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Analisi della struttura sintattica di frasi: costituenti e gruppi di parole, Sbobinature di Linguistica Generale

Come le parole in una frase non si basano solo sulla semplice concatenazione, ma sono dipendenti dalla struttura. Viene analizzata la struttura di diverse frasi per capire come i gruppi di parole e i costituenti sono associati e come derivano diverse interpretazioni. Il documento illustra anche come i principi sintattici, come la dipendenza della struttura, si applicano a tutti i costituenti.

Tipologia: Sbobinature

2022/2023

In vendita dal 10/03/2024

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Scarica Analisi della struttura sintattica di frasi: costituenti e gruppi di parole e più Sbobinature in PDF di Linguistica Generale solo su Docsity! File 0036 min. 13 Allora stavamo vedendo i tratti sintattici e abbiamo suddiviso in 2 tipi. Abbiamo visto le categorie che sono quelle indispensabili per la distribuzione delle parole, le categorie si definiscono in base alla distribuzione delle parole avendo delle posizioni in cui possono occorrere le parole, le posizioni in cui possono occorrere le parole sono determinate dalla loro categoria diciamo che il quando sta apprendendo la propria lingua vede come sono disposte le parole nell’input che riceve e allora assegna a ciascuna parola una categoria, in questo modo memorizzano il lessico invece il bambino in queste ci danno l’ordine non so se si legge però c’è scritto ordine, ordine in senso gerarchico non lineare, come avevamo iniziato ad accennare ieri, la sintassi non si cura dell’ordine lineare i tratti phi, cioè qui c’è la lettera greca, il termine phi si scrive anche con la lettera greca, ok? Sono i tratti di genere, numero, e persona. Almeno in italiano, poi in altre lingue si grammaticalizzano anche altri tratti tipo la lunghezza. Questi sono quelli dell’italiano e questi ci danno le relazioni in particolare l’accordo che l’accordo diciamo il la combinazione, la compatibilità di tratti morfologici o sintattici tra 2 parole, tra un insieme di parole. Poi abbiamo visto che le categorie si distinguono in categorie lessicali e funzionali. (….16.07) la differenza è che le categorie grammaticali sono una classe aperta e sono anche di tipo denotativo cioè nel senso che si riferiscono a entità …(16.25) linguistico. Classe aperta, invece vuol dire che possiamo sempre aggiungere nuovi membri attraverso neologismi. Ok? Mentre le categorie funzionali sono praticamente l’opposto, funzionano come una classe chiusa e non hanno nessun contenuto denotativo, hanno solo un contenuto funzionale, cioè svolgono una funzione all’interno della grammatica che non ha nessun referente extralinguistico. Ehm quindi i tratti d’accordo ad esempio quali sono? Quando c’è una relazione tra soggetto e predicato vediamo che c’è l’accordo quindi per esempio Maria è bella, Maria è specificata con dei tratti phi femminile e singolare, e automaticamente il predicato avrà gli stessi tratti, ok? Bella porta i tratti phi femminili e singolare, se avessimo avuto Gianni la specificazione con il tratto phi, cioè la cosa che cambierebbe sarebbe il tratto phi del genere quindi in maschile. Come dicevo quindi in altre lingue si (18.19…..) anche il sistema cioè il tratto phi dell’(….18.23) ad esempio in inglese in una frase relativa del tipo the man John saw (…..18.48) in italiano letteralmente sarebbe chi Gianni vide The man John Saw who il pronome relativo è chi in inglese, cioè può essere chi, mentre invece in italiano non abbiamo questo si accorda con l’animatezza dell’antecedenza perché man è uomo è animato e who si accorda con il tratto di animatezza. Avete domande? (19.19….) dove? (19.21…) animatezza. Ok grazie. Ehm si appunto quindi ad esempio who ha i tratti di animatezza, non so se sapete se c’è un modo per proiettare alla lavagna ci sono telecamere in quest’aula? Non lo sapevo ok, quindi who ha il tratto phi di animatezza che è compatibile con quello di man e questi 2 entrano in accordo. Questo per indicare che le lingue scelgono in particolare i tratti che utilizzano in particolare i tratti phi che grammaticalizzano. In francese c’è un’altra distinzione fra i complementatori tipo (….20.58) con le glosse italiane, uomo soggetto della relativa cioè se c’è un soggetto, se il pronome relativo si riferisce al soggetto della relativa si usa chi se invece l’antecedente della relativa è l’oggetto quindi l’uomo che Gianni ha visto, l’uomo è l’oggetto di vedere si usa che . ok, c’è quest’altra distinzione in base a (….21.24). ok, quindi i tratti phi relazione di accordo, categorie e modi, queste cose sono chiare? Avevamo visto