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La Triplice Alleanza e il Nuovo Ordine Europeo: Versailles, la Russia e il Medio Oriente, Schemi e mappe concettuali di Storia Delle Relazioni Internazionali

Storia europeaStoria InternazionaleStoria del Medio OrienteStoria moderna

La Triplice Alleanza tra Francia, Germania e Italia prima della prima guerra mondiale, il nuovo assetto europeo dopo il trattato di Versailles, la spartizione dell'Impero Ottomano e il nuovo assetto del Medio Oriente. Vengono trattati temi come la conferenza di pace di Parigi, la politica di Wilson, la collaborazione russo-tedesca e la conferenza di Monaco.

Cosa imparerai

  • Che nazioni facevano parte della Triplice Alleanza?
  • Quali furono le conseguenze del trattato di Versailles per la Germania?
  • Come si spaccò l'Impero Ottomano?
  • Perché Francia, Italia e Germania si allearono?
  • Che accadde alla Cecoslovacchia dopo la conferenza di Monaco?

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2020/2021

Caricato il 07/03/2022

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matteo-minutoli 🇮🇹

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Scarica La Triplice Alleanza e il Nuovo Ordine Europeo: Versailles, la Russia e il Medio Oriente e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia Delle Relazioni Internazionali solo su Docsity! ANNI ’20 UN NUOVO SISTEMA INTERNAZIONALE ALL’INDOMANI DELLA WW1 TRIPLICE INTESA: INGHILTERRA, FRANCIA, RUSSIA (SI AGGIUNGERA’ ANCHE IL GIAPPONE), TRIPLICE ALLEANZA: GERMANIA, AUSTRIA, ITALIA(L’ITALIA NEL 1915 SI SCHIERERA’ CON LA TRIPLICE INTESA, POST PATTO DI LONDRA) NUOVO ASSETTO EUROPEO CONFERENZE DI PACE DI PARIGI (’19-’20)  Francia = mirava ad indebolire definitivamente la Germania per l’egemonia in Europa, e per rafforzare i propri interessi coloniali in Africa a danno della Germania e in Medio Oriente a scapito dell’ex impero ottomano  Gran Bretagna = entrata in guerra per impedire l’egemonia tedesca in Europa, e ampliare il proprio impero in Africa, Medio Oriente e in Asia  Italia = sulla base del patto di Londra aspirazione alle acquisizioni territoriali previste più rafforzamento influenza sull’Adriatico e i Balcani  USA = no aspirazioni a conquiste territoriali; proposta di nuovo ordine mondiale basato sui «quattordici punti» di Wilson: - Principio di nazionalità - Principio di autodeterminazione dei popoli - Rinuncia a ingrandimenti territoriali - Fine della diplomazia segreta - Società delle nazioni  URSS = un altro progetto di ordine mondiale fondato su ideali comunisti TRATTATO DI VERSAILLES  Francia= linea dura Ragioni: rivalità storica, sicurezza sul confine orientale, restituzione Alsazia- Lorena, controllo sulla Rhur  USA di Wilson = no a pace punitiva Ragioni: Wilson vede il pieno reinserimento della Germania come il presupposto per la crescita economica mondiale Prevalere della linea francese, decisioni e misure adottate= a) clausole militari: riduzione esercito tedesco a un piccolo corpo di professionisti, proibizione degli armamenti offensivi, smilitarizzazione della Renania; b) clausole economiche: dure riparazioni TRATTATI CON I NUOVI STATI (Austria, Ungheria, Cecoslovacchia, Polonia, Finlandia, Lituania, Lettonia, Estonia) TRATTATO DI RAPALLO= firmato il 12 novembre 1920, fu un accordo con il quale l’Italia e il Regno dei serbi, Croati e Sloveni stabilirono consensualmente i confini dei due Regni e le rispettive sovranità, nel rispetto reciproco dei principi di nazionalità e di autodeterminazione dei popoli. Esso ha rappresentato la conclusione del processo risorgimentale di unificazione italiano sino al confine orientale alpino e l’annessione al Regno d’Italia di Gorizia, Trieste, Pola e Zara L’Italia rinuncia alla Dalmazia, ma mantiene Zara. Fiume internazionalizzata.  Gran parte dei nuovi stati nati dalla crisi degli imperi centrali e della Russia zarista si rivelò debole  Alcuni degli sconfitti, in particolare la Germania, erano insoddisfatti del nuovo assetto europeo e predicavano la revisione dei trattati  La Russia bolscevica, isolata dietro il «cordone sanitario»(ossia all’ppoggio di quei governi anticomunisti confinanti con la Russia) attendeva l’occasione propizia per far ripartire la spinta rivoluzionaria nel resto del continente PICCOLA INTESA,1921,(Francia, Cecoslovacchia, Serbia, Romania), scopo principale difesa dall’irredentismo ungherese. Dal punto di vista della politica estara tutti e 3 gli stati firmatari ebbero il sostegno esterno della Francia, per la quale la Piccola intesa costituiva un baluardo essenziale per il mantneimento del nuovo status quo dell’area danubiana Anche la Polonia, ricostituita in seguito alla WW1, vedeva nell’alleanza la garanzia di buon vicinato e di neutralizzazione degli ex Imperi centrali. Quest’intesa si rivolgeva soprattutto contro l’Ungheria, che in seguito alla WW1 aveva dovuto cedere gran parte dei propri territori ai unovi stati confinanti e che pertanto mirava alla revisione del trattato di pace del Trianon. In secondo luogo la Piccola intesa mirava a impedire la restaurazione asbugica nell’Europa danubiana. Il patto, puntando all’isolamento diplomatico e al contenimento politico del vicino ungherese, intedeva prevenire appunto le istanze revisionistiche  Per quanto indebolita e ridimensionata, la Germania restava potenzialmente minacciosa, per questo motivo la Francia aveva favorito la