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Schemi poesia (Versi, strofe, rime figure retoriche), Schemi e mappe concettuali di Italiano

Schema di poesia semplificato e molto riassuntivo

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2020/2021
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Caricato il 24/05/2021

aliceforner
aliceforner 🇮🇹

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Scarica Schemi poesia (Versi, strofe, rime figure retoriche) e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Italiano solo su Docsity! Poesia schemi Successione di sillabe -> verso REGOLA IMPORTANTE: -se l’accento di una parola si trova sulla penultima sillaba-> piana -> verso piano -se l’accento di una parola si trova sull’ultima sillaba -> tronca -> verso tronco -> +1 -se l’accento di una parola si trova sulla terzultima sillaba -> sdrucciola -> verso sdrucciolo -> -1 FIGURE METRICHE: Sinalefe (fusione vocali): nel conteggio delle sillabe di un verso la vocale finale di una parola si fonde con la vocale iniziale della parola successiva. La / scia / te o / gne / spe / ran / za /… Dialefe (separazione vocali): il poeta può separare le vocali per ottenere il numero di sillabe voluto. E / tu / che / se’ / co / sti, / a / ni / ma / vi / va Sineresi (unire): due o tre vocali che costituiscono uno iato vengono contate come una sola sillaba Que / sti / pa / rea / che / con / … Dieresi (divisione): due vocali che dovrebbero costituire un dittongo, costituiscono per scelta del poeta due sillabe differenti. Ma / vi / sï / o / ne ap / par / ve / che.. VERSI ITALIANI Bisillabo: due sillabe Trisillabo: tre sillabe Quadrisillabo: quattro sillabe Quinario: cinque sillabe Senario: sei sillabe Settenario: sette sillabe Ottonario: otto sillabe Novenario: nove sillabe Decasillabo: dieci sillabe Endecasillabo: undici sillabe DITTONGO: I, U + VOCALE ACCENTATA (FORMA UNA SOLA SILLABA) -> FIUME TRITTONGO: I, U + VOCALE / I, I + VOCALE -> BUOI IATO: I, U ACCENTATE ( ANCHE A, E,O) + VOCALE (CONTANO DUE SILLABE SEPARATE)-> PAESE GLI ACCENTI E IL RITMO: Accento tonico: accento di ogni parola -> sillabe forti (toniche) ≠ sillabe debli (atone) Accento ritmico: parole disposte per creare “ritmo” Versi possono essere: -parisillabi: numero pari di sillabe -> accento ritmico cade sempre nelle stesse posizioni -> ritmo uniforme (vedi tabella pag. 22) -imparasillabi: numero dispari di sillabe -> ritmo mosso LE CESURE: Pause che rallentano il ritmo e isolano alcuni termini -> ENJAMBEMENT -> Alla fine del verso due parole strettamente legate si separano ( può avvenire con un sostantivo/ aggettivo, soggetto/verbo, preposizione/aggettivo) LE RIME: Rime perfette -> (amore-dolore) Rime imperfette -> assonanza e consonanza: Assonanza: identità di suono tra vocali dopo accento tonico -> (amore-sole) Consonanza: presenza delle stesse vocali dopo accento tonico -> (amore-tremare) RIMA INTERNA: rima che si trova all’interno dello stesso verso o in versi successivi. RIMA IPERMETRA: rima avviene con una parola sdrucciola. RIMA SEMANTICA: rima tra parole legate da un significato (non conferisce musicalità al verso). di suono: -Alliterazione (ripetizione degli stessi suoni in parole successive) -Onomatopea (imitazione di un suono)-> tintinnio -Paronomasia (accostare parole simili ma con significato diverso) -> orma, ombra di posizione: -Anastrofe: disporre parole in modo invertito -Iperbato: inserimento di una parola nella frase che divide due elementi che dovrebbero rimanere uniti -Anafora: ripetere all’inizio di versi/strofe le stesse parole usate nel verso/strofa precedente (SEMPRE ALL’INIZIO!) -Anadiplosi: stessa parola fine verso -> stessa parola inizio verso successivo -Iterazione: ripetizione delle parole nel corso della poesia -Parallelismo: disporre le parole in modo che si stabiliscano dei rapporti di simmetria -Chiasmo: disposizione incrociata di parole (ad X) -Accomulazione: accostamento sovrabbondante di termini in modo caotico -Climax: termini disposti in ordine di intensità (CLIMAX ASCENDENTE E DISCENDENTE) -Hysteron proteron: invertire le parole rispetto all’ordine temporale. Girare pagina figure di significato: -Similitudine: consiste nel confrontare due elementi stabilendo tra loro nessi logici espliciti -> come, quasi, pari a, tale, sembra -> “Nascente la luna in cielo esigua come il sopracciglio” -Metafora: si omette il “come” della similitudine, la metafora consiste nel sostituire un termine con un altro il cui significato ha con il primo un rapporto di somiglianza-> “quella ragazza è una vipera” -Analogia: due termini lontani sono messi in relazione eliminando ogni passaggio logico -> ciò rende il testo più ambiguo -> “tra il nero un casolare: un’ala di gabbiano” (somiglianza colore, fragilità, ecc) -Sinnedoche -> sostituzione di una parola con un’altra in base ad un rapporto di quantità -> “arriverò con un potente quattroruote” (parte per il tutto), “la massaia italiana spende molto” (singolare per plurale), “Il felino assalì la zebra” (il genere per la specie). -Metonimia: sostituzione di una parola con un’altra in base ad un rapporto di vicinanza logica (vedere pag. 81 per i diversi casi). -Antitesi: accostamento di due parole o frasi opposte x ottenere effetti di contrasto -> “giorni dolci e amari”. -Ossimoro: accostamento di due parole di senso opposto (tra loro incompatibili) -> “amaro miele” -Iperbole: esagerazione -> “te l’ho detto mille volte” -Sinestesia: accostamento di parole che appartengono a sfere sensoriali diverse -> “caldo sorriso” -Adynaton: affermazione impossibile -> “se io fossi cieco” -Perifrasi: è un giro di parole -> “lo strumento per comunicare” -Antonomasia: si designa con un nome proprio una persona o una cosa x evidenziarne alcune qualità -Personificazione: consiste nel trattare come un essere animato un oggetto astratto (lettera maiusc.) -Ipallage: attribuire ad una parola di una frase le caratteristiche proprie di un’altra parola -> “ci fermammo nella fiorita pace del prato” -> fiorita aggettivo per pace. -Ironia: si afferma qualcosa x intendere l’opposto -> “sei stato un genio a presentarti impreparato” -Figura etimologica: accostamento di due o più parole con la stessa radice-> “vivere la vita” ALTRE FIGURE RETORICHE: -Apostrofe: discorso rivolto ad un interlocutore in seconda persona -> “ascolta, mio buon amico” -Preterizione: dire di non voler dire qualcosa che subito dopo si dice -> “non ti dico il dolore che ho” -Reticenza: interruzione del discorso x sottintendere qualcosa -> “sei sempre pronto a calar… “ -Litote: affermare un concetto negando il suo opposto -> “è un libro non interessante”
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