le prime cioè le categorie di cui ci siamo occupati per adesso sono quelle del determinante quindi elementi come il questo, quello, un ok. Ah e poi i tratti phi possono essere diciamo distribuiti in maniera diversa tra di loro, in italiano i tratti phi sono presenti su di, su n su di, su a sull’aggettivo e sui modificatori. Mentre avverbi c preposizioni e (….22.25) sono abbiamo detto categorie abbiamo detto invariabili mentre tutte queste sono categorie variabili perché appunto variano in base al contesto. Quindi abbiamo iniziato a parlare delle relazioni e di come queste non si basino sull’ordine lineare, cioè ad esempio se prendiamo qui l’accordo che c’è tra il soggetto e il predicato la prima cosa che possiamo supporre è che il predicato si accorda con la parola che precede ok? Però abbiamo visto che ci sono casi come ad esempio gli amici di Maria sono belli ok? Non abbiamo l’accordo con Maria in questo caso, c’è l’accordo? Non si basa, non si fa sulla parola precedente ok? L’accordo si basa su tutto questo costituente, questo gruppo di parole che chiamiamo costituente che l’elemento portante di questo costituente è questo qua, gli amici che ne determina la distribuzione, quindi la categoria e i tratti phi, che sono in questo caso plurale e maschile. E quindi in automatico, ah questo elemento è chiamato testa poi comunque lo vediamo tra oggi e domani. È chiamato la testa del costituente è ciò che determina la distribuzione di questo gruppo di parole, quindi il fatto che è nome gli amici di Maria è un gruppo di parole costruito su un nome ed è anche un nome di tipo plurale e maschile e infatti questo è riflesso sull’accordo, ok? Comunque il punto cruciale qui è che l’accordo quindi la relazione di accordo appunto che c’è tra le varie parole della frase non si basa sull’ordine lineare, perché in questo caso è impossibile fare una relazione di accordo con la parola che precede in questo caso. Questo ci suggerisce che relazioni comunque tutte le relazioni sintattiche non si basano sull’ordine temporale in cui sono disposte le parole, sulla sequenza temporale, ok? Quindi per esempio gli amici di Gianni questa è la prima parola, questa è la seconda, questa è la terza, questa la quarta non c’è nessuna regola grammaticale che si può basare sulla disposizione degli elementi in sequenza temporale la grammatica si bassa unicamente sulle strutture, quindi in questo caso la struttura è gli amici di Gianni forma un’unità e l’accordo si forma con quell’unità. Poi avevamo detto che questa non è una cosa dell’italiano, cioè questa non è una particolarità dell’italiano è una regola generale, universale, si applica in tutte le lingue del mondo. Tutte le lingue del mondo, in tutte le lingue del mondo le relazioni grammaticali insegue il cane con il guinzaglio. Secondo voi che significati ha questa frase, quante interpretazioni possiamo dare a queste frasi? Almeno2!, Almeno 2 che sono? Che Gianni insegue il cane avendo lui il guinzaglio in mano, oppure che Gianni insegue il cane portandolo al guinzaglio, con il guinzaglio. Sì quindi un’interpretazione è che Gianni ha il guinzaglio in mano, che sta inseguendo il cane con questo guinzaglio in mano, oppure la seconda interpretazione è il cane che ha il guinzaglio in collo, non ce l’ha Gianni. Appunto se prendiamo la frase Gianni insegue il cane con il guinzaglio possiamo assegnare l’interpretazione mentre lascia fuggire quello senza guinzaglio, oppure la seconda interpretazione è quella per cui Gianni insegue il cane con il guinzaglio per cercare di infilarglielo al collo. (….39.32) Questa ambiguità, questo tipo di ambiguità come potete notare non dipende dalle proprietà lessicali delle parole non c’è nulla nel significato o nelle categorie lessicali nelle proprietà lessicali delle parole che faccia originare questo tipo di ambiguità. Le categorie delle parole rimangono uguali in questo caso. Cioè il cane è sempre cane, è sempre un nome, guinzaglio è sempre un nome, insegue è sempre un verbo. Ciò che cambia in questa frase è la loro struttura, cioè il modo in cui gli elementi lessicali le parole sono organizzati tra di loro. Ad esempio se abbiamo un’interpretazione per cui è il cane ad avere il guinzaglio al collo vediamo che con il guinzaglio è + vicino al cane, ok? è nello stesso gruppo di parole, per indicare questa cosa utilizziamo praticamente le parentesi quadre come avrete già immagino intuito. Comunque in questa, nella frase in 4 a quindi Gianni insegue il cane con il guinzaglio con il guinzaglio appartiene al cane, fa parte dello stesso gruppo di parole e da questa struttura appunto ne deriva l’interpretazione in 3 a cioè che il cane con il guinzaglio quindi