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Schema intervento volontario procedura civile, Schemi e mappe concettuali di Diritto Processuale Civile

Schema/ mappa concettuale intervento volontario

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2022/2023

Caricato il 11/02/2023

giorgiabinda
giorgiabinda 🇮🇹

3.6

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Scarica Schema intervento volontario procedura civile e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Diritto Processuale Civile solo su Docsity! INTERVENTO VOLONTARIO (Art. 105 c.p.c.) Ipotesi in cui la pluralità di parti si realizza per iniziativa volontaria e spontanea di un terzo. L’art. 105 prevede 3 ipotesi di intervento volontario INTERVENTO AD EXCLUDENDUM INTERVENTO ADESIVO AUTONOMO (LITISCONSORTILE) INTERVENTO ADESIVO DIPENDENTE Ipotesi in cui un terzo fa valere in giudizio, verso tutte le parti, un diritto relativo all’oggetto o dipendente dal titolo dedotto in giudizio. Tre caratteristiche dell’intervento ad excludendum 1. Autonomia: il diritto del terzo è autonomo dal punto di vista processuale. Ciò accade nel momento in cui non sia dipendente dal diritto oggetto del processo oppure nell’ipotesi in cui sia dipendente in modo istantaneo (ovvero è immune dagli effetti della sentenza). L’autonomia si realizza nel momento in cui il terzo se non avesse partecipato non avrebbe visto pregiudicato il proprio diritto dagli effetti della sentenza 2. Incompatibilità: del diritto del terzo rispetto al diritto fatto valere dall’attore. Si verifica nel momento in cui il diritto del terzo è un fatto impeditivo o estintivo del diritto fatto valere dall’attore. Può essere anche parziale 3. Prevalenza: si determina sulla base del fatto che i soggetti abbiano o meno un dante causa comune. Se hanno un dante causa comune e il diritto è acquistato a titolo derivativo prevale il diritto acquistato per primo Ipotesi in cui un terzo fa valere in giudizio, verso alcune delle parti, un diritto relativo all’oggetto o dipendente dal titolo dedotto in giudizio. Sono le stesse ipotesi alla base del litisconsorzio facoltativo con la differenza che l’intervento avviene in corso di causa e non attraverso un unico atto introduttivo. La pronuncia relativa a una delle proposte non rileva per l’altra (il giudice può accogliere una domanda e rigettare l’altra) Ipotesi in cui il terzo interviene nel processo non per far valere un proprio diritto ma a sostegno delle ragioni di una delle parti in quanto ha interesse che nei confronti di tale parte sia pronunciata una sentenza favorevole. Questo perchè dall’esito della sentenza trae un proprio interesse. Il terzo, interventore adesivo dipendente, è titolare di una situazione permanentemente dipendente da quella oggetto del processo e di conseguenza sarebbe esposto agli effetti della sentenza relativa alla situazione sostanziale dedotta in giudizio. Il terzo decide di intervenire nel momento in cui ritiene insufficiente la difesa della parte. Si tratta sostanzialmente dell’applicazione processuale dell’azione surrogatoria. Non è possibile la separazione delle cause. La separazione è possibile se il cumulo è semplice, nel rispetto delle regole ex art. 103 co. 2 c.p.c.; non è possibile se si tratta di litisconsorzio unitario. Ipotesi di INTERVENTO INNOVATIVO in quanto è stato ampliato l’oggetto del processo. Con l’atto di intervento l’interventore propone una nuova domanda e si introduce un nuovo oggetto del processo. Ipotesi di INTERVENTO NON INNOVATIVO perchè il processo continua ad avere come unico oggetto la situazione sostanziale dedotta originariamente.
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