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Schemi riassuntivi di grammatica italiana, analisi logica e grammaticale, Appunti di Italiano

Appunti riassuntivi di grammatica italiana, analisi grammaticale, logica, parti del discorso, utili per scuole medie, superiori o per test di comprensione del testo e di conoscenza base della grammatica italiana

Tipologia: Appunti

2017/2018

Caricato il 14/11/2021

Letiziab21
Letiziab21 🇮🇹

4.7

(13)

19 documenti

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Scarica Schemi riassuntivi di grammatica italiana, analisi logica e grammaticale e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! Introduzione Morfologia ( analisi grammaticale) La morfologia si occupa della forma delle singole parole. Le parole si possono raggruppare in 9 parti del discorso, che sono: - Articolo - Nome - Verbo ——> parti variabili del discorso - Aggettivo - Pronome - congiunzione - Avverbio - Preposizione - Interiezione ( esclamazione) > parti invariabili del discorso Lo studio delle singole parole si fa con l’analisi grammaticale. Sintassi ( analisi logica e analisi del periodo) La sintassi si occupa invece di come le parole stanno insieme nella frase (attraverso l’analisi logica) e di come le frasi si combinano tra loro (con l’analisi del periodo, che si differenzia dall'analisi logica perche l’analisi del periodo analizza le frasi complesse). Analisi logica (studio della frase) analizza: - il soggetto - Il predicato - Gli attributi e apposizioni - I complementi Invece l’analisi del periodo (studio di come le frasi si combinano, quindi delle frasi complesse) analizza: - la proposizione principale - La proposizione coordinata - La proposizione subordinata Schemi di grammatica Articolo L'articolo è la parola variabile che precede il nome e ne specifica il genere (maschile o femminile) e il numero ( singolare o plurale). Gli articoli sono: - determinativi : il, lo, la, i, gli, le, l° - Indeterminativi: un, uno, una, un’ L'articolo indeterminativo non ha il plurale, vi si supplisce con l’articolo partitivo ( dei, degli, delle) o con un aggettivo indefinito (alcuni, qualche). La differenza tra articolo determinativo e indeterminativo è che: l'avvocato è quel determinato avvocato (l’ = articolo determinativo), un avvocato, è invece un avvocato qualsiasi ( un=articolo indeterminativo) Nome Il nome è la parola che indica persone, animali, cose, fatti, idee... Il nome è: - comune :ragazzo, ragazza - Proprio: marco, Sofia - concreto: colore - Astratto : bellezza - Collettivo: classe, flotta - Derivato: carta—>cartolina - Composto: cassapanca, cartongesso Il nome è di genere: - maschile : gatto - Femminile : gatta E di numero: - singolare : cavallo - Plurale : cavalli Di solito il nome è preceduto dall’articolo che si accorda con esso di genere e numero. Ci sono dei nomi che rimangono invariati ( es: il bar, i bar) e i nomi stranieri rimangono sempre invariati (es: i computer, il computer) Alcuni termini detti omonimi, hanno più significati che si individuano dal contesto. Altri termini invece si chiamano sinonimi e indicano la stessa cosa ma con sfumature leggermente diverse. I nomi possono essere alterati, ovvero modificati, in 4 modi: -. diminutivo: ragazzo—>ragazzino -. Vezzeggiativo:-—-> ragazzuccio - Accrescitivo: —-> ragazzone - Dispregiativo:-—-> ragazzaccio Guardando il verbo che segue il CHE. e Esempio: CHE con funzione di complemento oggetto “Le parole che dici non mi piacciono” Il CHE si trova tra un nome (parole) e un verbo (dici) quindi si tratta di un pronome relativo. Ora per capire se è in funzione di soggetto o di complemento oggetto devo vedere il verbo che segue il CHE e mi chiedo se il verbo ( in questo caso “dici”) ha già un soggetto. In questo caso il soggetto di dici è tu ( sottointeso) e non “le parole” , dunque il che ha funzione di COMPLEMENTO OGGETTO. e Esempio contrario: CHE con funzione di soggetto “I fiori che crescono in montagna sono delicati” Il CHE anche qui è pronome relativo perchè è preceduto da un nome (fiori) e seguito da un verbo (crescono). Per capire se il pronome relativo CHE ha funzione di soggetto o complemento oggetto mi chiedo quale sia il soggetto del verbo “crescono”, in questo caso il soggetto di crescono è i fiori, dunque ha funzione di soggetto. Verbo Il verbo indica l’azione compiuta o subita dal soggetto. Può anche essere sottointeso. È il centro sintattico della frase. Il verbo ha varie proprietà: - MODO: indica l'atteggiamento