possiamo continuare dicendo mentre lascia fuggire quello senza il guinzaglio. La seconda interpretazione però cioè quella in cui è Gianni ad avere il guinzaglio in mano e non è il cane ad averlo deriva da una struttura diversa in cui il gruppo di parole con il guinzaglio non appartiene al cane quindi come vedete in 4b. In 4b vedete che con il guinzaglio è separato come viene rappresentato tramite le parentesi quadre è separato dal cane, quindi non fa parte dello stesso gruppo di parole e l’interpretazione che ne deriva è quella per cui con il guinzaglio non appartiene al cane, ma in questo caso appartiene a Gianni. Appunto come scritto qua in 4 a con il guinzaglio trattiene una relazione con il cane, è il cane ad avere il guinzaglio come anche praticamente indicato dalle parentesi quadre mentre in 4b con il guinzaglio non trattiene questo tipo di relazione con il cane e pertanto l’interpretazione che ne risulta è che il cane è senza guinzaglio. Ok? È quindi un tipo di ambiguità che dipende da come strutturiamo le parole, da come le parole sono relazionate tra di loro, in che modo sono combinate all’interno di strutture, di unità. E vabbè come ho accennato chiamiamo questi gruppi di parole, questi raggruppamenti di parole costituenti o sintagmi. Evidentemente qui non possiamo basarci sull’ordine lineare per interpretare questa queste strutture quindi Gianni insegue il cane con il guinzaglio linearmente ha sempre la stessa disposizione le parole, cioè Gianni precede sempre insegue con precede sempre il (…43.17) del cane eccetera eccetera. Non c’è nulla nell’ordine temporale delle parole che possa fare originare queste ambiguità. Quindi questo ancora una volta ci dimostra come sia la struttura ciò che è importante per l’interpretazione, la sintassi combina le parole in strutture che sono queste che sono rilevanti per l’interpretazione, questa è un’interpretazione di tipo semantico ovviamente quindi stiamo interpretando il significato della frase, stiamo associando il guinzaglio a diversi elementi della frase in base alle strutture in cui questi elementi sono disposti. Infatti siccome questa come dicevo è una proprietà universale delle lingue cioè quella di strutturare le parole i costituenti, quindi che la sintassi genera strutture è una proprietà universale, e ci aspettiamo pertanto che sia preservata anche in altre lingue. Perché non è una proprietà lessicale, non dipende da proprietà specifiche delle lingue, dipende da proprietà universali, cioè da principi universali e infatti ciò che ci dimostra 5 è che in effetti anche l’inglese se traduciamo la frase in 3 abbiamo John (..44.35) dog (..44.37) anche in questo caso in inglese è una frase che risulterebbe ambigua, ha il giusto modo (44.45….) il nostro italiano, per l’italiano. Perché appunto l’ambiguità deriva dalla struttura, che è un principio universale. Ora per l’inglese è + complesso, però giusto per (…45.04) quindi vediamo la frase il re ha deciso di nominare una giuria per processare l’accusato il 5 gennaio, in questa frase possiamo riconoscere almeno 3 interpretazioni diverse. Un’interpretazione è quella in cui il re ha deciso il 5 gennaio di nominare la giuria per processare l’accusato, la seconda interpretazione è quella per cui il re ha deciso che il 5 il gennaio nominerà la giuria per processare l’accusato, e la terza interpretazione è quella per cui la giuria processerà l’accusato il 5 gennaio ok? Quindi il 5 gennaio questo gruppo di parole in termini di parole è sempre nella stessa posizione sempre infondo alla frase come vedete qui, però in termini strutturali si può associare a diversi elementi della frase quindi il gruppo di parole 5 gennaio può essere collegato a diversi gruppi di parole e da ciò ne derivano le diverse interpretazioni di questa frase. Allora qui ho indicato con le parentesi quadre la strutturazione delle parole e le ho indicate con colori diversi per facilitarvi insomma il riconoscimento di questi gruppi di parole, nelle parentesi quadre in verde abbiamo la frase intera quindi anche la frase corrisponde a un gruppo di parole in cui è contenuta la frase il re ha deciso di nominare una giuria per processare l’accusato il 5 gennaio. in questa frase però in questa struttura il 5 gennaio come vedete è separato dal gruppo di parole la giuria processerà l’accusato, ok? Nominerà la giuria per processare l’accusato forma un gruppo di parole da cu il 5 gennaio è separato. Siccome il 5 gennaio è separato da questo gruppo di parole raggruppato dalle parentesi rosse, appartiene al gruppo di parole che è raggruppato nelle parentesi in verde quindi il re ha deciso il 5 gennaio, la giuria che processerà l’accusato. Ed è da questo, da