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scheda libro: la fattoria degli animali, Appunti di Italiano

Analisi approfondita e scheda libro "la fattoria degli animali"

Tipologia: Appunti

2019/2020
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Caricato il 17/08/2020

laura-marchetti-1
laura-marchetti-1 🇮🇹

4.3

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Anteprima parziale del testo

Scarica scheda libro: la fattoria degli animali e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! Scheda libro: “La fattoria degli animali” Autore: George orwell Breve biografia dell’autore: George Orwell (vero nome Eric Arthur Blair) nasce nel 1903 in India, da genitori di origine scozzese. Nel 1907 si trasferisce con la famiglia nel Sussex dove frequenta la Saint Cyprian School, rivelandosi fin da subito uno studente brillante. Vince una borsa di studio che gli permette di studiare alla prestigiosa Public School di Eton per quattro anni. Inaspettatamente però, invece di proseguire gli studi si arruola nell'Indian Imperial Police nel '22. Questa esperienza, conclusasi nel 1928, ispirerà l'opera "Giorni in Birmania". Successivamente decide di condurre una vita umile prima a Londra e poi a Parigi (racconterà le esperienze vissute in questi anni in "Misera a Parigi e Londra), desideroso di conoscere le condizioni di vita delle classi più povere. Tornato in Inghilterra lavora come insegnante e recensore di romanzi. Nel 1936, a seguito dello scoppio della Guerra Civile Spagnola, si reca in Spagna per combattere tra le fila trotzkisti e in questa occasione rimane anche ferito. Durante la Seconda Guerra Mondiale conduce alcune trasmissioni propagandistiche, ed è direttore del settimanale di sinistra "The Tribune". Negli ultimi anni di vita soffre di tubercolosi e viene ricoverato più volte. Muore nel 1950, all'età di quarantasei anni. È conosciuto principalmente per i romani "La fattoria degli animali" e "1984". Titolo: La fattoria degli animali Città e anno della prima pubblicazione: 1945 a Londra Casa editrice: Mondadori Collana: Oscar Moderni Genere: Romanzo dispotico e allegorico Trama: All'interno di una fattoria, gestita dal signor Jones, gli animali vengono sfruttati e costretti a lavorare fino all' inverosimile. Una sera Vecchio Maggiore, un maiale della fattoria, riunisce tutti gli animali e li incita ad una ribellione contro il fattore. Tre giorni dopo però muore e altri due maiali allora prendono il comando della rivoluzione: Palla di Neve e Napoleone. Una sera gli aiutanti del signor Jones se ne vanno dimenticandosi di nutrire gli animali, che rimangono quindi senza cibo. Essi, affamati, irrompono all'interno del magazzino dove sono ammassati i viveri e iniziano a nutrirsi. Svegliato dal gran frastuono che si è creato, Jones scende nel magazzino armato di frusta, ma gli animali lo assalgono e riescono a metterlo in fuga. È così che il bestiame prende il controllo della fattoria, sotto la guida di Napoleone e Palla di Neve, che in breve tempo imparano a leggere e a scrivere. I due maiali scrivono sul muro del granaio “i Sette Comandamenti” che devono essere rispettati da tutti gli animali. Grazie alla rivoluzione, gli animali ora vivono meglio e non soffrono più la fame. Dopo diversi mesi, Jones torna alla fattoria deciso a riprendersi il controllo della sua proprietà. Inizia così uno scontro tra uomini e animali, che si conclude con la vittoria di questi ultimi e il nuovo allontanamento del fattore. Gli animali festeggiano la vittoria e ribattezzano lo scontro come "Battaglia della chiusa delle Vacche". Nei mesi successivi ci sono però numerosi dibattiti fra i due maiali al comando. Palla di Neve ha intenzione di far costruire un mulino per l'elettricità, che avrebbe migliorato di gran lunga la qualità della vita degli animali ma Napoleone invece non è d'accordo perché la costruzione del mulino avrebbe costretto tutti a mangiare di meno e faticare di più. È così che Napoleone mette in fuga Palla di Neve e prende il comando dell'intera fattoria. Due settimane dopo illustra agli animali i progetti per la costruzione del mulino per l'elettricità, spacciandoli per suoi. Per la realizzazione di questo progetto sono necessari soldi e materiali e così che Napoleone si mette a trattare con le altre fattorie vicine e con la città. Mentre gli altri animali lavorano, i maiali si riposano e affermano sempre di più la loro supremazia. Dopo poco tempo gli animali della fattoria scoprono che i maiali dormono nei letti all'interno della casa del signor Jones e a differenza di loro abusano di alcolici (contrariamente a