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schede libro di chimera e come un romanzo, Dispense di Italiano

scheda libro dettagliata con riferimenti al testo e commento

Tipologia: Dispense

2021/2022

Caricato il 28/06/2024

leti-lombardi
leti-lombardi 🇮🇹

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Scarica schede libro di chimera e come un romanzo e più Dispense in PDF di Italiano solo su Docsity! LA CHIMERA La chimera è un famoso romanzo scritto da Sebastiano Vassalli nel 1990 e pubblicato dalla casa editrice Einaudi. La protagonista indiscussa della storia raccontata dall’autore è Antonietta, che verrà accompagnata durante tutto il corso della vicenda da personaggi secondari come: I coniugi Nidasio (Francesca e Bartolo), I comari, il Vescovo Bascapè, il Teresina Barbero, Il Caccetta, Biagio Don Teresio, Don Michele, l’inquisitore, Gasparo e il Boia (Bernardo Sasso). L’undici settembre del 1610 sul colle, presso un paese della Bassa in provincia di Novara, venne bruciata la “strega di Zardino”. La ragazza, che quando venne uccisa aveva all’incirca vent’anni, era stata battezzata con il nome di Antonia, dalle suore del convento di Novara, davanti al quale era stata abbandonata appena nata. Era vissuta a Casa Pia fino ai dieci anni, quando i coniugi Nidasio l’avevano adottata e portata con loro a Zardino. In questo piccolo paese, dove la ragazza trascorse la sua adolescenza, vigevano la superstizione e i pettegolezzi delle comari, che per alcuni suoi atteggiamenti e per la sua spiccata bellezza la accusarono subito di essere una strega, essendo subito mosse dall’invidia. Queste infatti accusarono proprio la giovane Antonietta e le sue arti magiche, di innumerevoli strani fatti e “mali” che si stavano verificando in quel luogo, dopo il suo arrivo come: polli morti, bambini afoni e vitelli nati deformi. Tali teorie vennero poi appoggiate e rafforzate da Don Teresio e da un numero sempre più grande di persone, quando scoprirono che la ragazza era stata trovata più d'una volta di notte presso un colle, da tutti ritenuto il colle del Diavolo. Quindi, pensando che lei fosse in combutta con il diavolo, venne aperto un processo che portò poi alla sua congiura, anche se il reale motivo per cui girovagava durante la notte era incontrare il suo amante, il camminante Gasparo. Nel tribunale in cui Antonietta verrà rinchiusa, prima del giorno del giudizio, ella subirà torture di diverso genere, non solo fisiche ma anche psicologiche. Alla fine di diversi incontri l’inquisitore Mamini giudicherà Antonietta colpevole accusandola di essere una strega, portando così alla sua morte. Personalmente questo romanzo non è stato molto di mio gradimento, in quanto preferisco romanzi con una narrazione più continuativa, senza troppe digressioni storiche e descrittive che in quest’opera sono invece molto presenti, quasi come se fossero l’elemento principale. Questo romanzo, infatti, ha un ritmo molto lento per via di tutte le sequenze descrittive e delle precisazioni storiche e questo mi ha reso più difficile una lettura continuativa e in alcuni casi mi ha fatto perdere totalmente il filo del racconto. Mi ha invece interessato il discorso sui processi di stregoneria e scoprire quanto azioni semplici e normali venissero interpretate come prove di un rapporto con il Diavolo. Ciò da cui sono stata più attratta e colpita dal romanzo, però, è stato sicuramente il ruolo della donna e dei sacerdoti nel ‘600. Per quanto concerne le prime infatti, venivano concepite come deboli, inferiori e come un peso per l’intera famiglia, in quanto dovevano essere mantenute :” E perché proprio una femmina? Già le campagne pullulavano di femmine, che i contadini - disse il frate - consideravano spesso pesi inutili e ancora in alcune valli delle Alpi usavano affogare barbaramente, senza nemmeno battezzarle, appena nascevano. Mentre per quanto riguarda le figure religiose, queste rappresentavano l’essenza di tutto ciò che non avrebbero dovuto essere, commettevano di fatto violenze ed utilizzavano il proprio potere non per la società e per aiutare il prossimo, ma per trarne un vantaggio e un profitto personale. Infine, leggendo il romanzo di Sebastiano Vassalli non ho potuto fare a meno di trovare un aggancio con il libro “pilastri della terra” di Ken Follett, infatti in entrambi i libri si fa ampio riferimento alla chiesa, anche con velate accuse di corruzione e in entrambi si tratta, poi seppur con diversa importanza, del tema della stregoneria, delle pene e dei processi della chiesa. Un altro collegamento, che viene spontaneo fare è con il romanzo “i promessi sposi” di Alessandro Manzoni, non solo in quanto ambientati nello stesso periodo storico, ma anche per la presenza di ampie digressioni e di richiami alle Gride. Inoltre in entrambi i romanzi gli autori hanno voluto raccontare dei fatti accaduti a gente umile, meccanica, di poco conto e approfondire gli aspetti della vita nel seicento. Inoltre, in entrambi i racconti gli autori accompagnano per mano il proprio lettore spiegandogli ogni singolo dato e personaggio, in modo tale che ci sia una totale e sicura comprensione di ciò che si sta leggendo. Passaggi che ho trovato interessanti: “Il mondo è un gomitolo di strade e seguendole trovi tutto: vita e morte, miseria e felicità, lacrime e consolazione, avventure e amore.” “E’ l'odio puro: astratto, disincarnato, disinteressato; quello che muove l'universo, e che sopravvive a tutto. L'amore umano, tanto cantato dai poeti, a confronto dell'odio è quasi un fatto inesistente: un granello d'oro nel grande fiume della vita, una perla nel mare del nulla e niente più.” “C'era forse un senso, una ragione in tutto questo? E se non c'era, perché accadeva? Ecco, pensava: io sto qui, e non so perché sto qui; loro gridano, e non sanno perché gridano. Le sembrava di capire, finalmente!, qualcosa della vita: un'energia insensata, una mostruosa malattia che scuote il mondo e la sostanza stessa di cui sono fatte le cose.” “Continuarono tutti a vivere nella gran confusione e nel frastuono di quel loro presente che a noi oggi appare così silenzioso, così morto, e che rispetto al nostro presente fu soltanto un po' meno attrezzato per produrre rumore, e un po' più esplicito in spietatezze.”
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