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Schemi riassuntivi libro Danimarca, Schemi e mappe concettuali di Storia

Schemi riassuntivi libro Danimarca

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2018/2019

Caricato il 19/03/2023

annalaura-taverna
annalaura-taverna 🇮🇹

16 documenti

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Scarica Schemi riassuntivi libro Danimarca e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia solo su Docsity! Cap. 4 FRA IL XIX E IL XX SECOLO ERANO STATE COSTRUITE DUE TIPOLOGIE DI WELFARE: DA UNA PARTE LE ISTITUZIONI EREDI DELL’ASSOLUTISMO MONARCHICO PER I CETI MARGINALI, INCAPACI DI CAVARSELA DA SOLI, AMMINISTRATE E PAGATE AI BENEFICIARI DEI MUNICIPI DI DOMICILIO. SI TRATTAVA DI MISURE CONCEPITE COME SOSTEGNO LIMITE E, PER ASSICURARSI CHE NE BENIFICIASSERO SOLO I BISOGNOSI SI INFLIGGEVA AGLI ASPIRANTI LA PERDITA DEI DIRITTI BASILARI DI CITTADINANZA. ALTRI TIPI DI MISURE ERANO LE ASSICURAZIONI NON OBBLIGATORIE, SIA SANITARIE CHE DI DISOCCUPAZIONE , IL CUI FINE ERA CONSOLIDARE DA PARTE DEI MOVIMENTI POPOLARI IL RAPPORTO CON SEGUACI E ALLEATI E DIFFONDERE UNA CULTURA DELL’AUTOSUFFICIENZA RESPONSABILE PER I LAVORATORI EVITANDO TROPPA BUROCRAZIA CENTRALE. PER QUESTO QUESTA SOLUZIONE AVEVA RACCOLTO IL SOSTEGNO SIA DEI LIBERALI, CHE FAVORIVANO ISTITUZIONI DI WELFARE COSTRUITE DALL’ASSOCIAZIONISMO LIBERO, NATO DA MOVIMENTI POPOLARI DI FINE OTTOCENTO, DAI QUALI PROVENIVA PROPRIO IL LIBERISMO NORDICO, SIA DAI SOCIALDEMOCRATICI CHE MIRAVANO A RAFFORZARE IL LEGAME TRA SINDACATI E LAVORATORI. NEL 1907 ERANO ANCHE STATE COSTRUITE LE CASSE DI ASSISTENZA, OVVERO ORGANIZZAZIONI AUTONOME E SEPARATE DAI COMUNI, ANCHE SE ERANO IN GRAN PARTE FINANZIATE DA ESSI, DIRETTE A SITUAZIONI DI NECESSITA’ E ACUTO BISOGNO. STEINCKE, MEMBRO DEL PARTITO SOCIALDEMOCRATICO, CRITICAVA QUESTE SOLUZIONI PERCHE’ GLI APPARIVANO COME SEMPLICI TAMPONAMENTI E NON SOLUZIONI DEFINITIVE. I SUOI GIUDIZI COLPIVANO ANCHE I PARTITI FAVOREVOLI A QUESTE RIFORME, TRA I QUALI LA SINISTRA LIBERALE E PROPRIO IL SUO PARTITO, LA SOCIALDEMOCRAZIA, CHE AVREBBERO DOVUTO, A PARERE SUO, PERSEGUIRE RIFORME COMPLESSE E PROFONDE ANZICHE’ SEMLPLICI ACCORDI. STEINCKE PRORPONEVA UN SITEMA QUASI ONNICOMPRENSIVO CON DUE GRANDI PILASTRI: DA UN ALTO LE ASSICURAZIONI VOLONTARIE DI DISOCCUPAZIONE E SANITARIE, FINANZIATE DALLO STATO E DALL’ALTRO LE ISTITUZIONI PUBBLICHE E COMUNALI CHE AVREBBERO RIEMPITO I VUOTI LASCIATI DALLO STATO. MA NEGLI ANNI ’20 L’EGEMONIA SOCIO-POLITICA NON ERA FAVOREVOLE A QUESTI MUTAMENTI E SI VIDE AFFERMARSI L’AZIONE CONTRARIA DEI LIBERAL-CONSERVATORI E LE INCERTEZZE DELLA SOCIALDEMOCRAZIA, CHE GIUNSE AL POTERE IN MODO STABILE