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scheda libro IL BARONE RAMPANTE, Appunti di Italiano

scritto da Italo Svevo, SCHEDA LIBRO

Tipologia: Appunti

2017/2018
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30 Punti
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Caricato il 07/11/2018

miluna11
miluna11 🇮🇹

4.5

(34)

14 documenti

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Scarica scheda libro IL BARONE RAMPANTE e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! Leonardi Michela 3B SCHEDA LIBRO: IL BARONE RAMPANTE Autore: Italo Calvino Titolo: Il barone rampante Luogo e data di edizione: Milano, 1993 Editore: Oscar Mondadori Genere: Si tratta di un romanzo di avventura ma si possono anche evincere elementi e personaggi storici tipici di un romanzo storico quali Napoleone, che appare nella vicenda, e la Rivoluzione Francese che è teatro degli avvenimenti. Ambientazione: Il racconto è ambientato soprattutto tra gli alberi di Ombrosa, un paese immaginario della riviera Ligure, si sposta nei dintorni e anche a Parigi, dove Biagio si reca e incontra Viola. Epoca: L'epoca alla quale si riferisce la vita di Cosimo parte dal 15 giugno 1767, anno in cui Cosimo sale sugli alberi per non scenderci mai più, fino al 1832 circa. Si svolge nell’arco della vita di Cosimo nel periodo della Rivoluzione Francese, La restaurazione, Napoleone Bonaparte e la Campagna che fece in Russia. Sintesi dell’intreccio: Cosimo, un adolescente di 12 anni, figlio del barone di Ombrosa, paese della Liguria, era stanco della vita piena di regole e costrizioni. Aveva un carattere ribelle e rifiutava di rispettare le regole che gli erano imposte e, insieme al fratello combinava sempre qualche marachella. Un giorno, infatti, tentarono insieme di liberare alcune lumache catturate da Battista e che lei avrebbe dovuto cucinare. I due però furono scoperti e il giorno seguente Battista, per dispetto, cucinò proprio le lumache. Biagio venne sottomesso al volere dei genitori e accettò a malvoglia di mangiarle ma Cosimo si rifiutò e respinse il piatto. In seguito a un litigio con i genitori per non voler mangiare un piatto di lumache, decide, come segno di protesta e disobbedienza, di andare a vivere su un albero del giardino di casa e di non scendere più per il resto della vita. Il ragazzo con grande abilità si arrampica tra i rami, ed ebbe così inizio il suo viaggio in cima agli alberi, saltando da un ramo all’altro di un grande elce che scavalcava il muro di cinta della villa, arriva nel giardino dei Marchesi d’Ondariva, è lì, che incontra Viola, una bella bambina bionda di circa dieci anni, della quale si innamora all’istante. Preso da una serie di sentimenti, timidezza, orgoglio, vendetta verso suo padre, essendo andato da una famiglia avversaria che da sempre aveva guardato dall’alto in basso la sua famiglia; proprio per questo contrasto emotivo ritornò sugli alberi e fuggì. Negli anni seguenti, Cosimo si adatta alla vita sugli alberi, sopravvivendo grazie alla caccia e vivendo molte avventure e molti avvenimenti: lotta contro i pirati, legge diversi libri diventando un filosofo conosciuto in tutta Europa, conosce un pericoloso brigante, che riesce a salvare insegnandogli a leggere. Con quest’ultimo istaura un bel rapporto e la loro amicizia è fondata su uno scambio di libri. Conosce delle persone spagnole che, come lui, vivono sugli alberi e poi vede ritornare al proprio paese; adotta un cane Ottimo Massimo, il quale gli tiene compagnia per molti anni, e scopre che è della sua amata Viola. Cosimo vive molte altre avventure, nel frattempo anche su Ombrosa si sente l’arrivo della Rivoluzione francese e in uno di quei giorni, dopo aver provato a sollevare la popolazione locale, incontra il famoso generale Napoleone Bonaparte rimanendone tuttavia deluso. Nonostante abiti sugli alberi riesce a mantenere una normale vita di relazione, prosegue gli studi, impara a cacciare, instaura nuove amicizie e segue la vita di famiglia: ciò contribuisce sensibilmente a renderlo strano ma anche affascinante agli occhi della società. E se all’inizio la sua famiglia si vergogna di lui, successivamente la sua fama si diffonde e gli conferisce dignità e importanza anche grazie ai personaggi storici dell’epoca con i quali interagisce tra cui Rousseau, Napoleone e Zar di Russia. Ormai anziano e stanco, provato dagli anni trascorsi sugli alberi, Cosimo non si arrende e non scende a terra, rispettando fino all’ultimo la propria promessa. Al passaggio di una mongolfiera, si aggrappa ad una cima penzolante e scompare all'orizzonte, da allora non si seppe più nulla di lui. Caratteristiche protagonista: Cosimo anticonformista e avverso nei confronti delle regole del suo ceto sociale. Dedica gran parte del suo tempo allo studio e alla lettura, diventando in questo modo un barone colto e saggio. Ma quello che non gli manca è lo spirito di avventura e il desiderio di scoperta che lo guida e lo domina per tutta la vita. Grazie alla sua forza di volontà e al mantenimento della promessa fatta a Viola non toccherà mai terra, nemmeno dopo che la ragazza lo abbandona. Il suo personaggio è affascinate perché rispecchia l’uomo colto e quello selvaggio allo stesso tempo, prendendo gli aspetti positivi da entrambe le parti. I suoi aiutanti sono il fratello Biagio, il cane Ottimo Massimo e la madre che lo spinge a credere nei suoi ideali. Stile: Il romanzo è scritto principalmente in terza persona, con un narratore interno, che sembra dare un tono di veridicità all'assurdità di quello che rende possibile tutto il racconto, cioè il fatto che il protagonista viva sugli alberi. Stile vivace, prevale il discorso indiretto, in cui Biagio, il narratore, racconta la vita del fratello Cosimo da quando è salito sugli alberi per la prima volta alla sua morte. Non mancano alcuni suoi commenti, in particolare nel quarto e nell’ultimo capitolo, dove dichiara la sua nostalgia per i tempi andati, mentre ora «si direbbe che gli alberi non hanno retto, dopo che mio fratello se n’è andato, o che gli uomini sono stati presi dalla furia della scure.» Le descrizioni sono molte particolareggiate, specialmente quelle di paesaggi. I periodi sono abbastanza lunghi e la struttura sintattica è piuttosto complessa. Il linguaggio di questo libro è molto scorrevole, probabilmente l'autore ha preferito questa scelta per imprimere alla narrazione un senso di velocità e quindi per esprimere meglio il concetto di brevità e corruttibilità della vita; infatti, leggendolo tutto d'un fiato, ho avuto l'impressione di come la vita del protagonista, raccontata nei minimi particolari, fosse stata breve. È per questo, a mio avviso, che l'autore ha raccontato tutto con un tono umoristico che spinge il lettore a continuare la lettura senza fermarsi. Messaggio dell’autore: Il messaggio che il grande scrittore vuole inviare a ciascuno di noi è di cercare la propria strada, la propria voce più autentica, fuori dalle aspettative familiari e sociali. Solo così si potrà essere sereni, riuscendo a dare il proprio valido contributo al progresso della comunità in cui si vive. E forse, come con Cosimo, gli altri finiranno con l’accettarci. Purché, ovviamente, sia una scelta fatta con coerenza, serietà e onestà.
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