questo diverso raggruppamento di parole che deriva l’interpretazione in 6 a ok? Quindi la decisione è stata presa il 5 gennaio. In 6 b invece il 5 gennaio vediamo è raggruppato nelle parentesi in rosso quindi appartiene al gruppo di parole nominerà la giuria ed è separato dalla frase per processare l’accusato. È da questo diverso raggruppamento delle parole che deriva l’interpretazione in 6d quindi il re ha deciso che il 5 gennaio verranno accusati vedete il 5 gennaio in questo caso in 6 in questa frase in b è, fa parte dello stesso gruppo di parole in cui si trova nomina la giuria ed è separato dal gruppo di parole per processare l’accusato. Ok? Quindi l’interpretazione che ne risulta è quella in cui il 5 gennaio è associato a nominare. Fanno parte dello stesso gruppo di parole quella in 6c invece, è l’interpretazione che risulta dall’associazione del 5 gennaio all’interno del gruppo per processare l’accusato, quindi vedete le parentesi quadre in blu, il 5 gennaio è incluso nello stesso gruppo di parole, cioè questo gruppo di parole che è per processare l’accusato. Ed è in qualche modo separato dal gruppo di nominare la giuria, cioè è incluso in quel gruppo ma allo stesso tempo è + vicino, il 5 gennaio è + vicino a processare l’accusato. E quindi da questa associazione + vicina tra il 5 gennaio e processare l’accusato ne deriva l’interpretazione 6c cioè la giuria processerà l’accusato il 5 gennaio. Quindi vediamo come il modo diverso di organizzare e strutturare le parole fa derivare diverse interpretazioni, interpretazioni a livello semantico in questo caso. Chiaro? Quindi queste sono ambiguità di tipo semantico quelle che abbiamo visto finora ma siccome stiamo assumendo che la sintassi trasmette ciò che genera alcune interfacce, quindi a quella semantica e a quella del suono quindi quella fonologica ci aspettiamo anche che la sua interfaccia morfofonologica sia dipendente in qualche modo dalle strutture generate dalla sintassi, cioè che le strutture generate dalla sintassi diano un riscontro anche, che ci sia evidenza anche in quest’affermazione anche nell’interfaccia morfo-fonatoria. E infatti possiamo notare che è così ad esempio nella frase in 7 Gianni tira su un muro, può essere interpretata in 2 modi o che Gianni sta tirando su un muro cioè lo sta costruendo perché era crollato magari oppure Gianni tira su un muro perché si vuole allenare, palleggiare, quindi sta tirando un qualcosa, un pallone sul muro. Ora a livello morfo – fonologico la diversa strutturazione in cui queste parole sono composte si può osservare perché se per esempio prendiamo l’interpretazione in 6 a quindi quella Gianni sta costruendo un muro vediamo che le due u quindi su un muro sono fonologicamente disgiunte, ok? Tira su un muro. Perché un muro fa parte, cioè fa un costituente a parte è separato da su, tira su è un verbo preposizionale, cioè che sta costruendo significa tira su un muro e quindi le u sono disgiunte, questo è diciamo osservabile (52.10) quindi Gianni tira su un muro. Ora in italiano c’è un fenomeno per cui quando ci sono 2 vocali adiacenti si possono contrarre in un’unica vocale però la cosa rilevante qui è che questa contrazione fonologica ci può essere solo nel caso in cui le vocali sono adiacenti all’interno dello stesso costituente. Quindi se abbiamo l’interpretazione in cui Gianni tira su un muro perché si vuole allenare a calciare su un muro fanno parte dello stesso costituente, no? dello stesso gruppo di parole con i suoi amici. Possiamo formulare la domanda cosa desidera Gianni? A quel punto possiamo rispondere andare in portogallo con i suoi amici, andare in portogallo con i suoi amici quindi è un costituente in questo caso, Perché può essere pronunciato in isolamento. Poi possiamo chiedere dove desidera andare Gianni con i suoi amici? In Portogallo, ok? Quindi in portogallo è un costituente perché può essere pronunciato in isolamento. Con chi desidera Gianni andare in Portogallo? Con i suoi amici, con i suoi amici è quindi un costituente perché può essere pronunciato in isolamento. Chi desidera andare in portogallo con i suoi amici? Gianni quindi Gianni è un costituente perché può essere pronunciato in isolamento. Però vediamo che se nella sequenza di parole in portogallo con non può essere usato per rispondere ad alcuna domanda non può essere pronunciata in isolamento in portogallo con non è una frase grammaticale, non è un enunciato grammaticale e quindi questo come indicato dal test di isolabilità ci indica che in portogallo con non è un costituente. Stessa cosa di andare in , andare in non può essere usato in isolamento perché non significa niente e quindi non è un costituente questa frase. Ok? Possiamo