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SCHEDA LIBRO SU " I CAVALIERI DELLA TAVOLA ROTONDA" DI MINO MILANI, Guide, Progetti e Ricerche di Italiano

SCHEDA LIBRO SU " I CAVALIERI DELLA TAVOLA ROTONDA" DI MINO MILANI. All'interno del documento sono presenti la trama, riflessione sul titolo del libro/ sulla fabula e l'intreccio, gli spazi in cui è ambientata la vicenda, il tempo, il narratore, i personaggi principali, le citazioni chiave, i temi, il messaggio che lo scrittore vuole comunicare al lettore, il giudizio,l'intervista all'autore, due messaggi che ho scritto a due personaggi a mia scelta

Tipologia: Guide, Progetti e Ricerche

2019/2020

In vendita dal 02/10/2021

giuliasca2004
giuliasca2004 🇮🇹

4.5

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Scarica SCHEDA LIBRO SU " I CAVALIERI DELLA TAVOLA ROTONDA" DI MINO MILANI e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Italiano solo su Docsity! SCHEDA LIBRO - Titolo: | cavalieri della Tavola Rotonda - Autore: Mino Milani - Casa editrice: Mursia - Annodi pubblicazione: 1993 - Brevi notizie sull'autore: Mino Milani è un giornalista, scrittore, fumettista e storico italiano. Nasce a Pavia il 3 febbraio 1928. Si laurea il lettere moderne nel 1950 e comincia a scrivere i primi racconti sul Corriere dei piccoli del 1953. La sua produzione letteraria per ragazzi è talmente vasta che dovrà adottare i due pseudonimi Piero Selva ed Eugenio Ventura per alternare un po' le firme. Nel 1972 nasce il Corriere dei ragazzi, più legato all'attualità e rivolto principalmente ai lettori adolescenti. Milani è tra gli scrittori più importanti sia attraverso articoli sia con racconti illustrati e fumetti. | più popolari di questo periodo sono la serie "Il maestro", una ventina di episodi realizzati a fumetti a partire dal 1974. Continua anche negli anni Novanta la creazione di libri per ragazzi, con Mursia, Piemme ed Einaudi. Per "L'ultimo lupo" (Il battello a vapore, Piemme, 1993) riceve i premi Andersen e Bancarellino. Nel 2008 è tra i principali festeggiati nell'ambito della celebrazione dei cento anni del fumetto italiano e del Corriere dei piccoli, e nel 2009 riceve il prestigioso riconoscimento di "Eroe del fumetto" a Cartoomics. - Genere: fantastico TRAMA Pendragon, il re di Longres e della Bretagna, durante la notte della Candelora consegnò il suo primo figlio Arturo al più grande di tutti i maghi, Merlino: quest'ultimo, conoscendo il futuro, sapeva che re Pendragon e la regina Igraine sarebbero morti presto, lasciando loro figlio in tenera età. In seguito ci furono quindici anni di guerra per la successione al trono perché nessuno sapeva della nascita del legittimo erede e tutti aspiravano a prendere il potere. Il piccolo venne allevato da una famiglia benestante e all'età' di quattordici anni dimostrò di essere il re compiendo un'impresa incredibile: estrasse da una grande roccia la spada che solo il legittimo sovrano di tutta la Britannia sarebbe stato in grado di prendere. Arturo passava molte giornate con Merlino nel castello di Camelot dove, dopo un breve periodo di guerra, finalmente regnava la pace. A quarant'anni sposò Ginevra, figlia di Leogredance, re di Cameliard, che gli regalò la grande Tavola Rotonda, simbolo di parità' tra coloro che sono ammessi a sedervi intorno. Intanto Morgana, la fata sorella di Arturo, che era la regina di un piccolo reame del Nord, viveva nel castello del re ed era molto dispiaciuta delle nozze del fratello con Ginevra, della quale era molto gelosa perché prima che lei diventasse regina, era la dama più potente e temuta di tutta la Britannia. Con l'aiuto di due sagge fate, rinchiuse Mago Merlino all'interno di una grotta nella quale morì e grazie a Mordred,un fidato cavaliere del re e un membro dei cavalieri della Tavola Rotonda, si impadronì del