SOLO NEL 1929, CON UNA CULTURA DI GOVERNO CHE CAMBIERA’ PER RISPONDERE ALLA CRISI ECONOMICA E SOCIALE IN ATTO, ANCHE SE NEMMENO LE GRANDI RIFORME DEGLI ANNI TRENTA FURONO RIVOLUZIONI UNIVERSALISTICHE DEL WELFARE LA GRANDE CRISI DEL 1929 COLPI’ MAGGIORMENTE LE PICCOLE PROPRIETA’ AGRICOLE, E LE FINANZE DEI COMUNI RURALI CHE DOVEVANO FAR FRONTE CON LE PROPRIE RISORSE AD UNA DISOCCUPAZIONE CRESCENTE. IL GOVERNO SOCIALDEMOCRATICO INSIDIATOSI DOPO LE ELEZIONI DEL 1929 OFFRI’ DI ATTRIBUIRE ALLO STATO QUESTI ONERI, PRETENDENDO IN CAMBIO DI INNALZARE DI NUOVO LE PRESTAZIONI DELLE CASSE DI DISOCCUPAZIONE ABBASSATE DAI TAGLI DEI LIBERALI DEL 1927. TALE COMPROMESSO E’ CONOSCIUTO COME “ACCORDO DI KANSLEARGADE. COSI’ NEL 1933 LE LEGGI SULLA REVISIONE DELLE CASSE DI DISOCCUPAZIONE, SULL’AVVIAMENTO AL LAVORO, SULL’ASSISTENZA, SULLA MALATTIA E SUGLI INFORTUNI PASSARONO CON MAGGIORANZA IN PARLAMENTO. L’EFFETTO CHE QUESTA RIFORMA PRODUSSE FU CHE LA SPESA SOCIALE CREBBE FINO A QUASI IL 5% DELLA RICCHEZZA TOTALE PRODOTTA. SOLO CON IL GOVERNO LIBERAL-CONSERVATORE DEL 1926 LE SPESE SOCIALI FURONO RIDIMENSIONATE, MA CIO’ RILEVO’ UN’ACCESA CONTESA FRA GLI INTERESSI E LE CLASSI PERCHE’ SI ASSISTETTE AD UNA CADUTA DEI PREZZI, CHE DIPENDEVA IN PARTE DAGLI EFFETTI DEPRESSIVI DELLA FINE DELLA GUERRA E IN PARTE DALLA TENDENZA A CONFORMARE LE PARITA’ MONETARIE RISPETTO A STERLINA E ORO. MA LE PRESTAZIONI SOCIALI DELLE CASSE ASSICURATIVE NON ERANO INDICIZZATE RISPETTO AI PREZZI IN DECRESCITA, IL CHE COMPORTO’ UN AUMENTO DEL LORO VALORE REALE RISPETTO AL COSTO DELLA VITA LE DESTRE SOSTENEVANO LA NECESSITA’ DI ADEGUARE VERSO IL BASSO IL POTERE D’ACQUISTO DI TRATTAMENTI PENSIONISTICI E DI DISOCCUPAZIONE, MENTRE LE CLASSI LAVORATRICI E LE ORGANIZZAZIONI OPERAIE SI OPPONEVANO . QUESTI AUMENTI DI SPESA SOCIALE TESTIMONIANO UNA DINAMICA SOCIO-POLITICA DI DOMANDA E, SU QUESTA BASE, DI MUTAMENTO SOCIALE MAGGIORE DI QUANTO APPARE A PRIMA VISTA. LE RIFORME SOCIALI SI DIMOSTRARONO INFATTI PORTATRICI DI UNA SPINTA NOTEVOLE : DOPO IL 1933 L’INCREMENTO DELLA SPESA SOCIALE PROSEGUI’ CON FORZA GIUNGENDO A LIVELLI MOLTO ALTI NEL 1939. STEINCKE RAGGIUNSE QUINDI IL PROPRIO FINE, SENZA MIRARE AD UNA VERA UNIVERSALIZZAZIONE: RIUSCI’ INFATTI A LIBERARE MILIONI DI PERSONE DALLE VALUTAZIONE STIGMATIZZANTI DELL’ASSISTENZA PUBBLICA DI ORIGINE MONARCHIO-ASSOLUTISTICA PERCHE’, SENZA LA SUA RIFORMA, IL 30% DEGLI ASSISTITI DI QUESTO RAMO COMUNALE AVREBBE SUBITO LA PERDITA DEL DIRITTO DI VOTO. LE RIFORME EBBERO UN EFFETTO ANCHE NEL COLMARE LE DIFFERENZE REGIONALI, IN QUANTO LA PERDITA DEL VOTO AVREBBE COLPITO MAGGIORMENTE LE CAMPAGNE. IN QUESTO CASO INVECE LE DIFFERENZE FRA CITTA’ E CAMPAGNE FURONO INESISTENTI