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schemi procedura penale, Schemi e mappe concettuali di Diritto Processuale Penale

schemi procedura penale 1 tratti dal libro di testo

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2022/2023

Caricato il 24/03/2023

MIRIAM2001
MIRIAM2001 🇮🇹

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Scarica schemi procedura penale e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Diritto Processuale Penale solo su Docsity! 2 Diritto penale: è l’insieme delle norme che prevedono tipi di fatti (1) al compimento dei quali sono comminate sanzioni penali (3) commisurate alla personalità dell’autore del reato (2) Diritto processuale penale: è l’insieme delle norme che prevedono un processo che ha la funzione di: (1) accertare se un imputato ha commesso il fatto di reato che gli è stato addebitato; (2) accertare la personalità dell’autore del reato; (3) applicare la sanzione penale 3 Fatto storico Elementi del singolo reato (art. 575 c.p.) Elementi generali del reato (libro I c.p.) Sempronio «chiunque soggetto attivo volontariamente elemento soggettivo somministra una bevanda avvelenata condotta provocando cagiona rapporto di causalità la morte la morte evento di Gaia di un uomo persona offesa è punito con la reclusione non inferiore ad anni ventuno» sanzione penale 6 Procedimento penale: «Serie cronologicamente ordinata di atti diretti alla pronuncia di un provvedimento penale, ciascuno dei quali fa sorgere il dovere di porre in essere il successivo ed è esso stesso realizzato in adempimento di un dovere posto dal suo antecedente» Giovanni CONSO, I fatti giuridici processuali penali, Milano, 1955, pag. 49. 7 Problematiche fondamentali. - Fatto. - Conseguenze. - Autore. 1. Diritto penale del fatto. Si può prescindere dal fatto per punire una persona perché pericolosa? 2. Diritto penale delle conseguenze. Quale è il miglior strumento per far fronte alla criminalità? Una pena come castigo o anche come rieducazione? 3. Diritto penale dell’autore del reato. Colui che delinque deve considerarsi libero o determinato dalla sua costituzione fisica o dall’ambiente? 1. Processo penale sul fatto. Quale è il migliore strumento processuale per accertare un fatto storico di reato? 2. Processo penale sulle conseguenze. Esiste un legame tra funzione della pena e processo penale? 3. Processo penale sull’autore del reato. Quale è l’ampiezza delle indagini che possono compiersi sull’imputato prima della sentenza definitiva di condanna o di assoluzione? 8 fatto storico ricostruito fatto tipico ricostruito giudizio di conformità assoluzione condanna motivazione dispositivo SENTENZA 11 Soggetti del procedimento pubblico ministero (50) polizia giudiziaria (55) persona offesa dal reato (90) (difensore; 101) imputato (60) difensore (96, 97) giudice 12 INDAGINI PRELIMINARI (polizia e pubblico ministero) (326) assoluzione (530) il pubblico ministero formula l’imputazione e chiede il rinvio a giudizio di un imputato: esercita l’azione penale (405) UDIENZA PRELIMINARE davanti al giudice (421) condanna (533) GIUDIZIO di primo grado (484) Procedimento penale: fasi 13 Fasi del proce- dimento Indagini preliminari Gradi del proce- dimento Udienza preliminare Giudizio di primo grado Giudizio di appello Giudizio di cassazione (sentenza irrevocabile) Esecuzione 16 Sistema inquisitorio Sistema accusatorio Struttura Il giudice inquisitore ricerca le prove e le assume in segreto; redige verbale Il giudice inquisitore decide sulla base dei verbali L’accusatore ricerca le prove in segreto: sono atti di parte non utilizzabili in dibattimento Le prove sono assunte in dibattimento con esame incrociato. Un giudice di carriera dirige il dibattimento. Una ulteriore giuria decide con verdetto sulla base delle prove assunte in dibattimento Una giuria controlla la fondatezza dell’atto di accusa e rinvia a giudizio 17 Scelta di fondo tra sistemi. Sistema inquisitorio. Si preferisce condannare un innocente piuttosto che assolvere un colpevole, perché si riconoscono prevalenti le esigenze di difesa della società. Si vuole proteggere la collettività piuttosto che il singolo. Sistema accusatorio. Si preferisce assolvere un colpevole piuttosto che condannare un innocente, perché si riconoscono prevalenti le garanzie all’individuo. La collettività si accolla il rischio di tale eventualità. 