usare questo test anche per disambiguare frasi ambigue la cosa interessante è che questo test può restituirci costituenti diversi in base alla particolare interpretazione che associamo alla frase. Quindi se prendiamo l’interpretazione per cui in questa frase Gianni insegue il cane con il guinzaglio, con il guinzaglio appartiene al cane, possiamo formulare la domanda ma cosa insegue Gianni? E il costituente che possiamo utilizzare per rispondere a questa domanda è il cane con il guinzaglio. Ok? Perché con il guinzaglio appartiene alla struttura del cane, fanno parte dello stesso gruppo di parole e visto che possiamo usarlo in isolamento questo ci dimostra che è un costituente. Nell’altra interpretazione quindi quella in cui il guinzaglio con il guinzaglio non fa parte del costituente il cane possiamo pronunciare in isolamento solo il cane però questa possibilità è compatibile solo con l’interpretazione per cui è Gianni quello col guinzaglio cosa insegue Gianni con il guinzaglio? Il cane. Ok? Perché il cane un’altra interpretazione fa un, forma un costituente separato dal guinzaglio e quindi può essere pronunciato in isolamento. La cosa importante qui è che vediamo non è il caso che le parole non strutturate come il cane con non sono pronunciate in isolamento quindi è impossibile dire il cane con in nessun contesto perché non formano un costituente, ok? Quindi questo è il test che possiamo usare per riconoscere i costituenti di una frase, se possono essere pronunciati in isolamento sono costituenti, se non possono essere pronunciati in isolamento non sono costituenti. Ehm ora passiamo al test di movimento. Ricordate che cosa si intende per movimento? Qualcuno mi sa dire che cosa s’intende per movimento sintattico? Lo spostamento degli elementi dell’ordine delle frasi. Esatto, quindi prendiamo un ordine canonico, un ordine normale, naturale di parole quello canonico e vediamo che però un altro tra i test più marcati l’ordine (1.07.46) quello che è derivato dal movimento. Quindi appunto ricordiamo il movimento è quel fenomeno per cui un elemento che di norma occupa una posizione canonica o marcata cioè una posizione naturale all’interno di.. una frase si trova (1.08.01) ancora in una posiziona marcata o meno naturale. Questo test come sono tutti gli altri test si può applicare solo ai costituenti quindi il risultato grammaticale di questo test ci dice se è un costituente, se un gruppo di parole è strutturato, quindi fa parte di un costituente oppure no, quindi com’è formulato in questo su questa slide, se una sequenza di parole in una frase può essere soggetta al movimento piò essere dislocata, spostata allora tale sequenza è un costituente della frase, questo però , non è sempre vero l’opposto, cioè una sequenza di parole può essere un costituente anche se il risultato del movimento è agrammaticale, però poi ci torniamo su questo. Per adesso noi sappiamo che se possiamo applicare questo movimento su una sequenza di parole e questa sequenza di parole ci restituisce un significato grammaticale siamo sicuri al 100 % che quella sequenza di parole è un costituente. Quindi vediamo l’esempio della frase 12a Gianni ha incontrato il fratello di Maria alla stazione questo è l’ordine canonico delle parole, possiamo però applicare la regola del movimento e ottenere una frase con uso contrastivo e ottenere la frase in 12 b alla stazione Gianni ha incontrato il fratello di Maria (1.09.42) spostando, dislocando, muovendo il gruppo di parole o la sequenza di parole alla stazione in prima posizione determiniamo che alla stazione è un costituente. In 12 c abbiamo la frase Gianni il fratello di Maria ha incontrato alla stazione, in questo caso vedete stiamo spostando il fratello di Maria in prima posizione topicalizzata come anche (1.10.19) quindi il fratello di Maria è il nome del costituente può essere soggetto alla regola del movimento e la regola del movimento si può fare sui costituente pertanto sappiamo che il fratello di Maria è un costituente in questa frase. Poi vediamo che ci sono altre sequenze di parole come tipo ho incontrato Paola che non possono essere soggette a questa regola, vabbè forse in questo caso sarebbe + chiaro nominarla però vabbè il punto è che spostando un gruppo di parole non strutturato il risultato in questo caso ci risulta essere agrammaticale, così come se proviamo a spostare solo il fratello quindi Gianni ha incontrato il fratello di Maria alla stazione se in questa frase prendiamo il fratello, e cerchiamo di spostarlo come in 12 e Gianni il fratello ha incontrato di Maria alla stazione vediamo che (1.11.19) agrammaticale. Perché il fratello in questo caso no forma un costituente. Non