nascita di una serie di nazioni che potessero rappresentare un baluardo nei confronti di possibili rivendicazioni tedesche, Polonia e Cecoslovacchia, che rientravano nel quadro di una politica di alleanze con paesi dell’Europa centro-orientale (come la Jugoslavia). SPARTIZIONE COLONIE TEDESCHE Le ex colonie tedesche furono spartite tra le potenze vincitrici specialmente Francia e Gran Bretagna, cui furono affidati mandati con l’obiettivo di accompagnare quei territori ad una futura indipendenza. Giappone = ottenne alcune isole, tra cui le Marianne  La presenza tedesca in Estremo Oriente fu una delle ragioni dello schierarsi del Giappone al fianco dell’Intesa  Aumento dell’espansione giapponese, agevolata dall’eliminazione presenza tedesca in Cina e nel Pacifico e indebolimento dell’influenza russa  Preoccupazione americana per il Giappone Si decise che la Germania avrebbe dovuto pagare 132 miliardi di marchi oro, di cui la maggior parte sarebbe andata a Francia e Gran Bretagna, il resto agli altri vincitori e il pagamento si estendeva per 30 anni.  CONFERENZA DI GENOVA(scopo discussione assetti economici post WW1)(dal 10 aprile al 19 maggio 1922, con 34 paesi presenti)= obiettivo sarebbe stato il discutere le misure per la ricostruzione europea in seguito alla prima guerra mondiale e i metodi di pagamento delle economie europee capitalistiche all’economia del blocco socialista capitanato dalla RSFS Russa, che si sarebbe costituito nell’URSS nel dicembre dello stesso anno  Su proposta delle banche centrali fu raccomandato il ritorno al gold standard che era stato lasciato cadere per stampare moneta durante il conflitto  Sotto il gold bullion standard i cittadini della Gran Bretagna e di poche altre nazioni europee potevano scambitare le proprie banconote con barre d’oro.  Il suo ispiratore proponeva di trovare una soluzione a 2 grandi problemi: l’inserimento della Germania nella vita europea e il problema dell’URSS, il cui totale distacco dall’Europa non si dava per scontato  Questo progetto così ambizioso non riuscì sia per la portata della sua aspirazione che presuppone a un radicale mutamento della politica francese verso la Germania e sia perché le questioni erano troppo complesse per un progetto tutto sommato improvvisato Questione delle riparazioni dell’ex impero zarista che il nuovo governo rivoluzionario non voleva pagare Collaborazione russo-tedesca  ’23 OCCUPAZIONE FRANCESE DELLA RUHR= sino al 25 agosto 1925, periodo di occupazione militare della valle tedesca della Ruhr da parte francese e belga tra l’11 gennaio 1923 e il 25 agosto 1925.  Francia e Belgio occuparono la fortemente industrializzata Ruhr in risposta all’inadempienza della Germania sui pagamenti delle riparazioni dettati dalle potenze vittoriose dopo la WW1 nel trattato di Versailles  L’occupazione della Ruhr aggravò la crisi economica in Germania, e i civili tedeschi s’impegnarono in atti di resistenza passiva e disobbedienza civile, durante i quali 130 di loro vennero uccisi.  ’24 PIANO DAWES - Riconosceva l’unità territoriale tedesca, ponendo fine alla speranza della Francia di staccare la Renania - Le rate sarebbero state pagate in base all’andamento dell’economia tedesca - Prestiti da parte di gruppi finanziari americani  Il piano favorì la stabilizzazione della nuova moneta tedesca e la fine del processo inflazionistico, la Germania si rimetteva in moto.  ’29 PIANO YOUNG - Ogni annualità sarebbe stata composta da due parti, una differibile l’altra non differibile a seconda dell’andamento dell’economia tedesca - Mirava ad eliminare l’aspetto punitivo delle riparazioni LA SOCIETA’ DELLE NAZIONI 28 giugno 1919-19 aprile 1946 GINEVRA Membri originari furono 4: UK, Francia, Italia, Giappone a cui si aggiunse la Germania che però nel 1933 si ritirò l’URSS ammessa nel 1934 venne espulsa però nel 1939. Purtroppo l’intera organizzazione paga l’incapacità di fronteggiare la crisi internazionale degli anni ’30 e di fatto fallisce di fronte allo scoppio della WW2. Ufficialmente si scioglie nel 1946 dopo l’entrata in vigore dello statuto dell’ONU ACCORDI DI LOCARNO ‘25 - La Germania: a) accettava l’inviolabilità dei confini occidentali, cioè con la Francia e il Belgio, determinati a Versailles; b) rinunciava a qualsiasi pretesa sull’Alsazia-Lorena; c) entra nella SDN - La Francia accettava l’unità tedesca - Smilitarizzazione Renania - Nessun accordo sui confini orientali URSS: isolamento sullo scenario internazionale  Rapporti tesi con Gran Bretagna, Italia, Francia  Rapporti positivi con Germania ANNI ‘30 1) FINE DI UN ORDINE INTERNAZIONALE LA CRISI DEL ’29 E LA GRANDE DEPRESSIONE - Cause: mancata crescita del potere di acquisto nonostante l’incremento di produttività e investimenti, la politica moneatria della FED e la continua espansione del credito tramite tassi artificialmente bassi e l’eccesso di prestiti a carattere speculativo - Politica liberista di Hoover: Dapprima favorevole a un approccio psicologico alla crisi, convinto che i problemi del paese dipendessero dalla scarsa fiducia nell’avvenire (e poi da cuase esogene agli USA), essendosi speso in annunci rassicuranti sulla situazione economica, maturò in seguito, nell’inverno 1931-1932 la convinzione in un progetto di intervento più complesso. La sua reazione, fu volta più che al sostegno diretto alle classi disagiate, ad una strategia di supporto ai gruppi finanziari e alle