18 PRINCÌPI COSTITUZIONALI sul PROCESSO: -giusto processo regolato dalla legge -giudice terzo ed imparziale. -parità delle parti. -contraddittorio (audiatur et altera pars): diritto a conoscere i presupposti sui quali il giudice decide e ad argomentare sui medesimi. -ragionevole durata del processo. -giudice naturale -diritto di azione -diritto di difesa; es. diritto di difendersi mediante prove. PRINCÌPI COSTITUZIONALI sul processo PENALE: -presunzione di innocenza -contraddittorio nella formazione della prova -diritto dell’imputato a confrontarsi con l’accusatore -libertà personale inviolabile -obbligatorietà dell’azione penale -la autorità giudiziaria dispone direttamente della polizia giudiziaria 21 Autorità giudiziaria È il magistrato sia giudicante, sia del pubblico ministero (c.d. magistrato requirente) È il giudice Autorità giurisdizionale 22 La persona offesa dal reato è il titolare dell'interesse giuridico protetto, anche in modo non prevalente, da quella norma incriminatrice che si assume sia stata violata dal reato. 23 La persona offesa dal reato è il titolare dell'interesse giuridico protetto, anche in modo non prevalente, da quella norma incriminatrice che si assume sia stata violata dal reato. Il codice attribuisce alla persona offesa la qualifica di “soggetto” del procedimento. Per individuare la persona offesa occorre, dunque, fare riferimento alla norma penale sostanziale, accertare l'interesse che è oggetto della tutela e, quindi, procedere alla identificazione del soggetto o dei soggetti titolari di tale interesse. Ad esempio, nel delitto di sottrazione consensuale di minorenne che ha compiuto gli anni quattordici (573 c.p.), il minorenne consenziente è soltanto l’oggetto materiale della condotta, mentre la PERSONA OFFESA è il GENITORE al quale è stato sottratto il minorenne 26 Azione penale è la richiesta, diretta al giudice, di decidere sull'imputazione (405). Processo penale: è quella porzione del procedimento penale che inizia con l’esercizio dell’azione penale e che termina con la sentenza 27 Si può definire parte in relazione all’esercizio dell’azione penale colui che ha chiesto al giudice una decisione in relazione all'imputazione e colui contro il quale tale decisione è chiesta 28 parti del processo penale pubblico ministero imputato danneggiato costituito parte civile azione penale azione civile 31 GLI UFFICI DEL PUBBLICO MINISTERO corte di cassazione corte di appello, sezione minorenni corte d’assise di appello corte di appello tribunale per i minorenni corte di assise tribunale ‰ collegiale ‰ monocratico procura generale presso la corte di cassazione procura generale presso la corte di appello procura della repubblica presso il tribunale per i minorenni procura della repubblica presso il tribunale giudice di pace 32 Il principio del giudice naturale impedisce che un organo legislativo, amministrativo o giurisdizionale possa sottrarre discrezionalmente un procedimento ad un giudice. Dall'art. 25 Cost. si ricava: 1) il principio della riserva assoluta di legge in materia di competenza: la competenza del giudice può essere determinata soltanto dalla legge e non da fonti secondarie (regolamenti o atti amministrativi). 2) quale contenuto debbano avere le disposizioni di legge, che sono destinate a regolare la competenza: le norme non devono conferire un potere di scelta discrezionale. 3) la necessità che la legge assicuri la “precostituzione” del giudice. È fatto divieto di applicazione retroattiva delle norme concernenti la competenza; queste sono applicabili soltanto ai fatti di reato che siano stati commessi dopo la loro entrata in vigore. 4) Il Concetto di naturalità. È naturale quel giudice che è individuato secondo criteri che si riferiscono al luogo di compimento del reato. 33 I DISTRETTI DI CORTE D’APPELLO Distretti di corte d’appello e collegi per l’elezione del C.S.M. (legge 12 aprile 1990, n. 74) NORD CENTRO-NORD ROMA E ISOLE SUD Genova Torino Milano, Brescia Venezia Trento Trieste Bologna Firenze Ancona L’Aquila Perugia Roma Cagliari Palermo, Messina, Catania, Caltanissetta Napoli, Salerno Bari, Lecce Potenza Reggio Calabria, Catanzaro Campobasso Corte d'Assise 1 Presidente 2 Giudice a Intese 3 Giudici popolari 4 Tuago della depost: 5 Inpntato 6 Difemori dell impu 7 Pubblico Ministero £ Diteusore di porte c 4 Cancelliere 37 Competenza per territorio Art. 8. Luogo in cui il reato è stato consumato (massima gravità). Specificazione dei criteri per individuarlo. - se dal fatto è derivata la morte: è il luogo della condotta. - se reato permanente: dove ha inizio la consumazione, anche se poi la morte avviene in altro luogo. - se tentativo: ultimo atto diretto a commettere il delitto. Art. 9 regole suppletive - Ultimo luogo in cui è avvenuta una parte della condotta. - Giudice della residenza dimora o domicilio dell’imputato. - Giudice del luogo in cui il PM ha iscritto per primo la notizia di reato. 