quello che era stato scritto nei “Sette Comandamenti”). Nonostante ciò, non possono protestare per la situazione che si è creata, perché non hanno prove per dimostrarlo di fronte ai maiali. Dopo mesi di fatica per costruire il mulino, il bestiame si ferma per la troppa umidità e in una notte di forte vento la costruzione cade. Napoleone quindi ordina di ricostruirla immediatamente, nonostante l'immane fatica di chi vi lavora. Un giorno, la fattoria confinante gestita dal fattore Frederick, entra in affari con quella degli animali ma ben presto vi è uno scontro. Dopo un’altra violenta battaglia gli animali cacciano il nemico, ma gli uomini riescono comunque ad assaltare e distruggere il mulino. Nonostante ciò, sotto le pressioni di Napoleone, la costruzione del mulino riprende nuovamente. Gli anni passano, e il potere dei maiali si rafforza sempre di più, gli ideali di fratellanza ed equità proclamati al tempo della rivoluzione sono rinnegati ormai da un unico comandamento: "Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri". Il comportamento dei maiali è sempre più simile a quello dell'uomo: fumano, giocano, bevono, indossano vestiti e camminano in posizione eretta. Gli animali della fattoria fanno sempre più fatica a distinguerli dagli umani, dal momento che la sera uomini e maiali si riuniscono persino per giocare a carte. Alla fine del racconto gli ideali della rivoluzione sono caduti, si è fatta largo ormai una vera e propria dittatura e gli animali si trovavano di nuovo oppressi e controllati. ritorno alla fattoria, esattamente come Stalin concesse libertà di culto agli Ortodossi durante la guerra. -Minimus: Il maiale poeta che canta le gesta di Napoleon rappresenta l'intellettuale asservito al potere dittatoriale, mette infatti la sua cultura al servizio della propaganda. Vi è chi ha accostato questo personaggio alla figura dello scrittore Maksim Gorkij -I cani e le pecore: I cani e le pecore vengono trattati come un gruppo, e non come individui. I primi rappresentano la polizia politica che reprime le opposizioni, i secondi le masse facilmente manipolabili, che si lasciano impressionare dagli slogan del regime. -Le galline: Nel settimo capitolo, Napoleone obbliga le galline della fattoria a consegnare le uova che hanno deposto. Esse cercano di resistere, ma Napoleone fa sospendere loro qualunque razione di cibo; dopo cinque giorni e la morte di nove galline, cedono e consegnano le uova. -I topi e i conigli: Sono gli animali selvatici presenti nella fattoria. Rappresentano i mendicanti, i ladri e i membri della società che non vivono del proprio lavoro -Il fattore Jones: Jones è il padrone della fattoria: si ubriaca spesso e si disinteressa degli animali. Viene cacciato all’inizio della storia e muore molti anni dopo in una casa di cura per alcolisti. Rappresenta lo zar Nicola II di Russia.. -Pilkington e Frederick (i fattori confinanti): Pilkington è un gentiluomo la cui fattoria, Foxwood, è male amministrata perché egli spende tutto il suo tempo praticando sport in campagna. Frederick invece è aggressivo, efficiente e crudele nei confronti degli animali della sua fattoria, Pinchfield. Spazio della narrazione: La vicenda si svolge nella Fattoria Padronale, in seguito chiamata “Fattorio degli Animali”. Sappiamo che c’è un granaio dove,su una piattaforma rialzata, si trova il giaciglio di Vecchio Maggiore ed è in questo granaio che avrà luogo la riunione iniziale degli animali della fattoria. Nel libro sono menzionate diverse volte anche la fattoria Rubaterre e la fattoria Boscodivolpe, nonché l’osteria del Leone Rosso. Ci sono inoltre cenni sporadici sulle tenute del resto dell’Inghilterra e su un misterioso centro di recupero per alcolizzati. La fattoria padronale esiste anche nella realtà ed è chiamata “Bury Farm” e si trova a Wallington, così come l’osteria “Red Lion” ma essendo la vicenda irreale non si sa se Wallington sia una scelta per motivi specifici o no. Tempo della narrazione: La storia dura diversi anni e si svolge nella prima metà del XX secolo, come si può dedurre dalle scoperte menzionate da Palla di Neve, come l’elettricità. L’intreccio è lineare. Narrazione: Il narratore è esterno e quindi non è un personaggio, la focalizzazione è zero Tematiche affrontate: Il tema del libro” La fattoria degli animali” è l’analisi dello sviluppo di un regime popolare con origini rivoluzionarie- cruente. L'animalismo, la dottrina rivoluzionaria adottata dagli animali, è basato sugli insegnamenti del Vecchio Maggiore, come il comunismo è basato sugli insegnamenti di Karl Marx. A causa dei suoi riferimenti molto