Banca Centrale Europea o La BCE è un’istituzione dell’UE che si colloca al centro dell’Eurosistema e anche del Meccanismo di vigilanza unico  Eurosistema = insieme delle Banche centrali della zona euro. La BCE rappresenta l’autorità di politica monetaria dei paesi che hanno aderito alla moneta unica  Meccanismo di vigilanza unico = la vigilanza sulle banche è delegata alla BCE o Obiettivo preservare il valore dell’euro mantenendo la stabilità dei prezzi (NO accelerazione inflazione) o Si occupa della definizione della politica monetaria per l’area dell’euro e svolge il ruolo di autorità di vigilanza bancaria BCE e politica monetaria (2/2) Mario Draghi, ex presidente della BCE, propose di allentare la politica monetaria: politica monetaria espansiva  immettere sul mercato moneta  tassi di interesse si riducono. Il piano si basava su alcuni punti principali: 1) Il tasso di interesse sui depositi presso la Banca centrale sarà ridotto di 10 punti base, al -0,50%. I tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali e sulle operazioni di rifinanziamento marginale rimarranno invariati sui livelli attuali, rispettivamente dello 0,00% e dello 0,25%  I tassi di interesse di riferimento della BCE resteranno su livelli pari o inferiori a quelli attuali finché non vedrà le prospettive di inflazione convergere saldamente su un livello sufficientemente prossimo ma inferiore al 2% NB!: 0,25% è il tasso che le banche commerciali devono pagare per richiedere denaro alla BCE; lo 0,00% è il tasso minimo che la BCE può chiedere alle banche commerciali qualora chiedano finanziamento (punto minimo dello 0,25%) Questi tre tassi costituiscono quello che chiamiamo corridoio dei tassi di interesse della BCE: o -0,50% tasso di interesse sui depositi o 0,25% tasso di interesse sui prestiti o 0,00% tasso centrale del corridoio (livello minimo) Depositi delle banche commerciali presso la Banca centrale con tassi di interesse negativi (-0,50%)  la BCE ha scoraggiato al deposito di liquidità presso la BCE da parte delle banche, per far modo di indirizzare questo denaro a prestiti per le imprese (finanziamenti) e fronteggiare il periodo di crisi  stimolando i prestiti delle imprese si cerca di aiutare l’economia reale 2% è il tasso di inflazione obiettivo della BCE, da raggiungere attraverso la politica monetaria espansiva promossa da Draghi (un po’ di inflazione è sempre utile!) 2) Gli acquisti netti di titoli riprenderanno a un ritmo mensile di 20 mld di euro a partire al 1 novembre  Gli acquisti proseguiranno finché necessario a rinforzare l’impatto di accomodamento dei tassi di riferimento e termineranno poco prima che si innalzeranno i tassi di riferimento della BCE NB!: Per acquistare titoli la BCE deve ovviamente pagarli: per pagare questi titoli deve immettere ulteriore moneta sul mercato 3) Il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del APP (Asset Purchase Programme, Programma di Acquisto delle Attività) continuerà a essere reinvestito integralmente: alla scadenza la BCE venderà e riacquisterà subito i titoli precedenti  Finché sarà necessario per mantenere condizioni di liquidità favorevoli e un ampio grado di accomodamento monetario 4) Le modalità della nuova serie di operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (OMRLT III) trimestrali saranno modificate per preservare condizioni favorevoli del credito bancario  Tasso di interesse pari al tasso medio applicato alle operazioni di rifinanziamento principali  Concedendo prestiti netti idonei superiori a un valore di riferimento, nelle OMRLT III le banche beneficeranno di un tasso di interesse inferiore, che potrà essere ridotto fino a raggiungere un livello pari al tasso medio applicato ai depositi c/o BCE per la durata dell’operazione  La scadenza sarà estesa da due a tre anni NB!: La BCE offre liquidità alle banche commerciali affinché possano aumentare gli impieghi, attraverso: o Acquisto dei loro titoli o Concessione dei prestiti 5) Al fine di