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Schemi di procedura penale- Tonini, Appunti di Diritto Processuale Penale

Schemi per poteri ripetere il manuale Tonini

Tipologia: Appunti

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Caricato il 13/01/2020

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Scarica Schemi di procedura penale- Tonini e più Appunti in PDF di Diritto Processuale Penale solo su Docsity! SCHEMI DI PROCEDURA PENALE. PROCEDIMENTO VS PROCESSO. Procedimento: serie cronologicamente ordinata di atti, diretti a giungere ad una decisione finale. Il compimento di un atto, fa sorgere il dovere di compiere l’atto successivo. 1) indagini preliminari 2) udienza preliminare 3) giudizio Processo: è una porzione del procedimento che comprende l’udienza preliminare e il giudizio. Inizia con l’esercizio dell’azione penale e termina con la sentenza divenuta irrevocabile. IL GIUDICE Competenza: parte di giurisdizione svolta al singolo organo. Si divide in materia, territorio, funzione svolta nella singola fase o grado del procedimento, connessione con altri procedimenti. Giudici penali di primo grado: -Tribunale (mono o collegiale) -Giudice di Pace -Corte d’Assise -Tribunale per i minorenni Giudici penali d’appello -Corte d’Appello -Corte d’assise d’appello -Sezione della Corte d’appello per i minorenni -Tribunale monocratico per il giudice di pace -Corte di Cassazione: solo per legittimità. Competenza per materia: -Criterio qualitativo: tipo di reato -Criterio quantitativo: la pena edittale. 4 cpp: per la competenza si ha riguardo alla pena stabilita per il reato consumato o tentato, no recidiva e continuazione, no circostanze tranne aggravanti che comportano una pena di specie diversa, e tranne effetto speciale. Corte d’assise: i più gravi fatti di sangue e delitti politici, salvo quelli che richiedono competenze tecnico- giuridiche (che i 6 giudici popolari non hanno). 5 cpp: - delitti con pena dell’ergastolo, o reclusione fino a 24 anni o piu nel massimo. -delitti consumati di istigazione al suicidio, omicidio del consenziente, e omicidio preterintenzionale -delitti dolosi da cui sia derivata la morte di una o piu persone. -Delitti di ricostituzione del partito fascista, genocidio e contro la personalità dello stato (pena non inferiore a 10 anni). -delitti di associazione a delinquere, riduzione in schiavitù e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. -delitti con finalità di terrorismo con pena non inferiore a 10 anni. Tribunale per i minorenni: per reati commessi dai minori di 18 anni, all’epoca dei fatti contestati. Giudice di pace: per i reati previsti dall’art. 4 della d lgs 274 del 2000: reati che prevedono situazioni di microconflittualità tra privatisemplicità accertamento dei fatti e tenuità sanzione. Competente per reati procedibili a querela (percosse, ingiuria, diffamazione, minacce semplici e furti lievi), per reati procedibili d’ufficio (somministrazione di bevande alcoliche ai minori e infermi di mente, atti vs alla pubblica decenza, determinazione dello stato di ubriachezza). Tribunale: competenza residuale art. 6 cpp. Qualitativamente conosce una serie di reati che gli sono attribuiti dalla lex. Trib collegiale: -qualitativo: reati puniti con la pena nel massimo superiore a 10 anni e inferiore a 24: non di competenza della corte d’assise. -quantitativo: reati previsti all’art. 33 bis comma 1. Trib mono: Competenti per i reati con pena nel massimo inferiore a 10 anni, purche non del gdP. E per reati con notevole tasso di pericolosità sociale. Competenza per territorio: Giudice del luogo in cui il reato è stato consumato (art. 8 cpp), per rendere più efficace il controllo e raccolta prova. Ma eccezioni: -se è derivata la morte di una o piu personeluogo in cui è stata commessa l’azione o l’omissione. -se è reato permanenteluogo in cui è iniziata la consumazione. -se delitto tentatoluogo in cui è stato commesso l’ultimo atto diretto alla consumazione del reato. Art. 9 regole supplettive: giudice del luogo in cui è stata commessa una parte dell’azione o dell’omissione, altrimenti giudice del luogo dove ha la residenza, dimora, domicilio l’imputato, altrimenti giudice del luogo dove il pm ha provveduto per primo a iscrivere la notizia di reato. Art. 10: reati commessi all’estero. Commesso interamente all’estero: giudice competente del luogo dove l’imputato ha dimora, residenza, domicilio, arresto o consegna. Se no giudice di roma (trib o corte d’assise), se no pm che per primo ha iscritto la notizia di reato. Se invece è stato commesso in parte in Italia, allora regole artt. 8 e 9. Art. 11: procedimenti nei confronti di un magistrato (indagato, imputato, persona offesa o danneggiata quando la competenza è di un ufficio giudiziario del distretto di corte d’appello dove esercita la sue funzioni il magistrato). E’ competente per materia, il giudice che ha sede nel capoluogo del distretto di corte d’appello individuato da tab. l 420 del 98. Competenza per connessione: connessione tra procedimenti di comp del tribunale e corte d’assise in tre casi: 1. Quando il reato è stato commesso da più persone in concorso o in cooperazione tra di loro, o più persone con condotte indipendenti hanno causato l’evento. 2. Quando più reato sono stati commessi con una sola azione od omissione, o più azioni ed omissioni commesse per eseguire il disegno criminoso. 3. Quando si procede per più reato e alcuni sono stati commesso per eseguirne o occultarne altri. giudice competente per tutti i reati che potranno essere riuniti (art. 17) o rimanere separati (art. 18). Competenza giudice: per materia prevale corte d’assise sul trib (art. 15), se sono parimenti competenti per materia, prevale il giudice competente per il reato più grave, se i reati sono di pari gravità il giudice competente per il reato commesso per primo. Tra trib mono e collegiale prevale il secondo. Deroga quando sia stato commesso da un minore: sempre del tribunale per i minorenni. Rimessione: pregiudicato l’interno ufficio giudicante territorialmente competente. La competenza è spostata ad un giudice ugualmente competente per materia, ma che faccia parte del capoluogo del distretto di corte d’appello individuato in base all’art. 11. Decide la cass se esistono motivi di rimessione, presentata solo da ‘imputato, pm o procuratore generale presso corte d’appello. Devono essere gravi situazioni locali, tali da turbare lo svolgimento del processo e non altrimenti eliminabili. 3 casi: -quando è pregiudicata la sicurezza e l’incolumità pubblica. -quando è pregiudicata la libera determinazione delle persone che partecipano al processo. -quando è vi sono gravi situazioni locali che determinano motivi di legittimo sospetto che rappresenti un concreto pericolo all’imparzialità dell’organo giudicante. Corte di cass decide quando vi è uno dei motivi di rimessione e decide in camera di consiglio ex art. 127 con ordinanza, assunte le opportune info. E se accoglie la richiesta deve darne comunicazione al giudice che provvedeva e al giudice designato, il quale rinnova gli atti su richiesta di parte e quando non sia divenuta impossibile la ripetizione. Principio di autosufficienza della giurisdizione penale (questioni pregiudiziali), salvo questioni sullo stato di famiglia o di cittadinanza. Sospensione quando la questione è sera e l’azione civile è già in corso. PM Complesso di uffici che, nel procedimento penale, rappresentano l’interesse generale alla repressione dei reati. E’ frazionato in tanti uffici, non è un organo unitario. Uffici del pm: Funzioni di pm presso il trib, corte d’assise e giudice di pace svolte da un ufficio unitario denominato procuratore della repubblica presso il tribunale. Funzioni di pm davanti al trib per i minorenni: apposito ufficio di procura della repubblica. Funzioni di pm presso la Corte d’appello: procurate generale presso la corte d’appello. Corte di cassazione: ufficio di procura generale. Funzioni: -Veglia sull’osservanza delle leggi, alla pronta e regolare amministrazione della giustizia, alla tutela dei diritti dello Stato, delle persone giuridiche e delle persone incapaci. -promuove la repressione dei reati. -esercita l’azione penale -fa eseguire i giudicati e i provvedimenti del giudice, nei casi stabiliti dalla legge. Il pm svolge la funzione di pubblica accusa, rappresenta l’interesse generale dello Stato-comunità. Status di PM: -indipendenza di status -inamovibile nel grado e nella sede -nominato a seguito di pubblico concorso -i provvedimenti e le promozioni sono prese dal CSM -obbligo di esercitare l’azione penale e soggezione alla legge. Ripartizione degli uffici del pm: Due esigenze contrapposte: garantire indipendenza del singolo pm coordinare l’attività di indagine dei vari magistrati e direttive impartite alla polizia giudiziaria. 1988: personalizzazione delle funzioni. Titolare designa il magistrato tramite un sistemare tabellare automatico, questo ha autonomia operativa e il titolare può dare solo direttive di carattere generale e non particolari. Revoca solo quando il magistrato compie atti vs le direttive generale o fa richieste insostenibili sul piano tecnico. 2006: gerarchia attenuata. Esercizio azione penale spetta solo al procuratore della repubblica che lo esercita personalmente o mediante assegnazione ad uno piu magistrati addetti all’ufficio. Magistrato limitata autonomia funzionale. Procuratore da direttive generali e specifiche, revoca nei casi in cui faccia atti vs alle direttive o sia in contrasto con il titolare. E può entro 10 gg presentare osservazioni scritte al procuratore. Il magi, in udienza, svolge le sue funzioni in piena autonomia. Sostituzione del magistrato solo per grave impedimento, rilevanti esigenze di servizio, consenso dell’interessato, interesse pvt.-->titolare manda copia del provv motivato al CSM. Se il capo ufficio non sostituisce, allora il procuratore generale deve avocare. Rapporto tra gli uffici: ogni ufficio del PM esercita le sue funzioni davanti all’organo giudiziario presso il quale è costituito. Ma gli uffici sovraordinati hanno, in alcuni casi dei poteri di sorveglianza, sugli uffici inferiori, ma non si tratta di gerarchia. Procuratore generale presso la corte di cassazione: potere di sorveglianza, può iniziare azione disciplinare e decide CSM dirime i contrasti tra uffici del PM appartenenti a diversi distretti di corte d’appello. Se sono uguali i distretti decide il procuratore generale presso la Corte d’appello, e ha potere di avocazione rispetto a det. Affari. Potere di avocazione: potere del procuratore generale presso la Corte di Cassazione di sostituirsi al procuratore della repubblica in determina casi, per lo svolgimenti di determinati affari: -magistrato omette un’attività doverosa -il procedimento rischia una stasi per inerzia del magi. Astensione pm: quando ha interesse nella causa, per gravi ragioni di convenienza (art. 52), altrimenti sanzione del CSM come illecito disciplinare. Se non si astiene può essere sostituito nei casi previsti dall’art. 36 A,b,d ed e più grave impedimento e rilevanti esigenze di servizio, da parte del capo dell’ufficio, se questo non sostituisceavocazione obbligatore del procuratore g presso la corte d’appello (solo per i casi dell’art. 36 a,b,d,e). Dovere di lealtà processuale: il PM è parte pubblica. Il tribunale del capoluogo del distretto di corte d’appello è procura distrettuale competente per reati di criminalità organizzata, interc abusive, pedopornografia, terrorismo e reati info. Per la criminalità organizzata, il procuratore distrettuale all’interno del suo ufficio costituisce la DDA (direzione distrettuale antimafia). POLIZIA GIUDIZIARIA 4 forze di polizia: 1) polizia di Stato 2) arma dei carabinieri 3) guarda di finanza 4) corpo di polizia penitenziaria. La polizia amministrativa diversa da quella di sicurezza che tutela l’ordine e la collettività da eventuali turbative, previene il compimento dei reato, no poteri coercitivi. Quando giunge una notizia di reatopolizia giudiziaria (art. 55 cpp), prende di sua iniziativa notizia dei reati, evita che siano portati a conseguenze ulteriori, ricerca gli autori, assicura al procedimenti le fonti di prova e tutti gli altri elementi idonei per applicare la legge penalerepressione dei reati, ha poteri coercitivi. E’ diretta dal ministero dell’interno, in sede locale da questura e prefetto. Dipendenza funzionaledal pm, direzione del pm e sorveglianza del procuratore generale Per criminalità organizzata polizia è la DIA (direzione investigativa antimafia) sotto la direzione e sorveglianza del procuratore nazionale antimafia. Dipendenza organicapotere esecutivo e corpo di appartenenza. 3 diverse strutture di polizia giudiziaria in base alla dipendenza funzionale con l’autorità giudiziaria (109 cost.). 1) sezioni di polizia giudiziaria: presso uffici del PM, solo polizia giudiziaria, rapporto diretto. 2) servizi di polizia giudiziaria: presso corpo di appartenenza, in via prioritaria polizia giudiziaria, rapporto intermedio perché vi è nel mezzo l’ufficiale che è l’unico responsabile nei confronti del pm. 3) altri ufficiali di polizia giudiziaria: presso qualsiasi ufficio, la legge gli riconosce la funzione di pg, e devono svolgere i compiti affidati dall’autorità giudiziaria. IMPUTATO Diverso da indagato: l’indagato è la persona sottoposta alle indagini, il cui nome è iscritto accanto alla notizia di reato. imputato: ex art. 60, persona alla quale è attribuito il fatto di reato all’interno dell’imputazione formulata con la richiesta di rinvio a giudizio (proc ordinario), o nell’atto omologo nei singoli proc spec. questa qualità perdura in ogni stato e grado, sino a che non sia piu impugnabile la sent di non luogo a procedere (salvo revoca) o sia irrevocabile la sentenza di proscioglimento o condanna (salvo revisione corte d’app), sia esecutivo il decreto penale di condanna. Art. 61: sono riconosciuti gli stessi diritti e garanzie dell’imputato anche all’indagatoequiparazione anche se le ip sono segrete e invece l’imputato agisce nel contraddittorio. Si estende ogni altra disposizione prevista per l’imp, salvo che sia diversamente stabilito. Interrogatorio: art. 64 e 65. 64: c.1 le dichiarazione devono essere rese dall’indagato liberamente c.2 divieto di utilizzare metodi o tecniche idonee ad influire sulla libertà di autodet. E di alterare la capacità di ricordare e valutare i fatti. c.3: avvertimenti: 1. Dichiarazioni potranno essere usate contro di lui 2. Facoltà di non risp 3. Ufficio di testimone per dichiarazione su fatti che concernono la resp altrui. Se non ci sono gli avvertimenti: inutilizzabilità dichiarazioni. Art. 65: interrogatorio nel merito. riguarda i fatti addebitati. PERSONA OFFESA Titolare interesse giuridico protetto dalla norma incriminatrice che è stata violata. E’ un sogg e non parte. Se persona deceduta, in cons del reato, diritti e facoltà esercitati dai prossimi congiunti, minore, interdetto e inabilitato da persone indicate artt. 120 e 121. Ha poteri sollecitatori (presetazione memorie e indicazione elementi di prova, tranne cassazione). No dovere del giudice di pronunciarsi. Diritti di informativa: 90 bis con tutela rafforzata UE. -informazione di garanzia -informativa quando pm come accertamento non ripetibile (giorno, data, luogo ora e facoltà di nomina consu di parte) -informazione del giorno e dell’ora udienza preliminare -notifica decreto che dispone il giudizio. Cosi valuta se costituirsi o no parte civile. Tutela rafforzata diritto UEpersona particolarmente vulnerabile 90 quater (tipo reato, modalità reato, odio razziale, violenza ecc). Partecipazione al procedimento 1. Può partecipare a pochi atti per i quali è ammessa la sua presenza 2. Può ricercare elementi di prova e intervistare le persone che siano informate 3. Può chiedere incidente probatorio, potrà parteciparvi il difensore e chiedere al giudice di proporre domande. Persona off sentita come testimone in dibat e come possibile test nelle indagini preliminari Vs inerzia del PM: può mettersi in contatto con GIP e esporre le proprie conclusioni quando il PM proroghi le indagini o chieda archiviazione, quando abbia chiesto di essere informato. PARTE CIVILE Persona danneggiata che esercita azione risarcitoria nel procedimento penale e si costituisce parte civile. Danno patrimoniale (equivalente in denaro) o non patrimoniale (via equitativa). Parte civile si costituisce con dichiarazione scritta art. 78: -generalità persona fisica o denominazione ente -generalità imputato -nome e cognome dif piu indicazione della procura -esposizione ragioni che giustificano la domanda -sottoscrizione del difensore. Può essere presentata in udienza o prima con deposito in cancelleria da notificare alle parti. Termini: durante up, quando il giudice accerta la regolare cost. delle parti prima della dichiarazione di apertura dibattimento. Azione civile mantiene caratteristica civilistica, è disponibile e facoltativa (revoca art. 82), ma comportamento parti e poteri regolati dal cpp Parte civile se depone ha obbligo penalmente sanzionato di dire la verità quando citata come testimone. Parte civile può chiedere al giudice condanna per pagamento provvisionale. Vantaggi e svantaggi rispetto al processo civile. Esclusione: art. 80 quando pc non ha i presupposti per esserlo, giudice esclude con ordin non impugnabile su richiesta motivata pm, imputato e respons civile o d’ufficio, Revoca: in ogni stato e grado, espressa (dichiarazione scritta in ud o deposito in cancelleria), o tacita (no conclusioni nella discussione finale dibattimento e azione civile davanti al giudice civilese proposta tempestivamente non sospende il processo civile ma parallelo al penale e no effetto giudicato in caso di assoluzione). Ente rappresentativo di interessi lesi dal reato: è soggetto, non parte, poteri simili alla persona offesa. IL RESPONSABILE CIVILE Obbligato a risarcire il danno commesso dall’imputato, citato da parte civile o costituisce volontariamente quando si costituisce la parte civile. LA PERSONA CIVILMENTE OBBLIGATA PER LA PENA PECUNIARIA: Parte eventuale, può essere citata su richiesta PM o imputato. Forma di resp verso lo Stato quando l’autore non sia in grado di pagare multa o ammenda, allora in stato di insolvenza interviene la persona c o (196,197 cp). Responsabilità civile sussidiaria e eventuale. GLI ATTI Atti compiuti da uno dei sogg per ottenere un provvedimento penale. Il primo atto è quello che segue la ricezione della notizia di reato. Atto: 1. Attività compiuta dal sogg. 2. Risultato permanente di quell’attività (verbale, sentenza). Atti a forma vincolata (modello legale)\ atti a forma libera (no forma di ordinanza, decreto o sentenza). Testimo di determinati atti: persone di fiducia dei soggetti interessati dallo svolgimento atto (120), come testimoni e garanzia regolarità atto. No minori di 14 anni o persone inferme di mente, stato ubriachezza, intossicazione da sostanze stupefacenti e psicotrope, no persone sottoposte a misure di sicurezza detentiva o misure di prevenzione. (120) Obbligo di osservanza delle norme processualiart. 124 anche quando non comporta nullità o sanzione processuale. Atti del giudice: sentenza, ordinanza, decreto. Sentenza: atto con cui adempie all’obbligo di prendere una decisione dopo es. azione penale. Esaurisce una fase o un grado del giudizio, se impugnata un altro giudice esamina il caso fino a sent. Irrevocabile. motivata a pena di nullità. Ordinanza: provvedimento con cui il gi risolve una det questione senza definire il procedimento, motivata a pena di nullità e revocabile. Decreto: provvedimento con cui giudice da ordine, non motivata se non previsto dalla lex, no contraddittorio tra le parti. la lex stabilisce quando ordinanza e quando decreto. Immediata declaratoria di determinate cause di non punibilità: d’ufficio quando: 129 -il fatto non sussiste, l’imp non lo ha commesso, il fatto non costituisce reato. -estinzione reato. -mancanza di una causa di procedibilità. In ogni stato e grado del processo. Singole norme speciali limitano l’obbligo in quella fase o grado. Gerarchia: 1. Mancanza di condizione di procedibilità (valida instaurazione processo). 2. Tra causa estintiva e mancata responsabilità dell’imp: prevale la seconda e viene pronunciata sent. Di assoluzione o di non luogo a procedere, piu favorevole. La correzione degli errori materiali: 130 -solo atti riferibili a sen, ord, e decreto. -errore non comporta nullità dell’atto. -errore è materiale -non deve comportare modificazione essenziale dell’atto. Il giudice ha poteri coercitivi per il sicuro e ordinato compimento degli atti 131. 132-133: accompagnamento coattivo. Restrizione della libertà personale con decreto motivato dell’imp, testimone, perito o consulente quando deve portare un contributo probatorio dinnanzi al giudice. Potere ampio anche per reati di lieve entità che non prevedono misure cautelari. Art. 132 nei casi previsti dalla legge. Atti delle parti: Richieste: domande rivolte al giudice per ottenere decisione. Risposta entro 15 gg, altrimenti la parte presenta istanza per la resp dei magistrati, poi rispo entro 30 gg, altrimenti estremi di diniego di giustizia e anche possibile resp disciplinare ex art. 124. Memorie: testi argomentativi di questioni in fatto e diritto. Procedimento in camera di consiglio 127 cpp Attività giurisdizionale alla quale le parti interessate hanno diritto di partecipare. Per prendere una decisione semplificata quando debba essere adottata in maniera rapida e veloce e il contraddittorio è meramente eventuali, le parti hanno diritto di partecipare e sono avvisate, ma possono anche non presentarsi in udienza. Caratteristica: assenza del pubblico, non necessaria partecipazione delle parti, persone interessate e difensore. Decreto di fissazione udienza, comunicato fino a 10 gg prima dell’udienza a pena di nullità. Fino a 5 gg prima, le parti possono presentare memorie in cancelleriacontraddittorio solo eventuali, se le parti si presentano hanno il diritto di essere sentite, anche imp e condannato se detenuto nello stesso luogo dove ha sede il giudicein caso di legittimo impedimento, rinvio udienzadecisione presa con ordinanza, ricorribile in cassazione. Atti documentati tramite verbale redatto da PM o ausiliario giudice. Contenuto verbale: anno, luogo, mese, giorno, ora, generalità persone, ragioni mancato intervento delle persone che dovevano esserci. 136 L’ausiliario attesta ciò che avviene, e il giudice apprezzerà il significato probatorio del contenuto e la veridicità dichiarazioni. 3 forme del verbale: 1. Integrale: in dibattimento, con strumenti meccanici o con scrittura manuale. 2. Riassuntiva con riproduzione fonografica: il giudice verifica che sia verbalizzata la parte essenziale delle dichiarazioni. 