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Schemi di filosofia, rivoluzione scientifica e illuminismo, Schemi e mappe concettuali di Storia Della Filosofia

Confronti tra gli autori presi in esame nel manuale.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2020/2021

Caricato il 06/01/2021

marta8brino
marta8brino 🇮🇹

4.8

(13)

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Scarica Schemi di filosofia, rivoluzione scientifica e illuminismo e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia Della Filosofia solo su Docsity! 1 Dio Idee Dualismo mente-corpo Passioni CARTESIO Non ha creato ma ha impresso una certa quantità di movimento alla materia, mantenendola costante nel tempo. • Rappresent azioni mentali di oggetti. Dà l’immagine di un oggetto diverso da noi. • 3 generi: avventizie (dagli oggetti fuori di noi), fittizie (dall’attivit à immaginati va umana), innate (dalla nascita). • Per verificare se tra le idee ve ne siano alcune che rappresent ano necessaria mente qualcosa che esiste fuori di me, Cartesio distingue tra realtà formale dell’idea (idea considerata in quanto ente di questo mondo, l’idea è un modo di essere della nostra mente, • Esistono due generi di sostanze create: res cogitans (sostanze pensanti, dotate ciascuna di individualità coscienzale) e res extensa (sostanze corporee, parte dell’estensione). • Le idee chiare e distinte della mente e del corpo possono essere concepite l’una indipendentemen te dall’altra, si può concepire l’una senza che l’altra esista. Dio ci ingannerebbe se ci facesse concepire con tanta nettezza l’indipendenza delle sostanze, mentre in realtà avesse creato un unico ente con proprietà diverse. Per quanto distinti realmente, mente e corpo sono strettamente uniti (paradosso). • Trattato sulle passioni dell’anima (1649), tratta le passioni come un “fisico”. Diventano oggetto di scienza. • Fatto psicofisico costituito da una serie di fatti mentali, fisici, corporei concatenati. • Mappatura delle passioni: passioni primitive (meraviglia, odio, gioia, tristezza, desiderio) e passioni composte (derivate per composizione dalle prime). • È possibile dominare le passioni? Le passioni non sono nemici da combattere, sono eventi naturali e buoni. Controllare le passioni è possibile solo se si riesce a d agire sui meccanismi corporei che ne costituiscono la parte preponderante. La generosità è chiave di tutte le virtù, permette un controllo del corpo, limitandone il potere sulla mente. • La morale trova come 2 ogni idea è uguale alle altre, sono modificazio ni successive della mia mente) e realtà oggettiva dell’idea (contenuto rappresent ativo, ciò che in essa ha il ruolo di descrivere l’oggetto a cui si riferisce, rendendon e note le caratteristi che). • L’idea di Dio eccede per realtà oggettiva ogni altra idea (la mente umana finita non può rappresent are autonoma mente l’infinito), l’idea di Dio non può essere avventizia (il mondo esterno è imperfetto, non può contenere l’infinità degli attributi perfetti di fondamento una passione. 5 una tabula rasa. (L’uomo comincia ad avere idee, quindi a pensare, non appena si serve dei sensi). • Idee di sensazione (dai sensi esterni) VS Idee di riflessione (dal senso interno). Forniscono alla mente le idee semplici elementi non ulteriorme nte scomponibi li della nostra conoscenza e le idee complesse che la mente forma a partire dalle prime in 3 modi: per composizio ne, per confronto, per astrazione. Tutte le idee complesse sono però riducibili a tre tipologie: idee di 6 modo (modi semplici vs modi misti), idee di sostanza, idee di relazione. • Le parole sono segni immediati delle idee. • Il rapporto tra le idee può essere colto mediante intuizione o dimostrazi one. La conoscenza riguarda sempre le idee e mai le cose. SPINOZA • Dimostr a l’esisten za di Dio con due prove a priori e due a posterio ri. Dio è l’essere infinito, dotato di infiniti attributi . Dio è l’unica sostanz a infinita. Degli