forma un costituente indipendente di Maria quindi il fratello di Maria è un costituente, ma se proviamo a spostare solo il fratello vediamo che il risultato è agrammaticale. Stessa cosa in 12 f Gianni ha di Maria alla stazione incontrato il fratello, quindi stiamo cercando di spostare di Maria alla stazione in questo caso, scusate Gianni ha di Maria alla stazione incontrato il fratello però il risultato è non grammaticale perché di Maria alla stazione non formano un costituente, non formano un gruppo di parole strutturato. Anche in questo caso il test può essere applicato per disambiguare le farsi ambigue, quindi se prendiamo lo stesso esempio di prima Gianni insegue il cane con il guinzaglio vediamo, come abbiamo visto prima ci sono 2 strutture in questa frase, quindi Gianni insegue il cane con il guinzaglio con il guinzaglio appartiene al cane questa è l’interpretazione in 3 a quindi quella in cui il cane ha il guinzaglio al collo, oppure con il guinzaglio è un costituente separato dal cane e quindi è Gianni ad avere il guinzaglio in mano. Ora come vediamo se applichiamo il test di movimento a questa frase quindi Gianni insegue il cane con il guinzaglio vediamo che solo una struttura è compatibile con questo test, cioè quella per cui è Gianni ad avere il mano il guinzaglio, quindi possiamo avere una frase come in 13 a con il guinzaglio Gianni insegue il cane, non con il giornale, perché stiamo spostando questo costituente con il guinzaglio, ok? Così come possiamo avere anche lo spostamento di solo il cane, il cane Gianni insegue con il guinzaglio, non il gatto. Ok? Quindi questo test, ci dimo, allo stesso modo in 13 b per esempio vediamo che la sequenza il cane con non è un costituente in nessuna di queste interpretazioni, quindi il cane con non forma un gruppo di parole strutturato. E quindi (1.13.46) possiamo dedurne che non può essere (1.13.52) infatti come abbiamo visto in 14 b il cane con Gianni insegue il guinzaglio è una frase completamente agrammaticale perché il cane con non forma un gruppo di parole strutturato e quindi non può essere soggetto alla testa di movimento. Possiamo poi invece spostare l’intero costituente il cane con il guinzaglio, il cane con il guinzaglio Gianni insegue, non quello(1.14.25) ora in questo caso l’unica interpretazione che è compatibile con questo spostamento è quello che è il cane ovviamente ad avere il guinzaglio, perché formano in questa struttura un gruppo di parole. È chiaro questo test? Ora passiamo all’altro test che è quello della scissione che è semplicemente un’altra forma di movimento ehm si applica questo test facendo uso di una semplice costruzione frasale che è chiamata la scissione, la farse scissa che è in pratica secondo questo test una sequenza di parole x è un costituente, una frase se si può usare all’interno della costruzione e sono x che, la frase scissa segue sempre una formula e su x (che?1.15.22) ecce cc. Quindi ad esempio prendiamo la frase in 9 Roberta ha scritto una lettera a Franco, possiamo questo test a Roberta e dire è Roberta che ha scritto una lettera a Franco, siccome Roberta può stare in una frase scissa quindi può riempire la x in questa formula determiniamo il costituente, Roberta in questo caso è il costituente. Possiamo prendere una lettera applicare questa scissione e ottenere il dato di 14 b è una lettera che Roberta ha scritto a Franco, una lettera in questo caso quindi è un costituente. Possiamo prendere Franco e determinare quindi il costituente perché può essere utilizzato in questo caso, quindi è a Franco che Roberta ha scritto una lettera, la cosa importante è che ovviamente ci restituisce risultati agrammaticali questo test ci dice di gruppi agrammaticali tutte le volte in cui le sequenze di parole non formano un costituente, quindi è scritto una lettera che Roberta a Franco, scritto una lettera non è un costituente come determiniamo dal fatto che nella frase scissa in 14 d il risultato è agrammaticale. Oppure Roberta ha, Roberta ha non è un costituente perché se lo portiamo alla testa stiamo analizzando è un costituente. Così è un’altra proforma, quindi così sostituisce uno degli avverbi tipo Pietro cammina sempre velocemente, Pietro cammina sempre così, velocemente è un costituente perché può essere sostituito da proforma, anche allora, il mese scorso ha piovuto per 2 settimane di seguito, allora è piovuto per due settimane di seguito, cioè allora corrisponde al mese scorso quindi il mese scorso è un costituente ehm l’ultima proforma che ricordiamo è quella che può sostituire un costituente verbale che è la, in italiano la forma farlo, quindi ad esempio Gianni vorrebbe comprare una macchina, Gianni vorrebbe