2. Riassuntiva senza riproduzione fonografica: quando sono indisponibili gli strumenti di riproduzione, e atti hanno contenuto semplice e non cosi rilevante. Art. 141 bis, interrogatorio reso da persona, fuori dall’udienza, in stato di detenzione, documentato integralmente con strumenti fonografici ed audiovisivi. Un rimedio generico e due specifici. rimedio generico: quando c’è stato caso fortuito o forza maggiore, onere della prova su persona che chiede il beneficio. Richiesta entro 10 gg dalla cessazione del caso fortuito o forza maggiore. Orindnanza che accoglie la restituzione in termini può essere impugnata con la sentenza che decide sull’impugnazione o opposizione. Se accoglie può anche disporre scarcerazione imputato e altri provvedimenti che sono stati emessi per effetto della scadenza dei termini, e rinnovo atti ai quali la parte doveva asisstere. Se rifiuto, ordinanza è impugnabile autonomamente in cassazione. Richiesta da pm, parti private o difensori. Imputato condannato con decreto penale di condanna che non ha avuto tempestiva conoscenza del provvedimento: entro 3o gg dalla conoscenza. Non piu di una volta per ciascuna parte, in ciascun grado. Prima prevista anche per imputato contumace e ora no. Altri rimedi. il giudice verifica che non abbia avuto effettiva consocenza e se l’ha respinge la richiesta cono rdinanza, ricorribie in cassazione. Se accoglie, imputato può presentare opposizione con il decreto, viene eliminato il carattere di irrevocabilità del decreto. Nullità: invalidità provocata dall’inosservanza di disp di legge previste da questa a pena di nullità. Principio di tassativitàquindi no nullità per analogia, e no valutazione se vi è pregiudizio concreto. Nullità speciali: riguardano una determinata inosservanza, precisata nella species. Nullità generali: riguardano ampie categorie di inosservanze indicate all’art. 178. 1. Capacità del giudice e n° necessario per costituire i collegi. 2. Iniziativa del pm per esercizio azione penale e sua partecipazione nel procedimento. 3. Assistenza, rappresentanza, intervento dell’imputato e altri parti pvt e citazione querelante e offeso. non viola principio di tassatività, e colpisce i soggetti principali del procedimento. Nullità generali si dividono in assolute e intermedie. Nullità speciali in assolute e relative. Nullità generali Nullità assolute. 179. 178 a) capacità del giudice e n° giudici. 178 b) iniziativa del pm nell’ es dell’azione penale. omessa citazione dell’imputato o assenza del suo difensore nei casi in cui la sua presenza è obbligatoria. Sono insanabili e rilevabili in ogni stato e grado del procedimento. Nullità intermedie: sono le nullità generali non assolute: 178 c) e partecipazione del pm al processo. Sono rilevabili anche d’ufficio entro un det. Termine (fino a deliberazione sent di primo grado, o se verificate in giudizio, deliberazione sent. Di grado successivo) e sono sanabili. Quindi intermedie: art. 180 altre nullità Nullità speciali Nullità relative: sono nullità speciali e non generali. Sono nullità dichiarabili su eccezione di parte (no ufficio), sanabili, entro un termine più breve rispetto alle intermedie. Nullità assolute: sono insanabili e rilevabili in ogni stato e grado anche nullità definite assolute da specifiche norme di legge. 179 c.2 Limiti di deducibilità: difetto di legittimazione, per chi è ostacolato da eccepire una nullità: art. 182, chi vi ha dato o ha concorso a darvi causa, chi non ha interesse nell’osservanza della disposizione violata. Termini per eccepire o rilevare la nullità sono a pena di decadenza: per la parte che assiste all’atto, prima del suo compimento o immediatamente dopo\per la parte che non assiste all’atto, termini previsti per nullità intermedie e relative (decadenza). Le sanatorie Fatto giuridico ulteriore e successivo all’atto vizio che se si affianca a questo lo rende equivalente ad un atto validoproduce effetti dell’atto perfetto e non può essere eccepita o rilevata dal giudice la nullità. Sanatoria generale 183: per nullità intermedie e relative, quando la parte ha rinunciato ad eccepirla anche tacitamente o ha accettato gli effetti dell’atto. La parte si è avvalsa della facoltà al cui esercizio l’atto nullo è preordinato. Sanatorie speciali: art. 184 nullità citazione o avviso o notificazione è sanata quando una parte è comparsa o ha rinunciato a comparire. Quando parte si presenta e dichiara di voler solo rilevare irregolaritàtermine non inferiore a 5 gg, se in dibattimento termine non inferiore a 20 gg. Dichiarazione di nullità da parte del giudice quando non ci sono limiti di deducibilità e quando non sono intervenute sanatorie. Estensione della nullità: art. 185. La nullità di un atto colpisce gli atti consecutivi che dipendono dall’atto nulla. Rinnovazione dell’atto nullo: art. 185 comma 2: rinnovazione quando possibile e necessaria a spese di chi ha causato la nullità con dolo o colpa grave. No rinnovazione per atto non ripetibile. Se un atto è propulsivo, allora la nullità comporta la regressione del procedimento allo stadio in cui è stato compiuto l’atto nullo. Inutilizzabilità: sia vizio dell’atto, sia regime giuridico: colpisce il valore probatorio atto che non può essere a fondamento della decisione. Inutilizzabilità assoluta: per tutti gli atti. Inutilizzabilità relativa: non può essere utilizzati per alcune persone e non può essere posto a fondamento di una certa categoria di atti. Generale: riguarda una serie di inosservanze delineate nel genere. Speciale: quando la norma prevede espressamente l’inutilizzabilità per inosservanza dei requisiti di acquisizione di una prova. Fisiologica: principio di separazione delle fasi, prevede che non possono normalmente essere utilizzate le prove acquisite nelle ip, prima del dibattimenti perché non sono passate nel contraddittorio tra le parti. Patologica: riguarda i vizi più gravi del procedimento probatorio, 191 “le prove assunte in violazione di legge sono inutilizzabili”il giudice ha disposto di un potere che la legge processuale vietava. Sono rilevabili d’ufficio in ogni stato e grado del procedimento. Vizio non può essere sanato e non è possibile rinnovare l’atto. Inesistenza: vizio elaborato dalla giurisprudenza per compensare quelle clamorose violazioni di legge processuale che il legislatore non ha previsto (deroga al principio di tassatività). L’atto manca dei requisiti minimi essenziali: Es. carenza di potere giurisdizionale del giudice sentenza pronunciata contro persona incapace perché coperta da immunità o inesistente. la sentrnza non può diventare irrevocabile, inessitenza non è sanabile e può essere rilevata anche d’ufficio in ogni stato e grado del procedimento. Abnormità: comporta i provvedimenti giurisdizionali e consente immediato ricorso in cassazione. Strutturale: quando il provv per la sua stranezza e singolarità del contenuto risulti avulso dall’intero ordinamento processuale. Funzionale: l’atto è conforme al modello legale ma è compiuto fuori dai casi consentiti dalla lex e ipotesi previste. PRINCIPI GENERALI DELLA PROVA Codice del 1988 ha accolto il sistema accusatorioquindi poteri di ricerca, ammissione, assunzione e valutazione della prova devono essere ripartiti tra giudice, accusa e difesa in modo che non possano abusarne e occorre regolamentare la materia della prova. Il ragionamento del giudice, la sentenza: finalità prove è rendere possibile la decisione sulla reità dell’imputato. Il percorso del giudice: 1. Accertare la resp dell’imputato 2. Individuare la norma incriminatrice per ricavare il fatto tipico punibile 3. Valutare se il fatto storico è conforme al fatto tipico. Decisione del giudice è una sentenza che è composto da motivazione e dispositivo. Motivazione: -motivi in fatto: ricostruzione fatto storico -motivi in diritto: individuazione norma incriminatrice e precisa fatto tipico -giudizio di conformità: tra fatto storico e fatto tipico Dispositivo: dopo il giudizio di conformità il giudice decide se assolvere o condannare l’imputato, e l’ordine è inserito qui. La prova può essere definita come un ragionamento che da un fatto noto ricava l’esistenza di un fatto che è avvenuto in passato e della cui esistenza occorre convincere il giudice. Oggetto di prova: è i fatti che si riferiscono all’imputazione, alla determinazione della pena, alla punibilità, alle misure di sicurezza, e altresì i fatti dai quali dipende l’applicazione di norme processuali. (187) Se vi è parte civile, ogg di prova sono anche i fatti inerenti alla responsabilità civile derivante dal reato. Prova rappresentativa: ragionamento che da un fatto noto, per rappresentazione (gesti, parole ecc.), ricava l’esistenza del fatto da provare. Il giudice dovrà valutare il risultato probatorio tramite: -credibilità della fonte -attendibilità della rappresentazione Questi portano al risultato probatoriogiudice deve darne atto nella motivazione ex art. 192 indicato i risultati acquisiti e i criteri adottati. Prova indiziaria: ragionamento che da un fatto provato (circostanza indiziante), ricava l’esistenza di un fatto da provare. L’inferenza tra la circostanza indiziante e il fatto da provare è data da una massima d’esperienza o legge scientifica. Massima d’esperienzaregola di comportamenti che esprime ciò che accade nella maggior parte dei casi, in casi simili al fatto provato (circostanza indiziante). Provare: convincere il giudice dell’esistenza di un fatto che la parte afferma Onere: inosservanza comporta rigetto domanda. L’accusa ha l’onere di convincere il giudice sulla reità dell’imp. Se riesce a provare i fatti allora onere soddisfattospetta poi all’imp dimostrare la non credibilità delle fonti e inattendibilità elementi di prova, oppure dimostrare fatti favorevoli a lui o la cd prova negativa (imp non ha tenuto condotta o che un evento non è avvenuto). Onere formale: l’elemento di prova deve essere intodrotto nel processo con mezzo di prova. Quindi parti hanno onere di ricercare le fonti di prova. valutare se il mezzo di prova è vantaggioso per sostenere la loro tesi e chiedere ammissione della prova. Aver soddisfatto l’onere formale non comporta soddisfazione automatica o sostanzialeper questo bisogna convincere il giudice esistenza fatto. E non introdurre mezzo di prova (o formale) non comporta rigetto domanda perché un’altra parte potrebbe introdurre nel processo quel mezzo di prova. Giudice valuta se i mezzi di prova sono idonei a provare esistenza fatto a prescindere dal fatto che il mezzo di prova sia stato introdotto dalla parte che aveva l’onere sostanziale di provare quel fatto. Giudice può assumere mezzi anche d’ufficio se risulta assolutamente necessario. No prova per fatti pacifici e fatti notori. Quantum della prova il giudice condanna imputato quando imputato risultato colpevole del reato al di là di ogni ragionevole dubbio. Quindi il dubbio va sempre a favore dell’imputato anche quando vi è il dubbio che il fatto sia stato commesso in presenza di una causa di giustificazione o di non punibilità. Principio di oralità: manifestazione del pensiero attraverso la pronuncia di parole destinate ad essere udite. porre domande e ottenere risp Principio di immediatezza: rapporto privo di intermediazione tra assunzione prova e decisione finale. Giudice assiste all’assunzione prove ed è lo stesso che prende la decisione Principio contraddittorio: nella formazione della prova. 111 comma 4, formulazione domande e contestazioni consente di formulare la prova nel contraddittorio. Eccezione all’art. 111 comma 5. Prova si forma senza contradditorio per consenso imputato, per accertata impossibilità oggettiva o per effetto di provata condotta illecita. Questioni pregiudiziali (limiti prob per questioni riguardanti stato di famiglia e di cittadinanza). I MEZZI DI PROVA Strumenti che consente di acquisire un elemento di prova. 7 mezzi di prova tipici: 1. Testimonianza 2. Esame delle parti 3. Confronto 4. Ricognizione 5. Esperimento giudiziale 6. Perizia-consulenza tecnica 7.prova documentale Modalità di assunzione in modo da verificare credibilità fonte e attendibilità mezzo di prova, idonei ad accertare i fatti. Art. 189 prova atipica: che presenta un elemento non regolamentato dalla legge. Non c’è tassatività, quindi, dei mezzi di prova. Prova consentita se è: 1. Idonea ad accertare i fatti 2. Non pregiudica la libertà morale della persona Il giudice sente le parti circa modalità di assunzione prova e poi decide con ordinanza se ammetterla o meno, ordinanza può essere impugnata con la sentenza. TESTIMONIANZA (194-207) Sia i testimoni, sia le parti conoscono i fatti che sono oggetti di prova e possono apportare un contributo al procedimento penale. Entrambi sono sentiti con l’esame incrociato ma c’è differenza tra: -testimonianza: obbligo penalmente sanzionato di presentarsi e dire la verità. -esame delle parti: può non presentarsi, può non dire la verità e non rispondere (tranne parte civile che può deporre come testimone). Qualità di testimonepersona che ha conoscenza sui fatti che sono oggetti di prova e che non riveste la qualifica di: -imputato -imp in un pro collegato o connesso -resp civile -persona civilmente obbligata per la pena pecuniaria Assume qualità di test quando viene richiesta da una parte e si presenta davanti al giudice. Obblighi 188: -di presentarsi: se no accompagnamento coattivo e condanna a pagamento somma per casse ammende e spese causate dalla sua mancanza. -di attenersi alle prescrizioni date dal giudice per esigenze processuali -di rispondere secondo verità: se no delitto di falsa testimonianza. Art. 64non possono essere utilizzate, nemmeno con il consenso di chi è interrogato, metodi e tecniche idonee… Forma deposizioneesame incrociato Oggetto della deposizionefatti determinati che costituiscono oggetto di prova. Domande: Pertitenti: fatti che si riferiscono all’imputazione o dai quali dipende applicazione norme pro Determinati: no apprezzamenti personali e no voci correnti nel pubblico. esame può estendersi ai rapporti di interesse e di parentela con parti o altri testimoni esame può avere ogg circostanze che servono per valutare credibilità testimoni o parti esame sulla moralità imputato è ammesso solo per valutare la sua personalità in relazione al reato, la sua pericolosità sociale e solo su fatti specifici. Domande a persona offesa incontrano limiti: -personalità persona offesa solo quando sia necessario accertare il fatto dell’imputato in base al comportamento della persona offesa. -delitti di violenza sessuale, prostituzione minorile e tratta di persone: regole su vita pvt e sessualità persona off sono vietate, consentite solo se necessarie per ricostruire fatto. Testimonianza indiretta: quando il teste narra un fatto che ha appreso “per sentito dire”, si riferisce, per la conoscenza del fatto, ad un’altra persona. Non conosce direttamente il fatto narrato, ma è stato a lui rappresentato da un’altra fonte. Per il teste diretto è possibile compiere nell’esame incrociato le contestazioni e domande suggerimento nel controesame. La test indiretta è consentita solo in presenza di alcuni requisiti, se sia possibile accertate l’attendibilità del test diretto o indiretto. 195 Condizioni di utilizzabilità della test indiretta: -teste indiretto indica fonte o persona dalla quale ha appreso la notizia -qnd le parti chiedono l’esame del teste diretto, il giudice deve disporne la citazione. può disporre anche d’ufficio. Eccezione 195 comma 3: la test indiretta è utilizzabile quando il teste diretto è morto, irreperibile o infermo. Art. 62: divieto di testimonianza circa le dichiarazioni rese dall’imputato o dall’indagato in un atto del procedimento penalequeste dichiarazioni possono risultare soltanto da un verbale redatto nelle forme previste dalla lex. si tutela, cosi, il diritto al silenzio dell’imputato che può decidere quando rilasciare dichiarazioni ed evitare che siano introdotti elementi che non risultano da un verbale. Testimonianza indiretta della PG 195 comma 4: non può deporre: 1. Sul contenuto delle sommarie info assunte dai testimoni o imputati in procedimenti connessi o collegati: 2.contenuto denunce, querele e istanze ottenute orlamente 3. Contenuto dichiarazioni ricevute da indagato. Anche quando non abbia verbalizzato tali atti pur ricorrendovi le condizioni. Si testi indiretta: 1. Dichiarazioni rese nel corso di attività tipiche e atipiche 2. Dichirazioni senza contenuto narrativo 3. Dichiarazioni che costituiscono corpo del reato. Incompatibilità a testimoniare 197 possono testimoniare infermo di mente e minorenne, ma giudice dovrà fare attenzione a valutare l’attendibilità della dichiarazione e potrà accertare l’idoneità fisica o psichica compiendo accertamenti con mezzi consentiti dalla legge. Ci sono persone che sono idonee a testimoniare, ma in quel det procedimento non possono farlo per un’attività che hanno compiuto o per una posizione assunta in quel procedimento. Ratio: prime tre ipotesi vogliono evitare che persone che non hanno obbligo di dire la verità siano sentite come testimoni. lettera d) esclude quei sogg che nel procedimento abbiano svolto la funzione di giudice, PM, ausiliario del giudice, e funzioni ritenute incompatibili. Art. 197 a) Imputati concorrenti nel medesimo reato Segreto di Stato: Copre quegli atti, notizie, informazioni, attività e ogni altra cosa che può recare un danno all’integrità della repubblica, anche in relazione agli accordi internazionali, e alla difesa delle istituzioni poste a fondamento della Cost, il rapporto con gli altri stati e l’indipendenza con questi e alla preparazione e difesa militare dello Stato. Quindi pubblici ufficiali, impiegati e incaricati di un pubblico servizio devono astenersi dal rispondere rispetto a notizie coperte dal segreto di stato. Il giudice dovrà: - astenersi da qualsiasi attività volta all’acquisizione e utilizzazione della notizia oggetto del segreto. -procedere con l’interpello al presidente del CdM, entro 30 giorni dalla notifica se non si ha risp, allora il pubblico impiegato è sciolto dal segreto e il giudice può acquisire la notizia, altrimenti il pres risponde con atto motivato inibendo l’acquisizione e utilizzazione del segreto. Se la prova è essenziale per procedere nel processo, il giudice dichiara di non doversi procedere per l’esistenza del segreto di Stato. Segreto di polizia: consente di non rivelare i nomi degli informatori della polizia e dei servizi di sicurezza. ESAME DELLE PARTI E il mezzo di prova che consente alle parti private di fornire un contributo per l’accertamento dei fatti del procedimento penale. Esistono delle regole generali per l’esame di tutte le parti: -non obbligo di dire il vero e facoltà di non rispondere -l’esame delle parti avviene con le stesse modalità dell’esame incrociati: prima domande formulate dal pm poi parte pvt (ordinate art. 503). -le domande devono riguarda i fatti oggetto di prova. Poi ci sono i regimi particolari in base alla persona che sta deponendo. 1.Esame dell’imputato per il fatto a lui addebitato (208) Consentito solo se l’imputato ne faccia richiesta o solo se consente all’esame chiesto dalle parti pvt. Il mancato consenso non può essere valutato in maniera negativa ma può portare ad altre conseguenze: ovvero se la difesa afferma un fatto ma non lo prova con l’esame, non adempie all’onere della prova. L’imp può rifiutarsi di rispondere e non è obbligato a dire la verità senza incorrere nel reato di falsa testimonianza. Se l’imp commette altri reati dicendo il falso, entra in gioco la causa di giustificazione ex art. 384: di chi agisce per salvarsi da un pericolo inevitabile nella libertà e nell’onore. Non è applicabile questa causa per i delitti di calunnia e di simulazione del reato. Se però dopo l’esame il giudice accerti che l’imputato ha dichiarato il falso può ritenerlo non più credibile. L’imp ha diritto al silenzio, può rifiutarsi di rispondere e del silenzio viene fatta menzione nel verbale. Il giudice potrà valutare come non credibile l’imputato. Imputato ha privilegio di aver sentito dire qualcosa senza testimonianza indiretta ex art. 195, non dovrà indicare la fonte. Esame parti pvt diverse dall’imputato. Valgono le stesse regole dell’esame dell’imp. Con la differenza che se affermano qualcosa per sentito dire devono indicare la fonte. parte civile sentita come testimone ha obbligo di dire il vero Esame dell’imputato connesso o collegato Imputati connessi in base all’art. 12 o collegati probatoriamente ex art. 371 comma 2 lettera b), sia procedimenti riuniti, sia separati. Imputati concorrenti nel medesimo reato, art. 12 lettera a) Hanno l’obbligo di presentarsi, ma per il resto le regole sono simili a quelle dell’imputato nel proprio procedimento. Incompatibile con testimone prima di sent. Irrevocabile. -obbligo di presentarsi, se no accompagnamento coattivo. -facoltà di non rispondere per evitare autoincriminazione -obbligo di asisstenza di un difensore -e non obbligo di dire il vero, tranne simulazione del reato e calunnia Imputato connesso collegato teleologicamente. Imputato connesso teleologicamente o collegato che non ha reso in precedenza dichiarazioni su fatti altrui: -dovere di presentarsi -facoltà di non risponde e non ha obbligo di dire la verità -se però rilascia dichiarazioni sul fatto altrui, limitatamente a quei fatti assume la qualifica di testinone. Il riscontro: Il codice pone un obbligo di riscontro per le dichiarazioni del co-imputato, dell’imputato in un procedimento connesso teleologicamente o collegato e testimone assistito. Le dichiarazioni devono essere valutate unitamente agli altri elementi di prova. Perché imputato può voler addossare la colpa sull’altro o vendicarsi di un complice: forte interesse a dire il falso. Quindi esame valutato come prova solo se vi è riscontro: ma cmq vi è il libero convincimento del giudice anche quando il riscontro sia positivo. Il giudice deve valutare se la dichiarazione è utile per la ricostruzione del fatto. riscontro prima di tutto deve essere intrinseco: credibilità dichiarante e dichiarazione deve essere precisa, coerente, spontanea. Riscontro estrinseco: con altri elementi di prova, quindi può basarsi su dichiarazioni di altre persone a patto che siano altrui, che non ci sia accordo tra i dichiaranti e che anche quelle siano riscontrate. Testimoni assistiti-197 bis: prevede la presenza necessaria del difensore visto il collegamento del reato a lui imputato e del reato per cui si procede. Imputato nel caso di procedimento collegato o connesso teleologicamente, con processo ancora pendente che ha reso dichiarazioni sul fatto altrui, o chiuso con provvedimento di archiviazione o sent di non luogo a procedere. E’ obbligato a presentarsi è assitito dal difensore Non può essere obbligato a deporre s fatti che concernono la propria responsabilità in ordine al reato per cui si procede o si è preceduto nei suoi confronti obbligo di verità sul fatto altrui dichiarato, infatti sono compatibili con la qualità di teste in relazione a quei fattipuò non rispondere quando le precedenti dichiarazioni sono inscindibili da fatti che concernono la propria responsabilità Godono del privilegio dell’autoincriminazione per fatti diversi. Inutilizzabili dichiarazioni contro la persona che le ha rese i riscontri. Imputato in caso di procedimento connesso teleologicamente o collegato quando nei suoi confronti sia intervenuta una sentenza irrevocabile di condanna, proscioglimento, patteggiamento. -obbligo di presentarsi -assistito dal difensore -non può essere obbligato a deporre in giudizio sui fatti per cui è stata pronunciata sent di condanna se nel giudizio aveva negato la sua responsabilità o non aveva reso dichiarazione. -obbligo di verità sul fatto altrui -priviliegio vs autoincriminazione -non si utilizzano contro di lui le dichiarazioni rese -riscontri. Collaboratore di giustizia: entro 180 giorni deve fornire al PM tutte le notizie in suo possesso utili alla ricostruzione dei fatti e alle circostanze utili al reato. Tutto viene trasfuso nel verbale illustrativo dei contenuti della collaborazione. Sarà sentito come imputato connesso o testimone assistito a seconda del legame che intercorre. CONFRONTO, RICOGNIZIONE ED ESPERIMENTO GIUDIZIALE Mezzi di prova che prevedono nella fase dell’assunzione, potere decisionale del giudice e le parti hanno solo un ruolo di controllo nello svolgimento di quell’atto. CONFRONTO b. Il confronto ART.211 Ratio 🡪 vagliare dichiarazioni contrastanti. Esame congiunto di due soggetti che sono già stati esaminati, quando vi sia contrasto su un fatto o circostanze impo. Giudice richiama le precedenti dichiarazioni e chiede se vogliono confermare, li invita a contestare le dichiarazioni contrastanti. Protagonisti:  Imputati 🡪 può avvalersi del diritto al silenzio (anche imputati connessi)  testimoni  altre parti private IL MOMENTO NEL QUALE È DISPOSTO IL CONFRONTO  IP 🡪 quando si sono già raccolte dichiarazioni  UP  DIBATTIMENTO 🡪 anche nella sottofase degli atti urgenti  APPELLO  GIUDIZIO DI RINVIO  GIUDIZIO DI REVISIONE  INCIDENTE PROBATORIO Di regola 🡪 RICHIESTO DALLE PARTI. In DIB può anche essere disposto dal giudice ex ART.507. Il confronto è:  NON MANIFESTAMENTE IRRILEVANTE 🡪 quando vi è DISACCORDO TRA DICHIARANTI  PERTINENTE 🡪 quando il disaccordo verte su FATTI E CIRCOSTANZE IMPORTANTI (= oggetto di prova) LE MODALITÀ ART.212 c. La ricognizione Di regola ORALMENTE; per iscritto su autorizzazione del giudice ex ART.227, C.5 Dopo aver svolto la relazione, il perito può essere sottoposto ad esame incrociato su richiesta di parte. Il giudice NON È VINCOLATO ALLA PERIZIA 🡪 può disattendere le conclusioni dandone adeguata motivazione. IL DIVIETO DI PERIZIA CRIMINOLOGICA ART.220, C.2 Sono perizie che accertano la personalità e il carattere dell’imp, nonché le qualità psichiche indipendenti da qualità patologiche, perizie tendendi ad accertare la professionalità e abitualità nel reato e tendenza a delinquere vietate. Ammesse soltanto le perizie che tendono ad accertare una malattia mentale. 