regno. Egli era figlio di Lot, il re ucciso da Artù molti anni prima; quando scoprì che lui era il responsabile della morte del padre, decise di vendicarsi. Durante la battaglia fu colpito gravemente da Artù ma egli riuscì ugualmente a provocargli una grave ferita che lo portò alla morte. Alla dolorosa notizia, Ginevra diventò monaca nel convento di Almesburgo. *Alla fine del romanzo fu svelata l'identità del narratore: si trattava di Wiligelmo, un menestrello, che raccomandò tutti i lettori di non dimenticarsi di lui e della pietosa morte di Re Arturo. TITOLO DEL LIBRO Il titolo del libro allude ai cavalieri di rango più elevato della corte di re Artù. Egli riunì intorno alla Tavola Rotonda i più valenti e coraggiosi per instaurare un regno di giustizia e di pace. Ogni cavaliere doveva giurare di combattere i prepotenti, prendere parte solo a missioni nobili, non uccidere senza motivo, non tradire, non battersi mai per cause ingiuste o per trarre profitto personale, mantenersi puro di cuore e di spirito, amare fedelmente una sola donna per tutta la vita. Essa era a forma di cerchio e come il cerchio era perfetto, così perfetti erano i cavalieri che sedevano sugli scranni, e poiché norma di perfezione era l'uguaglianza, sulla Tavola Rotonda non vi erano posti d'onore e la perfezione era uguale in tutti. | seggi della tavola erano centocinquanta ma essi non furono mai riempiti tutti, perché essi giunsero a un massimo di centoquaranta. Con il passare degli anni, perirono tutti i cavalieri tranne Lancillotto che, vedendo gli scranni tutti vuoti, si commosse e decise che nessuno si sarebbe mai più seduto sulla Tavola. Con le sue stesse mani diede fuoco al castello che in breve rovinò, seppellendo sotto le sue macerie la Tavola Rotonda. SPAZIO La vicenda è ambientata principalmente presso il castello di Camelot, dove si trova la Tavola Rotonda, in una vasta pianura nella quale l'erba era gialla e avvizzita e i cespugli d'erica sembravano macchie di sangue e in un grande lago d'acqua limpida, protetto dalla dama del Lago. Altri luoghi meno importanti in cui si svolge la vicenda sono la città di Camelot, il Castello delle Nebbie di Eloisa, il reame di Cameliard, il castello di Ser Meliagrance, il castello di re Caradoc, il rifugio segreto della Dama del Lago e il convento di Almesburgo. TEMPO La vicenda è ambientata tra la fine del V secolo e l'inizio del VI secolo, quindi nel Medioevo. L'epoca in cui è ambientato il romanzo è chiara grazie alla presenza di cavalieri, menestrelli, campi di battaglia, castelli, armi, sovrani,cavalli... La storia dura una vita. FABULA E INTRECCIO La storia inizia con la descrizione del cielo: "Il sole era apparso tra le nubi con raggi che avevano il colore del sangue. | lupi ululavano dal profondo della foresta. Prese a piovere. Gli abitanti di Camelot non avevano mai visto una cosa tanto straordinaria e pregavano che Dio li proteggesse dalle streghe e dai maghi: era la notte della Candelora”. Re Pendragon, grifoni e insidiosi come serpenti. Vincerà, ma la sua sarà un'amara vittoria perché nell'ultima battaglia morirà per mano di un giovane traditore in una vasta pianura che egli gli aveva mostrato dopo quell'incubo spaventoso. AI centro della pianura si trovava una grande roccia grigia, nella quale Merlino scrisse questa frase che Artù scoprirà solo poco prima della sua morte. Appena scoprì che destino lo attendeva, non si fece intimorire e combatté contro Mordred con tutte le sue forze, riuscendo ad ucciderlo. Ma anche l'altro cavaliere riuscì a ferilo gravemente, portandolo alla morte. Artù crebbe come un ragazzo qualunque sino a quando, ormai giovinetto, estrasse in modo prodigioso la spada dalla roccia in cui era conficcata. Davanti alla cattedrale di Londra era infatti misteriosamente comparsa una roccia che imprigionava un'incudine nella quale era posta una spada. Intorno all'arma c'era una scritta in lettere d'oro: "Chi trarrà la spada l'incudine dalla pietra è legittimo re nato di tutta la Britannia". Da quel momento la sua vita cambiò radicalmente: visse nel castello di Camelot insieme alla regina Ginevra e a mago Merlino grazie al quale fondò l'ordine della Tavola Rotonda. TTEMI | temi sono principalmente due: la saggezza e la parità tra i cavalieri. Il primo si trova alla base del governo di re Artù.