infiniti attributi di Dio, la mente umana Idee adeguate (dedurre tutte le proprietà dell’oggetto che rappresenta, ne definisce l’essenza o la causa) vs idee inadeguate (mancanza che non consente la conoscenza dell’essenza e dell’insieme delle proprietà di ciò che l’idea rappresenta). Avere conoscenza adeguata di qualcosa comporta la consapevolezza di averla, grazie alla certezza che l’idea adeguata implica. • La mente è idea del corpo. Sono irriducibili l’uno all’altro. L’unione tra i due consiste nel fatto che ad ogni modificazione e variazione fisica corrisponde una percezione nella mente. • Mente e corpo sono modi finiti di due attributi della stessa sostanza, la stessa cosa espressa in due modi diversi. • I diversi generi di conoscenza si riflettono nelle diverse passioni. • Studia le passioni come uno scienziato. • Tenta di costruire una mappa delle emozioni, intese come idee di quelle affezioni del corpo che ne aumentano o diminuiscono la potenza. Sono percezioni. • Il controllo delle passioni può essere ottenuto sviluppando la conoscenza dei meccanismi passionali, oppure mettendo a buon frutto l’universalità che 7 conosce solo il pensier o e l’estensi one. Dio è causa di tutto ciò che esiste in natura ma non è separat o dalla natura. Dio è natura naturan s e ciò che segue da questo è natura naturat a. Il rapport o tra Dio e natura è di derivazi one necessa ria (principi o di causalit à). Dio non è determi nato da altro se non dalla propria natura a esistere e operare. • Razional izzazion e di Dio. caratterizza la ragione, o ancora con la conoscenza perché conoscere le cause di eventi negativi o positivi determina un indebolimento della violenza delle passioni. • Divide le passioni in affetti primari (il conatus (appetitus per la sfera corporea e voluntas per quella intellettuale) dà origine a gioia e tristezza da cui hanno origine a loro volta il bene e il male) e affetti secondari (le passioni derivate). 10 nella percezione l’origine di ogni conoscenza • Le percezioni sono impressioni (vivaci, immediate) o idee (immagini illanguidite delle impressioni , che la mente trattiene una volta che l’impressio ne di cui sono copia non è più presente). La validità dell’idea è da ricercarsi nella corrispond enza con l’impressio ne da cui è scaturita. • Impressioni di sensazione vs impressioni di riflessione. A queste corrispond ono idee semplici e idee complesse. • Presenza tra le idee di una forza riflessione. La ragione e le passioni hanno sfere di competenze diverse. La ragione non può intervenire direttamente sulle passioni. Sono le passioni a determinare la volontà in maniera causale. (Carattere soggettivo dell’etica, deriva dal sentimento). 11 associativa che avviene attraverso i principi della rassomiglia nza, contiguità spazio- temporale e della causalità. Attraverso queste la mente forma le idee complesse che possono essere di relazione, di modo e di sostanza. ! Manca la volontà, libertà, libero arbitrio! 12 1) LO STATO DI NATURA IN HOBBES LOCKE E ROUSSEAU I contrattualisti nell’ambito della filosofia politica sono quei filosofi che pensano che alla base dello stato politico, della società civile organizzata in leggi vi sia un contratto, un patto tra gli uomini. Tra i principali vi sono: Hobbes (contratto assolutista), Locke (contratto liberale, separazione stato – chiesa), Rousseau (contratto democratico). Immaginano l’uomo prima dell’entrata nello stato politico, civile. Il primo a farlo è Thomas Hobbes. Hobbes cerca di capire le caratteristiche dell’uomo prima dello stato politico come filosofo antropologo, immaginando l’uomo prima della sua vita nello stato politico. Hobbes immagina. Fa un’operazione di astrazione, usa i diari di bordo ma evita i libri di storia, non vuole essere uno storico. L’uomo non è socievole per natura, ma per natura è egoista. L’uomo è cacciatore dei suoi simili perché per natura è competitivo, è diffidente, cofligge per la gloria. Gli uomini