amministrazioni, negando sempre l’aumento dell’assistenza sociale ai disoccupati e gli interventi volti a mitigare gli effetti della crisi a beneficio delle famiglie e delle classi lavoratrici - Ripercussioni in Europa e politiche protezionistiche URSS E «SOCIALISMO IN UN SOLO PAESE» DI STALIN A metà degli anni ’30 in una fase di superamento delle difficoltà economiche e di crescitaa industriale, Stalin cominciò il tragico periodo delle purghe e del grande terrore in cui progressivamente eliminò fisicamente, tutti i suoi reali o presunti avversari nel partito, nell’economia, nella scienza nelle forze armate e nelle minoranze etniche. Per rafforzare il suo potere e lo Stato sovieitcio contro possibili minacce esterne o interne di disgregazione POLITICA INTERNA: in questo campo egli instaurò una dittatura basata sul partito, che si identificò nello Stato, in quanto unico detentore del potere. Ogni dissenso fu impedito e si passò ad una fase di terrore, in cui furono giustiziati o deportati molti cittadini, dai ceti più alti a quelli più bassi. Inoltre veniva fatta molta propaganda ideologica che tendeva a criminalizzare ogni dissenso POLITICA ESTERA: affidata soprattutto ai rapporti che collegano i partiti comunisti all’internazionale comunista, che nel 1929 enuncia la teoria del socialfascimo, termine utilizzato dall’internaionale Comunista tra gli anni ’20 e ’30 per denominare spregiativamente i riformisti e i socialdemocratici. Questa teoria con l’avvio dei fronti popolari venne rinnegata dallo stesso Comintern che l’aveva precedentemente promossa CRISI DEL SISTEMA DELLE RIPARAZIONI  Progetto unione doganale austro-tedesca + reazioni  CONFERENZA DI LOSANNA - Berlino dovrà pagare ai vincitori una somma una tantum, ponendo fine alle riparazioni - Per quanto riguarda i debiti contratti dai vincitori nei confronti degli USA, in un primo momento si decise per il pagamento di una somma simbolica, ma vista l’ostilità francese tale ipotesi venne abbandonata e si chiese il pagamento integrale - In realtà nessuno dei debitori europei soddisfece le richieste americane FALLIMENTI DELLA SDN  Entrambi i «fallimenti» come simbolo del disgregarsi del sistema internazionale nato dai trattati di Versailles  INVASIONE DELLA MANCIURIA= Fu un'invasione terrestre della regione cinese della Manciuria, da parte dell'Armata del Kwantung dell'Esercito imperiale giapponese. L'attacco cominciò il 19 settembre 1931, portando in pochi giorni all'occupazione dell'intera regione. La crisi sino-giapponese si arrestò ufficialmente il 27 febbraio 1932, quando i giapponesi instaurarono il governo fantoccio del Manciukuò e firmarono una tregua con il governo cinese, destinata a non durare a lungo. Durante l'invasione non vi furono scontri immaginare che un partitio di estrema destra in Germania prenda il potere fronte comune contro questo partito)  Il frontismo per arrestare l’avanzata di un avversario considerato più pericoloso, questa politica è una novità estensione dell’URSS della politica estra in europa, vi è però non solo un cambio di rotta dall’altro, anche in Italia gli anti fascisti si uniscono contro il fascismo, dunque l’URSS cambia linea ma perché dal basso vi è una richiesta di unità di coloro contrari al fascismo  La marcia dell’estrema destra fracese voleva impedire l’insediamento del governo (primo esperimento di fronte popolare, dove comunisti anarchici e socialisti, impediscono la presa del potere da parte della destra storica), nelle piazze di Francia si è creato il fronte popolare prima del nullaosta dell’URSS  Nel 1935 vincerà le elezioni il fronte popolare, con Blum il quale fece numerose riforme soprattutto in ambito lavorativo, accade che i democratici la aprte più moderata del governo dice che le riforme sono troppe, soprattutto quella dell’aumento degli stipendi che porta inflazione, le fabbriche fanno le serrate, la aprte di centro del governo dicono che le riforme sono troppe, e vi è una fuga di capitali all’estero, si sono aumentate le tasse per finanziare le ferie ai lavoratori più poveri ‘PRIMO ATTO’ DI HITLER: COSCRIZIONE OBBLIGATORIA (’35)E RIMILITARIZZAZIONE DELLA RENANIA COSCRIZIONE OBBLIGATORIA: Adolf Hitler ripristina la coscrizione obbligatoria, e annuncia la costituzione di una forza aerea tedesca. Viola così il trattato di Versailles, sottoscritto alla fine della WW1, che prevedeva limiti alla consistenza e alla potenza delle forze armate tedesche RIMILITARIZZAZIONE RENANIA: La rimilitarizzazione della Renania da parte della Germania nazista ebbe luogo il 7 marzo 1936, quando le forze militari tedesche della Wehrmacht entrarono nella Renania, una regione lungo il Reno definita dal trattato di Versailles al termine della WW1. Questa occupazione fu storicamente di grande importanza in quanto violava lo status di territorio smilitarizzato della Renania previsto dai termini del trattato di Versailles e dal Patto di Locarno, e spostò i rapporti di forza presenti in Europa, dalla Francia alla Germania. L’entrata dell’esercito tedesco in questa regione, per la prima volta dalla fine della WW1, permise alla Germania di perseguire una politica di aggressione nell’Europa Orientale Risposta delle potenze europee: Fronte di Stresa (epitaffio, qui finisce l’equilibrio di Versailles[anche se all’interno di questo finto equilibrio sono nati i germi del fascismo e del nazismo])= espressione usata per definire l’intesa in