Scarica Schemi Teologia II Banna e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Teologia II solo su Docsity! ALL’ORIGINE DELLA PRETESA CRISTIANA:  Una persona religiosa, in tutto quello che vive, vive un rapporto sincero e religioso con Dio tanto che tu stesso ti senti messo in rapporto con dio. Dobbiamo vedere se lui è in rapporto con Dio non sostituendosi a Dio. Noi dobbiamo mettere in atto quello che abbiamo chiamato senso religioso.  Guardo e vedo in lui una religiosità, ma devo mettere in gioco anche in me questa religiosità. Questa religiosità non è automatica, ma c’è bisogno di essere educata. L’attenzione all’altro e a noi stessi è fondamentale.  Per vedere se ciò che ha detto Gesù è vero c’è bisogno di un’attenzione nel vedere il suo rapporto con il tutto, cioè con Dio.  Gesù guardava ogni persona come la cosa più importante del mondo: “quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita?” la tua vita vale di più di un qualsiasi sapere. L’uomo chiunque esso sia vale più del mondo intero.  Qualsiasi uomo su questa terra è in rapporto esclusivo con Dio. L’uomo sa di esserci, ma non sa da chi è stato voluto. L’uomo viene da Dio. Qualcuno ti ha voluto e si prende cura di te.  Con la rivelazione di Gesù io posso avvertire di essere stato fatto perché uno mi ha voluto, non mi sono voluto da solo. L’atto con cui l’uomo si rende cosciente di non farsi da sé è cristianamente parlando la preghiera, cioè quando l’uomo riconosce di essere stato fatto da un altro, in cui l’uomo si scopre dipendente da un padre.  Preghiera vuol dire non sentirsi soli, cioè trovare quel punto per cui tu vali e quindi per cui non ti sentirai mai solo.  La felicità è quindi servirsi di tutto in rapporto alla felicità ultima, che è il mistero. L’amare per il tutto. Sacrificarsi per il tutto.  Che strumenti abbiamo nella vita per approcciarci al tutto e per arrivare a Dio? L’istinto. L’istinto è il modo più concreto con cui si esprime il cuore. Quindi assecondare l’istinto è quella strada per arrivare alla felicità.  L’ipotesi che offre Gesù non è di reprimere l’istinto, ma di ordinare l’istinto per lo scopo. Questa è la strada per la felicità, cioè capire come ogni cosa che incontro nella mia vita mi può portare all’infinito, cioè come ogni cosa viene ordinata allo scopo.  L’uomo secondo Cristo è innanzitutto una persona che ha un valore unico perché è creata, cioè è voluta da un Padre. Ma ogni persona creata è chiamata a un compito unico nella vita che solo lei può realizzare: la felicità. Questa felicità si raggiunge vivendo il rapporto con tutto il mondo in rapporto a Dio. È stupendo perché non si toglie niente, tutto va amato.  La libertà serve ogni volta per legarsi a ciò che più sta a cuore all’uomo, cioè legarsi i a ciò che più lo accompagna e lo fa camminare verso il destino  Dio si è fatto uomo per aiutarci a capire nelle nostre scelte cosa si avvicina di più all’infinito. Dio viene non a sostituirsi a noi, ma ad aiutarci nelle scelte che dobbiamo fare.  L’incarnazione suscita l’impressione di uno scandalo e di una stoltezza, perché il nome di Dio per i giudei era impronunciabile perché qualsiasi parola ridurrebbe la grandezza di Dio. Tutta la grandezza e la potenza di Dio non può essere racchiusa in un uomo, per questo viene visto come uno scandalo.  L’annuncio della pretesa cristiana: nonostante non sembri possibile alla ragione Dio si è fatto carne e uomo.  