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Scheda libro "Il sentiero dei nidi di ragno", Appunti di Italiano

Scheda libro su “Dieci piccoli indiani” Il libro “Dieci piccoli indiani” è stato scritto da Agatha Christie nel 1946 ed è stato pubblicato dalla casa editrice “Mondadori”. Il libro è un romanzo giallo e Il luogo dove è ambientata la storia è ispirato a un'isola posta di fronte al Devon.

Tipologia: Appunti

2017/2018

Caricato il 06/03/2023

martina-sabbioni
martina-sabbioni 🇮🇹

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11 documenti

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Scarica Scheda libro "Il sentiero dei nidi di ragno" e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! Scheda libro su “Il sentiero dei nidi di ragno” Il libro “Il sentiero dei nidi di ragno” è stato scritto da Italo Calvino nel 1947 ed è stato pubblicato dalla casa editrice “Garzanti Editori”. Il libro è un romanzo neorealistico ed è ambientato in Liguria, durante la Seconda Guerra Mondiale. CONOSCENZA DELL’AUTORE Italo Calvino nacque a Santiago de Las Vegas (Cuba) nel 1923 ed è uno dei più grandi scrittori italiani del Novecento, notissimo per i suo romanzi e racconti, ma anche per i suoi saggi sulla letteratura e le Fiabe italiane da lui raccolte. È celebre la sua “Trilogia degli antenati”, di cui fanno parte Il visconte dimezzato, Il barone rampante e Il cavaliere inesistente. Passò l'infanzia e l'adolescenza a Sanremo e a vent'anni aderì alla Resistenza combattendo nelle brigate Garibaldi, sui monti liguri. Nel 1945 si stabilì a Torino, collaborò al Politecnico e strinse amicizia con Pavese e Vittorini. Nel 1947 pubblicò Il sentiero dei nidi di ragno. L’autore scrisse il suo primo romanzo sulla scia di quel grande desiderio di dare ai grandi avvenimenti storici che aveva vissuto una adeguata riflessione culturale e letteraria aderendo al nascente neorealismo. La voglia di dare una voce alle storie che vagavano sulle bocche di tutti spinge Calvino a dar vita al piccolo Pin. COLLOCAZIONE TEMPORALE La vicenda si svolge negli anni della Resistenza e copre una durata relativamente breve, anche se nel romanzo non c’è alcuna indicazione che ci aiuti a capire l’estensione temporale delle vicende. Anche il periodo dell’anno non è stato precisato, ci si trova forse in primavera ma la sera fa ancora abbastanza fresco da dover accendere il fuoco. Il particolare rapporto tra il tempo della storia e il tempo del racconto conferisce alla narrazione una particolare vivacità, un ritmo incessante che spinge sempre il lettore ad andare più avanti nella lettura. Il ritmo quindi riporta la vita stessa dei partigiani, il loro incessante camminare per le montagne liguri. La fabula e l’intreccio coincidono in massima parte, anche se non manca qualche flash-back come per esempio il racconto per bocca di Lupo Rosso dell’uccisione di Pelle. L’unica grande determinazione temporale è quella della Resistenza, per il resto tutto resta vago e non preciso, come nelle favole. COLLOCAZIONE AMBIENTALE Il paesaggio è quello delle Prealpi liguri e a Calvino bastano poche parole per schizzare l’ambiente, e le vicende stesse contribuiscono a dare vitalità ai luoghi. Particolarmente suggestiva è la visione della natura agli occhi di Pin, il bambino sfoga la sua sofferenza sempre nascosta sulla natura che lo circonda, che da incontaminata e fresca si trasforma in una natura storpiata e raccapricciante. TRAMA Ambientato nei mesi della Resistenza, tra i vicoli di una città ligure della Riviera di Ponente ed i boschi e le valli in cui si svolge la guerra partigiana, II sentiero dei nidi di ragno racconta la storia di Pin, un bambino solo e desideroso di appartenere al mondo degli adulti del vicolo e dell'osteria, dai quali cerca di farsi accettare. Insultato per le relazioni che la sorella intrattiene con i militari tedeschi e sfidato a provare la sua fedeltà, Pin sottrae all'amante della donna una pistola e la nasconde in campagna, nel