38 Tabella A (art. 1 disp. att.) Magistrati imputati o persone offese: spostamento della competenza. dal distretto di al distretto di Roma Perugia Perugia Firenze Firenze Genova Genova Torino Torino Milano Milano Brescia Brescia Venezia Venezia Trento Trento Trieste Trieste Bologna Bologna Ancona Ancona L'Aquila L'Aquila Campobasso Campobasso Bari Bari Lecce Lecce Potenza Potenza Catanzaro Cagliari Roma Palermo Caltanissetta Caltanissetta Catania Catania Messina Messina Reggio Calabria Reggio Calabria Catanzaro Catanzaro Salerno Salerno Napoli Napoli Roma 41 Esempi di connessione di procedimenti - art. 12 a) se il reato per cui si procede è stato commesso 1. da più persone in CONCORSO fra loro (A e B commettono un omicidio volontario: 110 c.p.); 2. da più persone in COOPERAZIONE fra loro (è crollata una casa che A e B d’accordo hanno costruito senza utilizzare la quantità di cemento che era necessaria: 113 c.p.); 3. o se più persone con CONDOTTE INDIPENDENTI hanno determinato L’EVENTO (scontro tra due automobilisti che ambedue hanno violato il codice stradale e provocano lesioni). b) se una persona è imputata di più reati 1. commessi con UNA SOLA azione od omissione (es. guidatore di auto che uccide C e ferisce D: art. 81 c.p. concorso formale di reati con la medesima condotta); 2. o commessi con più azioni od omissioni esecutive di un MEDESIMO DISEGNO CRIMINOSO (es. un rapinatore commette più rapine per finanziare un gruppo eversivo: art. 81.2 c.p. reato continuato). c) se dei reati per cui si procede, gli uni sono stati commessi 1. per ESEGUIRE gli altri reati (furto di un’auto per commettere una rapina); 2. o per OCCULTARE gli altri reati (falso in atto pubblico per occultare una corruzione). 42 connessione di procedimenti (12) eccezione: più giudici sono competenti (esempio: l’imputato minorenne è giudicato dal tribunale per i minorenni) (14) regola: un solo giudice è competente Riunione e separazione di procedimenti connessi regola: i procedimenti possono essere riuniti se sono pendenti nello stesso stato e grado, quando ciò non pregiudichi la rapida definizione degli stessi (17) eccezione: i procedimenti devono essere separati in casi tassativi o su accordo delle parti (18) 43 a) Soggezione del giudice alla legge (101.1) Impar- zialità del giudice d) Impregiudicatezza come assenza di «forza della prevenzione»: vi sono situazioni di incompatibilità nel medesimo procedimento e) Equidistanza dalle parti (nel senso di soggetto super partes) c) Terzietà come status sul piano ordinamentale: il passaggio delle funzioni da giudicanti a requirenti (e viceversa) deve avvenire in un differente distretto di corte di appello (d.lgs. 160/2006) b) Separazione processuale tra le funzioni di giudice e quelle tipiche di una parte f) Strumenti processuali per contrastare la mancanza di imparzialità: astensione e ricusazione 1) incompatibilità perché è stata già esercitata la funzione di giudice in un precedente grado (34.1) o in una precedente fase del medesimo procedimento (34.2); es. GIP (34.2- 2) incompatibilità perché è stata già esercitata una distinta e separata funzione processuale nel medesimo procedimento (34.3) 3) incompatibilità perché un parente o un affine del giudice ha svolto funzioni incompatibili nel medesimo procedimento (35) Vi sono legami con le parti o legami di interesse con l’oggetto del procedimento (36 lett. a-g) Esistono motivi comuni che impongono sia l'astensione, sia la ricusazione: Vi sono motivi che impongono la sola astensione: Vi sono motivi che impongono la sola ricusazione: “gravi ragioni di convenienza” (36 lett. h) l’aver manifestato indebitamente il proprio convincimento (37 lett. b) 46 FRANCESCO BACONE, The new organon and related writings, 1620: «l'intelletto umano, una volta soddisfatto di una determinata concezione (o perché ricevuta e creduta o perché da essa soddisfatto) cerca di portare tutto il resto a suffragarla e ad accordarsi con essa. Anche se la forza e il numero delle istanze contrarie è maggiore, non ne fa conto o le sdegna o le rimuove e le respinge a forza di distinzioni, non senza pericoloso pregiudizio, pur di mantenere inviolata l'autorità delle sue prime concezioni ». 47 Impar- zialità del giudice come persona fisica come ufficio nel suo complesso Legami con le parti o con l’oggetto del procedimento (36, 37) Situazioni di incompatibilità in relazione ad un determinato procedimento: -(34.1-2bis)) aver deciso sulla responsabilità dell’imputato in una fase precedente; -(34.3) aver già svolto funzioni distinte dal giudicare (es. testimone); -(35) un parente o un affine ha svolto funzioni separate o diverse Il giudice ha il dovere di astenersi (36); le parti possono ricusarlo (37) un magistrato è imputato o persona offesa (11) gravi situazioni locali pregiudicano la libera determinazione delle persone che partecipano al processo, la sicurezza o la incolumità pubblica; provocano motivi di legittimo sospetto (45) Competenza del Rimessione del processo al Giudice presso il capoluogo di altro distretto di corte di appello (1 disp. att.) 48 Rimessione del processo (45 c.p.p.) Gravi situazioni locali tali da turbare lo svolgimento del processo e non altrimenti eliminabili pregiudicano la «sicurezza o l’incolumità pubblica» «pregiudicano la libera determinazione delle persone che partecipano al processo» (coartazioni fisiche o psichiche) «determinano motivi di legittimo sospetto» di parzialità del giudice nel decidere 51 Art. 358. Attività di indagine del pubblico ministero. 