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Schemi sui delitti sessuali, Schemi e mappe concettuali di Diritto Penale

Schemi di diritto penale sui delitti sessuali

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2022/2023

Caricato il 16/11/2023

sacha_tanzi
sacha_tanzi 🇮🇹

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Scarica Schemi sui delitti sessuali e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Diritto Penale solo su Docsity! I REATI SESSUALI Con l’introduzione del Codice Rosso per queste fattispecie di reati si tutela il minore fino ai 18 anni. Libro II, sez. II → Delitti contro la libertà personale:  Art. 605 c.p.→ sequestro di persona. Si tratta di un reato compatibile con la violenza sessuale, possono concorrere: es. dopo una violenza sessuale di gruppo viene tenuta la vittima chiusa in una stanza. Quando c’è una violenza su una minorenne dobbiamo ricordare due articoli:  Art. 609 bis c.p. → Violenza sessuale  Il primo comma punisce una violenza sessuale per costrizione, non c’è il consenso della vittima. La costrizione può essere attuata mediante tre condotte alternative: violenza; minaccia; abuso di autorità.  Il secondo comma: punisce una violenza sessuale per induzione. Il consenso c’è ma è viziato perché si è approfittato di una condizione di minorata difesa anche temporanea della vittima (ad esempio ha bevuto molto), oppure nel caso in cui la vittima sia stata tratta in inganno da una sostituzione di persona (si pensa al caso del gemello ma si configura anche quando ci si attribuisce una qualifica non vera). Tra i due commi è differente in soggetto centrale: nel primo comma è l’agente che abusa della vittima, nel secondo comma è la vittima che si trova in una situazione di minorata difesa.  Il terzo comma prevede una possibile riduzione di 2/3 della pena nei casi di minore gravità. Problema: il minimo edittale arriva fino a due anni (quindi il quadro edittale è molto ampio: da 2 a 12 anni).  Art. 609 quater c.p. → Atti sessuali con minorenne.  Il primo comma: non c’è costrizione, il consenso è pieno e valido però è stato prestato da un minore di 14 anni. L’età di tutela diventa 16 anni quando il colpevole è un soggetto al quale il minore sia affidato per finalità di istruzione, custodia, genitore ecc… Si applicano le pene stabilite dall’art. 609 bis c.p. → gli articoli sono stati distinti in quanto, nel caso in cui l’atto sessuale con minorenne sia compiuto con le modalità dell’art. 609 bis (costrizione; induzione), non si applicano più le pene dell’art. 609 bis c.p. ma quelle aggravate dell’art. 609 ter, n. 5, c.p. Inoltre, la pena è aumentata della metà se si tratta di un minore di anni 14: infatti, la pena edittale massima a cui si arriva nel caso di violenza sessuale su minore di anni 14 è la stessa dell’omicidio preterintenzionale (massimo edittale di anni 12, con aumento della pena della metà, si arriva a 18 anni).  Il secondo comma prevede che, in ipotesi di violenza sessuale realizzata mediante l’abuso di potere di un soggetto che ha autorità privata (es. insegnante; tutore; genitore ecc…), la soglia di tutela è 18 anni (“che ha compiuto sedici anni”). Quindi: minore di 16 anni se il rapporto è con questi soggetti, anche oltre i 16 anni se c’è abuso dei poteri. Prima gli attuali reati sessuali erano i delitti contro la moralità pubblica e coprivano tre articoli di cui uno non c’è più e si chiamavano: 1) Della violenza carnale 519 c.p.; 2) Atti di libidine violenti (diversi dalla congiunzione carnale) art. 521 c.p.; 3) congiunzione carnale commessa con abuso di poteri di un PU art. 520 c.p. Li hanno spostati e ora si parla solo di atti sessuali. Lo spostamento dei reati sessuali c’è stato con la legge n. 66 del 1996, la quale introducendo l’elemento naturalistico ha dato inizio al dibattito su cosa si debba intendere per atti sessuali (ormai ampiamente superato). Teoria soggettiva → dà rilievo alle brame sessuali ed al fine di concupiscenza dell’autore. Teoria oggettiva (prevalente) → elemento discretivo è l’obiettiva natura sessuale degli atti: - l’atto deve riguardare le zone erogene della vittima; - irrilevante il soddisfacimento sessuale dell’autore ( Sez. III, n. 35188/2019) - irrilevante se l’atto sia stato commesso per finalità di gioco o per finalità ingiuriosa o minacciosa (Sez. III, n. 44141/2018; Sez. III,20459/2019); - irrilevante il compimento dell’atto durante un diverbio (Sez. III, n. 26274/2019; Fattispecie in cui la vittima era stata palpeggiata dopo essere stata bloccata contro la cassa del supermercato durante un’accesa lite). La teoria oggettiva può dirsi superata. Già nel ‘98 con la Sentenza di Francia si pone il problema del bacio→ integra il tentativo di violenza provare a baciare una donna sulle labbra, ma non riuscendovi per un movimento del capo della stessa e quindi baciandola sulla guancia (cass pen., sez III, 27 aprile 1998). La teoria oggettiva inizia ad entrare in crisi perché si dice che, anche quando non sono coinvolte zone erogene, si può desumere la violenza sessuale dal contesto sociale e culturale di riferimento: ad es. il ginecologo che accarezza la paziente sui capelli integra atti sessuali privi di adeguatezza