sostenere il canale bancario di trasmissione della politica monetaria, si prevede una remunerazione delle riserve su due livelli:  Fino all’ammontare obbligatorio con tasso negativo  Oltre il livello obbligatorio cioè la liquidità in eccesso detenuta dalle banche è esente dal pagamento del tasso di interesse negativo sui depositi presso la Banca centrale NB!: Riserva obbligatoria è una percentuale che viene calcolata sui depositi che la BCE raccoglie e che deve essere Accantonata per legge. Viene registrata nell’attivo come un credito nei confronti della BCE. Fino a 6 volte il livello obbligatorio, le banche commerciali possono depositare liquidità in eccesso presso la BCE con tasso dello 0,00%, e non più negativo Funzione di trasmissione della politica monetaria (1/2)  DEFINIZIONE: la politica monetaria è l’insieme di azioni intraprese dalla BC o più in generale dalle autorità monetarie volte a modificare/orientare la moneta, il credito e la finanza NB!: Attraverso gli strumenti controlla direttamente la moneta, e di conseguenza in maniera indiretta riesce a controllare il credito e la finanza  Funzione di trasmissione della politica economica o Consiste nella capacità propria del sistema finanziario (e bancario in particolare) di trasformare gli impulsi di politica economica in modifiche nei comportamenti degli intermediari finanziari tali da generare modifiche nei comportamenti dei consumatori e degli investitori finali Funzione di trasmissione della politica monetaria (2/2)  L’attività di erogazione del credito e di produzione di moneta bancaria svolta dalle banche concorre alla determinazione del volume complessivo dei finanziamenti all’economia e della quantità complessiva dei mezzi di pagamento  Ruolo chiave delle banche nel meccanismo di trasmissione degli impulsi di natura monetaria all’economia reale (moltiplicatore della moneta)  Le banche si interpongono tra BC e agenti economici (unità in surplus e unità in deficit)  In realtà il meccanismo di collegamento avviene per il tramite dell’intero sistema finanziario: o Mercati  mercato interbancario La banca centrale  DEFINIZIONE: la BC è l’istituzione a cui spettano funzioni di controllo e regolazione della creazione di moneta, di attuazione della politica monetaria ( espansiva nei momenti di crisi/restrittiva nei momenti di surriscaldamento), e di regolamentazione e vigilanza sul sistema e sui singoli intermediari  La BC è l’evoluzione degli istituti di emissione di biglietti di banca in alternativa ai depositi emessi dalle altre banche o Emissione di moneta legale o base monetaria  Base monetaria = circolante e riserve  costituisce il passivo del bilancio della BC o Esercizio della politica monetaria e valutaria o Autorità di vigilanza-regolamentazione o Funzione di controparte del Tesoro dello Stato – banca del Tesoro o … e controparte delle banche – prestatore di ultima istanza – banca delle banche  Indipendenza tra BC e stati (sancita da trattato di Mastricht) o Stabilità dei prezzi o Divieto del finanziamento dei disavanzi pubblici Bilancio della BC ATTIVO PASSIVO FINANZIAMENTO DELLE BANCHE + TITOLI ACQUISTATI DALLE BANCHE (mercato secondario) ACQUISTO TITOLI (mercato primario) VALUTA RISERVA + ORO 1) Banconote CIRCOLANTE 2) Depositi delle banche RISERVE Obbligatorie Libere 3) DEPOSITI PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 4) PATRIMONIO Canali di creazione/distruzione della base monetaria (se le poste hanno segno positivo ↑/negativo ↓) 1) Canale bancario 2) Canale tesoro (Mercato secondario = mercato all’interno del quale vengono scambiati titoli già emessi; si differenzia dal Mercato primario che è il mercato dei titoli di prima emissione) 3) Canale estero Obiettivi e strumenti di politica monetaria  Gli obiettivi finali coincidono con quelli della politica economica (politica monetaria, dei redditi e di bilancio) o PIL, occupazione, controllo dell’inflazione, tasso di cambio e equilibrio dei conti con l’estero o Trade-off