🡪 esigenza di tutelare la presunzione di innocenza dell’imputato. PERIZIA CRIMINOLOGICA AMMESSA SOLO DOPO CONDANNA IRREVOCABILE, IN RELAZIONE ALLA FASE DELL’ESECUZIONE DELLA PENA O DELLA MISURA DI SICUREZZA. (?) d. Il consulente tecnico di parte all’interno della perizia ART.225 ART.225, C.3 🡪 si applicano cause di incapacità e di incompatibilità previste per il perito. I consulenti di parte non possono essere superiori al numero dei periti. NO obbligo per le PARTI PRIVATE di scegliere consulenti all’interno di albi. Di regola invece sì per PM. ATTIVITÀ 🡪 ART.230 Possono partecipare al conferimento incarico perito e avanzare osservazioni e richiesta al giudice, possono assistere alle operazioni peritali, proporre al perito indagini, presentare osservazioni e riserve. Se nominato dopo le operazioni peritali possono chiedere al giudice di esaminare il luogo, la persona, la cosa ogg di perizia, la nomina non deve ritardare attività periti. NO OBBLIGO EX ART.226 e. Il consulente tecnico di parte fuori dei casi di perizia ART.233 I consulenti sono sentiti in DIB con esame incrociato su domande del PM e del DIFENSORE. Durante UP in base a domande poste dal GIUDICE. L’OGGETTO DELLA CONSULENZA DI PARTE ART.233, C.1 Il consulente nominato da una parte privata può:  svolgere INVESTIGAZIONI DIFENSIVE per ricercare ed individuare elementi di prova;  CONFERIRE con le persone che possono dare informazioni;  VISIONARE, previa autorizzazione, il materiale che l’autorità giudiziaria ha posto sotto sequestro. IL DIFENSORE DELLA PARTE PRIVATA PUÒ SCEGLIERE SE PRESENTARE O MENO AL GIUDICE GLI ELEMENTI DI PROVA RACCOLTI DAL CONSULENTE TECNICO ART.391-octies LA NOMINA DEL CONSULENTE ART.233, C.1 🡪 MAX 2 CONSULENTI f. La valutazione della perizia e della consulenza tecnica di parte Deve essere valutata con i controlli che si applicano alle altre prove. Il giudice nella motivazione deve esporre perché ritiene attendibile la prova sulla quale fonda la sua decisione e perché ritiene non attendibili le prove contrarie. Necessario che il giudice dimostri di aver preso in considerazione le differenti ricostruzioni tecniche e di averle accettate o scartate sulla base di motivi oggettivi. h. La perizia che richiede atti idonei ad incidere sulla libertà personale I PRELIEVI CON IL CONSENSO DELL’INTERESSATO Con consenso non c’è necessità di tutelare la libertà personale. Unico limite 🡪 l’individuo non può consentire ad atti che comportino una diminuzione permanente della integrità fisica o psichica o che ledano la propria dignità. I PRELIEVI E GLI ACCERTAMENTI COATTIVI 🡪 individuo NON PRESTA IL PROPRIO CONSENSO. ART.224-bis C.1:  TIPOLOGIA REATI  REQUISITO PROBATORIO 🡪 PERIZIA ASSOLUTAMENTE INDISPENSABILE PER PROVA DEI FATTI  ATTIVITÀ 🡪 ATTI IDONEI AD INCIDERE SULLA LIBERTÀ PERSONALEprelievo di capelli, peli o mucosa orale ai fini della determinazione del DNA, o accertamenti medici. I LIMITI ART.224-bis, C.4 Direttive di metodo 🡪 ART.224-bis, C.5 Non sono ammesse le operazioni che contrastano con divieti di legge che provocano un pericolo alla vita, integrità fisica, salute persona o nascituro e operazioni che secondo la scienza medica possono provocare sofferenze di non lieve entità: Operazioni compiute nel rispetto e dignità, e a parità di risultato si scelgono tecniche meno invasive. Perizia coattiva disposta con ordinanza motivatanotificata almeno 3 giorni prima delle operazioni, alla persona offesa, imputato e difensore. Persona non può essere trattenuta oltre il compimento atto e cmq non oltre le 24 ore., presenza necessaria del difensore, a pena di nullità. 6. LA PROVA DOCUMENTALE a. Definizione di documento DOCUMENTO 🡪 RAPPRESENTAZIONE DI UN FATTO CHE È INCORPORATA SU DI UNA BASE MATERIALE CON UN MEDOTO ANALOGICO O DIGITALE. 🡪 il concetto di doc comprende 4 elementi: 1. IL FATTO RAPPRESENTATO 🡪 fatti/persone/cose/contenuti di pensiero 🡪 TUTTO CIÒ CHE PUÒ ESSERE OGGETTO DI PROVA 2. LA RAPPRESENTAZIONE 🡪 è la riproduzione di un fatto = COSTRUIRNE UNO EQUIVALENTE, IN MODO DA RENDERLO CONOSCIBILE QUANDO NON È PIÙ PRESENTE. Può avvenire per opera dell’uomo o automaticamente mediante uno strumento. 3. L’INCORPORAMENTO 🡪 OPERAZIONE MEDIANTE LA QUALE LA RAPPRESENTAZIONE È FISSATA SU DI UNA BASE MATERIALE. 2 metodi: a. METODO ANALOGICO 🡪 la rappresentazione è incorporata su di una base materiale mediante grandezze fisiche variabili con CONTINUITÀ b. METODO DIGITALE 🡪 la rappresentazione è incorporata su di una base materiale mediante grandezze fisiche variabili con DISCONTINUITÀ 4. LA BASE MATERIALE 🡪 può essere la più varia. Sufficiente l’idoneità a conservare la rappresentazione al fine di riprodurla quando occorra. IL DOCUMENTO TRADIZIONALE METODO ANALOGICO IL DOCUMENTO INFORMATICO METODO DIGITALE b. Documento e “documentazione” DOCUMENTO 🡪 2 requisiti:  POSITIVO 🡪 UNO SCRITTO O ALTRO OGGETTO COMUNQUE IDONEO A RAPPRESENTARE UN FATTO, UNA PERSONA O UNA COSA ART.234, C.1  NEGATIVO 🡪 L’OGGETTO RAPPRESENTATO DEVE ESSERE UN ATTO O FATTO DIFFERENTE DAGLI ATTI PROCESSUALI COMPIUTI NEL PROCEDIMENTO NEL QUALE IL DOCUMENTO È ACQUISITO LA DOCUMENTAZIONE 🡪 L’OGGETTO RAPPRESENTATO È UN ATTO DEL PROCEDIMENTO Forma di documentazione di un atto del proc 🡪 VERBALE ART.134. ATTO DEL PROCEDIMENTO 🡪 ATTO CHE PERSEGUE LE FINALITÀ DEL PROC E CHE È COMPIUTO DA UNO DEI SOGGETTI LEGITTIMATI. L’utilizzabilità della documentazione dipende dal singolo atto di cui si tratta. IL DOCUMENTO In quanto mezzo di prova, è di regola UTILIZZABILE IN DIB c. Il valore probatorio del documento contenente dichiarazioni Corte Cost non distingue tra rappresentazione di fatti e rappresentazione di dichiarazioni 🡪 è garantito costituzionalmente il diritto dell’imputato a confrontarsi con l’autore della dichiarazione, anche se tale dichiarazione è contenuta in un documento. d. Il documento anonimo LA PROVA DOCUMENTALE PUÒ ESSERE VALUTATA DAL GIUDICE NELLA SUA ATTENDIBILITÀ QUANDO È NOTO L’AUTORE DEL DOCUMENTO. 🡪 all’autore, chiamato a deporre, possono essere rivolte le domande che servono a valutarne la credibilità e l’attendibilità. ANONIMA 🡪 RAPPRESENTAZIONE DELLA QUALE NON È IDENTIFICABILE L’AUTORE. Documento che contiene una “DICHIARAZIONE” ANONIMO 🡪 INUTILIZZABILE DOC ANONIMI NON DICHIARATIVI 🡪 POSSONO ESSERE UTILIZZATI, libero convincimento giudice. DOC MISTI 🡪 UTILIZZABILI NELLA PARTE DI RAPPRESENTAZIONE CHE NON CONSISTE IN UNA DICHIARAZIONE. LA VERIFICA DELLA PROVENIENZA ART.239 IL DOC CESSA DI ESSERE ANONIMO QUANDO IL SUO AUTORE NE RICONOSCE LA PATERNITÀ. , può essere compiuto il riconoscimento espresso, sottoponendo il documento alle parti pvt o ai testimoni. L’autore della rappresentazione può essere identificato attraverso un mezzo di prova comune come la perizia. DOC SOLTANTO FORMALMENTE ANONIMO 🡪 ASSENZA DI SOTTOSCRIZIONE o SOTTOSCRIZIONE ILLEGGIBILE 🡪 se vi è riconoscimento non è più sostanzialmente anonimo. Occorre poi accertare se l’autore è credibile e se la dichiarazione è attendibile LE DICHIARAZIONI ANONIME UTILIZZABILI 2 ECCEZIONI al divieto di utilizzazione di dichiarazioni anonime ART.240 1. COSTITUISCONO CORPO DEL REATO 🡪 ART.235 IMPONE CHE CORPO DEL REATO SIA SEMPRE ACQUISITO AL PROCEDIMENTO (dichiarazioni con le quali o sulle quali è stato commesso il reato o che ne costituiscano, il prezzo, profitto, prodotto). 2. COMUNQUE PROVENGANO DALL’IMPUTATO 🡪 Le dichiarazioni anonime sono utilizzabili se sono state presentate (prodotte) dall’imputato 🡪 l’imputato può presentare dichiarazione anonima di cui sia venuto comunque in possesso. Il valore probatorio sarà molto limitato, poiché sarà difficile dimostrare l’attendibilità della dichiarazione medesima. e. La disciplina di determinati documenti DOCUMENTI DEI QUALI È VIETATA L’ACQUISIZIONE Doc aventi determinati oggetti.--> la violazione comporta intuilizzabilità doc di prova. ART.234, C.3 🡪 GENERALE DIVIETO DI UTILIZZAZIONE ART.236 🡪 DOC UTILIZZABILI SONO TASSATIVAMENTE INDICATI documenti contenenti voci correnti nel pubblico sui fatti del procedimenti e concernenti moralità persone che partecipano al processo, ai fini del giudizio sulla personalità persona off e imputato e credibilità testimoni i documenti sono indicati nell’art. 236. (es. certificato del casell giu e sent irrevocabili documentazione presso uffici del servizio sociale e magistratura di sorveglianza (questi due solo per imp e persona off)). DOCUMENTI DEI QUALI È OBBLIGATORIA L’ACQUISIZIONE ART.235 -CORPO DEL REATO ART.253, C.2 -E documenti provenienti dall’imputato, anche d’ufficio, anche se sequestrato presso altri o da altri prodotto. /tranne doc coperti dal segreto, documenti difensore che contengono oggetto della difesa e corrispondenza tra imp e dif. f. L’uso di atti di altri procedimenti L’ISPEZIONE DI LUGHI O COSE Imputato o persona che detiene la disponibilità di cosa o luogo sottoposto a isp, viene consengato nell’atto di iniziare le operazioni, copia del decreto che dispone l’isp. L’autorità può anche ordinare motivandolo nel decreto che taluno non si allontano fino alla conclusione delle operazioni e può ricondurre coattivamente il trasgressore. ART.246 FASI DELL’UP O DEL DIB Disposta dal GIUDICE FASE DELLE IP Compiuta dalla PG DI PROPRIA INIZIATIVA in situazione di urgenza sotto la forma di “ACCERTAMENTI E RILIEVI” Quando PM procede all’ispezione 🡪 ART.364, C.3-6 preavvisato difensore indagato 24 h prima. In casi di assoluta urgenza può compiere atto prima ma deve avvisare difensore, quando vi è pericolo di alterazione tracce può procedere prima del termine fissato senza dare avviso: il dif può comunque assistere all’ispezione. Deve negli ultimi due casi motivare l’isp anticipata. 3. LE PERQUISIZIONI PERQUISIZIONE 🡪 RICERCARE UNA COSA DA ASSICURARE AL PROCEDIMENTO O UNA PERSONA DA ARRESTARE P. PERSONALE 🡪 disposta quando vi è fondato motivo di ritenere che TALUNO OCCULTI SULLA PERSONA IL CORPO DEL REATO o LE COSE PERTINENTI AL REATO ART.247, C.1 P. LOCALE 🡪 fondato motivo di ritenere che TALI COSE SI TROVINO IN UN DETERMINATO LUOGO o CHE IN ESSO POSSA ESEGUIRSI L’ARRESTO DELL’IMPUTATO O DELL’EVASO ART.247, C.1 P. INFORMATICA 🡪 vi è fondato motivo di ritenere che DATI/INFO/PROGRAMMI INFORMATICI/TRACCE COMUNQUE PERTINENTI AL REATO SI TROVINO IN UN SISTEMA INFORMATICO O TELEMATICO ART.247, C.1-bis Disposta da autorità con decreto motivato che attesta presenza di sufficienti indizi, personalmente o delega ad un ufficiale di polizia LA RICERCA DI UNA COSA DETERMINATA ART.248, C.1 Modalità meno invasiva, dove autorità invita una persona a consegnare una cosa det e in quel caso non si procede a perquisizione se non per completezza delle indagini REGOLAMENTAZIONE DELL’ATTO DI PERQUISIZIONE Alcune formalità a tutela dei diritti di libertà, quando si compie la perquisizione. PERQUISIZIONE PERSONALE: occorre consegnare copia del decreto con avviso della facoltà di farsi assistere da persona di fiducia 🡪 ART.249 PERQUISIZIONE LOCALE: copia decreto a chi abbia la disp o imp, con avviso della facoltà di farsi assistere da una persona di fiducia 🡪 ART.250 SEQUESTRO CONSEGUENTE A PERQUISIZIONE: se trovato corpo del reato o cose pertinenti al reato, sono sottoposte a sequestro. ART.252 Se si trova la persona ricercata, si da esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare o ai provvedimenti di arresto e fermo. FASE DELL’UP E DIB Disposta dal GIUDICE LA PERQUISIZIONE SU INIZIATIVA DEL PM In IP 🡪 disposta da PM personalmente o delega alla PG e l’indagato è chiesto se è assistito da un dif, altrimenti sarà designato d’uff. 🡪 ART.247, C.3 LA PERQUISIZIONE SU INIZIATIVA DELLA PG Durante IP 🡪 PG può procedere a perquisizione personale o locale 🡪 SOLTANTO IN FLAGRANZA DI REATO O NEL CASO DI EVASIONE, sempre avviso di farsi assistere dal dif di fiducia che può intervenire. PG deve trasmettere senza ritardo il verbale delle operazioni al PM del luogo dove è stata compiuta la perq,. E nelle 48 h successive: convalida. ART.352 4. IL SEQUESTRO PROBATORIO I TIPI DI SEQUESTRO 3 forme: 1. PROBATORIO ART.253 🡪 MEZZO DI RICERCA DELLA PROVA 2. PREVENTIVO ART.321 🡪 MC 3. CONSERVATIVO ART.316 🡪 MC Comune 🡪 CREARE UN VINCOLO DI INDISPONIBILITÀ SU UNA COSA MOBILE O IMMOBILE, ATTRAVERSO UNO SPOSSESSAMENTO COATTIVO Differenti sono le modalità. S. PREVENTIVO 🡪 non solo vincolo di indisponibilità, ma anche INIBIRE ATTIVITÀ SOGGETTO IL SEQUESTRO PROBATORIO ART.253 🡪 ASSICURARE UNA COSA MOBILE/IMMOBILE AL PROC PER FINALITÀ PROBATORIE, MEDIANTE LO SPESSAMENTO COATTIVO DELLA COSA E LA CREAZIONE DI UN VINCOLO DI INDISPONIBILITÀ SULLA MEDESIMA. Finalità 🡪 CONSERVARE IMMUTATE LE CARATTERISTICHE DELLA COSA, AL FINE DELL’ACCERTAMENTO DEI FATTI. 2 requisiti:  NATURALISTICO 🡪 VI SIA UN BENE MATERIALE  GIURIDICO 🡪 SI TRATTI DEL CORPO DEL REATO o DI UNA COSA PERTINENTE AL REATO NECESSARIA PER L’ACCERTAMENTO DEI FATTI. REGOLAMENTAZIONE ART.253, C.4 Sequestro disposto dall’aurotià giudiziara con decreto motivato, personalmente o tramite delega alla PG, copia decreto rilasciato all’indagato e autorità deve avvertire l’indagato, se presente, che ha facoltà di farsi assistere dal difensore di fiducia. Il difensore ha diritto di assistere SENZA PREAVVISO ART.356 Durata ART.262, C.1 🡪 IL SEQUESTRO È MANTENUTO FINO A QUANDO SUSSISTONO LE ESIGENZE PROBATORIE. Limite max 🡪 SENTENZA IRREVOCABILE, salvo il caso in cui sia disposta la confisca. ART.262, C.4 CONVERSIONE DEL SEQUESTRO IN ALTRO TIPO 🡪 possibile SOLTANTO SE È EMESSO UN PROVVEDIMENTO AUTONOMO RISPONDENTE AI REQUISITI E FINALITÀ DEL NUOVO TIPO DI SEQUESTRO. Da S. PROBATORIO 🡪 a S.CONSERVATIVO ART.262, C.2 Da S. PROBATORIO 🡪 a S.PREVENTIVO ART.262, C.3 🡪 CON APPOSITO PROVVEDIMENTO DEL GIUDICE EMESSO SU RICHIESTA DEL SOGGETTO RISPETTIVAMENTE INTERESSATO FASE DI UP E DIB Disposto dal GIUDICE CON DECRETO MOTIVATO FASE IP Disposto da PM CON DECRETO MOTIVATO IL SEQUESTRO PROBATORIO OPERATO DALLA PG IP in situa di URGENZA, PG deve curare che tracce o cose pertinenti al reato siano conservate sino all’arrivo del PM. Quando vi è pericolo nel ritardo, perché PM non arriva tempestivamente o non ha ancora assunto direzione indagini, allora provvede PG. PG trasmette entro 48 h verbale al PM luogo del sequestro e PM nelle 4 h succ, convalida. RICHIESTA DI RIESAME: quando si contesta la legittimità o il merito del sequestro da parte dell’indagato o persona che ha diritto alla restituzione, decide il tribunale collegiale del capoluogo della provincia dove ha sede ufficio che ha emesso il provv. RICHIESTA MOTIVATA DI RESTITUZIONE: durante le ip, al PM quando si contesta il mantenimento o meno del sequestro. Decide PM con decreto motivato impugnabile con opposizione davanti al GIP che decide in camera di consiglio con ordinanza. Tipi di sequestro: 1) presso banche: autorità può chiedere visione di atti, documenti, titoli, somme per rintracciare cose da sottoporre a sequestro o circostanze utili alle indagini. O solo richiesta di esibizione e consegna, se banca rifiuta allora provvede autorità personalmente con sequestro. 2) di corrispondenza: aurorità può sequestrare lettere, oggetti di corrispondenza quando abbia fondato motivo di ritenere che siano spediti dall’imp o a lui diretti. Se sequestro compiuto da ufficiale non può conoscere e alterare il contenuto della lettera. 3) di dati infromatici (54 bis): presso fornitori di servizi informatici, telemagtici e di telecomunicazioni, ma per esigenze di necessità di fornitura del serfv izio si può acquisire copia di essi su adeguato supporto. Cose sequestrate conservate presso cancelleria o segreteria e se non opportuno in un luogo diverso e fgiudice nomina un custode (presenta cosa su richiesta dell’autorità e se si tratta di dati info obbligo di impedire alterazione e eaccesso da parte di terzi). 5. LE INTERCETTAZIONI DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI a. La nozione di intercettazione Nessuna definizione nel codice. ART.15 COST 🡪 RISERVA DI GIURISDIZIONE 🡪 soltanto con provvedimento del giudice può essere autorizzata intercettazione. Definizione 🡪 operata da giuris di legittimità INTERCETTAZIONE 🡪 CAPTAZIONE, OTTENUTA MEDIANTE STRUMENTI TECNICI DI REGISTRAZIONE, DEL CONTENUTO DI UNA CONVERSAZIONE O DI UNA COMUNICAZIONE SEGRETA IN CORSO TRA 2 O PIÙ PERSONE, QUANDO L’APPRENSIONE MEDESIMA È OPERATA DA PARTE DI UN SOGGETTO CHE NASCONDE LA SUA PRESENZA AGLI INTERLOCUTORI. Requisiti: 1. COMUNICAZIONE O CONVERSAZIONE SEGRETA 🡪 i soggetti devono comunicare tra loro con il preciso intento di escludere estranei dal contenuto della comunicazione e secondo modalità tali da tenere quest’ultima segreta. 2. STRUMENTI DI CAPTAZIONE 🡪 il soggetto che intercetta deve usare strumenti tecnici di registrazione che siano idonei a superare le cautele elementari, che dovrebbero garantire la libertà e segretezza del colloquio, e a captare i contenuti. 3. TERZIETÀ E CLANDESTINITÀ 🡪 il soggetto captante deve essere assolutamente estraneo al colloquio e deve operare in modo clandestino. SOLO SU INIZIATIVA DEL PM CON AUTORIZZAZIONE DEL GIP NEI CASI E MODI PREVISTI DALLA LEGGE. ARTT.266-271 Oggetto: a. CONVERSAZIONI/COMUNICAZIONI TELEFONICHE e ALTRE FORME DI TELECOMUNICAZIONE ART.266 b. FLUSSO DI COMUNICAZIONI RELATIVO A SISTEMI INFORMATICI O TELEMATICI OVVERO INTERCORRENTE TRA PIÙ SISTEMI ART.266-bis c. COMUNICAZIONI/CONVERSAZIONI TRA PRESENTI (INTERCETTAZIONI AMBIENTALI): il codice permettere di intercettare fuori dal domicilio pvt, ma se vi è fondato motivo di ritenere che ivi si stia svolgendo l’attività criminosa, allora è ammessa nel domicilio pvt. ART.266, C.2 LE IPOTESI CHE NON COSTITUISCONO INTERCETTAZIONI  pedinamento  tabulati del traffico telefonico  registrazione fonografica occultamente eseguita da uno degli interlocutoriè documento b. I principi costituzionali sulle intercettazioni Requisiti necessari 🡪 categorie:  REATI INTERCETTABILI  QUANTUM DI PROVA a. ART.268-bis, C.2 prendono visione degli atti e dell’elenco. b. CHIEDERE L’ACQUISIZIONE DELLE COMUNICAZIONI CHE CONSIDERANO RILEVANTI A FINI DI PROVA, NON COMPRESE NELL’ELENCO FORMATO DAL PM ART.268-ter c. CHIEDERE L’ELIMINAZIONE DELLE COMUNICAZIONI, IVI INDICATE, CHE RITENGONO INUTILIZZABILI O DI CUI È VIETATA LA TRASCRIZIONE, ANCHE SOMMARIA, NEL VERBALE PERCHÉ IRRILEVANTI (ex ART.268, C.2-bis) ART.268-ter cd. STRALCIO: Dopo 5 giorni, il GIP in camera di consiglio con ordinanza ordina l’acquisizione delle intercettazioni richieste dalle parti, non manifestamente irrilevanti, e stralcia anche d’ufficio quelle inutilizzabili. E può procedere all’ascolto. Con l’ordinanza viene meno il segreto sui verbali delle comunicazioni e conversazioni acquisite. G DISPONE CHE NON SIANO ACQUISITE LE COMUNICAZIONI MANIFESTAMENTE IRRILEVANTI; I RELATIVI ATTI E VERBALI “SONO IMMEDIATAMENTE RESTITUITI AL PM PER LA CONSERVAZIONE NELL’ARCHIVIO RISERVATO” ART.268-quater, C.5 Saranno coperti dal segreto esterno. IL REGIME DELLE INTERCETTAZIONI ACQUISITE ART.268-quater, C.4 Caduto il segreto di tali atti, può essere fatta copia ed essere pubblicato il contenuto riassuntivo. I verbali e atti sono conservati fino alla sentenza definitiva, ma le parti possono chiedere la distruzione delle registrazioni non acquisite a tuttela della riservatezzadecisione in camera di consiglio. IL C.D. INCIDENTE DI STRALCIO NELL’UP Durante l’UP LE PARTI POSSONO CHIEDERE CHE SIANO INSERITE NEL FASCICOLO DELLE INDAGINI LE CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI INTERCETTATE CHE NON SIANO STATE ACQUISITE IN PRECEDENZA ART.422, C.4-bis Può infatti accadere che le registrazioni, valutate come non rilevanti al momento delle indagini, appaiano successivamente decisive ai fini della sentenza di non luogo a procedere. Ove il giudice ACCOLGA LA RICHIESTA si applicano le norme sull’incidente di stralcio ARTT.268-ter e quater. d.8. La trascrizione delle intercettazioni SU RICHIESTA DELLE PARTI IL GIUDICE DEL DIB DISPONE LA TRASCRIZIONE DELLE REGISTRAZIONI ART.493- bis Si osservano le disposizioni delle perizie. DELLE TRASCRIZIONI/REGISTRAZIONI/STAMPE LE PARTI POSSONO ESTRARNE COPIA. d.9. I divieti di utilizzazione delle intercettazioni Intercettazioni INUTILIZZABILI: 1. ART.271, C.1 fuori dai casi consentiti dalla lex e non osservando le disposizioni presenti nel provvedimento di autorizzazione. 2. ART.271, C.2 🡪 intercettazioni di PERSONE VINCOLATE DAL SEGRETO PROFESSIONALE. Salvo i fatti da essi stessi divulgati. 3. ART.271, C.1-bis dati acquisiti nelle operazioni preliminari all’inserimento del captatore. E dati acwuisiti al di fuori dei limiti di tempo previsti nel decreto. SANZIOE DELLA DISTRUZIONE salvo che costituisca corpo del reato. ART.271, C.3 d.10. L’uso di intercettazioni in PROCEDIMENTI DIVERSI DA QUELLI IN CUI SONO STATE DISPOSTE ART.270, C.1 Non utilizzabili, salvo che risultano necessari per l’accertamento di delitti per i quali è obbligatorio l’arresto in flagrana. I verbali restano comunque utilizzabili come notizia di reato. ART.270, C.1-bis 6. I NUOVI STRUMENTI DELLA TECNICA: I TABULATI TELEFONICI La conoscenza dei dati esterni del traffico telefonico esula dal concetto di intercettazione 🡪 NON È INTEGRATO IL REQUISITO DELLA COMUNICAZIONE IN CORSO. 🡪 L’ACQUISIZIONE PUÒ AVVENIRE CON DECRETO MOTIVATO DEL PM Siano conservati dal fornitore per differenti periodi di tempo i dati di 3 tipi di traffico telefonico: a. CHIAMATE SENZA RISPOSTA 🡪 30 GG da data chiamata b. DATI DEL TRAFFICO TELEMATICO 🡪 12 MESI da data comunicazione c. RIMANENTI DATI DEL TRAFFICO TELEFONICO 🡪 24 MESI da data comunicazione. TERMINI SPECIALI PER REATI GRAVI 6 ANNI L’ACQUISIZIONED DEI DATI Entro i termini di conservazione i dati sono ACQUISITI CON DECRETO MOTIVATO DAL PM. Possono essere acquisiti dalla pubblica accusa anche su istanza del difensore dell’imputato, dell’offeso o delle altre parti private. Il difensore dell’imputato può chiedere direttamente al gestore del traffico telefonico i dati relativi alle utenze intestate al proprio assistito con le modalità ex ART.391-quater. Ha diritto di conoscere i dati del traffico entrante quando dalla mancata acquisizione può derivare un pregiudizio effettivo e concreto per lo svolgimento delle investigazioni difensive. 