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Schema sulla scuola italiana, da Casati agli anni '70, Sintesi del corso di Storia Della Pedagogia

"Lezioni di Storia della pedagogia" e "Letteratura per l'infanzia"

Tipologia: Sintesi del corso

2018/2019

Caricato il 29/05/2019

maliva17
maliva17 🇮🇹

4.6

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Scarica Schema sulla scuola italiana, da Casati agli anni '70 e più Sintesi del corso in PDF di Storia Della Pedagogia solo su Docsity! LEGGE CASATI 1859in vigore dal 1861 obbligo scolas�co fino agli 8 anni • Venne chiamato prima dell’Unità d’Italia (1861) per legiferare e dare un ordinamento scolas�co a�o a dare unità culturale e poli�ca. Gli “italiani” parlavano diale� diversi tra loro e l’analfabe�smo era diffusissimo, in quanto la scuola era solo per ecclesias�ci e abbien�. • La legge era ispirata ad una concezione dell'EDUCAZIONE essenzialmente ELITARIA, privilegiando l'istruzione secondaria e superiore (universitaria), con scarso risalto a quella primaria (non a caso la legge iniziava con la disciplina dell'istruzione superiore e non, come sarebbe stato più logico, con quella dell'istruzione elementare). • Tracciava una ne�a separazione tra la FORMAZIONE TECNICA, volta a formare la classe operaia specializzata, da quella classica, di stampo UMANISTICO, volta a formare le classi dirigen�. D’altro canto, riconosceva una certa PARITÀ FRA I DUE SESSI riguardo alle esigenze dell'educazione. • L'ISTRUZIONE ELEMENTARE, a carico dei comuni, era ar�colata in due cicli biennali: uno inferiore, obbligatorio e gratuito, is�tuito nei luoghi dove ci fossero almeno 50 alunni in età di frequenza, ed uno superiore, presente solo nei comuni sede di is�tu� secondari o con popolazione superiore a 4.000 abitan�. • L'ISTRUZIONE SECONDARIA CLASSICA, l'unica che consen�va l'accesso a tu�e le facoltà universitarie, era presente in ogni capoluogo di provincia, ed era ar�colata nel ginnasio, di cinque anni, a carico dei comuni, seguito dal liceo, di tre anni, a carico dello Stato. • L'ISTRUZIONE SECONDARIA TECNICA era invece ar�colata nella scuola tecnica, di tre anni, gratuita ed a carico dei comuni, seguita dall'is�tuto tecnico, di tre anni, a carico dello Stato; l'is�tuto tecnico era diviso in sezioni, una delle quali, la sezione fisico-matema�ca, consen�va l'iscrizione alla facoltà di scienze matema�che, fisiche e naturali. • Per la FORMAZIONE DEI MAESTRI elementari furono is�tuite le scuole normali (quelle pubbliche erano 18, 9 maschili e 9 femminili) di durata triennale, alle quali si accedeva a 15 anni per le femmine e a 16 per i maschi. • "DOTTRINA RELIGIOSA": insegnata nelle scuole elementari dal maestro seguito dal parroco, nelle scuole secondarie tecniche e classiche ad un dire�ore spirituale nominato dal vescovo e nelle scuole normali; le famiglie avevano la possibilità di chiederne l'esonero. LEGGE COPPINO (1877) • OBBLIGO SCOLASTICO per almeno 3 anni e nell’anno di pausa del lavoro nei campi • Introduceva SANZIONI per chi lo disa�endeva, che non erano previste nella precedente Legge Casa� RIFORMA GENTILE (dal 1923 al 1928 Testo unico) • MUSSOLINI la definì “la più fascista delle riformefasciste” • GENTILE: Ministro dell’istruzione dal 1922 al 1924, anno delle sue dimissioni • Impose un CONTROLLO dell’intero corpo scolas�co, specie mediante gli esami per il passaggio da un grado di apprendimento a quello successivo 1 • ABOLIZIONE di consigli scolas�ci provinciali, deputa� provinciali • OBBLIGO SCOLASTICO: dal 1919 fino ai 14 anni [MAI ATTUATO] • SCUOLA ELEMENTARE: durata di 5 anni • SCUOLA SECONDARIA: fu la fascia che subì la maggiore trasformazione • Stru�ure e Metodi • Impronta più UMANISTA • Culturalmente più SELETTIVA • LIBERTÀ culturale e professionale degli insegnan�: venivano defini� i traguardi di apprendimento, ma l’insegnante poteva dunque