luogo in cui è solito rifugiarsi, dove i ragni fanno il nido. L'azione mette in moto una sequenza d'eventi che lo portano ad entrare in contatto con quel mondo degli adulti che gli sembrava misterioso: è preso dai tedeschi; durante l’interrogatorio non riuscendo ad ottenere alcun’informazione da Pin, i tedeschi decidono di arrestarlo; condotto in prigione Pin incontra Pietromagro, il padrone della bottega dove Pin era solito lavorare. Oltre a Pietromagro, Pin incontra anche Lupo Rosso, un partigiano dalla grande fama che era stato catturato prima di lui e che ogni giorno in carcere veniva interrogato e malmenato. Grazie all’aiuto di Lupo Rosso Pin riesce a scappare, ma una volta fuori prigione si perde ed inizia a vagare da solo nel bosco fino all’incontro con Cugino che lo porta al suo accampamento e lo presenta alla banda partigiana del Dritto. Pochi giorni dopo però scoppia un incendio nell’accampamento a causa di una distrazione del Dritto, e tutti sono costretti a fuggire e a ripararsi in un vecchio casolare con il tetto sfondato. Qui arrivano il comandante Ferriera e il commissario Kim, che saputo di quanto accaduto vanno a trovare gli uomini dell’accampamento, anche per riferire di una battaglia che si sarebbe svolta in un monte lì vicino e che avrebbe chiesto la partecipazione di tutti. Una volta che tutti gli uomini dell’accampamento sono tornati dalla battaglia Pin decide di canzonare tutti e mentre fa questo rivela a Mancino, il cuoco, di quanto è successo tra sua moglie Giglia e il capitano, che interviene per farlo zittire, quasi rompendogli le braccia. Pin, offeso e arrabbiato, fugge e, ritornato al posto dei nidi dei ragni scopre che Pelle, un giovane partigiano giustiziato dai compagni perché faceva la spia, aveva rubato la sua pistola. Fortunatamente la ritrova nelle mani di sua sorella e dopo avergliela presa scappa anche da lei. Solo e sconsolato, mentre vagava per i sentieri vicini alla cittadina incontra Cugino al quale presta la pistola. Il partigiano la userà, forse, per giustiziare la sorella di Pin, ma poi ritornerà da lui e lo terrà con sé. PROTAGONISTA Pin è l’ultimo degli ultimi, un orfano fratello di una prostituta e figlio di nessuno. Pin è un ragazzo impulsivo e sbruffone, maligno e irritante, ma dentro è molto solo, debole e triste, con un disperato bisogno di comunicare; egli è ingenuo e navigato allo stesso tempo. Gli adulti per Pin sono affascinanti e ripugnanti insieme, egli vuole fare parte delle loro compagnie, partecipare agli scherzi, essere considerato loro pari, ma è l’idea dell’adulto in sé che piace a Pin, quando poi si trova di fronte alle loro debolezze e mancanze, egli li disprezza. Del suo aspetto fisico ci sono forniti pochi dati: sappiamo che è di corporatura esile e che "le lentiggini gli divorano la faccia come uno sciame di vespe". Anche sulla sua età sappiamo ben poco, è un ragazzino, ma non sappiamo quanti anni ha, ha tra i 11 e 14 anni circa. Pin osserva il mondo dei grandi: a volte è la sorella, a volte sono parole oscure e affascinanti alle quali il bambino attribuisce significati favolosi. Come in una favola la pistola diventa l’oggetto magico che permette a Pin di entrare nel mondo favoloso dei grandi. In questo mondo tanto strano Pin deve affrontare la guerra, che è nei suoi occhi un grande gioco. Ma è un gioco troppo difficile e pericoloso del quale lui non può far parte, si accontenta allora di osservarlo da fuori. Il suo ruolo sarà allora quello al quale è più abituato, sarà il moccioso dell’osteria che canta canzonacce, impreca senza un attimo di pausa e si diverte a prendere in giro i grandi. Pin è la bocca della verità: i suoi occhi da bambino spesso gli permettono di cogliere la realtà così come è. Pin non capisce tante cose del mondo dei grandi, ne sono un esempio le parole che usa ma che non conosce, ma riesce a leggere nell’anima delle persone, grazie alla sua anima da bambino. Pin
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