7. LE VIDEORIPRESE VIDEORIPRESE 🡪 LA REGISTRAZIONE DI QUANTO ACCADE IN UN LUOGO, ALL’INSAPUTA DI CHI IN ESSO SI TROVI. Può essere disposta in:  LUOGO PUBBLICO  PRIVATA DIMORA Quando è svolta da privati soggetti 🡪 la videoripresa è un DOCUMENTO UTILIZZABILE NEL PROC PENALE (purché non rientri nelle ipotesi di doc illegale). Quando svolta da sogg pubblici: Ripresa di COMPORTAMENTI COMUNICATIVI 🡪 FORMA DI INTERCETTAZIONE e si segue la relativa disciplina. Ripresa di COMPORTAMENTI NON COMUNICATIVI 🡪 disciplina differente a seconda del LUOGO NEL QUALE VIENE POSTA IN ESSERE:  LUOGHI DOMICILIARI 🡪 SENZ’ALTRO VIETATE A PENA DI INUTILIZZABILITÀ ART.191 Luoghi caratterizzati dall’esistenza, in capo ad un soggetto, del diritto di escludere chiunque altro. (ART. 14 Cost: inviolabilità domicilio.  LUOGHI RISERVATI 🡪 POSSONO ESSERE DISPOSTE CON ATTO MOTIVATO DEL PM + UTILIZZABILI COME PROVA ATIPICA. No diritto di escludere chiunque altro 🡪 diritto solo se il titolare è presente sul luogo. Spazi caratterizzati da un’aspettativa di riservatezza maggiore rispetto ai luoghi pubblici.  LUOGHI PUBBLICI 🡪 POSSONO ESSERE EFFETTUATE ANCHE DALLA PG DI PROPRIA INIZIATIVA Si tratta di ATTO NON RIPETIBILE CHE IN DIB POTRÀ ESSERE UTILIZZATO COME PROVA ATIPICA. Se disposta dal PM: potrà essere utilizzata in dib e il giudice dovrà sentire le parti sulle modalità di acquisizione. Luogo in cui non è configurabile alcuna aspettativa di riservatezza con riferimento alle immagini. IL COMPORTAMENTO IN CONCRETO NON RISERVATO  sentenza corte cost del 2008 Affinché scatti la tutela del domicilio (art. 14)2 requisiti: 1. Non basta un COMPORTAMENTO TENUTO IN LUOGHI DI PRIVATA DIMORA 2. ESSO IN CONCRETO SIA RISERVATO 🡪 non possa essere liberamente osservato dagli estranei, senza ricorrere a particolari accorgimenti Se in concreto NON RISERVATO 🡪 videoriprese sottoposte a medesimo regime di quelle effettuate in luoghi pubblici. GLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA LE VIDEOREGISTRAZIONI RIENTRANO NELLA CAT DEI DOC E POSSONO ESSERE ACQUISITE AL PROCESSO ex ART.234. MISURE CAUTELARI Provvedimenti provvisori ma immediatamente esecutivi, che evitano che il passare del tempo possa creare una serie di pericoli: le esigenze cauterali: 1. Pericolo per accertamento reato 2. Pericolo per esecuzione sent. 3. Pericolo che si aggravino le conseguenze del reato o che sia agevolata commissione di altri reati. CARATTERISTICHE MISURE CAUTELARI: 1. STRUMENTALITA’ rispetto al proc penale. 2. URGENZA. 3. PROGNOSI DI COLPEVOLEZZA ALLO STATO DEGLI ATTI: per misure cauterali personali sono necessari gravi indizi di colpevolezza sulla base di quanto raccolto fino a quel momento dall’accusa, giudizio però non sommario ma accertato e motivato. 4. IMMEDIATA ESECUTIVITA’: Polizia può adempiere al comando anche in modo coercitivo. 5. PROVVISORIETA’. esecutività perde efficacia quando viene emanata sentenza definitiva, e quando viene revocata o modificata prima della sent esecutiva 6. PREVISIONE PER LEGGE: legge stabilisce i casi in cui provvedimento autorità giudiziaria può limitare libertà personale o domiciliare. 7. GIURISDIZIONALITA’: solo provvedimento del giudice, salvo misure precautelari del PM e PG, che devono essere convalidate dal giudice. 8. IMPUGNAZIONE: ammesso dalla Cost. ricorso in cassazione per violazione di legge per i provv che prevedono limitazione alla lib personale, ma anche merito: appello e riesame. MISURE CAUTELARI PERSONALI: incidono sulla libertà personale e di determinazione nei rapporti. Si dividono in: 1. Misure coercitive: che si dividono in obbligatorie: -divieto di espatrio -obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria -allontanamento dalla casa familiare -divieto di dimora -obbligo di dimora -divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla persona offesa. custodiali: Conseguenza negativa: configurato delitto di evasione se persona si allontana dal luogo di custodia Conseguenza positiva: computo del periodo trascorso nell’esecuzione della pena detentiva. -arresti domiciliari -custodia in carcere -custodia in luogo di cura:se malattia è totale ma imp non è socialmente pericolosoricoverso in un servizio psichiatrico ospediale se pericoloso e infermità totale in un ospedale pischiatrico giudiziario , se parziale casa di cura e custodia. 2. Misure interdittive: applicazione provvisoria di determinati divieti, a scopo cautelare. -sospensione dall’es. della potestà genitoriale -sospensione dall’esercizio di determinati pubblici uffici o servizi - divieto di contrattare con la PA -divieto di esercitare determinate attività professionali o imprenditoriali. 3. Misure di sicurezza, applicate provvisoriamente a titolo di misure cautelari. applicate nei confronti di un sogg che al momento del fato era incapace di intendere e di volere ed è Esecuzione misura cautelare: se si tratta di custodia cautelare: è seguita da PG su incarico del PM con rilascio copia del provvedimento all’indagato e facoltà di nominare un dif di fiducia -se non è misura custodiale viene notificata all’indagato. Le ordinanze, le richieste del pm e gli atti presentati sono depositati nella cancelleria del giudice: avviso di deposito al dif che può estrarne copia. Seconda fase: interrogatorio di garanzia. Inizia con esecuzione misura cautelare e termina con interrogatorio davanti al giudice che ha disposto la misura. Nell’interrogatorio giudice valuta se permangono condizioni di applicabilità ed esigenze cautelari: se non permangono diapone revoca o sostituzione mc. interrogatorio in tempi brevi: -5 giorni se disposta custofdia in carcere -10 gioeni per alte misure -48 h se ne fa richiesta il PM nella richiesta di custodia cautlare. VICENDE SUCCESSIVE: 3 ipotesi di mofidicazione mc: 1. REVOCA: quando sono venute meno condizioni di applicabilità, anche sopravvenute, o esigenze cautelari. 2. SOSTIUZIONE IN MELLIUS: quando esigenze cautelari risultano attenutate, o quanto mc non risluta più proporizionata all’entità del fatto e alla sanzione che sarà irrogata. 3. SOSTITUZIONE IN PEIUS: disoosta dal giudice su richiesta del pm quando -esigenze cautelariì-imputato ha trasgredito prescrizioni misura. revoca e sostituzione di regola richieste da pm o da imputato, a volte anche d’ufficio dal giudice durante interrogatorio di garanzia, o udienza o situazione equiparate. il giudice deve sentire il pm. il giudice può assumere l’interrogatorio quando è basato su elementi nuovi e diversi e imp ne faccia richiesta. decide entro 5 gg con ordinazna appellabile. ESTINZIONE MISURA CAUTELARE: -ope judicis: con provvedimento giudice che accrrta modificazione dei presupposti applicata (revoca o sostiuzione) -ope legis: viene meno efficacia per una serie di eventi previsti dalla lege. 1. Quandoi per il medesimo fatto e nei confronti della medesima persona intervenga una sentenza anche non definitiva che esclude l’addebito. (arcihiviazione, non luogo a procedere, proscioglimento). 2. Quando sia decorso il termine di durata massima della misura e non sia ancora concluso procedimento con sentenza di condanna. 3. Quando misura disposta per esigenze probatorie non sia rinnovata dal giudice entro il termine fissato nel provv. 4. Quando disposta la misura, l’imp non sia stato interrogato dal giudice nel termine fissato. 5. Quando misura disposta da giudice incomp e non viene confermata da giudice competete entro 20 gg. 6. Etinzione per decorso dei termini relativi al riesame, o al giudizio di rinvio dopio l’annullamento disposto dalla cass. giudice adotta i provv ncessari per far cessare gli effetti della misura e se si tratta di cusodia cautelare ordina la liberazione della persona. LE IMPUGNAZIONI CONTRO LE MISURE CAUTELARI PERSONALI Impugnazione vs provvedimento che applicano, modificano o revocano misure cautelari: sono appello, riesame e ricorso in cassazione. Procedimento di impugnazione è autonomo rispetto al procedimento penale nel quale è stata applicata la mcè procedimento incidentale rispetto al procedimento penale. L’impugnazione non ha efficacia sospensiva del provvedimnento che applica misura. RIESAME impugnazione contro un provv che applica per la prima volta una misura coercitiva. La richiesta può essere presentata solo da imputato o da difensore. Viene decisa dal trib in composizione collegiale del capoluogo del distretto di c d’appello dove ha sede il giudice che ha emesso il provvtribunale della libertà. E’ un imp completamente devolutiva perché il tribunale può riesaminare il provvedimento nel merito e nella legittimità, senza essere vincolato dai motivi del ricorso o dalla motivazione del provv. Procedimento. richiesta depositata nella cancelleria del trib della libertà entro 10 giorni, da imp (termine decorre dall’esecuzione o notificazione della misura) o dal suo difensore (termine decorre da avvisao deposito ordinazna che dispone misura). - il pres da immediata notizia all’autrorità procedente che trasmette, entro 5 gg, atti che ha presentato quando hanrichiesto la misura e atti sopravvenuti a favore dell’imp, inoltre difensore può presentare al trib i risultati delle indagini pvt. -udienza si svolge in camera di consiglio con contradditorio facoltativo: se pm e dif partecipano (devono essere avvisati 3 gg prima) hanno diritto di esporre oralmente le loro conclusioni. Imp può chiedere differimento udienza da 5 a 10 gg per giustificati motivi. -entro 10 da ricezione atti, trib deve decidere e depositare dispositivo entro 30\45 gg. Trib ha potere cognitivo limitato: decide sulla base di atti scritti e documenti presentati (non su tutti atti di indagine raccolti fino a quel momento). (no audizione persone, no assunzione prove non riniviabili). Trib per decidere valuta se ci sono i prespposti necessari per provv in base ad agti ocnosciuti dal giudice e atti che sono stati presentarti succ al trib. 4 decisioni: - inammissibile riesame (es. scaduti i termini) -annulla ordinanza per carenza di elementi essenziali o vizi del merito -riforma mc ma solo in modo più favorevole -conferma mc anche per motivi diversi. APPELLO: Per tutti gli altri provv che dispongono mc personali. Quindi è residuale rispetto a riesame perchp vuene applicato per misure c che dispongono una misura coercitiva non per la prima volta. Legittimati: PM, dif e imp -Pm può proporre appello contro provv che ha rigettato richiesta di applicazione mc, ordinanza che ha disposto misura più favorevole all’imp, ordinanza che ha disp revoca e sostituzione su richiesta imp. -Imp e dif per ogni provv che non applica per la prima volta una mc. Competente è sempre trib della libertà. e’ parzialmente devolutivo, quindi cognizione del giudice è limitata all’oggetto dei motivi di doglianza presentata dalle parti. Procedimento: appello proposto entro 10 gg pena inammissi, da notificazione o esecuzione misura e nella dichiarazione deve essere scritto i motivi per le quali le parti ritengono che il provv debba essere modificato o annullato. -modalità riprendono quelle del riesame (trasmissione degli atti all’autorità procedente ec.. udienza in camera di consiglio). -decisione entrlo 20 gg con deposito wntro 30-45 gg. RICORSO IN CASSAZIONE Impugnazione contro deicisoni del trib della libertà che ha pronynciato su richiesta riesame o appello per motivi 606 cpp. sono legittimati pm che ha chbiesto misura, pm trib della libertà, imp o suo dif. Può essere anche proposto da imp e suo difensore in luogo del riesame: ricorso in cassazione per saltum ma solo pr violazione di legge. La cass decide entro 30 giorni dalla ricezione atti in udienza ex art. 127. Sent. Di inammissibilità, rigetto o annullamento con o senza rinvio: se proncunia annulamento con rinvio il giudice deve decidere entro 10 gg dalla ricezione degli atti e depositare motivzazione entro 30 gg. Giurisp ha inventato la figura del giudicato cautelare per dare stsabilità ai provv che emettono misure cautelari: impedisce ad un giudice adito successivamente di decidere nuovamente questioni che sono già esaminate in una precedente impugnazione cautelare: giudicato allo stato degli atti- ha un effetto preclusi9vo non definitivo, superabile in presenza di elementi nuovi rispetto alla situazione di fatto o di diritto su cui è basata la prececente decisione. Riparazione dell’ingiusta custodia cautelare p.139. MISURE CAUTELARI REALI comportanto un vincolo di indisponibilità su una cosa mobile o immobile, diposte di regola solo dal giudice per qualsiasi tipo di reato (anxche contravv) SEQUESTRO CONSERVATIVO Ha lo scopo di essere una garanzia per le obbligazioni civili sorte per il pagamento delle spese processuali e dei danni cagionati dal processo, evita che le garanzie di pagamento su disperdano prima della condanna definitiva. E’ richiesta da pm o parte civile, solo dopo che sia esercitata azione civile, quindi nei confronti del resp civile e imp. Il sequestro è disposto dal giudice con ordinanza senza sentirùe la controparte che valuta se sia fodnato e se sussiste l’esigenza cautelare, il sequesto è effettuato dall’ufficiale giudiziario. sull’ordinanza che dispone il sequestro è possibile proporre riesame al trib in comp collegiale del capuluogo della provincia dove ha sede ufficio che ha emesso provv. può anche essere revocato se ne vengono meno i presupposti. (es. offerta di cauzione evita il sequestro e ne determina la revoca). SEQUESTRO PREVENTIVO Vincolo per interrompere compimento del reato o impedire che si commettano altri reati. può chiedere solo PM. 3 casi di sequqestro preventivo: 1. Quando la disponibilità della cosa pertinente al reato può aggravare consweguenze o protrarle 2. Quando potrebbero essere commessi altri reati 3. Quando cosa è pericolo in se’: confisca (obbligatoria per procedimento vs pa, falcoltativa negli altri casi). Procedimento: sequestro viene disposto dal giudice quando sussistono i presupposti senza sentire il possessore della cosa. Eccezione però nelle IP: quando non si può aspettare decreto giudice, sequestro disposto dal PM con decreto motivato, e ancora prima dalla PG quando vi è urgenza. Poi trasmettono verbale al PM, il quale se non dispone la restituzione, chiede a giudice la convalida del decreto di sequestro: entro 10 gg giudice deve emettere ordinanza di convalida e decreto di seuqestro. procedibili d’uff. In mancanza di queste condizioni possono essere compiuti solo atti di indagine preliminare necessari ad assicurare le fonti di prova. No esercizio poteri coercitivi. QUERELA 336 atto con quale persona off manifesta volontà che si persegua penalmente il fatto di reato, a prescindere da chi ne risultera autore: deve contenere notizia di reato e manifestazione di volontà. Esercitata dopo 3 mesi da quando si ha avuto notizia di reato (nel caso di delitti contro la libertà sessuale 6 mesi), con stesse forme della denuncia. Nel caso in cui sia recapitata da un incaricato o spedita per posta occorre autentica della sottoscrizione da parte di un pubblico ufficiale o da difensore. Diritto di querela può essere rinunciato: prima di averla proposta, si manifesta volontà di non procedere a reato è un atto irrevocabile e incondizionato e può essere fatta con atto espresso o tacito ed è irrevocabile. mentre dopo che è stata proposta querela: rimessione, che estingue il reato. No rimessione se persona non l’ha accettata. delitti in materia sessuale, querela proposta è irrevocabile. ISTANZA 341 atto con il quale persona off manifesta la volontà che si proceda per un reato commesso all’estero, che se fosse stato comemesso in italia sarebbe procedibile d’uff. cone le forme della querela. RICHIESTA DI PROCEDIMENTO 342 Atto con cui ministro di giustizia manifesta volontà che si proceda per un reato commesso all’estero o per una serie di delitti previsti nel cp. (come alcuni delitti vs PdR e stato). AUTORIZZAZIONE A PROCEDER 343 Atto discrezionale e irrevocabile emesso da un organo pubblico dello Stato.Non si può procedere nel compimento di atti del procedimento quando non vi sia questa autorizzazione come condizione per es. azione penale in ragione: -qualità imputato (es. ministro nell’esercizio delle sue funzioni, si vuole evitare ingerenze dell’autorità giudiziaria, quindi autorizzazione parlamento e senato) -qualità persona off ( es. organo del quale si vuole evitare che venga compromesso il suo prestigio, es vilipendio autorizzazione parlamento e senato) In amncanza di condizioni, PG non ha obbligo di avvisare il PM, tranne quando vengono compiute indagini. SEGRETO INVESTIGATIVO E DIVIETO DI PUBBLICAZIONE. Procedimento penale è un contrasto tra ricerca della verità in maniera tale da evitare atti che mettono in pericolo la genuinità e acquisizione prova; e garanzia del diritto di difesa. Per tutelare indagini, i primi atti del procedimento sono coperti dal segreto, ma per garantire esercizio dif, è necessario che alcuni atti siano conosciuti dalle parti pvt e dall’indagato: cd. segreto interno, tra i sogg del procedimento. Art. 111 c.3: nel piu breve tempo possibile la persona accusata deve essere informata riservatamente della natura e dei motivi dell’accusa elevata a suo carico Atti di indagine compiuti da PM e PG sono coperti dal segreto investigativo fino all’avviso di conclusione delle indagini (329), e copre tutti i sogg che hanno partecipato o assistito all’atto. L’inquirente sarà autorizzato a rivelare gli atti solo ad alcuni dei sogg, ma questi sono a loro volta vincolati. Atti conoscibili dall’indagato Si segretezza ma anche deroghe per garanzie diritto di difesa. 1. ATTI GARANTITI: atti di cui il dif deve avere conoscenza almeno 24 h prima. -interrogatorio -ispezione -confronto al quale partecipa indagato -ispezione alla quale non partecipa indagato -accertamento tecnico non ripetibile quando PM compie atti su persone, cose e luoghi sogg a modificazione, o modificazione è resa da accertamento. In caso di urgenza, quando vi è pericolo nel ritardo per assicurare fonti di prova, PM può compiere interro e confronto prima del termine ma dif deve essere tempestivamente avvisato. Mentre avviso omesso nell’ispezione quando vi è pericolo che tracce e altri elementi materiali del reato siano alterati: cmq facoltà per il dif di partecipare. (tutti e due ci deve essere fondato motivo). Dif ha intervento limitato: può chiedere a PM richieste, osservazioni, riserve e è fatta menzione nel verbale 2. ATTI A SORPESA: atti per cui dif ha facoltà di partecipare ma non è avvisato. Sequestro e perquisizione (atti non ripetibili). Atti garantiti e a sorpresa sono depositati nella segreteria del PM, sia che dif abbia partecipato, sia che non abbia partecipato, entro 3 giorni dal compimento atto. Entro 5 giorni successivi dif può prendere visione dei verbali degli atti e estrarne copia. Se cosa è stata sequestrata può prendere visione, anche del luogo dove in cui si trova e estrarre copia se è documento. Se non è stato avvisato dell’atto, gli viene notificato avviso di deposito. INFORMAZIONE DI GARANZIA quando PM ha obbligo di compiere un atto garantito deve inviare a persona offesa e indagato informazione di garanzia (369): contiene norme di legge che si assumono violate, data e luogo del fatto e invito a facoltà di nominare un dif di fiducia. Se ind non lo nomina, PM provvede a norminare un dif d’ufficio, chiedendo a consiglio dell’ordine degli avvocati. E al compimento del primo atto garantito, il PM notifica all’indagato la comunicazione della nomina del dif d’ufficio. Atti segreti. Sono: -Accertamenti tecnici non ripetibili -indivudazione di persone, cose e luoghi -Assunzione di info da possibili testimoni. Coperti dal segreto investigativo fino a conclusione indagini: per tutte persone che hanno assistito e partecipato all’atto. Violazione comporta: rivelazione segreto inerente al proc penale (379 bis cp) e rivelazione segreto d’ufficio (326). Atto non è più segreto quando: -indagato può avere conoscenza dell’atto es. esame del verbale -si perviene a chiusura indagini con avviso di conclusione indagini. Codice ha previsto anche possibilità che si rendano segreti atti che nascono come conoscibili ma che lo diventano successivamente perché devono essere depositati. Potere di secretazione del PM quando è necessario per la prosecuzione delle indagini. In due circostanze: -quando indagato lo consente -quando conoscenza atto ostacola le indagini riguardanti altre persone. e ad atti segretati si applica stessa disciplina degli atti segreti 329. Potere di segretazione anche per atti che sono già segreti: ampliamento del divieto di rivelazione: -concerne non solo svolgimento dell’atto (come segretazione sopra), ma anche fatti oggetto dell’indagini. -riguarda atti che concernono assunzione di informazioni da possibili testimoni o indagati -Devono esserci specifiche esigenze di indagine. Divieto disposto con decreto motivato del PM e non può durare più di due ore. Con questo decreto può vietare persone di comunicare i fatti e circostanze ogg di idgine di cui sono a conoscrnza. Perosna ha duplice divieto: -non può rivelare domande e risposte fatte -non può rivelare le notizie inerenti alle circostanze e fatti ogg di indagine. Divieto di pubblicazion 114: codice pone divieto di pubblicare per mzzo di stampa o altro mezzo di diffusione alcuni atti del procedimento penale, può essere attenuato o assoluto (segreto esterno). Atti segreti: no pubblciazione, divieto assoluto tranne quando PM ritiene che sia necessario per agevolare indagini, può essere pubblicato notizie specifiche o specifici atti con decreto motivato. Atti conoscibili: fin da origine o divenuti successivamente possono essere pubblicati, ma divieto attenuato, quindi no pubblicazione del testo totale o parziale ma solo contenuto generico, quindi notizie più o meno generiche e prive di riscontri documentali. Regime vale fino a up, poi si formano i due fascicoli. -per il dib: atti possono essrre pubblicati con riproduzione totale o parziale del testo. -del PM: solo contenuto generico, testo solo dopo pronuncia sent. Di corte d’app. Pubblicazione punita con arresto fino a 30 gg e ammenda da 51 a 258 euro: no deterrente. DIVIETO DI PUBB DI DETERMINATI ATTI: 1-generalità e immagini inerenti a minorenni, in relazione a qualsiasi atto del proc. 2-generalità e immagini persona offesa, senza suo consenso per reati inerenti a violenza sessuale e assimilati. 3-immagini di persona privata della lib personale, con manette ai polsi o altro mezzo di coercizione fisica, no se vi acconsente. 