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Scapigliatura e Verismo Italiano, Verga vita e opere, Ciclo dei vinti e Malavoglia, Appunti di Italiano

In questo documento ho spiegato in modo molto completo ma di facile comprensione argomenti come il ciclo dei vinti di verga e i malavoglia. Fatto confronti tra Verismo italiano e Naturalismo francese. Appunti ben strutturati grazie ai quali capirai subito tutto

Tipologia: Appunti

2023/2024

In vendita dal 11/06/2024

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nicole-w8z 🇮🇹

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Scarica Scapigliatura e Verismo Italiano, Verga vita e opere, Ciclo dei vinti e Malavoglia e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! LA SCAPIGLIATURA è un movimento letterario che si sviluppa soprattutto in Italia a Milano, subito dopo l'unità d'Italia. Il termine ha la stessa valenza del termine francese Bohème, esso indica un modo di vivere irregolare, scapestrata spesso mediante l'uso di alcool e di droghe. La Scapigliatura nasce dopo l'unificazione a Milano e Torino. Questo movimento letterario ha specifiche caratteristiche: • Si basa sulla ribellione: ragazzi giovani che conducono una vita sregolata, come i poeti maledetti (→ Bodler) • È contro la borghesia e il conformismo • La poesia non è concepita come una fonte di guadagno. → Ci si doveva dedicare alla poesia per il puro gusto di scrivere ed era usato come espressione del disagio. • Si concepisce il lettore come un nemico. • È in contrasto con il Romanticismo e con Manzoni. • La letteratura è concepita come una delle varie espressioni artistiche, ma essa non è l'unica (= Arte, musica,...) NATURALISMO NATURALISMO FRANCESE Nel naturalismo si sostiene che sia fondamentale, ai fini dello scrittore, utilizzare una documentazione ufficiale per poter avere un solido fondamento scientifico, infatti quando si parlava di malattie o condizioni di miseria lo si doveva fare attraverso i dati reali; un altro obiettivo è far sì che le opere siano organiche, e che sia importante capire le cause dei fenomeni. Riflettendo sugli aspetti presenti nella letteratura di Balzac, e che non sono presenti in nessun'altra, egli ritiene che vi sono elementi che determinano la vita degli uomini: • Contesto storico • Ambiente sociale • Ereditarietà Essi sono i fattori fondamentali atti a spiegare il comportamento delle persone, l'ammalarsi di varie malattie o vivere in determinate condizioni come l'abuso di alcool, di droghe, ecc... In realtà il Naturalismo francese nascerà poi tra il 1865 e il 1870. I precursori di questo movimento sono i fratelli De Goncourt che pubblicano un'opera nel 1865 dove analizzano e criticano la concezione del modo di fare letteratura tipica dei romantici e la criticano dicendo che essa non ha una fase scientifica. Inoltre ritengono che debba diventare oggetto di studio le categorie sociali e le persone che fino ad allora erano state escluse. Per questi aspetti i fratelli De Goncourt ottengo l'attenzione di Emile Zola che diventerà fondamentale per questo movimento. Egli scrisse poi una recensione dell'opera di questi fratelli e condividendo ciò che avevano scritto, si dichiara scrittore naturalista. I Naturalisti francesi si documentano sulle conoscenze dell'epoca e leggono Darwin. Questa documentazione trova il suo arrivo nel "Ciclo dei Rougon-Macquart" di Emile Zola, un ciclo di romanzi che riguarda una famiglia francese che viene raccontata nelle sue sfaccettature e vengono inoltre sottolineati i cambiamenti subiti negli anni. Zola, quando pubblica quest'opera, ottiene molto successo e molti scrittori condividono le sue idee, così iniziano ad incontrarsi nella casa dell'autore per stabilire i punti fondamentali del Naturalismo francese. Nel 1874 la novella rusticana Nedda segna il passaggio di Verga ai modi e temi veristi, questa opera ha infatti alcune caratteristiche veriste era tuttavia ancora legata al romanticismo con -> toni melodrammatici -> una forte presenza dell’autore che dà la sua opinione la prima vera opera a carattere verista era Rosso malpelo la novella Nedda era ambientata in quel mondo popolare che sarà il centro sia