inflazione-occupazione-PIL: secondo la curva di Philipps, se riduco l’inflazione aumenta la disoccupazione; se controllo l’inflazione non necessariamente però riesco a controllare contemporaneamente la crescita (PIL) o Proprio per questo motivo autorità di politica monetaria ed economia sono distinte: BCE si occupa dei prezzi, governo si occupa di PIL e inflazione. Ovviamente operano congiuntamente per raggiungere un unico obiettivo Uno schema logico di politica monetaria Per raggiungere gli obiettivi finali passiamo per obiettivi operativi e obiettivi intermedi:  Obiettivi operativi subiscono un controllo diretto e si ritrovano quindi in ambito finanziario (relazione tra variabili monetarie e finanziarie)  Obiettivi intermedi sono più indirizzati ad un ambito reale (relazione tra variabili finanziarie e reali) VARIABILI STRUMENTALI  Controlli diretti (o di natura amministrativa) o Controlli imposti dall’alto e sono:  Massimale sugli impieghi  La Banca d’Italia diceva alle sue banche che non potevano impiegare più ad es. del 60% delle risorse raccolte. Con la restante parte le banche dovevano acquistare titoli del debito pubblico  Vincolo di portafoglio  Il portafoglio doveva essere vincolato all’acquisto di titoli del debito pubblico  Controllo sui movimenti dei capitali  Controllo in entrata e in uscita degli acquisti e delle vendite dei titoli. Non c’era perfetta mobilità dei capitali prima della UE  Autorizzazione all’emissione di titoli  Se una banca voleva raccogliere strumenti di capitale sul mercato doveva prima essere autorizzata  Vincoli strutturali  Numeri di banche, numeri di sportelli per ogni banca, ecc.  Controlli indiretti o Tassi ufficiali o Riserva obbligatoria o Operazioni di mercato aperto OBIETTIVI OPERATIVI  Tassi di interesse a breve termine o Sono tassi interbancari (ad es. Euribor): tassi che intercorrono quando le banche scambiano liquidità tra di loro  Riserve bancarie o Riserva obbligatoria  strumento o Riserve libere  obiettivi operativi OBIETTIVI INTERMEDI  Tassi di interesse a lungo termine o Euribor + Spread  inizio a perdere il controllo diretto  Quantità di moneta e credito  Prezzo delle attività finanziarie o Se i tassi di interesse diminuiscono i prezzi delle attività finanziarie aumentano OBIETTIVI FINALI  Stabilità dei prezzi  Tasso di sviluppo dell’economia Strumenti di politica monetaria  Controlli indiretti o strumenti di natura negoziabile o Operazioni di mercato aperto  Operazioni di acquisto di titoli pubblici per aumentare l’offerta di moneta  Operazioni di vendita di titoli pubblici per diminuire l’offerta di moneta o Tassi di interesse  Es. tasso ufficiale di sconto: è uno strumento di segnalazione; la banca centrale funge da prestatore di ultima istanza e “normalmente” non concede prestiti alle banche su diretta richiesta o Riserva obbligatoria  Le banche commerciali devono detenere obbligatoriamente una percentuale dei propri depositi presso la banca centrale (circa 1%), remunerato al tasso di rifinanziamento (0,00%). Parte in eccesso è soggetta momentaneamente ad esenzione fino a sei volte il valore originale: ad es. partendo da 100 di riserva obbligatoria, fino a 600 l’interesse è 0,00%  Controlli diretti mediante vincoli amministrativi o Vincolo di portafoglio, massimale sugli impieghi, … Operazioni di mercato aperto  DEFINIZIONE: l’acquisto o la vendita di titoli di stato da parte della Banca Centrale. Se acquisto titoli di stato si parla di OMA espansiva, se vendo titoli di stato di OMA restrittiva  Come funziona: o Se la BCE compra titoli di stato dal pubblico, essa paga con nuova base monetaria aumentando BM e perciò M Riserva obbligatoria  DEFINIZIONE: la BCE richiede che le banche detengano una percentuale dei depositi ricevuti sotto forma di riserva obbligatoria (circa 1%)  Come funziona: o Il coefficiente di riserva obbligatoria influenza rr (coefficiente RIserve Depositi ) e M: se la BCE riduce rr, allora le banche possono effettuare più prestiti e “creare” più