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Scheda relativa a "Il processo" di F. Kafka, Dispense di Lingue e letterature classiche

Scheda di analisi e recensione.

Tipologia: Dispense

2023/2024

Caricato il 18/01/2024

kevin-dimaio
kevin-dimaio 🇮🇹

14 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Scheda relativa a "Il processo" di F. Kafka e più Dispense in PDF di Lingue e letterature classiche solo su Docsity! SCHEDA DI LETTURA TITOLO: Il processo AUTORE: Franz Kafka GENERE: romanzo distopico TRAMA: Una mattina Josef K., procuratore di una banca a Praga, trova alla porta del suo appartamento due uomini che lo dichiarano in arresto, senza tuttavia porlo in stato di detenzione. K., dopo aver pensato inizialmente a un errore o a uno scherzo, scopre di essere realmente imputato in un processo. Dapprima tenta di affrontare la macchina processuale con la logica e il pragmatismo che gli derivano dal suo lavoro presso la banca. Tuttavia, tempi e modalità di svolgimento del processo, né altri aspetti del suo funzionamento, non vengono mai pienamente rivelati all'imputato, neppure nel corso della sua deposizione presso il tribunale. A K. non verrà mai comunicato il motivo della sua accusa. Dietro consiglio dello zio, K. affida a un avvocato il mandato di difenderlo. Pur rassicurando K. in merito all'impegno profuso per il suo caso, l'avvocato pare tuttavia procedere con la medesima opacità che è propria del tribunale incaricato (il quale si trova nella mansarda di un palazzo malandato). K. decide infine di rimuovere il mandato all'avvocato, ed entrerà anche in contatto con un pittore, Titorelli, che sembrerà prodigarsi a suo vantaggio, anche in questo caso però senza effetti tangibili. Dopo aver avuto un improvviso colloquio con un sacerdote (il quale afferma di lavorare anch’egli per il tribunale, così come tutte le persone che K. ebbe incontrato) il protagonista viene prelevato da due agenti del tribunale e condotto in una cava, dove viene giustiziato con una coltellata. K. muore in conseguenza di una condanna inflittagli da un tribunale che non lo ha mai informato in merito alla natura delle accuse a suo carico, e che non gli ha mai fornito alcun riferimento per attuare una vera difesa. PERSONAGGI PRINC Josef K.: il protagonista del romanzo, il cui cognome non viene mai rivelato, è un importante procuratore di una banca di Praga. Sul suo aspetto fisico non vengono espresse numerose caratteristiche, a parte il fatto che sia alto e magro, coi capelli neri. Neppure sul suo carattere viene eseguito un “ritratto in posa”, infatti molte informazioni sul suo modo di pensare e trattare con la gente emergono dalle sue azioni in tutto il libro. Da queste osservazioni risulta essere un uomo insolitamente calmo, diffidente ma cordiale verso le persone che conosce. Se all’inizio sembra non interessarsi molto al suo processo, il quale inizia però a influire sulla sua vita quotidiana e sulle persone che conosce, subito dopo aver ingaggiato l’avvocato sotto consiglio di suo zio, se ne interessa quasi ossessivamente, tanto da trascurare il suo lavoro per quanto gli è possibile. È consapevole della sua ignoranza in questione all’accusa, giudice e andamento del processo, dato che nessuno sembra fornirgli informazioni precise, e proprio alla fine del romanzo si ritrova in una situazione analoga all’inizio: due uomini alla porta che lo accompagnano da qualche parte, solo che all’inizio K. oppone resistenza perché all’oscuro della situazione nella quale si trova, mentre alla fine non oppone più alcuna resistenza, sebbene la quantità di informazioni che possiede sia sempre nulla, ma capisce che ormai, dopo un anno, non ci sia più nulla da fare a parte accettare la sua sentenza. Zio: lo zio di K. Appare per quasi metà di tutto il romanzo, dal momento in cui viene a sapere del processo del nipote fino a quando lo presenta all’avvocato suo amico. Sembra averlo molto a cuore e spera che la situazione nella quale si trova si risolvi immediatamente. È un uomo più logorroico del nipote, e spesso irascibile. Avvocato: dell’avvocato ingaggiato da K. sotto “costrizione” dello zio non si sa quasi nulla, a parte il fatto che, nonostante sia vecchio e malato, abbia seguito numerosissimi processi, sia comuni che come quelli di K. (questa distinzione è l’unico riferimento alla stranezza del processo del protagonista), ma non sembra aver mai riportato numerosissimi progressi, come il commerciante Block confiderà a K., e perciò quest’ultimo si convincerà a ritiragli il mandato e a fare da sé. Leni: è la cameriera dell’avvocato. Prova a sedurre tutti i suoi clienti, e così fa con K., il quale però la respingerà. Fornirà, così come altri, informazioni a K. sulle procedure che ci sono in ogni processo, e cercherà anche di ammorbidire il rapporto tra egli e l’avvocato. Commerciante Block: è un cliente dell’avvocato che K. incontra per caso durante un appuntamento. Block rivela a K. di stare un processo che va avanti da 5 anni, ma senza grandi risultati, e che per questo ha assunto altri avvocati e funzionari legislativi che possano aiutarlo. Per questo non è visto di buon occhio dall’avvocato, il quale però l’ha reso come suo schiavo, e darà dimostrazione di ciò proprio la sera dell’incontro con K., facendolo inginocchiare a sé per poi rivelargli che abbia perso la causa. Pittore Titorelli: K. viene a contatto con Titorelli tramite un cliente venuto in banca e dichiaratosi a conoscenza del processo, e intento ad aiutarlo fornendogli proprio l’indirizzo del pittore. Titorelli ha legami col tribunale perché dipinge giudici, e rivela a K. di poter fare in modo che venga assolto con 3 opzioni differenti: l’assoluzione vera, l’apparente e il rinvio. Rivela che in realtà egli può operare solo le ultime 2 opzioni, e mostra a K. vantaggi e svantaggi. Dopo averlo congedato lo invita a fargli sapere al più presto la sua scelta, ma di lui non si sa più nulla. Sacerdote: è uno degli ultimi personaggi con cui K. ha a che fare, e si scopre che anch’egli lavora per il tribunale, essendo un sacerdote carcerario. Sarà lui a rivelargli che il processo sta andando male, e in occasione di quel loro unico incontro gli racconterà una parabola, sostenendo che faccia parte anch’essa del processo. I due discuteranno su tutte le varie interpretazioni della storia, e alla fine il sacerdote lo lascerà andare facendogli capire che in fondo, lui non è mai stato realmente trattenuto, un po’ come nella storia raccontata poco prima. INQUADRAMENTO CRONOLOGICO E SPAZIALE: siamo a Praga (certamente non la zona più agiata, considerando le descrizioni fatte dei vari luoghi che K. scopre), si pensa tra il XIX e il XX secolo. STILE: Sintatticamente il romanzo è lineare e le frasi di semplice costruzione, prevale la paratassi, anche se il ritmo risulta talvolta lento. Il narratore è esterno con focalizzazione esterna, in quanto sembra possedere le stesse conoscenze di K., e non preannuncia mai eventi futuri.
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