di “vita dei campi” (raccolta di novelle al cui interno troviamo rosso malpelo) che dei Malavoglia. Nella raccolta Vita dei campi i protagonisti delle novelle appartenevano alla vita contadina e rurale siciliana, di cui Verga ci offre una descrizione nuda crudele e pessimistica ROMANTICISMO VERGA campagna dipinta come un mondo bellissimo che conserva antichi valori, essa era vista con una visione quasi idilliaca visione e descrizione più crude e realiste della campagna, parla delle difficoltà e dei sacrifici soprattutto nell’ambito della campagna siciliana VS CONVERSIONE AL VERISMO come già detto la conversione di Verga al verismo avviene durante i suoi anni a Milano Prima città ad essere influenzata dall’Europa (come d’altronde anche oggi) tutte le correnti letterarie e culturali che si sviluppano in Europa arrivano in Italia attraverso Milano e qui Verga conoscerà le nuove correnti letterarie fino a che secolo l’Italia è un punto di riferimento per la cultura? 1500, rinascimento fino a questo anno un letterato non poteva fare a meno di conoscere la letteratura italiana (Dante, Petrarca, Boccaccio, Machiavelli) i quali erano punti di riferimento. Dal seicento in poi però ciò crolla, possiamo accorgercene anche da un punto di vista storico infatti il 600 => secolo di crisi (epidemie, carestie, guerre e Italia divisa) parliamo quindi dell’Italia dei promessi sposi. L’Italia crolla quindi sia da un punto di vista politico che economico ma anche artistico => ciò significa significa che l’Italia non sarà più un punto di riferimento. tutti i movimenti che nascono dopo il seicento sono movimenti che vengono alla luce in altre nazioni che poi influenzeranno più o meno la cultura italiana A milano era giunto il naturalismo di Zola ben accolto dalla sinistra storica produzione di scarso valore intellettuale e non raggiunge i livelli del naturalismo francese LUIGI CAPUANA : scrittore verista, massimo esponente del verismo italiano molti degli scrittori che apprezzano il naturalismo di Zola provenivano dal sud -> ELOGIA CARATTERISTICHE NATURALISMO -> NON CONDIVIDE LA SUBORDINAZIONE DELLA LETTERATURA ALLA SCIENZA secondo lui letteratura deve avere una sua autonomia e non può essere solo una disciplina che si pone al servizio della scienza poiché altrimenti il valore artistico andrà perduto apprezza concetto di impersonalità la letteratura deve riportare documenti umani il fatto nudo e schietto (da lui citato) Quindi quello che è rappresentato non deve essere rappresentato attraverso gli occhi dello scrittore per questo AUTORE SCOMPARE (eclissi dell’autore) ripreso anche da verga, ne vediamo un esempio in rosso malpelo ciò che Verga pensa di Malpelo non lo dice, è come trovarsi davanti ad un documentario e sta al lettore decifrare e provare delle emozioni in conseguenza a ciò che vede, LO SCRITTORE NON FA DA TRAMITE -> distorcerebbe la realtà che deve essere rappresentata così com’è perché il naturalismo di Zola è molto apprezzato dalla Sinistra Storica? scopo naturalismo -> la letteratura era servizio della scienza, esso descriveva la vita delle classi sociali più basse per denunciare le loro condizioni in modo tale che la scienza possa intervenire per migliorarle. Il naturalismo è quindi l’arte che riflette il pensiero della sinistra storica (migliorare le condizioni di classi sociali più basse) il linguaggio non è quello che potrebbe essere dello scrittore il narratore non informa sul carattere e sulla storia dei personaggi ne offre dettagliate descrizioni dei luoghi dove si svolge l’azione ne parla come se si rivolgesse a un pubblico appartenente a quello stesso ambiente. Dei personaggi si possiedono solo notizie parziali o non essenziali, e solo poco poco si arriva a conoscerli attraverso ciò che essi fanno o dicono, o attraverso ciò che altre personaggi dicono di loro -> linguaggio povero e spoglio -> ricco di modi di dire, paragoni, proverbi, imprecazioni popolari -> italiano distorto con una sintassi elementare e scorretta (dialettale) traspare quindi la struttura dialettale, Verga infatti parla con modi di dire siciliani MA non scrive in siciliano altrimenti l’opera sarebbe potuta essere letta solo da