* Infatti senza la capacità di seguire la ragione nel comportamento e nei giudizi, dell'equilibrio e della prudenza nel distinguere il bene e il male, nel valutare le situazioni e nel decidere e nel parlare e nell'agire,non si può essere in grado di governare su un popolo. LLa aavola rotonda fu una straordinaria innovazione: invece di sedere a capotavola e imporre la propria volontà, Re Artù si mise alla pari dei suoi cavalieri, facilitando così lo scambio di opinioni e idee fra i membri del gruppo e garantendosi la disponibilità, ogni volta che fosse necessario, delle competenze specifiche di ciascun cavaliere.Quindi il sovrano non si mostrò superiore rispetto ai suoi fedeli compagni: tutti appartenevano allo stesso rango sociale. Altre tematiche importanti sono l'amicizia, l'amore e la famiglia ma anche l'odio e la gelosia. MMESSAGGIO Secondo me il messaggio dell'autore è che non bisogna confidare solo sulle proprie forze fisiche, ma soprattutto sulla mente, perché non vi è forza senza saggezza, e la mente non deve essere meno pronta del braccio. GGIUDIZI o 9Mi è piaciuto molto questo romanzo soprattutto per il linguaggio molto semplice e scorrevole. Sebbene sia ambientato nel Medioevo, riporta tematiche che sono molto importanti anche al mondo d'oggi, come l'amicizia, l'amore e la famiglia. Dimostra che bisogna sempre essere pronti ad aiutare il prossimo o qualcuno in difficoltà. Ill testo coinvolge il lettore al punto che gli interventi magici, gli incantesimi, le impres degli eroi sembrano ver e si riesce a immedesimarsi bene all'intero del romanzo e nei personaggi. IINTERVISTA ALL'AUTORE - Per quale motivo hai deciso di concludere il romanzo con la morte del protagonista (quindi senza lieto fine)? - Esistono molte versioni della storia di Re Artù, ma questo romanzo presenta una trama completamente diversa dalle altre, con nuovi personaggi e nuovi avvenimenti: da dove hai preso l'ispirazione per riscrivere la vicenda dei cavalieri della tavola Rotonda? MESSAGGI A DUE PERSONAGGI A MIA SCELTA Caro Lancillotto, Hai deciso di vivere il resto della tua vita come un eremita in penitenza e di rinunciare all'amore che provi per Ginevra. Questa tua scelta è stata da una parte nobile perchè hai rinunciato alla tua vita precedente di cavaliere piena di violenza, guerra e morte per espiare i tuoi peccati, ma dall'altra, non potrai più dedicare la tua vita alla difesa dei deboli e degli innocenti come i valorosi uomini al servizio di re Artù. Spero che questo drastico cambiamento all'intemo della tua vita possa aiutarti a capire cosa desideri realmente: l'amore della regina e l'aiutare i cittadini o la preghiera. Cara Ginevra, La morte del re ti ha portato a condurre una vita di preghiera e ti sei allontanata dal castello, da Camelot e dagli ambienti in cui hai conosciuto valorosi cavalieri disposti a sacrificare la vita per la loro regina e in cui hai trascorso momenti stupendi. Penso che la tua scelta sia stata molto condizionata dalla paura ma soprattutto dal dolore che ti ha inflitto la morte di tuo marito. Inoltre, sei stata costretta a rinunciare alla profonda amicizia che nutrivi per Lancillotto e Wiligelmo. Sei una donna forte e valorosa e spero che un giorno lascerai il convento per tornare a Camelot e riprendere il trono .
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