funzione antitedesca, siglata tra Laval-Mussolini-MacDonald, a seguito dell’incontro fra i tre nell’omonima località piemontese sul lago Maggiore, fra l’11 e il 14 aprile del 1935, presso il Palazzo Borromeo. - Quello che doveva essere un incontro volto a sanzionare la Germania per la violazione del Trattato di Versailles, si risolse solamente in una serie di dichiarazioni, volte a riaffermare i principi degli Accordi di Locarno e l’indipendenza dell’Austria, la quale avrebbe dovuto continuare ad ispirare la loro politica comune. –Le tre parti inoltre, si dichiararono pronte a reagire ad ogni futuro tentativo da parte della Germania di modificare o violare il Trattato di Versailles. Dopo questa conferenza il mondo cambia radicalmente, poiché l’aggressività di Hitler giungerà in Europa GUERRA D’ETIOPIA(’35) E DEBOLEZZA SDN Etiopia come obiettivo principale della politica estera di Mussolini= nel 1932 il Duce comincia ad affermare nei discorsi la superiorità sul Mediterraneo definendolo Mare Nostrum. Questa guerra fu la campagna coloniale più grande della Storia: la mobilitazione italiana assunse dimensioni straordinarie, impegnando un numero di uomini, una modernità di mezzi e una rapidità di approntamento mai visti fino ad allora. Fu un conflitto altamente simbolico, dove il regime fascista impiegò una grande quantità di mezzi propagandistici con lo scopo di impostare e condurre una guerra in linea con le esigenze di prestigio internazionale e di rinsaldamento interno del regime stesso, volute da Mussolini, con l'obiettivo a lungo termine di orientare l'emigrazione italiana verso una nuova colonia popolata da italiani e amministrata in regime di apartheid sulla base di una rigorosa separazione razziale[10]. In questo contesto i vertici militari e politici italiani non badarono a spese per il raggiungimento dell'obiettivo: il Duce approvò e sollecitò l'invio e l'utilizzo in Etiopia di ogni arma disponibile e non esitò ad autorizzare l'impiego in alcuni casi di armi chimiche. L'aggressione dell'Italia contro l'Etiopia ebbe rilevanti conseguenze diplomatiche e suscitò una notevole riprovazione da parte della comunità internazionale: la Società delle Nazioni decise d'imporre delle sanzioni economiche contro l'Italia che furono ritirate nel luglio 1936 senza peraltro aver provocato il benché minimo rallentamento delle operazioni militari. Nel complesso, la campagna di Etiopia fu un successo militare dell'Italia fascista, ottenuto in tempi brevi e con grande risonanza propagandistica, ma conseguito comunque ai danni di un esercito tribale, privo di equipaggiamenti pesanti e armi moderne, senza addestramento alla guerra moderna, che però durante le prime fasi del conflitto riuscì a contrattaccare l'esercito invasore e a contendere ampie porzioni di territorio in modo efficace nonostante l'incolmabile divario tecnologico[11]. Le ostilità non cessarono con la fine delle operazioni di guerra convenzionali, ma si prolungarono con la crescente attività della guerriglia etiopica dei cosiddetti arbegnuoc ("patrioti") e con le conseguenti misure repressive attuate dalle autorità coloniali italiane, durante le quali non furono risparmiate azioni terroristiche nei confronti della popolazione civile; la resistenza etiope collaborò poi con le truppe britanniche nella liberazione del Paese dagli italiani nel corso della seconda guerra mondiale [12] . Le violenze ebbero termine nel 1941 con la liberazione dell'Etiopia da parte britannica, mentre, formalmente, solo la stipula del trattato di Parigi fra l'Italia e le potenze alleate del 10 febbraio 1947 comportò per l'Italia la perdita di tutte le colonie.   SDN non riesce a risolvere la crisi  Mette in crisi il fronte di Stresa che tenta il Piano Hoare-Laval= puntava a soddisfare in parte le richieste italiane di rendere la nazione indipendente di Abissinia una colonia italiana, con l’intento di fermare la guerra in atto. Esso consisteva in una proposta congiunta di Francia UK da presentarsi alla SDN - Riconoscimento tedesco dell’impero italiano GUERRA CIVILE SPAGNOLA (’36 – ’39)  Conflitto che ha uno stretto legame con la WW2: - Continuità temporale - Continuità ideologica (fascismo VS antifascismo) - Delinearsi delle alleanze  Una delle ragioni del non-intervento è la paura del dilagare del comunismo in Europa a causa dei governi di fronti popolari in Spagna e in Francia e la paura dell’avvicinamento all’URSS PATTO ANTICOMINTERN (’37) Germania – Italia – Giappone= trattato di alleanza politica diretto contro l’URSS, concluso il 25 novembre del 1936 a Berlino tra il governo del Terzo Reich tedesco e quello dell’Impero Giapponese cui si aggiunsero, successivamente, l’Italia ed altri Paesi POLITICA DI APPEASEMENT adottata dal Regno Unito, negli anni ’30 del Novecento avente lo scopo di placare le mire espansionistiche di Hitler e conseguentemente scongiurare un intervento militare contro la Germania. Perseguita dal governo Chamberlain verso l’Italia fascista e la Germania nazionalsocialista dal 1937 al 1939 Ragioni: - Memori della WW1 - Opinione pubblica pacifista - Processo di riarmo inglese e francese non completo - Molte delle richieste di Hitler apparivano in parte giustificate dal principio di autodeterminazione - Si pensava che Hitler si sarebbe fermato una volta realizzata l’unione del popolo tedesco ANSCHULUSS AUSTRIACO Annessione Austriaca alla Germania Nazista avvenuta il 