farlo, dove farlo sostituisce comprare una macchina, Luca non crede di poter andarsene, Luca non crede di farlo, farlo andarsene, andarsene è un costituente. E quindi come sempre possiamo applicare questa proforma per cercare di sostituire solo ed esclusivamente quelli che sono i costituenti. Ovviamente se vogliamo applicare il test della proforma dobbiamo assicurarci che la proforma che stiamo utilizzando sia compatibile con il gruppo di parole che stiamo esaminando, cioè che a proforma utilizzata sia adeguata a sostituire la sequenza di parole interessata. Come abbiamo visto a ogni sintagma corrisponde una proforma precisa. Ok? Per esempio Emma ha incontrato uno studente di lettere da Firenze possiamo usare il clitico ne per sostituire studenti di lettere, quindi Emma ne ha incontrato uno perché come abbiamo detto ne si applica ai partitivi, cioè alla parte di qualcosa di lettere è la parte di uno. Oppure possiamo usare lo, Emma lo ha incontrato a Firenze, lo sta per lo studente di lettere, tutto il gruppo nominale se usiamo ci, come abbiamo detto ci si applica ai locativi, quindi Emma ci ha incontrato uno studente, cioè ci a Firenze. Però non possiamo usare questi pronomi per gruppi di parole per cui non sono adeguati, tipo Emma lo ha visto uno, dove lo starebbe sostituendo studenti di lettere, oppure lo, Emma ci ha visto uno dove ci starebbe per studenti di lettere, sono 2 frasi agrammaticali perché lo e ci non fanno (1.28.54) costituente visto (1.28.55…) e perché stiamo usando una proforma che non è compatibile con questi gruppi di parole. Stessa cosa con (1.29.06) vediamo di rimpiazzare, sostituire (1.29.09) con ne, ne non è adeguato a questa distribuzione come vediamo in 26 f Emma ne ha incontrato (1.29.21) perché ne non è adeguato a sostituire (1.29.22) possiamo usare solo lo in questo caso Emma lo ha incontrato e solo lo può sostituire l’intero gruppo nominale. Ok quindi la proforma ci sono domande su questo test? Ora passiamo al test di ellissi, poi ovviamente questi test ci serviranno non tanto per saperli così a memoria, ci servono perché poi effettivamente li dobbiamo mettere in pratica nel senso che quando dovremo fare le strutture delle frasi, gli alberi, con la rappresentazione ad albero, dobbiamo sapere quali sono i costituenti e per saperlo dobbiamo applicare i test, non possiamo basarci sono sul nucleo. Ora il test dell’ellissi enuncia che in generale l’ellissi sta per (1.30.26) per cui si può omettere o cancellare un gruppo di parole, quindi il test di ellissi enuncia che una sequenza di parole è costituente di una frase se può essere oggetto di ellissi, cioè se possiamo cancellare o omettere questo gruppo di parole, allora il gruppo di parole è un costituente, tipo Gianni è simpatico e Marco anche. E Marco anche è simpatico, cioè che stiamo elidendo o cancellando è la sequenza di parole è simpatico, cioè Gianni è simpatico, e Marco anche è simpatico, però possiamo lo possiamo omettere, Gianni è simpatico, Marco anche, quindi stiamo elidendo stiamo praticando l’ellissi su questo gruppo di parole, siccome questo gruppo di parole può essere cancellato e la frase che risulta è grammaticale, determiniamo che il gruppo di parole cancellato è un costituente in questo caso quindi è simpatico è un costituente. Pure Gianni deve fare i compiti anche se non vuole anche se non vuole fare i compiti, cioè fare i compiti è un costituente, quindi Gianni deve fare i compiti, ma non se li vuole fare i compiti, siccome possiamo cancellare fare i compiti, con il test di ellissi determiniamo che fare i compiti è un costituente. E come sempre solo ed esclusivamente i costituenti possono essere soggetti a elissi, quindi possiamo avere Mario è andato al cinema martedì scorso e Valerio ieri, quindi se cancelliamo il costituente è andato al cinema grammaticale, quindi è andato al cinema è una sequenza che forma un costituente, così come ah l’ellissi tra l’altro si può applicare sia a un costituente con testa a destra, come in questo caso che abbiamo visto, sia con costituente a sinistra, quindi Alessia vorrebbe e dovrebbe impegnarsi di più dove è sottinteso che vorrebbe che Alessia vorrebbe impegnarsi di più, stiamo cancellando impegnarsi di più Alessia vorrebbe e dovrebbe impegnarsi di +, siccome stiamo cancellando impegnarsi di più questo costituente impegnarsi di più, appunto determiniamo che è un costituente. La cosa che non possiamo fare è cancellare non costituenti, quindi Massimo ha salito le scale di corsa e Luisa altrettanto, tipo staremo cancellando qui ha salito le scale di che non è un costituente, ok? Quindi il test dell’ellissi, così come tutti gli altri test si possono applicare solo ai gruppi di