4- documenti di spionaggio e dosieraggio illeciti. Attività di inziativa della PG Il codice distingue tra atti di IP di iniziativa della PG e atti di iniziativa del PM, la distinzione serve per distinguere la regolamentazione dell’es. poteri coercitivi e tutela del diritto di difesa, tutte le IP sono cmq sotto la direzione del PM. PM ha poteri di sequestro probatorio e perquisizione più incisivi della PG, PG può compiere perquisizione di sua iniziativa solo in caso di flagranza e di evasione e deve essere convalidata da PM, dato avviso all’ind di nominare dif di fiducia. Perquisizione PM no questi requisiti. Attività di iniziativa PG si divide poi in: -iniziativa autonoma: in senso stretto, PG raccoglie ogni elemento utile ad accertare i fatti ed individuare colpevole. Inizia da quando PG perviene a notizia di reato e termina quando PM da direttive. -iniziativa successiva: attività che PG svolge dopo aver impartito direttive. iniziativa guidata: stretta esecuzione direttive PM iniziativa parallela: PG compie tutti le attività di IP per accertare i reati che la PG può eseguire ma deve informare prontamente il PM. Acquisizione materiale bio: quando traccia, materiale biologico ha già abbandonato la sfera corporale dell’essere vivente e non servono prelievi o accerrtamento personali coattivi: su luoghi, cadaveri, cose. per il prelievo coattivo solo su indagato e solo ai fini dell’identificazione (la PG può solo in questi casi), su altre persone serve sempre consenso. LA PERQUISIZIONE SU INIZIATIVA DELLA PG 352 perquisizione su iniziativa PG quando ci sono 4 requisiti: -ogg perquisizione: cose o tracce pertinenti al reato o persona dell’indg o evaso -situazione: in casi flagranza nel reato, in caso di evasione, se si procede al fermo di una persona indagata, all’esecuzione di un’ordinanza che dispone la custodia cautelare o la carcerazione per uno di quei reati che prevedono arresto in flagranza. -pericolo nel ritardo. -fondato motivo di ritenere che sul luogo o su quella persona vi siano le cose o le persone ricercateelementi obbiettivi. Indagato presene deve essere informato della facoltà di nominare un dif di fiducia, verbale trasmes entro 48 h al Pm del luogo per convalida. ATTIVITA’ DI INIZIATIVA DEL PM Il PM dirige le indagini e compie ogni attività necessaria per le determinazioni inerenti all’es. dell’azione penale e anche accertamenti a favore delll’indagato. Il registro delle notizie di reato: l’info di garanzia. PM deve iscrivere notizia nell’apposito registro dopo aver ricevuto l’informativa dalla PG. Esistono tre tipi di registri: 1- registro delle notizie di reato: è quello ordinario, PM ordina alla segreteria di iscrivere la notizia di reato e quando vuole addebitare il fatto ad un sogg. ordina che sia iscritto a fianco della notizia il nome dell’indagato. Iscrizione potrà essere aggiornata se mutano le circostanze o la qualificazione giuridica del fatto, mentre dovrà essere del tutto nuova se per la stessa persona sorgano reati concorrenti, o se il medesimo fatto è attribuito a più persone. Di regola decorrono 6 mesi dall’iscrizione del nominativo entro il quale il PM deve decidere se esercitare azione penale, chiedere archiviazione o proprovga indagini. 2-registro degli atti non costituenti notizia di reato: contenuti esposti che sicuramente non comportanto in alcun modo reato 3-registro dlele notizie anonime: di regola non possono utilizzate nel procedimento penale salvo ecc. art. 240 comma 1: dichiarazioni anonime non possono essere acquisizte nel utilizzate salvo quando costituiscano corpo del reato o provengano cmq da imp. notizie non utilizzate sono conservate per 5 anni, poi documenti e registro sono distrutti Conoscibilità registro su iniziativa del sogg interessato: quando viene iscritto nome dell’ind nel registro, indagini proseguono in segreto. Se non viene compiuto alcun atto garantito o disposta misura cautelare, il sogg avrà la prima notizia ufficiale del procedimento a suo carico solo con la chiusura delle indagini preliminari, quando il PM avrà chiesto il rinvio a giudizio: dovrà quindi inviare a ind e dif “avviso di conclusione indagini” con sommaria enunciazione del fatto e avviso che gli atti compiuti sono stati depositati e possono essere visionati. prima di quel momento: conoscenza procedimento quando PM compie un atto garantito tramite informazione di garanzia, prima ancora solo se l’ind si attiva e chiede alla segreteria del PM se vi sono iscrizione a suo carico: di regola la segreteria darà risp, ma in alcuni casi l’iscrizione deve rimanere segreta: -delitti di criminakità mafiosa: iscrizione segreta per due anni e proroga data in segreto (termine max indagini due anni) -gravi delitti non mafiosi: iscrizione segreta per un anno, ma proroga deve essere comunicata all’ind -altri delitti: PM può disporre la segretazione fino a 3 mes iquando sussitono esigenze attinenti alle indagini. Quando non sussistono iscrizioni o non sono conoscibili, la segreteria dirà all’indagato su indicazione del Pm che non esistono iscrizioni suscettibili di comunicazione. INFORMAZIONE DI GARANZIA 369 cpp PM la invia a ind e persona offesa quando sta per compiere un atto garantito. Invito a nominare un difesore di fiducia, norme di legge che si assumono violate e data e luogo del fatto storico di reato se risultano dalle indagini. Inviata con posta racc con ricevuta di ritorno, in casi urgenti con notificazione ex art. 151, da parte dell’ufficiale giudiziario. Informazione di garanzia risponde all’art. 111 comma 3 cost. Informazione sul diritto di difesa: deve essere inviata all’ind come primo fra gli atti garantiti compiuti su inziativa del PM per rendere effettivo il diritto della difesa d’uff (369 bis). Al compimento del primo atto a cui il dif ha diritto di assistere, il Pm deve inviare la comunicazione all’ind della nomina del dif d’ufficio. Comunicazione deve contenere: -obbligo di difesa tecnica per l’indg -nominativo e indirizzo del dif d’ufficio -facoltà di nominare un dif di fiducia -obbligo di retribuire il dif d’ufficio, salvo il gratuito patrocinio, se no esecuzione forzata -condizioni per ammissione al gratuito patrocinio. Di solito viene inviata unitamente all’info di garanzia, comunque deve essere quantomeno comunicata con avviso di conclusione delle indagini. Atto garantito: PM deve prima avvisare il difensore, atto valido anche se dif non si presenta ma è cmq avvisato. ATTI COMPIUTI PERSONALMENTE DAL PM O SU DELEGA DELLA PG: PM può delegare alla PG sia atti aticipi che atti tipici, ma questi devono essere speficificatamente delegati. Art. 370. E può anche impartire unna direttiva, quindi una direzione generale da dare alle indagini e PG opera all’interno con atti di prorpia iniziativa. Delega: di regola consentita tranne alcuni divieti: 1- divieto implicito di delega di interrogatorio dell’ind arrestato o sottoposto a custodia cautelare e confronti con il medesimo 2- divieto ricavabile dalla natura dell’atto di compiere accertamento tecnico perché spetta al PM scegliere l’esperto e formulare i quesiti, anche accertamento tecnico coattivo perché Pm deve compierlo personalmente sotto controllo del giudice. 3-divieto splicito di compiere perquisizioni, ispezioni e sequestri nell’ufficio del difensore, durante le IP, compiuti personalmente dal PM con decreto motivazione di autrorizzazione del giudice. Verbalizzazione atti tipici: in tre modi sia compiuti personalmente dal PM, sia su delega. Verbalizzazione da parte di un ufficiale di PG p da parte di un ausiliario del PM 1. Verbale in forma integrale: sia domande sia risposte, atti in ragione della loro importanza (querele e denuncie presentate oralmente, interrogatorio indagato, sequestri perquesizioni e ispezioni, accertamenti tecnici non ripetibili, i confronti indagato, sommarie info, interrogatori imputati connessi) 2. Verbale in forma riassuntiva: narrazione parti essenziali di una dichiarazioni. Per tutti gli atti diversi da quelli sopra. Art. 141 bis deve essere verbalizzato integralmente con mezzi di riproduzione fonografica e audiovisiva ogni interrogatorio reso fuori udienza da una persona che si trovi a qualsiasi titolo in stato di detenzione. 3. Annotazioni: per contenuti semplici e di limitata rilevanza. Fascicolo indagini: contiene notizia reato, documentazione atti di indagine e atti trasmessi dalla PG presso ufficio del pm. Controllo sulla legittimazione del PM: legge 479 del 99. Indg, persona offesa e difensori possono chiedere al PM procedente di trasmettere gli atti all’omologo presso il giudice che ritengono competente (devono indicarlo a pena di inammisbilità). Se pm rifiuta o non decide entro 10 gg le parti, nei 10 gg duccessivbi possono ripoporre la richiesta al procuratore generale presso la corte d’appello (se si trova nello stesso distretto), o al proc genera presso la Corte di cass (se il giudice competente è in un distretto diverso)decide entro 20 gg con decreto motivato, una volta assunte le necessarie info e copia atti. la richiesta non può essere riproposta al PM se non per fatti nuovi, altrimenti è inammissibile ASSUNZIONE DI INFO DAL POSSIBILE TESTIMONE 362 Possono essere assunte le sommarie info personalmente dal PM o da PG delegata. Sono indicate all’art. 362 come persona informate su circostanze utili a fini delle indagini e per questo vengono denominate come persone informate. Possibile testimone perché sono equiparati art. 197 al 203 (guardo su). PM o PG possono chiedere a persona già sentita dal difensore o da un suo sostituto le domande e le risp date durante l’intervista difensiva. Priviliegio contro autoincriminazione (sempre stesse regole). Documentazione: redatte in un verbale e non sono utilizzabili di regola in db se non eccezionalemtne con contestazioni nei limiti art. 500 (astti ripetibili) o lettura condizioni art. 512 (atti non ripetibili). INTERROGATORIO DELL’INDAGATO Quando Pm vuole interrogare ind (o confronto o isp) deve notificargli l’invito a presentarsi che contiene: -generalità indg -giorno, luogo, ora della presentazione e autorità davanti al quale deve presentarsi -indicazione che dovrà essere reso interrogatorio -avvertimento che PM potrà procedere all’accompagnamento coattivo quando non viene addotto legittimo impedimento (necessaria autorizzazione giudice) -sommaria enunicazione del fatto che risulta dalle indagini (solo per interrogatorio)addebito provvisorio, come garanzia per l’indg di predisporre una linea difensiva. Notificato all’indagato almeno 3 gg prima dell’interrogatorio. Deve essere preavvisato 24 h prima anche il dif. Se PM ritiene che vi sia pericolo nel ritardo per assicurazione o ricerca fonti di prova, compie interrogatorio prima del termine avvisando senza ritardo, o tempestivamente dif. Interrogatorio ind libero: può essere compiuto personalmente dal PM (non necessaria presenza dif preavvisato), o su delega dalla PG (necessaria presenza del dif). Interrogatorio ind sottoposto a fermo, arresto e custodia cautelare: solo dal PM Interrogatorio disciplinato dalle stesse norme che regolano l’interrogatorio dell’imp. INTERROGATORIO PERSONA IMPUTATA IN UN PROCEDIMENTO CONNESSO O COLLEGATO. Disciplina si ricava per relationem da quella dell’esame dib dell’imputato in un procedimento connesso o collegato (art. 363 rinvia all’art. 210). Imputato ha l’obbligo di presentarsi, e gli è dato stesso avvertimento previsto all’art. 377. Se non si presenta senza legittimo impedimento: accompagnamento coattivo. Pm ha obbligo di preavvisare il dif dell’imputato connesso o collegato (richiamo art. 210 comma 3). Garanzia in favore dell’imp o indg. Il dif dell’indg nel procedimento principale, invece, non può assistere Ispezione personale: per particolare invasività è un atto compiuto su iniziativa del PM che può avvalersi di un medico. Operazioni sotto copertura: svolte da corpi di polizia autorizzati dal PM. Infiltrati godono di causa di non punibilità se si rendono autori di reato e servono per raccogliere prove in reati di terrorsimo, pedopornografia, trratta di persone, riciclaggio e armi e stupefacenti. AVVISO DI CONCLUSIONE DELLE INDAGINI E RICHIESTA DI RINVIO A GIUDIZIO. 415 bis. Se PM ritiene di richiedere il rinvio a giudizio deve far notificare a inda : avviso di conclusione delle indagini preliminari, con sommaria enunciazione del fatto, norme che si assumono violate e data e luogo del fatto. Cosi indagato e dif vengono a conoscenza delle indagini per la prima volta se non c’è mai stato info di gatanzia. Avviso contiene anche indiucazione che ind e dif possono prendere visione degli atti nel fascicolo delle indagini. Indagato è avvisato della facoltà entro 20 gg: 1. Di presentare memorie, produrre documenti o depositare documentazione investigazione del dif 2. Chiedere che siano compiuti atti di indagine al PM 3. Presentarsi per rilasciare dichiarazioni, o chiedere di essere sottoposto a interrogatorio. Interrogatorio: quando ind chiede di essere sottoposto a interrogatorio: inquirente è obbligato a procedervi, per le altre richieste no. Se vuole procedere alle altre richieste deve farlo entro 30 gg o 60 in caso di proroga dl giudice su richiesta del PM. E’ nulla richiesta di rinvio a giudizio quando inda non sia invitato dal PM a rendere interrogatorio quando lo abbia chiesto. Indagini su richiesta dell’ind: una sorta di riapertura del termine per compiere indagini, comma 4 prevede che devono essre compiute entro 30 gg e non sono prorogabili per più di una volta per più di 60 gg. ARRESTO IN FLAGRANZA E FERMO Codice accoglie principio per cui solo giudice può limitare la libertà oersona con un provv avente effetti permanenti nel tempo, anche se misure hanno un termine max di durata Ma è previsto per la PG disporre misure coercitive temporanne che sono arresto e fermo in caso di urgenza fino a quando non interviene convalida giudice. Se convalida non viene emessa entro un termine, allora misure cesaano efficacia. Sono chiamate precautelari perché sono un anticipazione della tutela disposta con misure cautelari e sono ammesse dalla costituzione perché hanno natura serviente. ARRESTO: arresto in flagranza è disposto dalla PG o dai pvt, in casi eccezionali. E ha la finalità di assicurare alla giustizia gli autori del reato e evitare che reato sia portato a conseguenze ulteriori. situazione di flagranza: persona viene colta mentre commette un reato situazione di quasi flagranza: persona viene isneguita dalla PG, persona offesa o altre persone, oppure viene sorpresa con cose o tracce che facciano presumere che abbia commesso reato immediatamente rpima. Arresto obbligatorio: disposto per la PG (381) per delitto non colposo punito con ergastolo o con reclusione non inferiore a 5 anni nel minimo e 20 nel massimo alcuni reati previsti al comma 2 (trfffico stupefacenti, associazione mafiosa, rapina, pornografia, estorsione, furto aggravato, per le quali sia prevista un esigenza di tutela della collettività anche se non rispettati itermini del primo comma. arresto in flagranza per i delitti di violenxa sessuale ex art. 609 bis e biolenza sessuale di gruppo. Arresti ad opera di persone pvt: 383: nei casi in cui è obbligatorii per la PG può procedevi qualsiasi persona se delitto è rpcedibile d’ufficio. Sogg che ha eseguito arresto deve senza ritardo consegnare la persona a cui è stata limitata la libertà con cose pertinenti al reato presso la PG che redige consegna e rilascia copia. Arresto facolatitivo: sta all’ufficiale o agente PG decidere se procedere all’arresto in ragione della gravità del fatto ovvero dalla pericolosità del soggetto desunta da personalità e circostanze del fatto. in presenza di queste condizioni arresto può essere disposto per un delitto non colposo punito con la reclusione superiore nel massimo a 3 anni, o delitto colposo punito con la reclusione non inferiore nel massimo a 5 anni. Anche per vioelnza o minaccia a pubblico ufficiale, furto, evasione, lesione personale, dagnneggiamento, truffa e corruzione minorenne. Arresto faco o obb mai ammesso se: tenuto conto delle circostanze del fatto, appare che questo sia stato compiuto nell’adempimento di un dovere, nell’esercizio di una facoltà legittima o in presenza di una causa di non punibilità 385. Se delitto è perseguibile a querela l’arresto può essere eseguito se la querela viene resa anche oralmente all’ufficiale o agente di polizia presente sul luogo. Se persona rimette querela: arrestato posto immediatamente in libertà. FERMO Disposto dal PM in presenza di alcuni requisiti (art. 384 comma 1): ci siano gravi indizi a carico dell’indagato vi siano elementi di prova tali da far ritenere fondato il pericolo di fuga si proceda per un delitto che prevede ergastolo o pena non inferiore nel minimo a 2 anni e superiore nel massimo a 6 anni. si prescinde dalla pena edittale per i delitti di terrorismo, armi da guerra e esplosivi. Anche PG può disporre il fermo in presenza degli stessi requisiti del PM quando: quando PM non abbia ancora ssunto le indagini quando sia indivuato successivamente l’indiziato quando sorgano elementi che rendato fondato il pericolo di fuga e non sia possibile, vista l’urgenza attendere il PM Pm non può disporre arresto in flagranza ma può disporre il fermo nello stato di flagranza quando il reato rientri nei limiti previsiti per il fermo e ci sianoi le condizioni che lo legittimano. CONVALIDA DELL’ARRESTO E DEL FERMO In base ad art. 113 coma 3 cost: solo giudice può limitare la libertà personale di un soggetto e quindi fermo e arresto devono essere convalidati in quanto provv temporanei e provvisori. 109: La pG è sotto la diretta disponibilità dell’autorità giudiziaria. Procedimento di convalida diviso in tre fasi: Prima fase. PG pone arrestato a disposizione del PM, deve compiere certi adempimenti: deve avvisare Pm del provvedimento, del luogo dove è stato eseguito arresto o fermo e deve trasmettere informativa di reato\ deve avvisare l’arrestato o fermato della facoltà di nomina di un dif di fiducia\ se non nomina, chiedono a PM di designare un dif d’ufficio\ devono dare immediata notizia dell’arresto o fermo al dif\ senza ritardo e con consenso interessato devono avvisare i familiari. Devono porre arrestato o fermato a disp del PM al più presto e non oltre le 24 h, polizia conduce arrestato nella casa circondariale più vicina al luogo in cui è stata disposto la misura e PM può disporre arresto nei luoghi previsti per l’arresto domiciliare. PG trasmette verbale arresto entro 24 H, pm può prevedere una dilazione, ma cmq deve tramsrtrere il verbale al giudice entro 48 h dall’arresto. Seconda fase. serve per permettere al PM di capire se chiedere convalida o chiedere applicazione, nell’udienza successiva, di una delle misure cautelari personali. Il pm può procedere a interrogatorio arrestato o fermato dandone avviso al dif. All’inizio lo avvisa della facoltà di non rispondere e poi gli enuncia il fatto per cui si procede, le ragioni che giustificano la misura e comunica gli elementi a suo carico e se non c’è pregiudizio per indagini anche le fonti. PM ordina la liberazione senza chiedere convalida: quando vi è errore di persona o si è preceduto fuori dai casi previsti dalla lex quando misura è diventata inefficace per decorso termini per porre l’arrestato a disposizione del PM o chiedere convalida del giudice. Il PM ordina la liberazione ma chiede cmq la convalida quando ritiene l’arresto o il fermo giustificato ma non ritiene di chiedere la msiura cautelare. Terza fase. inzia con richiesta di convalida del Pm al GIP competente in base al luogo in cui è stato eseguito arresto o fermo, entro 48 h. gip fissa udienza di convalida entro le 48 h successive dandone avviso a PM e difneosre. Udienza si svogle in camera di consiglio con partecipazione facoltatitva del pM (che se non partecipa tramsette richieste per misure cautlerai piu gli elementi su cui si fonda) e necessaria del difensore dell’arrestato o femrato. Arrestato può partecipare e se partecipa deve essere interrogato. Arresto o fermo cessa di avere efficacia se ordinanza di convalida non è pronunciata o depositata entro 48 h da quando l’arrestato e posto alla disponibilità del giudice, quindi da richiesta di convalida- Le decisioni: convalida ed emissione misure cautelari: due decisioni: 1. Decide se convalidare o meno arresto e fermo valutando se sono stati eseguiti legittimamente e rispettando i vari termini. Compie giudizio ex ante se sussitevano gli elementi che giustificavano l’arresto o il fermo. Il provv di convalida è oggetto di ricorso in cassa. 2. Giudice valuta se ssussitono i pressuposti della misura cautelare riciesta dal giudice. Ordinanza appellabile davanti al trib della libertà. I due accertamenti sono indipendenti fra di loro. giudice può dare una qualificazione giuridica diversa del fatto rspetto a quella data dal PM ma cmq vale solo ai fini della decisione e non delle successive indagini ALLONTANAMENTO DALLA CASA FAMILIARE: introdotto con d l. 93 del 2013) Disposto da ufficiale o agente di PG, su autroizzazione scritta o orale e confermata per iscritto dal PM, anche con divieto di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa, quando il soggg sia colto in flagranza in uno dei delitti previsti dall’art. 282 bis comma 6 e si ritiene che le condotte criminose possano essere reiterate ponendo in grave ed attuale pericolo la vita e integrità fisica della persona off. INCIDENTE PROBATORIO Il codice prevede che la prova sia formata in dib perché qui è garantito il contradditorio e viene tutelato il principio di imemdiatezza, ma non sempre è possibile attendere il contradditorio quindi viene disposto incidente probatorio che è un udienza in camera di consiglio, senza pubblico, in cui GIP assume le prove nelle stesse forme previste per il dib, -seconda proproga per complessità indasgini o per oggetiva impossibilità di concludere nel tempo prestabilito. Ciascunsa proproga non può essere autotrizzata per più di 6 mesi. Termine max indagini: 18 mesi, casi eccezionali 2 anni: -indagini concernono reati di criminalità organizzata o gravi reati -investigazioni sono complesse per il numero di reati collegati o ind o persone off -indagini richiedono compimento atti all’estero -indagini riguardano procedimento collegati. Proroga: può essere chiesta dal PM al gip indicato i motivi che giustificano la prosecuzione indagini, prima della scadenza del termine e gip decide con ordinanza. Procedimento di proroga di tipo spciale: per reati di criminalità org, delitti di terrorismo, reati concernenti violenza e pedofilia. Decisa con ordinanza de plano, entrro 10 gg della richiesta, senza udienza. procedimento ordinario: instaurare contraddittorio, gip cura che la richiesta di proproga sia notificata all’indagato e apersona offesa che abbia dichiarato di volerne essere informata. Entro 5 gg possono presentare memorie e entro 10 gg da scadenza termine per memorie giudice decide con ordinanza. Quando giudice ritiene allo stato degli atti di accogliere proroga, allora decisione presa senza udienza Se no giudice fissa udienza in camera di consiglio con cui prende decisione non impugnabile. Se concede proroga: non superiore a 6 mesi, se la respinge chiede al PM di formulare imp o chiedere archiviazione (se temrine già scaduto gip fissa un termine di 10 gg per presentare esito indagini) Atti compiuti dopo il termine. sono inutilizzabili. Il termine max (18 mesi, 2 anni) non può essere prorogato e inosservanza termine obbliga mprocuratore generale presso la corte d’app ad avocare le indagini: un sostituto svolge indagini e presenta le richieste entro 30 gg. Termine procedimento contro ignoti: disciplina quasi identica a quella del procedimento vs indagato noto (415: disciplina scarna). Data decorre dal momento in cui viene iscritta la notizia e PM entro 6 mesi deve archiviare perché è ignoto l’autore ochiedere proroga. Proroga è concessa de plano se gip può decidere allo stato degli atti, se no fissa udienza e decide. Tre decisioni - nega proroga e PM deve chiedere archiviazione perché ignito autore - concede proroga ma non può essere superiore a 6 mesi - ritiene che il reato sia da attribuire a persona già individuata e ordina iscrizione nel registro. Comincia a decorrere termine 6 mesi e Pm potrà cheidere archiviazione o es. azione penale o chiedere prorogs. AZIONE PENALE NOZIONE: è la richiesta al giudice di decidere sull’imputazionePM esercita azione penale quando formula l’imp nella richiesta di rinvio a giudizio, negli altri riti speciale l’imputazione è formulata nei singoli atti che instaurano i procedimenti. Imputazione: addebbitare ad un sogg un fatto storico di reato e contiene l’enunciazione del fatto in forma chiara e precisa, gli articoli di legge violati e le generalità della persona a cui è addebitato il reato. imputazione contiene anche circostanze agg e quelle da cui può derivare applicazione di misure di sicurezza; rinvio a giudizio è nullo se non preceduto da invito a presentarsi per rendere interrogatorio e avviso di conclusione delle indagini. Giudice è obbligato a decidere su un fatto storico di reato che è tendenzialmente immutabile con l’azione penale. PM esercita azione penale nei casi in cui non sussistono i presupposti per richiesta archiviazione (50 com 1) il PM richiede arch quando gli elementi acquisiti nelle IP non sono idonei a sostenere un’accusa in giudizioIl PM esercita azione penale quando ha raccolto elementi idonei a sostenere accusa in giudizio, devono avere consistenza notevole e rendere probabile in dib la pronuncia di una sent di condanna. Le caratteristiche azione penale: 1) OBBLIGATORIA: art. 112 cost: il PM ha l’obbligo di esercitare azione penale. Deve valutare se notizia di reato sia fondata e decidere se chiedere archiviazione o esercitare azione penale. Risponde al principio di uguaglianza (3), persona off ha diritto alla persecuzione del reato anche senza disponibilità economiche, e di legalità (25 comma 2 cost), nessuno può essere punito se non in forza… Sulla richiesta di archiviazione vi è il controllo del GIP 2) MONOPOLIO DELL’AZIONE PENALE: legislatore ordinario ha previsto che solo PM abbia potere di esercizio dell’azione, ma in realtà oggi vige solo per i reati di comp del giudice professione. Con le attribuzioni di competenze penali al giudice di pace, oggi è poissibile per i reati procedibili a querela che la persona off faccia ricorso diretto al giudice di pace citando in giufizio il respondable. 