catanesi alfabetizzati CHI OSSERVA NON HA DIRITTO A GIUDICARE secondo Verga l’autore deve “eclissarsi” dall’opera perché non ha il diritto di giudicare la materia che rappresenta Verga ha una visione profondamente pessimista della società umana la quale è dominata dalla lotta per la vita (darwinismo) dove i più deboli, anche emotivamente, perdono. Una società in cui la generosità disinteressata, l’altruismo, la pietà sono solo valori ideali che non trovano posto nella realtà effettiva.gli uomini sono mossi dall’interesse economico, dall’egoismo e dalla volontà di sopraffare gli altri. è questa una legge di natura, universale, che governa qualsiasi società, essa è immodificabile perciò Verga ritiene che non si possano dare alternative alla realtà esistente né al futuro secondo lui la letteratura non può aiutare a modificare la realtà. A questo punto quindi troviamo il punto di divergenza più grande con il naturalismo NATURALISMO VERGA caratterizzato dal positivismo in cui si denuncia così si interviene e si migliora non condivide questa visione infatti secondo lui la realtà non si può modificare vs quindi se è impossibile modificare l’esistente, ogni intervento con lo scopo di giudicare appare inutile e privo di senso, quindi lo scrittore non resta che riprodurre la realtà così com’è. in conclusione la sua tecnica di scrittura in impersonale scaturisce dalla sua visione del mondo pessimistica. come possiamo vedere in rosso Malpelo non c’è sentimentalismo, che di solito gli autori usano quando vogliono suscitare pietà Leopardi fugge con l’immaginazione Verga no IL CICLO DEI VINTI raccolta di romanzi in un “ciclo”. riprende quindi il modello già affermato da Zola con Rougon-Macquart. A differenza di esso però Verga non pone al centro del suo ciclo l’intento scientifico di seguire gli effetti dell’ereditarietà bensì vuole descrivere la lotta per la vita (pessimismo) E vuole tracciare un quadro sociale, passando in rassegna tutte le classi, dai ceti popolari alla borghesia di provincia fino ad arrivare all’aristocrazia. L’idea iniziale era quindi quella di scrivere una raccolta di cinque romanzi intitolato ciclo dei vinti, formato da: -> I malavoglia -> Mastro Don Gesualdo -> La duchessa de Leyra -> L’onorevole Scipioni -> L’uomo di lusso li scrive e finisce non li porta a termine, quest’oggi di questi tre romanzi abbiamo solo degli appunti poiché ad un certo punto verga smette di scrivere perché ciclo dei VINTI? verga parla non di un’opera letteraria bensì di “uno studio sincero e appassionato” nel quale intende dare voce alle prime irrequietudini generate dal benessere. È molto importante il principio della lotta per la sopravvivenza che Verga ricava dalle teorie di Darwin sull'evoluzione delle specie animali e applica alla società umana "il più forte schiaccia il più debole, Verga però non si sofferma sui vincitori di questa guerra universale ma sui “vinti”. I vinti dal progresso e dal continuo evolversi del mondo, Ogni individuo, secondo lo scrittore siciliano, è una vittima della corsa incessante e fatale verso il progresso, quindi coloro che sono sopraffatti dal progresso sono i cosiddetti Vinti. poiché il progresso esiste se si guarda l’esistenza dell’umanità in generale, se invece si guarda il singolo c’è sempre qualcuno che viene vinto da quel progresso. i vincitori di oggi Verga dice che saranno sopraffatti domani I Vinti dunque, diversamente dalla concezione radicata nel pensiero comune, non rappresentano i ceti più umili della società, dunque i poveri, i miseri o gli emarginati. Il ciclo dei Vinti - rimasto, purtroppo, incompiuto - voleva essere in fondo una grande narrazione della condizione umana che in fondo non presenta vere distinzioni tra ricchi e poveri, tra celebrità e individui anonimi. Tutti sono sottoposti allo stesso desiderio ardente di realizzazione, da bramosie, vanità, da diverse e vane ambizioni. Per dirla con le parole di Verga da “cotesta ricerca del meglio di cui l’uomo è travagliato”. Questa ostinata ricerca del benessere è insita nell’uomo dal prinicipio dei tempi ed è, al contempo, croce e delizia della specie umana.
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