moneta (aumento investimenti) per ogni unità di deposito ricevuta o Se il coefficiente di riserva obbligatoria aumenta, al contrario, diminuisce quantità di moneta in circolazione  politica monetaria restrittiva Coefficientedi riservaobbligatoria= Riserva obbligatoria Depositi NB!: Stesso meccanismo è applicabile alle riserve libere Tasso di sconto  DEFINIZIONE: il tasso di interesse che la BCE fa pagare sui prestiti alle banche commerciali (tasso di rifinanziamento marginale), e che riconosce sulla liquidità depositata dalle banche (tasso sui depositi)  Come funziona: o Quando le banche prendono a prestito dalla BCE, le loro riserve aumentano, consentendo loro di effettuare più prestiti e “creare” più moneta o La BCE può aumentare BM diminuendo il tasso di sconto e spingendo le banche a prendere a prestito più riserve dalla banca centrale oppure le imprese dalle banche commerciali Operazioni di mercato aperto 1. Operazioni temporanee o di rifinanziamento principale (MRO - main refinancing operations) – pronti contro termine o di rifinanziamento principale (contratti di vendita/acquisto a pronti con patto di riacquisto/vendita a termine di titoli di prestiti garantiti) o Tasso minimo di rifinanziamento principale punto centrale del corridoio o Frequenza settimanale con scadenza a una settimana o Atte a governare i tassi a breve termine e a regolare la liquidità 2. Operazioni a più lungo termine (LTRO - longer-term refinancing operations) o Frequenza mensile e scadenza a 3 mesi o Atte a regolare la liquidità – finanziamento al sistema o Non influiscono sui tassi di interesse 3. Operazioni di fine-tuning o Atte a regolare la liquidità in circolazione e a controllare i tassi 4. Operazioni strutturali o definitive o Operazioni di rifinanziamento aggiuntive a più lungo termine (LTRO)  Operazioni a lungo termine – tra giugno 2016 e marzo 2017 con frequenza trimestrale sono state effettuate operazioni a 4 anni con tassi di interesse estremamente bassi per rifinanziare le banche  Le prime risalgono al 2008 con scadenza a 6 mesi (al termine dei 6 mesi le banche dovevano restituire la liquidità concessagli); vengono portate poi a scadenza a 1 anno, e nel 2012 scadenza a 3 anni. Seconda fase parte nel 2014/2015 – TLTRO, operazioni sempre più lunghe nel tempo che vengono ripetute e aggiornate fino al 2019 (TLTRO III). Nel 2020 – PELTRO (Pandemic Emergency Long Term Refinancial Operation) o Acquisto di titoli  Securities Market Program – SMP del 2010. Acquisto di titoli di stato sul mercato secondario. Obiettivo stabilizzare la crisi di Grecia e Italia. Terminato nel 2012  Outright Monetary Transaction – OTM del 2012. Annunciati ma non realizzati. Operazioni definitive di acquisto titoli (annunci mai realizzati cosiddetti Big Bazooka)  Quantitative Easing – QE dal 2015. Previsto sino a settembre 2016 poi protratto più volte sino a settembre 2018 e in ogni caso sino a quando il tasso di inflazione non raggiunga valori prossimi al 2%  PEPP – Pandemic Emergency Purchase Programe, da marzo 2020 e tutt’ora in atto o Procedure per l’erogazione di liquidità di emergenza – ELA (Emergency Liquidity Assistance) fatte dalle BCN sotto il controllo di BCE per banche solvibili ma temporaneamente in crisi di liquidità, prima per banche cipriote poi greche I moltiplicatori Il moltiplicatore è lo strumento che mette in relazione la base monetaria con gli aggregati monetari (moltiplicatore della moneta), con i depositi (moltiplicatore dei depositi) o ancora con i crediti (moltiplicatore del credito)  La base monetaria è la moneta creata dalla banca centrale (passivo della BC). È detenuta dal pubblico sotto forma di circolante e riserva obbligatoria e libera  BM=C+RB dove o RB=RO+RL o rob= RO Depositi ≈1% o rl= RL Depositi ≈2% o Tanto più grande è il valore delle riserve, tanto più piccolo sarà l’ammontare dei crediti (attivo) a disposizione della banca Ad es. t0  R = 5%  D = 100  C = 95 (che verranno prestati in t1 ad altra banca e