12 marzo 1938 con l’obiettivo di formare la Grande Germania Dopo la sconfitta nella prima guerra mondiale, l’art.80 del trattato di Versailles del 1919 vietò esplicitamente l’inclusione dell’Austria alla Germania, stesso divieto fu ribadito dall’articolo 88 del trattato di Saint-Germain-en-Laye. L’annessione dell’Austria alla Germania nazista fu la conclusione di una questione rimasta aperta da oltre un secolo, e l’inizio di una serie di stravolgimenti nella geopolitica europea che in una rapidissima escalation portarono, allo scoppio della seconda guerra mondiale Le dure condizioni imposte alla Germania dai trattati di pace della WW1, furono una delle diverse cause dell’ascesa di Hitler, tra le sue convinzioni vi era la 7. INVASIONE RUSSA E NUOVE ALLEANZE 8. AGGRESSIONE NIPPONICA E ENTRATA IN GUERRA DEGLI USA - Roosevelt  Fu lo scontro tra Giappone e USA a trasformare il conflitto in una guerra mondiale 9. ’41 CARTA ATLANTICA - I loro paesi non aspirano a espansioni territoriali - Rispetto principio autodeterminazione dei popoli - Promuovere la collaborazione fra tutte le nazioni in campo economico e commerciale - Obiettivo dopo la sconfitta del nazismo: mantenimento pace 10.VITTORIA DELLA GRANDE ALLEANZA, ragioni: - Fattore demografico, USA;UK;URSS - Fattore geo-politico -Fattore economico - Scienza e tecnologia - Propaganda CONFERENZA BRETTON WOODS (’44) Si occupò del nuovo sistema economico del dopoguerra. Obiettivi: - Rifiuto politiche protezionistiche - Free trade - Fondo monetario internazionale e Banca mondiale - Convertibilità del dollaro in oro - ONU CONFERENZA JALTA (’45)  ONU - Sì alla richiesta (di Stalin) del diritto di veto in Cds - Sì all’ammissione delle repubbliche socialiste  Questioni territoriali tra Cina e URSS  Germania: non più smembramento ma divisione in zone di occupazione  Polonia: confine a est più favorevole a URSS, compensazioni territoriali  Jugoslavia: governo di Tito Sull’Europa liberata:  Impegno alla consultazione reciproca fra gli alleati  Ricostruzione economica ed elezioni democratiche nei territori liberati - Come strumento per prevenire sviluppi della politica sovietica  Modello di democrazia occidentale VS modello democrazia popolare CONFERENZA POTSDAM (’45) - Truman (USA); Attlee (Gran Bretagna) SULLA QUESTIONE TEDESCA: - Smilitarizzazione, denazificazione, democratizzazione, smantellamento grandi gruppi industriali - Massimi responsabili del regime nazista al processo di Norimberga - Stabiliti i confini delle 4 zone di influenza - La richiesta delle riparazioni venne avanzata in modo particolare dall’URSS, che ottenne dai partner di prelevare immediatamente compensi dalla propria zona di occupazione  La sorte complessiva e definitiva della Germania veniva rinviata a una conferenza di pace e un trattato successivi. Si ponevano le basi per una delle cause della rottura all’interno della grande alleanza che avrebbe determinato l’avvio della guerra fredda. MOMENTI DI COLLABORAZIONE  Processo di Norimberga  Trattati di pace  CONFERENZA DI SAN FRANCISCO (’45) - Conclusione accordo sulla nascita ONU - Carta dell’ONU - Organismi dipendenti: FAO, OMS, UNESCO, UNICEF 2) FASE DI TRANSIZIONE: DAL DECLINO DELL’ALLENZA ANTINAZISTA ALLA GUERRA FREDDA  Lo scontro tra URSS e USA, pur conducendoli spesso sull’orlo di una guerra nucleare, si sarebbe sempre esplicato in altre dimensioni o al massimo in «guerre per procura».  Proprio per il suo carattere di guerra non combattuta direttamente, non è possibile individuare il preciso momento di inizio. Certo è che essa iniziò dopo la WW2.  Sebbene si sia sostenuto che il passaggio da Roosevelt a Truman rappresentasse la fine di qualsiasi speranza nell’alleanza sovietico-americana e dell’idea di un ordine internazionale gestito dai four policemen(USA, URSS, UK, CINA), il nuovo presidente si sentì per qualche tempo legato alla politica estera del suo predecessore; come d’altronde Stalin non espresse un’aperta volontà di rottura con l’Occidente, nel quale sembrava sperare per ottenere parte delle risorse economiche per la ricostruzione del proprio paese.  Con la Conferenza di San Francisco, dal punto di vista di Stalin, apparivano confermati i dubbi intorno alla possibile trasformazione del nuovo organismo internazionale in uno strumento della politica occidentale, soprattutto americana, ove si tenga conto che la maggioranza delle nazioni rappresentate nell’Assemblea generale era riconducibile all’ambito politico occidentale. Solo la centralità del ruolo svolto dal Consiglio di sicurezza e il diritto di veto concesso ai 5 membri permanenti offrivano a Stalin una qualche garanzia per la salvaguardia degli interessi dell’URSS. SOVIETIZZAZIONE DELL’EUROPA CENTRO-ORIENTALE E LA CORTINA DI FERRO Prospettiva di ricostruzione di un impero: ricerca zone di influenza in Europa orientale, Mediterraneo e Asia. Romania, Bulgaria, Polonia, Albania | Jugoslavia IL LUNGO TELEGRAMMA DI KENNAN (’46) E STRATEGIA DEL CONTENIMENTO POLITICA STATUNITENSE  GREAT DESIGN = Primato USA nel nuovo ordine mondiale e Mantenimento della pace  DOTTRINA TRUMAN = si proponeva di contrastare le mire espansioniste dell’URSS nel mondo. È importante sottolineare come l’URSS fosse chiaramente al centro dei pensieri di Truman, anche se nel suo discorso tale Paese non venne mai menzionato in maniera diretta a) Piano economico: piano Marshall’47 ->CONFERENZA DI PARIGI (OECE, ERP) b) Piano