BISOGNA PRECISARE COME MUTO’ LA GESTIONE DEI FLUSSI VALUTARI E COMMERCIALI DANESI, UN DETTAGLIO CHE DESCRIVE IL CONTESTO COMMERCIALE INTERNAZIONALE IN CUI SI TROVARONO AD OPERARE LE AUTORITA’ DANESI. I DUE PRINCIPALI PARTNER COMMERCIALI DELLA DANIMARCA, OVVERO IL REGNO UNITO E LA GERMANIA, RICORSERO A MISURE PROTEZIONISTICHE: I BRITANNICI SI RIVOLSERO PRINCIPALMENTE AD UN COMMERCIO INTERNO AI PAESI DELL’AREA IMPERIALI, DA CUI OTTENERE PRODOTTI AGRICOLI E MATERIE PRIME IN CAMBIO DI PRODOTTI INDUSTRIALI FINITI, LA GERMANIA ACCREBBE I DAZI SUL BESTIAME VIVO E SUI PRODOTTI DELL’ALLEVAMENTO VISTO CHE IL COSTO PROTEZIONISTICO TEDESCO SI CONFERMAVA E SI INASPRIVA, IL PARTITO SINISTRA ACCETTO’ UNA REGOLAZIONE DEI FLUSSI COMMERCIALI CON L’ESTERO, CHE AVVENNE NON PER VIA DI DAZI SULLE IMPORTAZIONI, MA PER VIA DI GESTIONE DEI FLUSSI VALUTARI. NEL 1932 VENNE COSI’ FONDATA LA CENTRALE VALUTARIA, CHE IMPOSE CHE OGNI GUADAGNO IN VALUTA PROVENIENTE DA ESPORTAZIONE SUI MERCATI ESTERI, VENISSE POI CONSEGNATO ALLA BANCA CENTRALE PER ESSERE CAMBIATO IN CORONE DANESI. SECONDO LE AUTORITA’ QUESTA ERA L’UNICA MANIERA PER GARANTIRE CHE: • IL RAPPORTO CON LA STERLINA BRITANNICA RIMANESSE COSTANTE, RAGGIUNGENDO UN LIVELLO DI EQUILIBRIO GIUDICATO SODDISFACENTE DA ENTRAMBE LE PARTI • CHE SU QUESTA BASE DI EQUILIBRIO FRA LE DUE VALUTE SI POTESSERO CONCORDARE CON L’AREA BRITANNICA I FLUSSI COMMERCIALI ACCRESCERE L’IMPORTAZIONE DAL REGNO UNITO AI DANNI DELLA GERMANIA SIGNIFICAVA OTTENERE IN CAMBIO SPAZI DI ESPORTAZIONE AGRICOLA CHE NEGLI ANNI PASSATI ERANO STATI IN FORTE PERICOLO ANCHE NEL REGNO UNITO • FINALIZZARE TUTTO QUESTO ALLO SVILUPPO DEL SALARIO E DELL’OCCUPAZIONE INDUSTRIALE, DETERMINANDO IN MODO PIU’ PRECISO LA QUALITA’ E LA TIPOLOGIA DELL’IMPORTAZIONE IL REGNO UNITO POTEVA GARANTIRE L’AFFLUSSO DI MATERIE PRIME IN DANIMARCA QUANTO LA GERMANIA IL RISULTATO DI QUESTE MISURE FU CHE LA DOMANDA DEI PRODOTTI INDUSTRIALI CREBBE. A CIO’ CONTRIBUTI’ IL FATTO CHE L’ESPORTAZIONE AGRICOLA NON FU POI COSI’ MASSICCIA DA RIMANERE L’UNICA FINALITA’ DEL SETTORE PRIMARIO. PER QUESTA RAGIONE MOLTI GENERI DI PRIMA NECESSITA’ FURONO SMERCIATI NEL MERCATO INTERNO, ASSICURANDO UN LIVELLO DEI PREZZI ABBASTANZA CONTENUTO TALE DA GARANTIRE IL POTERE D’ACQUISTO DEI SALARI OPERAI. LA PRODUZIONE INDUSTRIALE CREBBE CONSIDEREVOLMENTE L’OPPOSIZIONE LIBERAL-CONSERVATORE PRETESE CHE L’ATTIVITA’ REGOLATIVA DEL CAMBIO-VALUTE FOSSE ABOLITA. I RAPPRESENTANTI DEGLI ESPORTATORI AVREBBERO PREFERITO DISPORRE LIBERAMENTE DELLA VALUTA DA ESSI OTTENUTA PER LE MERCI COLLOCATE ALL’ESTERO, OLTRE CHE PER RAPPRESENTARE LA LIBERTA’ COMMERCIALE. STAUNING PERO’ TENNE DURO E PER DUE VOLTE, SIA NEL 1932 CHE NEL 