parole strutturati, perché la sintassi può bersagliare solo le strutture non possiamo decidere arbitrariamente che a salire le scale di può essere soggetto a ellissi, perché non (1.33.25) questo qua. Ok? Sì! Se io considerassi come gruppo ha salito le scale a quel punto è così? Cioè (1.33.49…) esattamente quello che sto dicendo, tramite questo test sto determinando che salire le scale è un costituente perché possiamo eliderlo, mentre se appunto includiamo complementi che non fanno parte di questo costituente, risulta agrammaticale e quindi in quei casi non c’è costituente. Altre domande? Quindi sì, nell’esempio che ha citato lei dovremmo mettere le parentesi quadre prima di di perché è quello (1.34.30). ok passiamo all’ultimo test, che stiamo descrivendo, poi li dobbiamo mettere in pratica ovviamente ehm quindi come abbiamo detto la teoria sintattica anche la coordinazione può applicarsi solo ai costituenti e il test della coordinazione ci dice che se due sequenze di parole sono coordinabili tali sequenze sono costituenti di uno stesso tipo. Ora vediamo cosa significa di uno stesso tipo, però la cosa importante adesso è che sono coordinabili, la coordinazione può avvenire o tramite la congiunzione e quindi congiungendo i due costituenti tramite la congiunzione, oppure può avvenire anche, la coordinazione può avvenire tramite la disgiunzione o , ok prendiamo la frase 22 a Alberto è andato a Madrid con l’aereo. Possiamo applicare il test a a Madrid e coordinarlo con un altro costituente dello stesso tipo tipo Alberto è andato a Madrid e a Siviglia, con la e siccome possiamo coordinare Madrid e Siviglia, determiniamo che a Madrid è un costituente. Possiamo applicare il test a con l’aereo quindi coordinare con l’aereo con un altro gruppo di parole Alberto è andato a Madrid con L’aereo o con il treno, siccome lo possiamo coordinare, siccome possiamo coordinare con l’aereo, tramite la disgiunzione o in questo caso, vediamo che con l’aereo è un costituente. Ciò che non possiamo fare è coordinare i non costituenti, quindi Alberto è andato A Madrid e Siviglia in questo caso è come se stessimo cercando di coordinare Madrid, solo Madrid con un altro elemento, ma siccome Madrid fa parte del costituente in questo caso a Madrid, non possiamo coordinare solo Madrid Alberto è andato Madrid e Siviglia, ok? E quindi il risultato è agrammaticale perché Madrid non è un costituente in questo caso. Non è un costituente indipendente insomma, stessa cosa con andato a , Alberto è andato a e visitato Madrid, stiamo cercando in questo caso di coordinare solo andato a che non è un costituente e il risultato infatti è agrammaticale. (…1.37.10) infatti è agrammaticale. Perché coordinando il moto a un altro gruppo di parole vediamo che il risultato non è grammaticale e quindi questa sequenza di parole non è un costituente, ecco una particolarità di questo test è che la coordinazione si può applicare solo a sintagmi a costituenti dello stesso tipo, cioè che abbiamo la stessa categoria o funzione sintattica, per esempio Alberto è andato a Madrid e con l’aereo, stiamo in questo caso staremo cercando di coordinare a Madrid con il costituente con l’aereo, la frase è agrammaticale sebbene a Madrid è un costituente. In questo caso l’agrammaticalità deriva dal fatto che a Madrid viene coordinato con un costituente di tipi diverso a Madrid indica il luogo, con l’aereo indica il mezzo questa combinazione è impossibile Alberto è andato a Madrid e con l’aereo, ok? Alberto è andato e con gli amici con l’aereo a Madrid è il luogo, con gli amici è il complemento di compagnia, in termini tradizionali, e questa coordinazione non è possibile sebbene Madrid e con gli amici siano costituenti. Possiamo anche coordinare costituenti che hanno categorie diverse, tipo Alberto è andato a Madrid con piacere e molto volentieri, con piacere è un gruppo di parole preposizionale, è introdotto dalla preposizione con, mentre molto volentieri è un gruppo di parole avverbiali. Siccome però stanno questi gruppi di parole stanno svolgendo la stessa funzione, cioè di descrivere la qualità dell’evento, possono essere coordinate, sebbene appartengano a due categorie diverse. Ok? In 23 per esempio Gianni compra il giornale e torna a casa, questi elementi possono essere coordinati quindi compra un giornale è un costituente, oppure Gianni scrive una lettera e una cartolina, sono elementi che possono essere coordinati quindi perché formano costituenti e in questi casi possono essere coordinati anche perché gli elementi della coordinazione sono dello stesso tipo, se prendiamo però elementi di tipo diverso come Gianni scrive
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