politico: dal Patto di Bruxelles (paesi Benelux) al Patto atlantico ‘49 c) Piano militare: NATO’51 -> casus belli non automatico CRISI DARDANELLI TURCHIA  Questo episodio, oltre a inasprire le relazioni tra Occidente e Mosca, segna il passaggio della leadership dell’Occidente dalla Gran Bretagna agli USA. CONFERENZA DI LONDRA ‘48  Creazione Stato tedesco occidentale  Istituzione dell’Autorità internazionale della Ruhr BLOCCO DI BERLINO 24 giugno 1948-11 maggio 1949 Fu una delle crisi più importanti della guerra fredda e consistette nel blocco da parte dell’URSS di tutti gli accessi stradali e ferroviari a Berlino Ovest. La crisi 1. Riarmo della Germania Ovest e il suo inserimento nell’alleanza atlantica 2. I 5 membri del Patto di Bruxelles (Paesi Benelux, Francia e G.B.) + la Germania Ovest + Italia dava origine all’UEO 3. Piena sovranità alla Repubblica federale tedesca: governo di Bonn, ove però resta la presenza militare occidentale PATTO DI VARSAVIA ’56: L’ANNO DELLE DUE CRISI: SUEZ E BUDAPEST (UNGHERIA)  Rappresentano una battuta d’arresto della Prima distensione  La crisi ungherese dimostra come il rollback e la liberation fossero in realtà soprattutto frasi propagandistiche e come anche nel New Look di Eisenhower prevalesse la logica del contenimento. ’57 TRATTATI DI ROMA: CEE  Inizia la cd golden age che avrebbe caratterizzato l’Europa occidentale fino ai primi anni Settanta, influenzando sia le relazioni translatlantiche sia il rapporto Est-Ovest ANNI ’60 - Kennedy - De Gaulle - Adenauer - Chruscev; Breznev CORSA ALLO SPAZIO  La guerra fredda si sposta anche sul terreno economico- tecnologico: ’62 CRISI CUBANA Tutto cominciò dall’invasione della Baia dei Porci del 1961, il tentativo fallito di rovesciare il regime cubano di Fidel Castro da parte di Kennedy, neo eletto presidente USA. Un altro fattore scatenante furono i vari missili piazzati in Turchia e in Italia: gli USA avevano cominciato a installare basi missilistiche in queste zone che puntavano verso i paesi dell’URSS Chruscev si rese presto conto che un’eventuale guerra avrebbe richiesto il ricorso alle armi atomiche. Per questo decise di ascoltare le richieste di Cuba e installò dei missili balistici sull’isola. L’operazione sovietica rimase nascosta a tutto il mondo, finchè un aereo spia statunitense avvistò e fotografò la base missilistica segnalando la presenza di missili a medio raggio e intermedi. Kennedy affermò in televisione di essere al corrente su quanto stava accadendo a Cuba. Se l’isola avesse attaccato gli USA la guerra si sarebbe estesa all’URSS. Inoltre il presidente spiegò la decisione da lui presa per contrastare la base sovietica. Chruscev inviò lettere a Kennedy per ribadire le sue pacifiche intenzioni, ma il vero problema erano le intenzioni dei cubani. Castro aveva ancora un conto in sospeso con gli USA; perché qualche anno prima Cuba aveva subito un attacco da altri compaesani in esilio, addestrati dalla CIA. Le conseguenze della crisi di cuba: inizialmente gli USA avevano varie opzioni: bombardare e distruggere le basi missilistiche, fare un appello per fermare l’istallazione delle basi, creare un blocco navale o invadere Cuba. Le prime vennero scartate perché avrebbero richiesto troppo tempo. Alla fine Kenndy scelse di creare un blocco militare, affinchè non potessero giungere altri missili o altre armi a Cuba L’invasione venne organizzata, ma con 40.000 truppe sovietiche armate con armi nucleari il successo era quasi impossibile. Il blocco dei rifornimenti fece molto discutere: per esempio Fidel Castro, fece notare l’illegalità del gesto I missili in loro possesso invece non lo erano, anche perché gli stessi missili USA erano da tempo puntati verso Cuba e verso tutta l’URSS La fine della Crisi: la questione si calmò solo dopo lunghissime trattative e negoziazioni. Le due potenze riuscirono a trovare un accordo: i sovietici smantellarono la base missilistica e gli USA conclusero il blocco. Quando tutto si risolse, emerse il bisogno di creare una linea di comunicazione riservata e dedicata tra USA e URSS, nacque così la linea rossa Mosca- Washington, che serviva per evitare il rischio di una guerra atomica Tutto questo durò appena 13 giorni, dal 16 al 28 ottobre 1962. Questo confronto fu apparentemente una vittoria per Kenndy, che dimostrò la debolezza dell’URSS. Allo stesso tempo però, il presidente perse la fiducia di molti militari che volevano attaccare e distruggere Cuba - Fidel Castro e Guevara - Kennedy  Il momento di più alta tensione nel contesto di guerra fredda  Tuttavia, fu questo episodio che favorì i primi accordi sovietico-americani sulla creazione di regole nel contesto degli armamenti strategici (telefono rosso)  Significative furono le ricadute sui rapporti USA-Paesi europei: special relationship con Londra ’61 IL MURO DI BERLINO Nelle prime ore del 13 agosto del 1961, le autorità della Germania Est interruppero tutti i collegamenti tra Berlino Est e Ovest, e iniziarono a costruire un muro insuperabile che attraversava tutta la città, che divideva le famiglie in due, che tagliava la strada tra casa e posto di lavoro, tra scuola e università. Non solo a Berlino, ma in tutta la Germania il confine tra Est e Ovest diventò una trappola mortale. I soldati ricevettero l’ordine di sparare su tutti quelli che cercavano di attraversare la zona di confine che con gli anni fu attrezzata con dei macchinari