precisi, “La fattoria degli animali” è stata spesso considerata un libro satirico atto a denigrare il solo comunismo sovietico. Lungo tutto il corso degli eventi, gli avvenimenti sono riscritti secondo le esigenze dei maiali. Il passato è rappresentato peggiore di come realmente fosse, così da far sembrare meno sconvolgenti le atrocità compiute dai maiali. A un certo punto, gli animali sono talmente plagiati e ingannati da considerare Napoleone come un dio in terra; per raggiungere tale risultato, i maiali utilizzano gli strumenti della dittatura: la manipolazione delle emozioni, il dirottamento di turbamenti, rabbie e agitazioni contro un nemico politico esterno, la disinformazione, il controllo del vitto e dell'educazione. Sono propagandistici tutti i discorsi di Piffero, quelli di Napoleone, le rime di Minimus e i discorsi del corvo Mosè. È anche interessante notare come la propaganda non si limiti a manipolare le informazioni riguardanti il presente o i piani di lavoro futuri ma, come in effetti avviene in molte dittature, persino a correggere la Storia, riscrivendo o rovesciando letteralmente la verità di certi episodi accaduti, secondo la convenienza della classe dominante, utilizzando la stampa e la scuola statale. L'educazione è un tema sostanziale, giacché gli animali credono ciecamente alla propaganda proprio perché incapaci di ragionare con la propria testa. L'ignoranza è dunque un'arma preziosa nelle mani di qualsiasi dittatore, poiché consente di far credere alla gente ciò che si ritiene più utile. Le tematiche di questa favola allegorica sono molto complesse anche se alleggerite da un racconto semplice ed efficace. Forte è la critica ai regimi politici totalitari e al culto della personalità, alla mistificazione e alla deformazione della realtà da parte del potere politico. Orwell scrive questo libro con lo scopo di far riflettere sulla sconvolgente minaccia che Stalin e la sua dittatura erano per il popolo russo e per il mondo, ma soprattutto sull'ipocrisia non tanto dell'idea del comunismo stesso ma sulla sua applicazione nella realtà. Ritmo narrativo: Il ritmo narrativo è lento in quanto i principali avvenimenti sono descritti molto dettagliatamente. Stile utilizzato e linguaggio: Lo stile di scrittura è molto semplice e scorrevole ma curato. A mio parere il linguaggio è diretto e colloquiale perché Orwell sa bene che un linguaggio forbito utilizzato da un oratore abile può manipolare il lettore o il pubblico a proprio piacimento, perciò cerca di essere il più chiaro possibile. Tutta la storia è ricca di simboli, di rimandi e di riferimenti all'attualità contemporanea: il sogno di Vecchio Maggiore fa chiaramente riferimento al Manifesto di Karl Marx, Napoleone è una metafora di Stalin e tutto il romanzo è una satira allegorica dello stalinismo e delle sue degenerazioni. Personalmente, in molti tratti della storia, ho trovato somiglianze con lo stile di scrittura di una favola. Rapporto fabula/intreccio: L’intreccio è lineare e la trama si svolge secondo un ordine cronologico. Passi del racconto che mi hanno colpito: -“Dodici voci urlavano rabbiose, ed erano tutte uguali. Non c'era più alcun dubbio su ciò che era successo alla faccia dei maiali. Dall'esterno le creature volgevano lo sguardo dal maiale all'uomo, e dall'uomo al maiale, e ancora dal maiale all'uomo: ma era già impossibile distinguere l'uno dall'altro.” - “Non rideva mai. Se gli chiedevano perché, rispondeva che non vedeva motivi per farlo.” - “Le ali degli uccelli, compagni” disse “sono un organo di propulsione e non di manipolazione. Devono quindi essere considerate come gambe. Il segno distintivo dell'uomo è la mano, lo strumento col quale egli fa tutto ciò che è male.” - “Questa, compagni, è la risposta a tutti i nostri problemi. Essa si assomma in una sola parola: uomo. L'uomo è il solo, vero nemico che abbiamo. Si tolga l'uomo dalla scena e sarà tolta per sempre la causa della fame e della fatica. L'uomo è la sola creatura che consuma senza produrre. Egli non dà latte, non fa uova, è troppo debole per tirare l'aratro, non può correre abbastanza velocemente per prendere conigli. E tuttavia è il signore di tutti gli animali. Li fa lavorare e in cambio dà ad essi quel minimo che impedisca loro di morir di fame e tiene il resto per sé.” Contesto sociale e storico: Mediante una ricerca, ho scoperto che ogni evento narrato nella storia rappresenta un preciso evento storico: -La Rivoluzione degli animali e la cacciata di Jones rappresentano la Rivoluzione russa del 1917 e il rovesciamento dello zar.
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