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Schedatura Bianca come il latte rossa come il sangue, Sintesi del corso di Italiano

schedatura dettagliata del libro di alessandro d'avenia bianca come il latte rossa come il sangue

Tipologia: Sintesi del corso

2016/2017

Caricato il 30/04/2017

Nonsochenomeusare02
Nonsochenomeusare02 🇮🇹

4.9

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Scarica Schedatura Bianca come il latte rossa come il sangue e più Sintesi del corso in PDF di Italiano solo su Docsity! Schedatura de “Bianca come il latte Rossa come il sangue” Alessandro D’Avena Bianca come il latte Rossa come il sangue Milano 2010 Mondadori Carlo Simbola 1° E Riassunto del contenuto: Leo è un ragazzo di sedici anni, che ha le passioni di tutti i ragazzi della sua età: calcio, motorino, musica e amici; frequenta il Liceo Classico, ed è proprio grazie a questo, che si innamora di una ragazza di nome Beatrice, pur non avendole mai parlato. Il ragazzo vede Beatrice tutti i giorni alla fermata dell’autobus, è bella , ha lunghi capelli rossi come il fuoco e grandi occhi verdi. Le ore che trascorre a scuola per lui sono uno strazio e non è interessato a nessun argomento trattato dai professori. Nella vita di Leo ci sono diversi amici, importanti per lui, tra essi c’è Silvia, la sua migliore amica che in realtà è innamorata di Leo, sempre carina, lo aiuta ed è la sua confidente e poi Niko, il suo caro amico. Ruolo importante lo svolgono anche i genitori di Leo che lo aiuteranno durante il corso dell’anno scolastico, manifestandogli costantemente il loro supporto. Durante una noiosa mattinata scolastica come tante, giunge un insegnante nuovo, supplente, che insegna le materie di storia e filosofia. Leo all’inizio si comporta con lui come con tutti gli altri professori, non gli dà peso, ma ben presto si rende conto che questo professore è completamente diverso dagli altri. Adora il suo mestiere e adora insegnare ai propri alunni ciò che a lui piace e ciò che conosce alla perfezione. Leo lo chiama il Sognatore. Il ragazzo dopo un paio di giorni inizia a non vedere più Beatrice alla fermata dell’autobus e comincia a preoccuparsi, finche Silvia non gli dice che Beatrice sta male e che è ricoverata in ospedale. Leo decide di fare un’azione buona e decide di donarle il sangue, il colore rosso contrapposto al bianco che corrisponde alla malattia di Beatrice. Il padre di Leo non trascorre molto tempo con il figlio ma accompagna e sostiene il figlio a donare il sangue alla sua coetanea malata di leucemia. In seguito alla donazione di sangue, il ragazzo raggiunge gli amici alla partita di calcio e gioca con loro, ma invece di rendersi conto che il loro amico non si è sentito bene per via della donazione di sangue, lo rimproverano di aver fatto perdere l’intera squadra e lo fanno sentire inutilmente in colpa. Leo decide poi di scrivere una lettera a Beatrice, ma non riesce a spedirla, perchè mentre è in motorino, viene investito da una macchina e viene ricoverato in ospedale. Durante il soggiorno in ospedale scopre che Beatrice è ricoverata nello stesso ospedale ma non riesce a cominciare a scrivere la sua storia, non ha più paura del bianco delle pagine. Ha vissuto, ha amato, ha perso. Ha scritto la sua vita con il rosso della passione e del coraggio. E’ pronto a continuare a vivere…. Genere del libro: E’ un romanzo, un libro intimo, racconta i pensieri le emozioni, le paure di un adolescente, è in fondo un percorso di vita. Noi siamo testimoni del percorso di crescita di un adolescente, dei suoi dubbi, delle sue paure, delle sue speranze, disillusioni. Spazio Ambientale: Gli spazi in cui si svolgono le vicende narrate sono: la scuola, la casa di Beatrice, la casa di Silvia, la casa di Leo, il campo da calcetto, l’ospedale. L’umore dei personaggi varia spesso in base al luogo in cui ci si trova. Come accade per esempio a Leo che a scuola si sente malissimo perché dice che è come una gita allo zoo: “ i prof, una specie protetta che speri si estingua definitivamente... Poi qualche test ingresso per verificare il livello di partenza di ciascuno. E dopo questa calorosa accoglienza … l’inferno: ridotti in ombre e polvere.” Mentre la felicità che prova a casa di Beatrice dove sono solo lui e la persona che ama di più al mondo. La maggior parte dei luoghi che sono stati descritti nel romanzo sono reali, oppure sono i luoghi in cui desidera andare con Beatrice. Spazio temporale Il romanzo è ambientato nei giorni nostri e la storia si svolge durante l’anno scolastico, per concludersi all’inizio di quello successivo. Il finale è rappresentato da una lettera inviata dal professore ( il Sognatore) al protagonista che ha messo per iscritto la storia, facendola diventare un romanzo. La narrazione procede velocemente, senza tempi morti. Alcune vicende, come la morte di Beatrice, sono solamente accennate e potrebbe sembrare che siano trattate in maniera troppo superficiale ma, a mio avviso, l’accenno serve a non concentrare l’attenzione solo sulla morte ma a sottolineare la necessità di andare avanti e vivere la vita in maniera intensa. Temi principali Il professore insegna ai suoi allievi che gli uomini non sono come gli animali, sono liberi, possono scegliere, possono sognare e realizzare i loro desideri. E