sempre più terrificanti Il muro di Berlino divenne in tal modo il simbolo della guerra fredda MISSILI POLARIS E SPECIAL RELATIONSHIP INTEGRAZIONE EUROPEA  L’accettazione da parte degli USA del muro di Berlino creò tensione tra Adenauer e Kennedy  Solo la Francia di de Gaulle si era opposta fermamente ->AVVICINAMENTO FRANCO-TEDESCO L’EUROPA DELLE PATRIE DI DE GUALLE -> PIANO FOUCHET= Nel quadro di fortissime tensioni internazionali, De Gaulle punta a costruire un’Europa a guida francese che consenta alla Francia di tornare a giocare un ruolo di primo piano sulla scena mondiale. Obiettivo è la costruzione di un’Europa politica, capace di porsi come 3° forza nel quadro bipolare della guerra fredda. Tutto ciò fondato su un solido asse franco-tedesco e nella decisione di tenere furoi dalla CEE la Gran Bretagna, che nell’estate del 1961 aveva fatto richiesta per aderirvi, a testimonianza di quanto il mercato unico risultasse funzionanete e attrattivo. Tra le ragioni della Francia, anche il fatto che l’Inghilterra rappresentasse un ostacolo esplicito al disegno gollista di un primato francese in Europa di un’Europa meno legata alla leadership americana. Da questo progetto prende le mosse il cosiddetto Piano Fouchet (1961-1962), che non ipotizza un’Europa federale ma un’Unione degli Stati cooperanti in precisi settori di competenza: politica estera, politica di difesa, cultura, diritti umani. La prospettiva gollista, creava comunque le condizioni di una cooperazione di carattere politico tra gli Stati dell’Europa occidentale. Il progetto fallì soprattutto per l’indisponibilità dei partner a disancorare l’Europa dall’alleanza atlantica ACCORDI DI YAOUNDE= primo accordo tra la CEE e 18 ex colonie africane dei suoi Stati membri che avevano appena ottenuto l’indipendenza, venne firmata a YAOUNDE’ il 20 luglio 1963 ed entrò in vigore il 1° giugno 1964, aveva una validità di 5 anni - Sviluppo tecnico; reciprocità; liberalizzazione -Neocolonialismo economico ’55 – ’75 GUERRA DEL VIETNAM ANNI ‘70 INTRO  «Sessantotto»: critica della società, dell’Occidentee del modello americano; nuovi valori e stili di vita  Apparente decadenza del modello capitalistico  Crisi economica occidentale - ’71 Inconvertibilità dollaro in oro - ’73 Primo shock petrolifero - ‘79Secondo shock petrolifero  Terrorismo come strumento di lotta politica  Fattore religioso LA GRANDE DISTENSIONE: L’AZIONE DI KISSINGER E NIXON ->Kissinger: visione di un sistema bipolare USA-URSS come fondamento di equilibrio internazionale; visione tripolare USA-URSS-CINA; visione pentapolare USA-URSS-CINA- CEE-Giappone  USA - URSS: Accordi SALT  USA - Cina: Avvicinamento  USA/URSS - Medio Oriente: Egitto e Israele  Europa - URSS: Ostpolitik della Germania di Brandt  Europa/USA – URSS: Trattato di Helsinki MEDIO ORIENTE: GUERRA DEL KIPPUR (’73)  URSS a sostegno dell’Egitto di al-Sadat - Obiettivo dell’Egitto: riconquista Sinai e dimostrazione forza militare  USA a sostegno di Israele  Incrinamento rapporti USA - URSS  Incrinamento rapporti USA – Europa  Azione pacificatrice di Kissinger IN EUROPA  RILANCIO PROGETTO INTEGRAZIONE EUROPEA con Pompidou e Brandt: Congresso dell’Aja (’69): - Allargamento: Gran Bretagna, Irlanda, Danimarca - Completamento: istituzione bilancio comunitario - Approfondimento: avvio nuove politiche sociali, ambientali, sviluppo regionale - Progetti per lo sviluppo di un sistema monetario europeo  come risposta all’inconvertibilità del dollaro in oro e limitazione delle importazioni dei prodotti europei negli USA  La «piccola Europa» moderata, anticomunista, fedele all’alleanza con Washington lasciava il posto a un’Europa allargata, meno ligia al rapporto con gli USA e desiderosa di esprimere una propria «identità» e ruolo nel campo delle relazioni internazionali  Gli USA cominciano a vedere l’Europa, insieme col Giappone, come un potente concorrente economico  Persino in Gran Bretagna sembrava prevalere la scelta europea rispetto alla special relationship con Washington  Dimensione europea della grande distensione: l’OSTPOLITIK della Germania di Brandt - Non una rinuncia alla riunificazione - Riconoscimento reciproco dei confini delle due Germanie - Riconoscimento reciproco delle due Germanie PRIMO SHOCK PETROLIFERO (’73)  Creazione dell’OPEC; nazionalizzazione delle risorse petrolifere di Algeria, Libia; Paesi arabi decidono embargo petrolifero nei confronti degli USA; OPEC innalza del 70% prezzo del petrolio -> Crisi economica nei paesi industrializzati  Per la prima volta l’Occidente si sentì inerme nei riguardi delle nazioni del Terzo Mondo  Alcune nazioni si convinsero che bisognasse imporre una radicale trasformazione nei rapporti economici e politici con l’Occidente  USA contrastano le posizioni dell’OPEC  Europa: muta le sue politiche in senso filoarabo e antiisraeliano; conclude accordi con i paesi produttori di petrolio; Accordi di Lomé con ex colonie  Politiche che sottolineano una crescente autonomia dagli USA EUROPA MERIDIONALE  La fine delle dittature in: - PORTOGALLO - GRECIA - SPAGNA  Indipendenza di CIPRO  Ascesa partito comunista in ITALIA + G7 + covertoperations USA LA GRANDE DISTENSIONE: IL TRATTATO DI HELSINKI (’75) Esso si articolava in: 1. Riconoscimento e inviolabilità delle frontiere europee; principio di non ingerenza negli affari interni dei singoli paesi; 2. Rafforzare gli scambi economici, scientifici e culturali; 