Scarica Scheda Libro il Fu Mattia Pascal e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! Scheda libro • Titolo: “Il fu Mattia Pascal” • Autore: Luigi Pirandello (Agrigento 28 giugno 1867- Roma10 dicembre 1936) • Data di pubblicazione: 1904 ( inizialmente a puntate sulla rivista “Nuova Antologia” e poi in volume). Ulteriori ripubblicazioni con modifiche nel 1910-1912-1921 • Genere: romanzo psicologico/filosofico • Luogo: Miragno, paese ligure immaginario, varie città italiane, francesi e tedesche. • Tempo della vicenda: Primi anni del Novecento • Tematiche: La famiglia. L’inettitudine. Il doppio e la crisi d’identità. La forma trappola. La polemica contro il progresso. L’occultismo e lo spiritismo. Trama Mattia Pascal, bibliotecario di Miragno (un immaginario paese ligure), su consiglio dell’amico don Eligio Pellegrinotto, decide di scrivere la sua strana vicenda vissuta. Il padre, mercante, aveva lasciato una bella eredità alla famiglia, mal gestita dall’amministratore, Batta Malagna, sposato con Oliva, una ragazza di cui Mattia era innamorato e alla quale aveva dato anche un figlio. Per vendicarsi dell’amministratore, Pascal ne compromise la nipote Romilda, ma fu costretto a sposarla e a vivere con la suocera, Marianna Pescatore, che lo odiava. La sua vita, da quel momento, diventò un incubo: non era felice a casa, ma nemmeno al lavoro come impiegato nella Biblioteca Boccamazza. Egli, quindi, decise di fuggire per cambiare vita. A Montecarlo vinse una ingente somma di denaro. Mentre stava tornando a casa in treno lesse sul giornale del suo suicidio. Era l’occasione per cominciare una nuova vita. Pascal assunse il nome di Adriano Meis. Cominciò a viaggiare in Italia e in Germania. Si sentiva finalmente libero! Ma ahimè: era una libertà tiranna. Senza documenti non aveva libertà d’azione e, inoltre, cominciò a sentire la solitudine. Decise di fermarsi a Roma a casa del signor Paleari, dove si innamorò, ricambiato, della figlia Adriana, che però era corteggiata dal cognato Terenzio. Mattia/Adriano avrebbe voluto sposarla, ma la sua falsa identità non glielo consentiva, come non gli permetteva di denunciare Terenzio che lo aveva derubato durante una seduta spiritica. La falsa identità impediva a Mattia di vivere. Egli decise di fuggire di nuovo. Finse di suicidarsi per riappropriarsi della sua vera identità. Tornò al suo paese, ma dopo i due anni trascorsi lontano, nessuno lo riconosceva più; la moglie si era risposata con il suo amico Pomino e aveva una bambina. Mattia era ormai per tutti “ il fu Mattia Pascal”. Da allora vive fra la biblioteca e la casa della vecchia zia, rassegnato a “restare fuori dalla vita”. Di tanto in tanto, porta fiori sulla “ sua” tomba. Commento Il romanzo “ Il fu Mattia Pascal” ci fa capire che per Pirandello la vita è una disperata e inutile lotta per sfuggire alle convenzioni sociali che ci imprigionano, ma al di fuori delle quali non si può vivere. Dice infatti don Eligio Pellegrinotto (il prete presso il quale Mattia Pascal troverà, alla fine, rifugio): “Fuori dalla legge e fuori di quelle particolarità, liete o tristi che sieno, per cui noi siamo noi, caro signor Pascal, non è possibile vivere”. Secondo Pirandello la vita è un’incessante recita dove ognuno di noi ha una maschera imposta che ci identifica, di cui non si può fare a meno, perché non appena ce la togliamo perdiamo il nostro essere, nessuno più ci riconosce e si diventa inetti a vivere. “Il fu Mattia Pascal” è un romanzo molto coinvolgente perché suscita molte riflessioni su temi sempre attuali, quali la perdita di identità, l'alienazione dietro una maschera che non ci appartiene, il desiderio di evadere e l’impossibilità di riuscirci. Il narratore della vicenda è il protagonista, che in prima persona ricorda le vicende passate e in terza persona descrive le ambientazioni 1