del parlante nei confronti dell’enunciato che proferisce - TEMPO: precisa la relazione cronologica tra il momento in cui si parla e il momento in cui si verifica il fatto del quale si parla - PERSONA: specifica a quale individuo il verbo fa riferimento - TRANSITIVITÀ / INTRANSITIVITÀ: presenza o meno del complemento oggetto - FORMAATTIVA / FORMA PASSIVA: «l’agente» del verbo FORMA RIFLESSIVA (propria, apparente, reciproca) FORMA MEDIA (pronominale intransitiva) - ASPETTO: fornisce indicazioni sulla durata, sul tipo di svolgimento, sul grado di compiutezza del processo espresso dal verbo. Il verbo può essere: - PREDICATIVO(transitivo / intransitivo): ha un significato compiuto e può essere usato anche da solo - COPULATIVO: serve a collegare il soggetto a un nome o a un aggettivo e ha quindi una funzione analoga a quella del verbo essere (copula) - AUSILIARE: essere e avere servono a formare i tempi composti SERVILE: dovere, potere, volere | verbi transitivi e intransitivi -_ i verbi transitivi sono attivi ( e hanno il c.oggetto) o passivi ( in cui il c.oggetto diventa soggetto). Nella forma attiva usano il verbo avere, in quella passiva essere. Es: io mangio ( forma attiva), io sono mangiato ( forma passiva) - verbi intransitivi sono sempre attivi e usano il verbo essere. | verbi intransitivi non si possono fare passivi. Esiste però una forma con il complemento oggetto intemo ( allora si usa il verbo avere) e una forma impersonale (con il “si passivante”) Esempio: trasforma le frasi dalla forma personale a quella impersonale “Un tempo la gente credeva che la Terra fosse piatta” —-> un tempo si credeva che la terra fosse piatta Avverbio L’avverbio si mette vicino a un altro termine per modificarlo. Es: egli studia poco, studia veramente poco. Oppure: scrive bene e velocemente al computer Gli avverbi si suddividono in moltissimi gruppi. Gli avverbi di modo finiscono in -mente. AVVERBI di modo bene, male, forte, piano, lentamente, silenziosamente. di quantità abbastanza, molto, poco, circa, troppo, tanto... di tempo ieri, oggi, prima, ora, presto, tardi... di luogo qui, qua, lì, là, dentro, fuori... di affermazione sì, certo, sicuramente... (e [NS FACS12(5] no, non, affatto. Et: forse, probabilmente, magari... interrogativi come? dove? quando?, (Alcuni tipi di avverbi in tabella) I connettori- la preposizione Parte invariabile del discorso che si premette a un elemento nominale (nome, pronome, verbo all’infinito, aggettivo sostantivato,...) per collegarlo al predicato o un altro elemento nominale, allo scopo di stabilire precisi rapporti tra gli elementi di una proposizione. Alcune servono anche a collegare proposizioni diverse (a, di,...). La preposizione è semplice o articolata: - preposizione semplice: di, a, da, in, con, su, per, tra, fra, sopra, sotto... - Preposizione articolata: del,al,nel,sul+ i loro femminili e plurali (port mesto lione) che serve a collegare raloro parole 0 trai po lit, “avv, ager o percio) | Di { | (sente siii pepe asp ee aosta ii | giAcon = Rao AAA n dae \ LC Roda dilatati du dicu omne \ CONTRO A - DAVANTI - DI FRONTE A I SUL - SULLO - SULLA - SULL'- SUI - SUGLI - SULLE SOPRA - SOTTO - FUORI - DENTRO - DIETRO FUORI DA - INSIEME A - cer LUNCO - OLTRE - SECONDO - ACCANTO - CIRCA Ì PRIMA - DOPO. CONTRO - PRESSO - INTORNO corpo MEDIANTE - DURANTE - NONOSTANTE - CATO. ! Stagora ndr 7 Giorio è andato Insieme 4 Luca i Bibiote:a a dormo presto cor coi Spar di nen armenia su banco! Massimo è dentro fasto, una Smart I connettori- la congiunzione La congiunzione collega due parti del discorso. Le congiunzioni sono: - CONGIUNZIONI COORDINATIVE uniscono proposizioni o parti di proposizione sintatticamente equivalenti = stessa importanza - CONGIUNZIONI SUBORDINATIVE uniscono proposizioni sintatticamente non equivalenti O una più importante dell’altra Schemi di analisi logica e del periodo L'analisi logica esamina la proposizione e le sue parti. La proposizione più semplice è costituita dal verbo, ovvero basta un verbo per avere una proposizione. La frase semplice ( analisi logica ) L'analisi logica consiste nell’identificare le categorie sintattiche presenti nella frase semplice: e soggetto e predicato e complementi e attributo e apposizione II SOGGETTO è ciò di cui parla il predicato, è colui che compie o subisce l’azione e può anche essere sottointeso. Risponde alla domanda: Chi?Che cosa? il PREDICATO è l'elemento che dice qualcosa del soggetto Il predicato - II PREDICATO NOMINALE è costituito