scegliere i metodi per raggiungerlo. • Viene is�tuito un ALBO PROFESSIONALE DEGLI INSEGNANTI, i quali sono seleziona� per mezzo di concorsi pubblici; è rafforzata la gerarchia all’interno degli is�tu�: a capo di essi sono pos� DIRETTORI (per la scuola elementare), PRESIDI (per la scuola media), e RETTORI (per l’università). • Vengono is�tuite: scuole PRIMARIE ed ELEMENTARI; scuole COMPLEMENTARI per l’avviamento al lavoro; scuole MEDIE, dis�nte in tre indirizzi: is�tuto tecnico professionale (Economia e Commercio, Agraria e Scienze Sta�s�che), ginnasio/liceo classico (sbocchi per tu�e le facoltà universitarie) o scien�fico (per Giurisprudenza o Le�ere e filosofia) e is�tuto magistrale. • SCUOLE INFANTILI: vennero inserite nel sistema scolas�co; • non erano obbligatorie • erano di cara�ere RICREATIVO • SCUOLA MATERNA: era funzionale alla PREPARAZIONE per la scuola elementare e la ges�one era, fino ad allora, appannaggio di en� pubblici • Il REGIME aveva scarso interesse per l’istruzione dei bambini dai 3 ai 6 anni d’età • A par�re dai 6 anni, l’istruzione diventava fondamentale. Si creò l’Opera nazionale Balilla per l'assistenza e per l'educazione fisica e morale della gioventù (O.N.B.) 2 CORPI FEMMINILI FIGLIE DELLA LUPA: (6-8 anni) PICCOLE ITALIANE: (8-14 anni) GIOVANI ITALIANE: (14-18 anni) MASCHILI FIGLI DELLA LUPA (4-8 an i) BAL LLA: (8-14 anni) [Mosche�eri 11-14] AVANGUARDISTI: (14 -18 an i) dalla poli�ca a�va (pur senza prendere mai apertamente le distanze dal Fascismo, come per altro gran parte della classe universitaria del tempo). • Prestò giuramento di fedeltà al fascismo. Sviluppo dell’istruzione nell’Italia repubblicana • BOOM ECONOMICO: tra gli anni ’50 e ’60 • CRESCITA ECONOMICA: • marginalità dell’attività agricola • aumento del reddito medio • nuovo riassetto territoriale: • SUD NORD • CAMPAGNA CITTÀ • Ciò condusse a: crescita demografica scolarizzazione (inferiore e d’obbligo) CAMBIARE ASSETTO DELLA SCUOLA • LEONARDO SEVERI (1943): riorganizzare e DEFASCISTIZZARE la scuola sottocommissione all’istruzione, diretta da WASHBURNE (allievo di Dewey). Ebbero il compito di: • nominare nuovi responsabili all’amministrazione scolastica • reintrodurre alcune strutture democratiche e rappresentative come il Consiglio scol. Prov. 5 • Annullare provvedimenti scolastici filofascisti • Ripristinando in gran parte la riforma del ’23, lasciò invariato l’ordinamento dell’ist. Magistrale* • 1944: GUIDO DE RUGGEROMinistero della Pubblica Istruzione revisione dei programmi scolastici di ogni ordine e grado. L’obiettivo era quello di: • Formare gli italiani secondo i valori di democrazia e cittadinanza responsabile [Dewey] • Superare la svalutazione, portata da Gentile, nella formazione dei maestri • Laicizzare la scuola, non vedendo più l’insegnamento della religione cattolica come “fondamento e coronamento” degli altri insegnamenti • Sopprimere gli insegnamenti di “cultura militare”, “puericultura” e “cultura fascista” • Combattere l’analfabetismo strumentale (mancanza di strumenti base della scrittura e della lettura) e di ritorno (perdita delle competenze acquisite per mancanza di esercizio): il 13% degli italiani era totalmente analfabeta, mentre il 46,3% di alfabeti non aveva terminato il ciclo scolastico elementare. Vennero creati corsi della scuola popolare appositi. • Affinché venissero formati maestri preparati, revisionò gli istituti magistrali, inserendo materie psicologiche e pedagogiche. In seguito vennero anche implementati i tirocini • 1945: nasce L’Assemblea Costituente con l’intento di fondare il nuovo Stato Democratico su una COSTITUZIONE, entrata in vigore nel 1948 • Gli Articoli 3, 33 e 34 sono fondamentali per l’istruzione scolastica: • 33 e 34: mediano tra due modelli di rapporto Stato-cittadini, che vedono da una parte l’istruzione come pubblico servizio essenziale, dall’altra una