Scarica scheda libro del romanzo "Non dirmi che hai paura" e più Sintesi del corso in PDF di Italiano solo su Docsity! Recensione libro di narrativa "Non dirmi che hai paura" di Catozzella TRAMA Samia è una ragazza somala, vive a Mogadiscio, città povera e in guerra da molti anni. Ha la passione per la corsa e fin da piccola desidera partecipare alle Olimpiadi di Pechino del 2008 per poter riscattare la condizione delle donne somale. Il suo miglior amico, Alì, l’aiuta, facendole da allenatore e Samia si esercita tutti i giorni per ore e ore. Questo la porta a vincere la sua prima importante gara, a Gibuti, che le apre la strada per diventare una corritrice professionista. Nel 2008 riesce ad esaudire il suo sogno e partecipa alle Olimpiadi di Pechino, dove, nonostante sia arrivata ultima, diventa un simbolo per tutte le donne musulmane. Adesso il suo nuovo obiettivo è vincere le Olimpiadi di Londra del 2012. Intanto però in Somalia la situazione politica peggiora, viene repressa ogni libertà, soprattutto per le donne e Samia si ritrova presto sola. Alì, il suo migliore amico, è costretto a fuggire, il padre viene ucciso e la sorella intraprende il “Viaggio”, per cercare una migliore vita in Europa. A questo punto capisce che lasciare il suo Paese è la scelta migliore e parte per l’Etiopia, ma non potendo allenarsi, perchè senza documenti per l’asilo politico, decide di andare in Europa. Inizia, così, anche lei il “Viaggio”. È un viaggio infernale, duro, in cui le condizioni si fanno sempre più disumane e la speranza si fa sempre più grande. Affronta il deserto del Sahara, arriva a Tripoli, in Libia e da lì parte per raggiungere l’Italia, ma purtroppo muore a largo delle coste di Lampedusa. - AMBIENTAZIONE Il racconto è ambientato in un’epoca molto recente, tra la fine dagli anni ’90 fino al 2012, anno in cui muore la protagonista. La vicenda si svolge principalmente a Mogadiscio, in Somalia, città in cui è nata e cresciuta Samia, in un contesto sociale di povertà e violenza, a causa della guerra. Sono presenti nella narrazione anche altri luoghi: Gibuti, nel nord della Somalia; Pechino, Addis Abeba, in Etiopia; in Libia, a Tripoli e infine al largo delle coste di Lampedusa. - TEMA E MESSAGGIO Il tema fondamentale è quello della guerra, a cui si collega quello dell’emigrazione e quindi del “Viaggio”. Attraverso questo libro riusciamo a capire perché molte persone lasciano tutto: il proprio paese, la famiglia, gli amici e intraprendono un viaggio infernale e disumano, senza sapere esattamente a cosa andranno incontro. Le condizioni in cui vivono sono talmente crudeli che tutto ciò non li ferma. Samia nel suo paese aveva ormai già perso tutto, l’unica speranza che le era rimasta era quella di esaudire il suo più grande sogno e per questo parte per l’Europa. Nel mondo sono tantissime le persone che vivono nella sofferenza e che scappano da questa nella speranza di una vita migliore, molte volte, come nel caso di Samia non riescono nel loro intento, ma quando raggiungono la loro meta, altrettanto spesso, si trovano a far fronte ad altri problemi ancora, come l’intolleranza e la non inclusività delle persone nei loro confronti. Nel libro sono presenti anche altre tematiche importanti come quello della realizzazione dei propri sogni e dell’amicizia. Samia si allena tantissimo per riuscire ad andare alle Olimpiadi. Si trova sempre di fronte un nuovo ostacolo, ma niente riesce a fermarla dal raggiungere il suo obiettivo e non si arrende mai, continua a lottare fino all’ultimo momento della sua vita. La sua fortuna è stata quella di aver accanto persone che hanno da subito creduto in lei: i genitori, la sorella Hodan e il suo amico Alì. Il messaggio che trasmette questo libro è quindi quello di non smettere mai di inseguire i propri sogni e di affrontare i problemi. - FRASI SIGNIFICATIVE “le nostri madri hanno covato noi mentre i clan covavano la guerra, nostra sorella maggiore, come ci hanno sempre detto mamma e papà. Una sorella cattiva, ma pur sempre qualcuno che ti conosce alla perfezione, che sa benissimo quanto è facile farti felice o triste.” Questa frase del libro mi ha portato a riflettere su come in alcune realtà la guerra sia qualcosa di normale e ordinario. Molte persone, come Samia, sono nate e cresciute con la guerra e conoscono solo la violenza e il dolore che questa provoca. “lamentarsi serve solo a continuare a fare ciò che non ti piace” Quando qualcosa non ci piace o non va bene lamentarsi non risolverà nulla, serve affrontare il problema. “Presto avrei capito che questa è la cosa che più di tutte ti cambia per sempre, del Viaggio: nessuno, mai e in nessun momento, può sapere ciò che accadrà un minuto dopo” Questa frase ci fa capire cosa Samia, e tutte le persone che intraprendono il Viaggio, provano: incertezza e paura. “ero talmente triste che non avevo paura di niente. La paura è un lusso della felicità” Noi abbiamo paura quando pensiamo potrebbe succedere qualcosa di brutto. Samia era in una situazione così dolorosa che non riusciva ad immaginare qualcosa di peggiore e quindi non provava paura. “Perché la guerra non poteva toglierci l’unica cosa importante: quello che lui era per me e quello che io ero per lui”.