3) PROCEDIBILITA’ D’UFFICIO: quando non è necessaria querela, istanza, richiesta e autorizzazione a procedere, l’azione penale è esercitata d’ufficio (50 c 2). Pm non deve aspettare l’iniziativa di nessuno per esercitare l’azione penale ma prenderà conoscenza del reato anche di sua iniziativa, se vuole (senza aspettare denuncia). ‘sufficiente che rilevi un fatto storico che è previsto come reato. 4)IRETTRATTABILITA’ DELL’AZIONE: 50 comma 3 l’esercizio dell’azione penale può essere sospeso o interrotto solo nei casi previsti dalla lex. Eccezione art. 71: se risulta che lo stato mentale dell’imputato è tale da non permettere una sua cosciente partecipazione al processo, il giudice lo sospende con ordinanza. Ogni 6 mesi deve far verificare lo stato mentale e se risulta che sia in grado di partecipare, revoca la sospensione. Sospenione solo se l’imp è probabile che sarà condannato, no se deve essere pronunciata srntenza di proscioglimento o di non luogo a procedere. ARCHIIVIAZIONE PM ritiene di non avere elementi per sostenere accusa in giudizio, chiede arch sotto il controllo del GIP. Compie una primissima selezione senza appesantire il secondo filtro che è L’UP, il giudice può operare un controllo sull’obbligatorietà dell’es. dell’azione penale e la persona off può far controllare al gip, in udienza in camwra di consiglio l’eventuale inerzia del PM. GIP pronuncia archiviazione in base a due presupposti: -presupposti di fatto: la notizia di reato è infondata (408). Giudice compie un giudizio prognostico e ritiene che in dib sarà pronunicata una sent di assoluzione per il fatto non sussiste, l’imp non lo ha commeso, il fatto non costituisce reato o non è punibile. PM e GIP devono anche ritenere che le prove portate in dib non muteranno la situazione di quel momento. -preuspposti di diritto: art. 411: manca condizione di procedibilità il reato è estinto il fatto non è previsto dalla legge come reato quando rimangono ignoti gli autorit del reato LA RICHIESTA DI ARCHIVIAZIONE NEI CONFRONTI DI UN INDAGATO Il PM se ritiene che la notizia di reato è infondata presenta richiesta di arch trasmettendo anche fascicolo contendente notizia di rearo, documentazione relativa alle indagini e verbali degli atti compiuti davanti al gip. PM obbligato a instaurare un contraddittorio scritto con la persona off che abbia dichiarato di voler essere informata di un eventuale arch, quindi persona off riceve avviso della richiesta con facolta, entro 20 gg, di prendere visione degli atti depositato e presentare opposizione motivata chiedendo prosecuzione indagini. se off non presenta opposziione, giudice decide de plano: -se accogliemla richiesta, emana il decreto di archiviazione -se non l’accoglie, entro 3 mesi, fissa la data dell’udienza in camera di consiglio a cuu possono partecipare PM, off, e indag e dif. Se off presenta opposizione: -se il GIP la ritienw ammissibile, fissa l’udienza -se gip la ritiene inammissibile, ne dichiara invaldiità e poi opera il controllo come se off non avesse presentato opposizione. nei casi in cui viene fissata l’udienza, viene effettuato un ulteriore controllo “gerarchico” da parte del procuratore generale presso la corte d’appello. Udienza in camera di consiglio: tre decisioni -archiviazione: per i presupposti di fatto o di diritto -ulteriori indagini: fissate dal GIP al PM entro un termine, sono chiamate coatte ma il PM ha possibiltà di scegliere le concrete modalità di svolgimento. Entro il termine il PM potrà formulare l’imp o chiedere nuovamente l’archiviazione. -imputazione coatta: gip ordina che pm formuli imp entro 10 gg, ma cmq il PM può decidere l’imp che ritiene conforme alla legge. Se viene formulata imp coatta allora entro 2 gg deve essere fissata la data dell’UP, che non è preceduta dal rinvio a giudiziosulla fondatezza dell’accusa opererà un controllo un altro giudice. RICHIESTA DI ARCHIVIAZIONE PERCHE’ IL REATO E’ STATO COMMESSO DA PERSONE IGNOTE. Stessa disciplina dell’archiviazione nei confronti di indg. PM chiede archiviazione e trasmette avviso alla persona off che può presentare opposizione motivata. SeGIP l’accoglie o cmq non decide de plano fissa l’udienza in cui partecipano PM, off e difensore off. GIP può -decreto di archiviazione -ulteriori indagini: fissate con decreto e anche il termine -ordinare che sia iscritto il nome di una persona individuata a fianco della notizia di reato. RIAPERTURA INDAGINI DOPO ARCHIVIAZIONE: PM può chiedere riapertura indagini e deve ottenere l’aurorittazione del gip, la richeide quando ci siano esigenze di nuove investigazioni. Non necessariamente nuovi elementi di prova ma anche un diverso piano di indagine che deriva da un’interpretazione diversa degli elementi già acquisiti. Se PM ottiene arch iscrive una nuova notizia di rearto e cominciano a decorrere i normali termini. UDIENZA PRELIMINARE Fase del procedimento penale dove viene svolta una funzione di controllo sulla legittimità e sul merito della richiesta di rinvio a giudizio formulata dal PM. Può anche essere sede di definizione anticipata del procedimento perché può essere accolta la richiesta di giudizio abb o di patteggiamento. GUP deve essere diverso da GIP nello stesso procedimento a meno che GIP abbia svolto funzioni di tipo non decisorio (34 comma 2 bis), altrimenti è incompatibile. Richiesta di rinvio a giudizio segna il passaggio dalle IP all’UP e contiene l’imputazione e indicazioni fonti di prova acquisite. La richiesta deve essere trasmessa al gup, che entro 5 giorni, fissa la data, e il luogo dell’UP. Tra la data della richiesta di rinvio a giudizio e data dell’UP non possono passare più+ di 30 gg e le parti devono essere avvisate in modo da avere un termine libero di almeno 10 gg prima dell’udienza. Decisione del GUP può essere: 1. Definitiva: decide sulla sentenza di non luogo a procedere o decreto che dispone il giudizio 2. Interlocutoria: non può decidere allo stato degli atti. indica al PM ulteriori indagini con ordinanza e fissa il termine per compiere e data della nuova UP. Dellordinanza viene data comunicazione al procuratore generale che può avocare le indagini. Il PM in UP presenterà i risultati delle indagini e il giudice potrà deciderre allo stato degli atti, o ritenere di non poter ancora decidere disponendo nuove indagini o disponendo d’ufficio l’assuzione di provecon l’integrazione probatoria. integrazione probatoria: presupposto è valutato discrezionalmente dal giudice, il quale dispone l’assunzione d’ufficio delle prove delle quali appaia evidente la decisività ai fini della sentenza di non luogo a procedere. L’udienza, se il giudice non può decidere allo stato degli atti, si svolge in questo modo: 1. Richiesta di ammissione delle prove o indicazione prove d’ufficio: giudice dispone le prove d’ufficio quando appaia la decisività ai fini della sent. Di non luogo a procedere. Le prove a discarico devono sorgere da atti e documenti esistenti. 2. Assunzione prove: audizione testimoni, consulenti tecnici, periti interrogatorio imp connessi è condotto dal giudice. Le parti possono formulare richieste solo per mezzo del giudice nell’ordine dell’onere della prova. 3. Interrogatorio imp se ne fa richiesta deve essere sentito in ogni caso. Di regola condotto dal giudice, ma se una parte ne fa richiesta, con forme esame incrociato. 5. Conclusioni delle parti. 6. Decisione del giudice: sent di non luogo a procedere o decreto che dispone il giudizio. La modifica dell’imp: 423, in base all’udienza e alla discussione è possibile che sorga l’esigenza di modificare l’imputazione e ciò è possibile se vi è l’iniziativa del PM e se sono rispettati alcuni limiti di modificabilità: -fatto diverso: se si tratta di variare la descrizione del fatto storico, il PM può modificare l’imputazione originaria con un fatto diverso. Anche aggiungere una circostanza aggravante o nel caso di reato continuato e concorso formale. Il PM modifica imp e la contesta all’imp presente, se imp non è presente la contesta al suo dif che lo rappresenta ai fini della contestazione. -fatto nuovo: è possibile contestare un fatto nuovo rispetto a qurello contenuto nella richiesta di rinvio a giudizio solo se l’imp vi consente, a quel punto il giudice autorizza la contestazione. PM valuta se intraprendere un nuovo procedimento e compiere indagini e imp valuta se affrontare anche un altro procedimento o affrontare la valutazione del giudice nell’UP. SENTENZA DI NON LUOGO A PROCEDERE 425: Pronunciata quando sussistono motivi di diritto e di fatto: 1. Il fatto non costitusice reato 2. Il reato è estinto 3. Sussite una causa per l’azione penale non doveva essere inziata o proseguita 4. Esiste prova che l’imputato è innocente 5. E’ accertata una causa di non punibilità compreso il difetto di imputabilità. Non è possibile pronunciare sent. Quando dalla sent. Di prosciogliemto deriverebbe l’applicazione di una misura di sicurezza diversa dalla confiscaè necessario per applicare una misura che comportsa la limitazione della libertà, un controllo maggiore svolto dal giudice del dib. Anche quando: -gli elementi acquisiti risultano insufficienti -gli elementi acquisiti risultano contradditori -gli elementi non sono cmq idonei a sostenere accusa in giudizio. Esperibile contro la sent. L’appello (428) e ricorso in cassazione. Quando il gup ritiene generica e indeterminata l’imp, ordina al pm di riformularla in maniera chiara e precisa con il meccanismo ex art. 423 applicato in via estensiva. Quando PM non provvede, gup nella chiusura dell’UP attesta il vizio dell’imputazione e trasmette gli atti con oridnanza al PM invitandolo a riformulare l’imp, il procedimento regredisce alla fase delle indagini pfreliminari: estrema ratio quando il PM non ottempera. DECRETO CHE DISPONE IL GIUDIZIO quando il GUP ritiene di non pronunciare sent. Di non luogo a procedere perché in base agli elementi di prova raccolti e gli elementi forniti dal PM nella richiesta ritiene che sarà pronunciata sent. Di condanna. Ha due funzioni: 1- Accogliere con decisione la richiesta del PM che tuttavia non è motivata. Contineen le generalità imp, indic persona off, enunciazione in forma chiara e precisa del fatto con i relativi articoli di legge, indicazioni delle fonti di prove e dei fatti a cui si riferiscono. 2- essere ordine di citazione in giudizio perché convocsa le parti in dib: indica la data e il luogo dell’udienza dibattimentale con l’avvertimento che sel’imp non si presenterà sarà giudicato in contumacia. Decreto notificato all’imp contumace e all’imp e persona off cmq non presenti alla lettura del decreto Notifica effettuata 20 gg prima della data dell’udienza. FORMAZIONE DEI FASCICOLI: gup provvede alla formazione dei fascicoli (dib e PM) subito dopo emissione decreto che dispone il giudizio nel contraddittorio tra le part. Questo per riservare al dib la formazione della prova ed evitare che il giudice sia condizionato da atti di indagini assunti unilateralmente. Fascicolo per il dib: contiene gli atti compiuti prima del dib che si sono formati nel contradditorio tra le parti e che sono nati sin dall’origine come non ripetibili. Sono conosciuti dalle parti e dal giudice che può porli a fondamento della decisione dopo averli letti in dib con le forme dell’art. 511. Fascicolo del PM: ha contenuto residuale. Tutti atti compiuti prima del dib da parte del PM, PG, atti acquisiti all’UP, verbale UP, atti di investigazione difensiva del dif che siano stati presrntati direttamente al Giudice. Sono conosciuti solo dal PM e dalle parti ma non dal giudice, quindi no a fondamento decisione e no lettura in dib. Acquisizione concordata di atti di indagine: art. 431. Le parti oossono accordarsi per acquisire al fascicolo del dib atti congtenuti nel fascicolo del PM nonché documentazione relativa all’investigazione difensiva. Il singolo atto, una volta inserito può essere letto in base all’art. 511 e utilizzato. acquisizione concordata sostitutiva: parti si accordano per acquisire l’atto e rinunciano all’esame orale del dichiarante. Acq conconrdata aggiuntiva: Almeno una parte da consenso per utilizzazione dell’atto ma si riserva di sentire oralmente il dichiarante dell’esame incrontiato. Quindi parti possono rinunicare integralmente o parzialmente all’esame incrociato. Ma in base all’art. 507 c. 1 bis, se il giudice ritiene assolutamente necessario, al termine dell’istruzione dibattimentale, può disporre d’ufficio l’assunzione dei mezzi di prova relativi agli atti acquisiti su accordo delle parti. IMPUGNAZIONE VS SENTENZA DI NON LUOGO A PROCEDERE. Con la riforma orlando è stato reintrodotta la possibilità di appello contro la sent. Di non luogo a procedere. In base al nuovo comma 3 quater dell’art. 428 non è possibile proporre appello contro la sent di non luogo relativa a contravv punite con la sola pena dell’ammenda o pena alternativa. soggetti legittimati a proporre appello -procuratore della repubblica -procuratore generale pressi la corte d’appello, nei casi in cui ha esercitato avocazione o quando il PM abbia fatto acquiescenza al provv. -l’imp salvo quando con la sent. Sia stato dichiarato che il fatto non sussiste o l’imp non lo ha commesso. -off. Nei casi di nullità previsti all’art. 419 (es. quando è stata omessa nei suoi confronti notifica dell’avviso di udienza prelimianre). Decisione in camera di consiglio ex art. 127. Se propone appello PM, corte può confermare sent. O pronunciare sent con una formula meno vantaggiosa per l’imp o disporre il decreto, se propone appello l’imp può confermare o pronunciare sent. Con formula più favorevole. Vs la sent. Di non luogo a procedere pronunciata in appello possono proporre ricorso in cassazione l’imp e il procuratore generale ma solo per i motivi di cui alla lettera a,b,c dell’art. 606 comma 1 (straripamento di potere, inosservanza di legge sostanziale e processuale ma solo se questa è sanzionata da nullità, inammissibilità, intuilizzabilità e decadenza). Decide cass in camer di consiglio con contradditorio scritto. REVOCA SENT DI NON LUOGO Solo richiesta dal PM all’ufficio del GIP quando sorgono nuove fonti di prova tali per cui da sole o unitamente a quelle già acquisite, possano portare alla richiesta di rinvio a giudizio. Se gip non ritiene inammissibile revoca, allora designa un dif per imp che ne sia privo e fissa la data dell’udienza in camera di consiglio e ne fa dare avviso al PM, imp, dif e persona off. Decisioni: -ritiene inammissibile o rigetta richiesta del PM -Revoca la sentenza di non luogo a procedere e fissa la data per l’UP ma solo quando PM abbia chiesto rinvio a giudizio -Revoca la sentenza di non luogo e riapre le indagini preliminari per un termine improrogabile di 6 mesi entro il quale il PM deve decidere se richiedere archivaizone o rinvio a giudizio. INVESTIGAZIONE DIFENSIVA titolo VI bis. Nel procedimento penale è riconsociuto anche al dif delle parti pvt svolgere attività investigstive per ricercare le prove, acquisirle e presentarle al giudice. Il fondamento è nel diritto di difesa, art. 24 comma 2, inviolabile in ogni stato e grado del procedimento. Inoltre art. 111 comma 2 prevede la parità delle parti nel processo e il comma 3 prevede che l’imp ha diritto del tempo e delle condizioni necessarie per preparare la difesa. Introdotto nel 2000 nel libro V titolo VI bis. Dif può compiere indagini per ricercare elementi di prova a favore del suo assisitito, quindi sono investigazioni di tipo pvt compiute da un libero professionista. Con limite che non può introdurre prove che sa essere false e disperdere o nascondere le prove. Il PM invece (358) deve compiere accertamenti su circostanze e fatti a favore della persona sottoposta alle indagini perché è una parte “pubblica” ha un obbligo di lealtà processuale e mira alla ricerca della verità , nell’interesse della giustizia. Nel condurre le indagini gode di poteri coercitivi: può disporre perquisizioni e sequestri probatori quando vi sono indizi del compimento del reato o disporre il fermo di persona gravemente indiziata. Deve depositare i verbali nel fascicolo dell IP Il dif non ha un obbligo di lealtà processuale ma solo di correttezza, non è obbligato a presentare elementi sfavorevoli al suo assisitito, quindi aiuta la ricerca della verità ma limitandosi a presentare gli elementi a favore. non gode di poteri coercitivi, quindi assume info solo nel limite in cui vi sia il consenso del titolare del diritto, se non vi è consenso può rivolgersi all’autorità giudiziaria per il riconoscimento del suo diritto alla prova, in modo che il pm o il giudice esercitino un potere coercitivo per ottenere la prova. I SOGGETTI DELL’INVESTIGAZIONE DIFENSIVA Art. 327 bis il potere di investigazione difensiva spetta al difensore, e la titolarità deriva dal conferimento dell’incarico professionale purchè risulti da atto scritto. dif chiede al PM di disporre l’acquisizione coattiva. Se PM accoglie, compie il sequestro ma se rifiuta deve tramsttere la richiesta con parere negativo al GIP, che se ritiene di accogliere la richiesta supera il parere negativo e dispone il sequestro. Accesso ai luoghi: dif e ausilairi possono avere la necessità di accedere a determinati luoghi o di visionare cose pertinenti al reato, descriverne lo stesso e infine compiere rilievi (fotografici, tecnici, audiovisivi, planimetrici). l’esame o il sopralluogo hanno come esito una redazione di un verbale indicante: -lam data e il luogo dell’accesso -le generalità delle persone intervenute e del verbalizzante -la descerizione degllo stato dei luoghi e cose -indicazione degli eventuali rilievi -il verbale è sottoscrito alle persone intervenute. Se si tratta di luoghi pubblici o aperti al pubblico: no ostacolo per il difensore. Se sono luoghi pvt o non aperti al pubblico, il difensore deve sollecitare il consenso di chi ne ha la disponibilità. Se questo non da il consenso, il df può chiedere intervento del giudice che autorizza la’ccesso con decreto motivato, specificando le modalità. no accesso nei luoghi di abitazioni o alle loro pertinenze salvo che sia necessarie accertare le tracce e gli effetti materiali del reato. LA CONSULENZA TECNICA FUORI DAI CASI DI PERIZIA la legge 397 del 2000 ha previsto la possibilità per la difesa di avvalersi dell’opera di consulenti tecnici, anche fuori dalla perizia, per compiere delle valutazioni e analisi del materia che è già noto agli organi di indagine. Il legislatore ha quindi ampliati i poteri partecipativi della difesa, consentendo al dif di venire a conoscenza del mteriale già raccolto ed esaminato dal PM e ha pevisto la possibilità per la difesa di compiere atti irripetibile grazie alla nomina di un consulente tecnico di parte. il consulente può: -esaminare le cose sequestrate nel luogo in cui si trovano -intervenire alle ispezioni compiute dagli organi di accusa -esaminare l’ogg delle ispezioni al quale il consulente non ha partecipato previa atuorizzazione dell’autorità. ACCERTAMENTI TECNICI NON RIPETIBILI COMPIUTI DALL’ACCUSA. Attività di valutazione o di acquisizione compiute su cose persone o luoghi il cui stato è sogg a modificazione ovvero un’attività che determina essa stessa una modifica. Il difensore che voglia compiere un acc tec non rip deve darne avviso senza ritardo al PM perché possa esercitare le facoltà dell’art. 360, in quanto compatibile. PM ha tre possibilità: -assistere all’accertamento condotto dal consulente pvt, personalmente o delegando alla PG. -può procedere egli all’accertamento e si considera che prevalga su quello del dif. E in tal caso l’inda può avanzare riserva di incidente probatprio -può esercitare le facoltà dell’art. 360. (accertamenti tecnici non ripetibili) Il PM può, una volta avvisato il dif, formulare riserva di incidente probatorio. il dif può cmq procedere all’accertamento se risulta un atto non differibile. Il verbale degli accertamenti tecnici non ripetibili è inserito nel fascicolo del dib. Modalità di utilizzazione degli atti di investigazione difensiva: documentazione presentata al giudice dal difensore contenuta nel fascicolo del difensore formato presso l’ufficio del gip. Il pm può prendere visione del fascicolo ed estrrarne copia solo quando deve prendere una decisione su richiesta di altra parte o con il loro intervento. Dopo la chiusura delle indagini, il tutto confluisce nell’unico fascicolo del pm. Formazione fascicoli: atti non ripetibili compiuti dal difensore confluiscono nel fascicolo del dibattimento (Possono essere utilizzati e letti dal giudice), mentre gli atti ripetibili confluiscono in quello del PM (possono essere utilizzati per le contestazioni probatorie, art. 500). IL GIUDIZIO DI PRIMO GRADO si divide in 3 fasi: 1 atti preliminari al dibattimento 2. Dib 3. Atti successivi al dib il dib è la fase che meglio rispetta le caratteristiche del sisitema accusatorio: -formazione della prova nel contradditorio tra le parti -principio di immediatezza -si svolge tendenzialmente in udienze concentrate nel tempo. Processo penale non è un processo di parti come quello civile. Unico limite per il giudice è il fatto storico di reato, perché può dare una qualificazione giuridica diversa al fatto purchè non ecceda la sua comp, ma se rileva un fatto diverso da quello descritto nell’imputazione allora deve trasmettere gli atti al PM perché eserciti nuovamente azione penale. ATTI PRELIMINARI AL DIBATTIMENTO fase inizia con trasmissione alla cancelleria del giudice comp del decreto che dispone il giudizio e fascicolo per il dib e termina quando nell’udienza, il presidente dell’organo giudicante dichiara aperto il dib. Questa fase svolge varie funzioni: funzione necessaria: svelare i nomi dei testimoni, consulenti, periti e imputati connessi, di cui la parte chiederà l’esame al momento delle richieste di prova. La parte deve depositare, a pena di innamissibilità, almeno 7 gg prima del dibattimento le liste testimoniali con indicazione dei fatti sui verterà l’esame. Cosi le altre parti hanno la possibilità di consocere prima del dibattimento i mezzi di prova dichiarativa che la parte vuole assumere in dibattimento come prova principale e potranno sapere quale sarà la prevedibile richiesta