dall'insieme «verbo essere + aggettivo o nome». Il verbo essere ha bisogno di un aggettivo o di un nome che lo determini perchè da solo non ha senso. In questo caso si chiama copula, cioè collegamento, ed è seguito dal nome del predicato. Copula+nome del predicato formano il predicato nominale . Esempio: La mela (soggetto) è (copula) rossa (aggettivo nome del predicato). —-> è rossa= predicato nominale - II PREDICATO VERBALE è costituito da un verbo PREDICATIVO. Il predicato verbale indica semplicemente l’azione compiuta dal soggetto. L’attributo e l'apposizione - L’ATTRIBUTO è un aggettivo che serve a qualificare, determinare, caratterizzare un sostantivo dal quale dipende sintatticamente. Es: Un uomo intelligente risolve problemi difficili. - L'APPOSIZIONE è un sostantivo che si mette vicino ad un altro per caratterizzarlo o definirlo meglio. Es: Il signor Bianchi ama la musica. Si chiamano complementi i vari componenti della frase che hanno la funzione di completare quanto è espresso dai due componenti fondamentali, soggetto e predicato. Il complemento diretto è quello che dipende da un verbo transitivo attivo e che è costruito senza preposizione. Es: Giovanni mangia una mela. Complemento indiretto esprimono varie funzioni e sono costruiti per lo più con una preposizione semplice o articolata. Es: Giulia dormì tutta la notte. (Complemento di tempo) | principali complementi : Complemento oggetto È la persona o la cosa su cui si conclude l’azione espressa dal verbo. Risponde alla domanda: Chi? Che cosa? Complemento di specificazione Specifica la persona o la cosa a cui si riferisce. Risponde alla domanda: Di chi? Di che cosa? Complemento partitivo Indica di chi fa parte il nome o il pronome che lo precede. È introdotto dalle preposizioni: di, tra, fra. Risponde alla domanda: tra chi? Tra che cosa? Complemento di paragone Il complemento di paragone indica il secondo termine del paragone indica il secondo termine del paragone. È introdotto da: di, che, come, quanto Complemento di termine Il complemento di termine indica la persona o la cosa su cui va a finire l’azione. Risponde alla domanda: A chi? A che cosa? Complemento d’agente e di causa efficiente Un verbo può essere attivo o passivo. Nella forma passiva il soggetto diventa complemento d’agente, se è una persona, o di causa efficiente, se è una cosa. Risponde alla domanda: Da chi? Da che cosa? Complemento di compagnia e di unione I complementi di compagnia e di unione indicano rispettivamente la persona o la cosa con cui si compie l’azione. Rispondono alle domande: con chi? ( compagnia) Con che cosa? (Unione) Il complemento di mezzo Il complemento di mezzo indica il mezzo che si usa per compiere l’azione. Risponde alla domanda: Con che mezzo? Il complemento di modo o maniera indica il modo in cui si compie l’azione. Risponde alla domanda: in che modo? In che maniera? Il complemento di causa? Indica la causa che provoca l’azione Risponde alla domanda: perchè? Per quale causa? Per quale motivo? Complemento di scopo o fine Indica lo scopo o il fine per cui avviene l’azione. Risponde alle domande: perchè? Per quale scopo? Per quale fine? Complementi di luogo Indicano il luogo in cui avviene l’azione compiuta dal soggetto. Essi sono 4: - complemento di stato in luogo : dove? In che luogo? - Complemento di moto a luogo : verso dove? Verso che luogo? - Complemento di moto da luogo : da dove? Da che luogo? - Complemento di moto per luogo : per dove? Attraverso che luogo? I complementi di tempo I complementi di tempo sono due: - complemento di tempo determinato : indica quando avviene l’azione espressa dal verbo. Risponde alla domanda: Quando? In che tempo? - Complemento di tempo continuato : indica quanto dura l’azione espressa dal verbo. Risponde alla domanda: Per quanto tempo? Complemento di denominazione Specifica il nome proprio del nome comune ( città, isola, mese ecc..) Es: L'isola di Sicilia Complementi di abbondanza e di privazione Il complemento di abbondanza e di privazione indicano ciò di cui si abbonda e ciò di cui si è privi. Rispondono alle domande: di che cosa abbonda? ( complemento di abbondanza) di che cosa è privo? (Complemento di privazione) Complemento di materia Il complemento di materia indica la materia di cui è fatta una cosa. Risponde alla domanda: di che cosa è fatto? Di che materiale è fatto? Il complemento di argomento Il complemento di argomento indica l'argomento di cui parla.
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