anche se durante il cammino si prendono delle bastonate non bisogna avere paura di sognare. Perché la storia è stata realizzata proprio da uomini che non hanno avuto paura di realizzare i loro progetti, ma che hanno osato. I sogni però si rivelano a poco a poco, spesso in maniera diversa da come li avevamo progettati. L’importante è continuare a crederci, senza sprecare tempo inutilmente ma perseguendo i propri obiettivi. Perché la vita non è mai banale e non va sprecata perché alla fine ci riserva sempre delle sorprese, a volte belle, altre volte un po’ meno. Personaggi Leo: Leo un sedicenne come tanti,trascorre le sue giornate vivendo in completa simbiosi con il suo ipod , la sua chitarra, la sua migliore amica Silvia..pomeriggi interi passati a studiare con lei, pranzi veloci al Mac con Niko, gli occhi incollati di frequente allo schermo del pc ... Non crede nei sogni, nella scuola, nè tantomeno nel suo prof di filosofia, che definisce "il sognatore" per i suoi continui discorsi profondi ma di cui poco afferra il senso. Inseguendo continuamente i suo sogni, scopre che il suo desiderio non è altro che stare per sempre al fianco di Beatrice, la ragazza dai capelli rossi che incontra quotidianamente alla fermata dell'autobus. Per lei darebbe la vita, tant'è vero che quando scopre che è malata di leucemia, si offre per la trasfusione di sangue e successivamente trascorre molti pomeriggi a casa sua proponendole di volta in volta attività diverse, affinché possa tirarla su di morale. Leo ha due diversi colori con cui vede la vita: il rosso, per l'appunto, che rappresenta la passione, l'amore, il colore del sangue, ma soprattutto la sua amata Beatrice, che paragona ad una stella rossa difficile da raggiungere; il bianco, ovvero il nulla, il silenzio, la privazione, l'assenza, la perdita. Dopo la morte di Beatrice, e un periodo di continuo senso di angoscia e rimorso, torna in "vita" quando scopre che la sua metà è al completo con a fianco Silvia, la sua migliore amica, che da sempre lo ha amato in silenzio, aspettando che sia proprio Leo a capirlo. Plausibile il rapporto che c'è fra lui e Niko. La classica amicizia fra due ragazzi 16enni e pieni di ormoni. Che non si perdono più di tanto a filosofeggiare, che vivono la vita a botte di gol e motorini. Un amicizia fatta da due ragazzi che si incontrano e si scontrano, che si capiscono e si fraintendono. Un amicizia da banco di scuola e che cambia e ti cambia con il tempo. Silvia è l’amica per eccellenza. Quella con cui puoi parlare, che ti da i consigli giusti, che ti capisce al volo. Ma Silvia è anche quella che ama in silenzio, che si accontenta di ascoltarti parlare di un’altra pur di non perderti. Quando non riuscirà più a nascondere i suoi sentimenti ci insegnerà che bisogna avere il coraggio di dire ciò che si prova, senza continuare a ingannare chi ti sta accanto, pur correndo il rischio di restare soli. Il professore, definito il Sognatore, è un ragazzo giovane. Si presenta a scuola in giacca e camicia, con i capelli neri, gli occhi neri profondi, gli occhiali sempre neri e il naso troppo lungo. Dall’aspetto sembra un tipo 2. Malattia; 3. Morte; 4. Rinascita. Che cosa è l’amore? L’amore è rosso, blu, giallo, rosa,… l’amore è di ogni colore, l’amore è il carburante che ci fa vivere, è il filtro con il quale possiamo vedere una giornata grigia, nuvolosa, bella con il cielo limpido. L’amore è bello. Per Leo ha i capelli rossi e gli occhi verdi, per ognuno di noi è diverso. L’amore di Leo si chiama Beatrice, lo fa stare bene, gli sta vicino e lo aiuta nelle difficoltà. E’ quella droga da cui non riesce a staccarsi, la deve vedere ogni giorno perché se no si sente male. Personalmente penso che questo amore sia impossibile per noi adolescenti di questo tempo. D’Avenia è stato bravo a immergersi nel ruolo di un adolescente. Ma questo amore mi sembra troppo grande, ingombrante, assoluto. Forse è un amore troppo “adulto”. La malattia Beatrice si ammala. La malattia è brutta, triste, impietosa. Ci fa riflettere su cose a cui non vorremmo pensare. Domande che ci spaventano. Perché lei si ? Quando moriremo? Saremo vecchi? Tuttora non sappiamo ancora quante malattie esistano e non sappiamo neanche curarle tutte. Leo non si capacita dell’ingiustizia, della banalità, della casualità, della malattia. Ma in questo rappresenta tutti noi, indifesi ed impauriti davanti a ciò che non possiamo prevedere. Ma possiamo andare avanti e soprattutto continuare a sognare. Solo sognando possiamo sconfiggere la paura del vuoto. La morte La morte è un sinonimo di fine. La morte è buio, è irreparabile. Una parola che non si potrà più dire, una mano che non si potrà più stringere, un sorriso che non si potrà più condividere. Un vuoto. Ma questo vuoto lo possiamo colmare con i ricordi, belli, brutti, felici e buffi. Certo bisogna avere la forza di superare il senso di “buco nero” e colmarlo con tutto ciò che di positivo ci è rimasto. Leo riesce a superare la morte di Beatrice quando capisce che la vita non deve essere sprecata. Il suo amore, la sua passione, non sono stati vani, ma gli hanno insegnato a vivere, a lottare. Mi è piaciuto davvero tanto il personaggio di Beatrice, a cui è stato dato poco spazio ma abbastanza
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