dunque configgono per natura, l’uomo è libero in questo stato di natura. Egoismo e libertà da origine alla guerra “tutti contro tutti”. In questo stato declina il lavoro. Gli uomini in natura sono comunque dotati di natura, che è calcolo. Capacità di fare conti, previsioni costi – benefici. L’uomo teme la morte. L’uomo razionale che teme la morte, calcolando su costi e benefici decide che è necessario uscire dallo stato di natura con la conseguenza della formazione del patto. Locke critica la teoria antropologica filosofica hobbesiana. In questo Locke è aristotelico: l’uomo nello stato di natura è socievole e disposto a collaborare. C’è una naturale propensione a collaborare. È libero di tutto su tutti perché nello stato di natura non c’è la legge ma solo la legge naturale. Alcuni uomini in alcune occasioni possono decidere di non collaborare, non è detto che non possa esserci conflitto. Se per Hobbes tutte le libertà portano al conflitto, per Locke è solo una: libertà di farsi giustizia da sé. Nello stato di natura manca l’arbitro, pertanto gli uomini vogliono farsi giustizia da sé, si chiama vendetta. Nello stato di natura ciò causa un circolo vizioso in cui tutti si vendicano tutti, nasce dunque la “guerra tutti contro tutti”. La vendetta è il suicidio dello stato di natura. L’uomo uscirà dallo stato di natura perché vuole eliminare la vendetta. Rousseau si schiera contro Hobbes affermando che in realtà nel descrivere lo stato di natura ha il realtà proiettato l’Inghilterra del Seicento nel passato. Ha descrittivo l’uomo moderno trasformandolo in uomo naturale. Secondo Rousseau l’uomo naturale è ingenuo, né buono né cattivo (mito del buon selvaggio). In natura gli uomini sono tutti politicamente uguali, sono differenti in modo naturale. Questi uomini sono spinti però da un sentimento: amor proprio o auto conservazione. Questo sentimento permette di dar vita ai figli, alle famiglie, maggior amore verso i figli, poi gli uomini per auto conservarsi meglio sono diventati agricoltori con nuovi strumenti tecnologici ecc.. e alcuni uomini a questo punto hanno detto attorno ad un campo “questo è mio” e recintando la terra hanno fatto nascere la società moderna con la proprietà privata. Coì la guerra travolge lo stato di natura. La proprietà privata divide il mondo in ricchi e poveri, padroni e schiavi. 2) IL CONTRATTO POLITICO IN HOBBES, LOCKE E ROUSSEAU Patto di Hobbes diviso in due: unionis (gli uomini si uniscono, nasce la sovranità politica collettiva ma devono cederla subito al tertium super partes perché sennò ricomincerebbe la guerra tutti contro tutti. Il patto è irreversibile, un’icona e la sovranità è nelle mani di un’unica persona giuridica che è sciolta dalle leggi. Il Leviatano detiene il potere legislativo, esecutivo e giudiziario. Il sovrano ha un unico limite: il diritto alla vita dei sudditi) e subiectionis. Questo patto prevede che l’uso legittimo della forza sia solo ed esclusivamente nelle mani del sovrano. Lo stato ha il monopolio della forza. Locke divide i poteri in due, è padre dei diritti civili. Padre della laicità e della tolleranza religiosa. Il pactum societatis si divide sempre in unionis e subiectionis ma se per Hobbes tutto ciò avviene simultaneamente, per Locke nel primo momento T gli uomini si uniscono e nasce la società civile, è in un T2 gli uomini decidono a chi dare la sovranità perché l’uomo è un animale sociale. La danno ad un sovrano che deve tutelare i diritti naturali. Gli uomini si uniscono per rafforzare i diritti. Lo stato è il garante delle libertà (parola, stampa, religione, proprietà privata) e dei diritti. Il patto è reversibile. Se il sovrano non rispetta i diritti naturali si torna indietro ma non alle faide come Hobbes quando il sovrano diventa un tiranno ma poiché l’uomo è socievole, si torna indietro e si dà la sovranità ad un altro. Divisione dei poteri in legislativo ed escutivi,
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