così via) t1  R = 4,75%  D = 95  C = 90,25 t2  R = 4,51%  D = 90,25  C = 85,73 A fronte di un’operazione di creazione di base monetaria iniziale (100), il moltiplicatore amplifica l’ammontare dei depositi in maniera decrescente  100 + 95 + 90,25 … Dep BM = Dep ∘+RO+RL Dep Dep (∘+RO+RL) Dep = 1 ∘ Dep + RO Dep + RL Dep D=( 1 ∘ Dep +rob+rl )∗BM→MOLTIPLICATORE DEI DEPOSITI 5% 1% 2% ∆ D=( 1 ∘ Dep +rob+rl )∗∆ BM  L’ammontare della moneta in circolazione è costituito dalla somma del circolante e dei depositi bancari  M=C+DB  Il moltiplicatore della moneta esprime la relazione tra BM e M  C=c+DB dove c= ∘ Dep è detta propensione alla liquidità del pubblico  RB=l∗DB dove l=rob+rl è detta propensione alla liquidità delle banche M BM = ∘+Dep ∘+RO+RL (∘+Dep) Dep (∘+RO+RL) Dep = ( ∘ Dep +1) ∘ Dep + RO Dep + RL Dep M=( c+1 c+rob+rl )∗BM→MOLTIPLICATORE DELLA MONETA ∆M=( c+1 c+rob+rl )∗∆ BM NB!: Il moltiplicatore della moneta è maggiore del moltiplicatore dei depositi in quanto la moneta contiene al suo interno sia depositi che circolante: a fronte di detenzione di moneta i depositi aumentano e anche il circolante aumenta, quindi l’ammontare dello stock di moneta complessivo sarà più grande  CR=Dep−RO−RL CR BM = Dep−RO−RL ∘+RO+RL (Dep−RO−RL) Dep (∘+RO+RL) Dep = ( Dep Dep − RO Dep − RL Dep ) ∘ Dep + RO Dep + RL Dep CR=( 1−rob−rl c+rob+rl )∗BM→MOLTIPLICATORE DELCREDITO ∆CR=( 1−rob−rl c+rob+rl )∗∆ BM NB!: La banca centrale, nel calcolo dei diversi moltiplicatori, può controllare direttamente le riserve obbligatorie (RO) e la base monetaria (BM). Non controlla invece in maniera diretta il circolante e la riserva libera Esercizio M= 1+c c+l ∗BM Supponi che le famiglie decidano di detenere una quota maggiore della moneta sotto forma di circolante e una quota inferiore sotto forma di depositi 1. Si determini l’impatto sull’offerta di moneta 2. Si spieghi l’intuizione alla base del risultato SOLUZIONE 0,05  0,07 rob = 0,01 rl = 0,02 m1= 1,05 0,05+0,02+0,01 =13,125 m2= 1,07 0,07+0,02+0,01 =10,7 L’impatto di un aumento del rapporto Circolante Depositi , ∆c > 0 1. Un aumento in c implica un aumento del denominatore di m proporzionalmente superiore a quello del numeratore. Dunque m diminuisce, causando una riduzione anche di M 2. Se le famiglie depositano una quota inferiore della moneta in banca, le banche non possono fare prestiti alle imprese, così il sistema bancario non è in grado di creare altrettanta moneta La funzione monetaria Introduzione La funzione monetaria si occupa della creazione e circolazione della moneta  la moneta serve a regolare gli scambi. Nel corso del tempo ha subito diverse evoluzioni: dal baratto (moneta merce), alle valute attuali (es. euro) Moneta legale  Lo stato delega alla Banca centrale la funzione di emettere in regime di monopolio i mezzi di scambio con pieno potere liberatorio o È una passività del bilancio dell’Eurosistema e prende il nome di circolante (banconote e moneta); l’altra passività è costituita dalle riserve libere e obbligatorie verso le istituzioni creditizie o Circolante+Riserve=BASE MONETARIA Moneta fiduciaria o bancaria  È un debito della banca che si impegna a convertirlo in moneta legale su richiesta del cliente-depositante o La moneta bancaria circola su base fiduciaria: la validità di un assegno bancario dipende ad es. dal fatto che l’assegno non sia scoperto, nonché dalla capacità della banca di onorare il proprio impegno trasformandolo in moneta legale La moneta come unità di conto e misura di valore  Unità di conto ma non misura di valore. Es. euro 1999-2002  Dal 2002 misura anche il valore dei beni e servizi scambiati  Valore nominale vs Valore reale  Eurosistema: obiettivo preservare il valore dell’euro mantenendo la stabilità dei prezzi La moneta come riserva di valore  Potere di acquisto che può essere conservato e trasferito nello spazio e nel tempo, se e solo se c’è stabilità nei prezzi e nei cambi o Può essere detenuta come fonte di ricchezza  Come altre attività finanziarie