1. Il pubblico ministero compie ogni attività necessaria ai fini indicati nell'articolo 326 (per il rinvio a giudizio o l’archiviazione) e svolge altresì accertamenti su fatti e circostanze a favore della persona sottoposta alle indagini Art. 327-bis. Attività investigativa del difensore. 1. Fin dal momento dell'incarico professionale, risultante da atto scritto, il difensore ha facoltà di svolgere investigazioni per ricercare ed individuare elementi di prova a favore del proprio assistito, nelle forme e per le finalità stabilite nel titolo VI-bis del presente libro (investigazioni difensive) 52 Sistemi politici basati sulla “unità ” dei poteri dello Stato PM rappresentante del potere politico Sistemi politici basati sulla separazione dei poteri PM rappresentante della società civile (es. USA) PM rappresentante del potere esecutivo (es. Francia) PM rappresentante della legge (es. Italia, Brasile, Portogallo) 4 53 Procuratore generale presso la corte di cassazione Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo (76-bis o.g.; 371-bis c.p.p.) e direzione nazionale antimafia e antiterrorismo (DNAA) coordinamento per i delitti di associazione mafiosa e terroristica 51.3-bis e 3-quater c.p.p. Procuratore generale presso la corte d’appello Procuratore presso il tribunale per i minorenni Procuratore della repubblica presso il tribunale non capoluogo del distretto di corte d’appello Procuratore della repubblica presso il tribunale del capoluogo del distretto di corte d’appello: è il «procuratore distrettuale» competente per i delitti previsti dagli artt. -51.3-bis (associazione mafiosa e assimilati); -51.3-quater (terrorismo); -51.3-quinquies (contro la libertà individuale e personale: es. prostituzione minorile, adescamento di minori) RAPPORTI TRA UFFICI DEL PUBBLICO MINISTERO 56 Rapporti all’interno dell’ufficio del pubblico ministero - D.lgs. n. 106 del 2006 - Principio di gerarchia con responsabilità attenuata. - Il procuratore della repubblica predispone i criteri di organizzazione più opportuni, che comunica al CSM. Il “progetto organizzativo” è approvato dal CSM. - Il procuratore della repubblica è titolare esclusivo dell’azione penale che esercita personalmente o mediante assegnazione a uno o più magistrati dell’ufficio (2.1). - Natura giuridica: la assegnazione conferisce al magistrato designato poteri operativi con limitata autonomia funzionale. - Il procuratore della repubblica può stabilire i criteri (generali e anche specifici) ai quali il magistrato deve attenersi nell’esercizio della relativa attività (2.2). - Se il magistrato non si attiene ai principi e criteri definiti in via generale o con l’assegnazione, o insorge tra il magistrato ed il procuratore della Repubblica un contrasto circa le modalità di esercizio, il procuratore può revocare l’assegnazione con provvedimento motivato (2.2). 57 Astensione e sostituzione del magistrato del pubblico ministero - Il magistrato del pubblico ministero non può essere ricusato (viceversa, il giudice può essere ricusato). - Il magistrato del pubblico ministero ha l'obbligo di astenersi quando esistono «gravi ragioni di convenienza» (art. 52), e cioè quando il magistrato ha un interesse privato in un determinato procedimento; mentre la sua funzione vuole che sia mosso soltanto da un interesse pubblico. - Il capo dell'ufficio ha l'obbligo di sostituire (art. 53) il magistrato del pubblico ministero che sta svolgendo le sue funzioni in udienza quando questi ha un interesse privato nel procedimento (art. 36, comma 1, lettere a, b, d, e). 