3. Rispetto dei diritti umani e la libera circolazione delle idee. Le implicazioni secondo gli studiosi: - Alcuni considerarono il trattato come l’apice della grande distensione; - Altri videro nel trattato un trionfo e un rafforzamento dell’Unione sovietica che otteneva un riconoscimento formale delle frontiere e quindi della propria sfera di influenza; USA DI REAGAN  Progetto di una rinnovata e forte presenza USA nel mondo, di una contrapposizione netta nei confronti del comunismo e dell’URSS e la determinazione a «vincere» la guerra fredda  Reagan mostrò di volersi opporre al comunismo su scala globale in una logica che sembrava riprendere i temi del rollback e della liberation di Eisenhower Lotta al comunismo in:  EUROPA: Questione euromissili  ASIA:Oltre a rafforzare le relazioni con il Pakistan, alleato tradizionale, Reagan punta a migliorare i rapporti con la Cina  MEDIO ORIENTE: Conflitto in Afghanistan  La sensazione che il conflitto afghano iniziato nel ’79 non potesse essere vinto rappresentò un ulteriore fattore destinato a condizionare negativamente l’atteggiamento di parte della popolazione russa nei confronti del PCUS.  AMERICA DEL SUD - Nicaragua - El Salvador - Grenada (isola caraibica)  Azioni statunitensi condannate dagli europei  AFRICA - Libia di Gheddafi  Dopo la metà degli anni Ottanta i conflitti in ambito extraeuropeo sarebbero passati, almeno per qualche tempo, in secondo piano di fronte all’improvviso mutare dei rapporti fra Mosca e Washington e alla fine della guerra fredda POLITICA ECONOMICA: NEOLIBERISMO - Perseguita in particolar modo da Reagan e dalla Thatcher - Ridimensionamento del welfare state: riduzione spese sociali - Lotta contro l’inflazione e riduzione della pressione sociale - Legislazione più favorevole agli imprenditori - Privatizzazione delle aziende e dei servizi pubblici - A partire dalla metà degli anni Ottanta, l’economia entra in una fase di crescita - Banca mondiale e Fondo monetario internazionale svolgono un ruolo centrale ASCESA DELL’ASIA Giappone, Corea del sud, Hong Kong, Singapore, Cina, Taiwan PROCESSO DI INTEGRAZIONE EUROPEA Delors alla Commissione Sfide per la CEE: - Politiche di Reagan - Thatcher: «I want my money back» sulla questione della PAC, conflitto poi risolto - Maggiore concorrenza economica a causa dell’affacciarsi di nuovi attori in Asia, tutti alla conquista di nuovi mercati per le loro esportazioni Risposta: - Allargamento a Spagna e Portogallo - Verso la creazione di un grande mercato unico - Progetto moneta europea - Programma Erasmus DAI TENTATIVI DI RIFORMA AL CROLLO DELL’UNIONE SOVIETICA  Alla fine degli anni ’70 l’URSS proiettava l’immagine di una super potenza in espansione, e questa percezione contrastava con l’apparente crisi dell’Occidente e l’apparente decadenza degli USA ▶ Crisi e cause: - Conformismo e rifiuto di qualsiasi mutamento e riforma, ciò fa sentire il suo peso sull’economia - Involuzione politica e sociale / crisi economica: stagnazione settore agricolo e industriale; unici progressi tecnologici in ambito militare; crisi del settore della distribuzione; tenore di vita basso; diminuzione demografica ▶ Avvento di Gorbačëv e tentativi di riforma  Gorbačëv si convinse che solo una nuova distensione, che implicasse un sostanziale disarmo, avrebbe permesso all’URSS di diminuire il peso dei costi della difesa e puntare sulla ristrutturazione del sistema economico  In ambito internazionale G. godeva di un’immagine positiva, invece all’interno dell’URSS la sua posizione era debole - Progetto statunitense Strategic Defense Iniziative - Incontro Gorbačëv-Reagan - ’86 Disastro di Cernobyl - ’87 Trattato INF: venne siglato a Washington l’8 dicembre 1987 da Reagan e Gorbacev, a seguito del vertice di Reykjavik (11 ottobre 1986) tenutosi tra i due Capi di Stato di USA e URSS. Questo trattato fu il primo frutto del cambio al vertice dell’URSS: esso pose fine alla vicenda degli euromissili, ovvero dei missili nucleari a raggio intermedio installati da USA e URSS sul territorio europeo: prima gli SS-20 sovietici e, in seguito alla cosiddetta doppia decisione della Nato del 1979, i missili americani IRBM Pershing-2 e quelli cruise da crociera BGM-109 Tomahawk ▶ Rivendicazioni indipendentiste in:  Caucaso: Arzerbaigian, Georgia  Repubbliche baltiche: Estonia, Lettonia, Lituania ▶ Caduta dei comunismi in:  Polonia  Ungheria  Germania:CADUTA MURO DI BERLINO (’89) e RIUNIFICAZIONE TEDESCA (’90)  Per le potenze europee la prospettiva di una Germania riunificata era preoccupante perché rompeva gli equilibri creatosi e si temeva il ripresentarsi di un’egemonia tedesca sull’Europa: la Thatcher conferma apertamente la sua ostilità; la Francia condivide i timori della T. ma ormai il legame con la Germania era troppo radicato  USA molto favorevoli alla riunificazione infatti tale evento avrebbe rafforzato un fedele alleato e simboleggiato la vittoria statunitense nella guerra fredda  Mosca è ovviamente contraria a tale prospettiva e in un primo momento punta su una Germania riunificata ma neutralizzata ed estranea ai blocchi ▶ GUERRA DEL GOLFO (’90) L’Iraq di Saddam Hussein invade il Kuwait  Gli USA ne escono rafforzati  L’ONU come strumento di azione degli USA  URSS indebolita ▶ COLPO DI STATO A MOSCA ▶ DIMISSIONI DI GORBACEV ▶ REPUBBLICHE BALTICHE, CAUCASO E UCRANIA DICHIARANO L’INDIPENDENZA
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