e reali che tuttavia non hanno peculiarità monetarie  Strumento perfettamente liquido  Altre attività: tanto meno è liquida un’attività tanto minore è il compenso richiesto (i.e. rendimento)  Costo-opportunità della moneta: tasso di interesse o prezzo della moneta-riserva di valore Esercizio Considerate le seguenti opzioni secondo le 3 funzioni della moneta prima descritte: a) Una carta di credito  È un mezzo di scambio; è una riserva di valore negativa; non è unità di conto b) Bancomat  È un mezzo di scambio; è una riserva di valore positiva; non è unità di conto c) Un quadro di Rembrandt  È riserva di valore; non è un mezzo di scambio né unità di conto d) Un biglietto per l’autobus  All’interno del sistema del trasporto pubblico soddisfa le tre funzioni Moneta bancaria (1/2) Deposito bancario si è trasformato nel corso del tempo da deposito regolare (presso banchi) a deposito irregolare  Deposito regolare o Deposito di monete in cambio di carta. La conseguenza è che la moneta complessivamente in circolazione rimane immutata  Deposito irregolare o Non c’è l’obbligo di restituire la stessa moneta merce depositata ma un equivalente valore con la conseguenza che depositario (banca) poteva liberamente disporre attraverso operazioni di prestito o Il suggerirsi di numerosi dissesti (fallimenti delle banche commerciali) impone che la funzione di emissione venga delegata ad un istituto di emissione che ne detiene il monopolio, la Banca centrale:  Separazione tra attività bancaria e attività di emissione Moneta bancaria (2/2)  Istituto di emissione o Banca delle banche  Presso la Banca centrale vanno depositate le riserve (componente del passivo della Banca centrale) o Banca del tesoro  Conto del tesoro, componente del passivo della Banca centrale o Prestatore di ultima istanza  In caso di crisi di liquidità, la Banca centrale deve emettere moneta (prestiti di ultima istanza) per stabilizzare le incertezze  Introduzione del corso forzoso cioè del divieto della convertibilità dei biglietti in oro (convertibilità interna)  Permane la convertibilità esterna cioè la possibilità di trasformare la valuta estera in valuta nazionale Il sistema dei pagamenti (1/2)  Funzione monetaria o Produzione di moneta ed erogazione di servizi di pagamento  Definizione di sistema dei pagamenti o Insieme delle norme, degli intermediari e degli strumenti che permette il passaggio della moneta da un operatore economico all’altro, al fine di consentire lo scambio di beni e servizi  È composto da o Soggetti che emettono moneta (Banca centrale) o Mezzi di scambio e strumenti di pagamento sia cartacei che elettronici o Operatori che gestiscono reti e procedure tecniche o Norme Il sistema dei pagamenti (2/2)  Da un punto di vista quantitativo: o Quantità di mezzi di pagamento sufficienti a realizzare gli scambi o Banca centrale e banche commerciali o Moltiplicatore dei depositi e dei crediti  Da un punto di vista qualitativo: o Una passività svolge la funzione di mezzo di pagamento se esiste una generale ed incondizionata accettazione da parte della collettività o Tipologia: circolante e moneta bancaria di cui il sistema dei pagamenti deve garantire la qualità di conversione o Moneta legale  corso forzoso. Limitato potere liberatorio sancito per atto d’imperio dello Stato o Moneta bancaria  fiducia (bank runs ecc.)  Disponibilità del correntista  Capacità della banca di liquidare  Da un punto di vista tecnico-operativo: o Da un lato norme e processi che regolano l’emissione e la circolazione, dall’altro i meccanismi e le procedure che presiedono alla circolazione della moneta e quindi alla sua effettiva spendibilità o Dunque gli elementi costituitivi del sistema dei pagamenti sono:  Mezzi di scambio  Strumenti, procedure e infrastrutture per la circolazione della moneta  Accordi di cooperazione tra gli operatori del mercato  Quadro normativo che presiede alla circolazione della moneta  Il ruolo delle autorità Strumenti e procedure di pagamento (1/3)  L’emissione o creazione di moneta sono sempre la contropartita di un’operazione di credito o Es. Banca centrale immette moneta in contropartita di operazioni di rifinanziamento del sistema bancario Operazione di credito vs Contante o Immediata disponibilità di liquidità contro la promessa futura di restituzione del credito Strumenti e procedure di pagamento (2/3) Sequenza ordinata di strumenti e procedure che caratterizzano la funzione monetaria nella definizione del mezzo di pagamento Mezzi di scambio e genere monetario  I mezzi di scambio sono prodotti dall’Eurosistema, dalle banche commerciali, da Poste italiane e da altri intermediari non bancari o Pagamento in contanti o I depositi in c/c è il genere monetario in cui si identifica la moneta bancaria e la moneta postale o A questi generi monetari si è aggiunta la moneta elettronica: è moneta elettronica ogni strumento il cui supporto tecnologico micro-chip o memoria di un PC incorpora un valore monetario equivalente all’ammontare dei fondi ricevuti dal soggetto emittente Strumenti  Strumenti: o Assegni bancari e circolari, carte di credito, vaglia, cambiali  titoli di credito o Cambiale: documento contenente l’ordine (tratta) o la promessa (pagherò o vaglia) incondizionata di pagamento di una certa somma ad una scadenza data al creditore o La loro esistenza è meramente strumentale all’esecuzione di una specifica operazione di pagamento Procedure di pagamento  Bonifici, giroconti, procedure di incasso e pagamento, invio di messaggi e informazioni tramite reti telematiche, ecc.  L’addebito precede l’accredito  Bonifico: è una disposizione di pagamento ordinata da un cliente ad una banca a favore di un terzo che può essere o meno cliente della stessa banca. In quest’ultimo caso si parla di giroconto Esercizio 2 – indici impresa e mutuo Nella tabella trovate una sintesi del bilancio della Exor Spa Determinate:  Indici di redditività o ROE o ROA o ROS  Indici di indebitamento o Grado di indebitamento o Indice di liquidità  Se il passivo immobilizzato è costituito da un mutuo a 23 anni a quanto ammonta la rata annuale se il tasso è del 3%? E quanto la quota capitale e quota interesse del primo anno? SOLUZIONE  Indici di redditività ROE= Reddito netto Patrimonio netto = 700 4 ' 490 =15,59% ROA= Redditooperativo Tot . attivo = 1'300 9' 950 =13,07% ROS= Redditooperativo Vendite = 1'300 3'450 =37,68%  Indici di indebitamento Grado diindebitamento= Tot . attivo Patrimonio netto = 9' 950 4' 490 =2,216 Indice di liquidità= Attività correnti Passivitàcorrenti = 5'740 1'650 =3,68  Ammortamento francese (rate costanti) Fattoredi attualizzazione= R∗(1−i)−t ❑ =16,44 R=237,17 Quota interessi=3' 900∗0,03=117 Quotacapitale=237,17−117=120,17 Quiz scelta multipla 1) A causa di una nuova epidemia l’economia europea sta attraversando una nuova recessione. Quali tra i seguenti strumenti suggerireste alla presidente della BCE Lagarde a. L’emissione di nuovo debito pubblico per coprire i deficit alimentati dell’aumentata spesa pubblica b. Un’operazione di acquisto eccezionale di titoli del debito pubblico dei paesi dell’area Euro c. L’aumento del tasso di rifinanziamento principale d. Un’operazione di mercato aperto temporanea di brevissimo termine RISPOSTA CORRETTA: b 2) Se domani trovate sotto il materasso della nonna 200'000 euro e decidete di depositarli in banca in attesa di decidere cosa farne a. La banca accetta il deposito e a sua volta in attesa di impiegarlo lo deposita in modo precauzionale presso la BCE b. Il denaro entra in circolo e attraverso un processo dinamico alimenta un aumento del credito bancario c. Il denaro rientra in circolo provocando una riduzione delle riserve obbligatorie d. Non produce alcun effetto perché quel denaro non è mai esistito RISPOSTA CORRETTA: b 3) Siano dati i seguenti dati di un’azienda manifatturiera che opera nel settore del pellame. Attività correnti 100, attività immobilizzate 150, passività correnti 50, passività a medio-lungo