sociale. Ormai assumono rilevanza anche gli atti sessuali a distanza (Cass. Pen., III, 2 luglio 2020, n. 25266): “Nella violenza sessuale commessa mediante strumenti telematici di comunicazione a distanza, la mancanza di contatto fisico tra autore di reato e vittima non soltanto non esclude la configurazione del reato di cui all’art. 609 quater c.p., ma non è neppure determinante ai fini del riconoscimento della circostanza attenuante del fatto di minore gravità”. La Cassazione, in questo caso, ha ravvisato l’integrazione del reato di cui all’art. 609 quater c.p. nella condotta di richiesta ad una minorenne di compiere atti sessuali, filmandoli e inviandoli immediatamente conoscere il precetto penale); b) prevedibilità (possibilità per il soggetto di prevedere le conseguenze penali della propria condotta). Dunque, l’art. 609 sexies c.p. punisce a titolo di dolo un soggetto che tutt’al più potrebbe essere punito a titolo di colpa; prevede una deroga al principio di colpevolezza, prima avallato dalla Corte Costituzionale e poi dal legislatore. Infatti, la Corte costituzionale con sent. n. 322 del 2007 è intervenuta sull’art. 609 sexies c.p. e invece di dichiarare la norma illegittima l’ha salvata dicendo “purché l’ignoranza sia inevitabile”. Nel 2012 è intervenuto il legislatore che ha inserito questa espressione all’interno del codice penale. Nei reati sessuali l’unico modo per rendere l’ignoranza inevitabile per chiunque è il documento valido nello Stato italiano (anche su fb). Si bilancia il prevalente diritto del minore sul principio di colpevolezza.  Art. 609 undecies c.p. → Adescamento di minorenni: punisce chi al fine di compiere atti sessuali adesca un minore di anni 16. Rientrano nel concetto di adescamento anche le lusinghe. L’adescamento è la forma prodromica di tutela, infatti non possono concorrere l’adescamento e il tentativo di atti sessuali→ c’è una progressione criminosa: prima c’è l’adescamento, poi il tentativo (che esclude l’adescamento), poi la consumazione (esclude l’adescamento e il tentativo).  Art. 609 duodecies c.p. → circostanze aggravanti: prevede anche la circostanza aggravante di chi usa nickname su internet. (Attenzione! Tra gli articoli citati non prevede il 600 bis c.p.: non si applica alla prostituzione minorile).  Art. 600 bis c.p. → Prostituzione minorile: La prostituta nel diritto penale è colei che compie atti sessuali dietro pagamento, anche una singola volta. I rapporti sessuali diventano leciti dai 14 anni in poi, ma dal momento in cui c’è un qualunque pagamento la tutela si estende fino ai 18 anni.  Primo comma punisce l’induzione alla prostituzione;  Secondo comma “chiunque compie atti sessuali con un minore di età compresa tra i 14 e i 18 anni, in cambio di un corrispettivo in denaro o di altra utilità, anche solo promessi, è punito con la reclusione da 1 a 6 anni”. La droga è indubbio che sia ricompresa tra “il corrispettivo di altra utilità”. Sezioni Unite 2014 nel caso Villa Inferno (mai assegnate esame da avvocato): una ragazza di 17 anni conosce un avvocato, si innamorano e avviano una relazione sentimentale basata anche sul fatto che lui la faccia entrare nella comunità tossico dipendente di Bologna e le procacci un po’ di sostanze stupefacenti. Si tratta di un rapporto a pagamento. Riflessione di Zincani: dato che l’avvocato è inserito a tutti gli effetti nella comunità tossico-dipendente, se quando si lasciano lei continua ad intrattenere questi rapporti con altre persone della comunità si può dire che è stato il rapporto intrattenuto con l’avvocato, per droga e regali, ad averla introdotta nel circuito della prostituzione. Intervengono le Sez. Unite 2014:  Si configura il primo comma quando viene indotta ad avere rapporti con altri (pena 6 a 12);  Si configura il secondo comma solo con sé (pena da 1 a 6); Parliamo sempre si atti consensuali. Trattamento sanzionatorio (D3): - Chi risponde del primo comma dell’art. 600 bis c.p. non risponde anche come concorrente per il secondo comma, l’induzione alla prostituzione include la prostituzione (es. se porto in una villa una minorenne per farla prostituire e so già che avrà rapporti sessuali a pagamento con delle persone rispondo solamente dell’art. 600bis, I, c.p.). Non c’è concorrenza tra i due commi. - Se la minore però è inferiore di 14 anni non si applica più l’art. 600bis c.p. ma il 609 quater terzo comma → il cliente di una prostituta minore di 14 anni è un 609 quater aggravato di 1/3. I due reati concorrono: rispondi di prostituzione minorile (art. 600 bis c.p.) e dei singoli atti sessuali compiuti sulla minorenne (art. 609 quater c.p.). Concorso formale.  Art. 609-septies c.p. → Querela di parte: “i delitti previsti dagli articoli 609 bis e 609 ter sono punibili a querela della persona offesa”. Sotto gli anni 14 il potere di querela è rimesso ai genitori, sempre se il reato sia procedibile a querela. Si procede d’ufficio se nel momento del fatto la persona non ha compiuto gli anni 18. L’art. 609 septies, co. 4., c.p. prevede la procedibilità d’ufficio se questi fatti sono connessi con un altro delitto per il quale si deve procedere d’ufficio.
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