di ammissione delle prove che le parti formuleranno nel cosrso delle richieste introduttive. Il diritto di ammissione alla prova contraria: funzione liste è anche quella di permettere l’esercizio del diritto alla prova contraria rispetto alla prova principale presentata dalle parti (468 comma 4), perché le parti, in relazione alle circostanze indicate nelle liste, potranno chiedere la citazione di testimoni, periti, consulenti….che non sono indicati nelle liste o presentarli in dibattimento. Inoltre le liste permettono alle parti di formulare il controesame che svolgeranno nei confronti del dichiarante. comma 5: il presidente deve disporre la citazione del perito nominato nell’incidente prob. Le funzioni eventuali: -ottenere dal presidente del collegio l’autorizzazione alla citazione dei testimoni, consulenti…: perchp le parti, nel momento in cui presentano le liste, possono chiedere l’autorizzazione. Queste possono presentare direttamente i testimoni in udienza, ma se vogliono rendere obbligatoria la loro presenza devono ottenere l’autorizzazione alla citazione. Il giudice da autorizzazione tranne per quelle testimonianze che violano la legge e manifestamente sovrabbondanti. -permettere assunzione di prove urgenti: non rinviabili in dib. La richiesta è presentata al presidente nei casi previsti dall’art. 392 (quando è possibile incidente prob). Il presigente assume le prove urgenti in un udienza che si svolge con forme diverse rispetto a quelle dell’inci prob. Si tratta di una vera e propria udienza che anticipa il diba: si celebra con il pubblico, ma non interviene il collegio, ma solo il presidente. -permettere la pronuncia di una sent. Anticipata di proscioglimento: sentenza di non doversi procedere, quando l’azione non doveva essere iniziata o proseguita o quando il reato è estinto. Quresta sent può essere emessa quando l’improcedibiltà o estinzione del reato siano accertare senza la necessità di assumere le prove in dib. Deve esserci il consenso del PM e dell’imp. La sentenza viene presa in camera di consiglio, con la presenza del PM e dell’imp ed è inappelabile. Se però risulta l’innocenza dell’imp, allora deve esserci il dib. Nel 2015, con introduzione art. 131 bis la sent anticipata di proscioglimento può essere pronunciata anche quando l’offesa sia di particolare tenuità e il comportamento non risulta abituale. Questo comporta che debba essere previamente avvisato l’offeso e ascoltato in camera di consiglio, se compare Indagini integrative. Poossono essere compiute, dopo decreto che dispone il giudzio, dal PM e dal dif delle parti prv e dell’offeso, con esclusione degli atti che richiedono la partecipazione dell’imp o del difensore. Gli atti che richiedono il contraddittorio e tale atto non è rinviabile, l’unico strumento è assunzione della prova urgente. Gli atti di indagine integrativa saranno sottoposti al contraddittorio successivamente. La documentazione delle indagini integrative è inserita nel fascicolo del PM e del dif solo quando di essa la parte si sia servita per formulare richieste al giudice del dib e questo le abbia accolte. POTERI DEL PRESIDENTE DELL’ORGANO GIUDICANTE E LA PUBBLICITA’ DELL’UDIENZA. Se l’organo è collegiale abbia netta separazione di poteri. Presidente ha poteri di direzione del dibatt, mentre collegio ha poteri decisori. Se il giudice è monocratico, allora i poteri confluiscono nel medesimo magistrato. UDIENZA: è il tempo di una singola giornata che è dedicato allo svolgimento di uno o piu processi mentre il dib è la trattazione in udienza di un det processo. Quindi un dib complesso può durare anche più udienze e in un’udienza possono essere trattati più processi. Verbale d’udienza: redatto dasll’ausiliario del giudice e poi confluisce nel fascicolo del dib che può essere consultato dal giudiuce in camera di consiglio. Il verbale deve contenere non solo le risposte ma anch le domande rivolte alla persona esaminata. E viene redatto con le 3 forme previste all’art. 134. Pubbliciità delle udienze: la caratteristica tipica del dib che permette al singolo cittadino di conoscere quanto si svolge in dib. -Pubb mediata: conoscenza atti del dib tramite stampa o altro mezzo di diffusione. Questo permette un conrtrollo dell’opninione pubblica sul funzionamento della giustizia e anche una froma di manif del pensiero tramite cronaca e critica giudiziaria. -pubb immediata: persona estranea al processo è presente in aula e assiste allo svolgimento del dib. Di regola, infatti l’udienza è aperta al pubblico, a pena di nullità. Art. 471 comma 2 prevede categorie di persone che non possonp partecipare all’udienza (minorenni). A volte il giudice dispone che udienza si svolga a porte chiuse nei casi tassativamente previsti dalla lex, e avolte è limitata anche la pubb mediata: non è una facoltà del giudice deciderlo, ma deve adempiere ad un dovere che è imposto dalla lex. Dibattimento a porte chiuse: art. 472 comma 1 e 2: non è consentitna nemmeno la pubblciità mediata: -quando pubb nuoce al buon costume -quando, su richiesta dell’autorità competente, la pubblicità può diffondere delle notizie che devono rimanere segrete nell’interesse dello Stato -quando la pubblicità può recare pregiudizio alla riservatezza del testimone o delle parti pvt in ordine a fatti che non sono oggetti dell’imputazione. In questo caso fa richiesta imp. Dichiarazioni spontanee: dopo che parti hanno richiesto prove, il presidente avverte imp della possibilità di rendere dichiarazioni in ogni stato del dib, purchè siano inerenti con ogg imputazione e non ostacolino l’istruzione dib. Decisione su richiesta ammissione prove, presa dal giudice senza ritardo. Parti hanno diritto di sapere prima dell’ist dib di quali mezzi possono disporre. Come quando si forma fascicolo al termine UP, anche le aprti possono accordarsi per acquisire al fascicolo ddel dib atti contenuti nel fascicolo del pm, nonché documentazione relativa all’attività di investigazione dif 493. ISTRUZIONE DIBATTIMENTALE: momento in cui vengono assunte le prove, è divisa in porzioni di tempo chiamati CASI, in cui ciascuna parte assume le prove che sono state richieste e ammesse dal giudice. In base all’art. 496, prima provvede ad assunzione prove PM e poi le altre partionere della prova, prima caso accusa e poi caso difesa perché spetta all’accusa dimostrare reità imputato. Imp per ultimo cosi conosce l’esito assunzione delle prove contro di lui. l’ordine può essere modificato se tutte le parti sono d’accordodisponibilità prova. Ordine delle prove assunte in ogni caso: le parti decidono l’ordine di assunzione delle prove in ciascun caso in base al principio argomentativo della prova-> parte argomenta le sue richieste tramite le prove. Vi sono tutti i mezzi di prova che sono stati ammessi, tranne esame parti che ha un momento specifico nell’istruzione. 497: i testimoni sono sentiti nell’ordine prescelto dalle parti che li hanno indicati. (vale anche per i consulenti tecnici e periti, in base ad art. 501) Esame parti: solo quando parte stessa lo richieda, o quando chiesto da altra parte, quando vi acconsente. Esame parti una volta terminata assunzione prove a carico dell’imp, quindi dopo caso PM ed eventualmente parte civile. Cosi imp è sentito prima del caso della difesa. Ordine: -Parte civile, non chiamata come testimone -resp civ e persona civ o -imp. ESAME INCROCIATO Tutte le prove orali sono assunte mediante esame incrociato e le regole del codice valgono per tutti i sogg che vi sottopongono (test, periti, cons, parti), ma diversi sono gli obblighi a cui ogni sogg è sottoposto. Testimoniobbligo penalmente sanzionato di dire la verità. Deve essere previamente avvisato dell’obbligo da parte del presidente con indicazione delle responsabilità per testimone reticente o che dichiara falso. Viene poi invitato a pronunciare formula solenne con cui si impegna a dire la verità prevista all’art. 497 comma 2 e viene invitato a fornire le proprie generalità. Persone citate non devono essere in codinzione, prima di deporre, di conferire con parti o dif, o sentire, essere informata o assistere all’udienza. Peritonorme previste per il test in quanto applicabili (501), perito quando viene conferito incarico dal giudice assume obbligo di dire la verità. Consulente tecnico di parte fa parte della difesa tecnica ed è esaminato su richiesta della parte che lo ha nominato, può essere sottoposrto al controesame dalle altre parti. E può non rispondere su fatti che coinvolgono il segreto prof. Partisottoposte ad esame solo se lo richiedono o con il loro consenso. Non sono obbligati a dire la verità e se si rifiutano di risp è fatta menzione nel verbale (rifiuto valutato come argomento di prova che incrina credibilità persona). Svolgimento esame incrociato: insieme di regole che permettono alle parti di porre direttamente domande alla persona esaminata. Presidente ha compito di verificare la pertinenza domande, genuinità risp, lealtà esame e correttezza contestazioni. Si articola in esame diretto-controesame-riesame: parti che pongono domande sono PM e dif parti pvt. 1) esame diretto: condotto da parte che ha richiesto l’esame del testimone. Serve per rendere manifestazione dei fatti conosciuti dal testimone che siano utili a sostenere la tesi portata da colui che lo ha citato. Si presume che interrogante conosca prima i fatti conosciuti dal testimone perché lo scopo è dimostrare attendibilità e credibilità teste, vietate domande suggerimento 2) controesame: è eventuale, viene condotto da parte che interesse contrario a quella che ha richiesto ammissione di quel testimone già sentito nell’esame diretto. Può avvenire sui fatti o sulla credibilità o entrambi. fattitende a far dichiarare al teste fatti diversi o contrari, o fatti contrastanti, o spiegazione alternativa dei fatti credibilitàfar dichiarare fatti che mettano in crisi la creidibilità testimone. Sono ammesse domande-suggerimento perché lo scopo è quello di saggiare il testimone e farlo cadere in contraddizione 3)Riesame: ancora eventuale, solo se vi è stato contro esame e viene condotto da parte che ha condotto esame diretto di quel testimone, che può proporre nuove domande. Serve per ricostruire la sequenza dei fatti o spiegare le contraddizioni in cui sia incappato il teste dopo il controesame: quindi sostenere validità dichiarazioni rese la prima volta. Esame diretto: non può essere di regola interrotto. Le parti possono solo presentare opposizioni su cui decide immediatamente il presidente (se sono fatte domande suggerimento..) Dopo l’esame delle parti, il pres può porre d’ufficio le domandeparti hanno diritto di rinnovare la sequenza esame diretto-controesame-riesame in tutto in parte. Regole dell’esame incrociato: regole per porre domande e per rispondere che valgono per tutti e 3 i momenti, per mantenere genuina la prova e il rispetto della dignità della persona sottoposta. Regole sulle domande: ammesse domande su fatti specifici, e oggetto della dom deve essere un fatto determinato e non un apprezzamento del dichiarante (a meno che non sia possibile scinderlo dalal dichiarazione) vietate domande nocive che minano sincerità risp vietate domande che ledono il rispetto della persona, quindi suo onore o reputazione. Non cosi per quanto riguarda il controesame dove il diritto alla prova prevale sul rispetto persona e quindi non ci sono materie indagabili. Al massimo il giudice può disporre, su richiesta indagato che esame avvenga a porte chiuse quando può essere pregiudicata riservatezza testimone o altre parti in ordine a fatti che non costituiscono ogg imputazione. Regole rispo: testimone ha la facoltà di non rispondere su fatti dai quale può derivare una propria resp penale su fatti coperti dal segreto prof, d’ufficio o di stato se è prossimo congiunto dell’imp (199) e sui fatti dell’art. 197 bis comma 4: quando imp connesso sia stato condannato con una sentenza e nel suo procedimento abbia negato i fatti o no abbia rilasciato dichiarazioni. Durante esame il presidente controlla la pertinenza delle domande, lealtà esame e correttezza contestazioni. Decide immediatamente senza formalità sulle opposizioni. Testimonianza protetta del minore: quando deve essere esaminato un testimone minorenne (o magiorenne infermo di mente) sono previste delle modalità che proteggono il dichiarante e non lo sottopongono ad esame incrociato. Domande proposte dal presidente del collegio, e le parti possono chiedere al pres di porre domande e fare contestazioni. Minore può essere accompagnato da un familiare o da un esperto di psicologia infantile. Per reati di violenza sessuali o assimilati, quando il minorenne sia vittima, l’esame su sua richiesta o del dif può essere effettuato dietro un vetro specchio unitamente ad un impianto citofonico. Anche per persona off partixolarmente vulnerabile il giudice può prevedere modalità protette. Contraddittorio nella formazione della prova. Art. 111 comma 4 lo prevede, ma il comma 5 prevede 3 eccezioni: consenso dell’imputato: --nei riti semplificati: che omettono il dibattimento e quindi il contradd in via anticipata (giudizio abb e patteggiamento) o in via successiva (procedimento per decreto), giudice utilizza solo prove che si sono formate unilateralmente nelle IP --con consenso imp nei riti ordinari: si consente che possano essere acquisite prove che si sono formate fuori dal contraddittorio. accertata impossibilità di natura oggettiva: allude ad una situazione non controllabile dalla volontà umana, simile alla forza maggiore. Sono quelle situazioni di non ripetibilità originaria o sopravvenuta come ipotesi di cosa sogg a modifica inevitabile, morte o infermità dichiarante che rendono impossibile l’assunzione della prova nel contradditorio in dib. Assoluta imp ogg deve però essere provata e discussa tra le parti, in modo che intervenga un provvedimento incindetale del giudice sul punto. Contradditorio si instaura, quindi, sull’esistenza dell’impossibilità ogg e nell’attendibilità dell’elemento di prova che si ricava dalla dichiarazione originaria provata condotta illecita: comportamenti contrari al diritto finalizzati a sottrarre il dichiarante dal contraddittorio, in questo casi si può ricorrere alle dichiarazioni rese in precedenza. 526 comma 1: sono utilizzabili ai fini della deliberazione solo le prove che sono state legittimamente acquisite in dib, che si legge in combinato all’art. 514 per cui non sono legittimamente acquisite in dib le letture dei verbali delle dichiarazioni rese fuori dal dib. Quando la lettura delle dichiarazioni precedenti è utilizzabile in dib secondo la legge, costituisce un eccezione, i casi sono previsti espressamente e norma non può essere applicata per analogia. 526 comma 1 bis: la colpevolezza dell’imp non può essere provata dalle dichiarazioni di chi, per libera scelta, si è sempre sotratto all’interrogatorio da parte dell’imp o difanche se dichiarazioni sono utilizzabili vale cmq questa regola. Ipotesi eccezionali in cui possono essere utilizzati dichiarazioni rese in precedenza il codice permette al testimone, quando sia autorizzato dal presidente, di consultare documenti da lui redatti in aiuto della memoria. Deve essere richiesto da chi è sottoposto all’esame (testimone o parti). E devono esserci dei requisiti: documento da lui redatto: anche sottoscritto da lui in aiuto della memoria: quindi redatto quando la sua memoria era fresca, non appositamente per 3. Imp in un procedimento connesso o collegato esaminata su un fatto altrui: imp che non si sia presentato, nonostante la citazione, deve essere essere accompagnato coattivamente per deporre, altrimenti si procede anche con l’esame a domicilio, con rogatoria internazionale o con esame a distanza. Se in questi tre modi il dichiarante non può essere presente, allora si può dare lettura alle precedenti dichiarazioni solo se siano divenute irripetibili per fatti e circostanze non prevedibili al momento della dichiarazione. Se dichiarante si rifiuta di risp, possono essere utilizzate solo con accordo delle parti. 4.Imp esaminato sul fatto proprio: dichiarazioni rese al PM e PG possono essere lette solo se imp è assente o si rifiuta di risp. Solo contro imp, non controimputato a meno che non vi consenta o sia sottoposto a minaccia o intimidazione. PRINCIPIO DISPOSITIVO E POTERI DI INIZIATIVA DEL GIUDICE 506-507 Scopo procedimento: accertare i fatti di reato e trovare i resp grazie alle prove, ma le parti possono non avere stesse capacità e stessi mezzi quindi codice attribuisce potere al giudice di incidere sull’iniziativa probatoria derogando al principio della disponibilità della prova 190 comma1. Il pres del collegio può rivolgere domande al testimone o dichiarante quando si sia concluso esame incrociato e dopo assunzione prove in dib e letture può indicare temi di prova nuova o piu ampi. Giudice ha un potere di assunzione d’ufficio delle prove quando risulti assolutamente necessario ai fini dell’accertamento dei fatti, solo dopo che si siano conclusi i casi dell’accusa e difesa (dopo acquisizione prove). La cassazione ha previsto ammissione a prova contraria anche vs prova d’ufficio. Legge 479 del 99 ha introdotto il comma 1 bis dell’art. 507 che permette al giudice l’assunzione dei mezzi di prova acquisiti al fascicolo del dib su accordo dell parti. Sempre presupposto della necessità. Questo perché parti poossono rinunciare al diritto alla prova senza una deroga totale e definitiva al contraddittorio. Anche i divieti probatori devono essere rispettati dal giudice. Le parti hanno anche un diritto di rinuncia all’assunzione della prova di cui abbiano chiesto ammissione, disciplinato all’art. 495 comma4 bis in base al quale nell’istruzione dib ciascuna delle parti può rinunciare, con consenso dell’altra, all’assunzione della prova ammessa a sua richiesta. Art. 507, il giudice può disporre cmq assunzione delle prove che siano state rinunciate se risulta assolutamente necessario. LE NUOVE CONTESTAZIONI. CORRELAZIONE TRA IMPUTAZIONE E SENT. nel corso dell’istruzione dib le prove possono indurre il PM a modificare l’imp, sotto profili attinenti al diritto o fatto. fatto diverso 516: viene modificato il fatto storico, che risulta diverso da quello contestato rispetto alle modalità di svolgimento. PM modifica direttamente imp (purchè cognizione non sia di giudice superiore) e la contesta all’imp, che ha diritto che il dib venga sospeso per un tempo non inferiore a 20 giorni e può chiedere ammissione nuove prove, giudizio abbrevviato, patteggiamento o oblazine contestazione suppletiva 517: esistenza di circ aggravante o reato connesso ai sensi dell’art. 12 comma 1 lettera b, Pm la contesta all’imp se non appartiene alla cognizione di un giudice superiore e imp può chiedere ammissione di nuove prove, giudizio abb, patt, oblazione o sospenzione con messa alla prova se c’è circostanza aggravante. In caso di nuove contestazioni nei confronti dell’imp assente, il PM chiede che al pres che la contestazione sia inserita nel verbale del dibattimento e che questo sia notificato per estratto all’imp. Il pres sospense dib e fissa una nuova udienza. Fatto nuovo 518: risulta un fatto completamente nuovo rispetto a quello previsrto nel decreto che dispone il giudizio e procedibile d’ufficio, ed è un fatto talmente nuovo tale da sostituirsi a quello originario. Contestazione possibile: -reato procedibile d’ufficio -deve essere presente imp e dif alla contestazione e deve consentire a questa -il pres deve accertare che con la cont non derivi un pregiudizio alla speditezza del procedimento. imp ha diritto ad otennere sospensione procedimento e ammissione dei mezzi di prova. In mancanza dei requisiti il pm procede nelle forme ordinarie: IP e relativa azione penale. Iniziativa nella modifica del fatto storico: potere di modifica del fatto storico spetta solo a PM, giudice puo compiere un controllo successivo nel momento in cui delibera la sent. Se contestazione è avvenuta fuori dai casi consentiti dalla lex, allora trasmette gli atti al PM perché procede nelle forme ordinarie, mentre se rileva che il fatto storico è diverso da quello nel decreto che dispone giudizio o nella cont fatta da PM in dibattimento fa lo stesso. mentre giudice può rilevare nel momento in cui delibera sent che il fatto storico è identico a quello contestato ma è diverso il titolo di reato contenuto nell’imp, allora può dare una definizione giuridica diversa al fatto nel momento in cui delibera, a meno che ecceda la sua comp o sia di comp del trib collegiale o mono. Invalidità: se vi è mancata correlazione tra accusa e sentenza questo comporta nullità, nullità per difetto di contestazione (522). La sentenza di condanna pronunciata su un fatto nuovo, circa gg, reato concorrente senza che siano state osservate le disposizioni inerenti è nulla per la parte che si riferisce al fatto nuovo, circa gg o reato concorrenteper giuri è una nullità intermedia perché non è stato rispettato il principio contraddittorio. LA DISCUSSIONE FINALE 523 Ha inizio dopo l’istruzione dib e serve a PM e dif parti pvt di formulare le loro conclusioni. Diretta dal pres dell’organo giudicante che impedisce divagazione, ripetizione e interruzione. Ordine degli interventi segue onere della prova (quindi prima accusa e poi difesa) e le conclusioni sono presentate oralmente ma spetta alla parte civile fare delle conclusioni scritte, che devono comprendere, quando sia richiesto il risarcimento dei danni, anche la determinazione dell’ammontarese no si considera revoca di parte civile. Pm e dif possono replicare una sola volta e nei limiti strettamente necessari a confutare gli argomenti avversari, discussione non può essere interrotta per assunzione di nuove prove, salvo sia strettamente necessario. In questo caso procede giudice ex art. 507 (sia su richiesta di parte, sia ufficio). Se una prova richiesta dalla parte è decisiva, il giudice deve ammetterla se no diniego può essere impugnato con la sent. Imp e dif devono avere la parola per utlimi se lo richiedono. Quando si è esaurita la discussione finale, il giudice dichiara chiuso il dib e il collegio si ritira in camera di consiglio per la deliberare sente. ATTI SUCCESSI AL DIBATTIMENTO TEMPI E MODI DELIBERAZIONE: principio di immediatezza infatti art. 525 stabilisce che alla deliberazione concorrono a pena di nullità assoluta, gli stessi giudici che hanno partecipato al dib. Tempi di deliberazione, principio della concentrazione: -la sentenza deve essere deliberata subito dopo la chiusura del dib -la deliberazione non può essere sospesa se non in caso di assoluta impossibilità: il giudice deve decidere in base a percezioni recenti e non ricordi lontani. Modalità: tutti i giudici enunciano le ragioni delle proprie opinioni e votano su ciascuna questione, a prescindere dal voto delle altre. Presi raccoglie tutti i voti a partire dal giudice con minore anzianità di servizio e vota per ultimo, corte d’ass votano prima i giudici popolari partendo dal meno anziano d’età -principio del favor rei: se si manifestano più di due opinioni sull’entità della pena e misura di sicurezza, i voti per la pena e misura maggiore si sommano a quelli per pena e misura gradatamente inferiore, fino a trovare la maggioranza. Se vi è parità di voto, in ogni caso, prevale soluzione più favorevole. Collegio decide in camera di consiglio e la deliberazione è segreta. DISPOSITIVO SENTENZA: Presi, dopo deliberazione, redige il dispostivo e lo sottoscrive. E’ riassunto il comando in cui si traduce la decisione che può essere di condanna o proscioglimento. Se è di proscioglimento la sent è motivata secondo le formule tipiche, se è dicondanna il capo penale continene indicazione pena, il capo civile contiene decisione su risarcimento danno. PUBBLICAZIONE E DEPOSITO: dopo redazione disp, il pres torna in aula e da lettura al dispostivo. Motivazione non viene redatta di solito immediatamente perché è particolarmente complessa la questione. Allora termine entro il quale deve essere depositato in cancelleria l’intera sentenza, normalmente è di 15 gg ma giudice può indicare un termine superiore (non più di 90 gg) per motivazione particolarmente complessa. Intera sent sottoscritta da pres e giudice estensore. Se non è depositata nei termini, avviso di deposito è comunicato a PM e notificato alle parti e al dif imputato. dell’avviso di deposito deve essere data comunicazione al procuratore generale presso corte d’app. REQUISITI SENTENZA 546 requisiti formali -intestazione in nome del popolo italiano e nome autorità che ha pronunciato sent -generalità imp e qualsiasi altra indicazione valida a indentificarlo e generalità parti pvt -imputazione -l’indicazione delle conclusioni delle parti -concisa esposizioine delle ragioni di fatto e di diritto su cui la decisione è fondata con indicazione dei risultati acquisiti e criteri adottati e enunciazione delle ragioni per le quali il giudice ritiene non attendibili le prove contrarie con riguardo: (rif orlando) all’accertamento dei fatti e delle circostanze che si riferiscono all’imp e alla loro qualificazione giuridica alla punibilità e determinazione della pena secondo modalità del comma 2 art. 533 e della misura di sicurezza alla resp civile derivante dal reato all’accertamento fatti dai quali dipende applicazione di norme processuali -dispositivo con articoli di legge applicati -data e sottoscrizione del giudice. Sentenza è nulla se manca sottoscrizione giudice, motivazione se manca o è incompleta nei suoi elementi essenziali. Dal punto di vista sostanziale sent. Si divide in: -capo della sentenza: identificabile come la singola imp. -punto della sentenza: una tematica di fatto odi diritto che deve essere tratta e risolta per giungere alla decisione in merito ad una o piu imputazioni (sono quelli della rif orlando). Nel caso in cui sia necessario completare motivazione insufficiente o manchino o siano insuff altri requisiti previsti dal codice, piurchè siano errori od ommissioni che non comportano nullità, e la cui eliminazione non comporti una modificazione essenziale dell’atto, si può attivare procedimento di correzione degli errori materiali, d’uff oppure su richiesta di parte al giudice che ha emanato il provv (547). Il giudice decide in camera di consiglio previo avviso alle parti che possono intervenire, se sent è stata impugnata sulla correzione decide il giudice competente a decidere sull’impugnazione. Motivazione: il giudice valuta la prova dando conto nella motivazione dei risultati acquisiti e criteri adottati (192 comma 1): si tratta di una valutazione legale e razionale: -legale perché si basa su prove legittimamente acquisite -razionale perché è imposto l’obbligo di motivare in base ad un ragionamento che si basa sulle regole della logica, scienza ed esperienza corrente, oltre allo standard probatorio dell’oltre ogni ragionevole dubbio. 