termine 70 e patrimonio 130. Sul fronte del conto economico l’EBIT è 20 mentre l’UN è pari a 5. Calcolare l’indice di liquidità (IL), l’indice di indebitamento (ID), il ROE e il ROA a. IL = 2; ID = 1,92; ROE = 3,85%; ROA = 8% b. IL = 0,5; ID = 0,92; ROE = 7,69%; ROA = 8% c. IL = 2; ID = 0,52; ROE = 3,85%; ROA = 4% d. IL = 2; ID = 0,52; ROE = 7,69%; ROA = 8% RISPOSTA CORRETTA: a 4) Il rating quantitativo esprime la sintesi: a. Dei dati quantitativi estratti da conto economico e stato patrimoniale dell’azienda b. Dei dati di stato patrimoniale, conto economico e centrale dei rischi c. Dei dati estratti dall’analisi di mercato, dalla centrale dei rischi e stato patrimoniale d. Dalla probabilità di fallimento dell’azienda in base a diversi scenari economici RISPOSTA CORRETTA: a 5) Se il coefficiente di riserva obbligatoria è il 5% e le famiglie non detengono circolante a quanto ammonta il moltiplicatore della moneta? a. 20 b. 0 c. Non determinabile d. 5% RISPOSTA CORRETTA: a 6) Sia dato il rating dell’impresa Pluto di Paperopoli pari a 3,62 che nella scala di rating adottata dalla banca appartiene alla classe di rischio basso. Se l’impresa nell’anno in corso aumenta le vendite e riduce i debiti dello stesso ammontare a parità di altre condizioni il nuovo rating sarà: a. Maggiore di 3,62 b. Minore di 3,62 c. Minore o uguale a 3,62 d. Maggiore o uguale a 3,62 RISPOSTA CORRETTA: a 7) Quali tra queste attività NON rientrano nelle voci di bilancio della Banca Centrale Europea a. Yuan, Dollari e Yen b. Titoli azionari emessi dalle banche commerciali europee c. Titoli pubblici acquistati sul mercato primario d. Crediti verso le banche commerciali RISPOSTA CORRETTA: b 8) Per “deposito regolare” si intende: a. Uno strumento emesso da una banca commerciale a fronte della raccolta di risparmio b. È un deposito di monete metalliche presso gli emittenti di banconote custodite come in una cassaforte in cambio di biglietti di banca c. È un deposito presso le banche commerciali sul quale le stesse devono trattenere una parte come riserva obbligatoria d. È il genere monetario in cui si identifica la moneta bancaria RISPOSTA CORRETTA: b 9) Per “moneta legale” si intende: a. Le riserve auree detenute nell’attivo del bilancio della Banca Centrale b. Un debito della Banca Centrale a cui lo stato ha delegato la funzione di emissione di mezzi di scambio in regime di monopolio c. Una moneta con valore intrinseco d. Un debito della Banca commerciale a fronte del deposito di risparmio RISPOSTA CORRETTA: b 10) Per “moneta fiduciaria” si intende: a. La moneta bancaria rappresentata da depositi bancari b. Una passività della Banca Centrale nei confronti dello stato c. Le banconote in circolazione d. Le riserve libere delle banche commerciali RISPOSTA CORRETTA: a 11) Durante l’anno 2020 una famiglia presenta i seguenti flussi di cassa in entrata e in uscita: stipendi 66'000, rimborso quota mutuo 8'000, acquisto azioni 20'000, acquisto garage 30'000, consumi 28'000, accensione prestito personale 5'000, vendita obbligazioni 15'000. A quanto ammonta il saldo finanziario? a. +68'000 b. +2'000 c. +8'000 d. -8'000 RISPOSTA CORRETTA: c 12) Nel confronto tra circuito diretto ed indiretto quali delle seguenti affermazioni NON è corretta: a. Il canale indiretto è un sistema relationship-based quello diretto arm’s lenght b. La funzione di intermediazione non può avvenire per il tramite del canale diretto ma solo per il tramite delle banche nell’ambito del canale indiretto c. Nel canale indiretto il trasferimento delle risorse avviene con l’interposizione del bilancio di un intermediario finanziario, in quello diretto il rischio resta in capo al singolo investitore d. Il canale indiretto è tipico dei sistemi orientati alle banche, quello diretto dei sistemi orientati ai mercati RISPOSTA CORRETTA: b 13) Se nel corso del 2020 una famiglia non produce risparmio, quale sarà il suo saldo finanziario?
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