58 Unità dell’ufficio: tutti i magistrati addetti all'ufficio svolgono le medesime funzioni. Indivisibilità dell’ufficio: nell'azione individuale del singolo magistrato si esprime l'azione dell'intero ufficio. Impersonalità dell’ufficio: il comportamento del singolo magistrato non vincola il comportamento di un altro magistrato che successivamente subentra nella conduzione dell'affare né impegna il titolare dell'ufficio. Cass., sez. un. civ., 23 ottobre 1992, Cordova, in Cass. pen., 1993, 530 (n. 8) 61 Ufficiali e agenti di polizia giudiziaria - con competenza limitata a determinati reati (art. 57 co. 3): «nei limiti del servizio cui sono destinate e secondo le rispettive attribuzioni” le persone alle quali le leggi e i regolamenti attribuiscono le funzioni di polizia giudiziaria» - con competenza generale per tutti i reati (art. 57 commi 1 e 2): Polizia di Stato Carabinieri Guardia di finanza Polizia penitenziaria Corpo forestale dello Stato Sindaco in situazioni eccezionali (nei comuni ove non abbia sede un ufficio della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di finanza). - soltanto agenti: Guardie delle province e dei comuni 62 Direzione della polizia giudiziaria e di sicurezza polizia giudiziaria polizia di sicurezza 12 Ministro dell’interno ROS Carabinieri SCO Polizia di Stato GICO Guardia di finanza DIA Direzione Investigativa Antimafia (legge n. 354 del 1992) Prefetto e Questore (13 e 14 legge n. 121 del 1981) il Procuratore nazionale antimafia (370-bis.1) dispone della DIA e dei servizi centrali di polizia giudiziaria il Procuratore generale presso la corte d’appello controlla i servizi di polizia giudiziaria del distretto (artt. 83 o.g.; 13 att.) il Procuratore della repubblica presso il tribunale controlla i servizi di polizia giudiziaria del circondario (artt. 59.2 c.p.p.; 12 att.) 63 AUTORITA’ DI PUBBLICA SICUREZZA LEGGE 1981 N.121 PREFETTO QUESTORE VICE QUESTORE VICARIO POLIZIA DI SICUREZZA DIRIGENTE COMMISSARIO ISPETTORE SOVRINTENDENTE ASSISTENTE CAPO ASSISTENTE AGENTE UFFICIALI DI POLIZIA GIUDIZIARIA ( 57 C.P.P.) ( D.P.R. 1982 N. 335) AGENTI DI POLIZIA GIUDIZIARIA QUALIFICHE DI POLIZIA GIUDIZIARIA E DI SICUREZZA 13 66 testimone e possibile testimone imputato e indagato - Ha l’obbligo di rispondere secondo verità (198 co. 1 c.p.p.) 384.1 c.p.: è punibile se vi è un abuso del diritto di difesa: - es. l’imputato calunnia una persona che sa innocente (368 c.p.); - es. l’imputato afferma falsamente essere avvenuto un reato che altri avrebbe commesso, ma che in realtà non è stato commesso (367 c.p.: simulazione di reato) - falsa testimonianza di fronte al giudice (372 c.p.) ; - false dichiarazioni di fronte al pubblico ministero (371-bis c.p.); - dicendo il falso aiuta taluno ad eludere le investigazioni penali (378 c.p.: favoreggiamento personale, anche di fronte alla polizia giudiziaria) - È avvisato che ha facoltà di non rispondere; che le sue dichiarazioni potranno sempre essere utilizzate nei suoi confronti; che, se renderà dichiarazioni sulla responsabilità di altri, sarà testimone su tali fatti (64.3 c.p.p.). - Ha la possibilità di mentire non ha la qualità di testimone; pertanto non può compiere - né falsa testimonianza di fronte al giudice (372 c.p.) - né false dichiarazioni di fronte al pubblico ministero (371-bis c.p.) 384.1 c.p.: non è punibile se, costretto a salvarsi, si difende: - l’imputato incolpa falsamente se stesso di un reato che altri ha commesso (369 c.p.: autocalunnia); - l’imputato aiuta taluno ad eludere le investigazioni penali (378 c.p.: favoreggiamento personale) 67 Identità anagrafica Identità fisica dell’imputato Si tratta di stabilire se colui che ha lasciato la sua impronta sul luogo del delitto coincide con l’indagato L'indagato può scegliere di non collaborare con l'inquirente restando silenzioso, ma è costretto ad essere identificato mediante rilievi dattiloscopici e fotografici (349.2) e mediante il prelievo di capelli e saliva (349.2-bis) Si tratta di attribuire un nome ad un volto o ad una impronta dattiloscopica o genetica È sanzionato penalmente il rifiuto di dare indicazioni sulla propria identità personale (art. 651 c.p.: arresto fino a 1 mese) ed il dichiarare una falsa identità personale (art. 495 c.p.: reclusione fino a 3 anni) Art. 66 comma 2: «l'impossibilità di attribuire all'imputato le sue esatte generalità non pregiudica il compimento di alcun atto da parte dell'autorità procedente, quando sia certa l'identità fisica della persona» 68 il difensore non difende il reato rappresenta gli interessi di una parte in un processo dialettico non ha l’obbligo di accertare la verità contro il cliente L’avvocato non può introdurre intenzionalmente nel processo prove false (50.1 Codice deontologico forense) Può svolgere investigazioni per accertare elementi di prova a favore del proprio assistito (art. 327-bis) Non ha l’obbligo di presentare al giudice tutte le informazioni raccolte (380 c.p.: patrocinio infedele) Funzione del difensore nel processo penale 71 Il difensore non accetta il mandato (107.1) Dopo che il difensore ha accettato il mandato Difensore: non accettazione o rinuncia al mandato Il “cliente” revoca il mandato (107.4) Il difensore rinuncia al mandato (107.3) La non accettazione ha effetto dal momento in cui è comunicata all’autorità procedente (107.2) Il “cliente” ha nominato