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Scheda Libro: La paura, Appunti di Italiano

scheda libro sul libro: La paura di De Roberto

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 20/10/2022

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lorenzo-mosca-1 🇮🇹

4.5

(2)

4 documenti

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Scarica Scheda Libro: La paura e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! SCHEDA LIBRO TITOLO: LA PAURA GENERE: racconto breve DATA PRIMA EDIZIONE: 1921 BIOGRAFIA AUTORE: Federico De Roberto, nacque a Napoli nel 1861 da genitori, rispettivamente, di illustre famiglia e di nobili origini: il padre Ferdinando è ufficiale di stato maggiore, la madre è donna Marianna degli Asmundo di Trapani. All’età di 10 anni, poco dopo la nascita del fratello Diego, il padre Ferdinando viene a mancare e la madre decide di trasferirsi nella sua città d’origine, Catania. A Catania compie gli studi superiori scegliendo la sezione fisico-matematica e nel 1879 consegue il diploma. Si iscrive a Scienze fisiche, matematiche e naturali all’Università degli Studi di Catania, ma ben presto però abbandona gli studi per dedicarsi completamente alla scrittura e alle lettere. A soli 18 anni gli scritti di Federico De Roberto appaiono su “Rassegna settimanale” e “Rivista europea” di Firenze e sull’“Esploratore” di Milano. Due anni dopo, nel 1881, pubblica e dirige la rivista “Don Chisciotte”. Nello stesso anno entra nella polemica insorta fra il poeta catanese Mario Rapisardi e Giosuè Carducci vergando il libretto “Giosuè Carducci e Mario Rapisardi” e “Polemica”. L’anno dopo è corrispondente del “Fanfulla” romano: firma con lo pseudonimo di Hamlet una serie di lettere dal titolo “Echi dall’Etna”. Frequenta Luigi Capuana e Giovanni Verga. Fonda la collana “Sempre vivi” e pubblica nel 1883 “Arabeschi”, raccolta di articoli critici su Flaubert, Zola, Capuana, Serao e Giovanni Alfredo Cesareo. Con “L’illusione” del 1891 De Roberto segna l’inizio della combinazione (poi passaggio) fra Verismo e indagine psicologia e dà avvio a quello che sarà poi battezzato il ciclo degli Uzeda. seguiranno I Viceré (1894), considerato il suo capolavoro, e quindi L’imperio (pubblicato postumo nel 1929). De Roberto approfondì inoltre la filosofia del Positivismo in numerosi saggi, sia di argomento letterario (Leopardi, 1898; L’arte, 1901), sia dedicati, con taglio prevalentemente scientifico, alle problematiche dell’amore: La morte dell’amore (1892), L’amore. Fisiologia, Psicologica. Morale (1895) e altri. Allo scoppio della Prima guerra mondiale De Roberto fu un acceso interventista (come mostrano gli articoli in Al rombo del cannone, 1919), salvo poi pentirsi della scelta e rivedere le proprie tesi nel racconto La paura, del 1921, in cui fornì una rappresentazione tragicamente realistica della vita in trincea. Nel 1920 uscirono altri due volumi di racconti: La cocotte e Ironie. De Roberto morì a Catania nel 1927. Postumo uscì il volume di scritti critici da lui affettuosamente dedicati all’amico Verga, dal titolo Casa Verga e altri saggi verghiani (1964). TRAMA: un gruppo di soldati italiani provenienti da varie regioni è bloccato in una trincea sotto il tiro di un cecchino austriaco che impedisce loro di uscire allo scoperto. L’ufficiale Alfani, un uomo sensibile ai sentimenti e alle paure dei suoi soldati, deve però mandarne fuori uno alla volta per raggiungere un posto di vedetta sguarnito. Vediamo così sfilare e morire uno ad uno i suoi uomini. Ognuno di loro racconta in dialetto il proprio terrore. L’ultimo dei soldati prescelti per la missione è Morana, un ragazzo molto giovane che rompe la folle corsa verso la morte rifiutando il compito assegnato e scegliendo il suicidio piuttosto che piegarsi alla logica del massacro. AMBIENTAZIONE: il racconto è ambientato durante la Prima Guerra mondiale (1915-1918) in un avamposto italiano. PERSONAGGI: Protagonista: il tenente Alfani, che ha l’ordine di far uscire i soldati ad uno ad uno per presidiare un posto di vedetta; Aiutante del Protagonista: il sergente Borga; Antagonista: Morana è un ragazzo molto giovane che rompe la folle corsa verso la morte rifiutando il compito assegnato e scegliendo il suicidio piuttosto che piegarsi alla logica del massacro; Altri personaggi: i soldati Caletti, Visentini, Maramotti, Gusmaroli, Zocchi, Ricci; Oggetto: il destino inesorabile. STILE: Lessico: il panico è raccontato dai dialetti regionali dei soldati mescolato alla lingua italiana. Sintassi: si utilizzano i dialoghi e solo raramente il discorso indiretto; lo stile è essenziale, semplice, duro ed estremamente realistico, privo di commenti. De Roberto utilizza una scrittura priva di falsi moralismi e di retorica. Voce narrante: il protagonista, il Tenente Alfani, funge da narratore. Struttura: la struttura narrativa possiede una forte impostazione da teatro classico con un’unità di tempo e di luogo. TEMATICHE: le tematiche dell’opera, oltre alla guerra che costituisce il tema principale del racconto sono : (i) la centralità assegnata all’ufficiale e l’affratellamento ai suoi uomini nel sacrificio; (ii) la moltiplicazione dei dialetti parlati dai diversi fanti a seconda della regione d’origine; (iii) l’importanza del regolamento : il tenente Alfani per rispettare la consegna di non lasciare mai sguarnito il posto di vedetta, è costretto a inviare fuori dai camminamenti, uno dopo l'altro, i propri soldati nel tentativo di raggiungere la postazione; (iv) il colpo di scena finale con il personaggio Morana che si rifiuta di eseguire l’ordine. Un’altra tematica centrale è l’inesorabilità del proprio destino che porta alla paura: i soldati, uno alla volta, muoiono sotto i colpi di un cecchino silenzioso, invisibile, implacabile. È una minaccia impossibile da contrastare come da evitare, poiché la disobbedienza agli ordini è diserzione: i soldati si trovano così costretti a scegliere tra la morte come
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