111. Comma 6: tutti i provv giurisizionali devono essere motivati. decreto). Rimane comunque il principio dell’obbligatorietà dell’azione penale: decisione di semplificazione decide il giudice e dopo che sia stato esercitata azione penale. Si divono in due gruppi dal punto di vista formale -riti che omettono l’UP per giungere velocemente al dib: giudizio direttissimo e immediato. Su richiesta del PM, e il giudice decide in modo imperativo senza consenso imp. -riti che omettono il dib: giudizio abb, patt, sospensione e proc per decreto: il giudice quindi prende decisione in base agli atti raccolti unilateralmente. In questo caso è necessario il consenso dell’imp perché il dib è aspetto centrale diritto di difesa. IL GIUDIZIO ABBREVIATO 438 Rito semplificato che permette al giudice di pronunciare una sent di condanna o proscioglimento direttamente in UP senza pervenire al dib. Il presupposto necessario è la richiesta dell’imp, il giudice al termine del giud abb, se stabilisce di non poter decidere allo stato degli atti, può disporre anche d’uff un’integrazione probatoria (441). In caso di condanna, la pena stabilita dal giudice è ridotta di un terzo come incentivo per l’imp e come ricompensa per rinuncia dei diritti previsti in dib. Quindi UP passa da filtro per decidere se passare al dib, a sede in cui si accerta la responsabilità dell’imp. GIUDIZIO ABB SU RICHIESTA NON CONDIZIONATA Instaurazione del giud abb prevede come presuppposto richeista imp che può essere: -semplice -condizionata alla concessione dell’integrazione prob. Semplice: la richiesta può essere presentata sino alla formulazione delle conclusioni in UP, a seguito il giudice deve necessariamente disporre con ordinanza il giudizio abb se è richiesto da una persona legittimata. Si svolge in camera di consiglio ma anche in pubb udienza se lo richiedono tutti gli imp. Si osservano le regole previste per l’udienza preliminare ad ecc dell’integrazione prob (a meno che il giuudice non la disponga) e della modificazione dell’imputazione. Quindi giudice se ritiene di decidere allo stato degli atti, emette la sentenza sulla base degli atti contenuti nel fascicolo delle indagini e gli atti eventualmente assunti in UP Se no ordina integrazione probatoria, e le prove sono assunte in base all’art. 442, svolgimento eccezionale UP, ovvero l’audizione delle persone è condotta dal giudice al quale PM e dif possono chiedere di porre domande. Poi giudice esorta le parti a presentare conclusioni e decide. GIUDIZIO ABB SU RICHIESTA CONDIZIONATA Imp può richiedere giud abb condizionarto a concessione di integrazione prob, con indicazione delle prove da assumere. Il giudice decide e dispone giudizio abb se l’integrazione risulta : -necessaria ai fini della decisione -compatibile con esigenze di economia processuale tipiche del rito. Se il giudice accoglie richiesta, instaura giud abb e vengono assunte le prove indicate dall’imp, il pm ha diritto all’ammissione di prove contrarie. Il giudice, se al termine ritiene di non poter decidere allo stato degli atti, può assumere prove d’uff. Se la richiesta è rigettata, imp può riproporla sino al termine oridnario: conclusioni UP. Con riforma orlando si può anche proporre richiesta in via subordinata al rigetto: -richiesta di giu abb semplice -patt -possibile reiterare la richiesta prima della dichiarazione di apertura del dib. Il giudice del dib valuta gli atti contenuti nel fascicolo del PM e verifica se è necessaria e compatibile l’integrazione prob. Se ritiene fondata la richiesta instaura il giud abb nella fase introduttiva del db, altrimenti rigetta la richiesta. Se al termine del dib rileva che vi erano i presupposti per instaurare il giudizio abb deve cmq applicare la riduzione della pena. VICENDE GIUDIZIO ABB A SEGUITO DI NUOVE CONTESTAZIONI E’ possibile che (sia dopo richiesta semplice sia condizionata) dopo l’integrazione prob il pm abbia la necessità di modificare l’imp. Qualora pm contesti un fatto diverso, un reato connesso o una circa gg, l’imp avrà diritto a chiedere che il procedimento prosegua nelle forme ordinarie. Il giudice stabilisce un termine a difesa su istanza imp e dif non inferiore a 10 gg per prendere una scelta. La richiesta di procedersi con rito ordinario: se imp lo chiede allora il giudice revoca ordinanza con la quale ha instaurato il giu abb e fissa l’UP o la prosecuzione della stessa. Le prove assunte nel giud abb, hanno la stessa efficacia di quelle assunte nel corso dello svolgimento eccezionale UP e dopo aver chiesto rito ordinario non è possibile chiedere di nuovo giudizio abb. Proseguimento nelle forme del rito abbrevviato: se imp non chiede nulla, si prosegue con rito abb. Art. 441 bis comma 5 prevede che l’imp può chiedere ammissione di nuove prove alla luce delle nuove contrestazioni e non sono necessari i requisiti della necessità e compatibilità della richiesta condizionata. Pm ha diritto ad ammissione della prova contraria e anche giudice può assumere prove d’uff quando risulti necessario ai fini della decisione. Parte civile nel giud abb: quando il giudice ha instaurato giud abb, la parte civile può -non accettarlo: quindi sent di assoluzione non ha efficacia di giudicato in sede civile e pc può proporre azione risaricatoria davangti al giudice civile senza subire sospensione processo. -accettarlo implicitzamente o esplicitamente: il processo promosso davanti al giudice civile è sospeso e eventuale sen di assoluzione ha efficacia di giudicato. La sent di condanna ha sempre efficacia di giudicato a meno che la pc, che non ha accettato il rito si opponga a questa efficacia. Sen condanna contiene il capo civile quando pc ha accettato rito abb, sul risarcimento de danni e su richiesta di pc, può essere pronunicata la provvisionale immediatamente esecutiva. RICHIESTA DI GIUD ABB ASSOCIATA AL DEPOSTO DEI RISULTATI DELLE INDAGINI DIFENSIVE: Quando imp fa richiesta di giud abb immediatamente dopo il deposito dei risultati delle indagine dif, il giudice emette ordinanza solo che dopo che sia trascorso un termine non superiore a 60 gg, chiesti dal PM per compiere indagini suppletive limitatamente ai temi introdotti dalla difesaimp può chiedere revoca della richiesta di giud abb GIUDIZI ABB ATIPICI: il giud abb può anche essere chiesto nell’ambito di quei riti che eliminano l’UP (direttissimo, imemdiato e procedimento per decreto). Ha aspetti di specialità rispetto al giud abb base. APPELLO: Legi ha posto limiti ad appellabilità sent emesse dopo un giud abb. -SENT. DI CONDANNA: non è possibile appellare le sent di condanna che prevedono la sola pena dell’ammenda e eneanche quelle di prosciogliemnto in relazione a contravv punite con la sola pena dell’amm o pena alternativa. Imp può sempre proporre app contro sen di condanna (a meno che sia punita con ammenda); PM non può proporre appello salvo che il giudice abbia modificato il titolo di reato. -SENT. DI PROSCIOGLIMENTO: Il PM sempre proporre appello, con qualsiasi fomula; imp no a meno che sia stata pronunciata sent di assoluzione per difetto di imputazione dovuto a vizio totale di mente. Al di fuori di questi limiti valgono le regole ordinarie per le imp. Sent non sottoponibili ad appello sono passabili per ricorso in cass. Apello si svolge in camera di consiglio, e il giudice può ritenere necessario assumere nuove prove. APPLICAZIONE DELLA PENA SU RICHIESTA DELLE PARTI (PATTEGGIAMENTO) 444 Giudice applica con sent la pena che è stata richiesta su accordo del PM e imp. Prima di applicarla il giudice valuta la corretteza della qualificazione giuridica del fatto e la congruità della pena. La decisione allo stato degli atti perché non vengono assunte prove in dib (è eliminato). sent di regola non appellabile ma passabile di ricorso in cassazione. Incentivo sta nel fatto che nel determina la pena deve essere applicata la riduzione fino ad un terzo, dimininuzione opera dopo che è stato fatto il computo delle circostanze. Differenza con giud abb è imp non conosce quale sarà esito rito e se verrà condanatto quale sarà la quantità di pena sulla quale il giudice opererà la diminuzione. Nel patteggiamento sa già quale pena sarà chiesta al giudice. Ricompensa per rinuncia alle garanzie del dib sta nel fatto che l’imp può accordarsi con il PM sulla qualità e quantità della pena in modo da valutare se gli convenga procedere con rito ordinario o meno. Due tipo di patteggiamento: -tradizionale -allargato nucleo comune di regole circa gli effetti e disciplina processuale, mentre regole diverse per quanto riguarda i requisiti e i benefici. PATTEGGIAMENTO TRADIZIONALE. Il PM e imp possono accordarsi per una sanzione sostitutiva o pena pecuniaria o per una pena detentiva che non superi i due anni sola o congiunta con pena pecuniaria. Non ci sono ne limiti ogg (quindi anche per reati piu gravi) ne sogg (quindi anche deliquenti recidivi reiterai, professionali, per tendenza, abituali). Unico limite sta nel massimo di pena su cui si possono accordare PM e imp al netto della riduzione fino a un terzo. Benefici sono molti: -la parte può subordinare efficacia accordo alla concessione da parte del giudice della sospensione condizionalequando ilgiudice non voglia concederla deve rigettare in blocco la richiesta di patt perché non può intervenire nel progetto di sentenza approntato dalle parti. -sent che applica pena non prevede il pagamento delle spese del procedimento penale. Si pagamento spese del mantenimento in custodia cautelare e le cd spese di giustizia (ad es. per conservazione beni sequestrati) -sent che applica pena non prevede applicazione pene accessorie di matrice penalisticia -non prevede appl misure doi sicurezza. Tranne confisca obbligstoria o facoltativa che può essere applicata. -il reato si estingue se l’imp non commette un reato della stessa indole entro 5 anni se si tratta di delitto o entro 2 se si tratta di contravv. PATTEGGIAMENTO ALLARGATO Quando pm e imp si concordano su una pena detentiva che va dai 2 anni e un giorno e 5 anni, al netto della riduzione di un terzo sola o congiunta con pena penunicaria. Escluso in certi casi: -limiti ogg: delitti di associazione mafiosa e assimilati, terrorismo, violenza sessuale e assimilati -limiti sogg: delinquenti abituali, professionali, per tendenza, recidivi reiterati. Quando concorrono questi presupposti: -ind si trova in custodia cautelare per lo stesso reato per cui è richiesto il rito immediato -custodia cautelare abbia raggiunto un certo grado di stabilità, perché provvedimento è stato definito dalla decisione in sede di riesame o siano decorsi itermini per proporlo. -non siano decorsi 180 gg dalla misura -non deve essere intervenuta ordinanza che revoca la custodia cautelare o l’annullamento di questa per sopravvenuta insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza. Su richiesta PM decide il gip in segreto, sulla sola base degli atti del fascicolo del PM senza aver sentito la difesa, quindi dispone rinvio a giudizio con il rito immediato. Gip dopo aver esaminato atti del fascicolo del PM, se non ritiene sussistenti i presupposti dell’art. 453 rigetta con decreto motivato la richiesta del PM e restitusice a questo gli atti; in caso contrario dispone con decreto il rinvio a giudizio con rito immediato e forma il fascicolo del dibattimento. Il decreto deve essere comunicato al PM e notificato all’imp e alla persona off, all’imp sarà anche dato l’ulteriore avviso della possibilità di richiedere giudizio abbreviato, patteggiamento o sopensione del procedimento con messa alla prova. GIUDIZIO DIRETTISSIMO sotto il profilo strutturale molto simile al rito immediato su richiesta del PM. Passaggio diretto dalle IP al dib senza passare per l’UP. Le diversità attengono ai presupposti: -rito immediato: per instaurarlo sono necessari o una valutazione su gravi indizi che giustificano la custodia cutelare, oppure l’evidenza della prova. Il rito è controllato dal giudice che decide in segreto sulla base di atti scritti -rito direttissimo: prevede che vi siano due presupp di tipo oggettivo, ovvero l’arresto in flagranza o la confessione resa dall’indagato, sulla cui esistenza si pronuncia il giudice in udienza nel pieno del contraddittorio. 2 ipotesi obbligatorie e una facoltativa 1) obbligatorio quando indagato è arrestato in flagranza e arresto è convalidato dal GIP. La giurisprudenza prevede come altra condizione di ammissibilità che arrestato sia stato sottoposto ad una misura cautelare custodiale. Il PM instaura il rito e conduce accusato in udienza entro 30 gg dall’arresto. 2) obbligatorio quando ind abbia reso una confessione davanti all’autorità giudiziaria. Indg libero viene citato a compaire in udienza entro il 30esimo gg dall’iscrizione della notizia nel registro. 3) facoltativa PM può chiedere rito direttissimo quando voglia chiedere al giudice del dib la convalida dell’arresto. L’arrestato deve essere condotto in aula dibattimentale entro le 48 h dalla limitazione della liberta. Convalida è un presupposto del rito direttissimo quindi: -se giudica convalida arresto, si instaura il rito direttissimo -se giudice non convalida arresto, restituirà atti al PM che procedere con rito ordinario o giudizio immediato se ci sono i requisiti. Anche in mancanza di convalida, però, di procede a rito direttissimo se imputato e pubblica accusa vi consentono (449 comma2). allontamento d’urgenza dalla casa familiare, la PG provvede su ordine del PM alla citazione per il giudizio direttissimo e contestuale convalida entro le 48 h. Instaurazione giudizio direttissimoinstaurato dal PM -se persona è arrestata o sottoposta a misura cautelare custodiale, allora il PM conduce la persona in vinculis direttamente in udienza, dove gli contesta oralmente imputazione -se persona è libera, PM fa notificare a IMP una citazione a comparire, dove è enunciato il fatto addebitato. in tutti i casi il PM deve formare il fascicolo per il dibattimento e depositare gli atti delle indagini presso la segreteria del PM, cosi che il dif possa prenderne visione. Il rito viene istaurato e il giudice deve verificare se ci sono i presupposti, in casi negativo restituisce atti al PM, in caso positivo deve procedere obbligatoriamente al dib. Forme del dibattimento: dib avviene nelle forme ordinarie con qualche particolarità. se imp non è citato ma viene condotto in udienza, il pm gli contesta oralmente l’accusa e le parti possono citare oralmente i tesimoni e la persona off o presentarli direttamente in udienza. In ogni caso il pres avverte l’imp della possibilità di chiedere giudizio abb, patt o sospensione oppure un termine (non inferiore a 10 gg) per preparare la difesa. Se imp si avvale di questa facoltà, allora il giudice deve rinviare l’udienza alla scadenza del termine. GIUDIZIO DIRETTISIMO ATIPICO: leggi speciali prevondo alcune figure di giud dirett obbligatorie: -per i reati che concernono armi ed esplosivi -per i reati in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa -per i reatti commessi in occasione di manifestazioni sportive -per i reati collegati alla disciplina dell’immigrazione e alla condizione dello straniero. IL PROCEDIMENTO PER DECRETO 459-464 Elimina sia l’UP, sia il dib. Se il PM ritiene che possa essere irrogata solo pena pecuniaria, anche in sostituzione delle detentiva, e non debba essere applicata misura di sicurezza personale, allora chiede al GIP di emettere un decreto penale di condanna nei confronti dell’imp. Richiesta deve essere motivata e chiesta entro 6 mesi dall’iscrizione del nome dell’ind nel registro delle notizie di reato. Giudice decide senza sentire la difesa, in base ad atti raccolti unilateralmente dall’accusa che trasmette il fascicolo delle IP al gip. Incentivi: il PM può chiedere la diminuzione della pena sino alla metà rispetto al minimo edittale. inoltre: il decreto non ha efficacia di giudicato nei giudizi civili e nei giudizi amministrativi concessione sospensione condizionale pena no applicazione pene accessorie, solo confisca obbligatoria decreto non prevede pagamento spese processuali reato estinto se entro 5 anni (delitti) e due (contravv), l’imp non commette un reato della stessa indole non menzione della condanna nel certiifcato del casellario giudiziale. Il procedimento può essere instaurato anche per i reati procedibili a querela quando questa sia stata validamente presentata e il querelante non abbia dichiarato di opporvisi. Se si oppone allora può costituirsi parte civile. Controllo del giudice: -La richiesta è rigettata quando non ci sono i presupposti e quando la pena risulta inadeguata o eccessiva -se vi è uno dei casi dell’art. 129 (innocenza o improcedibilità), giudice pronunica sentenza di proscioglimento -se accoglie la domanda, il giudice emette il decreto penale di condanna ma può anche modificare la pena prevista dal PM. OPPOSIZIONE: il decreto deve essere motivato e può essere presentata opposizione da imp, persona civilmente obbligata, o dif entro 15 gg dalla notificazione del decreto. se l’opposizione non è proposta o è nulla allora il giudice da esecuzione al decreto, altrimenti con opposizione le parti possono chiedere giudizio abb, patt, giudizio immediato, sospensione del procedimento, o domanda oblazione. Se giudice dichiara ammissibile l’opposizione allora revoca i ldecreto penale e si procde con la forma chiesta dall’imp, o se non viene chiesto nulla con giudizio immediato (viene citato per dib mediante giudizio immediato). Decreto penale di condanna non opposto è irrevocabile e non ricorribile per cassazione, ma diventa esecutivo ai senti dell’art. 650. Il decreto penale ha efficacia di giudicato ai fini penali e non extrapenali. Sospensione condizionale del procedimento con messa alla prova. Introdotta con la legge 67 del 2014, come strumento di deflazione per il carico giudiziario e per il reinserimento sociale anticipato degli imputati per i reati meno gravi. Dal punto di vista processuale: procedimento speciale Dal punto di vista sostanziale: in caso di esito positivo, è causa di estinzione del reato. L’ambito applicato. La disciplina si ricava sia da una norma sostanziale (168 bis), sia da una norma processuale (464-bis). L’imputato può chiedere la sospensione: a) per i reati puniti con la sola pena edittale pecuniaria. b) per i reati puniti con pena detentiva fino ad un massimo di quattro anni nel massimo, sola, congiunta o alternativa alla pena pecuniaria. c) per i reati in relazione ai quali l’art. 550 comma 2, prevede la citazione diretta a giudizio nel rito monocratico. I contenuti sanzionatori. L’imputato è sottoposto a delle condotte volte all’eliminazione delle conseguenze dannose o pericolose derivanti dal reato, inoltre deve risarcire il danno cagionato dal reato. L’imputato viene affidato al servizio sociale, per lo svolgimento di un programma (implica anche volontariato, osservanza delle prescrizioni relative ai rapporti con il servizio sociale o con una struttura sanitaria…). La concessione è, inoltre, subordinata alla prestazione di lavoro di pubblica utilità di durata non inferiore a 10 giorni, anche se non continuativi. I limiti . Si applica solo una volta, e non si applica ai delinquenti professionali, abituali o per tendenza. b) la disciplina processuale. La richiesta dell’imputato. Può essere presentata oralmente o per iscritto, entro alla formulazione delle conclusioni nello svolgimento ordinario dell’udienza preliminare, o fino alla dichiarazione di apertura del dibattimento nel giudizio direttissimo e nel procedimento di citazione diretta a giudizio. La volontà dell’interessato è espressa personalmente in udienza o per mezzo di procuratore speciale e la sottoscrizione è autenticata da un notaio, persona autorizzata o difensore. Il programma di trattamento. Alla richiesta è allegato un programma di trattamento, elaborato d’intesa con l’ufficio di esecuzione penale esterna. Se non è possibile la previa elaborazione, sarà sufficiente allegare la richiesta di elaborazione del programma già presentata all’UEPE. La regolamentazione. Il programma deve in ogni caso prevedere (464-bis, comma 4): a) le modalità di coinvolgimento dell’imputato, nonché del suo nucleo familiare e del suo ambiente di vita nel processo di reinserimento sociale; b) le prescrizioni comportamentali e gli altri impegni specifici che l’imputato assume anche al fine di elidere o di attenuare le conseguenze del reato, considerando a tal fine il risarcimento dei danni, le condotte
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