1935 ANDÒ ALLE ELEZIONI DIFENDENDO LA SUA POLITICA DI REGOLAZIONE COMPLESSIVA.GRAZIE A QUESTE VITTORIE L'EDIFICAZIONE DEL CAMBIO VALUTE VENNE PERFEZIONATA E ALLA PICCOLA UNITÀ DI GESTIONE CHE LA GUIDAVA VENNE SOSTITUITO UN CONSIGLIO DI 22 MEMBRI IN CUI ERANO PRESENTI I RAPPRESENTANTI DELLE MAGGIORI ASSOCIAZIONI DI INTERESSE. VENNERO IN QUEGLI ANNI POSTE LE PREMESSE PER UNO SVILUPPO E LA DANIMARCA POTE’ EVITARE IL DESTINO DI PAESI COME L'ARGENTINA, RICCHISSIMI MA INCAPACI DI SFRUTTARE IL MASSICCIO EXPORT AGRICOLO COME PROPELLENTE PER ULTERIORI SVILUPPI DELL'ECONOMIA E DELLA SOCIETÀ. CIÒ FU POSSIBILE PERCHÉ NELLA SOCIALDEMOCRAZIA VINSERO LE TENDENZE PROSSIME A STAUNING LA DESTRA NEL 1916 SOTTOLINEA LA VOLONTÀ DI AGIRE ALL'INTERNO DI QUELLE CONDIZIONI DEMOCRATICO PARLAMENTARI FISSATE DALLA COSTITUZIONE NEL 1915, CHE PONEVA FINE AL FORTE SBILANCIAMENTO PRO- LATIFONDO NELLA CAMERA ALTA. MA A DESTRA RIMANEVANO COMUNQUE MOLTE FORZE CHE NON AVEVANO COMPIUTO UN CORRISPONDENTE PROCESSO DI ACCETTAZIONE DEL PARLAMENTARISMO E DI UNA DEMOCRAZIA ALLA LARGA PARTECIPAZIONE POPOLARE. L'ASCESA AL POTERE DI MUSSOLINI FU ACCOLTA CON UNA CERTA SIMPATIA NEGLI AMBIENTI DI DESTRA DANESI, RIFERENDOSI AD UNA SANA REAZIONE CONTRO UN SISTEMA PARLAMENTARE INEFFICIENTE E DEDITO AL COMPROMESSO. L'UOMO FORTE CHE METTEVA FRENO AL SOCIALISMO E CHE COSTRINGEVA LE GRANDI ORGANIZZAZIONI SINDACALI IN UN SISTEMA CORPORATIVO SOTTO LA GUIDA FERMA DELLO STATO GODEVA DI UNA CERTA SIMPATIA PRESSO I GIOVANI CONSERVATORI. MA È TIPICO DELLA DANIMARCA CHE L'ENTUSIASMO PER IL FASCISMO E PER IL NAZISMO SIA RIMASTO CONTENUTO. LA DANIMARCA FU INFATTI IL PAESE CON PIÙ ORGANIZZAZIONI NAZISTE FASCISTE MA CON IL PIÙ BASSO NUMERO DI FASCISTI E NAZISTI. NEL CORSO DEL PERIODO TRA LE DUE GUERRE SI INCONTRAVA UNA CRITICA DELLA DEMOCRAZIA PARLAMENTARE A CAUSA DELLA SUA POCA EFFICIENZA, DELLE DISCUSSIONI SENZA FINE, DEI COMPROMESSI INEFFICACI, DELLO STRAPOTERE DELLE GRANDI ORGANIZZAZIONI. TRATTI COMUNI DEI MOVIMENTI E DEI PERSONAGGI ATRATTI DAL FASCISMO E DAL NAZISMO ERANO L'ACCESSO NAZIONALISMO E LA PRETESA DI ESSERE I VERI RAPPRESENTANTI DEL POPOLO. C'ERA QUINDI UNA CRITICA DELLA DEMOCRAZIA PARLAMENTARE CHE COMINCIÒ POI A FORMULARE ANCHE IL PARTITO COMUNISTA. SI TRATTAVA, SECONDO ESSI, DI UNA DITTATURA DELLA BORGHESIA CHE DOVEVA ESSERE SOSTITUITA DALLA DITTATURA DEL PROLETARIATO COME ESPRESSIONE DELLA VERA DEMOCRAZIA. LA CRITICA ERA RIVOLTA SOPRATTUTTO VERSO LA SOCIALDEMOCRAZIA CHE AVEVA TRADITO LA CLASSE OPERAIA, E CHE NEGLI ANNI TRENTA SI GIUNSE A DEFINIRLO COME PARTITO SOCIAL FASCISTA DA COMBATTERE COME IL PRINCIPALE NEMICO DEI COMUNISTI. Cap. 5
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