un difensore La rinuncia o la revoca non hanno effetto finché la parte non risulti assistita da un nuovo difensore 72 REATO offesa o pericolo per il bene giuridico sanzione penale danno non patrimoniale (2059 c.c.) danno civile (185 c.p.) risarcimento del danno (185.2 c.p.) restituzioni (185.1 c.p.) danno patrimoniale (2056 c.c.) danno emergente lucro cessante 73 Il codice di procedura penale prevede una persona offesa di “creazione legislativa”. Ai sensi dell'art. 90, comma 3, qualora una persona sia deceduta in conseguenza del reato, le facoltà e i diritti previsti dalla legge in favore della persona offesa sono esercitati dai “prossimi congiunti” di essa (e cioè dai parenti e dagli affini fino al terzo grado; art. 307, comma 4 c.p.) o da persona alla medesima legata da relazione affettiva e con essa stabilmente convivente. Tutto ciò, prescindendo dai diritti di natura civilistica derivanti dalla successione; pertanto la qualifica di offeso è attribuita anche a chi ha rinunciato alla eredità. 76 Scelte del danneggiato dal reato azione civile tempestiva davanti al giudice civile (75.2) azione civile davanti al giudice penale (75.1) condanna penale assoluzione il giudice civile può condannare il convenuto (l’imputato) al risarcimento del danno; non è vincolato dall’eventuale giudicato penale di assoluzione (652) il giudice penale condanna l’imputato a risarcire il danno (538) azione civile non tempestiva davanti al giudice civile, e cioè proposta dopo la sentenza penale di primo grado il processo civile è sospeso fino alla sentenza penale irrevocabile (75.3) in determinati casi la sentenza penale irrevocabile di assoluzione con formula piena preclude il risarcimento del danno 77 ATTO Attività Risultato Testo del provvedimento es. sentenza (546) Documentazione dell’attività es. verbale (134) 25 78 Atti del giudice (125): sentenza ordinanza decreto Atti delle parti: richieste memorie 81 VERBALE DI ARRESTO IN FLAGRANZA (art. 380 c.p.p.) L'anno ……, addì … del mese di ……., alle ore …… in ……., presso gli uffici del Nucleo Regionale Polizia Tributaria … - Gruppo Operativo Antidroga, viene redatto il presente verbale per far risultare quanto segue: VERBALIZZANTI M.O. xx; M.O. yy; Fin. Zz, tutti appartenenti al Comando in intestazione. INDAGATO ……….., nato a …….. (……) il ………., in Italia senza fissa dimora. FATTO Nel corso di un controllo espletato sulla tratta ferroviaria …….…., in data odierna, a bordo del treno regionale ……, partito dalla stazione di …….. alle ore …., è stata notata la presenza di un ragazzo dell’apparente età di circa 20 anni, il quale, pur avendo la possibilità di sistemare il bagaglio al seguito nell’apposito alloggiamento ovvero sopra i sedili adiacenti al suo – non occupati -, ha preferito posizionare il proprio zaino fra il lato sinistro del convoglio vicino al finestrino ed il proprio corpo tenendolo stretto sotto il braccio. Dopo aver osservato il comportamento del giovane per alcuni minuti, in prossimità della stazione ferroviaria di ……… (…), appartenenti al Comando in intestazione hanno proceduto ad identificare il giovane con le modalità di rito; egli non è stato in grado di esibire alcun documento di riconoscimento; inoltre, valutato che il controllo in atto aveva provocato una sorta di nervosismo da parte del …….., si è proceduto ad effettuare la perquisizione ex art.103 del D.P.R.309/90 del nominato e del bagaglio al seguito. Il suddetto controllo ha permesso di rinvenire, all’interno del predetto zaino, complessivi gr. 2041, al lordo del confezionamento, di sostanza stupefacente rivelatasi eroina al successivo esame del Narcotest. Per quanto sopra, i militari operanti hanno proceduto all’arresto di: ……….., nato a ……. (……..) il ……….., responsabile del reato di cui agli artt. 73 e 80, 2°comma, del D.P.R. 309/1990 . % 82 Verbale di arresto in flagranza (art. 380 c.p.p.) (segue) Si da atto che alle ore .. circa del ……….., i militari verbalizzanti hanno dato notizia dell'avvenuto arresto al Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di ……, nella persona della Dott.ssa …, contattata a mezzo telefono. L’arrestato, invitato dai verbalizzanti a nominare il difensore di fiducia, ha dichiarato di volersi avvalere del difensore d’ufficio. Pertanto si è proceduto alla nomina dell’avvocato d’ufficio ……… con studio in …… via …… tel………., giusta comunicazione fornita dal numero verde degli Avvocati. Si dà atto che alle ore … del ……… è stato contattato l’avvocato…….. mezzo telefono, all’utenza………., il quale è stato notiziato a mezzo messaggio registrato sulla propria segreteria telefonica e, successivamente, alle ore 19.40 circa è stato personalmente reso edotto di quanto sopra a seguito di comunicazione telefonica effettuata dal