Come concepisce la singola vita Gesù? Ogni uomo è unico e irripetibile, cioè ha un valore assoluto= ogni uomo è una persona. Gesù è incarnazione di Dio. Come faccio oggi io a rendermi conto che Gesù è incarnazione di Dio oppure che è la più grande menzogna? Oggi noi che strada percorreremmo per capire che Gesù è l’incarnazione di Dio? 3 strade per capire questa pretesa: 1. Via storica: si è rivelata fallimentare, non porta a delle certezze perché vede Gesù come qualcosa appartenente al passato e non più al presente. 2. Via spirituale: è la via religiosa. Questo metodo fa vedere Gesù come qualcosa di soggettivo, non come qualcosa di oggettivo. Non è via precisa. 3. Via ortodossa-cattolica: Gesù è un fatto incontrabile, la questione di Dio nasce dalla mia interiorità grazie alla testimonianza di persone che posso vedere e ascoltare. Gesù nella sua vita ha utilizzato questo metodo per farsi conoscere, mandare altri nel suo nome. Se queste persone sono state volute da Dio, ci mettono in comunicazione con Dio Il terzo metodo appare come il più adeguato nel rendersi conto chi è Gesù perché rispetta il fatto così come si è presentato Gesù 2000 anni fa: un fatto oggettivo che si fa conoscere attraverso altre persone. Esempio di questo metodo è Paolo, Paolo non ha perseguitato Gesù e conosciuto Gesù, ma ha conosciuto e perseguitato i cristiani. Ma perseguitando i cristiani ha incontrato Gesù perché i cristiani sono il popolo, il corpo di Cristo. Gesù sceglie il terzo metodo perché: ha creato l’uomo e si è fatto uomo e quindi si fida dell’uomo e lo sceglie; attraverso gli uomini arriva a tutti; Dio ha amore totale verso libertà dell’uomo, solo attraverso la libertà l’uomo riesce a fare proprio qualcosa. VIA CATTOLICA, DELLA CHIESA: divisa in tre passaggi: METODO STORCO: La chiesa è nata tra la morte e la resurrezione di Gesù, dopo la sua morte i cristiani si disperdono. Cos’è la resurrezione? Il più grande miracolo che Gesù ha compiuto. Il fatto che Gesù sia risorto non significa che ha fatto una cosa incredibile, ma la risurrezione per i cristiani significa che Gesù è realmente ciò che lui dice di essere, cioè l’incarnazione di Dio. Inoltre, la chiesa nasce dalla resurrezione di Gesù, non in memoria di Gesù, ma con la coscienza che Gesù è Dio e che è presente in mezzo a loro. (discorso di Pietro dopo resurrezione)  Pietro si rende conto che la morte di Gesù era un disegno prestabilito da Dio, la chiesa di Gesù sono i testimoni. REALTA IDENTIFICABILE: i cristiani chiamavano loro gruppo “convocazione”, sono convocazione di Dio non solo perché ne parlano, ma anche perché sono stati e saranno scelti da Dio. I cristiani sono testimoni per comunicare la verità di Dio, metodo che espone a tanti rischi ma che è stato scelto da Dio. FORZA CHE VIENE DALL’ALTO: esempio di Pietro dopo resurrezione, i cristiani affermano che loro cambiamento viene dallo spirito santo, San Paolo affermerà “non sono più io, ma Cristo che vive in me”. Il centuplo è la caparra dello spirito santo, ovvero vivere con il cambiamento non solo nei momenti di comunità ma in tutti gli ambiti della vita. I cristiani non si tengono per loro l’origine di questo gusto e di questo cambiamento positivo, ma lo annunciano a tutti. C’E UN NUOVO TIPO DI VITA: i cristiani vivono in comunione tra di loro, il significato che ne attribuiscono i cristiani è proprio di condivisione materiale; i cristiani hanno in comune il fatto che Dio li ha scelti e li ha cambiati, l’uomo non cresce se non in comunione con altri.  COMUNIONE: caratteristiche di questa comunione cristiana: tutti erano insieme, ma chi presidiava aveva il compito di farlo nella carità, valore dell’autorità non è il prevalere sugli altri ma assicurare pace; i cristiani hanno dei propri riti (es. eucarestia), nei quali di rende presente Dio; la comunità cristiana si fonda sull’apertura totale a chiunque, senza alcuna distinzione e sulla comunione dei beni.