libera iniziativa di più soggetti pubblici e privati. L’articolo 33 poneva sicuramente la scuola statale al centro (quasi supremazia) • Si è scelto un principio di libertà di insegnamento tra pubblico e privato, garantito, però, da strumenti di uguaglianza giuridica come l’ESAME DI STATO • 3: pari dignità sociale e uguale diritti, anche educativi, a tutti i cittadini • ALDO MORO: lui e i democristiani sostenevano che lo Stato dovesse istituire le scuole senza monopolio ma nemmeno per supplire alle carenze dei privati. • Molti scontri avvennero sul piano della liberta dell’insegnamento e sulla religione cattolica, la quale venne continuata ad insegnare nella scuola elementare e secondaria • Erano invece in accordo sul portare l’obbligatorietà fino ad 8 anni, a mantenere la scuola dell’obbligo gratuita e a sovvenzionare i meno abbienti meritevoli nella scuola secondaria attraverso sussidi e borse di studio • ALCIDE DE GASPERI: (1947-1962) vigeva ancora la riforma del ’23, GONELLA (mpi) • MARIA MONTESSORI rientra in Italia e venne ricostruita l’OPERA NAZIONALE MONTESSORI; il pensiero montessoriano sidiffuse parallelamente a quello delle sorelle AGAZZI • Vi era ancora la struttura scolastica a doppio binario, non tanto per dare possibilità diverse, quanto per differenziare i ceti sociali. Si distinguevano: 6 • Scuola media a carattere umanistico (l’unica ad aprire l’accesso ad ogni scuola media superiore e quindi all’università) • Scuola di avviamento professionale (agraria, industriale, commerciale, …) • Corsi di avviamento professionale • Scuola d’istruzione artistica • GONELLA volle sperimentare le CLASSI POSTELEMENTARI, affidate ai maestri, per garantire di adempiere all’obbligo scolastico soprattutto laddove non vi era la possibilità di istituire scuole secondarie e si pensò ad un doppio binario con questa soluzione e una secondaria inferiore • Riguardo gli istituti magistrali, questi vennero portati a 5 anni, come le altre scuole secondarie, integrando il tirocinio nel piano studi e dando, oltre l’abilitazione all’insegnamento, la possibilità di entrare nella nuova facoltà di Pedagogia oltre che, limitatamente, anche a Lettere e filosofia • 1951: viene approvato un disegno di legge • Il disegno, per la SCUOLA ELEMENTARE prevedeva: • L’obbligo scolastico fino a 14 anni • Nasce l’ANAGRAFE SCOLASTICA, che vigila sull’operato del punto precedente, emanando sanzioni pecuniarie per chi trasgredisce (anche i datori di lavoro) • Scuole elementari (privata o statale) anche nei luoghi dove ci siano almeno 15 obbligati, con tutte e 5 le classi • Novità era la divisione del ciclo elementare in 2 parti, sancita da un Esame di passaggio • Il disegno, per la SECONDARIA INFERIORE prevedeva: • Un compromesso tra unicità e divisione • Al ramo classico, tecnico e normale, si aggiunse l’artistico, anche se effettivamente non cambiò granché • Si risolveva il problema dell’insegnamento del latino, in quanto era previsto per tutti e tre i rami, accomunati da un programma culturale simile che permettesse il passaggio da un ramo all’altro [separazione di ceti] • ANTONIO SEGNI si occupò della preoccupante situazione dell’edilizia scolastica e lo fece in 2 fasi • ’45-47: si riparò e recuperò le aule e i locali già esistenti • Dopo il ’48: si pensò alla costruzione di nuovi edifici • Vi fu un netto miglioramento delle condizioni: si passo dalla media si 40 bambini per aula degli anni ’40 ai 25 degli anni ‘60 • GIUSEPPE ERMINI (1955) era importante formare i futuri cittadini affinchè partecipassero in maniera attiva ed intelligente alla vita dello Stato • RIPETENZE: era un fenomeno assai diffuso e in principio si cercò di combatterlo istituendo i due cicli di scuola elementare (biennio e triennio) • Dapprima, dopo l’introduzione di questa innovazione, il fenomeno diminuì 7
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