citato legale. I militari verbalizzanti hanno chiesto altresì all’arrestato, che ha dichiarato di comprendere e parlare la lingua italiana, se desiderasse avvisare i propri familiari. In merito ………ha dichiarato di non voler avvisare i propri familiari. Si dà altresì atto che i verbalizzanti hanno invitato il predetto ad eleggere domicilio ai sensi dell’art. 161 C.p.p. e che lo stesso ha dichiarato di voler eleggere domicilio presso lo studio legale del difensore d’ufficio il quale, contattato, ha dato il proprio assenso. L’arrestato, al termine delle operazioni, verrà associato presso la Casa Circondariale di ………, per essere posto a disposizione dell'Autorità Giudiziaria procedente . Le operazioni di cui sopra sono terminate alle ore … del ... Fatto, letto e chiuso in data e luogo come sopra, il presente verbale viene confermato e sottoscritto. Firma dei verbalizzanti 83 La notificazione è lo strumento previsto dalla legge per rendere noto al destinatario un atto (o una attività) del procedimento; di regola essa è eseguita mediante la consegna, al destinatario, della copia dell'atto da rendere noto. (31) 86 Notificazioni Soggetti legittimati a disporre le notificazioni Destinatari delle notificazioni Disposte dal giudice (148); eccezionalmente a mezzo telefono (149) Disposte dal PM (151): a) eseguite di regola dall’ufficiale giudiziario; b) eseguite dalla PG - NEI SOLI CASI di atti che la PG è delegata a compiere o è tenuta ad eseguire (151); - SEMPRE su ordine del PM per i reati gravi 407 co. 2 lett. a n. 1,3,4. -Al pubblico ministero (153). -Al difensore (148.2-bis) Chieste dalle parti private mediante ufficiale giudiziario o effettuate dal difensore mediante lettera raccomandata (152) -All’imputato detenuto (156). -All’imputato non detenuto (161): a) nel domicilio dichiarato; b) nel domicilio eletto; c) consegna alla persona (o a convivente o portiere) nel domicilio, nell’abitazione, nel luogo di lavoro ecc.; -Prima notificazione all’imputato non detenuto (156) Eventuale decreto di irreperibilità (159). -Successive notificazioni al difensore di fiducia, se le accetta (157 co. 8-bis). -All’imputato all’estero (169). Alla persona offesa, parte civile, responsabile civile ecc. (167): sono eseguite presso i difensori Notificazioni a mezzo posta (170) -Soggetti legittimati a disporle dal 15.12.2014 (ai sensi del d.l. n. 179 del 2012, art. 16): -Corti d’appello, relative procure generali, tribunali, relative procure della repubblica; altri uffici soltanto se espressamente autorizzati dal ministero. -Emergenza sanitaria: i difensore possono depositare via PEC presso gli uffici giudiziari tutti gli atti diversi da quelli da depositare nel portale del processo telematico Mezzi non ordi- nari di notifica Notificazioni telematiche a mezzo PEC 87 La traduzione degli atti: l’interprete (35) Funzione tradizionale: come strumento per l’assunzione di un atto del procedimento Funzione inno- vativa: diritto della persona, che non conosce la lingua italiana, di farsi assistere da un interprete Quando occorre tradurre per L’AUTORITÀ PROCEDENTE un documento scritto in lingua straniera; o quando una persona che non conosce la lingua italiana vuole fare una dichiarazione (143-bis.1) - L’imputato ha diritto di farsi ASSISTERE gratuitamente da un interprete (143.1): a) al fine di comprendere l’accusa contro di lui formulata e di seguire il compimento degli atti a cui partecipa; b) per le comunicazioni con il difensore prima di rendere interrogatorio o al fine di presentare richieste o memorie. - È obbligatorio TRADURRE per scritto all’imputato, entro un termine congruo, determinati atti (143.2): - l’informazione di garanzia e sul diritto di difesa; - i provvedimenti che dispongono misure cautelari personali; - l’avviso di conclusione delle indagini preliminari; - i decreti che dispongono l’udienza preliminare e la citazione a giudizio; - le sentenze. - Spetta al potere discrezionale dell’autorità procedente far tradurre (anche solo oralmente) gli altri atti essenziali al fine di consentire all’imputato di conoscere le accuse a suo carico (143.3) È obbligatorio nominare un interprete: a) quando occorre procedere all'audizione della persona offesa (art. 143-bis.2); b) nei casi in cui l’offeso intenda partecipare all'udienza e abbia fatto richiesta di essere assistita dall'interprete (143-bis.2); c) quando occorre tradurre atti che contengono informazioni utili all'esercizio dei diritti dell’offeso, ma la traduzione può essere disposta sia in forma orale, sia per riassunto, se non ne derivi pregiudizio ai diritti del medesimo (143-bis.4) imputato offeso 88 atto conforme al modello legale atto e modello legale fuori dei casi tassativi di invalidità atto NON conforme al modello legale l’atto è perfetto l’atto è irregolare (124) nei casi tassativi di invalidità l’atto è valido (e cioè può essere utilizzato nella decisione) l’atto è invalido (e cioè, di regola, NON può essere utilizzato nella decisione) inammissibilità nullità inutilizzabilità decadenza 91 Termini dilatori o acceleratori Termini ACCELERATORI: limite di tempo entro il quale deve essere compiuto un atto perché questo sia valido. Es. entro 30 giorni si può presentare impugnazione contro una sentenza a pena di decadenza (art. 585) Termini DILATORI (detti anche “termini liberi”): periodo di tempo che deve essere lasciato libero in attesa che un atto sia compiuto. Es. deve essere dato avviso al difensore dell’indagato 24 ore prima che un atto di indagine garantito sia compiuto (364.3) 92 Restituzione nel termine: ipotesi generale (art. 175 co. 1) Il pubblico ministero, le parti private o i difensori per caso fortuito o forza maggiore non hanno osservato un termine stabilito a pena di decadenza (175 co. 1) Non più di una volta in ciascun grado la parte può chiedere la restituzione nel termine al giudice che procede al tempo della presentazione; ma deve farlo entro 10 gg. dalla cessazione del fatto che costituisce caso fortuito o forza maggiore. Prima dell’esercizio dell’azione penale provvede il GIP. Il giudice decide Il giudice accoglie la richiesta; adotta i provvedimenti necessari per far cessare gli effetti determinati dalla scadenza del termine (175 co. 7) Il giudice respinge la richiesta con ordinanza motivata (175 co. 2) La parte può proporre ricorso per cassazione (175 co. 6) L’ordinanza può essere impugnata insieme alla sentenza (175 co. 5) 93 nullità generale art. 178 E' sempre prescritta a pena di nullità l'osservanza delle disposizioni concernenti: a) le condizioni di CAPACITÀ del giudice e il NUMERO DEI GIUDICI necessario per costituire i collegi stabilito dalle leggi di ordinamento giudiziario ; b) L'INIZIATIVA del pubblico ministero nell'esercizio dell'AZIONE PENALE e la sua partecipazione al procedimento; c) l'intervento, l'assistenza e la rappresentanza dell'imputato e delle altre parti private nonché la citazione in giudizio della persona offesa dal reato e del querelante nullità speciale art. 199. Facoltà di astensione dei prossimi congiunti. 1. I prossimi congiunti dell'imputato non sono obbligati a deporre (…). 2. Il giudice, a pena di nullità, avvisa le persone predette della facoltà di astenersi chiedendo loro se intendono avvalersene. Nullità: l’atto è stato compiuto non osservando una modalità di compimento prescritta espressamente “a pena di nullità” art. 177 96 CATEGORIE NULLITA’ RELATIVE (181.1) (sono le nullità speciali che non rientrano nelle nullità generali) NULLITA’ INTERMEDIE (180) NULLITA’ ASSOLUTE (179) CONTENUTO DELLA INOSSERVANZA Es., art. 109.3, 199.2. 178.b: partecipazione del PM al procedimento. 178.c: intervento, assistenza e rappresentanza dell’imputato e delle altre parti private; citazione in giudizio dell’offeso - 178.a: capacità e numero dei giudici. - 178.b: iniziativa del PM nell’esercizio dell’azione penale. - Omessa citazione dell’imputato e assenza del suo difensore (se la presenza è obbligatoria) REGIME GIURIDICO Sono dichiarate su eccezione di parte (181.1) Sono dedotte dalle parti o rilevate d’ufficio (179, 180) sanatorie generali - (183.1 a) insanabili (179) MODALITA’ DI PREVISIONE NULLITA’ SPECIALI NULLITA’ GENERALI ( 178) 97 Regime prima della deliberazione della sentenza di primo grado (180) in ogni stato e grado del procedimento (179.1) NULLITÀ RELATIVE Termine massimo per rilevare le nullità degli atti di indagine NULLITÀ ASSOLUTE NULLITÀ INTERMEDIE prima della decisione nell’udienza preliminare (181.2) Limiti di deducibilità Nessun limite di deducibilità La nullità non può essere dedotta: (182.1) dalla parte che vi ha dato causa o che ha concorso a darvi causa; (182.1) dalla parte che non ha interesse all’osservanza della disposizione violata; (182.2) dalla parte che ha assistito all’atto e che non ha eccepito la nullità prima dell’atto stesso o immediatamente dopo Sanatorie Nessuna sanatoria generale (179); le sanatorie speciali sono previste dall’art. 184 Sanatorie generali: (183.1 a) la parte interessata ha rinunciato ad eccepire la nullità o ha accettato gli effetti dell’atto; (183.1 b) la parte si è avvalsa della facoltà al cui esercizio l’atto nullo è preordinato 98 patologica Prove acquisite in violazione di divieti probatori fisiologica Atti di indagine formati correttamente ma senza il contraddittorio: sono inutilizzabili (526 e 514) salvo eccezioni (111 co. 5 Cost.) Previsione generale: 191 Previsione speciale: es. 64. 3-bis; 195.7 inutilizzabilità
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